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Autore: ceciliab    29/03/2016    0 recensioni
"Paradiso e inferno non esistono, il bene e il male è tra noi e non sempre,
è semplice schierarsi."
Alexis la diversa, nata nella luce e amante delle tenebre, vive da sempre conflitti interiori.
Nuove, vecchie e conoscenze che non sapeva di avere la porteranno a cercare dentro di se,
le sfaccettature del proprio essere spaventano sempre, ma Alexis non potrà fare altro che affrontarle.
Il viaggio interiore di una strega anormale.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Il tragitto fino a casa dei genitori era più lungo di quanto ricordasse. Si trovava nella periferia di Barcellona, un enorme struttura di un color bianco pallido, Alexis non sapeva nemmeno se negli anni in cui visse li fosse riuscita a girarla tutta tanto era grande, ogni minima parte di quel posto era in perfetto stile cattolico retrogrado del 500 ,tempo nel quale si credeva che croci dipinte,scolpite o intagliate o scolpite allontanassero o spaventassero gli esseri della notte, in realtà erano ben pochi quelli che venivano influenzati dalla loro presenza. Col passare degli anni avevano affinato le tecniche, da quando lei aveva cominciato ad uscire di nascosto per incontrare qualche demone, avevano fatto inserire ad ogni singola finestra delle sbarre ricoperte da una pozione magica anti demoni. L’ingresso era chiuso da un enorme portone di legno di cedro intagliato, rappresentante un angelo e uno stregone che uccidevano un essere dalle sembianze umane ma con lunghi denti affilato e occhi enormi e neri come l‘abisso. Fu la madre ad aprire, << mamma vedo che le cose non cambiano >> << lo sai Alexis, in casa mia entra solo chi io ritengo degno di entrare >> Non le serviva conferma per sapere che non la ritenesse tale, il suo sguardo valse più di molte parole. La madre era una bella donna apparentemente sulla trentina, alta,fisico incredibilmente muscoloso, indossava una camicetta accollata e pantaloni palazzo, uno stile troppo classico per i gusti della ragazza. << sempre vestita come una vecchia èh mamma? >> << non chiamarmi mamma hai smesso di essere mia figlia quando ci hai traditi, e comunque tu sempre vestita come una ragazza di strada noto, se sei venuta qui per parlare di abbigliamento, ti chiedo di andartene, ho cose più importanti di cui preoccuparmi >> Sapeva benissimo cosa la madre pensasse di lei, ma era sempre molto doloroso vedere nei suoi occhi la convinzione di ciò che diceva, sentì la rabbia salire, ma per paura di trasformarsi chiuse per un istante gli occhi, prese un grosso respiro e si concentrò sul motivo per cui fosse li, voleva essere il più veloce possibile, e disquisire sul fatto che lei non li avesse traditi, ma che avesse semplicemente scelto la sua strada, avrebbe sicuramente allungato di troppo la conversazione. << ho una cosa importante da chiederti, ci possiamo sedere in casa? >> << assolutamente no >> << non credo sia un argomento da trattare sulla porta di casa >> << Allora andiamo nel parco, la ci sono molte panchine, potremo sederci la, anche se spero vivamente che tu te ne vada in fretta, aspetto ospiti, graditi, e preferirei non ti trovassero qui, e non ti permettere di spiare cosa ci diremo dalla finestra per riportarlo al tuo capo, demone del dolore se non sbaglio, sei una delusione Alexis >> << ce succede hai paura che toccando un inferiata io prenda fuoco? Perché è questo l’effetto che fa la pozione anti demone no? >> Lo sguardo della madre a quell‘affermazione, confermò ad Alexis i suoi dubbi, lei sapeva e solo lei avrebbe potuto darle qualche risposta, prese la figlia per un braccio, la trascinò verso il parco con una forza tale da farla inciampare più volte su i tronchi d‘albero. La madre fu la prima a sedersi su una panchina tra due salici piangenti, invitando la figlia a sedersi a sua volta << è una storia lunga, e è mal’educazione guardare una persona dall’alto in basso, quindi