Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Panenutella    17/04/2016    2 recensioni
Dal primo capitolo.
"Uno spiraglio fra loro e lo vedo: rimango sbalordita.
Alto, due spalle larghe così, capelli scuri, ricci e lunghi, occhiali da sole, maglietta grigia a maniche corte, tatuaggi lungo tutto un braccio.
Mannaggia la miseria.
È Harry Styles."
Basta capitare nel posto e nel momento voluti dal destino, e l'impatto dell'incontro tra una non-fan italiana dei 1D e Harry Styles cambierà per sempre le vite di entrambi.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

30 – Happily

 ***
Carlo

 I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
For a thousand years
I’ll love you for a thousand more…

 Stamattina, per (forse) gentile concessione dei Piani Alti, su Redditch splende il sole: i raggi caldi si posano sul grande giardino di casa Styles e si riflettono sull’acqua della piscina, lanciando riverberi cristallini sulla vicina facciata della casa e sulle finestre.
Sull’erba tagliata di fresco sono allineate due colonne di sedie bianche, decorate con grandi fiori dello stesso colore e piccole rose blu. Il gazebo di legno chiaro è abbellito allo stesso modo, alla fine di un percorso sul prato delimitato da petali di ogni colore. Dall’altra parte del prato, lontana dalle sedie e dal gazebo, si trova un lungo tavolo di legno chiaro circondato da sedie di legno, apparecchiato per il pranzo. Dietro al tavolo un grande stereo sofisticato che è stato spostato all’esterno della casa, e un microfono collegato a una presa. Dall’altra parte del tavolo, invece, uno schermo da diapositiva collegato a un proiettore.
Poco lontano da me c’è la famiglia Styles al completo: Anne, Robin, Desmond e Gemma, tutti vestiti elegantemente. I signori in completi scuri, Anne in un vestito leggero e lungo fino alle caviglie e Gemma in un corto abito giallo canarino. Girano come trottole fra gli invitati, con sorrisi larghi e splendenti. Ed Sheeran fa loro compagnia.
I pochi invitati, raggianti nei loro abiti da cerimonia, passeggiano per il prato e parlano amabilmente tra di loro; Niall, in tenuta da prete su un paio di jeans, continua a sistemarsi il vestito urlando a tutto volume nella mente “Non sono fatto per fare il prete!”. Poi sbuffa ed esce da sotto il gazebo.
Ci sono le damigelle: Briana e Claire, entrambe d’onore, fasciate in un peplo lilla. Freddie, nel seggiolone accanto alla madre, gorgoglia felice. E, strano a dirsi, Claire ha davvero imparato l’inglese. Non ci avrebbe scommesso nessuno.
Zayn e Gigi sono così belli che potrebbero essere scambiati per gli sposi, ma non sono in tenuta da matrimonio e, soprattutto, oggi non è il loro giorno. La cerimonia che stanno organizzando sarà una delle più grandiose degli ultimi cinque anni nel mondo dello spettacolo, e sarà totalmente in contrasto con il matrimonio di Annie e Harry.
Morgana ed Elias si fissano da una parte all’altra del prato, e non so se vogliano uccidersi o saltarsi addosso a vicenda.
I musicisti dei One Direction formano un unico capannello di sostegno per Niall, mentre i testimoni Louis e Liam sono con Harry, da qualche parte dalla piscina. Non lo butteranno in acqua prima di sera.
Annie si sta preparando in casa, con l’aiuto di Lou Teasdale.
Dalla vetrata spalancata che dà sul salotto della casa escono i miei genitori, tenendosi per mano. Sono leggermente invecchiati: i capelli di mio padre Raffaele presentano qualche filo grigio, mia madre Amanda è fasciata in un tubino nero e tiene la borsa stretta al petto, guardandosi intorno nervosa. Al polso porta il mio bracciale di pelle. Poiché al momento della mia morte ho scelto di stare accanto ad Annie, sono quasi sei anni che non li vedo. Mando loro pace e amore, più di quanto possa esserne capace.
Da dentro la casa nella mia testa esplode la voce di Annie: “Sto sclerandooooooooo! Dove cazzo sono le scarpe?”.
Mi metto a ridere.
Niall mi passa attraverso, attirandosi la mia attenzione: rabbrividisce, si volta verso di me per qualche secondo, e poi torna a camminare nel momento stesso in cui Claire gli sta passando accanto. Niall la travolge e cadono per terra, lui si rialza, si sistema la giacca da prete e le porge una mano.
- Non so come scusarmi – comincia Niall mentre Claire gli prende la mano e si rialza. – Ci siamo già presentati? Non credo. Niall James Horan.
- Claire Picone – risponde stringendogli la mano. Si guardano negli occhi. Sorridono.
Chimica e cuori volano tra di loro come lanciati da un esercito di Cupido ubriachi. Il sorriso sui loro volti è diventato una smorfia imbambolata e non lasciano andare le mani, Niall comincia piano ad accarezzargliela.
Minchia, che colpo di fulmine!
- Ti va un drink? – Propone Niall indicando il tavolo con i ciotoloni di sangria, ponch e roba analcolica di vario genere.
- Meglio se dopo la cerimonia – risponde Claire continuando a fissarlo, sorridendo come un’idiota. – Intanto però potremmo conoscerci!
- Certo – sorride Niall. – Ci vorranno ancora dieci minuti prima che inizi la cerimonia.
- Claire! – Sophia, un’altra damigella, si affaccia alla vetrata del salotto. – Vieni dentro, abbiamo quasi finito!
Lei torna a guardare Niall. – Ci vediamo dopo? Credo che ormai ci siamo!
- Io andrò a cercare Harry e gli altri. Dobbiamo prepararci. Ma conto… che mi concederai ogni ballo. Posso?
Claire si apre in un sorriso e portando le mani dietro alla testa fa abbassare i bracciali di legno, scoprendo le piccole cicatrici rosa del tentato suicidio. – Certo che sì, Niall! A dopo!
Vola verso la casa.

