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Autore: ceciliab    05/04/2016    0 recensioni
"Paradiso e inferno non esistono, il bene e il male è tra noi e non sempre,
è semplice schierarsi."
Alexis la diversa, nata nella luce e amante delle tenebre, vive da sempre conflitti interiori.
Nuove, vecchie e conoscenze che non sapeva di avere la porteranno a cercare dentro di se,
le sfaccettature del proprio essere spaventano sempre, ma Alexis non potrà fare altro che affrontarle.
Il viaggio interiore di una strega anormale.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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La sensazione di benessere dopo le cure non le faceva dimenticare nemmeno minimamente cosa stava accadendo, non cancellava da lei la paura e la consapevolezza di doversi muovere prima possibile. << Alexis prenditi un secondo per rilassarti, ho appena finito di curarti >> << Sto bene Miky, dobbiamo partire, più restiamo qui più è possibile che mia madre mandi qualcuno a pedinarci >> Gabriel seduto sul bancone della cucina la guardava pensieroso, << tesoro è il caso di passare in banca direttamente?non so se usare il bancomat per ritirare potrebbe farci localizzare, io sinceramente non so quanto siano immischiati con la legge i Salvatori >> << molto più di quello che pensate,quindi si passeremo dalla banca,niente carte di credito, e eliminiamo i cellulari >> << ok allora adesso mangiamo qualcosa, abbiamo bisogno di forze e dopo andremo, faccio un l’ultima chiamata a i miei genitori, per chi non sia un demone è impossibile trovare il castello è sotto un incantesimo impossibile da scoprire e annullare da i salvatori sarà un posto sicuro per noi, dovremo sopportare la presenza dei miei, ma direi che meglio questo che dover combattere contro un esercito, suppongo passeremo molto tempo li >> Il demone della lussuria avrebbe potuto tranquillamente tirarsi fuori dai guai, nessuno sapeva di lui, poteva metterla in contatto con i genitori per poi non avere più niente a che fare con lei, starle vicino anche se in un posto sicuro era un pericolo, << Posso chiederti perché lo fai? Sat, Gabriel e Michel alla fine in un modo o nell‘altro sono riconducibili a me, forse ora come ora è meglio per noi quattro stare uniti, ma tu, nessuno ti collegherebbe mai a me >> Sat appariva quanto lei, ma un sorriso sghembo continuava ad apparire per poi scomparire un millesimo di secondo dal suo viso << i Salvatori non sanno niente di te,qui tutti a parte te abbiamo un legame con Alexis, saremmo i primi a cui penserebbero, è ovvio che la aiuteremo, stiamo aiutando anche noi stessi, ma tu , stai sacrificando la tua vita, potresti vivere in eterno, senza che nessuno attenti alla tua vita, almeno se non ti pari davanti a un salvatore, sai che ora come ora abbiamo solo un 50% di possibilità di riuscita in tutto questo?non so se te ne rendi conto >> Il demone ci pensò un attimo su prima di rispondere, << lo capisco Sat, non so se conoscete molti demoni dei peccati capitali, se conoscete le nostre storie, saprete anche che non ne esiste uno senza gli altri, il loro istinto li tiene vicini . Quando ho conosciuto Alexis l’ altro giorno le dissi che per lei avrei potuto provare persino ad essere monogamo, in quel momento non capii nemmeno perché le dissi quella cosa, la trovavo affascinante si, ma non tanto, senza offesa tesoro, per sentirmene così attratto, quando poi ieri sera mi ha chiamato, ero in compagnia ,non avevo mai lasciato un letto senza aver prima utilizzato i miei poteri, ma quando ho sentito la voce di Alexis tutto di me ha perso d’ interesse per l’altra, volevo solo vederla, e quando poi mi ha raccontato la storia di come era stata concepita, mi sono reso conto di quanto tutto fosse chiaro, sento il bisogno di starle vicino, ecco perché sono qui, ecco perché l’aiuterò, anche se questo volesse dire la morte >> Alexis non era a conoscenza di quelle cose, ma tutto tornava, si spiegava il motivo per cui fosse tanto vicina a lui, si spiegava perché sentisse di conoscerlo da sempre, si spiegò anche il motivo per cui, nonostante si rendesse conto che per lui fosse meglio starle lontano, in realtà lei desiderava la sua vicinanza, << tesoro, tu senti la stessa cosa verso di lui? >> << si, ma non con la stessa intensità, cioè sento che siamo legati, lo avete detto voi stessi con lui ci parlo come se lo conoscessi da sempre,ma non so spiegarlo, non mi sembra un sentimento come può essere l‘amore, credo che il nostro legame al momento sia dovuto più