siediti o non ti dirò niente >> Non obbiettò e si sedette, si sentì spaventata ed eccitata al tempo stesso, sentiva che doveva stare attenta, ma l’idea di avere quella sensazione davanti alla donna che in un modo o nell’altro l’aveva cresciuta la turbava molto << Almeno un minimo di rispetto ti è rimasto in corpo. Sapevo che un giorno o l’altro saresti venuta qui volendo capire, raccontami cos’è successo >> Le raccontò per filo e per segno ogni cosa successa i giorni precedenti, ad ogni particolare che inseriva notava nel viso della madre un crescendo di schifo mal celato e odio. Quando finì di raccontare, si stupì di vederla calma, immobile come una statua, lo sguardo fisso nel suo, quella donna l’aveva sempre spaventata, ma mai come in quel momento. << ti racconterò cos’è successo: 23 anni e 9 mesi fa, io e Carlile tuo padre, avevamo avuto una soffiata su una grossa riunione di demoni superiori, eravamo arrivati prima di tutti danati a quell' enorme capannone su due piani, eravamo tanto arroganti da pensare che saremmo riusciti a liberarci dei malvagi senza bisogno di mettere altri salvatori in pericolo. riconoscemmo due demoni al piano superiore e uno a quello inferiore, ci dividemmo io presi il demone al piano terra e Carlile si occupò dei due al piano di sopra, ci separammo, mai fatto errore più grande, me ne pentirò per il resto della vita, Aperta la porta rimasi sconvolta, nel mezzo della stanza vidi un enorme letto a baldacchino, uguale a quello dove io e Carlile avevamo passato la luna di miele in toscana. Sul letto c’era Carlile >> << ma papà non era al piano di sopra? >> << non chiamarlo così, e comunque stai zitta e ascolta; sembrava più giovane ma lui,poi dopo scoprii che era un demone, aveva utilizzato i suoi poteri per incantarmi,non ricordavo il motivo per cui ero li, ricordavo solo che avevo appena sposato tuo padre, tutto intorno a me vedevo la stanza d’albergo, persino dalla finestra il panorama era la splendida spiaggia di sabbia bianca che ricordavo. Carlile mi chiamò attirando su di lui la mia attenzione, stava riempiendo il letto di petali di rosa rossa, puoi immaginare non c’è bisogno che ti racconti cosa successe tra me e quell‘abominio. Detto questo, quando finimmo andò alla finestra, mi dava le spalle, lo sentì ridere, ma non era la sua risata, ad un tratto tutto tornò chiaro, la stanza tornò ad essere un capannone e chi avevo davanti non era più Carlile, ma un mostro, un demone della lussuria, il primo demone della lussuria, il principio, stavo per ucciderlo quando disse che i petali di rosa su cui avevamo fatto sesso erano doni degli altri demoni dei peccati capitali, disse che lui avrebbe donato alla bambina che avevamo appena concepito non la bellezza perfetta ma la capacità di avere chiunque avesse voluto, la gola ti avrebbe donato la capacità di manovrare le persone attraverso il cibo,l’avarizia avrebbe fatto si che tu ottenessi ciò che volevi senza dover mai dare niente in cambio, sei ira, puoi essere la persona più forte al mondo, tu sei rabbia,tristezza, puoi rendere chiunque triste di vivere, puoi portare qualcuno alla morte,sei accidia, sei pigrizia, e in fine superbia, non accettavi e non accetterai mai le critiche, preferiresti uccidere che ammettere di aver torto. Ho ucciso quel bastardo prima che potesse aggiungere altro. Ora capisci ciò che sei? Tu sei la nemesi di noi cacciatori, sei tutto ciò che noi detestiamo, tutto ciò che io odio >> Alexis era confusa, la confessione della madre l‘aveva completamente scombussolata, si aspettava di essere un semplice demone, non un mix di molti, non un mix degli originali, alcune caratteristiche la rispecchiavano ma non come la madre la descriveva, lei era comunque anche strega, si chiedeva cosa volesse dire, cosa comportasse, cosa in lei sarebbe cambiato ancora. La madre non avrebbe potuto darle risposta a quelle domande, il modo in cui i suoi occhi le trasmettevano vero e proprio ribrezzo, lo confermava, la