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Autore: TheImpossibleJJ    18/04/2016    0 recensioni
Rose Weasley ha passato sei anni d Hogwarts subendo le prese in giro di Scorpius Malfoy. Le cose cambiano dopo il Ballo della Vittoria e l'ennesimo scherzetto del Serpeverde. Rose ha deciso di cambiare e di smettere di subire. Ha deciso di iniziare ad affrontare la vita a testa alta e di smettere di nascondersi e usare il suo peso come una scusa. Peso sì, perchè Rose dai Weasley ha ereditato l'appetito ma sfortunatamente non il metabolismo veloce. Rose torna per il settimo e ultimo anno di Hogwarts come una persona nuova, ma come prenderà Scorpius questi suoi cambiamenti? Cosa ha sempre nascosto? E soprattutto chi è che le manda quegli strani biglietti?
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, Altro, personaggio, Rose, Weasley, Scorpius, Malfoy | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 11 – PENITENZE, SORRISI E PENSIERI

Ciao a tutti! Dopo mesi eccomi di nuovo qua!!! Questo è un capitolo di passaggio, nel prossimo ci sarà il Ballo e poi Natale!! Tante cose succederanno eh eh! Ho già deciso tutto, devo SOLO scrivere! Ma vi giuro che stavolta continuerò senza lunghe pause (max 2 settimane)! E niente, dopo aver detto cose a caso, buona lettura e spero vi piaccia <3 Baci, JJ

 
Rose si svegliò felice la mattina dopo. Non vedeva l’ora di far fare la penitenza a Scorpius e non vedeva l’ora che arrivasse il giorno del ballo per sapere chi era la persona che le mandava quei biglietti inquietanti.  Sapeva che non era moralmente giusto godere di una vendetta, che avrebbe dovuto fare la persona matura e perdonarlo. Ma a lei non fregava nulla di fare la persona seria. Dopo tutto quello che Scorpius le aveva fatto passare in quegli anni, la penitenza che doveva subire era totalmente equa. Non chiedeva poi molto, solo fargli passare qualche momento imbarazzante… quando si dice occhio per occhio…
Sua mamma di certo non avrebbe approvato, ma Hermione Granger era piuttosto lontana per riuscire a mettere il naso negli affari della figlia e sinceramente Rose era anche contenta così.
Svegliò le sue compagne, si prepararono e insieme andarono a colazione.
“Quindi stamattina Malfoy farà quello che gli hai detto?” Chiese Susan curiosa e con un sorrisino sul volto.

Rose annuì e si fregò le mani contenta. “Oh sì. E non vedo proprio l’ora.”

“Bisognerebbe fare un video ragazze! Per i posteri, no?” Propose Alice.

“Oddio sì! Sapete che bello? Poi potremmo distribuirlo a tutta la scuola come ricordo.” Grace aveva gli occhi sognanti mentre si immaginava come la scuola avrebbe riso del Serpeverde.

“Sei sicura che poi il Sebastianuccio non si arrabbi?” La stuzzicò Rose.

“Oh, ma figurati! A lui piacciono gli scherzi.” Fece una pausa. “E poi non è mio, siamo solo amici. Come vi ho detto anche ieri.” Riferendosi al pigiama party che avevano fatto la sera prima e dopo Grace aveva raccontato per filo e per segno i particolare dell’uscita insieme a Sebastian.
Le altre tre si guardarono ridendo sotto i baffi. “Se lo dici tu, Gracie.” Affermò Alice dandole una leggera gomitata e guardandola in modo ammiccante.

Arrivarono in Sala Grande dopo poco e come Rose aveva pianificato, la Sala era piena. Anzi, stracolma Scorpius avrebbe avuto un bel pubblico. A parte le sue amiche e probabilmente gli amici di lui, nessuno sapeva cosa stava per succedere. Sarebbe stata una bella sorpresa per tutti. Oh, sì. Rose prese posto al tavolo Grifondoro e iniziò a guardarsi intorno. Scorpius non era ancora arrivato, ma i suoi amici sì e stavano già ridacchiando. L’unico che non sembrava troppo contento era Charlie, che continuava a guardare verso… di loro? Cosa gli era successo? Probabilmente si era solo svegliato male.
In quel momento però l’attenzione di Rose venne richiamata da una certa persona che stava entrando in Sala Grande.

“Eccolo che arriva.” Sogghignò Alice.

