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Autore: milly92    02/04/2009    8 recensioni
[SEGUITO DI "CONFESSIONS OF A TEENAGE DRAMA QUEEN" MA CHIUNQUE PUò SEGUIRE, ANCHE CHI NON HA LETTO IL PRECEDENTE]Sono passati quattro anni da quando avevamo lasciato Debora, in preda al successo del suo nuovo libro. Ora ha quasi venticinque anni, si è laureata, e la ragazzina che era a sedici anni sembra scomparsa. Tutte le insicurezze di un tempo sono scomparse, perchè ora ha la certezza più grande di tutte: quella dell'amore che il suo ragazzo Andrea prova nei suoi confronti. Glielo dimostra chiedendole di sposarla, dopo mesi e mesi di preparazione per questa “sorpresa” che l’hanno quasi mandata in tilt, ma… Filerà tutto liscio per una volta o Deb e Andrea dovranno affrontare tante peripezie per arrivare all’altare, come dei moderni Renzo e Lucia?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just Believe In Yourself- Debora's Confessions'
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The Return

Rieccomi! Anzi… Rieccoci!

Pronti per rincontrare Deb e gli altri?! Vi sono mancati? xD Per vostra fortuna sono tornati,  pieni di novità e nuovi intrecci…

Riguardo la narrazione, spero vi piaccia la voce narrante, mi sono ispirata un pò a Gossip Girl.

Uno... Due… Tre… Via!

Buona lettura, aggiornerò venerdì prossimo!

La vostra milly92.

 

Confessions Of A Future Bride

 
Sinossi: A quasi sedici anni, Debora Di Bene ha solo un particolare desiderio: incontrare Niko, uno dei partecipanti ad un programma musicale, “Music’s Planet”, per la sua bellezza e apparenti modi di fare dolci e garbati. Riesce a realizzare il suo sogno, superando i provini per diventare la sua “Life Coach”, ovvero una persona che aiuta il concorrente ad affrontare la vita quotidiana nel loft in cui si svolge il programma, ma quell’evento segna solo l’inizio di un percorso complesso e tortuoso, in cui Debora, oltre a conoscere veri amici come il ventinovenne Max, dovrà lottare contro gli stereotipi del mondo della tv, essendo consapevole di non essere il prototipo della ragazza velina, e con i suoi sentimenti per Niko, che si dimostrerà essere ben diverso da quello che la ragazza immaginava. Litigi, pianti e scontri faranno in modo che Debora si avvicini ad un altro concorrente, Andrea, membro del gruppo “Gold Boyz”, già conteso da Rossella, una ragazza particolarmente bella e seducente. Ma per fortuna tra Debora e Andrea, dopo ulteriori difficoltà, sboccerà l’amore una settimana prima del termine del programma, e finirà proprio alla finale, momento in cui Debora comprenderà di provare un sentimento intenso sia per Andrea che per Niko.  E così Debora ritorna nella sua città insieme a Daniele, uno dei life coach che l’aveva seguita nel programma perché era attratto da lei, dove, più confusa che mai, inizia a scrivere un libro circa l’avventura vissuta, ma inizia anche a frequentare persone poco raccomandabili come Paris D’Aquila. Solo dopo mesi e mesi Debora comprenderà di star sbagliando e ritornerà sulla sua strada, con cattive conseguenze alias l’ allontanamento di Daniele stesso, che aveva solo sfruttato, e il resto delle sue amiche, con cui si riappacificherà  in un secondo momento. Tre anni dopo la ragazza si diploma e, al battesimo della figlia di Max, si rincontrerà con i Gold Boyz, Niko, Rossella e Max, e vivrà con loro a Roma per frequentare lì l’Università, e grazie a questo riavvicinamento comprenderà che la persona giusta per lei è davvero Andrea, così i due si rimetteranno insieme e aiuteranno Niko, e la sua attuale ragazza Eliana, a vivere l’inattesa di gravidanza di quest’ultima. E, come regalo per l’ottavo mesiversario, Andrea contatta un editore che pubblicherà il romanzo scritto da Debora e che la porterà ad essere una scrittrice affermata…

 

Prologo

La sensazione di vivere un sogno si impadroniva sempre di più di ogni minima parte del mio cervello mentre le note della canzone scivolavano via dalle labbra di Andrea. Stentavo a credere di essere in quel luogo, con la Tour Eiffel di fronte a me, vestita in modo molto elegante con il mio ragazzo che mi cantava un dolcissima canzone d’amore. Perché quella era una semplice canzone, vero? Un modo come tanti per dire “ti amo”, giusto? Eppure, non ne ero tanto sicura quando la canzone terminò. E, improvvisamente, il mio cervello fece due più due, appena in tempo per lasciarmi davanti alla visione di Andrea che posava il microfono, mi si avvicinava con un sorriso enorme che cercava di celare una certa emozione, estraeva qualcosa dalla tasca e si inginocchiava…