madre in lei vedeva solo un orribile schifoso male, << perchè non hai abortito, perché non mi hai uccisa? >> << potevi essere l’arma perfetta Alexis, i demoni sarebbero stati attratti da te, avrebbero abbassato la guardia, e avremmo potuto ucciderli con facilità, se ti avessimo convinta ad essere una salvatrice, avremo sicuramente eliminato 10 volte più demoni di quelli che riusciamo a scovare adesso >> I dubbi di una vita si fecero certezze, la madre non l’aveva mai amata, fingeva per convincerla a essere una di loro, per sfruttarla, non era una figlia per lei, era un arma << tu non mi hai mai amata, non mi hai mai vista come tua figlia >> lacrime di rabbia miste a sofferenza le scorrevano lungo le guance, per quanto non volesse mostrarle quanto questo la avesse ferita, non riusciva a trattenere il pianto, i suoi occhi probabilmente si fecero neri, perché la madre scatto in piedi, le sorride, un sorriso maligno e freddo << come potrei amare un demone? >> << anche papà sapeva? >> << no, non avrebbe lasciato che ti tenessi >> Il padre l’aveva sempre trattata con amore, ogni volta che la madre la picchiava o puniva senza motivo, lui era pronto a difenderla, ogni notte le rimboccava le coperte e le dava un bacio sulla fronte. Era ancora sconvolta incapace di capire ciò che stava davvero accadendo quando vide la madre tirare fuori dalla tasca dei pantaloni una pistola, si alzò di scatto e corse veloce verso la macchina, ma il proiettile fu più veloce e le colpì una spalla, riuscì a concentrarsi sulla sua magia e teletrasportarsi in macchina, mentre la madre continuava a spararle contro aveva ingranato la marcia e stava sfrecciando fuori dal cancello,un sibilo nelle orecchie, lo conosceva bene un incantesimo, e i vetri dell’auto esplosero, si rannicchiò sul sedile e coprì il viso appena in tempo, ma dal vetro posteriore, un lungo frammento di trapassò il sedile, conficcandosi nella schiena di Alexis, non poteva perdere tempo ad urlare o a contorcersi dal dolore, doveva andarsene di li, doveva scappare, la madre non avrebbe più rischiato, l’avrebbe trovata e con i rinforzi l’avrebbe uccisa. Sapeva di avere all’incirca 5 giorni di vantaggio, i salvatore avevano tempi molto lunghi prima di poter partire all’inseguimento di un demone,dovevano parlarne con il conclave, aspettare la risposta positiva o negativa, raggruppare i salvatore e cominciare le ricerche. Doveva tornare a casa, mettere al sicuro i suoi amici, sapevano in che ristorante lavorava, sapeva il nome e l’aspetto del suo datore di lavoro, Sapeva di Sat, se lo avesse trovato con lei, non avrebbe perso l’opportunità di eliminare anche lui. Andava a una velocità talmente alta che non osava guardare il conta chilometri, senza togliere le mani dal volante utilizzò i comandi vocali della macchina per chiamare Gabriel. << tesoro com’è andata? >> << Gabriel passami Sat, è importante >> << che è successo? stai soffrendo, lo sento >> Gabriel era un demone del dolore, poteva procurarlo come sentirlo nelle persone che stavano soffrendo, Alexis lo sapeva e avrebbe voluto spiegargli tutto, ma non era il momento, non aveva ne il tempo ne la forza per spiegargli cosa fosse successo << PASSAMELO >> << Padrona cos’ha? Gabriel è agitato dice che stai soffrendo >> << Ascolta, sarò li tra pochi minuti, manda Gabriel al parcheggio, ho bisogno di aiuto per muovermi, mia madre mi ha sparato,appena arrivo vi racconto >> Quando arrivò Gabriel girava nel parcheggio in preda al panico, che aumentò quando vide le condizioni dell’auto << forza aiutami, prendimi in braccio, ma attento dietro al sedile c’è un frammento di vetro che mi si è infilato nella schiena, toglilo prima, è infilato in profondità, e scusa per la macchina >> le forse cominciavano a mancarle, sentiva i vestiti intrisi di sangue, << non parlare piccola,e ora ferma, tolgo il vetro >> il dolore fu talmente forte da quasi rinquorarla, era ancora viva, non stava andando verso la famosa luce bianca, le