Rose osservò Scorpius sedersi vicino ai suoi amici. Aveva il volto un po’ preoccupato ma sotto sotto si notava anche una certa determinazione. Di sicuro voleva che il tutto fosse veloce e indolore. Rose ridacchiò tra sé e lo salutò quando si accorse che lui la stava guardando dal suo tavolo.
Scorpius scosse la testa ridendo. Come aveva fatto a finire in quella situazione? Maledetta Rose e maledetti i suoi occhioni convincenti. La guardò mentre rideva con le sue amiche. Sicuramente di lui e di quello che stava per fare. Ora o mai più, si disse Scorpius.

Si alzò e si puntò la bacchetta addosso borbottando l’incantesimo che gli aveva detto Rose il giorno prima. La nuca iniziò a solleticargli e i capelli iniziarono a crescergli fino alle spalle, assumendo un divertente color carota.
Gli studenti della Sala Grande iniziarono a guardarlo incuriositi. Proseguì togliendosi il mantello e rimanendo con un maglione dei pantaloni. Si puntò di nuovo la bacchetta addosso e subito fu immerso in una nuvola viola. Quando questa svanì, la fase uno della penitenza era completa.
Davanti agli occhi di tutti i presenti, Scorpius Malfoy aveva un adorabile caschetto biondo che gli incorniciava il viso, una camicia blu elettrico e dei deliziosi pantaloni argentati a zampa di elefante. Per completare il look in mano aveva un piccolo strumento musicale. Un triangolo.
Nessuno però si aspettava quello che avvenne poco dopo. Scorpius si schiarì la voce, si diede il La con il triangolo e iniziò ad intonare una canzone. Iniziò a battere il tempo con il piede, coperto da un paio di stivali a punta rossi di pelle e fece da lontano un occhiolino a Rose, indicandola con un dito.
Rose nascose la faccia tra le mani mentre le sue amiche scoppiavano a ridere.

You can dance, you can jive, having the time of your life 
See that girl, watch that scene, dig in the Dancing Queen 

Scorpius alzò le mani al cielo indicando una palla da discoteca che era appena scesa dal soffitto della Sala Grande.

Friday night and the lights are low 
Looking out for the place to go 
Where they play the right music, getting in the swing 
You come in to look for a king


Altro che vendetta, Scorpius Malfoy ci sapeva fare davvero. Chi l’avrebbe mai detto. Ecco perché aveva accettato senza farsi troppi problemi! Tutto lo studentato di Hogwarts lo guardava basito. Nessuno riusciva a credere che Malfoy, proprio quel Malfoy stava facendo quello spettacolino.

You come in to look for a king 
Anybody could be that guy 
Night is young and the music's high 
With a bit of rock music, everything is fine 
You're in the mood for a dance


Cantando si era spostato verso i tavoli dei Grifoni e mentre intonò And when you get the chance... fece suonare il triangolino che teneva in mano. L’intera Sala Grande scoppiò a ridere.

You are the Dancing Queen, young and sweet, only seventeen 
Dancing Queen, feel the beat from the tambourine 
You can dance, you can jive, having the time of your life 
See that girl, watch that scene, dig in the Dancing Queen 


Scorpius continuò a cantare a pieni polmoni. La cosa strana era che nessun professor l’aveva fermato. Tutto il corpo insegnante si stava godendo lo spettacolo. Alcuni stavano anche sogghignando sotto i baffi.

You're a teaser, you turn 'em on 
Scorpius si aprì la camicia e si girò verso il suo fan club. Rose scosse la testa. Sempre il solito.
Leave them burning and then you're gone 
Looking out for another, anyone will do 
You're in the mood for a dance 


Ormai aveva tutte le ragazze intorno che facevano il tifo per lui. Dal rendersi ridicolo, era diventato il solito sex symbol della situazione. Maledetto Malfoy.

And when you get the chance...
You are the Dancing Queen, young and sweet, only seventeen 
Dancing Queen, feel the beat from the tambourine 
You can dance, you can jive, having the time of your life 
See that girl, watch that scene, dig in the Dancing Queen 


Quando le ultime note della canzone si spensero, Scorpius fece un profondo inchino, afferrò un mazzo di fiori che qualcuno gli aveva lanciato e si rimise apposto. Si puntò la bacchetta addosso per ritornare come prima, ma non successe nulla.

Riprovò una seconda volta e ancora nulla. Una terza. Una quarta. Poi vide l’ombra di qualcuno dietro di lui e un profumo che ormai aveva imparato a riconoscere anche a distanza.

