Film > Captain America
Segui la storia  |       
Autore: Kano_chan    15/04/2016    1 recensioni
Dal trentaquattresimo capitolo:
Fine
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5.Viso d'ombra


Il sole era appena calato oltre l’orizzonte, le nuvole erano striate di rosso e nell'aria risuonava ancora lo stridio delle sirene misto a quello dei gabbiani. Leanne, immobile, fissava la porta sul retro dell’officina dismessa. Si sentiva nervosa... parecchio nervosa.
Era arrivato il momento della verità... O lui ci sarebbe stato, o non ci sarebbe stato. O i suoi sforzi sarebbero stati premiati, o non lo sarebbero
stati... Ma se si fosse avverata la seconda ipotesi? Sarebbe stato possibile per lei ricominciare? Che cosa avrebbe fatto di lì in avanti?
Quest'ultimo era il pensiero che più di tutti la gettava nell'angoscia.


-    Coraggio, è inutile fasciarsi la testa prima del danno – si disse Leanne, allungando una mano per aprire la porta.

Dopo aver dato un’ultima occhiata intorno per essere certa che non ci fosse nessuno nei paraggi, si infilò nell’edificio, superò la sala impolverata delle autorimesse ed entrò nella stanza che una volta fungeva da ufficio.
Tutto era esattamente come lo aveva lasciato... tranne che per la figura seduta nell’ombra al fondo della sala. L’unica cosa di visibile erano gli occhi fissi su di lei e il riflesso del braccio meccanico a sostegno di quello ferito. A quanto pareva si era avverata la prima ipotesi.
Come inizio non era male, anche se non poteva ancora essere certa che fosse l'inizio di qualcosa...

-    Sei venuto –  esordì la ragazza con un'evidente nota di sollievo nella voce.

Il Soldato d'Inverno la osservò avvicinarsi all’unico lucernaio presente nella stanza e oscurarlo con una spessa tavola di legno. Per un attimo regnò il buio più totale, poi venne accesa una piccola luce alogena che rischiarò l’ambiente, proiettando sui muri le ombre asettiche dei pochi oggetti presenti.

-    Dammi ancora un momento e ti guardo quel braccio – gli disse Leanne sparendo nella stanzetta attigua che consisteva in un piccolo bagno.

Il Soldato ne approfittò per guardarsi intorno ora che la luce era più forte. C’era un fornelletto da campo, una branda pieghevole con un sacco a pelo arrotolato sopra, alcune lattina di cibi precotti e uno zaino, oltre ovviamente alla sedia sulla quale
lui era seduto.
Fin da subito gli fu chiaro che quello era solo un accampamento di fortuna. C'era
lo stretto indispensabile da poter far scomparire in un lampo.

-    Era il posto più indicato per tenere d’occhio il Triskelion e quello più vicino per intercettare le loro comunicazioni –

La voce della ragazza sorprese James mentre ancora osservava l’ambiente. Quando volse lo sguardo verso di lei, balzò immediatamente in piedi. Leanne lo vide scattare e portò le mani ai lati del viso in segno di resa. In una di esse teneva una parrucca di capelli neri.

"Stupida! Avresti dovuto pensarci! Bel modo di cominciare a relazionarsi con lui Leanne..." pensò seccata.

-    Tranquillo! – esclamò poi ad alta voce – Non potevo di certo girare con i miei capelli naturali... Avrei attirato leggermente l’attenzione, no? – si giustificò.

Il Soldato non potè che darle ragione… quei capelli bianchi che le arrivavano a malapena alle spalle di sicuro non erano consueti.

-    Sono nata così. Albinismo parziale. – spiegò, vedendolo abbandonare la posizione d’attacco che aveva assunto – Una gran seccatura se vuoi restare anonima, soprattutto quando le tinture non prendono... – aggiunse con una smorfia.

Leanne si diresse verso lo zaino e ne estrasse un kit di primo soccorso, poi si girò di nuovo verso l’uomo.

-    Pensi che ti possa dare un’occhiata? – chiese, indicandogli il braccio che ancora si teneva al petto - Giuro che la parrucca era l'unica cosa di finto, il resto è tutto mio - aggiunse facendogli l'occhiolino per smorzare la tensione. 

L’uomo si limitò ad annuire, tornando a sedersi sulla sedia. A quel punto Leanne si avvicinò, aprì la valigetta e si apprestò a slacciare le cinghie dell’imbragatura che facevano parte della sua divisa. Fu solo in quel momento che notò che i vestiti del ragazzo erano ancora umidi. Di riflesso gli posò una mano sul viso.

