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Autore: _Tiina    13/04/2016    0 recensioni
Ciao a tutti, questa FF parla di due personaggi abbastanza diversi di carattere. Valentina e Zayn, lei ha un carattere deciso e forte, mentre lui è il romantico della FF. Ma tra loro c'è un'altro bad boy.. Harry Styles. Valentina cosa deciderà? La coppia Harrina o la coppia Zarrina? Spero vi piaccia. Ecco il link della FF sulla mia pagina che ho cominciato il 26 marzo 2013 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.621398027874262.1073741828.621370117877053&type=3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Link Video- Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=QgiAdkLe4uE&feature=youtu.be

#RomanticLoveFF2 CAPITOLO 134° (SECONDA STAGIONE)

Avevamo parlato del più e del meno, avevamo parlato di noi, dei nostri hobby, delle cose in comune, della vita insomma.
Mi avreva raccontato di essersi innamorato una sola volta in tutta la sua vita, ovvero a 20 anni, cioè sette anni fa. Lui si innamorò di una direttrice di un'agenzia di viaggi. 
Raccontò che all'inzio era una semplice scappatella che capitò in un momento di debolezza, poi queste scappatelle iniziarono ed essere frequenti per un periodo indefinito, fino a che non si innamorarono entrambi. Mantennero la loro relazione segreta, poiché lei era sposata con un'imprenditore molto potente e ricco.
Christian:"Purtroppo non ero io l'uomo adatto a lei, un amministratore delegato della Grey Enterprises Corporation non le bastava, lei voleva di più. Voleva ancora di più, non ha voluto me, io che ho il controllo su tutte le aziende statunitensi." continuò con odio.
Io:"Come ha potuto? Insomma ad una persona le si deve voler bene aldilà della situazione economica e finanziaria." constatai.
Christian:"Beh, lei non la vedeva così. Infatti poco dopo la mia partenza provai a chiamarla per avere delle notizie, per farla scappare e venire qui con me, avrei saputo prendermi cura di lei. Ma non volle, quando la chiamai di nuovo mi confessò tutta la verità." sospirò.
Io:"Ovvero?" aggrottai le sopracciglia.
Christian:"Dopo nemmeno due settimane aveva già trovato un altro con cui divertirsi, aveva mollato me per l'autista di un politico. Mi disse che aveva avuto un aborto, e che quel figlio era mio. Ha voluto abortire dal momento che non voleva figli. Dopo un mese ho saputo da degli amici che vivono accanto a lei, che era incinta da qualche mese. La richiamai e le chiesi spiegazioni, lei disse che il figlio era del marito e che non poteva uccidere una creatura. Io la mandai letteralmente all'inferno, e la maledissi per aver ucciso mio figlio, il nostro figlio." concluse con le lacrime agli occhi.
Quasi sobbalzai dal disprezzo che provavo per quella donna dopo il racconto di Christian. Lui era così carino con me, voleva sembrare forte all'apparenza, ma non era forte fino in fondo.
Lo abbracciai.
Mi strinse forte; potei giurare di aver sentito qualcosa che si risvegliava dentro di me, no, non potevo. Era sbagliato.
Mi allontanai.
Io:"S-Scusami, forse non avrei dovuto..." ma non mi fece finire la frase che mi interruppe.
Christian:"Non dirlo nemmeno per scherzo, è tutto ok." mi sorrise.
Annuii semplicemente.
In quel momento mi venne in mente Harry, lui era lì con un'altra donna ed io ero qui con un altro uomo. Forse la differenza era che per me Christian era solo un amico, mentre per lui io ero acqua che, evidentemente, subito gli era scivolata addosso.
Aveva trovato un rimpiazzo, non mi voleva più. Cosa sarebbe successo con i nostri figli? Non volevo assolutamente che i piccoli soffrissero per la mancanza di una figura maschile, la figura che avrebbe dovuto sostenerli per sempre, la figura maschile che un giorno avrebbe dovuto accompagnare le figlie all'altare.
Mi manca la sua figura maschile.
Christian:"Valentina, ora devo andare. Ti accompagno a casa? Sai odio lasciare le persone da sole." mi disse con un sorriso stampato in volto.
Io:"N-No, tranquillo. Vai pure, io penso che resterò ancora un pò qui." scossi il capo e sorrisi per metà.
Christian:"Va bene, ci sentiamo. Il mio numero ce l'hai, aspetto solo una tua chiamata." concluse.
Io:"Ok." sospirai.
Mi lasciò un bacio sulla guancia, poi andò via.
Rimasi lì a pensare. Presi il mio cellulare, volevo solo che Harry mi chiamasse o inviasse un messaggio, ma non lo aveva fatto.
