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Autore: Haley_V    04/04/2016    3 recensioni
Per ogni mese 3 elementi come prompt, in cui ognuno potrà scegliere quello che più gli piace.
Gennaio: neve, camino, pattini.
Febbraio: San Valentino, maschera, Super bowl.
Marzo: donne, risveglio, altalena.
Aprile: scherzo, cioccolato, pigiama.
Maggio: fiori, pik nick, barca.
Giugno: Estate, ciliegie, doccia.
Luglio: spiaggia, temporale, gelato.
Agosto: stelle, calore, mare.
Settembre: vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: compleanno, coperta, zucca.
Novembre: ringraziamento, famiglia, nebbia.
Dicembre: candele, vischio, anello.
Ideata da CSgroup. (Alexies, Alexandra_Potter, Clothy, CSLover, lely_1324, Manu'spirate e Pandina).
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aprile: scherzo, cioccolato, pigiama.




Ma non doveva essere arrivata la primavera?! Si chiese Emma, mentre correndo con solo la sua giacca di pelle come copertura dalla pioggia, si dirigeva verso il portico di casa con Killian al seguito.

"Hey Swan aspetta!"
"Dai Killian, corri!"
Aprì la porta di casa, saltellando per riscaldarsi, e vi entrò di corsa, seguita dal pirata. Tirò un profondo sospiro di sollievo, sentendo il tepore di quelle quattro mura sulla pelle.

"... Ho bisogno di cambiarmi" mormorò, dandosi un'occhiata.
"In momenti come questi odio i miei vestiti. " ribattè Killian, "Si appiccicano addosso con tutta quest'acqua"
"Beh, immagina se avessi ancora il tuo costume da pirata, Capitano"
"Non chiamarlo costume, Swan," rispose impettito, "era una tenuta di tutto rispetto!"
Emma sorrise, lasciando la stanza principale per andare in corridoio. Dopo qualche minuto, tornò nell'ingresso con una strana pila tra le mani.

"Che fai?"
"Ecco, tieni" disse, lanciandogli un paio di pantaloni ed una maglietta.
Killian fissò gli indumenti, poi il viso di Emma, con uno sguardo indecifrabile.

"Che c'è?"
"Ti aspetti davvero che indossi... questi?"
"Cos'hanno che non va?"
"Non indosso questa roba"
"Killian è solo un pigiama, sono abbastanza sicura che ne esistessero anche nel mondo delle fiabe"
"Si, ma... li ho sempre trovati ... costrittivi."
"Non sarò certo io a permetterti di prendere un raffreddore solo perchè ti piace dormire in mutande."
Killian alzò un sopracciglio, ghignando. "Pensavo ti piacesse."
"Non tentarmi, pirata"
Sorrise.

"Va a farti una doccia, altrimenti dormi sul divano, Jones. A te la scelta." ghignò divertita, Emma.
"Sicura di non volermi fare compagnia?" sorrise, schivando il colpo dei pantaloni che la bionda gli tirò dietro per farlo correre in bagno. "Va bene, va bene, vado!"
Passarono una ventina di minuti, e c'era un gran silenzio per casa. Troppo.
Ad un tratto, si sentì un grido provenire proprio dal bagno.

"OH MIO DIO"
Subito i sensi di Emma la misero in allarme. Scattò in piedi, riconoscendo la voce di Killian, e corse di sopra.
"Killian?!" Urlò. Niente.
Entrò nel bagno, pronta a fronteggiare qualche pericolo. Ma dentro non c'era nessuno.
"Killian?!" ripetè con più forza. Il panico stava per raggiungerla, chiedendosi che fine avesse fatto, quando-
"Eccoti, Swan"
Il bastardo le era saltato alle spalle, stringendola da dietro. Poco ci mancò che Emma lo scaraventasse contro il muro di fronte. O come minimo, gli tirasse un calcio nelle parti basse.
"Davvero?!" sbraitò. " Cosa significa?!"
"Era un piccolo scherzo, tesoro" mormorò il colpevole, consapevole di averla fatta grossa ma troppo divertito e bisognoso di coccole per lasciare la presa su di lei.
"Sei davvero un grandissimo IDIOTA."
"E mi ami anche per questo. " Mormorò, poggiando le labbra sulla sua spalla. "Ancora scettica riguardo al farmi compagnia? Un'altra doccia non mi farà male"
Ora era davvero tentata di mirare alle parti basse. "Di sicuro non dopo questa tua bambinata, Uncino." Rispose piccata. "Ora esci di qui e lasciami fare una doccia, da sola."
"Davvero un peccato," sorrise, divertito, lasciando finalmente la presa su di lei e prendendo il pigiama da terra, "mi sentivo così solo!" Esclamò, melodrammatico.
"Esci!" Rispose Emma, minacciandolo con lo sguardo e ricevendo altre risate in risposta.

