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Autore: ElaineAnneMarley    12/04/2016    1 recensioni
È il primo giorno d’estate e Agata viene avvicinata da un ragazzo dall’aria smarrita. È la prima volta che incontra qualcuno di Levante, il continente al di là delle montagne. Lui ha i tratti tipici dei levantini: la pelle olivastra e gli occhi a mandorla. Gli occhi. Occhi di un colore simile non esistono, neanche a Levante. Sono di un blu intenso con scaglie ambrate e sembrano racchiudere la storia del mondo.
«Ti ho trovata» e il ragazzo lascia andare un sospiro di sollievo «appena in tempo.»
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 16

PONENTE, 5 ANNI E 361 GIORNI FA – Ultima giornata in città


Agata e Holly Dee parlarono a lungo, Tseren, steso sul tetto, poteva sentire la discussione, ma ne capiva solo metà. Agata raccontò all’amica di come aveva portato il levantino al villaggio e di come avevano vissuto insieme quasi tre settimane. Quando le disse che aveva deciso di partire con lui per Levante, Holly Dee fece cadere il cucchiaio che aveva tenuto a mezz’aria fino a quel momento. Ovviamente Agata non poteva riverarle tutta la verità, il fatto che Tseren fosse un Drago e che era sua responsabilità, in quanto Ascendente, proteggere quel segreto e aiutarlo a tenere a bada il suo lato feroce. Holly Dee trasse l’unica conclusione sensata, ovvero che l’amica avesse perso la testa per Tseren. Tra tutte le compagne, Agata era l’unica che mai e poi mai avrebbe immaginato prendere una decisione tanto impulsiva poiché invaghita di un ragazzo, eppure la sua amica di sempre stava cercando di giustificare come mai avesse deciso di mollare l’università per seguire un perfetto sconosciuto. A Holly Dee sembrava di parlare con una persona completamente diversa.
“Non è uno sconosciuto, dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme, sento di conoscerlo abbastanza bene…” la interruppe Agata.
“Tutto il tempo? Ma è trascorso appena un mese!” sbottò Holly Dee. “Poi dimmi una cosa… se non mi avessi incontrata qui per caso, saresti partita senza salutarmi? Avresti mollato l’università e la tua vita senza dirmi una parola?!”
Agata abbassò lo sguardo. “Ti ho scritto una lettera… sulla corriera…” e per dimostrare che stava dicendo la verità, tirò fuori dei fogli arrotolati dalla sacca da viaggio.
Holly Dee aveva gli occhi di fuori. “Poi cos’è tutta questa fretta? Non puoi prendere un po’ di tempo per pensarci bene?”.
Agata strinse le mani della sua migliore amica.
“Holly, tu mi conosci. Sai che non faccio mai cose a caso, capisco che non riesci a fidarti di Tseren… ma ti prego, non puoi fidarti di me? Ho mai preso decisioni avventate?” gli occhi le si riempirono di lacrime, aveva bisogno che qualcuno le confermasse che non stava facendo un grandissimo errore, aveva bisogno che Holly Dee le desse forza. L’altra la fissò in silenzio, come faceva quando stava per dare un verdetto. Raramente aveva visto la sua migliore amica in preda a un'emozione così travolgente, Agata sembrava avere sempre il controllo di sè. ll fatto di vederla tanto scossa la commosse a sua volta e Holly Dee cercò di capire meglio le ragioni che spingevano Agata a comportarsi in modo inspiegabile.
“Ti piace così tanto?” chiese infine.
Agata fece un balzò sulla sedia, poi si ricordò che Tseren non poteva capire Holly Dee e soppesò le parole della risposta, in modo che non fosse chiaro di cosa stessero parlando.
“Non lo so. Non mi sono mai sentita così… non posso stare lontanta…” ed era la verità, non aveva ancora valutato consciamente cosa provava per Tseren. Holly Dee sospirò.
“Prometti di mantenere i contatti, di farci sapere se stai bene. D’accordo?” disse.
La conversazione fu interrotta da Tseren che si affacciò dalla finestra aperta.
“Sta cominciando a piovere… è un problema se dormo dentro?” chiese ad Agata. Lei si voltò a tradurre ad Holly Dee. L’altra storse la bocca, ma accettò e osservò cupa il levantino scegliere il letto più vicino a quello di Agata.
 