alla specie, credo come succede con ogni altra specie di demone o angelo che sia, non vi succede anche a voi? >> Michel e Gabriel capirono ciò che intendeva << si capita spesso di sentirci attratti dalla nostra stessa specie, ma questo non vuol dire che non ci possiamo innamorare di altre, Alex guarda io con te, sono un angelo e stavo con una demonietta no? >> << credo anche io, ma approfondiremo l’argomento strada facendo, ora mangiamo qualcosa abbiamo molto da fare, casa di Gabriel per la valigia, Alexis tu devi preparare la tua, e dobbiamo passare da me, non lasciate niente che possa far capire dove stiamo andando, e Piccola dovresti fare un incantesimo in ogni appartamento per cancellare ogni minima traccia della nostra presenza, e abbiamo, 14 ore di viaggio per arrivare da i miei genitori in Italia >> << ok basta parlare di queste cose concentriamoci e cominciamo a muoverci, mi fido Luck, farò ciò che bisogna fare, quindi prima di tutto mangiamo >> << tesoro, cosa ne dici di preparare dei french toast? >> Gabriel sorrise attirandola a se e dandole un rapido bacio << a voi ragazzi va bene?cioccolato o frutta? >> << mi sa che, sono quello più indietro di tutti, Luck se lo sbaciucchia, Gabriel se lo sbaciucchia e me un misero bacio a stampo >> Michel era sempre stato molto geloso di lei, e nonostante gli anni passati le cose sembravano non essere cambiate. Era forse l‘unico momento in cui lei avrebbe potuto mettere le cose in chiaro su quella situazione, ma la irritava come tre uomini, tutti più grandi di lei di qualche centinaio d‘anni non provassero nemmeno a capirla, tenevano tanto a lei da mettere in gioco la loro vita , ma non abbastanza da non far trapelare il loro orgoglio maschile << Allora ragazzi prima di tutto, io non sto con nessuno di voi, tengo a tutti, ma non è certo questo il momento in cui voglio discutere di questo, è chiaro per tutti che potrei morire?è chiaro per tutti che non so cosa sono, e cosa posso fare? Scusate se al momento non penso ai vostri sentimenti se abbraccio qualcuno o lo bacio, a vorrei anche dirvi, 1 Luck ci siamo conosciuti due giorni fa e abbiamo passato insieme solo qualche ora, credo all’unione che si possa creare essendo demoni dei peccati entrambi, ma non parlare di sentimenti, michel avevo 16 anni quando sei sparito, tengo a te è ovvio ma sono passati molti anni i sentimenti cambiano,ci sono 8 anni di vuoto quindi non rompere, Gabriel, ti sei comportato come un idiota per 3 anni, un bacio e il fatto che adesso sei più spontaneo a me non dispiace, ma non vuol dire che provi gli stessi sentimenti che dici di sentire tu. Adesso penso a me e solo a me, quindi basta, permettetemi di essere egoista non so quanto potrei restare in vita, quindi non datemi problemi in più, se la cosa non vi sta bene, posso tranquillamente prendere l‘indirizzo del castello e andarmene impedendovi di seguirmi >> pronunciò le ultime parole con la voce che il giorno prima tanto l’aveva stupita, ira, la riconobbe con un sorriso; << Alex da piccola avevi solo gli occhi neri, i tuoi poteri sono aumentati incredibilmente >> Dopo il momento di stupore sorrise << quindi tu sapevi dei miei poteri? >> << in parte, quando ci baciavamo i tuoi occhi diventavano neri quindi sapevo che avevi qualcosa di demoniaco, ma non sapevo in che quantità, in più, non sapevo se qualcun altro lo sapesse, non volevo ce ti uccidessero >> << non sapevo che accadesse, comunque grazie, sei stato fantastico >> << Sapete cosa penso ragazzi? >> Sat era divertito dalla situazione e infastidito allo stesso tempo << Vi serve che si arrabbi Alexis per capire che vi state comportando come dei bambini? >> Alexis nel frattempo cominciò a cucinare aiutata da Gabriel, appena cucinava dimenticava qualunque cosa, e la felicità che provava preparando un piatto si rifletteva in essi. << ha ragione Sat ci stiamo comportando in modo infantile, mi scuso, ma cambiando argomento, notate Alexis,è incredibile quando cucina, avete notato che ha un aurea dorata? Penso che sia la gola ad agire in lei, ha qualcosa di incantato non credete? >> Luck non era riuscito a vederla cucinare la sera che aveva mangiato al ristorante, ma notò una forza incredibile in cucina. << Si anche da bambini, quando mi cucinava qualcosa aveva questo aspetto, allora pensavo che fosse perché amava ciò che faceva, ma adesso è chiaro c’è sempre stato qualcosa di più >> << è pronto ragazzi >>, appena finì di cucinare tornò incupita, il suo piccolo attimo di vuoto psicologico e gioia era finito troppo