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Autore: CassandraBlackZone    04/04/2016    1 recensioni
Tutto accade il 29 giugno del 2016, data in cui viene ritrovato il cadavere di Slenderman, leggenda metropolitana reputata da sempre una mera invenzione di Internet. Questa scoperta non può far altro che suscitare una curiosità tale da spingere un gruppo di scienziati a studiare il corpo della Creepypasta; curiosità che portò alla rovina la razza umana. Bastò una sola incisione e un potente virus si diffuse indisturbato in tutto il mondo confondendosi con l'ossigeno. Esso venne denominato CRP. Le conseguenze? Quando una Creepypasta muore, essa rinasce successivamente in un qualsiasi individuo in cui il virus si è ben sviluppato. Pur sapendo la sorte che l'attende, l'umanità è tenuta a proteggersi dai soggetti infetti, i quali sono destinati a seguire il loro istinto di uccidere.
Genere: Azione, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio, Slenderman
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Annabelle tenne la siringa di Dose stretta tra le dita, concentrandosi sul soggetto, mentre il pensiero di quest’ultimo era solo di scuoiare viva l’ospite indesiderata.
Jane e Nina entrarono velocemente per aiutare Liu ad alzarsi e quindi medicarlo. «Liu, riesci a muoverti?» chiese preoccupata Jane.
«Sì, più o meno. Dovete fermare la ragazzina. Non ha nessuna possibilità contro mio fratello.»
«So sorry, Liu. Grande Capo non volere» disse mortificata Nina.
«Non riuscirà mai a batterlo! È imprevedibile.»
«Io confido nelle capacità di Annabelle.»
Liu squadrò grave Slenderman, accentuando il suo disappunto con uno sbuffo.
«Ragazzo mio. Credi in me come hai sempre fatto. So quel che faccio» cercò di consolarlo l’uomo senza volto.
«Ho altra scelta?» disse il biondo a denti stretti.
Intanto nella stanza, I due camminarono lateralmente uno nella direzione opposta all’altra. Annabelle studiò a fondo il campo di battaglia per evitare ostacoli inutili e assicurarsi punti a suo favore. Inspirato profondamente, la ragazza cercò di assimilare tutto ciò che aveva imparato. Fino a quel momento.
«Occhi belli… SARAI MIA!» in un impeto di euforia, Jeff corse con la lingua a penzoloni in direzione di Annabelle, che con un movimento fluido si scansò, lasciando che lui andasse contro i pezzi di legno dell’armadio distrutto.
«Caspita. Non male la ragazzina» annuì the Puppeter.
«Però c’è qualcosa di strano nei suoi movimenti.»
Incuriositi dall’affermazione di Eyeless Jack, tutti quanti si concentrarono su Annabelle. Braccia e gambe si muovevano ad un ritmo sostenuto. L’intero corpo era in armonia e ben adattato ad ogni singolo movimento. Ogni colpo di Jeff veniva perfettamente schivato e gli attacchi erano precisi ed efficaci. Nell’insieme, a tutti ricordava lo stile impeccabile di Liu.
«Amico! Ti sta copiando! Ha copiato il tuo stile!» urlò Toby arrabbiato, quantomeno sorpreso.
«È incredibile. Sembra davvero di vedere Liu combattere.»
«Ti sbagli, Clockwork. Lei è decisamente più veloce di me. Guardate.»
Jeff sembrava essere in difficoltà, poiché non riusciva a seguire al meglio le intenzioni di Annabelle o almeno ad intercettarle. Qualsiasi cosa facesse, la ragazza lo fermava con estrema facilità.
«In pochi minuti è riuscita a disorientarlo. Avrà anche copiato i miei movimenti, ma ci sta mettendo anche del suo» disse Liu sorridendo. «È formidabile.»
«Immagino che tu lo sapessi.»
Slenderman annuì a Jane. «L’ho osservata a lungo nei giorni in cui facevo visita al campo. La sua specialità è proprio riuscire a riprodurre lo stile di qualcun altro dopo un’attenta osservazione.»
«Come sempre hai un’ottima capacità di giudizio.»
«Ne dubitavi, mia cara?»
«Brutta stronzetta… Fermati, dannazione! FERMATI!» Jeff iniziò a perdere la pazienza e quindi a ad attaccare col coltello a vuoto, senza mai riuscire a colpire Annabelle.
«Temo che dobbiamo farla finita qui» disse la ragazza aggrottando la fronte.
«Sono io che lo devo dire! IO! HAI CAPITO?!» con tutto il fiato che aveva, Jeff urlò e si preparò per un affondo, ma venne preceduto da Annabelle che agilmente salì sulle sue spalle. Con una sforbiciata di gambe lo buttò a terra.
Jeff cercò invano di liberare dalla presa il collo dimenandosi. «Lasciami andare! Maledetta! LASCIAMI!»
«Non finché non avrai preso la tua medicina» facendo bene attenzione a non toccarlo e di non farsi toccare dal sangue infetto, Annabelle preparò la siringa e, aspettato il momento giusto, conficcò l’ago nella carne.
