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Autore: Crateide    12/04/2016    6 recensioni
Questa raccolta si basa su alcuni prompt che mi sono stati assegnati sul gruppo facebook we are out for prompt.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Prompt: Rapunzel è l'unica che riesce a disegnare il suo naso nel modo corretto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eugene sospirò.

Si sedette sulla panchina del giardino, stringendo fra le mani lo schizzò del pittore di corte. Avrebbe voluto mettersi ad urlare!

Aprì il foglio e un ricco repertorio di coloriti insulti rivolti all’artista gli attraversò la mente. La fronte, gli occhi, i capelli e il resto del corpo erano disegnati magnificamente – anche se nessuno sarebbe mai stato in grado di rappresentarlo in tutta la sua sfolgorante avvenenza! – fatta eccezione per il naso, che era a patata e pendente a sinistra.
- Ma perché?! – sbottò infine, accartocciando il disegno e gettandoselo alle spalle. Piegò i gomiti sulle ginocchia e posò il volto sui pugni chiusi. Possibile che nessuno era in grado di disegnargli un naso decente? Ne sfiorò il profilo con un dito, chiedendosi cosa ci fosse che non andasse. Eppure gli sembrava normalissimo e anche ben fatto!

Eugene sbuffò, affranto. Ormai avrebbe dovuto rassegnarsi: il pittore di corte aveva già cominciato la sua opera e di certo quel vecchiaccio non si sarebbe degnato di ricominciare tutto da capo. Il solo pensiero che il quadro sarebbe stato esposto sotto gli occhi di tutti, però, lo faceva impazzire. Non voleva diventare lo zimbello del Regno né voleva sfigurare accanto a Rapunzel che, lo sapeva, sarebbe stata bellissima anche dipinta.

Si alzò e prese a passeggiare per il giardino, sospirando di tanto in tanto. Mentre percorreva il porticato, vide due domestici camminare poco distante e, dopo averlo scorto, ridere fra loro.

“Oh no... l’hanno già visto!” si disse, allargandosi il colletto della camicia.

Eugene si portò le mani ai capelli e, subito dopo, prese a correre come un forsennato verso la Sala adibita per la pittura. Si arrestò davanti alla porta, mordendosi le mani. Era giunto fin lì con l’intento di fermare l’artista, ma adesso non aveva il coraggio di entrare: aveva paura dello scempio che si sarebbe di certo trovato davanti e non era certo che i suoi nervi avrebbero retto alla vista del suo povero viso sfigurato.

“Oh insomma! Non essere codardo!”.

Si ricompose, tossicchiando per riprendere contegno. Si aggiustò la casacca verde sulle spalle, si passò una mano fra i capelli castani e, sollevando il mento, abbassò la maniglia della porta.
- Ma cosa...?

Eugene si stropicciò gli occhi, incredulo, e per un istante si chiese se in realtà non stesse sognando.

Non solo il suo naso era disegnato alla perfezione, ma la scena riprodotta era completamente diversa da quella che gli era stata mostrata il pomeriggio prima. Nel dipinto – che occupava metà dell’alta parete – non erano rappresentati lui e Rapunzel in pose rigide e altere, ma erano l’uno accanto all’altra, sorridenti e in compagnia di Maximus e Pascal.
- Eugene, che ci fai qui?

La voce di sua moglie lo richiamò alla realtà. Eugene abbassò lo sguardo e si ritrovò davanti una Rapunzel sporca di pittura, con una tavolozza stretta in una mano e un pennello nell’altra. Lo stava osservando atterrita e in imbarazzo, come se fosse appena stata colta in flagranza di qualche reato.
- Ma... dov’è il pittore? – le chiese, guardandosi intorno.

Lei arrossì.
- Ce l’hai di fronte – rispose.
- Come, scusa?
- Beh... l’altro giorno mi è stato mostrato lo schizzo del quadro e l’ho trovato un po’ troppo cupo – Rapunzel arrossì – io e te non siamo così... vero?

Eugene non sapeva che fare, se abbracciarla o baciarla o entrambe le cose. Le prese il viso fra le mani, entusiasta.
- Amore mio, ti ringrazio! – esordì.
- Per cosa?
 - Tu sei l’unica che riesce a disegnare bene il mio naso! Sono commosso.

La sentì ridere di gusto.
- Oh sì, è vero. Diciamo che questo è un altro dei motivi che mi ha spinto a voler prendere il posto del pittore... in fondo, ho sempre amato disegnare!

Eugene la baciò e guardò nuovamente il dipinto con aria soddisfatta. Nessuno avrebbe riso di lui, non riusciva a crederci.
- Siamo proprio belli – disse infine, cingendo le spalle minute della moglie con un braccio – è il miglior ritratto che mi abbiano mai fatto!

Rapunzel posò il capo contro il suo petto e si lasciò sfuggire una risata.
- Ti prometto che non sarà l’unico, allora.

 

 

 

 


   
 
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