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Autore: Justice Gundam    05/04/2009    5 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Record of Digital Wars-25

Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars

Una fanfiction di Digimon Frontier / Savers scrittada: Justice Gundam

Bentornati! Ancora una volta, pubblico un capitolo della mia saga di Digimon... e ritorno alla storia che mi ispira di più scrivere, il mio crossover tra Frontier e Savers! Bene, credo che la routine la sappiate tutti, quindi... vi risparmio le lungaggini, e vi do, ancora una volta, il bentornato! Nello scorso capitolo abbiamo seguito il gruppo di Kouichi alle prese con l'attraversamento di un fiume... che si è rivelato particolarmente insidioso, visto che i nativi hanno avuto altre idee e hanno teso un agguato al gruppo! E mentre Beetlemon, Kumamon, Loweemon e Mercurymon se la vedevano con uno sbarramento di Digimon vegetali, Kaoru è stata catturata da uno dei servitori di ChaosGallantmon, il temibile rettile Ahuizomon! Ma alla fine, tutto si è rivoltato contro il nemico, visto che proprio sul fondo del fiume, Kaoru ha trovato il suo Digi-Spirit, l'esuberante Ranamon! Grazie ai suoi poteri, il temibile avversario è stato sconfitto, e i nostri hanno potuto riprendere il viaggio. Anche se immagino che avranno qualcosa da dire riguardo l'improvviso cambiamento di carattere della loro amica...

Questo capitolo, invece, sarà più incentrato sulla piccola Chika, su Dorumon e sul loro primo vero e proprio intervento come agenti della DATS! Ebbene sì, finalmente la più piccola dei fratelli Daimon e il misterioso Digimon che le fa da partner daranno una prima dimostrazione del loro valore! E rivedremo anche Miki e Megumi in azione, cosa sempre ben gradita! Ovviamente, prima che il capitolo finisca, daremo anche un'occhiata a come se la passano i due gruppi di Digiprescelti... ehm, se avete detto "non troppo bene", temo che vi siate avvicinati abbastanza alla verità!

Okay, quindi Gotsumon e Tsukaimon hanno deciso di passare dalla parte di SaberLeomon e ChaosGallantmon... e stanno anche complottando di vendere Ikuto e Falcomon al nemico... e il sobillatore sta facendo i preparativi per muoversi di persona. La situazione si avvicina sempre di più al punto di ebollizione... e prima che tutto salti in aria, vi lascio alle mie risposte alle vostre recensioni! Che, devo dire, sono state molte e anche fulminee! Grazie mille!

 

KillKenny: Già, come al solito è altamente probabile che le tue previsioni si rivelino molto accurate! Il fatto che Gotsumon e Tsukaimon siano passati al nemico sicuramente vuol dire molti problemi per i nostri... e più avanti, ChaosGallantmon dimostrerà di essere un avversario più pericoloso di quanto poteva sembrare all'inizio! E, ovviamente, non dimentichiamoci di Astamon, anche se per il momento sembra accontentarsi di osservare la situazione...

Kari 89: Eh, già... il Digi-Spirit dell'Acqua non è andato alla persona che credevano in molti! A Sophie, come avrai immaginato, ne toccherà un altro! Come ho detto prima, questo capitolo sarà dedicato quasi esclusivamente a Chika e a Dorumon... e speriamo che il loro debutto prometta bene per il futuro!

Darkroxas92: Intanto, credo di dovermi scusare per non aver pubblicato prima le mie fanfiction sul tuo forum, ma tra una cosa e l'altra me ne sono proprio dimenticato... comunque, grazie per la comprensione! Non è facile giostrarsi tante storie tutte assieme... Sì, il Digi-Spirit dell'Acqua è andato a Kaoru, e visto il carattere di Ranamon, non credo che ci penserà su due volte ad eseguire la Slide Evolution se sembrerà essercene bisogno. Questo, senza dubbio, potrebbe voler dire guai per i nostri eroi... In ogni caso... beh, temo che per le nuove Spirit Evolutions dovrai attendere un pò, dal momento che cerco di non mettere troppa roba tutta in un solo capitolo... in compenso, una volta che le vedremo, puoi stare sicuro che sarà un ingresso in cena coi fiocchi!

Let: Bentornato anche a te! Eh, sì, sembra che Gotsumon e Tsukaimon sappiano bene che non è solo con la forza bruta che si può mettere in difficoltà un gruppo di Digiprescelti. E lo sa bene anche ChaosGallantmon, che gli ha rivoltato contro praticamente l'intero Mondo Digitale... Sì, sta per scoppiare un grosso casino, e non hai ancora visto il peggio! La sovrapposizione della personalità tra Digiprescelta e Digi-Spirit ha una sua motivazione... e la esplorerò più avanti, nel corso della storia. Certo è, comunque, che a Kaoru darà qualche problema...

SmartGirl: Innanzitutto, ti comunico che la tua è la recensione numero 100! Un numero speciale, eh? Beh, oddio, in effetti non è poi nulla di così speciale, però... insomma, è pur sempre un traguardo! A dire la verità, l'università non è poi così terribile, però ci sono esami che richiedono particolare assiduità nello studio. E quelli che ho appena sostenuto facevano parte di quella categoria! Passando alla tua recensione... sì, beh, ho assegnato Ranamon a Kaoru proprio per il fatto che erano così diametralmente opposte come carattere! E chissà la faccia che farà Izumi quando la rivedrà... Eh, sì, Ahuizomon l'avevi già visto! Nel suo caso, non può neanche perdere il pelo, visto che ha le squame! (Battuta cretina, lo so...) Comunque... tra non molto ci saranno degli sviluppi, quindi... se vuoi sapere come andrà a finire, non resta che continuare a leggere!

 

Okay, direi che sono tutti! Possiamo cominciare con il nuovo capitolo! Allora, godetevi il debutto di Chika e Dorumon come agenti ufficiali... e buon divertimento!

 

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Capitolo 25 - Primo intervento

 

"Ora, quello che ci interessa sapere del periodo Yamato della storia del nostro paese, è il fatto che esso è comunemente suddiviso in due ulteriori periodi, Kofun e Asuka, e che una differenza saliente è..."

Chika sospirò con aria annoiata. Di solito le lezioni di storia erano interessanti, ma quel supplente riusciva a farle sembrare noiosa proprio una delle sue materie preferite, tanto prolisse erano le sue spiegazioni. E poi, andava ad usare tutti quei termini ricercati e assurdi... insomma, era proprio necessario fare tanti giri di parole, per spiegare una materia così semplice? La sua noia era tale che, cosa abbastanza difficile per la diligente ragazzina, si ritrovò a guardare fuori dalla finestra in cerca di una distrazione.

"Uff... accidenti, questo professore non sa proprio spiegare..." pensò tra sè. "Non credevo che l'avrei mai detto, ma... per una volta, avrei voglia che ci fosse un'emergenza! Almeno non dovrei sorbirmi cose che so già a memoria, e che il professore insiste a spiegarci di nuovo..."

Già, un'emergenza... a Chika non sembrava ancora vero di avere il suo Digimon personale, e per giunta un Digimon che lei aveva conosciuto nelle circostanze più improbabili. E cosa ancora più sorprendente era il fatto che, dopo un pericoloso incontro con un misterioso bambino dalla faccia dipinta e con uno spaventoso drago meccanico che era arrivato quasi ad uccidere lei e Dorumon... ora lei e il suo amico digitale facevano ufficialmente parte della stessa organizzazione a cui suo fratello maggiore si era unito soltanto poche settimane prima! "Sigh... non solo mio fratello, ma anche Agu-chan, Gaomon-chan e Tohma-san... ne sono successe, di cose, da quando Agu-chan è entrato a far parte della nostra famiglia... e ora sono coinvolta anch'io, che mi piaccia o meno..." pensò tra sè la bambina, mentre ascoltava le spiegazioni del professore con un orecchio solo. Prese qualche appunto sul suo quaderno, la mano che si muoveva rapidamente dall'alto verso il basso, poi guardò con la coda dell'occhio verso la sua cartella, dalla quale spuntava, anche se soltanto di qualche millimetro, il suo nuovo Digivice-Ic. Storse il naso al pensiero che, imprigionato in quello spazio ristretto poco più grande di un I-Pod, si trovasse Dorumon...

"Posso capire perchè Masaru-niichan lascia sempre uscire Agu-chan dal suo Digivice-Ic, quando gli è possibile... sfortunatamente, non avevo altro modo di tenerlo con me..." riflettè Chika, sperando che il suo amico non stesse troppo stretto. "A proposito... chissà come se la passano Masaru-niichan, Agu-chan e gli altri, lì a DigiWorld. Confesso che anche a me piacerebbe vedere il Mondo Digitale, ma non credo di essere ancora pronta. Per adesso, devo soltanto presentarmi regolarmente all'addestramento. Shirokawa-san dice che tra non molto potrò manifestare la mia Digi-Soul e far evolvere Doru-chan... ma mi chiedo, sinceramente, se io e Doru-chan ne saremo contenti. Dopotutto, non ho mai desiderato stare con Doru-chan per combattere..."

La ragazzina sospirò, e diede di nuovo un'occhiata alla cartella. Per fortuna, sembrava proprio che non ci fossero problemi, per il momento... il Digivice-Ic restava fermo al suo posto, e da essa non proveniva il suono del cercapersone che avrebbe significato un'emergenza.

"Un'altra cosa che mi lascia un pò spaesata, è il fatto che, se quel cercapersone si mettesse a suonare, io dovrei mollare tutto quello che sto facendo e correre alla sede centrale. Anche se io e Doru-chan, visto che siamo entrati da poco, dovremmo fare soltanto lavoro di supporto, è comunque una preoccupazione..." riflettè ancora la più piccola dei fratelli Daimon. "Certo che la DATS mi stupisce davvero... quando ho chiesto a Satsuma-san se il fatto che potrei dover uscire di scuola per intervenire in caso di emergenza non mi creerà problemi... lui mi ha risposto che la DATS giapponese si sarebbe occupata di ogni cosa. Mah, spero proprio che sia così..."

Capendo poi che starsene a rimuginare non l'avrebbe portata da nessuna parte, Chika scosse la testa e tornò a seguire la lezione, anche se sempre con un pensiero rivolto alla tesa situazione che la DATS si trovava ad affrontare. Per adesso, non c'era nulla da fare che aspettare, e vedere quello che sarebbe successo... quindi, Chika rivolse di nuovo la sua attenzione alle spiegazioni dell'insegnante, che in quel momento stava indicando i capitoli del libro di testo di interesse...