presto. << Gabriel French toast alle fragole, per Luck cioccolato bianco e ribes, ti piace l’aspro e il dolce come abbinamento se non sbaglio >> << Si lo adoro grazie >> Prese il piatto << e vorrei scusarmi per come mi sono comportato >> << no problem Luck, Michel cioccolato bianco al latte e fondente spero ti piaccia >> << è splendido, sei diventata davvero una cuoca fantastica >> << Sat i nostri sono bagnati con vodka alla fragola, con glassa al cioccolato e panna al lime >> << vodka? >> Sat rise << forte per essere mattina non credi? >> << Pensi che riusciremo a sopportare 13ore di viaggio con questi tre senza essere ubriachi? >> risero tutti << effettivamente ti do ragione >>. <> Michel ci pensò un istante << penso che sia un errore dividerci,so che ci vorrà più tempo, ma sicuramente è meno pericoloso >> avrebbero affrontato tutto insieme. << La mia valigia è pronta, chi sta più vicino? >> indicò la grossa valigia nera lucida sulla porta, Gabriel alzò la mano, << tu non vivevi a Barcellona? >> Il ragazzo abbassò la testa senza rispondere, un sorrisino mal celato che però Alexis decise di ignorare, << allora siete tutti pronti a partire? >> Usciti di casa Alexis si girò, in un attimo sulla casa si posò una leggera nebbia azzurra << ecco fatto, tracce eliminate, mi mancherai casina mia >> Prima di andarsene fecero tappa al ristorante, era così vuoto,così monotono, non sembrava più lo stesso ristorante, Gabriel aveva già avvertito tutti che da quel giorno il locale sarebbe stato chiuso i due si strinsero la mano, amavano quel locale << mancherà tanto anche a me piccola >> , << era stupendo lavorare qui con te. Sei stato il capo migliore del mondo >> << e lo risarò, io e te lavoreremo ancora insieme >> A nemmeno un paio di case di distanza Gabriel si fermò << casa mia è qui >> << stolker >> lo sguardo di Luck e Michel saltava da casa di Alexis ancora ben visibile al piccolo portone azzurro della casa del demone. << ci metto un attimo, torno subito >> << vai, appena hai finito io farò l’incantesimo >> Era il momento della casa di Luck, << io abito in centro a Barcellona, ho sempre una valigia pronta spostandomi spesso, se ti mostro la valigia saresti capace di farla comparire qui Alex? >> << credo di si >> Le si avvicinò e appoggiò la fronte a quella di lei, << la vedi? >> , << la verde o la rossa? >> , << se non hai intenzione di far l’amore con me allora la verde >> risero << non oso pensare cosa ci sia nella rossa >> << se vuoi scoprirlo basta farla comparire >> Allungò una mano ad indicare un punto davanti a i suoi piedi sorridendo << uno, due, tre ABRACADABRA >> La valigia verde apparve proprio li dove lei indicava, << Sei sempre la solita scema padrona,la vodka di prima inizia a farsi sentire? >> << ma che mi piacerebbe poter dare la colpa all’alcool, tutta farina del mio sacco >> Aveva bisogno di sdrammatizzare, la situazione le sembrava troppo pesante e difficile, non aveva mai pensato di essere una persona forte, determinata forse,ma forte proprio no. << se volete al posto di passare in banca fatemi vedere la cassaforte della banca e prendo i soldi che ci servono ABRACADABRA! >> Luck capì per primo la battuta << finalmente, pensi proprio come un demone >> << quindi lo facciamo? >> << sai ci sto facendo un pensierino,ma si ok dai facciamolo, guadagneremo tempo >> << Vieni qui Gabriel >> Come con Luck, avvicinò la fronte a quella di lei, si guardarono per un secondo, richiusero gli occhi sorridendo << ecco la vedo >> Alexis ebbe la sensazione che da quando Luck le stava vicino i suoi poteri fossero aumentati, forse non era il temine giusto, intensificati o affinati, non sapeva come definire ciò che sentiva ma si sentiva più forte, << quanti soldi devo prendere?6/7/10mila? >> << fai 15mila, poi nel caso ritiriamo altro, a conoscere prima questo tuo potere mi sarei evitato tutte le file in banca degli ultimi anni >> non sapeva quanti soldi avesse in banca Gabriel ma il fatto che le parlasse di ritirare 15 mila euro dal suo conto corrente con tanta leggerezza, la convinse che quelli per lui fossero spiccioli. si materializzarono davanti a lei, non ne aveva mai visti tanti tutti insieme, e gli altri sembrarono aver notato la sua espressione perché scoppiarono a ridere. << Tesoro, tu sapessi quanti soldi abbiamo in realtà, ti faresti venire un attacco di cuore, a dimenticavo riesci a far pensare a i dipendenti che il conto non avesse mai avuto questi soldi? >> Gabriel le teneva dolcemente un fianco << Capo sarò anche sconvolta, ma non sono scema, avevo