 Annie sta in piedi in fondo alle scale, dall’altra parte del salotto. Morgana, in un corto vestito a fiori, le sta accanto piena di orgoglio, e Claire e Briana le sistemano il vestito.
Annie sorride con tutto il cuore. – Dite che così va bene? Dio, sono così emozionata! Papà è di là?
- È di là – risponde Morgana sistemandole il velo in modo che non le copra molto la schiena.
L’abito è meraviglioso: è lungo, senza maniche e il petto è di tessuto trasparente con ricami di pizzo che corrono lungo tutto il corpetto fino a una fascia color carne. La gonna è lunga, ricamata di pizzo, leggera, di un bianco tendente al rosa.
I capelli corti e chiari hanno una treccia a mo’ di corona, e dei piccoli fiori bianchi al lato della testa. Il velo lungo e stretto scende dalla nuca sulla schiena.
Sono così orgoglioso di lei che mi sento scoppiare. E non vedo l’ora di vedere la faccia di Harry.
Briana le passa il bouquet di fiori bianchi e blu. Annie lo prende con occhi lucidi di lacrime e un sorriso nervoso.
- Sei pronta? – Le chiede Claire prendendola per mano. Lei la stringe forte.
- Sì, solo che… - sospira. – Vorrei che Carlo fosse qui con me.
“Sono qui, piccola peste. Sono proprio qui con te”. Mi avvicino e le accarezzo i capelli.
- Vorrei che mi portasse lui all’altare.
- Sono sicura che Carlo sia qui, tesoro. – La rassicura Morgana.
- Harry mi ha dissuaso dal lasciare la sedia vuota con la sua foto.
- Non era una buona idea, Annie. Avrebbe lasciato un velo di tristezza.
- Lo so…
- Annie, Carlo è qui. – La voce di mio padre arriva dalla vetrata in tutta la sua profondità. Attraversa il salotto a grandi falcate. – Ne sono più che certo.
Si ferma di fronte ad Annie e si inchina lievemente tenendo il braccio piegato in avanti. – Ti accompagnerò io all’altare in sua vece.
- Grazie, Raffaele – mormora Annie accentando il braccio. – Dopotutto sei lui, invecchiato di quarant’anni. Ancora due gocce d’acqua.
Mio padre sorride. Morgana prende l’altro braccio di Annie, e si volta verso Claire e Briana.
- Siamo pronti. Andiamo.
Le due donne in lilla baciano Annie sulle guance ed escono dalla vetrata. 

