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Autore: _ A r i a    16/04/2016    16 recensioni
{Storia ad OC} {Iscrizioni chiuse}
Il portico in legno si affaccia sul cortile polveroso, oltre di esso si estende per molti chilometri un campo di grano.
In questo periodo dell’anno le spighe maturano, assumendo brillanti colorazioni dorate mentre si muovono con grazia, piegate appena dalla brezza leggera.
Il pergolato sopra la sua testa è inondato da tralci di glicine in fiore, i piccolo boccioli lilla perfettamente schiusi emanano un profumo dolciastro e penetrante ma affatto spiacevole.
Candice osserva il paesaggio assolato di giugno davanti a sé con aria assorta, forse quasi insofferente mentre il vento le scompiglia appena i capelli ramati, raccolti nella consueta treccia disordinata, che scivola giù dalla spalla.
Alcuni uccelli attraversano il cielo, solcandolo come se fossero bandiere.
Genere: Dark, Horror, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Kurakake Clara, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Your mind is just a program,
and I am the virus
I’m changing the station »


— Muse, Psycho —



P
arigi, inizi del XX secolo. Mentre ovunque infuria la guerra, un solo angolo di paradiso sembra essere rimasto, alle porte della capitale.
Lì, in piena estate, tra il calore e la vegetazione nel pieno del suo splendore, un team scelto di ricercatori lavora alacremente ai propri studi, condotti su nientemeno che degli esseri umani, divenuti ormai null’altro che delle cavie da laboratorio.
È un progetto su cui vige la sicurezza di Stato, nessun comune civile è al corrente dello svolgersi degli esperimenti, figurarsi dell’esistenza del manicomio di Saint-Bernard, a circa settanta chilometri dall’Île de la Cité.
Solo le più alte autorità dello Stato sono a conoscenza degli esperimenti che lì si tengono.
O meglio, sono a conoscenza di una parte degli studi del team di medici; quel che non sanno, tuttavia, è che i loro esperti, rendendosi conto che i controlli delle alte sfere francesi non erano poi così ferrei, si sono lasciati prendere un po’ la mano.
Quel di cui  tutti sono a conoscenza, medici e uomini di Stato, è che gli esperimenti vengono condotti su cavie “speciali”, per così dire: secondo una teoria avanzata da alcuni rappresentanti dell’equipe medica, infatti, il loro progetto –che consisterebbe nella modificazione di alcuni geni umani, al fine di ricreare degli individui in grado di sovvertire durante la guerra l’avanzata nemica su tutti i fronti– attecchirebbe con maggiore facilità su cavie in possesso di un disturbo mentale.
Quel che i capi di Stato non sanno, tuttavia, è che i ricercatori stanno diventando sempre più sadici nel compiere i loro studi, tanto che alcune cavie vengono addirittura torturate…