 

Capitolo 1

The Return

Roma caput mundi, dicevano i latini. Roma caput gossip, dico io. Certo, per gossip intendiamo qualche novità eccitante e inaspettata, incredibilmente golosa per gli amanti del pettegolezzo, e di certo quello che è successo ai cosiddetti V.I.P. Romani negli ultimi anni non è assolutamente eccitante! Ad esempio, così ci vedete di particolarmente entusiasmante in Debora Di Bene, neo venticinquenne che si è laureata con 108 alla facoltà di Lingue e che, da quasi cinque anni, sta con il suo ragazzo fisso, Andrea Romani, membro del famoso gruppo Gold Boyz? E cosa potrete vederci di nuovo in una coppia come Niko e Eliana D’Aiello che dopo quasi quattro anni di matrimonio passano le domeniche a casa, badando alla loro figlioletta Stella e andando a dormire alle nove e mezzo? Ben più apprezzato è Giuseppe, l’altro membro dei Gold Boyz, unico single e scapolo d’oro che passa le sue giornate tra locali e night clubs tra uno scandalo e l’altro, ma… E se vi dicessi che le cose stanno cambiando? Che c’è qualcosa di misterioso nell’aria? Che le carte in tavola stanno per cambiare e che le situazioni si rovesceranno? Ve lo lascio scoprire con i vostri occhi…

Camminavo spensierata per le vie di Roma quel caldo giorno di marzo che segnò l’ennesimo cambio di rotta della mia vita. Nel giro di otto anni avevo cambiato molto spesso stile di vita, amicizie e modo di vedere le cose; l’unica cosa che dopo tanto tempo era rimasta sempre la stessa, se non aumentata, era l’amore che provavo per il mio ragazzo Andrea, con cui stavo da quattro anni e sette mesi.

Avevo appena finito il mio turno di lavoro presso la casa discografica in cui lavoravo come traduttrice e mediatrice e mi stavo dirigendo verso casa mia, spensierata ora che mi ero laureata  e non dovevo più stressarmi a causa di esami, corsi e lezioni.

Ero nei pressi di una villetta quando vidi un gruppetto di ragazze poco distante da me, che parlottavano concitate, indicandomi silenziosamente, con lo zaino dietro le spalle.

Mi bloccai, voltandomi e sorridendo sinceramente in loro direzione, e subito una delle ragazze del gruppetto mi si avvicinò.

Era bassina, con i capelli scuri e degli occhiali un po’ troppo spessi.

“Ciao, tu sei Debora Di Bene, vero?” domandò lentamente, arrossendo.

“Si” risposi cordiale. Essere riconosciuta dalle ragazzine non mi disturbava affatto, dato che era il pubblico che preferivo per il semplice motivo che erano nell’età in cui spesso ci si riconosce nei libri ed è tra quelle pagine che si cerca di comprendere chi si è.

“Io mi chiamo Martina, ho letto entrambi i tuoi libri, e devo dire che ti trovo favolosa! Sei la mia scrittrice preferita!” disse senza giri di parole.

“Ti ringrazio, Martina” risposi, cercandola di mettere ancora di più a suo agio.

“Si, adoro in particolare il secondo, “L’unico raggio di sole”. Mi riconosco molto nella protagonista, sai?” dichiarò.

“Davvero?” domandai incuriosita, dicendomi che quella ragazza non poteva avere più di quindici- sedici anni. Mi venne da sorridere ripensando a me alla sua età, a quella che ero e che sarei voluta essere, a tutto quello che mi era successo in quegli anni caratterizzati da un particolare “boom”.

“Si! Ma ora? Dimmi che sti scrivendo un nuovo libro!” esclamò eccitata, pendendo dalle mie labbra.

“Non ho scritto molto, solo qualche capitolo, Martina, mi dispiace, ma sappi che prima o poi uscirà. Sai, sono molto impegnata con il lavoro…”.

“E con il tuo fidanzato!” concluse lei per me, facendo un sorriso biricchino. “Lo sanno tutti che stai con Andrea Romani dei Gold Boyz! E’ proprio bello” sospirò, il che mi fece ridacchiare.

“No, Andrea ora è in tour con la band, torna tra due giorni” le risposi. “Ma in effetti manca da due mesi ed è in sua assenza che ho scritto quei capitoli” soggiunsi, continuando a ridacchiare.

“Ok, allora ci devo parlare un po’, devi dirgli di non distrarti! Perché non è giusto che noi fan dobbiamo aspettare per mezzo suo!” disse, tra il serio e lo scherzoso.