già fatto >>. Raggruppati i soldi, si avviarono verso il parcheggio dietro il locale, c’era ancora la Lamborghini, i danni le sembravano anche peggiori di quelli del giorno prima, le girò intorno, analizzava ogni millimetro,ogni singolo buco di proiettile, come poteva sua madre, la donna che l’aveva tenuta in pancia 9 mesi, ne aveva sentito i movimenti, i primi passi, la prima parola, averle fatto tutto quel male?, non riusciva a darsi una risposta. Si prese la testa tra le mani, sentiva il più intricato panico attanagliarla << Padrona, non è colpa sua >> << si Alex, Sat ha ragione >> Michel la abbracciò << chi ti conosce sa come sei, tuo padre lo sa e ti ama per quello che sei, smettila di chiederti come e perché, ricorda solo che ci sono persone che ti adorano per come sei, prima o poi anche lei lo capirà, sicuramente >> Potè leggere l‘odio che Michel provava per la madre nei suoi occhi e la paura si attenuò. Arrivò una lunghissima limousine nera, con i finestrini oscurati, << viva il basso profilo vero? >> era bellissima non c’era niente da dire, ma non le sembrava proprio perfetta per una fuga. << tesoro mio, ci sono 2 motivi per cui abbiamo lei >> indicò la macchina << 1 se devi fuggire, fallo con stile. 2 se devi nascondere qualcosa,mettila in bella vista >> << non credo che valga nel nostro caso, ma, al diavolo facciamolo >> Gabriel, era entusiasto, e gli altri non era da meno, quindi si aggregò all’entusiasmo generale. << almeno potrò sdraiarmi, mi sento distrutta >>. L’abitacolo era enorme, c’era abbastanza spazio per una squadra di calcio, Dietro l’ultima poltrona c’era un grosso vetro nero, Luke sorridente premette un piccolo pulsante su un telecomando inserito sul bracciolo. Il vetro si abbassò per metà mostrando una stupenda e gigantesca vasca idromassaggio. I 3 ragazzi guardarono Alexis, non ci furono bisogno di parole, vide già la scena dei tre che provavano spudoratamente a farla spogliare << non ci pensate nemmeno, non ho portato il costume, e non vi permettete di dirmi che non mi serve >> Luck guardò gli altri due ragazzi, aperto uno scompartimento sotto un sedile tirò fuori costumi da uomo in quantità industriale e 3 diversi bikini, uno più succinto dell’altro. << accontentali padrona, il viaggio sarà lungo, e hai davvero bisogno di rilassarti un po, e cosa c’ è di meglio di un bel bagno in una vasca idromassaggio? >> << Sat sei dalla loro parte? >> , << stavolta si, nonostante tutto loro stanno facendo molto per te, falli felici >>. << e va bene, ma mi cambio dietro al vetro >> prese il costume che le sembrava la potesse coprire minimamente di più << Luck si vede che di solito hai a che fare con donne magrissime, questo costume mi copre a malapena >> doveva però ammettere una cosa, anche se era almeno 1 taglia più piccolo era uno stupendo trikini nero,rifinito sull’allacciatura del collo e dei fianchi con brillanti, << Ragazzi mi dovete un favore >>anche se parlava a bassa voce Alexis sentì bene Sat << guarda che ti sento, me la pagherai >>. Mentre dentro a quella splendida vasca ridevano ricordando l’espressione di Alexis davanti ai 15mila euro, le tornò in mente la madre, ancora, dopo che ci aveva dormito su, che ne aveva parlato più volte tutto le continuava a sembrare impossibile. una mano le prese il mento, una la spalla sinistra, una la destra e due lunghe spine le sfioravano le gambe facendole il solletico. << Siamo qui con te Alexis, e lo saremo fino alla fine, qualunque cosa accada, che si viva un giorno o 1milione di anni, noi siamo qui, non pensare mai di essere sola >> Parlava Michel, ma guardandoli vide nei loro sguardi dolci che ciò che l’angelo aveva espresso a parole era il pensiero di ognuno di loro. NON ERA SOLA Alexis aveva il padre, e 4 esseri fantastici pronti a dare la vita per lei, pronti a mollare tutto per seguirla in un’avventura alla ceca, sapevano dove andare e chi cercare, ma cosa sarebbe successo una volta fatto, il resto era un incognita per tutti. Sentì di ricevere il più forte Amore che qualcuno possa donare a un altro essere, la Fiducia, Quelle persone si fidavano di lei, e lei avrebbe fatto qualunque cosa in suo potere per non deluderli. In quel momento capì di amarein un modo tuto suo ma comunque amava ognuno di loro. Era certa che avessero capito i suoi sentimenti, e ciò che fecero dopo gli dimostrò di avere ragione; si unirono tutti in un lungo e dolce abbraccio. si godette quel momento, il calore dei corpi che la circondavano, l’acqua che la massaggiava, tutto era perfetto. Notò