Jeff innalzò un urlo così forte, che Annabelle fu costretta a liberarlo. Aspettatasi un attacco improvviso alzò la guardia, ma abbassò le mani non appena vide che Jeff era ancora a terra in preda al dolore.
«Oddio, ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta davvero!» esultò Jane incredula.
Tutte le Creepypasta presenti, eccetto Laughing Jack, si congratularono con Annabelle avvicinandosi a lei.
«Sei stata davvero formidabile! Credo proprio che inizierò ad abituarmi alla tua presenza» le disse Clockwork sorridendo.
«Lo sapevo che saremmo diventate amiche! Non vedo l’ora di giocare con te!» Nina saltellò emozionata.
«No! Annabelle deve giocare con me!» si intromise Smiley.
Un ulteriore urlo di Jeff fece ricordare a tutti che non era ancora finita. Liu subito si avvicinò al fratellino per soccorrerlo. «Ehi Jeff! Tranquillo. Ci sono qui io!»
«Fatelo smettere! Brucia! Non resisto!» implorò Jeff tenendosi le mani sul collo. «Non voglio! Fa male!»
Liu gli bloccò le braccia prendendolo per i polsi. «No, devi resistere! Lascia che la Dose faccia effetto!»
Jeff scosse più volte la testa piangendo: era un dolore insopportabile.
Slenderman intanto si era avvicinato ad Annabelle posandogli una mano su una spalla. «Ben fatto, Annabelle. Era proprio quello che volevo vedere.»
Malgrado la mancanza di un volto, Annabelle poté percepire un sorriso da parte di Slenderman. D’impulso ricambiò.
Il respiro di Jeff, inizialmente affannato, iniziò pian piano a rallentare, così anche i lamenti. Dopo qualche secondo Liu poté lasciare i polsi. «Jeff?»
Al suono del suo nome, Jeff si rivolse a Liu sorpreso, ma anche terrorizzato.«Che… cosa è successo?» chiese con un filo di voce.
Liu non poté non sorridere. Era finalmente tornato in sé. «Bentornato fratellino.»
Jeff vagò con lo sguardo per capire dove fosse, finché non incrociò gli occhi verdi del fratello. «Liu. Sei davvero tu?»
Annuì felice.
Finalmente libero dall’agonia, dagli occhi di Jeff scesero lentamente delle lacrime e lasciò che la sua bocca emettesse dei piccoli lamenti straziati. «Io continuavo a chiedere aiuto. Ho cercato di fermarmi, ma il mio corpo agiva da solo! E io vedevo. Ho visto quello che ho fatto in missione l’altro giorno, cosa ho fatto a EJ, tutto! Vedevo tutto contro la mia volontà!»
Quelle parole colpirono nel profondo sia Liu che tutti i presenti, persino Annabelle, che poté finalmente conoscere il vero Jeff.
«Urlavo a squarciagola, ma tutto ciò che usciva dalla mia bocca erano orribili risate! Io… io non ce la faccio più, Liu» con le forze che gli rimanevano, Jeff si alzò per prendere le spalle del fratello maggiore con le mani che gli tremavano. «Mi capisci? Non ce la faccio più! Uccidimi, ti prego! UCCIDIMI!»
Insostenibile per il suo cuore, Liu abbracciò Jeff forte a sé, che subito si lasciò andare in un pianto disperato affondando il volto nella sua spalla. «Devi smetterla di chiedermelo, stupido. Sai che non potrei mai farlo.»
Nella stanza calò il silenzio, di tanto in tanto spezzato dai singhiozzii del povero Jeff, mentre tutti gli altri abbassarono lo sguardo impotenti.
«Liu, c’è una stanza vuota in fondo  nell’altro corridoio. Potete stare lì» Ruppe il ghiaccio Slenderman.
«Grazie, Slenderman» preso in braccio Jeff, Liu si incamminò per uscire. Arrivato alla porta si girò verso Annabelle e disse con un sorriso:«Grazie per aver salvato mio fratello» e si avviò.
Per qualche strano motivo Annabelle si sentì lusingata e felice. Aveva veramente salvato la vita a qualcuno? Liu l’aveva veramente ringraziata? Più ci pensava, più non riusciva a smettere di sorridere.
«Cavoli,che giornata» tentò di sciogliere la tensione Eyeless Jack. «Non vedevo il nostro Jeff da un sacco di tempo.»
«La Dose ha finalmente fatto effetto. Nonostante i diversi sforzi precedenti il suo corpo si rifiutava sempre di riceverlo» Hoodie si avvicinò ad Annabelle.«Fino a quando non sei arrivata tu.»
Non sapendo cosa rispondere Annabelle si limitò  a rimanere in silenzio.
«Già. Ogni volta che gli iniettavamo la Dose lui la respingeva. Qual è il tuo segreto,bimba?» disse incuriosito Toby.
«Ecco… io non lo so. L’ho punto con la siringa come normalmente si dovrebbe fare. Tutto qua» rispose imbarazzata.
«Be’, sappi che quel Tutto qua dovrai usarlo almeno tre volte a settimana» ridacchiò Masky.