"Per quanto riguarda invece il periodo Asuka, vorrei che voi studiaste..." iniziò a dire il professore, mentre gli studenti iniziavano a cercare sui loro libri...

 

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Sicuramente, il compito degli agenti della DATS e dei Guerrieri Leggendari, vecchi e nuovi, non poteva certo essere di tutto riposo. Non sia mai detto, comunque, che il lavoro sia in qualche modo più facile, o meno stressante, per il leader di una maxi-organizzazione di Digimon ribelli decisi ad invadere il Mondo Reale e a sovvertire completamente l'ordine che si era venuto a creare nei tre anni da quando Lucemon era stato distrutto. ChaosGallantmon, in particolare, sapeva bene quanti elementi era necessario tenere sott'occhio, se voleva che il suo piano di conquista di entrambi i mondi avesse successo. Il fatto che, in quel momento, Argomon gli stesse facendo rapporto di un evento inaspettato, che lui avrebbe facilmente potuto volgere a suo favore, non era altro che un ulteriore prova di quanto complessa fosse la situazione...

"Quindi, mi stai dicendo che due degli attendenti di Mercurimon si sono presentati davanti a te e a SaberLeomon... e hanno giurato fedeltà alla nostra causa?" chiese retoricamente, senza preoccuparsi di nascondere l'accento di crudele soddisfazione nella sua voce mentre il misterioso Digimon-pianta dai molti occhi restava chinato davanti alla piattaforma del suo trono.

Con rispettosa lentezza, Argomon alzò la testa, e guardò con aria sicura sia il suo signore che Kuzuhamon e BlackMegaGargomon, come sempre dritti in piedi al suo fianco. "Certamente, ChaosGallantmon-sama. SaberLeomon ha già accettato di appoggiare la nostra causa... e già questo ci procura un prezioso alleato! Però, quello che non mi aspettavo è che, nel corso dei negoziati, Gotsumon e Tsukaimon si sono presentati davanti a noi, e ci hanno rivelato di essere d'accordo con noi e con la nostra filosofia! Naturalmente, ho accettato subito... con due spie a tenere d'occhio i movimenti di Mercurimon in ogni momento, il nostro vantaggio è enormemente amplificato!"

ChaosGallantmon annuì con soddisfazione. "Bene, bene... hai pensato giusto, Argomon, e mi fa piacere che uno dei miei uomini abbia fatto buon uso dei poteri che gli ho conferito." affermò. "E per quanto riguarda quel ragazzino che Mercurimon si porta dietro ormai da tre anni? Hai già pensato a come possiamo usarlo, non è vero?"

"Ho pensato anche a quello, mio signore!" rispose Argomon, convinto. "Ikuto e il suo Falcomon saranno utili per tenere occupati i Leggendari Guerrieri, per il momento... Gotsumon e Tsukaimon gli stanno facendo credere di essere ancora dalla sua parte e da quella di Mercurimon, e considerati tutti gli elementi, non sarà difficile farlo andare dove vogliamo noi!"

"Huhuhuhuu... e non è solo quello, il vantaggio..." sghignazzò ChaosGallantmon, una luce crudele che brillava dietro il cimiero del suo elmo. "Sappiamo già quanto Mercurimon tenga a quell'insignificante umano... il fatto che abbia deciso di tenerlo con sè e di crescerlo nonostante tutto quello che gli umani hanno fatto al Mondo Digitale dovrebbe dirla lunga sull'affetto che quello sciocco prova per il nostro... ospite sgradito! Immaginiamo un pò cosa potrebbe accadere se, per qualche malaugurata ipotesi, il suo prezioso amichetto dovesse essere ferito... o peggio, ucciso... dai Guerrieri Leggendari! Sicuramente, il buon Mercurimon non la prenderebbe molto bene... o sbaglio?"

Kuzuhamon ghignò ferocemente dietro la sua maschera di volpe, BlackMegaGargomon sghignazzò tra sè... e anche Argomon non riuscì a trattenere una breve risatina a denti stretti, stuzzicato da quella crudele idea. "Già... credo che fosse più o meno questa l'idea dei nostri cari spioni!" rispose. "Credo che volessero portare Ikuto e Falcomon a fidarsi di loro, soltanto per sfruttare le loro notevoli capacità combattive, poi farli morire in un secondo momento, e dare la colpa di tutto ai Leggendari Guerrieri e alla DATS! Sì, credo proprio che Mercurimon non la prenderebbe bene... potrebbe anche decidere di dire addio alla sua politica di non aggressione, e attaccare direttamente il Mondo Reale per vendetta!"

"Esatto, e a quel punto si verrebbe a sciogliere, una volta per tutte, la situazione di stallo che c'è nel Mondo Digitale!" concluse il cavaliere nero. "Senza più Mercurimon ad ostacolarci, noi potremo organizzare il nostro esercito e marciare sul Mondo Reale per sottometterlo, senza che Mercurimon faccia niente per impedircelo! Sì, indubbiamente questo è lo scenario per noi più vantaggioso! Tuttavia... se vogliamo che le cose vadano nella maniera migliore, è necessario starci dietro. Quindi, Argomon, affido a te il compito di controllare che tutto vada secondo le previsioni. Ricorda di non eliminare quel moccioso troppo presto. Mercurimon non è uno stupido, e si renderebbe conto del raggiro. Tu, SaberLeomon, Gotsumon e Tsukaimon dovete assicurarvi che sembri tutto colpa degli esseri umani."

"Ovviamente, ChaosGallantmon-sama..." affermò Argomon. "Non si preoccupi, so già quale sarà la via che gli agenti della DATS prenderanno per avvicinarsi alla reggia di Mercurimon. Ci sono diversi posti pericolosi, lungo la via... e in quei frangenti, non sarà difficile tendere loro un agguato, e fare in modo che il mostriciattolo e il suo amichetto piumato... rimangano malauguratamente uccisi! Heheheee..."

"Okay... allora per il momento, questo elemento è sotto controllo." concluse ChaosGallantmon. Poi, si voltò verso Watchmon ed Astamon, che attendevano qualche metro più in là rispetto ad Argomon. "Per quanto riguarda il resto... tenete sempre d'occhio i Leggendari Guerrieri del secondo gruppo, non è così? Dopo che hanno eliminato Ahuizomon e hanno conquistato un altro Digi-Spirit, anche loro sono diventati una plausibile minaccia!"

"Certamente, ChaosGallantmon-sama..." ribattè l'enigmatico Astamon, chinando un pò la testa mentre puntellava il terreno con la canna della sua mitragliatrice. "La loro meta successiva, con ogni probabilità, è la Volcano Valley... una zona densamente popolata da Digimon di tipo Dinosauro, molti dei quali hanno deciso di mantenersi neutrali nella guerra contro gli esseri umani."

"Hanno ancora diverse ore di viaggio davanti, prima di raggiungere il luogo..." affermò Watchmon. "Senza contare, ovviamente, le soste che dovranno fare nel corso del cammino. Almeno, questo è quello che i miei DemiWatchmon mi hanno comunicato. Facciamo in tempo ad avvisare i nostri luogotenenti, e a fare in modo che preparino loro un... giusto benvenuto!"

"Ottimo, allora fate in modo che lo trovino... di loro gradimento!" concluse ChaosGallantmon. "E per quanto concerne i Digital Gate spontanei a cui stiamo lavorando... convocate immediatamente WarDevidramon. Ho bisogno di essere aggiornato sull'andamento dell'operazione."

"Sì, mio signore. Provvederò immediatamente." affermò Watchmon, inchinandosi come poteva, e poi fluttuando verso un'uscita della sala principale. Ritornò qualche minuto dopo, accompagnato dal gigantesco drago cibernetico che aveva minacciato di uccidere Chika e Dorumon diverso tempo prima, nel Mondo Reale. I due raggiunsero il trono di ChaosGallantmon, e WarDevidramon si chinò a sua volta davanti al cavaliere nero.

"Mi ha fatto chiamare, ChaosGallantmon-sama..." esordì.

ChaosGallantmon si sfregò il mento con un dito. "Sì, WarDevidramon. Volevo degli aggiornamenti sulle operazioni riguardanti i Digital Gate che abbiamo individuato. Come stanno procedendo?"

WarDevidramon arricciò il naso, non molto soddisfatto di come le cose stavano andando avanti. "Non le negherò nulla, mio signore... le cose non stanno andando lisce come avevamo auspicato. Individuare quei Digital Gate spontanei non è tanto facile... e lo è ancora meno mantenerli stabili in modo che diventino un mezzo di passaggio affidabile. Al momento soltanto alcuni di essi sono utilizzabili, e anche quelli soltando ad alto rischio per i nostri seguaci. Dobbiamo fare ancora dei lavori, per fare sì che diventino sicuri. E ovviamente... questo vuol dire tempo!"

"Hm. Cercate di fare il prima possibile." rispose ChaosGallantmon, lapidario. "La DATS sta già tenendo occhi e orecchie spalancati. Se ci dovesse anticipare, prenderebbe le dovute contromisure, e allora sì che il nostro piano andrebbe in malora. Soprattutto, devi fare in modo che i Leggendari Guerrieri, o gli altri agenti della DATS, non vengano a sapere nulla. E' chiaro?"

"Sì, ChaosGallantmon-sama... è tutto chiaro!" rispose WarDevidramon, in piedi come se stesse facendo un presentat-arm. "Non si preoccupi, tutto andrà come secondo le nostre previsioni... e quando attaccheremo il Mondo Reale, la DATS potrà fare ben poco per opporsi a noi."

"Bene. Vedi di non deludermi... e lo stesso vale per tutti voi. Non credo di avere bisogno di spiegare ulteriormente in che posizione ci troviamo, vero?" concluse il cavaliere oscuro. "Perdere il vantaggio che ci siamo assicurati sarebbe una mossa idiota, quindi non compromettetelo, e badate alle vostre mosse!"

"Sì, ChaosGallantmon-sama!" risposero in coro i suoi seguaci, prima di separarsi con ordine, e tornare ognuno alle proprie mansioni. Considerando che la loro posizione, al momento, fosse soddisfacente, ChaosGallantmon annuì e si rivolse ai suoi due più stretti collaboratori, che stavano al suo fianco immobili come due statue, in attesa di ordini.

"Molto bene... quindi, per adesso possiamo andare avanti in questo modo." affermò. "Ora... devo assentarmi per qualche ora. Molti Digimon sembrano avr accettato la nostra chiamata alle armi, e devo assicurarmi di accoglierli nella maniera giusta. BlackMegaGargomon, Kuzuhamon... voi gestite qui la situazione per un pò, mentre io faccio quello che devo! Qualora si dovesse verificare un'emergenza, sapete cosa fare!"