Il portico in legno si affaccia sul cortile polveroso, oltre di esso si estende per molti chilometri un campo di grano.
In questo periodo dell’anno le spighe maturano, assumendo brillanti colorazioni dorate mentre si muovono con grazie, piegate appena dalla brezza leggera.
Il pergolato sopra la sua testa è inondato da tralci di glicine in fiore, i piccolo boccioli lilla perfettamente schiusi emanano un profumo dolciastro e penetrante ma affatto spiacevole.
Candice osserva il paesaggio assolato di giugno davanti a sé con aria assorta, forse quasi insofferente mentre il vento le scompiglia appena i capelli ramati, raccolti nella consueta treccia disordinata, che scivola giù dalla spalla.
Alcuni uccelli attraversano il cielo, solcandolo come se fossero bandiere.
Due corvi… e tre upupe, sì.
Le viene da chiedersi come sarebbe se anche lei potesse volare libera e leggera lì, nel cielo limpido e terso… poi però si ricorda che non può e che, anche se potesse, non riuscirebbe comunque a farlo: è troppo debole per farlo, a dimostrazione di ciò la sua pelle, di un pallore innaturale e le occhiaie violacee sul suo volto, tra le lentiggini chiare che le puntellano le guance e la punta arrotondata e leggermente all’insù del naso e gli occhi, di un castano intenso, come quello del cioccolato.
Oh, il cioccolato… com’è buono…
Il vento soffia di nuovo e il vestito bianco di Candice ondeggia appena nell’aria.
Alla mamma piacevano tanto i vestiti bianchi, me li comprava spesso… però adesso la mamma non c’è più e mi hanno dato un vestito bianco diverso da quelli che le piacevano, infatti questo è di stoffa grezza e non ha nemmeno il pizzo…
Alcuni passi annunciano la comparsa di una persona alle sue spalle, il che la fa irrigidire visibilmente, visto com’è tesa ora la sua schiena.
«Candice» mormora una voce di donna, piuttosto familiare «è ora di tornare dentro».
La ragazza non accenna a volersi muovere, infatti conficca perfino le unghie nel legno degli scalini del portico, sui quali è seduta, pur di non alzarsi di lì.
È una resistenza inutile e piuttosto debole, lo sa perfettamente… tuttavia non se la sente di mollare senza neanche averci provato.
La donna –no, l’infermiera– l’afferra  per un braccio, neanche troppo delicatamente.
«Su, andiamo» la incoraggia, con quella voce stucchevole che non promette niente di buono.
Candice non riesce a fare a meno di tremare.
Non vuole tornare là dentro, non vuole tornare là dentro…
Alla fine però si alza, preferendo non incorrere nel rischio di una punizione ben più temibile della presa greve dell’infermiera.
La donna si lascia sfuggire un sorriso soddisfatto mentre prende a ricondurre la giovane dentro la struttura, i piedi nudi di Candice si riempiono di schegge affilate mentre cammina lungo le assi di legno a terra del portico.
«Vedrai, sarà divertente» mormora l’infermiera, con voce sempre più bassa.
Peccato che Candice abbia smesso già da tempo di credere a quelle parole…




* Angolo autrice *


Mi era venuto in mente un nome carino da affibbiare a questo angolo dell’autrice, solo che al momento mi sfugge, so…
Oh, salve! Siete ancora qua?
Lo so, lo so, ho già un’altra interattiva in corso, solo che, parliamoci chiaro, quanto può essere allettante un’idea del genere?
{La mia nota e spiccata modestia come al solito non stenta a farsi sentire, già}
Non so quanto questo prologo, ehm, pardon, pseudo-prologo possa risultare chiaro (colpa mia, amo i prologhi criptici uu) perciò ne approfitto per spiegare un po’ di cose.

La storia si svolgerà all’interno di questo luogo, il manicomio di Saint-Bernard. Come ho accennato nel prologo nessun civile è a conoscenza dell’esistenza di questo posto, pertanto gli oc saranno i pazienti del manicomio.


Secondo una teoria del team di studiosi che lavora lì, attraverso una determinata modifica sul patrimonio genetico delle persone lì rinchiuse si riuscirebbero a ricreare degli individui in grado di scongiurare la guerra che si sta combattendo [nota bene: si tratta della prima guerra mondiale, combattuta tra il 1915 ed il 1918, poiché come ho narrata all’inizio del capitolo le vicende si svolgeranno nei primi anni del secolo scorso; da ricordare anche che i manicomi vennero chiusi soltanto nel 1975]. Così, oltre a tenerli segregati là dentro, cominciano anche a svolgere degli esperimenti nuovi di zecca, talvolta addirittura torturando le loro “cavie”.

