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Autore: Novelist Nemesi    06/04/2009    2 recensioni
Non è il sequel del sequel del sequel eccetera. Volevo che non sentiste troppo la mancanza di hayley! Questa è una storia abbastanza triste, all'inizio, e voglio tenervi ancora più sulle spine! La protagonista ha una particolarità, ovvero i capelli bianchi. Cosa succederà a questa americana indecifranile che incontra Light Yagami? Spero di deliziarvi e incuriosirvi col primo chappy! Nemesi is back!
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Misa Amane
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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IL PROSSIMO SARA’ L’ULTIMO CAPITOLO!

 

Non odiatemi per quello che leggerete, vi prego… Ma volevo creare un vero e proprio colpo di scena… Volevo sperimentare una cosa nuova. Buona lettura!

Non era un problema per lei starsene rinchiusa in una casa sconosciuta per chissà quanto tempo. I suoi familiari non facevano storie, convinti che fosse all’estero per una borsa di studio vinta all’università. Li aveva riempiti di balle dall’inizio alla fine, ma alla fine non era questo il problema. Il problema era un altro: Kira. Non poteva più uscire di casa, perché se Kira l’avesse vista avrebbe potuto anche dire addio alla sua esistenza, già di per sé deprimente.
Non aveva più nessuno. Di nuovo sola.
-Marris- la voce sintetica di L riecheggiò per tutta la sala –Hai pensato alla mia proposta?-
-Sì. E la risposta rimane sempre uguale: sarò io a fare in modo che Rem muoia-
-E non ti importa il fatto che potresti morire?-
-No- sorrise, come se fosse una cosa naturale
-Allora ho un piano che potrebbe funzionare- disse L –Ma te lo spiegherò dopo. Ora ho lasciato detto a Watari di farti fare una cosa-
-Cosa?-
-Chiama a casa, a qualcuno. Salutali-
E a chi avrebbe dovuto chiamare? Ormai non aveva importanza a chi salutava. Continuava a dirsi così davanti a un telefono antico.
Eppure… Ce l’aveva una cosa da fare. Eccome se ce l’aveva!
-Hello?-
-Frankie…-
-Cassy?-
-Frankie, I miss you…-
-Cassy, what’s happening?-
-I wanna meet you… For last time… I miss you, Frankie…-
--
-Frankie… Listen to me, please… Maybe I’m gonna die…-
-What the fuck…?!-
-Frankie, wait! Maybe I’m gonna die and… And…- non piangere, cretina! –Frankie… I… I love you… Sorry for all problems… Sorry…-
-Cassy, but…-
-Goodbye, Frankie. I love you-
Ti voglio bene, Frank. Non dimenticarlo mai.
-Signori…- solo il rumore del cucchiaino vagava per la stanza d’albergo di L, circondato dal quartier generale –Oggi uccideremo Rem. Manderemo Marris, che può vederlo. Faremo in modo che Misa si trovi in pericolo. Dunque, stando ai rapporti di tutti voi sugli spostamenti di Misa, il luogo più idoneo al piano è la Yoshida Production. Lì vi sono tante modelle e studi, è più probabile che nessuno si accorga di un “tentato omicidio”- si fermò per sorseggiare del caffè –Ora, faremo finta che Marris sia una nuova modella. Matsuda sarà il suo manager. Sono certo che, se c’è davvero un dio della morte con Amane, si spaventerà, e prima di uccidere Marris avvertirà Kira, cioè Light Yagami-
-E se la tua teoria fosse sbagliata?- chiese Soichiro –E’ possibile che ciò non basti a mettere Rem in pericolo-
-Passeremo al piano B. se durante la permanenza alla Yoshida non succederà nulla, faremo in modo che tutti sappiano dell’esistenza del quaderno. O almeno, glielo faremo credere- chinò il capo verso Mogi –Mogi, ha terminato?-
-Sì, c’ho messo tutta la notte, ma sono riuscito a farlo in tempo- porse a Ryuzaki l’oggetto in questione. Tutto nero, con delle pagine a righe, e la scritta Death Note bianca.
