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Autore: VeganWanderingWolf    16/04/2016    0 recensioni
Serie di righe dedicate ad alcune lei di cui mi è rimasto il ricordo in forma di impressioni un po' sommarie, un po' crude, un po' plastiche, un po' incarnate in una sola delle loro caratteristiche, o in uno specifico periodo delle loro vite, a seconda delle persone e dei gradi di conoscenza che ho avuto di loro. 'Di nuovo', è un po' come rivederle, anche se malformate attraverso il ricordo e il tempo. - Ogni nonsense è a sé... dunque, le variazioni sono potenzialmente infinite, descrivendo una 'lei' dall'esterno, o è la 'lei' in questione l''io' che parla, e così via e così via...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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.Unghie sulla lavagna.

 

Lei fa il tiro al piattello con le stelle cadenti

pescando proiettili croccanti dalla ciotola dell'happy hour

con le dita troncate sul più bello dall'arrivo precoce

di una consapevolezza tagliente come coltelli a serramanico

Mi sorveglia le vene al di sopra del bordo dell'anfibio

dal quale sorseggia inchiostro di un colore sconvolgente

ma ha la lingua macchiata di viola quando mi fa una linguaccia

e sorridendo stortamente sostiene che devo avere qualcosa

come una prospettiva inclinata in maniera troppo sghemba

Troppo davvero, per poter far finta di non vedere ogni cosa

attraverso membrana sottile di cuore asmatico

e quando ti manca il fiato e ti sembra di soffocare

forse è solo questione di incidere la suppurazione col bisturi

dopo essersi diligentemente astenuti dal preoccuparsi di infilarsi guanti sterili

 

E quando lei dipinge il cielo con un dito

mentre le nuvole sono polmoni che vanno in fumo di nicotina

cerco in ogni dove solo una cosa: il colore indaco

perché so che è l'unica cosa che lei sopporti le sia accostato

semplicemente trovando il blu troppo bello negli oceani

per essere sprecato con la definizione di uno stato d'animo

E diventa una falena che corre incontro alla fiamma

il volo che si dispiega attraverso l'aria notturna

con un'implacabilità di cui non si può che ridere per fugarne il timore

e io sono molto occupato a cucirmi  il bozzolo al buio

tutti ci trasformeremo in cose morte alla fine, mi ha detto lei

così le ho chiesto solo di lasciarmi l'illusione che le fenici siano quelle che ne sanno più di tutti

 

Lei si imbuca in una classe qualsiasi di una scuola qualsiasi

insegnando le cose veramente importanti di cui nessuno ancora in tenera età dovrebbe fare a meno

come avere all'orecchio in modo estremamente familiare

il suono vuoto che fanno i passi trascinati per interminabili giorni lungo i corridoi

se non si è vista una scuola di notte, nel rifulgere degli echi da cattedrali ingannevoli, non si è capito nulla

E guardandola mi ritrovo certo del fatto che

se non si fosse già morsicata via le unghie come inutili orpelli

le striscerebbe contro la lavagna finché lo stridore non si tramutasse in strisce di sangue

un metodo infallibile per illustrare il sottile esperimento di andare alla vera natura delle cose

all'operosa e instancabile ricerca del midollo delle verità, persino delle più ossute

senza farsi distrarre da quanto spigolosamente pungano le ossa nude

Riguardo alla maniera in cui si potrebbe ostentare una collana di denti di squalo appesa al collo

o imparare a menadito l'esatta sequenza di movimenti per fabbricare una lancia con cui trapassare la balena bianca

terminare la caccia prima che la barca affondi o che i peli siano diventati più bianchi della balena stessa

prima che l'erba sia diventata cosa grigia e morta  ai bordi dello schermo di un cinema d'essai

 

E quando lei tradisce le stelle con uno sputo

mentre le costellazioni sono solo frantumi di schianti infiniti

vago un po' in ogni luogo come fosse sempre lo stesso

sapendo benissimo che ognuno è guida solo di se stesso, ed è proprio così che ci si perde

Nessuno ti vende mai una spola che non ti sei intagliato da solo

e lei mi ricorda che il legno brucia con stupefacente semplicità

perciò ad ogni modo posso disegnarla solo  sulla carta

che può distruggersi in migliaia di modi ancora più estremamente rapidi

Mentre lei mi legge la punta delle dita nude dei guanti rotti

ride delle mie rughe sulla pelle perché persino le impronte digitali sono transitorie come i nostri corpi

ma io la guardo incantato in tutta la meraviglia di un istante

in cui vorrei che potesse non cambiare mai per com'è inappuntabilmente stupenda

  
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