Già, perché in fondo i malati vengono considerati alla stessa stregua di cavie da laboratorio.
{Uhh, questa cosa mi gasa più del dovuto--}
Gli oc devono avere tutti obbligatoriamente un disturbo psichico. Chiaro, no?
Essendo nei primi del ‘900 mi preme anche ricordarvi che spesso venivano considerate come “malattie mentali” anche disturbi che, spesso e volentieri, non lo erano affatto. Vi faccio un esempio: anche l’essere sociopatici era considerato un requisito per venire internati.
[Nota bene: questo non vi autorizza a mandarmi una marea di oc depressi, anzi, al contrario, poiché vi ricordo che spesso e volentieri la depressione è uno dei tratti peculiari delle tanto temute “Mary Sue”. Pertanto, un paio di depressi vanno bene, basta che non ce ne sia un boom, altrimenti beh, sapete com’è, potrebbe anche venirmi qualche dubbio…]
Piuttosto, mi piacerebbe molto trattare di malattie mentali piuttosto gravi. Anche qui, però, vi prego di avere l’accortezza di non sbilanciarvi troppo nella pazzia: certi oc dopo potrebbero diventare più complicati del dovuto da gestire.
Per ogni perplessità o dubbio non esitate a chiedere, sono qui apposta per dissipare incertezze di tutti i generi!
{Oppure nel caso affidatevi a Wikipedia, che di sicuro è molto più efficace di me}
So che qualcuno se lo sta chiedendo ansiosamente, così mi appresto a rispondere: no, non credo che lascerò Kidou libero per le relazioni con gli/le oc neanche stavolta. Sorry not sorry. No, sinceramente, Yuuto in questa storia non sarà ridotto esattamente bene {qualcuno di mia conoscenza adesso starà gioendo, in qualche remota parte del mondo… ^^} quindi, boh… aspettate il prossimo capitolo e –forse– capirete a che cosa mi riferisco.
Poi, dunque… * spia l’angolo dell’autrice di On Time perché è stupida perché non si ricorda più come si fanno le note * vi piace Candice? Per quel poco che ho narrato di lei finora, ovviamente… è una mia nuova oc e, francamente, credo che sia quella che mi ha maggiormente convinta tra tutti gli oc che ho creato per le mie interattive, finora. Ohh, sono proprio orgogliosa della mia bambina, sì sì-- okay, a parte i miei scleri vari, vi volevo fare una domanda seria (strano, eh?): secondo voi perché Candice è al Saint-Bernard?
Poi, poi, poi, vediamo cos’altro c’è da dire… oh, sì, giusto: ovviamente gli aggiornamenti non saranno regolari. Perlomeno nei primi capitoli cercherò di essere un po’ più celere per presentare il maggior numero di oc possibile, però non vi assicuro niente, soprattutto perché ultimamente sono molto impegnata con lo studio, quindi la cosa va da sé.
* controlla di nuovo le note di On time * dire che non so quando compariranno i vostri oc/le vostre oc e che le iscrizioni durano una settimana mi sembra superfluo, no? Vabbeh, ormai l’ho detto, così, a scanso di equivoci… ^^” e ovviamente non concederò proroghe {va specificato, perché ogni tanto se ne viene fuori qualcuno che pensa di poter fare repubblica a sé… eee no, mi dispiace darvi questa ferale notizia ma siete esattamente come tutti gli altri, niente di più e niente di meno, pertanto vedete bene di attenervi alle scadenze che vi do, altrimenti potrebbe capitarvi qualcosa di veramente molto brutto e spiacevole uu}      
{Sto palesemente riprendendo tutti i punti dall’angolo autrice di On time, miseriaccia!} Oh, sì, quasi dimenticavo: preferirei scegliere gli oc per ovvi motivi di trama. Mi riesce difficile gestire degli oc un po’, come dire… poco nelle mie corde? Ecco, diciamo così, sì.
Non mi va di elemosinare recensioni… però sì, se riusciste a recensire quanti più capitoli possibili mi rendereste davvero un’autrice felice ** no, scherzo. Cioè, lo so che siamo tutti impegnati con la scuola nel periodo di aprile-maggio (il periodo del cosiddetto “studio matto e disperatissimo”, per molti owo) ma se provassimo tutti a fare un piccolo sforzo e a venirci incontro, io con i capitoli e voi con le recensioni… no?
Okay, no.
Ah, a proposito: almeno nelle recensioni per le richieste di partecipazione potreste evitare di essere… stringati? Mi pare il minimo, visto tutto l’impegno che ci sto mettendo, in questa storia…
Evvai, è arrivato il momento dello specchietto dell’ “accetto/non accetto” ** okay, ora la pianto, sul serio…
 
Yes to:

  •    Oc originali;
  •    Oc coerenti alla trama ed alla nazionalità;
  •    Oc con disturbi mentali {più originali sarete più possibilità avrete che il vostro oc venga scelto; vi rimando a quello che ho scritto sopra in merito a questo campo, per qualsiasi altro tipo di chiarimento non esitate a chiedere ^^};
  •    Qualsiasi tipo di relazione {het, shonen-ai, shoujo-ai};
  •    Fidanzati di ie {tranne Kidou, come al solito lui è la mosca bianca. Comunque nel caso non fatevi scrupoli a chiedermi, così mano a mano vi dico chi è occupato e chi no}
  No to:
  •    Mary Sue/Gary Stu {ma dai? ;-) };
  •    Oc non coerenti;
  •    Oc sciatti e banali;
  •    Oc partecipanti ad altre long {vi prego, stupitemi: ho voglia di vedere nuovi personaggi, non sempre le stesse minestre riscaldate- senza offesa per nessuno, eh);
  •    Fidanzati di GO/CS/Galaxy {mi sento stupida anche solo a dirlo, però so per esperienza personale che serve, così eccoci qua}