-    Dio, ma sei gelato! – esclamò.

James rimase interdetto da quel gesto. Il suo cervello, abituato ad avere una reazione per ogni mossa, in quel frangente non seppe cosa fare, mentre la mano calda della ragazza gli si posava su una guancia.
Fu comunque questione di una frazione di secondo, perché la giovane si era già alzata, per poi tornare con una stufetta elettrica attaccata ad un piccolo generatore portatile. Non appena la lampada si accese, un gradevole tepore si diffuse tutt'intorno.
Il Soldato non aveva freddo in realtà, o almeno, lo provava, ma non ci faceva più caso.


-    Così dovrebbe andare meglio – gli disse gentilmente posizionandola al meglio verso di lui.
-    Grazie –

Entrambi si guardarono stupefatti. Era la prima parola che lui pronunciava da quando Leanne era arrivata, e come gli era già successo in precedenza, la sua bocca aveva parlato prima che il suo cervello mandasse l’input.

-    P… prego – rispose lei sorpresa, per poi riprendere a slacciargli la tenuta.

Leanne maledisse mentalmente le divise militari d’assalto; erano, sì, state progettate per essere funzionali al meglio in combattimento, ma si scoprivano di grande ostacolo negli altri casi. L'operazione era resa ancora più ostica dal fatto che la ragazza cercasse di muovere il meno possibile il braccio dell’uomo.

-    Non devi essere delicata –

Come se lui le avesse letto nella mente, con il braccio meccanico la aiutò a levargli la corazza.
Sotto di essa aveva solo un dolcevita a coste nero, e quando
anche quello fu tolto, finalmente Leanne riuscì a dare un’occhiata al braccio.
Tastandoglielo potè constatare che l’osso era integro, ma la spalla era lussata anteriormente e iniziava a gonfiarsi di conseguenza.


-    E' stato Rogers vero? – gli domandò e il soldato rispose con un cenno affermativo del capo – Hai fatto proprio un bel lavoro Capitano… grazie – mormorò lei tra i denti – Devo rimetterti la spalla in sede, farà male. – aggiunse mettendosi in piedi.
-    Non è un problema – replicò l’uomo.
-    No, immagino che non lo sia... – rispose lei con un tono non ben definito, posizionandosi alle sue spalle.

Non appena la ragazza fu fuori dalla sua visuale, James si voltò di scatto, trovandola di nuovo con le mani alzate e un'espressione stanca.

-    Non posso farlo standoti davanti - gli disse.

Leanne capiva le sue reazioni, era stato addestrato a combattere e non a fidarsi delle persone che non facevano parte della missione.
Sotto lo sguardo tagliente di lui ed evitando movimenti bruschi, la ragazza infilò le mani nelle tasche dei pantaloni rovesciandole e per ultimo si sfilò la giacca, restando con la maglia smanicata a collo alto che aveva sotto.

-    Sei più tranquillo adesso? - gli domandò.

Il soldato la osservò. Quella ragazza lo confondeva e mandava in subbuglio il suo istinto rimasto impeccabile fino a quel momento, ma si girò ugualmente lasciandole fare ciò che doveva.

Leanne prese il suo gesto come un consenso e iniziò, con una mano, a esercitare pressione sulla spalla mentre con l'altra gli teneva il polso.


-    Ok. Uno, due e… –

Al tre Leanne tirò il polso in alto verso di sé mentre con l’altra mano guidava l’arto nella posizione corretta. Con uno schiocco sonoro l'articolazione tornò in sede. Da parte del Soldato, ovviamente, non ci fu nemmeno un gemito.
La ragazza prese infine dal kit un panetto di ghiaccio istantaneo e quando lo ebbe rotto glielo porse.


-    Tienilo contro la spalla, farà diminuire il gonfiore. - gli consigliò - Adesso vedo di farti una bendatura di fortuna, più lo terrai fermo e più guarirà in fretta -  gli disse.

Il Soldato fece come gli aveva detto, osservandola cominciare la fasciatura.

-    A proposito, io mi chiamo Leanne – si presentò lei, alzando appena gli occhi dal lavoro.
-    Cosa sai di me? – le domandò lui ignorandola.
-    Diverse cose, di sicuro molte più di quelle di cui tu sei a conoscenza – replicò lei sibillina riabbassando lo sguardo.
-    Ho bisogno che tu sia più specifica – ribattè lui lapidario.
-    James… non è questo.. -

Leanne non riuscì a finire la frase. Il giovane la afferrò per la gola con la mano sinistra, sollevandola di diversi centimetri dal pavimento.
La ragazza si aggrappò al braccio nel tentativo di alleviare la presa. Non voleva ingaggiare un combattimento, non lì e non in quel momento.