-Basandoci sulle descrizioni fornite da Marris, abbiamo realizzato un quaderno della morte. Marris, puoi confermarci se abbiamo ottenuto un buon risultato?-
-Non è male… Almeno sembrerà un quaderno della morte…-
-Allora tu farai finta di scrivere davanti a tutti il nome di Amane-
-Ma Rem può vedere se con me c’è un dio della morte. E, notando che non c’è nessuno con me, non muoverà un dito-
-No, invece, perché anche se notasse che non ti segue nessun suo simile, sarà messa in una posizione pericolosa. Tu sei in TV, davanti a milioni di spettatori, e minacci di poter uccidere una persona mettendo solo una scritta su un quaderno. Se non sarà Light Yagami a dirlo, ci penserà Rem stessa a farti fuori. Ti copriremo il volto e faremo in modo che solo Rem possa accertarsi della tua identità, visto che a quanto pare lei può vedere in qualunque momento la tua identità-
-Questo piano è inattuabile, L- rispose fermamente Cassidy
-E allora passeremo al piano C- disse lui sbuffando –Metteremo in pericolo Misa senza questo fin to quaderno. Mi occuperò io di tenere a bada Light Yagami mentre attueremo il piano-
Mai Misa si sarebbe aspettata di rivederla. Eppure gironzolava tranquillamente per gli studi della Yoshida, cordiale con tutti, tutti gli sguardi su di lei. Che faccia tosta a ripresentarsi così come se nulla fosse. Rem avvertiva il nervosismo di Misa, ma se ne stava zitta. Era impaurita anche lei.
-Rem…- bisbigliò Misa –Corri ad avvertire Light!-
Finite le riprese, restava solo da aspettare una mossa di Misa o Rem. E l’aggancio non tardò ad arrivare.
-Cosa accidenti ci fai qui?-
-Ciao, Misa. È a un po’ che non ci si vede- disse Cassidy col sorriso sulle labbra –E Rem?-
Non sono affar tuoi-
E’ da Light, sicuramente
-Che intenzioni avete, tu e il tuo amico detective?-
-Tranquilla, Misa. Oggi metteremo la parola fine alla mia storia e a quella di Kira-
Solo un piccolo momento per appartarsi, passare informazioni a L –Mi dispiace, non è successo nulla di che. rem non c’era. Sicuramente era da Light-
-Capisco. Allora passiamo al piano C. Fai del tuo meglio, mi raccomando-
Misa, spazientita, camminava per le strade di Tokyo, in periferia –Sono furibonda, Rem!- urlò, certa che nessuno la stesse ascoltando, tanto era da sola e le strade erano deserte –Ma chi si crede di essere quella là? Che rabbia mi fa! Adesso Light è in pericolo!-
-Forse faresti meglio a preoccuparti per te, Misa- era Cassidy, che da dietro la stava seguendo, le mani incrociate dietro la schiena. Sorrideva, proprio come quella mattina agli studi della Yoshida.
-Quand’è che ci lascerai in pace, tu?!- sbottò Misa
-Ah, e vieni a dirmelo proprio tu?!- anche Cassidy stavolta si spazientì –E’ soprattutto colpa tua se adesso la situazione è a questo punto! Stava andando tutto bene… Se non fosse stato per te il mondo perfetto sarebbe stato reale!- stavolta le lacrime uscirono. Perché? Non era solo una recita –Per questo io…-
Fu un secondo, fatto di urla e penne che scrivevano.
-Watari! Mogi! Procedete!-
Fu un secondo, giusto in tempo per sentire quello che voleva sentire.
-Misa Amane, abbiamo registrato tutto. Ti dichiaro in arresto con l’accusa di essere il serial killer meglio conosciuto come secondo Kira- e poi –Andate a casa di Light Yagami e arrestatelo-
Un secondo, per vedere che al posto di Rem c’era solo sabbia.
Un secondo, per vedere che il quaderno falso era accanto al suo corpo ormai debole, ormai stanco, ormai morto.
Un secondo, per vedere Misa piangere.
Un secondo per avere la soddisfazione di aver contribuito all’arresto di quelle persone che l’avevano illusa.
Un secondo per dire addio. A Frank, a tutti.
Rimpianti? Mai avuti.
Felice? Non lo sapeva.
Ma non aveva tempo per pensarci. Non più.

  
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