i corpi possenti degli uomini i muscoli definiti,non avevano un filo di carne di troppo, si vergognò del suo aspetto, le cosce erano più tonde di quello che dovevano essere, un rotolino di grasso si mostrava evidente sulla pancia e i fianchi, la sua pelle non era perfetta come le loro, il seno troppo grosso per la sua altezza, capì che forse quello era l’unico punto a suo favore in un corpo pressoché nella media. Ma a loro non importava, la sua metà demone della lussuria era sicuramente più influente di ciò che pensava, erano probabilmente attratti da lei non dalla vera Alexis. tornò velocemente lucida, non era il momento di pensare ai loro corpi e al motivo per cui la desiderassero. << Luck allora dove andiamo? >> doveva distrarsi << Non so se qualcuno di voi sia mai stato in toscana, li in un piccolo paesino chiamato Fosdinovo, c’è un Castello, il castello dei Malaspina, si dice che sia infestato da i fantasmi, ogni giorno famiglie e gite scolastiche di umani vanno a visitarlo, la mia famiglia vive in questo castello, solo poche camere sono vissute e visitate da gli umani, parte del castello è invisibile a i loro occhi, lo vedono come un ammasso di macerie, in realtà è un prolungamento di esso, non preoccupatevi è abbastanza grande per tutti, i miei genitori decisero di rendere visibile parte del castello per forviare i Salvatori, dopo un ultimo attacco dove il Castello non ricevute danni ne alcuna perdita, per fargli pensare il contrario, mostrarono al gruppo di cacciatori parte del castello crollare, quella che adesso è invisibile, lasciandone in vista solo una piccola parte, con il passare degli anni degli umani si stabilirono li, e i Salvatori, convinti di averci distrutti, non passarono mai più. È il posto perfetto per tenerci al sicuro >> << ricordo tuo padre Alex mi parlò di questa storia, voi demoni siete obbiettivamente più astuti di qualunque Salvatore >> Michel sembrò quasi offeso mentre ammetteva la realtà. << sono curiosa di vedere il castello, ma soprattutto di conoscere i tuoi genitori, spero che riescano a dirmi cosa sono e quali sono i miei poteri >> , << per questo tesoro, mi impegnerò il più possibile per farti avere un colloquio con una persona, ricordi te ne ho parlato ieri >> Luck conosceva un altro figlio di salvatori stregoni e demoni dei peccati capitali. << si ricordo, ma chi è? Come fai a conoscerlo? >> << lo conosco, è in contatto con i miei genitori,non lo definirei un amico di famiglia ma in pratica, vabè prima ti spiego chi è, una demone dell’ira si innamorò perdutamente di uno stregone, non ho mai saputo il suo nome, ebbero un bambino al quali i gli altri peccati capitali fecero dei doni. Quando compì 8 anni uccise suo padre per pura curiosità, voleva sapere se ci sarebbe riuscito, non ti parlo di lui come di un incompreso è un mostro, ma sicuramente potrà aiutarti, voglio solo che tu sappia una cosa, non tutti siamo uguali, il potere può far impazzire le menti più deboli, e tu non sei debole,voglio che tu lo conosca perché avete gli stessi poteri, ma questo non significa che siate uguali, promettimi che questo ti resterà sempre ben in mente, se non ne sei certa, non proverò nemmeno a farvi incontrare >> << una persona orribile,ma voglio conoscerlo,sicuramente saprò chi non voglio diventare, non ho intenzione di impazzire, stai tranquillo tanto mica andremo dal diavolo >> mentre pronunciava quelle parole, le parole stesse divennero per lei realtà, << in realtà si, ha molti nomi, Belzebù, Baal, Belial, Mefistofele, Lucifero e il più comune Satana, ma adesso si fa chiamare Nazzareno, dopo miliardi di anni dice di aver capito i suoi errori, ma secondo me ormai la sua mente è deviata, incontrollabile >> << e quale aiuto vorresti dare ad Alexis facendoglielo incontrare? >> Gabriel alzo la voce, era già abbastanza preoccupata e spaventata , non sapeva più cosa fosse e già questo la faceva sentire un pericolo, non aveva bisogno che gli dessero ulteriori motivi per sentirsi una minaccia per l’umanità, avere come unico simile satana la mandava in panico, ma Luck era convinto che conoscerlo l'avrebbe aiutata e lei sentì di doversi fidare di lui << Perché lei non è lui, deve sapere cosa potrebbero portarla ad essere i suoi poteri, deve capire come utilizzarli, il modo giusto, è talmente testarda da non credere ad una cosa finchè non la tocca con mano, guarda ad esempio come io e te ci siamo conosciuti, le avevi ripetuto non so quante volte di non portare un uomo a casa, che se lo avesse fatto avresti dato fuori di