“Ok, capitano!” esclamai, fingendo di mettermi sugli attenti.

Lei sorrise, prima di dire: “Ma ora mi fai un autografo, per piacere?”.

La accontentai, salutai le sue amiche e poi continuai ad avviarmi verso casa, più allegra dopo quella chiacchierata con una fan.

Nel corso degli anni mi ero abituata a non essere intimidita da quelli che mi riconoscevano e che mi chiedevano un autografo, avevo imparato a stabilirci un rapporto e a non sentirmi a disagio davanti alle telecamere quando qualcuno mi invitava ad un programma tv.

Giunsi a casa dopo circa mezz’oretta, stanca ma serena, con il pensiero che già gravitava sul mio amato divano, un dvd che avevo noleggiato e il pranzo che avevo preparato.

“Ehi, Deb, finalmente sei venuta!”.

Sobbalzai mentre stavo poggiando la giacca sull’attaccapanni, prima di riconoscere la voce del mio migliore amico Daniele, che se ne stava appoggiato allo stipite della porta che conduceva al soggiorno. Non ero abituata a trovare i miei amici in casa quando ritornavo da lavoro dal momento che vivevo da sola, perché Eliana e Rossella, le mie ex coinquiline, si erano sposate.

“Dan! Cosa ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?” domandai sorpresa, avvicinandomi e salutandolo con un bacio sulla guancia.

Lui, più alto che mai, ma anche con un’aria più seria da quando l’avevo conosciuto, dovuta al fatto che ormai era un uomo maturo e vicedirettore della redazione di un giornale, sorrise con aria furba e si passò una mano tra i capelli biondi. “Dovevo prendere il numero di quella tua amica giornalista dalla tua rubrica. Mi ha aiutato un complice. Un complice che vuole rivederti dopo due mesi e a cui manchi molto”.

Lo guardai interrogativa prima di connettere e comprendere quello a cui si riferiva. Senza esitare, lo gettai quasi per aria ed entrai correndo nel soggiorno, dove, più sorridente che mai, trovai Andrea appoggiato con le spalle vicino al muro e con in mano un mazzo di rose rosse.

“Amore!” urlai, gettandomi tra le sue braccia.

Erano due mesi che non ci vedevamo, precisamente dal giorno dell’Epifania in cui era partito con il suo gruppo, i Gold Boyz, per un breve tour per promuovere il loro nuovo album. Non eravamo mai stati lontani per così tanto tempo, ma purtroppo era stato necessario dopo un breve periodo di crisi che avevano avuto le vendite dei loro cd.

“Piccola, finalmente” sussurrò, stringendomi contro il suo petto e baciandomi dopo avermi dato le rose che avevo poggiato su un mobile lì vicino.

“Oh, io credo che andrò, ho tanto da lavorare” disse Daniele con finta aria imbarazzata.

“Ciao” gli dicemmo all’unisono.

“Conosci la strada” aggiunsi ridendo prima di circondare il collo di Andrea con le braccia. Sentii Daniele sghignazzare ed uscire, sbattendo lievemente la porta. “Allora? Cosa ci fai qui? Ti aspettavo tra due giorni!” gli domandai entusiasta, mentre ci sedevamo sul divano e gli accarezzavo lentamente i capelli.

Sorrise, piegando la testa di lato per assecondare i miei movimenti. “Ho finto di essere malato e non ho partecipato ad una conferenza. Mi mancavi troppo” si giustificò.

“A chi lo dici. Mi hai fatto un sorpresa magnifica! Ma ora promettimi che starai qui per qualche mese, che non ripartirai…” .

“Giuro. Se ne riparla in estate. E tu verrai con me” sottolineò, prendendo il mio viso tra le mani.

Restai a bocca aperta per la sorpresa. Non mi aveva mai permesso di seguirlo nei tour durante quegli anni! Parve leggermi nel pensiero, perché disse: “Ormai ti sei laureata da quattro mesi e a lavoro hai raggiunto gli anni di servizio necessario per essere pagata anche durante i periodi di assenza, non vedo che senso abbia impedirti di venire”.

“Oh, evvai!” esclamai, gettandogli di nuovo le braccia al collo e baciandolo.

Restammo tutto il pomeriggio abbracciati sul divano dopo aver pranzato, parlando degli avvenimenti di quei lunghi due mesi.

“E cosa dicono Dante e Francesco? Gli mancavano le loro mogliettine?” domandai, alludendo al fatto che i due si erano sposati l’uno tre anni prima e l’altro un anno prima.