piccole trilli non sarebbero ancora arrivate per lei << c’è un emorragia, dobbiamo correre >>la prese tra le braccia, e in pochi secondi Alexis era sdraiata sul divano le mani di Gabriel erano incrociate sopra la pancia della ragazza e una strana luce nera fluiva da esse, Sentì il dolore alla schiena e alla spalla diminuire ogni istante di più << ok l’emorragia è fermata il bossolo è uscito, ho cauterizzato meglio che potevo, adesso va bendata,e aspettiamo che si riprenda >> Non sapeva che un demone del dolore potesse anche togliere oltre che causare sofferenza, fu grata di non sapere tutto su i demoni, quella era una scoperta che le fece un enorme piacere << Grazie, mi hai salvato la vita >> << Grazie Gabriel >> Sat stava seduto sul bracciolo del divano, con gli occhi fissi sulla padrona. << Ragazzi abbiamo solo 5 giorni di vantaggio, sono una delle più grandi minacce che i salvatori abbiano mai dovuto affrontare, non penso che mia madre sappia tutto ciò che c’è bisogno di sapere su ciò che sono, ma è giunta alle sue conclusioni e se non spariremo presto da qui, potremmo non sopravvivere >> << una delle più grandi minacce? Cosa significa?cosa ti ha detto tua madre? >> non sapeva dire se la domanda arrivasse da Gabriel o da Sat ma non aveva importanza, l’adrenalina stava svanendo, lasciando spazio a un incredibile stanchezza, doveva raccontare tutto prima di svenire. Si svegliò diverse ore dopo nel suo letto, Gabriel seduto su una sedia al suo fianco le teneva la mano nel sonno, Delle gocce di sudore gli inumidivano la maglietta, immaginò lo sforzo che comportasse averle fermato l’emorragia, Appariva esausto. Vide Sat sdraiato sul fondo del letto, la guardava preoccupato, lentamente si alzò, evitare di lamentarsi per le fitte che le davano le ferite fu la cosa più difficile. Scese al piano di sotto e con non poco sforzo, si sedette sul divano con una smorfia di dolore , conosceva tanto bene sat da sapere che prima di poter parlare e ragionare avrebbe dovuto lasciarlo sfogare<< Parla Sat >> << IO SONO UN DEMONE, MA MAI E POI MAI POTREI SPARARE A UN FIGLIO,NON POTREI MAI PROVARE AD UCCIDERLO NEMMENO SE FOSSE UN SALVATORE, E NOI DOVREMMO ESSERE I CATTIVI?! LORO E LE LORO STUPIDE LEGGENDE, SE AL POSTO DI STUDIARE I LORO STUPIDI LIBRI SCRITTI 10 MILIARDI DI ANNI FA, USCISSERO PER LE STRADE E PARLASSERO CON NOI DEMONI, CAPIREBBERO CHE I LIBRI SONO SCRITTI DA I VINCITORI, E CHE SONO I VINCITORI DI SOLITO QUELLI CHE SPARGONO Più SANGUE SENZA GUARDARE IN FACCIA NESSUNO, LURIDI SCHIFOSSISSIMI PEZZI DI MERDA, ODIO TUA MADRE, LA DISSANGUERò è UNA PROMESSA >> il demonietto urlava volando a destra e sinistra lungo tutta la stanza, << abbassa la voce Sat, o sveglierai Gabriel, ha perso molta energia per salvarmi, deve riposare >> si calmò in un istante, come per ogni demone gli sbalzi d’umore dalla furia più nera alla calma totale erano tipici << demone fighetto, gli sarò grato per sempre, non so cos’avrei fatto senza di te >> non aveva mai visto piangere l’amico << vieni qui >> << dietro a i demoni dei sette vizzi capitali c’è molto di più, tu racchiudi in te tutti i poteri del mondo >> Sat, non le aveva mai raccontato molto della sua vita, sapeva solo che aveva viaggiato molto e conosciuto molti demoni, sicuramente sapeva cosa potesse comportare il suo essere. << è vero sai? Tu sei molto più che come ti definisce tua madre frutto del male >> sulla porta di casa si materializzò un uomo che Alexis conosceva molto bene, alto più o meno quanto Gabriel, riconobbe quel viso anche se erano anni che non lo vedeva, labbra sottili e occhi azzurri allungati, i capelli lunghi fino alle ginocchia legati in una treccia color nero corvino, pelle tanto bianca da sembrare trasparente emanava una dolce luce dorata, all’altezza delle scapole,due enormi Ali bianche con piume alla vista talmente morbide da sembrare nuvole. In un istante Gabriel fu davanti ad Alexis con Sat alla sua destra, in posizione d‘attacco. << Ragazzi