"Certamente, mio signore... lasci fare a noi!" rispose una convinta Kuzuhamon, e BlackMegaGargomon si limitò ad annuire con la testa. ChaosGallantmon rispose con un cenno affermativo a sua volta, e poi si concentrò brevemente, facendo in modo che il suo aspetto passasse da quello cupo e minaccioso della sua vera forma a quello nobile di Gallantmon, il Digimon che praticamente tutto il Mondo Digitale della Frontiera credeva che lui fosse. Dopo aver controllato che la sua illusione fosse a posto, ChaosGallantmon lanciò un ultimo sguardo di raccomandazione ai suoi sottoposti, e si diresse verso il passaggio segreto che portava alla sezione più esterna del suo castello, attivando un pannello scorrevole e poi infilandosi nel corridoio che si rivelò dietro di esso.

Per il momento, la situazione era sotto controllo... e anche se alcuni elementi non erano ancora del tutto sotto il suo controllo, tutto lasciava credere che molto presto lo sarebbero stati...

 

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Ma anche ChaosGallantmon ed Astamon sapevano bene che non tutti gli elementi potevano essere sotto il loro controllo... e quello che stava accadendo nei pressi di un Digital Gate spontaneo che WarDevidramon aveva individuato avrebbe presto ricordato loro questa spiacevole verità.

Infatti, in una sezione di DigiWorld lontana centinaia di chilometri dal quartier generale di ChaosGallantmon, un nutrito gruppo di Digimon fedeli a quello che credevano essere il Cavaliere Reale Gallantmon tornato in vita stava lavorando attorno a dei complessi macchinari, posti tutt'attorno ad un'ampia area circolare delimitata da un lungo nastro bianco e rosso. Creature di ogni tipo lavoravano attorno alla zona delineata, dividendosi i compiti a seconda delle loro capacità: alcuni Digimon più grandi e robusti, come Golemon o Kuwagamon, trascinavano qua e là gli strumenti di maggiori dimensioni, altri cercavano di assemblare i macchinari... mentre quelli più piccoli, tra cui erano distinguibili alcuni Ninjamon, Numemon, DemiDevimon e Piximon, tracciavano diagrammi e coordinavano il resto dei lavori. L'alta tecnologia con cui stava operando spiccava ancora di più se si considerava che erano in mezzo ad un altopiano roccioso e desolato, cosparso di piante secche e alberi contorti sotto un sole ardente... e sapendo quello che stava accadendo nel Mondo Digitale di recente, non era difficile immaginare a cosa servissero tutte quelle strane diavolerie...

"Okay, allora... portate di là quei pezzi, e poi tornate qui... ci sono ancora diversi carichi da spostare, e il quartier generale ha anche provveduto a mandarci le razioni per la settimana..." affermò un Datamon, rivolto ad un MegaKabuterimon... e ad un Allomon, un grosso Digimon dinosauro dalle squame azzurre, simile ad un Tyrannosaurus Rex e ornato di numerose piume rosse e bianche in varie parti del corpo. "Accidenti, stanno davvero facendo le cose in grande! Da quando sono saltati fuori questi Digi-Port spontanei, Gallantmon-sama ha intensificato i lavori... vuole che stabilizziamo tutti questi portali, in modo da poter attaccare la Terra da più fronti, e cogliere di sorpresa la DATS..."

"Io credo che sia un'autentica perdita di tempo!" ringhiò un Digimon decisamente meno paziente, buttando a terra le casse che stava trasportando a pochi metri dal Datamon malcapitato, con abbastanza violenza da far sobbalzare il piccolo Digimon robotico. "Gallantmon-sama ha già radunato un esercito abbastanza potente da mettere in ginocchio qualunque avversario! Perchè non smetterla con queste lungaggini, e non lanciare un attacco in massa contro il Mondo Reale? Potremmo sottometterlo nel giro di qualche giorno, e prenderci finalmente la nostra vendetta contro gli esseri umani!"

Il Datamon, dopo aver deglutito a vuoto alla vista delle pesanti casse che il Digimon gli aveva scaricato vicino senza tanti perchè, alzò lo sguardo verso il diretto interessato, con evidente disapprovazione. "Hmph... ti ricordo, J-Mojyamon, nel caso tu te ne sia dimenticato, che Gallantmon-sama può farci emergere soltanto in una zona ristretta del Mondo Reale! Anche se ci facesse emergere in massa in quell'unico punto, noi raderemmo al suolo una città... e poi? Che altro faremmo? Gli esseri umani avrebbero tutto il tempo di proteggersi... di riorganizzarsi... e noi ci troveremmo contro l'intera forza militare del mondo umano, coalizzata contro di noi! Poi tornerebbero a DigiWorld e finirebbero quello che hanno iniziato tre anni fa! No, il nostro approccio deve essere più paziente, e deve fare il modo che, quando colpiremo, gli esseri umani non abbiano davvero modo di fermarci! Se emergiamo in numeri minori, ma in più zone strategiche del pianeta dei nostri nemici... allora sarà un gioco da ragazzi metterli in ginocchio! Li cancelleremo come loro hanno cercato di fare con noi... e risolveremo i problemi di DigiWorld una volta per tutte! Ma fino a quel momento... dobbiamo avere pazienza e non cedere al nostro primo istinto!"

Il Digimon di nome J-Mojyamon grugnì per il disappunto, e si appoggiò le mani sui fianchi. Si trattava di una sorta di Yeti dal fisico rotondo e massiccio, quasi del tutto coperto da una foltissima pelliccia bruna e sporca che lasciava scoperti soltanto le mani e i piedi, e la sua altezza totale raggiungeva, se non superava, i due metri e mezzo. La pelliccia diventava ancora più fitta sul muso, dando l'impressione che la colossale scimmia avesse i baffi e una lunga barba che quasi toccava terra, mentre i suoi capelli scompigliati, dai quali facevano capolino un paio di orecchie arrotondate, ricadevano in frange disordinate sui suoi occhi del colore dell'ambra nei quali si poteva leggere una inquietante luce di fanatismo. La sua impazienza di cominciare l'attacco al mondo umano non era stata nemmeno lontanamente messa sotto controllo dal discorso pur ragionato che Datamon gli aveva fatto... e infatti, un istante dopo, lo scimmione si diede un pugno sulla mano con abbastanza violenza da far paura a Datamon! Lo schiocco delle sue nocche che incontravano la pelle della mano opposta era sembrato un colpo di frusta!

"E invece io cedo! Quei vermi inferiori hanno osato invadere il nostro mondo, presentandosi come i nostri salvatori... e invece, quando hanno fatto fuori Lucemon, hanno approfittato del vuoto di potere per venire a sterminarci, e diventare loro i padroni di questo mondo!" ringhiò J-Mojyamon, con troppa foga per far credere che non avesse qualche motivo personale per odiare così gli esseri umani. "Molti dei miei compagni sono stati cancellati dalle loro diavolerie... e non torneranno mai più! I loro Digi-Tama... non sono più tornati ad un Primary Village! Ma avrò la mia vendetta, in un modo o nell'altro! E non saranno i tuoi discorsi, Datamon, ad impedirmi di prendermela!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: J-Mojyamon

Tipo: Animale Raro

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Jungle Bone, Perimeter Punch

Una particolare sottorazza di Mojyamon, che deriva la diversa pigmentazione dal fatto che vive in giungle e regioni montuose molto calde, invece che tra i ghiacci eterni. Di solito è timido, e non ama combattere, ma un torto personale può farlo infuriare... e in questi casi, diventa un avversario ferocissimo che non risparmia un colpo!

 

Datamon, passato l'attimo di sbalordimento, riprese il controllo di sè stesso e restituì a J-Mojyamon un'espressione che non ammetteva contraddizioni. "J-Mojyamon... so anch'io quanto gli esseri umani abbiano danneggiato DigiWorld, ma non sei tu l'unico che ha perso dei compagni a causa loro!" lo sgridò severamente. La scenetta era abbastanza buffa, visto che Datamon era molto più piccolo del suo sottoposto. "Gallantmon-sama ci ha permesso di prenderci la nostra rivincita su di loro, ma potremmo farlo davvero soltanto se non ci lasciamo offuscare la mente dal desiderio di vendetta, e non ci facciamo trasportare dai nostri sentimenti! Questi portali che Gallantmon-sama ci sta facendo costruire serviranno allo scopo... ma dobbiamo giocare bene le nostre carte, o rischieremo che si ripeta la tragedia! Quindi, J-Mojyamon, vedi di non alzare troppo la cresta! Non c'è soltanto la tua vendetta in gioco, ci sono cose più importanti! E ora, torniamo al lavoro..."

Datamon voltò le spalle allo yeti bruno, e ricominciò a dirigere le operazioni, indirizzando le varie squadre di Digimon alle zone in cui dovevano lavorare... e J-Mojyamon si mise i pugni sulle anche e si allontanò, brontolando qualcosa tra sè. Quando fu tornato vicino ai materiali da costruzione, sicuro di non essere visto da nessuno, guardò malissimo il piccolo robot, e mormorò qualcosa tra i denti.

"Tsk... cose più importanti? No, per me non ce ne sono!" ringhiò ferocemente. "Io... non sono un codardo come voi, e come Gallantmon! Vedrete cosa succederà, non appena avrò la possibilità di entrare in quel portale! Cambierete idea... quando tornerò dopo aver demolito la sede centrale della DATS!"

Rimuginando cupi propositi di vendetta contro gli esseri umani, J-Mojyamon tornò al lavoro, sicuro che molto presto avrebbe avuto la sua possibilità di dimostrare quanto più forti fossero i Digimon degli esseri umani...

 

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Quel pomeriggio, la sede centrale della DATS era abbastanza tranquilla, anche se lo stato d'allerta, dati i precedenti, non era mai stato sollevato... e data la mancanza di agenti immediatamente disponibili, erano Miki e Megumi - e, in caso di estrema emergenza, il capitano Satsuma stesso - ad essere pronte ad intervenire. Quello che mancava in fatto di movimento, in ogni caso, era ampiamente compensato dall'intenso lavoro che i tecnici stavano facendo per mantenere i contatti con il gruppo di Masaru e Takuya, seguire i loro movimenti, e tenere monitorato l'intero perimetro di Tokyo, in preparazione ad un nuovo assalto di Digimon che, a questo punto, non era che una questione di tempo. Con tutti questi elementi che congiuravano contro di loro, gli agenti dell'organizzazione segreta governativa facevano quello che potevano, pur nella consapevolezza che la migliore possibilità di salvezza per la città di Tokyo era che Masaru, Takuya e i loro compagni riuscissero ad entrare in contatto pacifico con Mercurimon, e riuscissero a scoprire cosa stesse accadendo a DigiWorld.