testa. Dimmi lei cos’ha fatto la sera stessa? >> Alexis capiva ciò che Luck voleva farle capire, era sempre stata così, non aveva creduto che il fuoco bruciava finchè non si ustionò una mano, nella sua mente era un esempio semplice ma con il perfetto significato, non avrebbe accettato che le si dicesse di moderare i suoi poteri, di non lasciare che essi prendessero il controllo su di lei perché , non ci avrebbe creduto finchè non avesse visto con i suoi occhi il risultato deleterio a cui portavano. Gabriel arrivò alla stessa conclusione << capisco credo tu abbia ragione >> << Ragione un corno, vuoi portarla dal diavolo?se non fosse stato per colpa sua i Salvatori non sarebbero mai nati,demoni angeli e stregoni vivevano in armonia,dopo tutto quello che fece a Dio, un gruppo di oppositori si ribellò all’atteggiamento di Satana e fondarono i Salvatori, da quello che dicono vennero benedetti da Dio, ma dagli studi fatti con tuo padre abbiamo scoperto che non era stato lui a benedire l’associazione, ma bensì Satana, non trovava divertente non avere un nemico degno dei suoi poteri, voleva mettersi alla prova, voleva vedere quanto in la poteva spingersi. E voi vorreste lasciare che un essere del genere si avvicini a lei? >> << lo so, Michel, ma se è l’unico ad avere i poteri che ho io è giusto che lo conosca, devo sapere >>, la paura, la consapevolezza che l’unico essere al mondo simile a lei era il peggiore dei mostri mai esistito nella storia del mondo le faceva tremare ancora le ginocchia, lei però amava Dio, e dio lo sapeva, sapeva che nonostante l’attrazione che provava per l’oscurità ,il suo cuore era sempre appartenuto a lui, era certa o quasi, che quel particolare la rendesse completamente diversa dal Diavolo. “ NON PERMETTERE CHE NESSUNO TI DICA Ciò CHE SEI ” le parole del padre le rimbombavano in testa << facciamolo. Michy non cambierò,sono e sarò sempre quella che vedi davanti a te >>, << se lo dici tu >>era spaventato, per niente felice, ma come aveva sempre fatto, le avrebbe dato fiducia, nonostante avesse appena saputo che lei era come il diavolo le dava fiducia. << vieni qui angioletto >> ricordò un giorno ormai passato da anni, lei aveva circa 6 anni, lui 130, ma ne dimostrava 10, lei gli morse un ala curiosa del sapore che potesse avere si chiese se avessero il sapore delle ali di pollo, si avventò su di lui, ma nonostante lui provasse in tutte le maniere a liberarsi da sotto il corpo di lei, non riuscì, gli dette un morso così forte all’ala che l’angelo si mise a piangere. Provò a chiedergli scusa ma lui non voleva saperne, ci vollero 2 settimane di scuse insistenti perché lui riaprisse le ali e la perdonasse, ma non lo fece fino in fondo infatti quando lei si avvicinò per accarezzargli l’ala che aveva morso lui si ritrasse,allora per dimostrargli che era davvero dispiaciuta e che non lo avrebbe mai più fatto, gli prese il viso tra le mani, se lo avvicinò al suo quasi fino a farsi incrociare gli occhi, lo fissò per un istante e gli disse di guardarle attentamente gli occhi, disse che ci avrebbe visto le stelline della verità, non lo avrebbe mai più morso, glielo giurò sulla sua stessa vita. Michel le si sedette accanto e la guardò, lei gli prese il viso e lo avvicinò proprio come quando erano bambini << guardami bene negli occhi, le vedi le stelline della verità?ti giuro che non cambierò >> L’angelo scoppiò a ridere, << le vedo le stelline tranquilla, ricordi la prima volta che me lo dicesti? >> << ci stavo pensando proprio ora >> La strinse tra le grosse ali avvicinandola a se, << stelline della verità? >> Sat li guardava come se fossero stati due pazzi in un manicomio, << si Sat, quando eravamo bambini io gli facevo un sacco di dispetti, lui era incredibilmente permaloso, quindi per convincerlo che non lo avrei più fatto, gli mostravo le stelline della verità nei miei occhi. La prima volta che glielo dissi avevo sei anni e gli morsi un ala, perché mi chiedevo se sapesse di ala di pollo >> Risero tutti quanti,<< e di che sa? >> << ho scoperto che non c’era molta carne sopra,è solo ossa e pelle,quindi posso dire solo che la sua pelle ha il sapore che secondo me ha il sole >> << capite perché già a quell’età l’amavo?io so di sole >>le sorrise dolcemente e alzò le ali a creare un muro tra loro e il resto del gruppo e senza parlare le chiese se poteva baciarla, accettò con un cenno della testa, i suoi baci erano proprio come quelli di anni prima, dolci,con quel retrogusto di sole che non si sarebbe mai stancata di assaporare, non era il