“Si, anche se quello che più rompeva le scatole ero  io, tanto che per distrarmi dal tuo pensiero onnipresente ho cercato di trovare una ragazza a Giuseppe dopo che ha rotto con Sara, ma senza successo” dichiarò con un sorriso furbo dipinto in volto.

“L’ho detto che devo trovargliela io, voi non ci riuscirete mai” sospirai. Erano anni che cercavamo di far mettere Giuseppe con qualcuna, ma quelle poche che gli erano piaciute si erano dimostrate sempre complicate, quasi assurde, e ciò lo aveva portato ad essere l’unico single del gruppo oltre che di tutta la nostra comitiva.

Erano le sei e mezzo quando ci decidemmo a uscire, ma, con un perfetto tempismo fummo interrotti dalla visita delle coppie più “anziane”.

“Sei ritornato amico, finalmente!” disse Niko appena varcò la soglia di casa, con indosso i soliti vestiti informali che portava di solito quando veniva a trovarmi. I capelli erano più corti del solito e si stava facendo crescere un po’ di barba, che gli donava  aspetto più maturo de suoi ventotto anni. Si abbracciarono, e Pierre alle sue spalle fece lo stesso.

“Ce lo ha detto Daniele, se fosse per te resteremmo ignoranti su tutto” lo rimproverò sua moglie Eliana, un po’ più cicciottella ma sempre affascinante con i lunghi capelli biondi che le circondavano il viso.

“Scusa, Eli, ma la mia dolce ragazza venticinquenne mi ha distratto, mi ha rapito dal mondo,oggi” di scusò ridendo lui, abbracciandola.

“Bada a come parli, ho ventiquattro anni e nove mesi, mio caro trentenne” ribattei facendo la linguaccia dopo aver salutato Rossella, che al momento gli si stava avvicinando per salutarlo.  Il ruolo di cantante-moglie, stranamente, le si addiceva. Non era cambiata di una virgola, sempre bellissima ed elegante, ma era maturata tantissimo.

“Eh, è colpa tua, lo mandi in tilt. Come può aver ecceduto di tre mesi?!” fece Rossella con falso tono melodrammatico. “Ci sei mancato, Andrea” aggiunse.

“Infatti, ed è proprio per questo che domenica abbiamo deciso di invitarvi a casa nostra per il pranzo” fece Eliana.

“Si, Stella non vede l’ora di giocare con te” aggiunse Niko, mentre si accomodava con gli altri in soggiorno, alludendo alla loro figlioletta di quasi cinque anni.

Andrea sorrise. “A proposito, dov’è quella piccola peste?”.

“E’ a casa di una delle amichette dell’asilo, cioè, la madre della bambina ha insistito nell’invitarla perché è una fan di Niko” precisò Eliana infastidita, sottolineando le ultime parole come se avesse ingerito un limone particolarmente aspro.

“Che rubacuori” enfatizzai, guadagnandomi un’occhiataccia da parte sua.

Riavere di nuovo Andrea al mio fianco mi aveva rinvigorita, vedevo tutto con aria particolarmente felice, soprattutto per la sua promessa di portarmi con lui al prossimo tour.

Per questo trascorsi tutta la serata con i ragazzi, inizialmente senza rendermi conto del fatto che Andrea ogni tanto parlottava concitato con Niko e Pierre.

Lasciai correre, finchè la mia curiosità raggiunse il culmine quando Rossella, mentre se ne stava andando, gli fece segno per fargli capire che l’avrebbe chiamato dopo.

“Perché Ross ti deve chiamare dopo?” domandai con aria falsamente innocente quando lui stava per andarsene, un’ora dopo.

Si immobilizzò nell’atto di indossare il giubbino. “Oh, niente, in realtà è una cosa… privata. Sarà… Sarà lei a dirtelo, se le va”.

Feci una faccia stranita. Mi stava decisamente mentendo, eh si. Quando mi diceva una bugia iniziava a balbettare e arrossiva.

“Ok” dissi semplicemente. Decisi che avrei indagato l’indomani anche perché sapevo che non poteva essere nulla di grave.

Eppure, quando se ne andò mi lasciò in preda ad una certezza: c’era nell’aria qualcosa che ero l’unica a non sapere.

Eheh, cara e dolce Debby, non si può pretendere di sapere sempre tutto! Cosa ti nasconderà mai il tuo amato Andrea? Perché hai capito bene, c’è una piccola cosa che tu non sai, e che riguarda proprio te! Chissà quanto ti ci vorrà per capirlo… E voi? Cosa ne pensate? Ve lo avevo detto io che le cose stavano cambiando! Vi lascio il tempo di meditare, ora ho altre speculazioni da compiere… E… Come chi sono io? Se volete saperlo, beh, dovrete scoprire anche questo…

  
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