Mi sposto accanto a Harry, che fino a questo momento è rimasto al suo posto sotto il gazebo, quasi stretto nel suo completo nero e bianco da cerimonia e terribilmente, terribilmente emozionato. L’ingresso nel giardino delle damigelle fa alzare tutti in piedi dalle loro sedie e la musica viene diffusa dallo stereo. Annie non voleva la solita marcia nuziale, ha preferito per il tema di The Mission.
E così il dolce suono dell’oboe si diffonde nell’aria mentre le damigelle percorrono la navata a cui Harry continua a dare le spalle. Il viso di Niall si illumina alla vista di Claire e Annie, e lo stesso Louis e Liam, i testimoni che sia Annie che Harry hanno scelto. Non volendo litigare, hanno deciso che i due ragazzi avrebbero rappresentato entrambi, divisi a metà come dal re Salomone. L’unico testimone che parteggia solo per Harry è Gemma.
- Ci siamo, Harry – mormora Niall. - Annie è quasi arrivata al gazebo.
Harold esala un lungo respiro, e si volta. Vede Annie, sgrana gli occhi, sorride e una lacrima cade sulla sua guancia, un respiro trasformato in singulto commosso.
A vederlo così, Annie grida nella sua testa: “Non piangere o mi metto a piangere anch’io e il trucco è troppo bello per poter essere rovinato!”.
Solo mentre Annie, dopo aver dato un bacio a sua madre e a mio padre, sale i tre gradini chiari del gazebo, noto un particolare spassoso: non indossa alte scarpe col tacco ma le sue All Star nere, le stesse che ha indossato al primo appuntamento con Harry. Totalmente nello stile di Annie.
Scoppio a ridere.
Harry le prende una mano, Annie passa il bouquet a Claire, e la loro attenzione viene immediatamente e completamente catturata dall’altro.
Ha inizio.
Niall apre il piccolo Vangelo che fino a questo momento ha tenuto fra le mani, e comincia a parlare. Non c’è nessun bisogno di un microfono, siamo così pochi che si sente facilmente ogni parola. Ci fossero state le fan non si sarebbe sentita una parola, ma per fortuna hanno avuto la lungimiranza di non rivelare la data delle nozze, così che l’unico che scatta delle fotografie è proprio il fotografo.
- Benvenuti, ragazzi. Spero di non fare troppe figure di merda oggi.
Ridono tutti. Non si suppone che un prete possa dire le parolacce, ma credo sia proprio per questo che Annie l’ha scelto.
Sembra che Niall abbia un palo di quattro metri infilato fra le chiappe, tanto è nervoso. Le parolacce sono perdonate, vero Piani Alti?
“Fatti gli affari tuoi” arriva la puntuale risposta.
- Dicevo: benvenuti, ragazzi, all’ufficiale celebrazione dell’amore che c’è fra Annie Sonia Everdeen e Harry Edward Styles. Se qualcuno di voi fosse contrario a questa unione – ma non credo, dal momento che non vedo né Taylor Swift né Kendall Jenner – parli ora o taccia per sempre.
Nessuno fiata.
- Come speravo – commenta Niall. – Sarebbe stato un gran casino altrimenti! Harry, puoi recitare i tuoi voti.
Harry tira leggermente su col naso, un riccio ribelle che sfugge al nodo dietro la testa, e prende Annie per le mani guardandola fissa negli occhi.