lui è Michel, il mio angelo custode >> lo aveva sempre chiamato così, fino ai suoi sedici anni lei a lo splendido angelo sulla porta avevano passato ogni momento insieme,fino a quando una notte lui sparì. I due demoni non avevano intenzione di farlo passare, le parole di lei sembravano non averli nemmeno raggiunti, quindi si arrese a parlare da dietro le loro spalle << Perché sei qui? >> << mi manda tuo padre, ho un messaggio per te >> tirò fuori da una tasca un piccolo foglio di carta <> il ragazzo lasciò scivolare dalle mani il foglio che a metà caduta iniziò a fluttuare e finì tra le mani dI Alexis. diceva: Tesoro, ho sempre saputo cos’eri,e non ho mai smesso di amarti, nemmeno per un istante, ti giuro che non sapevo cosa volesse fare con te, vuole ucciderti nella piazza della città per usarti come esempio, era molto tempo che non mi sembrava più la stessa donna che avevo sposato, e adesso so per certo che non lo è. Mi aveva raccontato che ci odiavi, che non ci volevi più vedere, mi ha sempre tenuto all’oscuro delle tue visite, non avrei dovuto lasciare che mi allontanasse da te, mi dispiace, ti giuro sulla mia stessa anima che l’amore che provo per te non è mai cambiato. Ti ho cresciuto e questo resterai sempre la mia bambina, ti ho mandato Michel a proteggerti, ti spiegherà lui i particolari di ciò che stiamo facendo, Ma in sostanza, l’ho addestrato io saprà come tenerti al sicuro, Farò tutto il possibile per ritardare la partenza delle ricerche, tu non sei un male per l’umanità tesoro, non lasciare mai che gli altri ti dicano chi essere. Non esiste solo il bene e il male al mondo. Sei la figlia migliore che un padre possa desiderare,sono e sarò per sempre fiero di te Ti voglio bene Malefica, fa attenzione tuo anche dopo la fine PAPà << ragazzi lasciatelo entrare, è dei nostri, lo ha mandato mio padre a proteggermi >> piangeva nel leggere ancora e ancora le parole del padre, << come facciamo a esserne sicuri? >> << sat ricordi il nomignolo che mi dava sempre mio padre? >> << si Malefica, come la strega della bella addormentata >> << esatto, c’è stato un film su di lei, Malefica non era malvagia, ma le storie dicevano il contrario,torniamo al fatto che le storie vengono scritte da i vincitori amico mio. Quand’ero piccola mia madre mi diceva sempre che ero cattiva e di risposta io creavo sempre problemi. Una notte dopo l’ennesima punizione ingiusta, mio padre entrò in camera, gli chiesi se secondo lui io ero davvero cattiva come diceva lei, gli risposi che non lo sapevo E lui non disse altro che: piccola mia tu sei come Malefica >> I demoni sembravano perplessi, la guardavano come convinti che il dolore la stesse facendo delirare, << quel nomignolo rimase tra me e mio padre, nessun’altro solo io lui e te Sat lo conosciamo, ecco perché sono certa che la lettera sia di mio padre >> << ma se fosse una trappola? >> << Michel? È una trappola? sarebbe stupido mandare un angelo per una trappola, ragazzi non so se sapete,ma gli angeli non possono mentire, se lo facessero brucerebbero all’istante >> L’angelo provò a scrutare il viso della ragazza dietro a i due demoni ma senza successo << no Alex non è una trappola, sono qui per aiutarti, ovunque andrai tu, io sarò con te >> << ora che è tutto chiarito fatemelo salutare >> I due ancora poco convinti aprirono un varco che l’angelo supero buttandosi sulla ragazza a braccia aperte << ei streghetta mi sei mancata da pazzi, passare tutto questo tempo lontano da te è stata una tortura >> la baciò, in un istante Gabriel lo staccò dalla ragazza prendendolo per il collo << come ti sei permesso lurido >> << scusa demone, Gabriel se non sbaglio, voi due state insieme? >> << non è affar tuo >> << questo è un no allora, io e Alex siamo stati amici intimi, era la mia ragazza per noi era normale salutarci così >> << Gabriel lascialo per favore non farmi usare la forza >> Fissò i suoi occhi su quelli del demone, non sarebbe riuscita fisicamente ad affrontarlo in