30 – Happily
Carlo
Darling don’t
be afraid I have loved you
For a thousand
years
I’ll love you
for a thousand more…
Sull’erba
tagliata di fresco sono allineate due colonne di sedie bianche,
decorate con
grandi fiori dello stesso colore e piccole rose blu. Il gazebo di legno
chiaro
è abbellito allo stesso modo, alla fine di un percorso sul
prato delimitato da
petali di ogni colore. Dall’altra parte del prato, lontana
dalle sedie e dal
gazebo, si trova un lungo tavolo di legno chiaro circondato da sedie di
legno,
apparecchiato per il pranzo. Dietro al tavolo un grande stereo
sofisticato che
è stato spostato all’esterno della casa, e un
microfono collegato a una presa.
Dall’altra parte del tavolo, invece, uno schermo da
diapositiva collegato a un
proiettore.
Poco lontano
da me c’è la famiglia Styles al completo: Anne,
Robin, Desmond e Gemma, tutti
vestiti elegantemente. I signori in completi scuri, Anne in un vestito
leggero
e lungo fino alle caviglie e Gemma in un corto abito giallo canarino.
Girano
come trottole fra gli invitati, con sorrisi larghi e splendenti. Ed
Sheeran fa
loro compagnia.
I pochi
invitati, raggianti nei loro abiti da cerimonia, passeggiano per il
prato e
parlano amabilmente tra di loro; Niall, in tenuta da prete su un paio
di jeans,
continua a sistemarsi il vestito urlando a tutto volume nella mente
“Non sono
fatto per fare il prete!”. Poi sbuffa ed esce da sotto il
gazebo.
Ci sono le
damigelle: Briana e Claire, entrambe d’onore, fasciate in un
peplo lilla.
Freddie, nel seggiolone accanto alla madre, gorgoglia felice. E, strano
a
dirsi, Claire ha davvero imparato
l’inglese. Non ci avrebbe scommesso nessuno.
Zayn e Gigi
sono così belli che potrebbero essere scambiati per gli
sposi, ma non sono in
tenuta da matrimonio e, soprattutto, oggi non è il loro
giorno. La cerimonia
che stanno organizzando sarà una delle più
grandiose degli ultimi cinque anni
nel mondo dello spettacolo, e sarà totalmente in contrasto
con il matrimonio di
Annie e Harry.
Morgana ed
Elias si fissano da una parte all’altra del prato, e non so
se vogliano
uccidersi o saltarsi addosso a vicenda.
I musicisti
dei One Direction formano un unico capannello di sostegno per Niall,
mentre i
testimoni Louis e Liam sono con Harry, da qualche parte dalla piscina.
Non lo
butteranno in acqua prima di sera.
Annie si sta
preparando in casa, con l’aiuto di Lou Teasdale.
Dalla vetrata
spalancata che dà sul salotto della casa escono i miei
genitori, tenendosi per
mano. Sono leggermente invecchiati: i capelli di mio padre Raffaele
presentano
qualche filo grigio, mia madre Amanda è fasciata in un
tubino nero e tiene la
borsa stretta al petto, guardandosi intorno nervosa. Al polso porta il
mio
bracciale di pelle. Poiché al momento della mia morte ho
scelto di stare
accanto ad Annie, sono quasi sei anni che non li vedo. Mando loro pace
e amore,
più di quanto possa esserne capace.
Da dentro la
casa nella mia testa esplode la voce di Annie: “Sto
sclerandooooooooo! Dove
cazzo sono le scarpe?”.
Mi metto a
ridere.
Niall mi
passa attraverso, attirandosi la mia attenzione: rabbrividisce, si
volta verso
di me per qualche secondo, e poi torna a camminare nel momento stesso
in cui
Claire gli sta passando accanto. Niall la travolge e cadono per terra,
lui si
rialza, si sistema la giacca da prete e le porge una mano.