«Che vuoi dire?»
«Significa che da ora in poi dovrai iniettargli tu la Dose» annunciò Slenderman.
«Io cosa?!»
«Stai tranquilla. La Dose di questa sera basterà per tre giorni. Perciò» approfittando della vulnerabilità di Annabelle, Slenderman le sfiorò la fronte. La ragazza svenne tra le sue braccia, serena in volto. «Ora puoi pure riposarti
«Wo, hai usato la tecnica per far addormentare Sally e Ben» ridacchiò Masky.
«Conoscendola, non sarebbe riuscita a dormire. Tanto valeva darle una spintarella» con l’aiuto dei suoi tentacoli, Slenderman sollevò Annabelle, che già sonnecchiava. «È ufficiale. Da ora in poi Annabelle vivrà qui con noi.»
 
Il giovane soldato correva a perdifiato tra i cespugli lanciando un’occhiata dietro di sé ogni quindici passi. Era stanco ed assetato, se non anche impaurito dalla bestia che era sulle sue tracce.
La missione era iniziata da due ore e diversi suoi compagni erano già stati feriti, ma lui riuscì a sfuggire all’imboscata dei CRP, illeso. Nelle vicinanze, poté benissimo sentire le urla di altri soldati.
«Dannazione! Dove sono finiti tutti quanti?! Mi hanno lasciato da solo! Che vigliacchi!»
«Veramente il vigliacco qui sei tu.»
In preda al panico, il soldato alzò il fucile e sparò in direzione degli alberi.
«Dove cavolo miri?» Jeff arrivò alle spalle del ragazzo senza che se ne accorgesse e lo ferì sui polsi per fargli perdere l’arma.
«Ah! Bastardo!» gli urlò il poacher.
Pulita la lama del coltello con la felpa, Jeff lo puntò nuovamente al soldato ferito.«Mai quanto te. Ti ho visto, sai? Mentre Rake e Seed Eater si stavano divertendo con la tua squadra, tu hai pensato bene di metterti in disparte e scappare. Vigliacchi loro? Ma non farmi ridere» Jeff allargò il suo sorriso scarlatto divertito.
«Stai zitto!» come ultima risorsa, il soldato iniziò ad attaccare il CRP con calci veloci, ma senza raggiungerlo.
«Non te la cavi male, sai? Lo devo ammetter.» con un salto leggero, Jeff salì su un ramo. «Ma non sei pronto per un simile scontro» ritornato giù con un balzo, piazzò un bel calcio sulla mascella del soldato che svenne sul colpo.  «E con questo siamo a dieci Innocenti
«Quanti Colpevoli?» Liu sbucò da dietro un albero con uno sguardo di sfida verso il fratellino.
«E tu?» chiese di rimando Jeff.
«Ventuno.»
Jeff imprecò a bassa voce. «Mi hai battuto di due!»
«Be’, che ci vuoi fare. Sono più esperto di te.»
I due fratelli si diedero un cinque ridendo.
«È bello vederti sul campo come te stesso.»
«Anche per me. Sono felice di essere tornato. Penso… che dovrò ringraziare la marmocchia» Jeff si grattò la nuca. «Dopotutto è grazie a lei se sono qui. Ieri al mio risveglio dormiva ancora.»
«Temo che dovrai aspettare fino a dopodomani. Slenderman ha voluto farla riposare per tre giorni.»
Jeff alzò le spalle. «Pazienza. Vorrà dire che aspetterò.»
«Bene. Sarà il caso di raggiungere gli altri.»
«Aspetta, Liu» Prima che potesse iniziare a correre, Jeff lo prese per il polso. «Senti. È vero che a causa mia tempo fa hai smesso di… cacciare per un po’?»
Liu fissò Jeff negli occhi per poi distogliere lo sguardo.
«Liu, sai bene che non puoi farlo. Per molti CRP rimanere senza uccidere per un giorno equivale alla morte.»
«Be’, io sono leggermente diverso. Sono consapevole delle mie azioni. Uno come Laughing Jack potrebbe perdere il controllo, non di certo io.»
«Sai bene che non è così» Jeff sospirò prima di continuare. «Io so che lo hai fatto per quello che ti dicevo, ma… se mai dovesse succedere di nuovo non dimenticare chi sei, ma soprattutto cosa sei. Ok?»
Liu rifletté a lungo e, appoggiate la mani sulle spalle del fratello, disse:«È ovvio che so chi sono. Sono tuo fratello. CRP o meno. E questo non cambia.»
Jeff annuì allargando un sorriso imbarazzato, ma felice. Felice di poter combattere quella battaglia al fianco del suo unico vero fratello.
«Forza, fratellino. Torniamo a casa.»
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Ebbene, Jeff è tornato! Io sto cercando di tornare pian piano, anche perché ormai sono arrivata alla parte più bella e interessante a parer mio! E non vedo l’ora di continuare!
Spero che, per coloro che seguono la storia, stia piacendo e che continui a piacere!
Come sempre, segnalatemi qualsiasi tipo di errore che io subito lo correggerò!
Grazie mille!
A presto!
   
 
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