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Autore: Lau_McKagan    21/04/2016    3 recensioni
Seguito di 'Walk through the fire - You could be mine'... sapete a che punto siamo... Los Angeles è arrivata e cosa succederà ora?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Walk through the fire'
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“Non sono stata io!”

“Ah no?! Palle! Sei uscita dal bagno proprio cinque minuti fa!”

“E allora?!”

“Prima era tutto a posto!”

Le urla investirono Laurel non appena rientrò nell’appartamento, subito dopo le lezioni. Quei giorni l’avevano messa a dura prova. Gli esami, l’inizio delle lezioni all’accademia, la situazione con Axl, e con Duff, a cui pensava continuamente… e l’arrivo in casa di Amy. Un vero disastro. Sospirò “Che succede adesso?”

Una trafelata, e infuriata Perla, le si palesò di fronte “Di alla cara sorellina del tuo fidanzato, che quando si fa la doccia poi dovrebbe anche dare una pulita! C’è acqua ovunque!”

Un’altrettanto arrabbiata Amy la raggiunse “Le ho già detto che non sono stata io! Dille di piantarla di rompere!”

“COSA?!”

“Hai capito bene!”

“BASTA!” urlò Laurel sfregandosi le tempie scosse dal mal di testa “Finitela tutte e due, accidenti!” sbuffò, guardando le due che si erano zittite, mantenendo però un certo atteggiamento risoluto “Amy, hai fatto la doccia?”

“Si…” biascicò la ragazza.

“La prossima volta per favore dai una pulita, non ci vuole tanto… puoi stare qui tutto il tempo che vuoi, ma devi darci una mano, almeno a sistemare le tue cose, ok?” la vide annuire mesta, poi guardò la cugina “E tu per favore, non sbraitare ogni volta per qualsiasi cosa faccia, so che non è un bel periodo per nessuno, ma dobbiamo darci una mano se vogliamo andare d’accordo e stare tranquille almeno qui… per favore” la sua sembrava quasi una supplica.

Le due ragazze la videro piuttosto stanca, e affranta. Si, non era un bel periodo per nessuno quello, Laurel aveva ragione come sempre. Axl era sempre nervoso, la presenza di Amy l’aveva scosso, si sentiva in colpa per averla lasciata a casa a subire chissà cosa, e sembrava arrabbiato con se stesso e con il mondo intero. Era intrattabile, e a farne le spese oltre ai suoi compagni, era ovviamente Laury. Adesso poi, non aveva nemmeno più la costante compagnia di Izzy, che lo calmava, lo consolava, lo proteggeva dai suoi stessi incubi. Era sempre più difficile stargli vicino, e questo contribuiva sempre di più a far riaffiorare il pensiero di Duff nella testa e nel cuore della ragazza. Dopo quella giornata insieme, il loro rapporto era fatto solo da sguardi sfuggevoli, sorrisi accennati e pensieri celati.

Poi c’era Sue, che vedeva il suo rapporto con Izzy incerto e traballante dopo l’arrivo di Amy, che non perdeva occasione per stare addosso al moro, anche in sua presenza. Izzy a dire il vero non aveva mai fatto nulla per incoraggiare quell’atteggiamento, ma per Sue era inevitabile pensare agli eventuali sentimenti che anche lui poteva provare. In fondo si conoscevano da sempre.

In ultimo la notizia bomba che in quei giorni aveva sconvolto Perla, e non solo…
 

*Inizio flashback*

“Eccolo finalmente, ma dove cazzo eri finito?!” urlò Steven non appena vide spuntare Slash tra la folla del Rainbow, ormai insieme a Reneè.

“Che vuoi, giù le manacce che mi sgualcisci la giacca!”

“Oh scusa! Ma che cazzo, ti ha morso una tarantola?!”

“No! Sono nervoso ok?!”

“E per cosa diavolo?”

“Fatti i cazzi tuoi tu! Lei è sparita, ok? L’hanno portata via! Era mia e l’hanno portata via!”

Tutti lo guardarono straniti, soffermandosi poi su Reneè, l’unica che forse poteva dar loro una spiegazione sensata.

La ragazza alzò le spalle “Fa così da oggi pomeriggio, e non ho idea di che cosa si sia fatto!”

“Uhm, se è roba buona la voglio anche io!” puntualizzò Steven. Uno schiaffò sulla nuca gli arrivò dritto da Izzy “Aio!”