- Non so come
scusarmi – comincia Niall mentre Claire gli prende la mano e
si rialza. – Ci
siamo già presentati? Non credo. Niall James Horan.
- Claire
Picone – risponde stringendogli la mano. Si guardano negli
occhi. Sorridono.
Chimica e
cuori volano tra di loro come lanciati da un esercito di Cupido
ubriachi. Il
sorriso sui loro volti è diventato una smorfia imbambolata e
non lasciano
andare le mani, Niall comincia piano ad accarezzargliela.
Minchia, che
colpo di fulmine!
- Ti va un
drink? – Propone Niall indicando il tavolo con i ciotoloni di
sangria, ponch e
roba analcolica di vario genere.
- Meglio se
dopo la cerimonia – risponde Claire continuando a fissarlo,
sorridendo come
un’idiota. – Intanto però potremmo
conoscerci!
- Certo –
sorride Niall. – Ci vorranno ancora dieci minuti prima che
inizi la cerimonia.
- Claire! –
Sophia, un’altra damigella, si affaccia alla vetrata del
salotto. – Vieni dentro,
abbiamo quasi finito!
Lei torna a
guardare Niall. – Ci vediamo dopo? Credo che ormai ci siamo!
- Io andrò a
cercare Harry e gli altri. Dobbiamo prepararci. Ma conto…
che mi concederai
ogni ballo. Posso?
Claire si
apre in un sorriso e portando le mani dietro alla testa fa abbassare i
bracciali di legno, scoprendo le piccole cicatrici rosa del tentato
suicidio. –
Certo che sì, Niall! A dopo!
Vola verso la
casa.
Annie sorride
con tutto il cuore. – Dite che così va bene? Dio,
sono così emozionata! Papà è
di là?
- È di là –
risponde Morgana sistemandole il velo in modo che non le copra molto la
schiena.
L’abito è
meraviglioso: è lungo, senza maniche e il petto è
di tessuto trasparente con
ricami di pizzo che corrono lungo tutto il corpetto fino a una fascia
color
carne. La gonna è lunga, ricamata di pizzo, leggera, di un
bianco tendente al
rosa.
I capelli
corti e chiari hanno una treccia a mo’ di corona, e dei
piccoli fiori bianchi
al lato della testa. Il velo lungo e stretto scende dalla nuca sulla
schiena.
Sono così
orgoglioso di lei che mi sento scoppiare. E non vedo l’ora di
vedere la faccia
di Harry.
Briana le
passa il bouquet di fiori bianchi e blu. Annie lo prende con occhi
lucidi di
lacrime e un sorriso nervoso.
- Sei pronta?
– Le chiede Claire prendendola per mano. Lei la stringe
forte.
- Sì, solo
che… - sospira. – Vorrei che Carlo fosse qui con
me.
“Sono qui,
piccola peste. Sono proprio qui con te”. Mi avvicino e le
accarezzo i capelli.
- Vorrei che
mi portasse lui all’altare.
- Sono sicura
che Carlo sia qui, tesoro. – La rassicura Morgana.
- Harry mi ha
dissuaso dal lasciare la sedia vuota con la sua foto.
- Non era una
buona idea, Annie. Avrebbe lasciato un velo di tristezza.
- Lo so…
- Annie,
Carlo è qui. – La voce di mio padre arriva dalla
vetrata in tutta la sua profondità.
Attraversa il salotto a grandi falcate. – Ne sono
più che certo.
Si ferma di
fronte ad Annie e si inchina lievemente tenendo il braccio piegato in
avanti. –
Ti accompagnerò io all’altare in sua vece.
- Grazie, Raffaele
– mormora Annie accentando il braccio. – Dopotutto
sei lui, invecchiato di
quarant’anni. Ancora due gocce d’acqua.
Mio padre
sorride. Morgana prende l’altro braccio di Annie, e si volta
verso Claire e
Briana.
- Siamo
pronti. Andiamo.