quel momento, ma non glielo avrebbe fatto capire. Lasciò la presa sul collo del ragazzo, dopo averlo spostato e brontolando, le si sedette accanto appoggiando il braccio sulla spalliera del divano dietro la testa di lei, fu un gesto tanto sciocco che alexis non potette non sorridere e si appoggiò a lui. << Sat io mi fido di lui >> non la ascoltava, << Sat io mi fido di lui >> al secondo richiamo si voltò, scrutò il volto dell‘amica e sdraiandosi sulle sue gambe si calmò. << se ti fidi tu,allora Michel, io sono Sat, il migliore amico di Alexis >> << Piacere Sat, presto sia lei che Gabriel capirete che come voi voglio solo il meglio per questa streghetta >> << Ok ora basta con le presentazioni abbiamo solo 4 giorni, dato che oggi è praticamente finito, cosa facciamo?con il locale? poi dobbiamo capire meglio cosa rappresenta il mio stato, come facciamo? Sat tu cosa sai? >> ognuno dei presenti rispose a una domanda Michel chiese a i due demoni di lasciar sdraiare Alexis per poterle analizzare le ferite << Gabriel, è perfetto si sono richiuse completamente, manca solo di ridarle un po’ di forza, l’emorragia deve averla debilitata parecchio, ci metterò meno di un ora >> Per il locale fu Gabriel a rispondere << chi se ne frega piccola, l’importante adesso sei tu, abbiamo guadagnato abbastanza soldi per vivere tutti e 4 di rendita per i prossimi 50anni >> Sat rispose all’ultima domanda << mi spiace per i due pretendenti, ma abbiamo un'unica opportunità per conoscere i veri poteri di Alexis e ciò che questo comporta, conosciamo solo una persona i cui genitori sono demoni dei peccati, non li ho conosciuti personalmente, ma ho sentito spesso parlare di loro, purtroppo gli originali sono stati distrutti, loro sono la cosa più vicina ad un originale di cui possiamo disporre >> Gabriel serrò la mascella attirando l’attenzione di Michel << non ti piacerà Angelo, fidati >> << Luck >>concluse Sat << vero i suoi genitori, sicuramente potranno dirci qualcosa di più, sat tu cosa sai? >> << Mia padrona quello che ho sentito raccontare, ma sono convinto che se avessimo modo di parlare con loro, non rischierei di confonderti le idee, non so quanto di quello che so sia realtà o leggenda, per adesso preferisco non pronunciarmi >> << lo chiamo subito >> Non dovette aspettare molto Luck rispose al secondo squillo << ei tesoro stavo proprio pensando a te,com’è andata da tua madre? >> La ragazza gli racconto ogni cosa, ogni particolare, quasi le venne da ridere quando spiegò come il demone della lussuria aveva fregato la madre Dall’altra parte della cornetta sentì un forse ringhio << arrivo, troveremo una soluzione a tutta questa storia, nemmeno un demone del dolore penserebbe mai di uccidere il proprio figlio, stavolta l’hanno fatta grossa, non gliela perdonerò >> Gli raccontò anche della presenza dell’angelo e della lettera che le aveva mandato il padre << piccola se tu ti fidi di lui, sono con te, almeno non tutti gli stregoni sono andati fuori di testa, tuo padre deve essere un uomo eccezionale, aspettami in 2 minuti sono da te >> Di sottofondo si sentì la voce di una donna arrabbiata, non capì cosa disse precisamente, ma sentì bene le parole che uscirono dalla bocca di Luck “Lei per me è molto più importante, vado ora”. Chiuse la chiamata << Non hai raccontato nemmeno a noi le cose così dettagliatamente >> era palese quanto Gabriel non sopportasse Luck e dopo quello che gli disse ieri, si sarebbe stupita se avesse reagito diversamente, ma non lo fece apposta, con Luck si sentiva strana << devo ricordarti che quando vi ho raccontato la storia mi avevi appena tolto una pallottola dalla spalla e cauterizzato un emoragia? >> sat scoppiò in una sonora risata << il triangolo amoroso adesso è un quadrato >> Michel ignorando la pessima battuta si sedette sul pavimento vicino alla testa di lei, le prese una mano tra le sue << Alex non sapevo tutta la storia,non tutti i Salvatori sono così, tuo padre è il fondatore di un gruppo