“Tu non vuoi proprio un bel niente Adler, stai esagerando ultimamente”

“E da quando mi fai da papà tu?!”

“Finitela” li ammonì secco il rosso. Axl era strano quella sera. Anzi, era sempre strano da quando era arrivata Amy.

Laurel abbassò lo sguardo silenziosa, non riusciva a lasciarlo, nonostante tutto… e come poteva? Cercò di concentrarsi su altro.

Perla accanto a lei le strinse la mano “Tutto bene?”

Annuì “Cosa stai dicendo Slash?” chiese al riccio, giusto per non pensare costantemente alla sua situazione.

“Oh piccola, la mia chitarra! Te la ricordi? Anche tu, l’hai vista no?” disse guardando Perla, che subito aveva evitato il suo sguardo mordendosi il labbro “Sono tornato in negozio oggi per vederla, e indovina? Sparita! Quel coglione di commesso si è permesso di vendere la mia chitarra, e non vuole neanche dirmi a chi!”

“Slash non era la tua chitarra”

“Si invece! Mia per diritto, quella è la mia chitarra cazzo!”

Izzy alzò lo sguardo al cielo. Quando il riccio si fissava su qualcosa non c’era verso di fargli cambiare idea.

Laurel voltò lo sguardo verso la cugina, che stava in quel momento giocherellando con finta noncuranza con la cannuccia del suo cocktail “Non dici niente tu?”

“Io? Cosa dovrei dire scusa?

“Dovresti riportarla al negozio” disse a voce bassa per non farsi sentire.

“Non ci penso neanche! Era in vendita no?”

“Si ma… dai guardalo!”

“Si arrangi….” Sospirò. Non le avrebbe fatto cambiare idea, Perla se non altro aveva una cosa in comune con Slash… la testardaggine.

“Perché mia sorella è mezza nuda e sta ballando con Bach?” fece ad un tratto Axl, guardando tra la folla nella pista da ballo davanti al palco. Amy indossava una minigonna molto mini, e un top rosa corto in vita che le lasciava scoperte le spalle. Era molto carina, ed era incredibile la somiglianza col fratello mentre scuoteva la testa facendo ondeggiare i morbidi e lunghi capelli rossicci.

“Wow! Axl tua sorella è davvero una bomba!” L’occhiata che gli arrivò fece zittire Steven.

“Lasciala stare, si sta divertendo” fece Perla.

“Non ti immischiare” le rispose. Certo non scorreva buon sangue tra loro, ma ultimamente Perla faceva davvero fatica a contenere l’istinto di saltargli addosso e picchiarlo “Vado a riprenderla” non fecero in tempo a trattenerlo, e nemmeno ci sarebbero riusciti. Pochi secondi dopo lo videro tonare con una scalpitante Amy che cercava di divincolarsi dalla sua presa “Non ti muovere da qui!”

“Lasciamiiiii! Che vuoi! Non stavo facendo niente!”

“Ma ti sei vista?! Sei ancora una bambina e vai in giro mezza nuda a farti strusciare addosso da quello!”

Sebastain li raggiunse immediatamente “Hey, io non mi strusciavo su tua sorella, chi se la fila tua sorella!”

“Ti strusciavi eccome!” fece lei indispettita.

“Stalle lontano” lo avvertì Axl minaccioso.

“Hey”  non sono una bambina, diglielo Izzy!”

Ma perché lo tirava sempre di mezzo?! Izzy guardò il rosso sospirando “No, non lo è Axl rassegnati” disse, stringendo la mano di Sue, come a rassicurarla. Amava quella ragazza, l’arrivo di Amy l’aveva messo in seria difficoltà perché Sue era diventata molto insicura e a volte era difficile farle capire che Amy per lui era solo come una sorellina, nient’altro. Ma gli atteggiamenti della ragazza a volte erano davvero equivoci, e quando c’era Sue poi faceva persino apposta a stargli addosso, come se ci prendesse gusto nel vederli litigare per colpa sua. Ecco, questo forse era l’unica cosa che ad Axl non dispiaceva. Non aveva mai perdonato Sue per avergli portato via Izzy. O almeno nella sua testa era successo esattamente questo. D'altra parte Izzy proprio non riusciva ad essere duro con lei, anche lui in parte si sentiva responsabile per la sua sorte, come Axl, per non essere riuscito a proteggerla e averla in qualche modo abbandonata in quell'inferno.