Sì, adesso c’è la parte che tutti voi stavate attendendo trepidanti, vale a dire quella della scheda ad oc. Ve ne lascio una con tutte le spiegazioni necessarie ed una vuota da compilare (e chi se ne importa se queste ormai sono diventate le note d’autrice più lunghe che abbia mai scritto in vita mia), chiaramente quella che mi dovrete inviare voi sarà la seconda!


Nome: chiaramente deve essere coerente con l’epoca storica (XX secolo) e nazionalità.
Cognome: come sopra, attinenza al contesto spazio-temporale, please. Ho inserito anche il campo del cognome perché sinceramente mi avrebbe fatto davvero troppo caso ricevere oc senza cognome, non so nemmeno io perché.
Età (min 16 – max 19): in questo campo sinceramente non credo ci sia molto da spiegare… potete scegliere un’età compresa tra i 16 ed i 19 anni, niente di più e niente di meno, gente.
Nazionalità: oh, finalmente un campo che necessita di qualche spiegazione in più. Partiamo dal presupposto che il manicomio si trova in Francia, solo che chiaramente non mi sembrava il caso di chiedervi tutti oc francesi. Oltre al fatto che mi sarebbe sembrato davvero molto strano, dubito inoltre che sarebbe stato poi così credibile. Così ho supposto che il governo francese, sotto consiglio dei loro ricercatori, abbia mandato un team di persone in diverse aree geografiche a prelevare le persone che più ritenevano adatte per gli esperimenti. Perciò, ricordate: va bene qualsiasi nazionalità, purché risulti credibile dal punto di vista dell’aspetto del vostro personaggio e coerente con la sua storia.
Aspetto fisico: anche qui. Come ho detto sopra nella mia fantastica {si fa per dire…} lista dell’ “accetto/non accetto”, non tollererò Mary Sue o Gary Stu (a proposito, non disdegnerei qualche maschietto, eh…). Non siamo tutti/tutte modelli/modelle della scena internazionale… siate creativi ma realistici, non eccedente inutilmente, attenetevi quanto più fedelmente alla nazionalità del vostro oc e soprattutto ricordatevi dell’epoca storica nella quale si svolgeranno i fatti. Molte cose erano diverse da adesso, ovviamente. Inoltre, vi sarei grata se non aggiungeste campi inutili, come ad esempio il vestiario dei vostri personaggi: potete farci un rapido accenno (ricordandovi che nel Novecento sneakers e roba varia non esistevano ancora e che in piena guerra mondiale dubito che la gente pensasse ad accaparrarsi i vestiti migliori) ma ricordatevi che la storia si svolgerà in un ospedale psichiatrico, quindi immagino che tutti gli internati indosseranno dei camici (non come quelli dei medici, quanto piuttosto come quelli dei malati in ospedale… non so perché l’ho detto ewe) e che nessuno possiederà dei vestiti propri.
Carattere: che discorso delicato che c’è da fare qui. Come sappiamo la storia tratterà dei personaggi con dei problemi psichici, pertanto in particolare il campo del carattere è molto importante. Il carattere di un personaggio è una parte fondamentale in tutte le schede ad oc, oserei anzi dire che è la parte fondamentale di ogni scheda ad oc. Più un personaggio è ben caratterizzato, maggiori possibilità avrà di essere scelto. Nel caso specifico di questa interattiva bisogna stare molto attenti quando si parla del carattere del proprio personaggio, poiché ovviamente prescinde alla stessa stregua sia dal suo disturbo psichico che dalla sua personalità. Se si è più introversi non si tende ad esternare i propri sentimenti e le proprie emozioni in maniera eccessivamente plateale, se però –facciamo un esempio– ci troviamo di fronte ad un personaggio affetto da schizofrenia, è ovvio che reagirà in un modo del tutto diverso. L’unico consiglio che posso darvi è quello di cercare di equilibrarvi quanto più possibile tra un campo della scheda ed un altro, cosicché dovreste riuscire ad elaborare un personaggio quanto più equilibrato, realistico e credibile possibile. Ah, già, quasi dimenticavo: di nuovo, anche qui mi sembra inutile dirlo ma a scanso di equivoci ci tengo a precisare che c’è da stare attenti anche qui al rischio Mary Sue: niente caratteri troppo perfetti, niente depressione eccessiva… col tempo ho imparato che la parola d’ordine per una scheda oc che possa essere ritenuta degna di poter essere definita tale è “equilibrio”. Moderatevi, insomma.