Rose.

Si girò e la vide che lo guardava divertita. “Cosa c’è, Malfoy? Non riesci a tornare come prima?”

La guardò sbigottito. Cosa stava succedendo?

“Sai, hai presente quando ieri ti ho offerto quella caramella?”

“Sì…” Si ricordava della caramella che Rose gli aveva dato con tanta gentilezza. Ora però la situazione iniziava ad insospettirlo.

“Beh, diciamo che non era una normale caramella. L’ho presa al negozio dello zio e si chiama “Caramella Attacchincantesimo Pro” e fa in modo che se ti fai un incantesimo di make up o comunque sull’aspetto, questo ti dura un po’ di più del dovuto.”

Rose non riusciva a parlare dal tanto che rideva.

“Quanto è “un po’ di più del dovuto”, Weasley?”

“Mmm… seufeiigionrni.” Biascicò Rose tra le risate.

“Come?” Scorpius sperava di non aver capito bene.

“Sette giorni, Malfoy. Sette lunghi giorni. E la cosa bella è che hai fatto anche l’incantesimo sui vestiti quindi sarai costretto ad indossarli per sette lunghissimi giorni.”

“Questa me la paghi, Weasley. Non erano questi i patti.”

“Pensi davvero che ti avrei rivelato tutto, Malfoy? E’ una penitenza. Solo la canzone era troppo poco per fartela pagare, non credi?”

Scorpius si alzò in piedi. “Come hai potuto? Sono stato anche troppo gentile ad accettare questa cosa e tu mi fai rendere ancora più ridicolo?”

“Povero Malfoy. Facile avere tutto programmato, no? E’ bene che inizi ad accettare la cosa perché dovrai rimanere conciato così per tutta la settimana. Ciao ciao! Ci vediamo dopo!”

Rose uscì dalla Sala Grande lanciando un’ultima occhiata a Scorpius e ridendo di gusto con le sue amiche.

Si accorse poi che sua cugina Lily era abbracciata a qualcuno.

Bene, bene. Lily ha un ragazzo? A Rose non piaceva spettegolare ma alla fine non poteva farne a meno. Si avvicinò per vedere chi era la conquista della cugina e notò un ragazzino abbastanza alto con i capelli neri. Le sembrava abbastanza familiare ma non riusciva bene a capire chi fosse. Rose continuò a osservarli da lontano quando il ragazzo finalmente si girò.

Steve.

Steve?

Il ragazzo era davvero Steve? Il fratello di John? Interessante. E anche molto sospettoso considerando quanto poco solo ieri Lily fosse interessata a lui.
Si avvicinò per sentire cosa si stessero dicendo.

“Dai Steve andiamo al ballo insieme! Ti prego ti prego ti prego ti prego!!!”
Mentre lo diceva abbracciava fortissimo Steve che sembrava piuttosto interdetto.

“Ehm Lily… ma sei sicura? L’altro giorno mi hai detto di no e ora cambi idea? Mi avevi detto che ci saresti andata con un altro ragazzo!”

“No, Steve. Non è vero. Io voglio solo teeee. Andiamo insieme al ballo.”

“Lily, non lo so. Sicura di stare bene? Non mi sembri molto in te.”

“Sono perfettamente in me. Ti prego Steveee!” Alla supplica abbinò un paio di occhioni da cucciolo di labrador e Steve non riuscì più a trovare delle obiezioni.

“Va bene, Lily. Andiamo insieme al ballo.”

“Oh, che bello. Ora andiamo a lezione dai.” Lo prese per mano e andarono verso i sotterranei.

Rose rimase a guardarli. Lily era molto strana. Non l’aveva mai vista così e poi aveva detto chiaramente che Steve non le interessava quindi perché questo cambiamento improvviso. Si vide una figura accanto. Charlie.

“Dove sta andando, Lily?”

“A lezione, immagino.”

“Mmm. E cosa ci fa con lei quel tizio?”

Com’è che tutti oggi si comportavano in modo strano?

“Non lo so, Charlie. Sto cercando di capirlo anche io. Ieri mi aveva detto che non le piaceva ma oggi…”

“Ho capito. Credi che le abbia fatto qualche incantesimo?”

“Come? Steve? No, non credo! Non capiva nemmeno lui quello che stava succedendo!”

Charlie si girò di scatto con faccia sorpresa.

“Davvero?”