Digitai il suo numero, volevo sentire Lux.
Lo chiamai, rispose quasi subito.
Harry:"Valentina!" esclamò.
Io:"Harry." quasi sobbalzai.
Di solito rispondeva sempre Lux, non mi aspettavo rispondesse lui.
Harry:"Valentina credo di doverti delle scuse riguardo all'accaduto di questa mattina." disse.
Dalla sua voce potevo sentire il pentimento, la tristezza, quasi come se non avesse pace.
Io:"Harry io non ti ho detto di essere incinta per avere delle scuse, perché mi dispiace ma non sono fatta così." bofonchiai.
Harry:"Lo so e mi dispiace." sospirò.
Io:"Anche a me." abbassai lo sguardo.
Harry:"Anche a te? Perché, cosa c'entri tu?" mi chiese.
Io:"Mi dispiace di essermi perdutamente innamorata di te, mi dispiace di aver creduto sul serio che ci saremmo sposati, mi dispiace di aver creduto nell'amore, quello vero." continuai a tenere lo sguardo basso mentre cacciavo qualche lacrima. "Mi dispiace che il mio sogno si sia frantumato come il mio cuore." continuai con la voce tremante.
Harry:"Valentina io..." ma non lo feci continuare che lo interruppi.
Io:"Harry, no." esclamai quasi. "Voglio solo sapere dov'è Lux e come sta."
Chiusi l'argomento 'relazione', non ne volevo sapere più niente.
Harry:"Lux sta qua, ora te la passo." sospirò.
Io:"Ok, grazie." 
Lux:"Mamma!" esclamò.
Io:"Lux, piccola mia. Come stai?" le chiesi gioiosa di sentire la sua piccola vocina.
Lux:"Mamma io sto bene, qui mi trattano come una principessa, papà mi ha comprato una corona con dei brillanti rosa e azzurri, dovresti vederla è stupenda." rise divertita.
In quel momento sentii che mia figlia davvero era felice, e che Harry davvero aveva capito cosa significava fare il padre dato il nostro litigio telefonico.
Io:"Verrò a vederla appena posso va bene?" sorrisi.
Lux:"Va benissimo mamma." potei sentirla sorridere.
Io:"Lux, sai quando torneranno i ragazzi e tuo padre?" le chiesi con sorpresa.
Lux:"Si, molto probabilmente torneremo per la fine dell'estate, quindi fra sette mesi." rispose con incertezza.
Io:"Sette mesi?" esclamai.
Lux:"Già." sospirò.
Io:"V-Va bene, grazie Lux." alzai lo sguardo verso dei bambini che giocavano spensierati con la neve.
Lux:"Tranquilla mamma, ora vado che mi aspettano Liam e Niall per giocare a mosca cieca. Ti richiamerò dopo per parlare con i miei fratelli. Ciao mamma, ti voglio bene!" quasi urlò alla fine e ripassò il telefono ad Harry.
Harry:"Eccomi, Lux è andata da Liam e Niall a giocare." ripeté come se non lo sapessi.
Io:"Va bene, Harry." sospirai. 
Harry:"A casa come va?" mi chiese.
Io:"Tutto bene, fra poco cercherò casa. Anche se è un appartamento ma deve essere piuttosto grande per farci vivere complessivamente quattro persone." sospirai.
Harry:"Perché mai dovresti cercare casa? La nostra non va bene?" disse con sorpresa.
Io:"Troppi ricordi che non mi farebbero vivere felice, Harry. In quella casa vivono e sono sepolti tanti ricordi in quattro anni di relazione, vivono tutte le volte che salivamo e scendevamo quelle scale per uscire o per andare sul mio maledetto letto per poi farci l'amore. Vivono i ricordi del divano, della piscina, del giardino, della terrazza e soprattutto fdella tua stanza." gli spiegai mentre i miei occhi brillavano. "Non posso, capisci?!" continuai iniziando a piangere.
Harry:"Ti prego, non piangere amore mio. Non devi lasciare quei ricordi, sei la persona più importante della mia vita, non devi mollare. Io tornerò presto, non posso continuare così. Ho sbagliato, lo so, ma non posso vivere con il rimorso di lasciarvi. Non posso." esclamò sfogandosi.
Mi aveva chiamata davvero 'amore mio'? E l'altra? Cosa sarebbe successo? Non potevo crederci.
Io:"Harry io..." ma non feci in tempo a continuare la frase che la linea cadde.
Provai a richiamarlo ma non c'era campa, zero tacchette. Ciò significa che nemmeno lui poteva contattarmi in nessun modo.
Fino a questa mattina avevo perso tutte le speranze, ma dopo quello che mi aveva detto, forse, non c'era nulla in cui sperare. Perché alla fine, avevo capito che si era pentito e che voleva me, non voleva perdermi, non voleva lasciarmi.
Ed io non avrei mai lasciato lui, perché lo amo con tutta me stessa e con tutta l'anima, e aspettavo un bambino, un figlio suo, e sono sicura che lui lo vuole con tutto sé stesso.



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