Le due donne
in lilla baciano Annie sulle guance ed escono dalla vetrata.
Mi
sposto
accanto a Harry, che fino a questo momento è rimasto al suo
posto sotto il
gazebo, quasi stretto nel suo completo nero e bianco da cerimonia e
terribilmente,
terribilmente emozionato. L’ingresso nel giardino delle
damigelle fa alzare
tutti in piedi dalle loro sedie e la musica viene diffusa dallo stereo.
Annie non
voleva la solita marcia nuziale, ha preferito per il tema di The
Mission.
E così il
dolce suono dell’oboe si diffonde nell’aria mentre
le damigelle percorrono la
navata a cui Harry continua a dare le spalle. Il viso di Niall si
illumina alla
vista di Claire e Annie, e lo stesso Louis e Liam, i testimoni che sia
Annie
che Harry hanno scelto. Non volendo litigare, hanno deciso che i due
ragazzi
avrebbero rappresentato entrambi, divisi a metà come dal re
Salomone. L’unico
testimone che parteggia solo per Harry è Gemma.
- Ci siamo,
Harry – mormora Niall. - Annie è quasi arrivata al
gazebo.
Harold esala
un lungo respiro, e si volta. Vede Annie, sgrana gli occhi, sorride e
una
lacrima cade sulla sua guancia, un respiro trasformato in singulto
commosso.
A vederlo
così, Annie grida nella sua testa: “Non piangere o
mi metto a piangere anch’io e
il trucco è troppo bello per poter essere
rovinato!”.
Solo mentre
Annie, dopo aver dato un bacio a sua madre e a mio padre, sale i tre
gradini
chiari del gazebo, noto un particolare spassoso: non indossa alte
scarpe col
tacco ma le sue All Star nere, le stesse che ha indossato al primo
appuntamento
con Harry. Totalmente nello stile di Annie.
Scoppio a
ridere.
Harry le
prende una mano, Annie passa il bouquet a Claire, e la loro attenzione
viene
immediatamente e completamente catturata dall’altro.
Ha inizio.
Niall apre il
piccolo Vangelo che fino a questo momento ha tenuto fra le mani, e
comincia a
parlare. Non c’è nessun bisogno di un microfono,
siamo così pochi che si sente
facilmente ogni parola. Ci fossero state le fan non si sarebbe sentita
una
parola, ma per fortuna hanno avuto la lungimiranza di non rivelare la
data
delle nozze, così che l’unico che scatta delle
fotografie è proprio il
fotografo.
- Benvenuti,
ragazzi. Spero di non fare troppe figure di merda oggi.
Ridono tutti.
Non si suppone che un prete possa dire le parolacce, ma credo sia
proprio per
questo che Annie l’ha scelto.
Sembra che
Niall abbia un palo di quattro metri infilato fra le chiappe, tanto
è nervoso. Le
parolacce sono perdonate, vero Piani Alti?
“Fatti gli
affari tuoi” arriva la puntuale risposta.
- Dicevo:
benvenuti, ragazzi, all’ufficiale celebrazione
dell’amore che c’è fra Annie
Sonia Everdeen e Harry Edward Styles. Se qualcuno di voi fosse
contrario a
questa unione – ma non credo, dal momento che non vedo
né Taylor Swift né
Kendall Jenner – parli ora o taccia per sempre.
Nessuno
fiata.
- Come
speravo – commenta Niall. – Sarebbe stato un gran
casino altrimenti! Harry,
puoi recitare i tuoi voti.
Harry tira
leggermente su col naso, un riccio ribelle che sfugge al nodo dietro la
testa,
e prende Annie per le mani guardandola fissa negli occhi.