“Già.”

“Allora non capisco proprio. Ieri mi aveva detto –“

“Ti aveva detto?” Da quando Lily e Charlie parlavano?

“Oh, niente, niente. Meglio che vada a lezione. Ciao Rose!”

“Ciao Charlie.”
 
I giorni prima del ballo passarono piuttosto veloci e presto la penitenza di Scorpius finì. Era stato parecchio divertente, soprattutto vedere come cercava di mantenere il suo solito nobile contegno quando tutti lo indicavano e gli ridevano in faccia.

Il Serpeverde non aveva parlato con Rose per tutti quei giorni, anzi! L’aveva letteralmente snobbata. Continuava a guardarla in cagnesco ma Rose gli aveva dato poco peso. Aveva altre cose a cui pensare, una fra tutti lo strano comportamento della sua cuginetta. Lily non si staccava un attimo da Steve e Rose aveva deciso che era meglio unirsi al gruppetto con una scusa. Almeno avrebbe potuto osservare il suo comportamento da più vicino.
Proprio per quel motivo, la mattina del ballo si trovava a fare colazione al tavolo dei Corvonero.

Era vicino a Francis, il ragazzo più silenzioso di quel gruppetto, ma anche quello che sembrava già maturo per i suoi 16 anni. L’aveva osservato in quei giorni e aveva notato quanto prendesse tempo prima di rispondere e quanto si notasse una certa cultura dietro le sue parole. Non certamente un livello da adolescente. La cosa era piuttosto interessante. A Rose piaceva incontrare persone nuove e con lati mai visti prima. Per questo, aveva iniziato a sedersi sempre vicino a lui e a fare conversazione.

“Quindi Francis, chi porterai al ballo stasera?”

Il ragazzo si asciugò la bocca e appoggiò il tovagliolo sul tavolo.

“Vedi quella ragazza laggiù?” Indicò un punto lontano verso il tavolo dei Tassorosso. “Lei è Greta Darlain e le ho chiesto di venire al ballo con me 14 volte. Tutte in modo diverso. E sai qual è stata sempre la sua risposta?”

“Posso immaginarla.”

“Ecco. Sempre no. Io sinceramente non capisco. La cosa che mi consola è che ha detto no anche ad altri ragazzi che l’hanno invitata. Quindi diciamo che posso ancora sperare. Oggi ho intenzione di chiederglielo ancora e chissà che non sia la volta buona.”

“Ma che dolce che sei, Francis! Spero davvero ti dica di sì!”

“Ma io la conosco Greta! Se vuoi posso aiutarti nella causa, che ne dici?”

A parlare era stata Lily, stretta vicino al suo Steve, sebbene avesse 30 cm di spazio libero vicino a lei.

“Grazie mille, Lily, sarebbe davvero fantastico.” Francis le sorrise riconoscente.
In questi momenti Lily sembrava la vecchia Lily, ma nel giro di un attimo ritornava la Lily ossessionata da Steve.

Fortunatamente Steve non ne stava approfittando. Se l’avesse fatto, probabilmente avrebbe perso qualche facoltà motoria grazie a Rose.

“E tu Liam? Hai già una dama?”

Il ragazzo portava i capelli neri pettinati di tutto punto, niente nel suo aspetto faceva pensare alla parola disordinato.

“Io andrò con Amber, la mia compagna di pozioni.” Concluse la frase con una scrollata di spalle. Non ne sembrava molto contento. “E tu, Rose?”

“Io andrò in solitaria. Starò con i miei cugini.”

“Io invece starò con il mio Steve, per sempre. Vero, Steve?”

Steve venne preso alla sprovvista. “Ehm… Io… non…”

“Non cosa? Steve non puoi farmi andare al ballo da sola. Ti prego. Dobbiamo stare sempre insieme. Sempre.”

“Certo Lily. Non preoccuparti.”

Era così ogni santo giorno. Lily non era più lei, ma doveva capire cosa diavolo le fosse successo. Per Rose era davvero un mistero. Ne aveva parlato anche con i suoi cugini ma non riuscivano a capire da cosa derivasse quel brusco cambiamento.
Finirono di fare colazione e ognuno andò presso il proprio dormitorio nonostante i lamenti di Lily che non voleva lasciare il suo Steve.
 
Era un sabato di dicembre e fortunatamente le lezioni non erano in programma, così Rose decise di approfittarne per andare a fare una camminata intorno al castello. Poi sarebbe rientrata e si sarebbe preparata insieme alle sue amiche per il ballo.