di ribelli, che ritengono le regole e i pensieri del clero un esagerazione, il clero distrugge ogni tipo di demone senza distinzioni, senza provare prima a comprenderne la natura,se questa sia davvero un male per l’umanità, abbiamo scoperto cose stupefacenti, come i poteri di Gabriel, i demoni del suo genere non hanno solo il potere di dare dolore, nella maggior parte dei casi fanno il possibile per portarlo al minimo. Molti della sua specie lavorano in ospedale nei reparti di rianimazione, nella malattie terminali e in pronto soccorso. Queste scoperte ci hanno aperto gli occhi su un nuovo mondo, salvatori e demoni non devono per forza combattere, possono lavorare insieme per rendere il mondo un luogo migliore. Purtroppo dobbiamo lavorare con discrezione, basterebbe niente e ci ucciderebbero tutti per ribellione ed eresia, tuo padre è molto coraggioso, dice che tu gli hai mostrato la via, e sta combattendo perché più salvatori possibili si uniscano a noi,per adesso siamo solo una manciata di persone, circa 150, rapportato ai 10000 che sono i salvatori siamo davvero pochi, ma stiamo riuscendo a convertire ogni giorno sempre più persone, il mondo cambia e con esso speriamo che anche molti dei nostri aprano gli occhi e vedano la verità >> Luck sulla porta,applaudiva, << Complimenti vi ci è voluto per capirlo >> splendido come lo ricordava. << tesoro devi imparare a staccare prima le chiamate sul cellulare, potresti rivelare per sbaglio cose imbarazzanti >> Tutti nella stanza si girarono a guardare Alexis e Luck, ma lui non ne sembrò per niente turbato<< cavolo odio questi cellulari, vorrei così tanto poter tornare ai piccioni viaggiatori >> Gabriel fu rapido a far sedere Alexis e a rimettersi seduto accanto a lei, ma Luck non ci fece caso si avvicinò le sorrise e prendendole il viso tra le mani la baciò. << oggi dovete proprio farmi arrabbiare vero? non è giusto lo voglio anche io adesso >>sicuramente una parte di lei trovava estremamente eccitante vedere tre uomini, bellissimi, litigare per un suo bacio, ma la parte razionale di lei si ripeteva quanto tenesse a ognuno di loro Michel era il suo passato, parte del suo cuore sarebbe sempre stato suo, Gabriel era il suo presente, le aveva dato quello che desiderava, era affascinante e nonostante tutto il suo modo di fare le dava incredibili vibrazioni e Luck pur conoscendolo da poche ore sembrava essere connesso con lei come forse nessun altro, probabilmente perché entrambi erano anche se lei solo in un ottavo lussuria, ma comunque continuava a ripetersi che non era giusto, non potevano rischiare la vita per lei, non potevano provare sentimenti per lei, doveva preparare un piano e capire come metterli al sicuro, da tutto. << avete finito il giro dei baci adesso?mi lasciate stare?Sat vieni in braccio a me?e se uno di loro si avvicina ancora per baciarmi, sai cosa fare >> << non abbiamo alcuna possibilità contro di lui, lei sceglierà sempre lui >> era chiaro a tutti quanto il legamentra Sat e Alexis fosse forte, poteva provare ogni cosa per loro,ma lui per lei era e sarebbe sempre stato di più, << questo è certo, e adesso torniamo ai fatti,Luck penso di dover incontrare i tuoi genitori, devo capire cosa comportano i miei poteri >> << certo non credo sia un problema, li chiamerò appena avremo deciso tutti i particolari >> << scusa da quando tu fai parte del gruppo? >> nessuno dei tre evidentemente aveva capito che avrebbe preferito partire senza di loro, ma era certa che non sarebbe riuscita a convincerli in quel momento, poi doveva saperli al sicuro, e non ci sarebbe stato posto più sicuro che in una casa di demoni superiori, una volta la avrebbe escogitato un altro piano. << Sono forte tanto quanto voi, se non di più, insieme a Sat sono il demone più vecchio qui dentro,ho un posto sicuro in cui portarvi e so chi ha gli stessi poteri di Alexis,esiste al mondo, solo un altro ex salvatore concepito da una strega un demone principale e i doni degli