- Annie. Ti ho
conosciuta a Roma. La prima volta che ti ho vista eri seduta per terra,
intenta
a ritrarre proprio il Colosseo. Ti ho guardata per dieci minuti buoni,
e tu non
hai mai alzato lo sguardo. Non sapevi nemmeno chi fossi. Tu sei stata
la prima
ragazza in tutta la mia vita che mi abbia mai amato per quello che
sono, e non
come Harry dei One Direction, e io ti amo con tutto il cuore. Prometto
solennemente
di amarti e onorarti da questo giorno in avanti, finché
morte non ci separi.
Le signore
fra gli invitati emettono dei leggeri singhiozzi soffocati dai
fazzoletti di
stoffa.
Niall, gli
occhi lucidi, sposta lo sguardo da Harry ad Annie.
- Annie?
Lei sospira e
comincia a parlare con voce tremante dall’emozione, le mani
in quelle di Harry.
- Quando ti
ho conosciuto avevo un vuoto dentro di me, un vuoto lasciato da Carlo.
Mi mancava
molto, e stavo attenta a non amare prima di incontrarti. Trascorrevo le
giornate sola con me stessa, o con Claire – la indica con un
cenno del capo. –
Beh, tu hai riempito quel vuoto con un amore che non avrei mai pensato
di poter
ricevere da qualcuno. Mi hai fatto conoscere quelli che sarebbero
diventati i
miei migliori amici, e la mia seconda famiglia. Mi hai dato molto
più di quanto
potessi immaginare. Haz, prometto di amarti e onorarti per tutto il
resto della
mia vita, finché morte non ci separi.
- Scusate un
attimo – Niall tira fuori un fazzoletto dalla tasca della
giacca, si volta dall’altra
parte e si soffia rumorosamente il naso, per poi asciugarsi le guance.
– Se continuate
così prima di stasera resterò bello che
disidratato.
Lacrime di
luce mi scendono lungo le guance, mentre guardo la mia peste giurare
fedeltà
eterna all’amore della sua vita. La mia peste, la mia Annie,
che si vanta di
non avere nessun accento eppure parla con un’inflessione
toscana che farebbe
invidia a Dante. La mia Annie che di punto in bianco prende pastelli e
carboncini e parte alla ricerca della serenità.
La mia Annie
che si sta sposando.
- Lux? Porta gli
anelli, piccola – incita Niall, mentre Lou spinge avanti la
bambina bionda
vestita di celeste che sgambetta in avanti facendo traballare un
piccolo
cuscino di velluto. Si ferma al fianco di Harry e Annie, e lui si china
a
prendere una delle due fedi e la mette al dito di Annie.
- Con questo
anello io ti sposo.
- Con questo
anello io ti sposo. – Ripete lei dopo aver fatto gli stessi
gesti.
- Per il
potere conferitomi da Dio, suo malgrado, nell’Amore e nel Suo
nome, dalla
Regina, dalla Gran Bretagna e già che ci siamo dal sacchetto
di patatine di là
in cucina, io vi dichiaro marito e moglie! Hazza, puoi baciare la sposa.
Harry non se
lo fa ripetere due volte, mentre tutti gli altri cominciano ad
applaudire e
Niall si toglie la casacca da prete, con suo grande sollievo, rimanendo
in
t-shirt.
Io sorrido
come un coglione. Il matrimonio è valido nei Piani Alti?
“Per quanto
concerne il Nostro nome, è ovvio che è valido.
Basta che due persone si amino,
dovresti saperlo”. Puntuale risposta.
Quindi è fatta.
Sono sposati
Sono
le due
del pomeriggio, e il sole continua a splendere. Il pranzo è
appena finito, ed è
giunto il momento dei balli. Harry si alza, prende Annie per mano ed
entrambi
si portano ridendo al centro del prato, mentre Ed Sheeran si avvicina
al
microfono e i musicisti della band cominciano a suonare. Annie e Harry
si
preparano a ballare un lento, ed Ed comincia a cantare. Gli invitati si
stanno
alzando e sistemando in cerchio attorno a loro.
I due sposi
si muovono a ritmo di musica.