-    Non mi importa! – sibilò lui – Dimmi chi sei! Ti hanno mandato quelli dello S.H.I.E.L.D.? Rogers? – la interrogò senza mollare la presa.
-    No! - esclamò lei divincolandosi.
-    E allora chi?! –

La ragazza non rispose, lo guardava disperata stringendo la presa sul suo polso d'acciaio.

-    Chi?! – ripetè lui implacabile, sollevandola ancora di più.

Leanne annaspò. Lui non stava scherzando e lei glielo leggeva negli occhi. Quello era ancora il Soldato d'Inverno e lei avrebbe fatto meglio a ricordarselo.. Eppure avrebbe preferito evitare di dirglielo, ma quando il suo campo visivo cominciò a sfarfallare, Leanne cedette.

-    Emelie! – esclamò alla fine – Em...elie.. – mormorò ancora con il poco fiato rimastole.

Quando il Soldato sentì quel nome, nella sua mente si aprì uno spiraglio e l’immagine di una ragazza emaciata dagli occhi azzurro/verdi, gli passò davanti agli occhi lasciandolo senza fiato. Mollò di scatto la presa, facendo finire a terra Leanne.
Chi aveva appena visto? Da dove veniva quel ricordo?

-    James, mi devi ascoltare… - rantolò la ragazza.

Il ragazzo abbassò lo sguardo concentrandosi su di lei.

-    Lo so che sei confuso, lo so che non ti ricordi niente… ma devi darmi modo di aiutarti. Ti spiegherò ogni cosa, ma con calma e con i tempi giusti, o rischio di farti più male che bene – gli disse.

Il Soldato la fissò stralunato per qualche istante prima di rimettersi seduto sulla sedia. Leanne si tirò in piedi, recuperando il panetto di ghiaccio e appoggiandoglielo di nuovo sulla spalla. Meccanicamente l’uomo lo trattenne con la mano.

-    Ti ricordi di lei? – gli domandò la ragazza riprendendo la fasciatura.
-    No.. – rispose lui mentre quel volto scivolava via tornando ad essere indistinto.
-    Ci arriverai… - lo tranquillizzò lei - Non appena farà giorno ci spostiamo. Ho un posto sicuro per passare la giornata, poi dovremo andarcene dal paese. Ho già predisposto tutto – gli disse guardandolo.

L’uomo sembrava ancora sconvolto e osservandolo, la ragazza vide il suo sguardo soffermarsi sul segno che si stava delineando sul suo collo, là dove l’aveva stretta.

-    Mi dispiace – mormorò, sorprendendo di nuovo la ragazza.

Leanne sorrise, guardando l'uomo prendere il posto del soldato, e appoggiò delicatamente una mano sulla sua.

-    Non fa niente. Riposati adesso – gli consigliò.

A James venne spontaneo chiedersi se fosse quella la gentilezza.


Head Room:

Buonsalve gente e ben ritrovati ^^
Sappiate che ho passato buona parte del mio (scarso) tempo nel riguardarmi la premiere di Civil War e.. O my Godness! Non vedo l'ora che esca!
In questo capitolo veniamo a conoscenza di un punto fondamentale per l'intera vicenda, ovvero che Leanne è andata in soccorso di Bucky per conto di Emelie... ma cosa vorrà dire? La ragazza è ancora viva? E se sì, perchè non è andata direttamente lei?
Per ora lasceremo che sia la vostra immaginazione a fare congetture ;)
Mi sono permessa una concessione riguardo all'aspetto della nostra eroina del presente, scegliendo per lei il colore dei capelli! Ho una vera e propria fissa per le chiome albine e se solo mi osassi, mi tingerei volentieri di bianco o di grigio argento xD Sarei curiosa di sapere come voi ve la siete immaginata.. chissà se c'è qualcuno che se la figura di colore ^^
Mi auguro davvero di cuore di mantenere Bucky IC... è fondamentale per me riuscirci. Mi piace la sua personalità, nonostante sia diventata parecchio complessa dopo il periodo come Winter Soldier.

Anche per questa volta è tutto amici!
Mi attardo solo un momento per ringraziare tutti i lettori che continuano a seguirmi, le persone che mi recensiscono e tutti coloro che mi hanno aggiunta tra i preferiti, seguiti (RythmHolic e Fating) e ricordati.

Con affetto, a venerdì prossimo (back to 1945)!

Marta

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: Kano_chan