- Annie. Ti ho conosciuta a Roma. La prima volta che ti ho vista eri seduta per terra, intenta a ritrarre proprio il Colosseo. Ti ho guardata per dieci minuti buoni, e tu non hai mai alzato lo sguardo. Non sapevi nemmeno chi fossi. Tu sei stata la prima ragazza in tutta la mia vita che mi abbia mai amato per quello che sono, e non come Harry dei One Direction, e io ti amo con tutto il cuore. Prometto solennemente di amarti e onorarti da questo giorno in avanti, finché morte non ci separi.
Le signore fra gli invitati emettono dei leggeri singhiozzi soffocati dai fazzoletti di stoffa.
Niall, gli occhi lucidi, sposta lo sguardo da Harry ad Annie.
- Annie?
Lei sospira e comincia a parlare con voce tremante dall’emozione, le mani in quelle di Harry.
- Quando ti ho conosciuto avevo un vuoto dentro di me, un vuoto lasciato da Carlo. Mi mancava molto, e stavo attenta a non amare prima di incontrarti. Trascorrevo le giornate sola con me stessa, o con Claire – la indica con un cenno del capo. – Beh, tu hai riempito quel vuoto con un amore che non avrei mai pensato di poter ricevere da qualcuno. Mi hai fatto conoscere quelli che sarebbero diventati i miei migliori amici, e la mia seconda famiglia. Mi hai dato molto più di quanto potessi immaginare. Haz, prometto di amarti e onorarti per tutto il resto della mia vita, finché morte non ci separi.
- Scusate un attimo – Niall tira fuori un fazzoletto dalla tasca della giacca, si volta dall’altra parte e si soffia rumorosamente il naso, per poi asciugarsi le guance. – Se continuate così prima di stasera resterò bello che disidratato.
Lacrime di luce mi scendono lungo le guance, mentre guardo la mia peste giurare fedeltà eterna all’amore della sua vita. La mia peste, la mia Annie, che si vanta di non avere nessun accento eppure parla con un’inflessione toscana che farebbe invidia a Dante. La mia Annie che di punto in bianco prende pastelli e carboncini e parte alla ricerca della serenità.
La mia Annie che si sta sposando.
- Lux? Porta gli anelli, piccola – incita Niall, mentre Lou spinge avanti la bambina bionda vestita di celeste che sgambetta in avanti facendo traballare un piccolo cuscino di velluto. Si ferma al fianco di Harry e Annie, e lui si china a prendere una delle due fedi e la mette al dito di Annie.
- Con questo anello io ti sposo.
- Con questo anello io ti sposo. – Ripete lei dopo aver fatto gli stessi gesti.
- Per il potere conferitomi da Dio, suo malgrado, nell’Amore e nel Suo nome, dalla Regina, dalla Gran Bretagna e già che ci siamo dal sacchetto di patatine di là in cucina, io vi dichiaro marito e moglie! Hazza, puoi baciare la sposa.
Harry non se lo fa ripetere due volte, mentre tutti gli altri cominciano ad applaudire e Niall si toglie la casacca da prete, con suo grande sollievo, rimanendo in t-shirt.
Io sorrido come un coglione. Il matrimonio è valido nei Piani Alti?
“Per quanto concerne il Nostro nome, è ovvio che è valido. Basta che due persone si amino, dovresti saperlo”. Puntuale risposta.
Quindi è fatta. Sono sposati