Se non altro, stava pensando Satsuma mentre dava un'occhiata agli schermi sulla sua postazione, il fatto che le menti dietro questa invasione stessero complottando qualcosa, dava loro il tempo di prepararsi... ovviamente, da un altro punto di vista, il fatto che ci mettessero tanto tempo ad assalire in massa il mondo umano voleva dire che, qualunque piano avessero in mente, sarebbe stato accuratamente congegnato e potenzialmente devastante. Nella peggiore delle ipotesi, potevano aspettarsi un attacco in massa...

Un'atmosfera di incertezza come quella avrebbe probabilmente logorato chiunque non avesse la freddezza e la capacità di leadership di Rentaro Satsuma, e sia Miki che Megumi, in quel momento sedute alle loro postazioni con a fianco i loro PawnChessmon, non potevano che essere impressionate da come l'ex-investigatore privato gestiva il tutto, pur avendo risorse limitate. Sfortunatamente, la sua perseveranza non era stata, per il momento, premiata: il Ministero della Difesa, sotto l'amministrazione (incapace, secondo le due operatrici) di Hashiba, nonostante gli eventi dei giorni scorsi, aveva notevolmente raffreddato i rapporti, e il loro trattamento del personale era a malapena nei limiti di quello che si poteva considerare buona educazione. E ancora, nonostante le indagini profuse, la DATS e la polizia non avevano scoperto nulla sul rapimento della giovane Kaede Suzushiro, la ragazza scomparsa diversi giorni prima, scomparsa per la quale erano incriminati i Digimon. C'era qualcosa che non andava, in quello strano caso... non ultima, la mancanza pressochè assoluta di tracce o di un movente. Tutti elementi che portavano a sospetti poco gradevoli...

Satsuma si aggiustò gli occhiali da sole. Erano comunque tutte supposizioni, e finchè non fossero state supportate da prove attendibili, non avevano alcun valore, quindi...

Si voltò verso l'ingresso della sala quando la porta scorrevole si aprì, e la nuova, giovanissima agente Chika Daimon entrò accompagnata da Dorumon, con incedere allegro che comunque si manteneva formale ed educato. Satsuma, Miki e Megumi si alzarono per accoglierli, e i due amici si fermarono sulla soglia e si inchinarono. "Buongiorno, Satsuma-taichou... Shirokawa-san, Kurosaki-san..." esordì la bambina. "Io e Doru-chan ci scusiamo per il ritardo."

"Buongiorno, agente in prova Daimon." rispose il comandante supremo. "Nessun ritardo. Io e le agenti Shirokawa e Kurosaki stavamo appunto mettendo un pò di ordine. Sei arrivata in perfetto orario."

"Vediamo con piacere che tu e il tuo partner state prendendo sul serio il vostro nuovo compito." continuò Kudamon. "D'accordo, allora con oggi possiamo passare alla parte più avanzata del vostro addestramento. Kurosaki, se volessi fare il favore..."

"Sì, signore." rispose prontamente l'operatrice dai capelli violetti, alzandosi dalla sua postazione e conducendo con sè il suo PawnChessmon nero. "Molto bene, Chika-chan, Dorumon-chan, il vostro addestramento di oggi consisterà nel..."

Improvvisamente, un segnale di allarme risuonò nella sala, e tutti i presenti si voltarono verso la postazione di Shirokawa, che aveva lanciato un breve grido di allarme nel vedere una luce rossa accendersi sul suo schermo, in prossimità di uno dei quartieri di Tokyo più importanti! Immediatamente, la biondina si girò verso la postazione del capitano e annunciò l'allarme. "Capitano Satsuma! I nostri strumenti hanno rilevato una reazione digitale nel settore 120... un Digimon di livello Champion, a quanto pare. E' venuto da solo, ma sembra trovarsi in una zona abbastanza popolosa!" esclamò l'operatrice bionda. "E' necessario intervenire quanto prima."

Satsuma annuì, e si rivolse a Kurosaki, a Chika e ai loro Digimon. "Hm. Allora... Kurosaki e Shirokawa, intervenite con priorità assoluta. Agente in prova Daimon, questa è l'occasione giusta per imparare qualcosa su un intervento vero e proprio. Quindi, parteciperete anche tu e il tuo Digimon. Restate comunque nelle retrovie, e non agite a meno che non riceviate un ordine esplicito." diede istruzioni.

"Ricevuto, capitano Satsuma!" risposero in coro le due operatrici. Dorumon aveva assunto un'espressione molto determinata, ma Chika non sembrava altrettanto convinta... era soltanto il suo secondo giorno come agente della DATS, e già le veniva chiesto di intervenire, anche se soltanto come spettatrice passiva!

"S-Satsuma-taichou?" chiese, indicando verso di sè con gli occhi leggermente spalancati. "Ha detto... che parteciperò anch'io all'intervento? Ne... ne è proprio sicuro? Con... con tutto il dovuto rispetto, ovviamente, è solo che non penso di..."

"Sì, comprensibile..." le rispose Kudamon. "So che la cosa può lasciarvi alquanto perplessi... ma vi possiamo assicurare che Shirokawa e Kurosaki faranno in modo che voi restiate al sicuro. Consideratelo semplicemente un intervento dimostrativo. Kurosaki, Shirokawa, voi sapete cosa fare."

"Va bene, capitano Satsuma... Kudamon." concluse Kurosaki. "Interveniamo subito."

Poi, la ragazza dai capelli viola si girò verso Chika e Dorumon e, dopo aver fatto loro un occhiolino, indicò il corridoio d'uscita. "Chika-chan, Dorumon-chan... voi non vi preoccupate! Io e la mia collega saremo più che sufficienti per sconfiggere questo Digimon! Ora forza, è il momento di muoversi!"

Dorumon borbottò qualcosa, deluso per non aver potuto prendere parte all'azione... ma Chika, ritrovata la sua vivacità, si mise sull'attenti e si portò una mano alla fronte come per fare un saluto militare.

"Sì, Kurosaki-san! Agli ordini!" esclamò.

 

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Nel Mondo Digitale, nello stesso settore dove Datamon e i Digimon suoi sottoposti stavano lavorando alla stabilizzazione del Digital Gate, era scoppiato un mezzo pandemonio quando uno dei "lavoratori" aveva abbandonato il lavoro ed era letteralmente saltato attraverso il cancello dimensionale non ancora ultimato, facendo irruzione attraverso la zona di lavoro e superando le recinzioni! Tutto era avvenuto così velocemente, che molti dei Digimon stavano ancora cercando di capirci qualcosa quando il loro collega era ormai mezzo scomparso nel passaggio dimensionale!

"Che diavolo... ma che sta facendo quel pazzo? Così destabilizzerà il Gate!" esclamò Datamon con rabbia e frustrazione. "Ci abbiamo messo troppo tempo per stabilizzarlo per rischiare di... hey, J-Mojyamon! Che ti è saltato in mente? Così manderai all'aria il nostro lavoro! Torna indietro, subito!"

"Neanche per idea!" ruggì lo scimmione, mentre il suo corpo scompariva man mano. "Io non sono un codardo come voi! Andrò nel Mondo Reale, e vi porterò la testa di un agente della maledetta DATS! Così Gallantmon-sama si convincerà che non abbiamo bisogno di aspettare! Possiamo andare dritti nel Mondo Reale... e sterminare quei maledetti umani! Voi restate qui a perdere il vostro tempo... ma io devo vendicare i miei compagni, e nessuno mi fermerà!"

Datamon fece un passo in avanti, nel tentativo di indurre il suo sottoposto impazzito a più miti consigli. "Ma che diavolo stai dicendo, J-Mojyamon! Sei un maledetto idiota! Non ti rendi conto che così il portale verrà..."

"J-Mojyamon!" gli gridò contro un Kuwagamon verde che si trovava appena dietro Datamon. "Pezzo di idiota, non ti rendi conto che così rischi di mandare tutto al diavolo? Torna subito indietro..."

Troppo tardi. Con un ruggito di battaglia, J-Mojyamon entrò del tutto nel passaggio dimensionale, e scomparve davanti agli occhi di tutti i lavoratori, che scuotevano increduli la testa, o si guardavano attoniti tra loro. Quando fu passato del tutto, il cancello dimensionale ondeggiò pericolosamente e minacciò di chiudersi dietro di lui! Datamon non poteva fare altro che pregare che questo non accadesse... un simile avvenimento avrebbe davvero mandato in fumo tutto il loro lavoro!

"Accidenti! Ma proprio un idiota che viaggia con le fette di salame sugli occhi ci doveva capitare?" ringhiò un Golemon tra la folla. "Al diavolo, ora non possiamo più perdere tempo! Dobbiamo salvare il salvabile!"

Scosso dal suo stupore dalle parole del lavoratore, Datamon riprese il suo piglio da direttore, e ricominciò a gestire il lavoro come meglio poteva date le circostanze. "Sì, Golemon ha ragione! Il Digital Gate non è ancora collassato, e se ci sbrighiamo facciamo ancora in tempo a salvare almeno quello!" esclamò. "Forza, preparate i generatori di distorsione... e spargeteli attorno alla zona! Regolateli sulla frequenza del Gate e stabilizzatelo! Non possiamo permetterci di perderlo!"

"Sì, signore! Provvediamo subito!" disse un Kongoumon, un Digimon di livello Armour simile ad un grosso coleottero dorato con numerose braccia e un corpo rotondo e quasi sferico, mentre si dirigeva alla massima velocità possibile verso le attrezzature sparse nelle vicinanze.

Datamon tirò un breve sospiro di sollievo quando vide i suoi subordinati che iniziavano i lavori di stabilizzazione del Digital Gate, appena in tempo prima che il passaggio dimensionale, già instabile di suo, collassasse senza possibilità di recupero. Quantomeno, erano riusciti a limitare i danni... ma le conseguenze di un colpo di testa da parte di uno solo dei suoi subordinati avrebbe potuto avere delle conseguenze decisamente gravi, e non moriva dalla voglia di fare rapporto di questo accadimento ai suoi superiori, una volta che fosse venuta fuori la verità...