L’aria che tirava era fredda, più che pungente. Rose si chiuse il mantello ancora più stretto ma non cambiò molto la situazione.

“Ehi, Weasley, giri tutta sola? Pensavo stessi sempre con i Corvonero ora!” Malfoy sbucò da dietro un albero, stava fumando una sigaretta magica, una di quelle che nascondevano l’odore di fumo e non erano nocive. Praticamente creavano solo dipendenza.

“Ebbene sì, Malfoy. E se non ti dispiace vorrei proseguire.”

“Weasley, Weasley, Weasley. Ma per chi mi hai preso? Pensi davvero che ti farò proseguire da sola con questo tempaccio che si avvicina? Sai che sono un gentleman!”

Rose lo guardò scettica. “Fai sul serio, Malfoy?”

“Rose, pensavo avessimo fatto pace, no?”

Rose ci pensò un po’ su. “Va bene, Scorpius, ma niente tiri mancini!”

Lui annuì e proseguirono in silenzio. Scorpius era alto, più dei suoi coetanei e averlo vicino dava quasi un senso di protezione. Rose non voleva pensarlo, ma ai pensieri non si può mettere un freno. Lo guardava di sottecchi e sapeva benissimo che lui se ne stava accorgendo, ma non poteva farne a meno. Scorpius

Malfoy era davvero bello e guardarlo era un piacere. Rose si ridestò e tentò di iniziare una conversazione.

“Quindi dove passerai queste vacanze? Verrai alla Tana?”

“E’ un invito per caso?” Ecco di nuovo il suo ghigno.

“No, te l’ho chiesto perché…”

“Lo so perché me lo hai chiesto. Comunque la risposta è sì. Verrò alla Tana qualche giorno intorno a Capodanno. Per il resto starò a casa con i miei e con la mia famiglia. Mio padre ci tiene. Ama il natale.”

Difficile immaginare Draco Malfoy con un maglione natalizio che cantava canti di natale e passava regali a Scorpius.
“Anche noi amiamo il Natale e staremo per la maggior parte del tempo alla tana, poi a casa.”

Scorpius annuì. “Sai che ti ho fatto un regalo? Ho pensato che ormai è come se fossimo amici, no? E agli amici si fanno i regali quindi il 25 mattina ci sarà anche il mio tra la mucchia che riceverai.”
Le aveva preso un regalo? Amici era una parola un po’ grossa per descrivere il loro rapporto. C’erano stati dei momenti tra di loro ma Rose ancora non sapeva come definire la loro relazione. Di sicuro non amicizia.

“Davvero? Ma io non ti ho preso nulla…”

“Non importa, Weasley, davvero.” Si girò verso di lei e sorrise. Rose sentì una stretta allo stomaco. Il sorriso spontaneo di Scorpius Malfoy era una di quelle cose che andrebbero incorniciate per non essere mai più dimenticate.

Pensa vederlo la mattina appena svegli…

Zitta.

Ok…

“Hai scoperto qualcosa su Lily quindi? Albus inizia a preoccuparsi. E sinceramente anche io, è come una sorellina per me.”

“No, purtroppo no. Io penso che le abbiano fatto un incantesimo ma non riesco a capire perché. Se domani le cose non sono cambiate bisognerà portarla in Infermeria. Sembra proprio innamorata di Steve! Ma Steve non ne sta approfittando, quindi deve esserci un altro motivo! Ma cosa?”

“Beh, stai passando molto tempo tra i Corvonero!”

“E quindi?”

“E se qualcuno ti volesse lì? Ci hai mai pensato? Magari è questo il motivo…”

Erano arrivati al castello e si stava avvicinando l’ora della preparazione così Rose approfittò del momento per tagliare la conversazione e andarsene.

Qualcosa in quello che aveva detto Scorpius poteva essere vero ma le aveva anche lasciato una strana sensazione. Non poteva davvero essere lei la motivazione di un incantesimo su sua cugina. O forse sì? E se tutto fosse collegato ai bigliettini che riceveva? C’era la stessa persona dietro?

Salì i gradini per la torre di Grifondoro a due a due, sperando di sbagliarsi e di riuscire a capire cosa stesse succedendo. Era anche per quel motivo che aveva deciso di andare da sola al ballo. Solo così sarebbe stata attenta a tutto. Nessuna distrazione.
   
 
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