Sono le due del pomeriggio, e il sole continua a splendere. Il pranzo è appena finito, ed è giunto il momento dei balli. Harry si alza, prende Annie per mano ed entrambi si portano ridendo al centro del prato, mentre Ed Sheeran si avvicina al microfono e i musicisti della band cominciano a suonare. Annie e Harry si preparano a ballare un lento, ed Ed comincia a cantare. Gli invitati si stanno alzando e sistemando in cerchio attorno a loro.
I due sposi si muovono a ritmo di musica.
- …And darling I will be loving you ‘til we’re 70
And baby my heart could still fall as hard as 23
And I’m thinking ‘bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand…

Sono così completi insieme che sembra impossibile dire che abbiano vissuto separati per due decenni. Annie ha appoggiato il capo sulla testa di Harry e lui le circonda la vita con le braccia, facendo attenzione a non pestare il vestito. È bellissimo, e sono orgoglioso di entrambi. Avrei voluto ammazzarlo quando ha baciato Kendall Jenner, ma stare insieme è il loro destino.
“Thinking out loud” finisce in un bacio, e decido di dare il mio tocco a questo matrimonio.
Concentrando i miei pensieri faccio accendere lo stereo dall’altra parte del giardino, lontano da tutti gli invitati, e le note di “Uptown Funk” di Bruno Mars si fanno strada tra i presenti con prepotenza. Harry e Annie si guardano intorno confusi, chiedendosi chi avesse acceso lo stereo dal momento che nessuno si trovava lì vicino e non c’è il telecomando.
Annie guarda Harry, sorride, allarga le braccia. Harry batte le mani e si lanciano entrambi nella più scoordinata coreografia che si sia mai vista a un matrimonio. Gli invitati urlano incitamenti e si uniscono al ballo, lasciando ai due sposi il loro spazio di protagonisti.
- Girls hit your Hallelujah (whooo) – Tutti alzano le mani al cielo e continuano a danzare.
È bellissimo, e sospetto che Annie sappia che sono stato io. Per un attimo, ma solo per un attimo, ha guardato proprio verso di me, dentro i miei occhi, ed è stato come se mi vedesse davvero. Poi ha continuato a ballare.
Claire e Niall si stanno scatenando, poco lontano da loro. Elias e Morgana ballano vicini adesso. Liam e Sophia, Gigi e Zayn, Louis ed Eleanor ballano fra loro felici. I miei genitori discutono in disparte di qualcosa: mia madre tiene in mano un dvd bianco.
La canzone finisce e tutti applaudono, compresi Annie e Harry. Alcuni fra gli invitati vanno a prendere da bere per riprendere fiato, e i due sposi si baciano. Mio padre si avvicina al tavolo, prende un bicchiere in mano e lo batte col manico di un cucchiaio. Il tintinnio fa voltare i presenti e far scendere il silenzio fra noi.
- Scusatemi per l’interruzione. Annie, ho un regalo da parte di Carlo.
Il cuore (o quello che una volta doveva esserlo) mi cade nella pancia con un tonfo. Che intende dire?
“Stai a vedere”.
- Abbiamo portato questo DVD da Firenze. Carlo ci disse di mostrartelo al tuo matrimonio.
Non ricordo niente di tutto ciò.
Mio padre si avvicina al proiettore accanto allo schermo che finora ha proiettato foto degli sposi, inserisce il dvd e quasi immediatamente appaio io, vestito in smoking da concerto con la chitarra in mano, seduto sul letto della mia camera. Mi rivolgo alla telecamera, proprio come avevo fatto col messaggio di addio.
- Ciao Annie! Come va? Felice matrimonio! – La mia versione vivente sorride ai presenti. – L’altro ieri mi hanno diagnosticato il Tumore 2 – La vendetta, come sai, e a quanto pare questa volta non me la caverò molto liscia. Ero depresso, poi ho pensato che non ci sarei stato al tuo matrimonio. E la cosa mi ha fatto incazzare. Io vorrò esserci e ci sarò al tuo matrimonio, non m’importa se da vivo o da morto. Ma in ogni caso, questo è il mio regalo per te. Mi sono anche messo in tiro! – Rido. – Per te Annie, “Annie’s Song”.
Carlo vivo inizia a suonare la canzone di John Denver in un assolo di chitarra, e poi a cantare.
- You fill up my senses
like a night in the forest
Like the mountains in springtime
Like a walk in the rain
Like a storm in the desert
Like a sleepy blue ocean
You feel up my senses
Come fill me again.
Come, let me love you
Let me give my life to you
Let me drown in your laughter
Let me die in your arms
Let me live down beside you
Let me always be with
Come, let me love you
Come, love me again.