"Questa non ci voleva... Gallantmon-sama non sarà contento di questo fiasco!" ringhiò, mentre raccoglieva una lavagnetta e cominciava a tracciarci degli schemi apparentemente incomprensibili...

 

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Il veicolo speciale della DATS per gli interventi urgenti, normalmente affidato a Yoshino, frenò con un breve stridìo di pneumatici vicino ad un parcheggio comune, nelle vicinanze del palazzo Meiji del quartiere di Ginza, una delle zone più popolose e culturalmente interessanti della capitale del Giappone... e un istante dopo, dalle porte uscirono in tutta fretta Kurosaki, Shirokawa, i loro PawnChessmon, Chika e Dorumon, pronti all'intervento. Come di solito accadeva in quei casi, le autorità avevano designato la zona come off-limits e avevano aiutato la popolazione civile ad evacuare... ed ora, aiutati nel loro compito da una recinzione che bloccava l'ingresso alle zone più interne del tempio, stavano impedendo ai turisti troppo curiosi - tra i quali era possibile vedere diversi occidentali, di avvicinarsi troppo alla zona nella quale il Digimon invasore stava infuriando. Tutto questo, ovviamente, non senza un bel pò di proteste e richieste di spiegazioni da parte dei diretti interessati...

"Mamma mia..." commentò Chika, guardando impressionata la moltitudine di gente. "Succede... sempre così, quando arriva un Digimon nel Mondo Reale? Quando io e la mamma siamo state al luna park con Tohma-san, è successa una cosa del genere, ma..."

"Sì, più o meno è così, Chika-chan..." rispose Shirokawa, con il Digivice-Ic già a portata di una mano, e un distintivo della DATS nell'altra. "Comunque, tu e Dorumon-chan non dovete preoccuparvi. Restate dietro a noi e mantenete la calma."

"Ricevuto..." rispose il piccolo dinosauro viola. I due nuovi membri della DATS obbedirono all'ordine e seguirono a ruota le due operatrici mentre queste si facevano strada tra la folla e finalmente raggiungevano gli agenti schierati attorno al perimetro. Come Shirokawa aveva detto, la semplice identificazione come agenti della DATS fu sufficiente a dare a tutte e tre e ai loro Digimon il permesso di passare... anche se, mentre passavano vicino ai poliziotti, Chika e Dorumon sentirono qualche commento sussurrato circa il fatto che le reclute della DATS stessero scendendo sempre di più come età media...

"Hey, un momento! Che significa? E... e quelli chi erano?" si sentì la voce di un uomo, sopra il vociare della folla. Chiaramente, la vista di alcuni Digimon non poteva lasciare indifferenti... "Che... che sta succedendo qui? Vogliamo delle spiegazioni!"

"Con... con calma, signori! Vi possiamo spiegare tutto... ah, guardate, stanno giusto arrivando gli operatori!" rispose un agente, mentre guardava verso il parcheggio nel quale Shirokawa aveva lasciato l'automobile. Altri due veicoli della DATS per gli interventi speciali erano arrivati e avevano fatto scendere un piccolo gruppo di agenti dotati di inibitori mnemonici.

"Gli operatori?" chiese una donna in mezzo alla folla. "Che significa? Voi sapete qualcosa che noi non..."

"Con calma, signora, con calma!" rispose un altro poliziotto... mentre, con un cenno della testa, faceva cenno agli agenti della DATS che era il momento di agire. Gli addetti alla modifica della memoria non se lo fecero dire due volte, e attivarono i loro congegni, illuminando l'intero assembramento di persone con una strana luce bianca che lasciò tutti i presenti abbaglianti e come ipnotizzati! Lo strano effetto durò soltanto un secondo prima che tutti ritrovassero il senno, e si guardassero attorno spaesati... segno sicuro che le utili invenzioni della DATS avevano fatto il loro effetto e avevano soppresso ogni ricordo legato ai Digimon dalle menti dei presenti!

"Come vi stavamo spiegando, signori..." riprese l'agente che aveva parlato prima. "Ci sono giunte voci attendibili secondo cui dei terroristi avrebbero nascosto una pericolosa carica esplosiva qui attorno! Abbiamo dovuto far evacuare la zona per evitarvi rischi inutili, e adesso un gruppo di artificieri altamente specializzati sta andando sul posto per disinnescare la bomba! Niente panico, la situazione è sotto controllo! Allontanatevi con calma e in ordine, e vedrete che i nostri agenti faranno il resto! Ma... restare qui potrebbe essere pericoloso! Seguite le nostre indicazioni, e vedrete che nessuno si farà male!"

Quell'annuncio aveva fatto corrugare la fronte ad alcuni increduli, che avevano ritenuto che la spiegazione non tornasse completamente... ma la maggior parte aveva pensato che, in effetti, non si era mai troppo prudenti e che fosse una buona idea seguire le direttive degli agenti. E così, dopo un primo istante di paura, la disciplina e l'ordine tipici della società giapponese avevano preso il sopravvento, e la folla si stava allontanando dalle recinzioni, lasciando che gli agenti della DATS facessero il loro lavoro...

"Uff... bene, e qui abbiamo fatto quello che dovevamo..." affermò uno degli addetti agli inibitori di memoria. "Ora aspettiamo che le nostre agenti facciano il loro lavoro. Speriamo che riescano a cavarsela... ho qualche dubbio che sia stata una buona idea ar partecipare anche quella bambina all'azione..."

 

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Trovare il Digimon invasore non era stato difficile: si era lasciato dietro una traccia inconfondibile di tavoli, sedie e panchine buttati all'aria, e aveva causato notevoli danni agli edifici... e poi, i suoi continui ruggiti di rabbia, che in più di un occasione avevano fatto venire a Chika l'impulso di fermarsi dov'era, rendevano impossibile ignorare la sua presenza! Le agenti e i loro Digimon lo avevano inseguito soltanto per qualche minuto, prima che il Digimon nemico, un colosso scimmiesco e peloso identificato come J-Mojyamon, si fermasse per affrontarle nel bel mezzo di una strada ghiaiosa...

"Mamma mia, è gigantesco!" esclamò Dorumon, mettendosi davanti a Chika con aria protettiva. A loro volta, Shirokawa, Kurosaki e i loro PawnChessmon, forti della loro maggiore esperienza nel gestire simili minacce, avevano creato un muro umano tra le reclute più giovani e il bersaglio, in modo da essere soltanto loro a dover sostenere l'assalto del mostro impellicciato.

"Chika-chan, Dorumon... come ha detto il capitano Satsuma, voi dovete restare indietro." affermò Shirokawa. "Agite da supporto soltanto in caso di emergenza, e in ogni caso non esponetevi troppo. D'accordo?" La bambina, ancora piuttosto spaventata alla vista dello yeti digitale, aveva risposto di sì senza fare storie, e si era ritirata di qualche passo, senza mai allontanarsi troppo dal suo partner digitale.

Ora sicure di aver messo al sicuro i loro colleghi più giovani, le due operatrici della DATS si rivolsero a J-Mojyamon, come due poliziotte che avevano messo all'angolo un criminale. I PawnChessmon, da parte loro, puntarono le loro lance contro il bestione, incuranti del fatto che quelle piccole armi non sembrassero niente più che manici di scopa in confronto alle dimensioni del nemico. "Noi siamo agenti della Digital Accidents Tactical Squad, con il compito di mantenere la tregua tra il Mondo Reale e il Mondo Digitale." affermò con sicurezza la giovane dai capelli viola. "Tu sei emerso nel Mondo Reale senza permesso, e hai provato danni ingenti senza essere stato in alcun modo provocato. Perciò, è nostro dovere riconsegnarti al Mondo Digitale. Seguici senza opporre resistenza, e andrà tutto bene. Rifiuta, e noi e i nostri Digimon saremo costretti ad usare metodi coercitivi che preferiremmo evitare."

Come Kurosaki prevedeva, la reazione di J-Mojyamon a questo discorso non fu che un'alzata di spalle e un grugnito sprezzante. Il bestione impellicciato mosse due passi pesanti verso di loro, curandosi di scuotere il terreno più che poteva... poi, gettò indietro la testa e scoppiò in una fragorosa risata! "HAHAHAHAHAAA! E così, IO vi avrei attaccati senza essere provocato, eh?" ringhiò, per poi muovere un dito verso le ragazze ed indicarle una ad una. "Quello che dite è davvero incredibile, lo sapete? Voi esseri umani siete molto bravi a convincervi che siete le vittime, quando tre anni fa siete stati VOI ad attaccarci senza essere provocati! Mi dispiace, ma io non cado nei vostri sporchi trucchetti! Sono qui per distruggere voi della DATS, e portare le vostre teste a Gallantmon-sama! Perimeter Punch!"

J-Mojyamon strinse una mano a pugno e colpì il terreno, sollevando un'onda d'urto che fece perdere l'equilibrio a Shirokawa, a Chika e ai due PawnChessmon! Dorumon e Kurosaki riuscirono a malapena a restare in piedi, appoggiandosi al primo appiglio che furono in grado di trovare! Senza aspettare che gli avversari rimasti a terra si rialzassero, J-Mojyamon lanciò un altro ruggito di battaglia e si scagliò contro di loro a passo di carica!

Per sua sfortuna, non si trovava di fronte due ragazzine spaventate e due Digimon inoffensivi... ma due agenti addestrate della DATS che non mettevano a rischio le loro vite per la prima volta in quel momento! Shirokawa si rialzò rapidamente, tenendo d'occhio il Digimon in avvicinamento... e senza perdere la calma, lanciando soltanto a Chika uno sguardo con il quale le raccomandava di mettersi al sicuro, tirò fuori il suo Digivice-Ic nel momento stesso in cui la sua collega dai capelli scuri faceva la stessa cosa! Nelle mani libere delle due ragazze si accesero due Digi-Soul, una bianca e una nera... che Shirokawa e Kurosaki utilizzarono immediatamente per far evolvere i loro Digimon!

"DIGISOUL... CHARGE!" esclamarono in contemporanea, per poi inviare l'energia sotto forma di un raggio di luce verso i loro PawnChessmon! Colto di sorpresa, il bestone peloso si fermò e si coprì gli occhi con le braccia... restando fermo al suo posto giusto il tempo necessario ai due Digimon-pedina di passare al loro livello evolutivo superiore!

"PawnChessmon shinka... KnightChessmon!"