Passarono altri venti minuti prima che Emma uscì dal bagno. Killian intanto si era vestito, decidendosi finalmente ad indossare quel pigiama che la bionda aveva preparato per lui.
Doveva ammetterlo, si era comportato in maniera prevenuta nei confronti di quell'indumento. Era morbido da indossare, molto più dei suoi pantaloni in pelle e sicuramente molto di più del pigiama che aveva avuto da bambino (sempre se pigiama si fosse potuto chiamare).

"Swan, ti ci vuole ancora tanto?" Esclamò, dal fondo del letto dove si era comodamente sistemato.
Nemmeno il tempo di dirlo che i passi, e poi la stessa Emma, fecero capolino dalla porta della loro camera da letto. Portava i capelli sciolti e disordinati sulle spalle, e un comodo pigiama grigio. Avrebbe volentieri soffermato la sua attenzione sui particolari che quei lembi di tessuto lasciavano trasparire, se il suo sguardo non si fosse posato sulla busta che Emma teneva tra le mani con molta soddisfazione. La osservò meglio e si rese conto che ne masticava con gusto il contenuto.

"Che mangi con tanto gusto?"
Emma si arrampicò con solo  l'aiuto delle gambe sul grande materasso, accoccolandosi seduta accanto a Killian. "Foccolata"
Killian represse una risata, continuando ad osservarla e a pensare quanto fosse adorabile. "Che?"
La bionda spalancò gli occhi, continuando a gustare il goloso boccone, "Non dirmi che non conosci il cioccolato!"
Killian sorrise, divertito. " Certo che so cos'è il cioccolato... ma la tua bocca piena non ha reso molto chiara la spiegazione"
Emma lo colpì scherzosamente sulla spalla.

"Certo... penso di non mangiarne da secoli... e parlo letteralmente. Questa strana forma però mi è nuova..." Mormorò, osservando le palline che Emma tirava fuori con avidità dalla busta poggiata sulle sue ginocchia.
"Fono praline" disse, masticando, "E fono buoniffime."
"Questo lo posso facilmente dedurre dalla tua faccia ogni volta che ne addenti una, tesoro." Rise Killian.

Emma frugò di nuovo nel suo bottino, tirandone fuori una pralina lucida e marrone chiaro. La porse a Killian, con la stessa faccia di una bambina che trova le uova di Pasqua. "Assaggia!"
Killian la osservò, divertito ma un po' scettico, poi dopo qualche secondo prese la pallina dalle sue mani e la mise in bocca. Gustò piano quella curiosa forma, addentandola lentamente. All'improvviso, un intenso sapore di cioccolato, un sapore che gli sembrava di non sentire davvero da tanto, troppo tempo, gli esplose nella bocca facendo danzare le sue papille gustative.
"Oh mio dio." Sospirò, come in estasi, chinando la testa all'indietro. "Forse sto esagerando, ma queste palline sono la cosa più buona che abbia mangiato in anni."
Emma rise, addentandone un'altra, stavolta bianca.  "Lo sapevo che ti sarebbero piaciute. "
"Ti ringrazio per questa ri-scoperta, Swan." Sorrise. "Mi ero dimenticato quanto mi piacesse questo cibo degli dei!"
E senza neanche chiedere, allungò la mano verso la busta buttandosi di proposito sul corpo di Emma, e prendere un'altra pralina. Emma protestò, scacciandolo dal suo bottino, Killian rise rubandone altre.
"Mm, buoniffime."
"Ora sei tu quello a parlare in modo strano!" rise Emma
Killian sorrise, e guardandola negli occhi, la baciò. "Anche tu hai un sapore divino, ora."
"E tu, Capitan Pralina"
Risero entrambi, senza staccare gli occhi l'una dall'altro.
"Mi piace questo soprannome, penso che lo userò." Emma rise di gusto.
Le prese la busta dalle mani, posandola sul mobile vicino. Alzò le coperte su entrambi, accomodandovisi, sotto le luci soffuse dai lumi sui comodini, e sorridendo, le rubò un altro bacio al sapore di cioccolato.




























Si, sono tornata. Mi metto in ginocchio pregando per il vostro perdono (guardate il lato positivo, almeno siamo ancora ad Aprile.)
Purtroppo vorrei poter dire che ho pubblicato in "ritardo" per volontà e/o pigrizia, ma in realtà il reale motivo è un lutto familiare che mi ha portato a star via nel week end, quindi... niente. Ora sono tornata a casa e ho pubblicato, perchè siete sempre nei miei pensieri ammorih.
Che altro dire, al solito spero che anche questa os vi sia piaciuta (mi diverte molto il fatto che finalmente me ne sia uscita una estremamente fluff e demenziale perchè I mean), e che non mi odierete troppo per non rispettare mai dei termini ^^"
Alla prossima, con Maggio! (che ho praticamente già buttato giù, quindi si spera che non ci siano altri spiacevoli intoppi)
Taanti bacini.
xx
Haley

<3

 
  
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