- …And darling I
will be loving you ‘til we’re 70
And baby my
heart could still fall as hard as 23
And I’m
thinking ‘bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the
touch of a hand…
Sono così completi
insieme che sembra impossibile dire che abbiano vissuto separati per
due
decenni. Annie ha appoggiato il capo sulla testa di Harry e lui le
circonda la
vita con le braccia, facendo attenzione a non pestare il vestito.
È bellissimo,
e sono orgoglioso di entrambi. Avrei voluto ammazzarlo quando ha
baciato
Kendall Jenner, ma stare insieme è il loro destino.
“Thinking out
loud” finisce in un bacio, e decido di dare il mio tocco a
questo matrimonio.
Concentrando i
miei pensieri faccio accendere lo stereo dall’altra parte del
giardino, lontano
da tutti gli invitati, e le note di “Uptown Funk”
di Bruno Mars si fanno strada
tra i presenti con prepotenza. Harry e Annie si guardano intorno
confusi,
chiedendosi chi avesse acceso lo stereo dal momento che nessuno si
trovava lì
vicino e non c’è il telecomando.
Annie guarda
Harry, sorride, allarga le braccia. Harry batte le mani e si lanciano
entrambi
nella più scoordinata coreografia che si sia mai vista a un
matrimonio. Gli invitati
urlano incitamenti e si uniscono al ballo, lasciando ai due sposi il
loro
spazio di protagonisti.
- Girls hit your Hallelujah (whooo) –
Tutti alzano le mani al cielo e continuano a danzare.
È bellissimo,
e sospetto che Annie sappia che
sono
stato io. Per un attimo, ma solo per un attimo, ha guardato proprio
verso di
me, dentro i miei occhi, ed è stato come se mi vedesse
davvero. Poi ha
continuato a ballare.
Claire e
Niall si stanno scatenando, poco lontano da loro. Elias e Morgana
ballano
vicini adesso. Liam e Sophia, Gigi e Zayn, Louis ed Eleanor ballano fra
loro
felici. I miei genitori discutono in disparte di qualcosa: mia madre
tiene in
mano un dvd bianco.
La canzone
finisce e tutti applaudono, compresi Annie e Harry. Alcuni fra gli
invitati
vanno a prendere da bere per riprendere fiato, e i due sposi si
baciano. Mio padre
si avvicina al tavolo, prende un bicchiere in mano e lo batte col
manico di un
cucchiaio. Il tintinnio fa voltare i presenti e far scendere il
silenzio fra
noi.
- Scusatemi
per l’interruzione. Annie, ho un regalo da parte di Carlo.
Il cuore (o
quello che una volta doveva esserlo) mi cade nella pancia con un tonfo.
Che intende
dire?
“Stai a
vedere”.
- Abbiamo
portato questo DVD da Firenze. Carlo ci disse di mostrartelo al tuo
matrimonio.
Non ricordo
niente di tutto ciò.
Mio padre si
avvicina al proiettore accanto allo schermo che finora ha proiettato
foto degli
sposi, inserisce il dvd e quasi immediatamente appaio io, vestito in
smoking da
concerto con la chitarra in mano, seduto sul letto della mia camera. Mi
rivolgo
alla telecamera, proprio come avevo fatto col messaggio di addio.
- Ciao Annie!
Come va? Felice matrimonio! – La mia versione vivente sorride
ai presenti. – L’altro
ieri mi hanno diagnosticato il Tumore 2 – La vendetta, come
sai, e a quanto
pare questa volta non me la caverò molto liscia. Ero
depresso, poi ho pensato
che non ci sarei stato al tuo matrimonio. E la cosa mi ha fatto
incazzare. Io vorrò
esserci e ci sarò al tuo matrimonio, non m’importa
se da vivo o da morto. Ma in
ogni caso, questo è il mio regalo per te. Mi sono anche
messo in tiro! – Rido. –
Per te Annie, “Annie’s Song”.