“Sentito? Smettila! Non devi proteggermi proprio da niente, non lo hai mai fatto, perché cavolo dovresti iniziare adesso?!” quell’uscita fece ammutolire tutti.

Laurel guardò Axl, stringeva i pugni e sembrava sul punto di scoppiare. Istintivamente gli prese la mano, cercando di tranquillizzarlo, sperando che non facesse una scenata, o che non se ne andasse. Strinse le mascelle. Ogni volta per lui era una pugnalata…. Non aveva saputo proteggerla, era vero. E questo lo affliggeva più di ogni altra cosa “Izzy accompagnala a casa”

Il moro e Sue lo guardarono interdetti “Non ci penso neanche Axl”

“Non voglio andare a casa!”

“Non starai qui a farti mettere le mani addosso da questo porco, non è il tuo posto questo!”

“Hey, adesso stai esagerando!” intervenne Sebastian, in fondo non aveva davvero fatto niente di male, gli stava dando addosso per nulla.

La cosa stava sfuggendo di mano “Axl, basta….”  provò a calmarlo Laurel, senza troppo riuscirci.

Sfuggì la presa della sua mano, sempre più nervoso “Allora fai quello che ti pare” in tutta risposta gli arrivò una linguaccia, che quasi lo fece sorridere, nonostante tutto. Amy era cresciuta, non era più una bambina. Eppure in quegli atteggiamenti, rivedeva la piccola bimba lentigginosa che voleva giocare a nascondino con lui, e che gli faceva i dispetti senza mai riuscire però a farlo arrabbiare davvero.

“Ciao!” la voce squillante di Amanda attirò la loro attenzione. Aveva deciso di prolungare il suo soggiorno a Los Angeles dopo l’incontro con Duff, che dietro di lei salutò i ragazzi e accennò un lieve sorriso a Laurel.

“Mandy!“ urlò Steven abbracciandola.

Fu una sorpresa per tutti vederla li, Duff non ne aveva parlato con nessuno. E fu una sorpresa, non troppo bella, anche per Laury. I due stavano mano nella mano, evidentemente si erano ritrovati li, e la loro storia stava andando avanti. Perché se la prendeva tanto? In fondo, anche lei stava ancora con Axl, nonostante…. Cosa? Nonostante Duff la facesse stare bene come mai lo era stata. Ecco si, lo aveva ammesso. Perla e Sue ovviamente sapevano tutto, avevano organizzato loro quell’appuntamento al buio che aveva sbloccato le cose tra i due. E subito non appena Mandy fece la sua apparizione con il biondo a seguito, guardarono la ragazza come per darle il loro sostegno.

Axl sorrise soddisfatto. Come aveva previsto i due si erano riavvicinati, e ora che c’era Mandy forse Duff si sarebbe dato una calmata e levato dalle scatole. Dopo quel giorno all’accademia il loro rapporto si era un po’ incrinato, anche se per il gruppo, facevano finta di nulla.

Slash abbracciò la bionda, felice di rivederla, e per aver prolungato un po’ più del dovuto quell’abbraccio, si prese un bel pizzicotto sul braccio da Reneè “Aio! Eddai tesoro! Mandy non la vedo da mesi!”

Mandy rise, Slash non era cambiato affatto!

“Bè visto che ci siamo tutti, vorremmo fare un annuncio importante! Dai tesoro, ordina dello champagne!” fece Reneè stringendosi contro al riccio.

“Eh? Mmmm… Chi, io?! Perché?!

“Lo sai perché! Dobbiamo dire quella cosa!”

“Ohhhhh quella cosa, si… ehhh….. ma devo per forza offrire, non possono pagarselo da soli, non ho soldi!”

“Bugiardo, a furia di tenerli da parte sarai ricco ormai!” fece Steven.

“Hey ma tu che ne sai! Ne avresti anche tu se non spendessi tutto per farti!”

“Ci risiamo… finitela!” intervenne di nuovo Izzy “Allora, cos’è questa cosa che ci volete dire mmm?”

“Avanti, diglielo!” Reneè tirò una gomitata al riccio.

Lo sguardo del moro corse furtivo verso Perla…. Insomma, lui non è che era proprio convinto di quella cosa, a dire il vero non ci aveva mai neanche pensato, se non in quel momento dopo una sbronza colossale, e una notte di sesso con la ragazza…. Ma lei lo aveva preso davvero sul serio! Si era fatta comprare addirittura un anello, non di troppo valore, ma giusto per ufficializzare la cosa. Soldi da scalare ai suoi risparmi… ah ma tanto che risparmiava a fare, adesso che avevano venduto la sua adorata Gibson? “Ecco, io… Noi...”