momento di lasciarsi andare, ma non potè farne a meno, rese il bacio un poco più appassionato, pur essendo un angelo, quando baciava sembrava portar con se il calore dell’inferno, lui il suo dolcissimo angelo custode dai lineamenti sottili e i capelli neri, la guardò, per un secondo si sentì perdere nei suoi occhi, era ovvio che lui facesse parte di lei << ti amo Alex, non so se ne usciremo mai da questa situazione, lo spero con tutte le mie forze, ma lo ammetto ho paura, paura di morire o peggio ancora, veder morire te, ho paura di vederti impazzire, di perdere la mia piccola demonietta, ho paura di tutto quello che questo viaggio ci riserverà, so che hai detto che adesso pensi solo a te, è giusto così, ma non voglio nasconderti i miei sentimenti, non sono venuto qui per tuo padre, lui mi ha dato una scelta,l’ ho fatto perché questi anni senza di te per me sono stati talmente insopportabili che, avrei preferito morire con te che rischiare di non vederti mai più, non ti o mai dimenticata, e so che questi uomini fanno parte della tua vita, quindi accetterò di dividerti con loro, ma ti prego, non chiedermi di non provare ciò che provo per te, soprattutto adesso che il nostro futuro è un enorme punto di domanda >> i suoi occhi la stavano implorando di capire, ma non ce n’era bisogno, lei lo capiva già,<< non te lo chiederò,tu sei e sarai sempre dentro di me, al momento non riesco a fare chiarezza nei miei pensieri, ho la mente talmente piena di informazioni che mi sembra che possa scoppiare da un momento all’altro, e ho le stesse paure che hai tu, non voglio morire e sono terrorizzata all’idea di perdere anche solo uno di voi, ho paura dei miei poteri. Quindi ti prego di provare a capirmi anche tu, si sempre sincero con me, ma almeno per ora,non posso darti più di quello che ti sto dando, come a te anche agli altri, adesso è il massimo che posso fare >> Le dispiaceva non poter dare una risposta a nessuno di loro,le dispiaceva più di quanto potessero capire, ma non riusciva, doveva darsi delle priorità e la sua salute mentale e il non distruggere l’umanità erano al primo posto. << ti capisco >> forse l’aveva capita veramente, o forse tutti gli anni passati con suo padre a nascondersi dai Salvatori lo avevano reso il migliore dei bugiardi, ma lei comunque non voleva saperlo, quelle due parole le bastavano. Riaperte le ali videro Sat di fronte ai loro piedi e gli altri due ragazzi che sparavano congetture a caso su quello che era successo in quei due minuti dietro le ali << io dico che lui ha provato a sedurla >> Luck da buon demone della lussuria aveva un pensiero fisso, << secondo me invece ha provato a sminuire noi per farsi vedere come il migliore ai suoi occhi >> << vi sbagliate entrambi >>Sat li interruppe << guardatela e capirete >> persino Michel con cui aveva avuto la conversazione si girò a guardarla << notate i suoi occhi?non ha provato a sedurla, le sarebbero salite le pulsazioni e le pupille si sarebbero dilatate, invece sono perfette, sono occhi tristi, probabilmente lui le ha chiesto o detto qualcosa alla quale lei non ha saputo rispondere, probabilmente le ha detto che la ama, ovvio lei è il suo primo amore, è una donna incredibile, bella intelligente e forte, è normale che non l’abbia mai dimenticata, e poi si nota dal fatto che lui ha leggermente le guance arrossate, si è sentito in imbarazzo a rivelarle i suoi sentimenti >> li guardò, solo lei capì che quello era uno sguardo di rimprovero << se la desideraste e amaste come dite, avreste capito >> Di lui poteva essere più che certa che la amasse, non quell'amore passionale ra due fidanzati , un amore molto più sincero e profondo,l’amore di un padre nei momenti duri in cui si ha bisogno di un consiglio o un rimprovero, l’amore di un fratello che ti difende a costo di prenderne se qualcuno ti fa un torto,l’amore di chi passa tutta la notte al tuo fianco quando ti svegli piangendo nel sonno perché consapevole che tua madre ti odia. L’amore di chi ti accetta per come sei, senza chiederti niente in cambio. << ha ragione piccola? >> Gabriel si senti deluso sella risposta affermativa di Alexis, << l’ho sempre detto, quel Sat è avanti a noi di 3 galassie e mezzo >>. << Sat non pensa e ragiona con la patta, l’ho conosciuto solo un anno prima di te Gabriel ma la differenza sostanziale è che lui voleva conoscere come sono, non come sono fatta sotto i vestiti >> Durante il resto del viaggio Alexis dormì appoggiata alla schiena di Sat. Il sogno era il più reale che avesse mai avuto,era