Suono per un altro po’, poi la canzone finisce. La mia versione vivente posa la chitarra, sorride alla telecamera. – A presto, peste – saluta, bacia lo schermo e spegne il video.
Non mi ricordavo assolutamente di averlo fatto.
Mamma, papà… siete stati grandi!
Annie ha gli occhi lucidi, e manda un bacio allo schermo. – Ci si vede, playboy! – Sorride.
Un altro applauso, ma penso sia per me stavolta.

  Sono le dieci e mezzo di sera, e si continua a festeggiare. I ragazzi hanno buttato Harry nella piscina.
Ci sono stati brindisi, il taglio della torta, il discorso dei testimoni e degli sposi, uno più commovente dell’altro. La sera ha preso una piega che sa quasi di nostalgia, sento il dolore di non poter abbracciare fisicamente Annie, baciarle una guancia, dirle “Sono io, sono qui. Ti voglio bene”.
Sono entrato nel corpo di Liam quando hanno ballato “Somewhere only we know” dei Keane, e ho potuto stringerla tra le braccia ma non per davvero. E mi sono commosso al ballo con suo padre, “She Will Be Loved” dei Maroon 5. Annie ha ballato con Elias, Harry con Anne, Gemma con Desmond… si sono mescolati in un ballo lento e pieno di dolcezza.
E io sono qui ma non qui, a guardare colei che ho scelto di seguire fino alla sua morte sposare un altro uomo. Da ragazzino avrei pensato che avrei dovuto essere io, il suo sposo. Ma la vita è un lancio di monetina, e loro sono fatti l’uno per l’altra.
Decido di guardare nel suo futuro un’altra volta. I Piani Alti pensano che negli ultimi tempi lo stia facendo troppo spesso, ma stasera mi è concesso dare una sbirciatina.
Guardo cinque anni avanti: 19 giugno 2021.
Harry e Annie, entrambi ventiseienni, sono nel salotto dell’appartamento di Brick Lane. Annie mette qualcosa nel lavandino, poi raggiunge Harry seduto a gambe larghe per terra su una spessa coperta. Harry ha i capelli corti e ricci, e stampata in faccia un’espressione di pura adorazione che si riflette anche sul viso di Annie. Lei si siede davanti a lui sulla coperta, in una visione muta. Fa le linguacce e ride al fagottino che sgambetta in mezzo alla coperta che viene sollevato da Harry. Annie lo affianca e giocano insieme con la loro bambina.
La piccola Darcy Hazel Styles.

***
Fine

 Non ci posso credere, è davvero finita! Che posso dire… grazie a tutti quelli che l’hanno seguita, recensita e solo amata silenziosamente. Mi sono divertita moltissimo a scrivere questa storia che era nata come un gioco ma si è trasformata in qualcosa a cui tengo moltissimo.
Grazie, grazie davvero a tutti quelli che hanno seguito le avventure di Annie, a tutti i lettori silenziosi e soprattutto a Selene Potter93, che con estrema puntualità mi ha dato la sua vivace opinione su ogni capitolo e che mi ha trasmesso l’entusiasmo verso questa storia.
Qui di seguito trovate dei link relativi all’ultimo capitolo. Se avete voglia di dare un’occhiata, mi fate solo che piacere!
That’s all Folks!
Baci a tutti
Nut

 Vestito Annie
http://www.alfredangelo.com/shared/images/products/0/fdb809cf-942c-4c08-bcfb-2e5a4319461b.enlargedNormal.jpg

 Annie
http://bridalmusings.com/wp-content/uploads/2014/07/Brides-With-Bangs-Brides-with-Fringes-Wedding-Hair-Inspiration-Bridal-Musings-7.jpg

 Carlo
http://vignette2.wikia.nocookie.net/vikingstv/images/3/31/George_Blagden.png/revision/latest?cb=20130405200728

 Vestito damigelle
http://www.forherandforhim.com/image/cache/products/1466/201211214f59eba6a6714e01dc8ef247009664a8-900x1200.jpg

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Panenutella