Quando J-Mojyamon potè riaprire gli occhi, notò con sconcerto che i due fragili Digimon simili a soldatini di ceramica, che lui era riuscito a buttare a terra senza il minimo sforzo, avevano assunto l'aspetto di un paio di centauri, uno bianco e uno nero, con tra le mani delle enormi lance acuminate! Due avversari che sicuramente gli avrebbero potuto causare più problemi... ma la sua testardaggine gli impedì di fare la cosa più saggia, che probabilmente sarebbe stata lasciar perdere tutto e consegnarsi! Per nulla scoraggiato, J-Mojyamon restò un paio di secondi fermo al suo posto, schiumante di rabbia... e poi ripartì alla carica e si gettò contro il KnightChessmon più vicino, quello bianco! Un pugno fenomenale sfrecciò verso di lui, e il centauro bianco si difese efficacemente sollevando la sua lancia e intercettando il colpo, per poi rispondere con un pugno del suo braccio libero. Anche questo attacco andò a vuoto, purtroppo, visto che J-Mojyamon si era aspettato il contrattacco e aveva alzato il braccio libero appena in tempo per bloccarlo... ma prima che potesse rispondere, lo yeti fu costretto a staccarsi dal suo bersaglio, a causa del contrattacco del KnightChessmon nero, che cercò di trafiggerlo con la sua lancia. Arrabbiato, lo scimmione indietreggiò e alzò la guardia per proteggersi dai colpi di lancia che i due KnightChessmon gli sferravano in perfetta sincronia... poi, colto il momento giusto, scartò il KnightChessmon nero e cercò di prenderlo su un lato nel momento in cui la lancia scattava in avanti. Kurosaki, accortasi del pericolo, gridò un avvertimento al suo Digimon... ed entrambi i centauri, con un sincronismo che non poteva venire che da un rigoroso e costante allenamento, interruppero l'attacco e saltarono all'indietro, facendo in modo che il pugno di J-Mojyamon colpisse l'aria! Il Digimon grugnì di nuovo e cercò di incalzare i due avversari... solo per essere accolto da un doppio pugno che i KnightChessmon sferrarono all'unisono, colpendolo violentemente in pieno petto e mandandolo a terra tra due baffi di polvere! Soddisfatte, le due operatrici si voltarono l'una verso l'altra e si scambiarono un sorriso. Da quanto avevano visto, la battaglia stava già volgendo a loro favore, e quell'emersione, entro fine giornata, sarebbe stata registrata come niente più che un'operazione di routine...

"W... Wow..." mormorò Chika, rialzandosi con l'aiuto di Dorumon, e spolverandosi l'uniforme. "I Digimon di Kurosaki-san e Shirokawa-san sono davvero bravi! Hai visto come si muovono? Sembra quasi che si leggano nel pensiero a vicenda..."

"E non solo loro... anche le loro partner!" affermò il piccolo dinosauro viola. "Hai visto come agiscono in collaborazione? Accidenti, quasi mi dispiace che siamo qui soltanto come spettatori..."

A Chika, invece, la cosa non dispiaceva affatto... se fosse stata lei al posto delle sue superiori, si rese conto con un sorrisetto imbarazzato, probabilmente sarebbe rimasta congelata dalla paura di fronte ad un Digimon così enorme e violento. E c'era sempre il caso che accadesse qualcosa e lei fosse costretta ad intervenire...

Ma a giudicare dall'efficacia con cui i KnightChessmon stavano gestendo la minaccia di J-Mojyamon, questa evenienza sembrava alquanto improbabile. Agendo in perfetta sincronia, i Digimon centauri avevano evitato un altro colpo, sferrato con entrambe le mani dal furioso invasore... e con altrettanta rapidità, avevano risposto con il loro attacco Knight Lancer, eseguendo una breve carica che terminò con un potente colpo di lancia in contemporanea al torace del nemico. Ancora una volta, J-Mojyamon finì a terra, e questa volta ci mise un pò più di tempo per rialzarsi...

"Uuuugh..." grugnì, testardamente determinato a distruggere almeno uno di quei piccoli umani. "Voi... maledetti umani... non me ne andrò senza avervi distrutto! Voi... avete attaccato il nostro mondo, e avete ucciso i miei compagni... e adesso siete tornati per finire il lavoro, vero? Beh, non finirà come volete voi! Io... sono venuto qui per distruggervi e vendicare i Digimon che avete cancellato! E non saranno certo quei ridicoli schiavi che vi portate dietro ad impedirmelo!"

"Ridicoli... schiavi? Hey, stai attento a come parli!" esclamò Dorumon, punto sul vivo. Il fatto di essere lì soltanto per imparare e fare da supporto non gli impediva di dire quello che pensava, soprattutto se le accuse che J-Mojyamon faceva erano così completamente prive di senso. "Non so di cosa tu stia parlando, quando dici che gli esseri umani hanno attaccato DigiWorld... ma Chika e i suoi amici non ci considerano come schiavi! Io ho scelto di mia volontà di stare con lei!"

"E' vero! Io non ho costretto Doru-chan a fare nulla." continuò la bambina, con una mano appoggiata alla schiena di Dorumon in un gesto di amicizia. "E noi due... ci siamo uniti alla DATS perchè non volevamo doverci separare!"

"Tsk..." grugnì lo yeti marrone. "E allora... visto che voi della DATS non tenete i Digimon in schiavitù... per quale motivo hanno deciso di aiutarvi a distruggere il nostro mondo?"

"Non abbiamo nessuna intenzione di distruggere il Mondo Digitale." spiegò Kurosaki fermamente. "Il nostro scopo è soltanto quello di proteggere il nostro mondo, e i nostri Digimon si sono uniti a noi perchè credono davvero che le due razze possano coabitare in pace. Non sappiamo a cosa ti riferisci quando parli di Digimon uccisi dagli esseri umani, ma stiamo investigando per capire cosa è successo, e far venire a galla la verità."

"Proprio così!" concluse Dorumon. "Io e Chika siamo amici... e anche tutti i Digimon della DATS hanno accettato di diventare amici degli umani di loro volontà."

Tutti si aspettavano che questo discorso calmasse un pò i bollenti spiriti di J-Mojyamon, e in effetti, per un attimo, il bestione rilassò le mani lungo i fianchi e assunse un'espressione solenne, facendo così credere che le parole appena pronunciate lo avessero raggiunto. Chika stava per tirare un sospiro di sollievo... quando J-Mojyamon parlò di nuovo, con quella che si dice una calma terrificante!

"Allora... se voi siete diventati amici degli umani di vostra volontà... questo significa che siete traditori della vostra stessa razza!" affermò con monolitica certezza. "E dobbiamo distruggervi per sopravvivere.". L'animale scimmiesco passò dalla calma piatta all'ira furiosa in una frazione di secondo, lanciò un altro ruggito assordante, e si scagliò contro i due KnightChessmon con una velocità che prima di allora non aveva dimostrato, cogliendo alla sprovvista l'intero drappello di agenti della DATS. Quando Chika e Dorumon indietreggiarono per la sorpresa, J-Mojyamon aveva già raggiunto i due centauri e aveva afferrato le loro lance con le sue enormi mani, per poi sollevarli di peso e scagliarli di lato come due ramoscelli! Con due schianti impressionanti, i KnightChessmon si abbatterono sul terreno ghiaioso!

Era accaduto tutto con una tale velocità, che Kurosaki e Shirokawa non riuscirono neppure a pronunciare un'esclamazione d'allarme prima di essere costrette a scansarsi per non essere travolte dalla carica impetuosa di J-Mojyamon. Lo scimmione passò in mezzo alle due ragazze, senza neanche degnarle di uno sguardo... e una frazione di secondo dopo, il motivo apparve drammaticamente evidente: il Digimon invasore stava caricando contro Chika e Dorumon!

La più piccola dei fratelli Daimon rimase talmente congelata dalla paura che si sentì i muscoli irrigiditi quando il colosso impellicciato coprì, in poche falcate, la distanza che lo separava da lei e dal suo Digimon. Solo quando vide il pugno di J-Mojyamon sollevarsi e scendere giù per abbattersi su di lei e sul suo compagno, la ragazzina si riebbe da quell'attimo di panico... ma anche così, fu soltanto l'intervento tempestivo di Dorumon ad impedire al Digimon nemico di stritolarla! Il piccolo dinosauro viola si gettò sulla sua partner, spingendola di lato... e lui stesso riuscì ad evitare l'attacco solo di qualche centimetro, col risultato che il semplice impatto fu sufficiente a farli cadere a terra e rotolare per almeno un metro! Chika, stringendo i denti per i graffi che si era fatta, si rialzò in piedi... soltanto per vedere che il bestione era già tornato all'attacco... e che i KnightChessmon non sarebbero stati in grado di raggiungerlo in tempo, visto che si stavano ancora rialzando!

"Chika!" esclamò Dorumon, mettendosi rapidamente davanti alla sua amica. "Non abbiamo altra scelta! Devi attivare la tua Digi-Soul, se vogliamo affrontare questo bestione! I Digimon di Kurosaki e Shirokawa non arriveranno in tempo!"

"C-cosa? D-Doru-chan..." balbettò lei. "Attivare... la mia... Digi-Soul? Ma... non... non l'ho mai fatto prima.. e poi, il capitano Satsuma ci ha detto di non intervenire se non..." Si interruppe, vedendo che J-Mojyamon stava tirando di nuovo indietro il pugno per attaccare, e nonostante non si sentisse per nulla a suo agio nel disobbedire all'ordine del suo superiore, Chika estrasse il suo Digivice-Ic viola, e cercò di concentrarsi nonostante la paura, ricordando quello che Masaru e gli altri agenti della DATS le avevano detto sull'attivazione del piccolo congegno...

Sentì qualcosa fendere l'aria, e si rese conto che si trattava del successivo attacco di J-Mojyamon, ormai troppo vicino per poter essere evitato. Al tempo stesso, cercò di sgombrare la sua mente da ogni pensiero superfluo, concentrandosi unicamente sul suo compagno digitale... e appena in tempo, si sentì il braccio destro percorso da una scarica di energia, e dei quadratini di luce violetta si accesero attorno alla sua mano! Shirokawa, che era andata ad assistere il suo Digimon mentre questo si rialzava, notò quello che stava accadendo, e ne rimase sorpresa!

"Miki, guarda lì!" esclamò. "Sembra... che Chika-chan abbia già imparato ad usare la sua Digi-Soul! Sta per far evolvere il suo Digimon!"

La ragazza dai capelli violetti e il KnightChessmon nero guardarono nella stessa direzione... e si accorsero che, in effetti, era proprio così! A quanto pareva, il controllo della Digi-Soul era una cosa che veniva spontanea alla famiglia Daimon...