bambina, stava giocando nel parco del castello dei genitori insieme a Michel, la madre li controllava dalla porta l' angelo le corse incontro ed entrambi crollarono sull’erba fresca, << ei padroncina si è fatta male? >> Sat fluttuava sopra le loro teste, un Sat più giovane, un cucciolo. << Sat? Cosa ci fai qui sparisci subito, c’è mia madre ti ucciderà >> Il cucciolo la guardò piegando la testa, confuso << piccola tutto apposto? >> la vide sopra di lei, << angioletto non ti vergogni?lei è più piccola di te >> era incredibile sua madre prese tra le braccia Sat e gli accarezzò la testa << e tu piccoletto, quante volte devo dirtelo, bucagli il culetto se fa il monello >> era assurdo che coccolasse e scherzasse con un demone; Ad un tratto tutto cambiò, la madre divenne di un nero intenso, il sorriso si trasformò in un ghigno, dalla bocca uscivano lunghi denti affilati come lame di un coltello,le mani che stringevano dolcemente Sat erano diventati artigli nel suo collo,fu senza energie davanti allo sguardo inesistente del amico, un colpo secco e la testa gli saltò via dal corpo, nell’altra mano la donna stringeva Michel adesso grande, completamente inerte sotto la sua forza, se lo portò alla bocca e con un morso lo divise a metà, Alexis gridava, provava a muoversi, ma era come bloccata,non sentiva le sue parole e non riusciva a vedere o notare alcun movimento del suo corpo, vide correrle in contro Gabriel,Luck e il padre, gli gridava di allontanarsi, di scappare, ma non la sentivano. Gabriel si scagliò contro la madre che dalla bocca sputò una palla di lava contro il demone, lo vide contorcesi di dolore mentre bruciava, continuava a ripeterle qualcosa, ma non riusciva a sentirlo, Luck e il padre in ginocchio accanto al ragazzo si avventarono sulla donna, che li prese entrambi al volo,e li schiacciò insieme finchè i corpi furono talmente attaccati che tra il sangue e le parti sgretolate sembrava non ci fosse una divisione. Gridò più forte che poteva, finchè non riuscì a sentire la sua voce, il mostro lentamente si avvicinò a lei, la guardò sorridente e disse << adesso siamo uguali piccola mia >>. << Ei Alexis tutto bene? Stavi urlando >> Si guardò intorno, la macchina era ferma, e i suoi 4 accompagnatori erano chini sopra di lei, di gli occhi fissi sulle sue mani, come se non l’avessero mai viste prima. Fece un respiro profondo, si accertò che fossero tutti con un rapido giro di sguardi erano tutti li, tutti vivi, sentiva gli occhi bruciarle, probabilmente si era trasformata, si analizzò le mani, sembravano quelle di uno scheletro, dal carnato grigiastro e avvizzito, probabilmente il viso non era cambiato di molto dato che tutta l’attenzione degli uomini era sulle orrende mani, provò a rilassarsi per farle scomparire, un silenzio assordante rimbombò nell’abitacolo dell’auto per qualche minuto, finche lei non vide il suo corpo tornare normale. << tutto ok Alex? >> , << si tutto ok, ho solo avuto un incubo >> << vuoi parlarcene? >>, non aveva alcuna intenzione di dividere quell’orrore con nessuno, sentiva ancora il cuore palpitare, per un attimo credette che fosse rotto in mille pezzi, << no >> cambiò argomento, << siamo arrivati? >> Luck le indicò la portiera aperta, << ti aspetta una bella doccia, i miei genitori torneranno a casa domani, quindi se volete ci diamo tutti una rinfrescata e ci ritroviamo per cena >> << ci stò andiamo, ho proprio bisogno di un bel bagno, sono sudata come non so cosa >> << hai sudato e tremato tutto il tempo che hai dormito e ti sei traformata in parte >> Gabriel commentò a bassa voce. << Andiamo e basta, non serve bufunchiare Capo >> gli diede un pizzicotto e sorrise << sennò stasera fili a letto senza cena >>, << mi basterebbe poter assaporare te, potrei non mangiare per settimane >> il suo solito sorriso sghembo e un occhiolino furono la conclusione di una battuta tanto idiota quanto scontata, << aggiorna il repertorio vecchio >> rise Michel, << i grandi classici non invecchiano mai angioletto >> << io sono il più classico dei classici qua dentro, e persino io avrei saputo fare di meglio >> Luck si era unito al bisticcio,il fatto che scherzassero tra di loro fece sentire Alexis meglio, il suo adorato gruppo era ancora li con lei, sani, salvi e scemi come al solito, Sat invece la guardava, stava tentando di capire cosa avesse sognato. Non voleva parlare di quel sogno nemmeno con lui, sarebbe rimasto chiuso dentro una scatola con un enorme lucchetto dentro di lei.
   
 
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