Carlo vivo
inizia a suonare la canzone di John Denver in un assolo di chitarra, e
poi a
cantare.
- You fill up my
senses
like a night
in the forest
Like the
mountains in springtime
Like a walk in
the rain
Like a storm
in the desert
Like a sleepy
blue ocean
You feel up my
senses
Come fill me
again.
Come, let me
love you
Let me give my
life to you
Let me drown
in your laughter
Let me die in
your arms
Let me live
down beside you
Let me always
be with
Come, let me
love you
Come, love me again.
Suono per un
altro po’, poi la canzone finisce. La mia versione vivente
posa la chitarra,
sorride alla telecamera. – A presto, peste –
saluta, bacia lo schermo e spegne
il video.
Non mi
ricordavo assolutamente di averlo fatto.
Mamma, papà…
siete stati grandi!
Annie ha gli
occhi lucidi, e manda un bacio allo schermo. – Ci si vede,
playboy! – Sorride.
Un altro
applauso, ma penso sia per me stavolta.
Ci sono stati
brindisi, il taglio della torta, il discorso dei testimoni e degli
sposi, uno
più commovente dell’altro. La sera ha preso una
piega che sa quasi di
nostalgia, sento il dolore di non poter abbracciare fisicamente
Annie, baciarle una guancia, dirle “Sono io, sono
qui. Ti
voglio bene”.
Sono entrato
nel corpo di Liam quando hanno ballato “Somewhere only we
know” dei Keane, e ho
potuto stringerla tra le braccia ma non per davvero. E mi sono commosso
al
ballo con suo padre, “She Will Be Loved” dei Maroon
5. Annie ha ballato con
Elias, Harry con Anne, Gemma con Desmond… si sono mescolati
in un ballo lento e
pieno di dolcezza.
E io sono qui
ma non qui, a guardare colei che ho scelto di seguire fino alla sua
morte
sposare un altro uomo. Da ragazzino avrei pensato che avrei dovuto
essere io,
il suo sposo. Ma la vita è un lancio di monetina, e loro
sono fatti l’uno per l’altra.
Decido di
guardare nel suo futuro un’altra volta. I Piani Alti pensano
che negli ultimi
tempi lo stia facendo troppo spesso, ma stasera mi è
concesso dare una
sbirciatina.
Guardo cinque
anni avanti: 19 giugno 2021.
Harry e
Annie, entrambi ventiseienni, sono nel salotto
dell’appartamento di Brick Lane.
Annie mette qualcosa nel lavandino, poi raggiunge Harry seduto a gambe
larghe
per terra su una spessa coperta. Harry ha i capelli corti e ricci, e
stampata
in faccia un’espressione di pura adorazione che si riflette
anche sul viso di
Annie. Lei si siede davanti a lui sulla coperta, in una visione muta.
Fa le
linguacce e ride al fagottino che sgambetta in mezzo alla coperta che
viene
sollevato da Harry. Annie lo affianca e giocano insieme con la loro
bambina.
La piccola
Darcy Hazel Styles.
Fine
Grazie, grazie davvero a tutti quelli
che hanno seguito le avventure di Annie, a tutti i lettori silenziosi e
soprattutto a Selene Potter93, che con estrema puntualità mi
ha dato la sua
vivace opinione su ogni capitolo e che mi ha trasmesso
l’entusiasmo verso
questa storia.
Qui di seguito trovate dei link
relativi all’ultimo capitolo. Se avete voglia di dare
un’occhiata, mi fate solo
che piacere!
That’s all Folks!
Baci a tutti
Nut
http://www.alfredangelo.com/shared/images/products/0/fdb809cf-942c-4c08-bcfb-2e5a4319461b.enlargedNormal.jpg
http://bridalmusings.com/wp-content/uploads/2014/07/Brides-With-Bangs-Brides-with-Fringes-Wedding-Hair-Inspiration-Bridal-Musings-7.jpg
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