"Digi-Soul... CHARGE!" esclamò Chika, piazzando la mano in cima al suo Digivice. Come succedeva con gli altri Digimon, lo schermo si accese e sprigionò un raggio di energia bianco che investì Dorumon, e lo fece evolvere!

"Dorumon... shinka..."

J-Mojyamon ringhiò di rabbia e si fermò a metà del suo attacco, coprendosi gli occhi con il braccio libero per poi fare alcuni passi indietro, mentre davanti ai suoi occhi e a quelli meravigliati di Chika, il piccolo Dorumon aumentava di dimensioni. Un istante dopo, la luce si dissolse, presentando la nuova forma del piccolo Digimon: era abbastanza simile a quella precedente, ma era molto più alta, al punto da arrivare quasi al mento di J-Mojyamon, e aveva un paio di grandi ali membranose che fuoriuscivano maestosamente dalla schiena. Inoltre, la sua pelliccia si era scurita notevolmente, e aveva assunto un colore grigio piombo, con una corta criniera bianca e altre macchie bianche sulle zampe e sulla punta del muso e della coda, oltre che all'interno delle ali. La sua aria da combattente era resa esplicita dalle unghie ricurve, rosse ed affilate che spuntavano dalle zampe, e le sue orecchie a punta si erano fatte più lunghe, simili a quelle di un elfo, mentre la gemma rossa incastonata sulla sua fronte brillava di una luce più sanguigna, e i suoi occhi avevano assunto una sfumatura dorata. Il nuovo Digimon spalancò nuovamente le ali e le sbattè rumorosamente, restando in sospensione sul posto... e infine atterrò e squadrò con rabbia il suo avversario!

"...DORUGAMON!"

"Doru-chan... si è evoluto..." mormorò Chika. Persino lei non riusciva a credere di esserci riuscita così, al primo colpo...

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Dorugamon

Tipo: Drago

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Power Metal, Cannon Ball

Questo Digimon robusto e feroce dimostra grande aggressività in combattimento, ed è conosciuto per la sua impulsività, ma possiede anche l'intelligenza tipicadei Digimon drago, ed è molto docile in condizioni normali. La sua interfaccia, la gemma rossa che ha sulla testa, è di un tipo che si pensava essere in disuso, ma il motivo è sconosciuto.

 

"Incredibile, un altro Digimon completamente sconosciuto..." affermò Shirokawa. "Accidenti, credo proprio che avremo il nostro bel da fare ad aggiornare i database della sede centrale, con tutti i Digimon che stanno saltando fuori di recente!"

Dorugamon, la forma Champion di Dorumon, si piazzò fieramente davanti a J-Mojyamon, con gli artigli sollevati e le ali spiegate. La sua determinazione riusciva a mettere paura anche a quel bestione... e allo stesso tempo, il Digimon invasore percepiva qualcosa che non andava nel suo avversario. Quello strano draghetto alato aveva qualcosa di molto strano, anche se a parole non era facile spiegare di cosa esattamente si trattasse. Semplicemente... aveva l'impressione che quel Digimon... in qualche modo violasse qualche regola non scritta di come dovevano essere i Digimon! Meglio di così non poteva spiegare quel vago senso di nausea che lo prendeva mentre guardava la gemma sulla fronte di Dorugamon...

"Tu... tu, piccolo mostro..." grugnì J-Mojyamon. "Tu... devi essere quello strano Digimon di cui sentivo parlare quando ero a DigiWorld! Quello a cui Mercurimon e Gallantmon-sama stavano dando la caccia! Ecco perchè non si sentiva più parlare di te! E' ovvio, hai trovato il modo di arrivare nel Mondo Reale... e di aiutare gli esseri umani a distruggere DigiWorld! E' tutto fin troppo chiaro, adesso!"

Chika lo guardò con un certo stupore. Certo che quel Digimon era un maestro nel capire soltanto quello che voleva lui...

Dorugamon, tuttavia, non aveva intenzione di dare troppa corda a quel fanatico, e corrugò la fronte mentre si metteva in guardia. "Non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando." disse il draghetto, con una voce acuta e allo stesso tempo rombante, che allungava un pochino le 'r'. "Io... non so perchè tutti gli altri Digimon ce l'avevano con me, e perchè mi considerassero una specie di mostro. Ora, però, ho trovato qualcuno che mi accetta per quello che sono, e non permetterò nè a te, nè a Mercurimon, nè a questo... Gallantmon di cui parli... di fare loro del male! Quindi... vattene ora, o te la vedrai con me!"

Il mostro accolse questo aut-aut con un acuto grido di rabbia, e sferrò un pugno al terreno, usando di nuovo il suo temuto Perimeter Punch! La scossa sismica dissestò il terreno man mano che avanzava, e riuscì a far perdere per un istante l'equilibrio a Chika e ai due KnightChessmon... ma Dorugamon prese il volo e la evitò, per poi gettarsui sul suo nemico con un potente colpo di testa! L'impatto fu notevole, al punto che J-Mojyamon ricadde all'indietro con un grugnito e fu costretto ad appoggiare la mano a terra per non ritrovarsi prono. Si rialzò di scatto e cercò di attaccare Dorugamon direttamente, con un tremendo pugno di destro, ma ancora una volta il drago si rivelò troppo agile, e riuscì ad evitare il colpo, quasi danzando in aria oltre la portata del suo avversario. Quando poi J-Mojyamon si tirò indietro per attaccare di nuovo, Dorugamon spalancò la bocca... e scagliò uno dei suoi attacchi contro l'avversario scoperto!

"Power Metal!" ringhiò Dorugamon. Una sventagliata di sfere d'acciaio partì dalla sua bocca, e colpì in pieno J-Mojyamon, che ringhiò di dolore e si abbattè a terra con uno schianto, sollevando un fitto polverone. Dorugamon salì ancora di quota, e sparò altri proiettili di metallo, ognuno dei quali andò a segno, e causò ulteriore dolore allo scimmione, che solo a malapena riuscì a sottrarsi a quella scarica e a rimettersi in piedi. Dorugamon iniziò poi a scendere, deciso a continuare l'assalto nel caso J-Mojyamon non avesse ancora abbandonato la partita...

...cosa che in effetti, non era intenzionato a fare! Ormai furioso oltre ogni limite, il Digimon scimmia serrò i pugni e tentò di attaccare di nuovo, sferrando un pugno fenomenale che per fortuna, una volta di più, mancò il bersaglio...

"Aaaaargh!" ringhiò J-Mojyamon, irritato come se Dorugamon gli avesse fatto un torto personale. "Stai fermo dove sei, maledetto mostriciattolo! Devi accettare il tuo destino e farti distruggere!"

"Non ci penso nemmeno!" gli rispose il drago. "Io ci tengo alla mia vita, e non la abbandonerò soltanto perchè mi ordinate voi di farlo! E poi... ti consiglierei di guardarti le spalle! Non sono mica io, il tuo unico avversario!"

J-Mojyamon restò per un attimo dubbioso... poi, con un brivido di orrore, si ricordò che i due KnightChessmon di Kurosaki e Shirokawa erano ancora in attività, e che nella sua foga di sbarazzarsi di Dorugamon e Chika, si era praticamente dimenticato di loro! Di scatto, si voltò per guardarsi le spalle...

...e tutto quello che riuscì a vedere fu un paio di lampi bianchi e neri, prima che le lance dei KnightChessmon lo colpissero in pieno petto!

"Knight Lancer!" esclamarono i due centauri in contemporanea. J-Mojyamon spalancò gli occhi, in un'espressione di puro orrore, prima che i dardi gli trapassassero il torace, impalandolo! Riuscì soltanto a grugnire qualcosa di incomprensibile, a maledire gli esseri umani con il suo ultimo respiro... prima che il suo Digi-Code uscisse allo scoperto! I KnightChessmon ritirarono le loro lance e si separarono, permettendo così alle loro partner umane di eseguire la scansione del codice digitale!

"Ottimo lavoro, ragazzi! Al resto ci pensiamo noi!" affermò Shirokawa con un occhiolino. "Bene... Ed ora, Digi-Code Scan!"

La ragazza bionda usò il suo Digivice-Ic per catturare il codice di J-Mojyamon, che scomparve lasciando al suo posto un uovo beige decorato con motivi marroni zigzaganti. Kurosaki raccolse l'uovo e se lo rigirò tra le mani, per poi guardare verso Chika e Dorugamon e fare loro un cenno di assenso con la testa. "Beh, Chika-chan, Dorugamon... non è stato un intervento semplice come immagiavamo, ma se non altro siamo riusciti a fermarlo, e voi siete riusciti a Digievolvere per la prima volta! Devo dire la verità, non mi aspettavo che ci sareste riusciti così presto..."

Chika, non sapendo molto bene se esserne fiera o spaventata, si avvicinò a Dorugamon e gli diede una carezza sulla schiena, mentre il draghetto strusciava la sua testa contro la spalla della sua partner. "Beh, Kurosaki-san... a dire la verità, non so se dovrei esserne fiera... voglio dire, il capitano Satsuma mi aveva detto di non intervenire... anche se l'ho fatto soltanto per difendermi, mi sento come se avessi fatto qualcosa di sbagliato..."

"Non hai fatto nulla di sbagliato, Chika-chan." la rassicurò Shirokawa, avvicinandosi a lei e a Dorugamon... che, un istante dopo, rimpicciolì e tornò ad essere la sua forma Rookie Dorumon. "Quel Digimon ti ha aggredito, e tu e Dorumon-chan vi siete difesi, punto e basta. Non avete disobbedito a nessun ordine, siete stati costretti a reagire."

"E poi, sono stato io a chiederti di farmi evolvere..." disse Dorumon. "Ordini o meno, non potevo permettere a quel Digimon di farti del male."

Chika sorrise debolmente e si sfregò la nuca, ancora non del tutto sicura. Era la sua prima battaglia, anche se non vi aveva partecipato granchè... e già sentiva che qualcosa stava cambiando. Che, ad andare avanti su quella strada, non sarebbe più stata la stessa cosa per lei... e suo fratello viveva esperienze del genere ogni giorno? Fu in quel momento che, per la prima volta, si rendeva conto di quello che dovevano sperimentare lui ed Agu-chan in ogni combattimento, e si stupiva che Masaru potesse divertirsi a combattere contro Digimon così terribili... "Beh... grazie, Doru-chan. Ho... cercato di fare del mio meglio, e... beh, il resto lo hai fatto tu! Anche se... non sappiamo ancora nulla di quello che è successo a DigiWorld. Se solo quel Digimon fosse stato un pò più ragionevole, e si fosse fermato ad ascoltarci..."