Breve storia: lo vedete quel “breve”? Ecco. Per “breve storia” non s’intende il sunto del sunto del sunto del sunto, però nemmeno un papiro egizio di cinque pagine. Possiamo trovare una via di mezzo? A me piacciono tanto, le vie di mezzo… comunque, rimanendo seri, la storia che qui va inserita è quella nel vostro personaggio al livello di nascita, crescita, vita prima della cattura da parte delle squadre di ricerca inviate dal team di scienziati, se il vostro personaggio non è francese quando e come arriva in Francia {tenendo bene a mente che sono le squadre di ricerca che, dopo aver prelevato le cavie dal loro suolo natio, trasportano i ragazzi e le ragazze fino al Saint-Bernard, salvo rare eccezioni – che ovviamente andranno motivate in modo decisamente sensato} e, sempre brevemente, cosa accade dal momento che vengono rinchiusi nell’ospedale psichiatrico. Potete farcela, confido in voi! :3
Disturbo psichico: altro campo fondamentale nella scheda oc di questa storia. La varietà di disturbi che potete scegliere è talmente vasta da poter quasi risultare imbarazzante. Ad ogni modo, io vi rimando comunque a zia Wikipedia, che senza dubbio potrà aiutarvi meglio di me. Per qualsiasi cosa però non esitate a farmi domande, nei limiti del possibile cercherò di aiutarvi. Ricordate però la coerenza e l’originalità {essere originali non vuol dire inventarsi delle malattie mentali da cima a fondo, eh…}, in questo caso vi saranno senza dubbio necessarie per poter ottenere un buon risultato.
Interesse romantico: ahi, ahi, nota dolente. Come ho potuto constatare di recente anche altre autrici hanno rilevato che i personaggi richiesti per le relazioni sono sempre gli stessi. Ho capito che tutti hanno un personaggio preferito, possibile però che tra tutti i personaggi che ci sono in Inazuma Eleven abbiate un solo personaggio preferito? Anche se doveste scegliere un personaggio dal ruolo un po’ più marginale e/o secondario non credo poi che crollerebbe il mondo… inoltre ricordo di nuovo che sono benaccette anche le coppie shonen-ai e le shoujo-ai, oltre alle canoniche het…
Altro: campo bistrattato dai più, in realtà il campo “altro” è molto importante. Non è quel luogo dove potete aggiungere interi campi che non avete trovato sopra, quanto piuttosto inserire delle piccole curiosità sul vostro oc. Ovviamente va da sé che il campo altro potrebbe anche non servirvi; in quel caso mi pare ben chiaro che vada lasciato vuoto, piuttosto che incorrere nell’eventualità di combinare qualche guaio.

Non ci credo, ho detto tutto. Ora vi lascio la scheda vuota ed è finita. Wow, fantastico. {Perdonatemi, in questo momento mi sento un tantino onnipotente… uu}

Nome:
Cognome:
Età (min 16 – max 19):
Nazionalità:
Aspetto fisico:
Carattere:
Breve storia:
Disturbo psichico:
Interesse romantico:
Altro:

Credo che sia tutto –in realtà mi sento in colpa per aver scritto così tanto e perciò sto cercando di trovare un modo per risolvermela in fretta ed andarmene da qui al più presto possibile… anche perché penso che vi sarete anche scocciati di stare a sentirmi, quei poveri disgraziati {anche se dubito che esistano, a dir la verità…} che sono arrivati fin qui, no?– quindi ne approfitto per salutarvi, invitarvi a partecipare numerosi e ringraziare chiunque si sia letto tutto questo panfleu. Dopodiché me ne vado, sul serio! :3

A presto (spero)

Aria~

P. S.: il banner è una mia creazione, spero che vi piaccia…^^
   
 
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