altri 6, non è una persona che si fida molto facilmente, ma conosce la mia famiglia dalla notte dei tempi,se sarò con voi avrete più possibilità di parlargli,e ultimo ma forse il più importante, io tengo a Alexis tanto quanto voi >> << PERFETTO, mi spiegherai meglio quando incontreremo i tuoi, non riuscirei a sopportare altre batoste oggi, ora se voi due avete finito di recriminare, Luck riesci ad organizzare tutto entro domani mattina? >> << si posso farlo, i miei saranno felicissimi di conoscerti >> << michy riesci a curarmi in meno di 30 minuti?, abbiamo bisogno di riposare un po domani sarà una lunga giornata e dovremo stare all‘erta, quindi prima fai meglio è >> << ci proverò >> << Gabriel tu devi riposarti più di tutti noi, hai speso molte energie per me, vai a letto subito >> Era davvero molto stanco perché senza dire una parola salì al piano di sopra e in pochi secondo sentirono il suo leggero russare. << uno di voi può dormire su insieme a Gabriel, l’ altro qui nel divano letto Michy domattina mi curerai >> Il divano si apri, lenzuola fresche e due morbidi cuscini si sistemarono sul materasso. Alexis si sdraiò senza preoccuparsi del battibecco tra i due rimasti su chi avrebbe dormito accanto a lei, l’unica certezza che le importava era che Sat era ancora tra le sue braccia. Non riuscendo a trovare un compromesso nei successivi 20 minuti Alexis sbottò, era piacevole percepire che entrambi la desideravano tanto da fregarsene di rischiare la morte, ma voleva e doveva dormire, e anche loro, << Mi avete stufata, decido io per voi, state sul divano io vado nel mio letto,buonanotte >>. Si sdraiò nel letto tentando di fare meno rumore possibile, Gabriel si girò verso di lei, e le circondò un fianco col braccio << sono 6 anni che sogno di trovarmi in questa situazione con te sai? >> << Ma smettila, abbiamo bisogno di dormire e quei due mi stavano facendo impazzire, ora dormiamo >>. La mattina arrivò prima che lo desiderasse, Guardò Gabriel ancora addormentato, sembrava una statua di marmo, perfetta in ogni minimo particolare, si avvicinò alla sua fronte per baciarla,a pochi millimetri di distanza notò il suo splendido odore, odorava di mare,salmastro con un leggerissimo aroma di pino selvatico, in quell’istante il demone aprì un occhio la guardò e prendendole il viso tra le mani le dette un bacio, le labbra morbide di Gariel per un attimo le fecero dimenticare tutta la tremenda situazione in cui si trovava, si strinse a lui rendendo più intenso un bacio inizialmente dolce. << se non sbaglio abbiamo solo 4 giorni per allontanarci il più possibile, non credo che perdere tempo a baciarsi sia una cosa intelligente >> Sat pur avendo più apprezzamento nei confronti di Gabriel, ancora non aveva alcuna intenzione di accettarlo, non si era comportato bene con lei fino al giorno prima e non sarebbe riuscito a perdonarlo facilmente e nemmeno voleva farlo. Michel e Luck che intanto salirono al piano di sopra, << ti approfitti di una donna, in un momento di debolezza, sei proprio un demone infimo >> Michel sparò la sentenza senza nemmeno immaginare che fosse stata proprio Alexis a rendere un semplice bacio a stampo un qualcosa di più spinto, ma a Gabriel come sempre non interessava ciò che si potesse pensare di lui e rispose con un sorriso beffardo. << Dobbiamo muoverci ragazzi, preparerò da mangiare prima di andarcene, ma dobbiamo allontanarci velocemente, i salvatori sono molti e ovunque, non possiamo permetterci di perdere tempo >> << hai ragione Alex mettiamoci a lavoro, abbiamo una missione più importante da compiere sennò mio caro demone, e anche te Lussurioso sappiate che non vi avrei permesso niente con lei >> Michel le si avvicinò strusciandosi le mani per attivare il suo potere di guarigione Per la prima volta si trovarono tutti e tre d’accordo << La cosa è reciproca >> i tre si guardarono in cagnesco e senza dire altro si misero a lavoro.
   
 
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