"Questa sarà un'altra cosa su cui dovremo lavorare..." affermò Kurosaki, guardando i KnightChessmon che tornavano alla loro forma originale. "Anche se al momento non abbiamo molti elementi, e il governo sta facendo del suo meglio per impedirci di scoprire la verità..."

Chika notò una certa acredine nella voce della donna dai capelli viola. Sicuramente stava ripensando allo spiacevole incontro con Hashiba e con il generale Akameshi...

 

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"Uff... e anche questa è fatta!" ansimò Agunimon, tirando il fiato quando l'ultimo degli aggressori fuggì nella foresta e si disperse tra le fronde. Al suo fianco, GeoGreymon, Gaogamon e SunFlowermon avevano appena messo KO un gruppo di Digimon nemici di svariate tipologie, tra cui un Goblimon, uno Shellmon, un Tortomon e un Woodmon... mentre, dalla parte opposta del sentiero, Kazemon e Lobomon avevano sconfitto il comandante del gruppo di assalitori, un gigantesco Kabuterimon. Quella piccola, eterogenea ma pericolosa raccolta di Digimon li aveva attaccati di sorpresa mentre stavano per uscire dalla foresta, e per quanto non fossero straordinariamente forti, il loro numero aveva dato un pò di filo da torcere. Non che a Masaru e ad Agumon la cosa dispiacesse troppo, ovviamente...

"E' il terzo attacco che abbiamo dovuto sostenere oggi, e ha rallentato notevolmente il nostro progresso." commentò Tohma, restando vicino a Gaogamon. "E' evidente che stanno seguendo le nostre mosse, e cercano di sfinirci. Eppure, stranamente, non abbiamo visto quel ragazzino, nè i Digimon che stavano con lui. E' possibile che siano loro a dirigere questi attacchi, ma non ne abbiamo la certezza."

"Sinceramente, ora come ora non posso dire di avere una gran voglia di arrovellarmi su questo discorso..." commentò stancamente Kazemon, per poi sciogliere la trasformazione. "Sentite, ragazzi, che ne dite se ci troviamo un posto e ci fermiamo per la notte? Abbiamo camminato tutto il giorno e avremmo bisogno di riposo..."

"Sì, sono d'accordo anch'io..." affermò SunFlowermon, prima di de-evolvere a sua volta. Anche gli altri Digimon e Guerrieri Leggendari stavano facendo la stessa cosa. "Se non sbaglio, domani finiremmo in un luogo piuttosto pericoloso, e non è il caso di arrivarci già esausti... non è così?"

"Purtroppo sì..." rispose Kouji. "Ci stiamo avvicinando ad una zona sulla quale neanche gli strumenti della DATS hanno molti dati. E se non fosse stato per que Digimon che ci hanno spinto in questa direzione, non ci saremmo neanche dovuti passare vicino... Comunque, sì, SunFlowermon ha ragione. E' un luogo troppo pericoloso per farci cogliere impreparati."

Anche Masaru, che aveva imparato bene il valore della prudenza, non ebbe nulla da obiettare, e mentre Agumon gli si riavvicinava, il giovane steet fighter si sgranchì la schiena e ruotò il braccio, in modo da far muovere un pò le articolazioni. Anche per lui era stato un combattimento stancante... "D'accordo. Anch'io credo di averne avuto abbastanza per oggi... cavolo, si può sapere quando arriveremo a questa dannata Infinite Ice Ridge? Io comincio a perdere la pazienza!"

"Temo che dovrai fartela bastare, in qualche modo..." rispose Takuya, con le mani intrecciate dietro la nuca. "Abbiamo già un ritardo notevole, come ha detto Tohma-san, e siamo ad almeno due giorni di cammino... anche se per fortuna, adesso la vedo un pò più vicina..."

Ora, la grande montagna dalla cima innevata appariva molto più nitida ed impressionante... e, sotto un certo punto di vista, spaventosa nella sua immensità. Affrontare una scalata simile, a temperatura che si sarebbero abbassate sempre di più... chissà quanto ci avrebbero messo, per arrivare fino alla dimora di Mercurimon. Due giorni sembravano una previsione molto ottimistica, pensò Yoshino mentre guardava verso l'alto...

Improvvisamente, Yoshino sentì un brivido di freddo e si portò la mano alla bocca, tossendo per tre volte e attirando l'attenzione di tutti i membri del gruppo, di Izumi e Raramon in particolare. Era una tosse improvvisa e profonda, non certo il tipo che si ha quando va semplicemente qualcosa di traverso...

"Hey, Yoshino! Tutto bene?" chiese il fiorellino fluttuante... al che l'agente dai capelli rossi rispose con un cenno della testa e un sorriso che sembrava esortare alla calma.

"Tutto... cough... tutto a posto, Raramon! Avevo solo un pò di polvere in gola, tutto qui!" rispose lei. Per qualche motivo, la spiegazione non suonò convincente per nessuno dei membri della spedizione... e Izumi, che forse più di tutti gli altri era in amicizia con la rossa, si avvicinò a lei con aria preoccupata

"Sorellina Yoshino, se pensi che ci sia qualcosa che non va, non farti scrupoli a dircelo." insistette. "Sarebbe un problema se qualcuno di noi si ammalasse o si facesse male in un posto come questo."

"E' vero, non sappiamo cosa possa esserci qui..." affermò Agumon. "E se siamo sotto attacco, beh..."

"Vi ringrazio, ragazzi, ma non c'è davvero bisogno di preoccuparsi tanto!" rispose Yoshino con un'alzata di spalle e un sorrisetto amichevole. "Io e Raramon non siamo così fragili! Siamo pur sempre due agenti veterane della DATS, no? Ci vorrà altro per buttarci giù!"

"Se lo dici tu..." rispose Masaru con apparente noncuranza. "Beh, ora faremmo meglio a sbrigarci e a trovare un posto dove accamparci. I Digimon non si faranno attendere ancora a lungo..."

Yoshino annuì, e cercando di convincersi che il brivido che provava era dovuto soltanto al freddo della notte, iniziò a seguire il gruppo verso l'uscita della foresta...

 

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E da un'altra parte, nel Mondo Digitale della Frontiera, l'altro gruppo di Digiprescelti si stava avvicinando alla sua meta, uscendo da una foresta che si era fatta man mano sempre meno fitta, lasciando spazio ad una prateria di erba alta prima, e ad un deserto roccioso poi, per arrivare nei pressi di quella che sembrava essere una cittadina del vecchio West, resa ancora più suggestiva dai covoni di erba secca che rotolavano di tanto di tanto spinti dal vento e dalla luce aranciata sole che stava iniziando a scomparire dietro l'orizzonte. Anche dalla loro posizione, i ragazzi riuscivano a vedere che la cittadina - in effetti, niente più di un piccolo agglomerato di case in legno a due piani, con tanto di saloon, fabbro ferraio e qualche abbeveratoio - era abitata da alcuni Digimon... il che, per quanto da un lato fosse rassicurante vedere segni di vita in mezzo a quella specie di deserto, dall'altro voleva purtroppo dire che la possibilità di un rifugio più tranquillo e un pò più comodo era stata loro preclusa un'altra volta... se si fossero presentati alle porte di quella città, avrebbero ricevuto la stessa accoglienza che Ahuizomon e i suoi scagnozzi avevano preparato loro sulle rive del fiume...

"Guardate... quella è una città!" disse la piccola Sophie, le cui gambe sembravano bruciare dopo un'intera giornata passata a camminare. Era così tanca, in effetti, che si dimenticò completamente del problema di cui sopra... "Finalmente un posto dove riposarci un pò per la notte... un altro colpo di fortuna, no?"

"Non... direi proprio." rispose Junpei, dispiaciuto per aver dovuto deludere le sue speranze. "Non possiamo fermarci lì, dobbiamo trovare un posto più fuori mano se vogliamo fermarci a riposare."

Sophie stava per protestare e per dire che li era stufa di dormire all'addiaccio... ma Shinya la precedette, e la ragazzina mezza-francese non potè che essere contenta del fatto che, per una volta, loro due fossero d'accordo. Stava accadendo più di frequente, da quando il viaggio a DigiWorld era iniziato... "Cosaaaa? Ma scusate, perchè dobbiamo proseguire! Noi siamo stanchi, abbiamo i piedi che ci bruciano! Oggi non abbiamo fatto altro che scarpinare, a parte quell'oretta che ci siamo fermati per mangiare. Non possiamo, per una volta, tentare la sorte e andare a cercare da mangiare e da dormire da quelle parti?"

"Purtroppo no, Shinya..." rispose Kouichi, anche lui per niente contento di affossare le speranze del suo piccolo amico. "Ti ricordo che Gallantmon... o di chiunque si tratti... ci ha messo contro praticamente tutti i Digimon di questo mondo, e non è consigliabile combattere o comunque sprecare forze quando non è necessario..."

"Portate un pò di pazienza, ragazzi... sono sicura che tra poco potremo arrivare alla Infinite Ice Ridge e tornare a casa... sperando che Takuya-san e gli altri abbiano fatto quello che dovevano..." disse Kaoru, vedendo le espressioni deluse sui volti dei due bambini... prima che il click di una pistola si facesse sentire, sorprendendo tutti e facendo loro gelare il sangue! Qualcosa di grosso e metallico era apparso da chissà dove alle spalle di Sophie e Shinya... uno strano Digimon, simile ad una pistola grande come un uomo, con braccia e gambe, con addosso pantaloni, stivali di cuoio con gli speroni e un cappello da cow-boy...

"Fermi, stranieri!" intimò il Digimon-pistola, con aria truce. "Chi siete, e da dove venite?"

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Speravo di completarlo prima, questo capitolo... invece niente da fare, sigh... Vi prometto che il prossimo non si far attendere così tanto, ad ogni modo!

Non è accaduto molto... se escludiamo il fatto che un Digimon idiota è andato a fare scompiglio nel Mondo Reale e ha dato a Chika e a Dorumon una scusa per provare il loro nuovo livello evolutivo! E da qui in poi, la nostra piccola amica non potrà che fare di meglio... Cosa che, invece, non sembrano fare i due gruppi di Digiprescelti, che si trovano in situazioni di estrema incertezza, e sotto la costante minaccia dei Digimon di ChaosGallantmon! Il prossimo capitolo tratterà appunto di loro, e prevedo di farlo diviso in due parti, giusto per mantenere i capitoli abbastanza brevi. Allora... alla prossima, e buon proseguimento! Attendete con pazienza!

Justice Gundam

  
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