Il giorno dopo, Holly Dee convinse l’amica che non poteva partire senza dirlo Gregor. Agata aveva ovviamente voglia di salutare uno dei suoi più cari amici, ma al tempo stesso era ancora imbarazzata per la questione dell’appuntamento e aveva paura che lui provasse a impedirle di partire. Ed era proprio quella la speranza di Holly Dee.
“Va bene, ma voglio dirglielo io… nel modo giusto…” negoziò Agata e l’altra accettò. Separarsi da Tseren era fuori discussione e così il ragazzo le accompagnò, prima a consegnare il modulo di interruzione temporanea degli studi universitari e poi a casa di Gregor.
L’amico fu sorpreso nel vederle arrivare senza preavviso. Stava uscendo per andare ad allenarsi, ma cambiò idea intuendo che c’era qualche novità importante nell’aria. Non fu per niente contento di rivedere Tseren, per quanto avesse un atteggiamento meno di sfida nei suoi confronti, il levantino continuava a non piacergli.
Come aveva previsto Agata, Greg si comportava come se l’appuntamento non avesse mai avuto luogo. Holly Dee ebbe l’impressione che alla fine i due non fossero neanche usciti insieme e in ogni caso, dopo tutta la questione del trasferimento a Levante con Tseren, non aveva il minimo dubbio che ad Agata Greg non piacesse in quei termini. Si chiedeva però come avrebbe reagito Gregor e sperò con tutta se stessa che anche il ragazzo avesse preso consapevolezza del fatto che tra lui ed Agata non sarebbe mai potuto esserci più che un'amicizia.
Il ragazzo chiese ai domestici di preparare la tavola all’aperto e allestì un pranzo abbondante, principalmente a base di pesce, crostini ripieni e frutta fresca.
“Visto che mi avete fatto saltare l’allenamento, magari il tuo stalker può essere utile a qualcosa…” disse Gregor mostrando loro due spade di legno e lanciandone una a Tseren, pur sapendo che il levantino non aveva capito una parola. Cogliere il Drago di sorpresa era pressoché impossibile e Tseren afferrò la spada al volo, voltandosi verso Agata per capire cosa stesse accadendo.
“Va impugnata al contrario…” sorrise lei comprensiva, “Greg vuole fare due tiri di scherma con te… è solo un gioco quindi mi raccomando fate piano…”.
Tseren osservò come l’altro teneva la spada e imitò la sua posizione. Alla festa nel villaggio, aveva capito che questi ponentini amavano particolarmente sfidarsi nei modi più disparati, quindi si prestò all’ennesimo gioco.
Gregor cominciò ad attaccarlo ripetutamente, ma Tseren, pur non avendo la minima idea di quale fosse lo stile corretto, schivava con facilità ogni affondo. Dopo un po’ intuì che lo scopo del gioco era disarmare l’avversario e con un colpo deciso all’impugnatura fece saltare in aria la spada di Gregor.
“Sei sicuro che non hai mai duellato?” esclamò Greg, passandosi una mano sulla fronte sudata. Tseren lo osservava tranquillo e gli fece cenno di raccogliere la sua spada per provare di nuovo.
Agata e Holly Dee commentarono come per i ragazzi fosse facile legare sfidandosi a un qualsiasi sport. Agata pensò che in fondo i due avevano qualcosa di profondo in comune, avevano entrambi perso da poco la madre, Gregor da poco meno di un anno e Tseren da poco più di un mese.
Una volta finito di mangiare, Agata si decise a dire a Gregor che aveva intenzione di trasferirsi a Levante per un po’, sorprendentemente lui non la prese troppo male. Pensò che si trattasse di una decisione affrettata, ma sapeva quanto l’amica desiderasse ardentemente visitare il continente al di là delle montagne e non si stupì del fatto che avesse colto al volo la prima occasione per farlo. Dopo quella giornata trascorsa insieme, Tseren gli sembrava più strano che mai, ma non una cattiva persona. Non riusciva a capire cosa ci fosse tra i due, ma era evidente che il rapporto si era voluto molto dall’ultima volta che li aveva visti insieme. Lui, a sua volta, aveva utilizzato quel tempo per fare chiarezza sui propri sentimenti, l’appuntamento con Agata aveva evidenziato come i due a malapena riuscivano a portare avanti una conversazione senza Holly Dee e l’evidenza che non fosse particolarmente geloso del fatto che lei stesse per partire con un altro, fu la conferma definitiva che la cotta per l’amica era superata.
 
Holly Dee e Gregor accompagnarono Agata e Tseren alla stazione della diligenze. Greg aveva fatto all’amica un altro regalo, una cartina di Levante con gli elementi principali in rilievo, era un po’ ingombrante, ma utilissima per orientarsi soprattutto di notte.
All’ingresso della stazione, Agata si voltò un’ultima volta per salutare i due amici, fermi dall’altro lato della strada. E per la prima volta se ne accorse. Si stupì del fatto che non l’avesse mai notato, i suoi migliori amici erano perfetti l’uno per l’altra, tanto che non sarebbe riuscita a immaginarli con nessun altro. Sperò con tutto il cuore che al più presto se ne rendessero conto anche loro.


*NdA*
Ciao a tutti,
scrivere fin qui mi è sembrato un po’ come preparare la scena per uno spettacolo. È stato un costruire, capitolo dopo capitolo, la base per poter finalmente cominciare a raccontare la storia. E ora ci siamo!
Ho usato questo capitolo per ‘strizzare l’occhio’ ai lettori a cui è piaciuto lo spin-off ‘Con te o con nessun altro’ (link qui), ci avrete sicuramente fatto caso. Ci saranno altri riferimenti ad Acca Dì e Greg, nel corso della storia, ma per ora tocca separarci per un po’ da questi personaggi.
Colgo l’occasione per dirvi come ho risposto al sondaggio lanciato la settimana scorsa… ebbene ho votato per la prima scelta, preferirei essere un drago, anzi un Drago. :)
A presto!
Elaine

   
 
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