“Uffa quanto la fai lunga! Io e Slash ci siamo fidanzati! Ci sposiamo!” disse felice la ragazza, alzando la mano e mostrando l’anello di finti diamanti che spiccava al suo anulare.

Per un istante calò il silenzio. Tutti erano interdetti…. Slash che si sposava?! Non aveva alcun senso!

In mezzo al rumore e alla musica nessuno disse nulla per qualche secondo, finchè la sonora risata di uno Steven su di giri spezzò l’alone di sorpresa e sgomento che si era creato “Madddaaiiiiii?! Bello scherzo amico, davvero! E pensare che ci stavo cascando!”

“Hey, dico sul serio, perché ridi?!” disse Reneè visibilmente risentita. Perché non dovevano crederle? Slash certo non era un fidanzato perfetto, ma lei lo amava, ed era felice di quella proposta, anche se frutto probabilmente di una notte di euforia “Sei uno stupido!”

“Smettila Steven, ti rapo a zero! Guarda che è vero, perché lo trovi tanto divertente? Ah certo, Slash non è una persona seria vero? Bè ti sbagli! Ci sposiamo, si, e fanculo faremo una grande festa!” punto nell’orgoglio i riccio si accorse immediatamente della mora che era letteralmente scappata via dal gruppo. Si morse il labbro…. Perché? Perché si sentiva così? Doveva sposarsi, Reneè era bella, lo amava, eppure… perché aveva una dannata voglia di correre dietro a Perla? O forse avrebbe dovuto chiedersi perché non lo faceva, rimanendo incollato in quella posizione, mentre i suoi amici ancora un po’ scossi, si congratulavano con loro per il felice evento farneticando di spettacolari adii al celibato, fiumi di alcool e festa grande?

Sentì il forte abbraccio di Duff, e ricambiò in automatico, ma senza quell’euforia che avrebbe dovuto avere “Che stai combinando stallone?” gli sussurrò il biondo all’orecchio. Il riccio deglutì… quel cavolo di biondo intuiva sempre tutto, accidenti!

“Tutto ok man, mi sposo, divento grande… ho bisogno di bere…”
 
*Fine flashback*

 


“Ok, sentite... Laurel ha ragione, così non si può andare avanti” fece Perla, guardando Amy” le faceva tenerezza a volte quella ragazzina, ma il carattere ribelle tale e quale a suo fratello le faceva saltare i nervi “Amy scusa, non ti urlerò più dietro ok?”

La ragazzina incrociò le braccia soddisfatta “mmm, ok”

“Amy….” La guardò Laury.

“Ok, ok! Scusa Perla, da oggi in poi cercherò di essere più ordinata”

“Bene… sono esausta…” Laurel si sedette a terra, sul grande tappetto del soggiorno.

“Io vado a trovare Izzy, ci vediamo stasera”

“Non credi sia il caso di lasciarlo un po’ stare quel ragazzo?” fece subito Perla.

“E perché?”

“Non fare finta di niente”

“Io non faccio nulla di male! Ciao ciao”

Le due ragazze rimaste sole si guardarono sospirando “Sue prima o poi la uccide”

“Spero che il suo rapporto con Izzy non si guasti… Amy non è cattiva, solo…”

“Oh dai, non giustificarla sempre! Andiamo… sa benissimo che quei due stanno felicemente insieme, e fa apposta a mettersi sempre in mezzo per farli litigare, e se devo dirla tutta il tuo Axl ci gode come un matto!” come al solito aveva parlato troppo “Scusa… sono un po’ acida ultimamente”

“Già… Perla… senti, non ne abbiamo più parlato da quella sera… è per Slash vero?” stava già per rispondere di no ma Laurel la precedette “Ok, è per lui…”

“Non è perché si sposa, e che….” Cosa? Non sapeva neanche lei “Laury lo sai che Slash mi piace, mi piace proprio tanto…. e non fare quella faccia, l’hai sempre saputo! Solo, non lo so…”

“Anche a lui piaci”

“Non è vero”

“Si invece, ma siete due testoni, perché non ve lo dite e basta?”

“Ormai è tardi… e se gli piacevo così tanto perché si sposa quella? Lasciamo perdere... doveva andare così e basta” disse alzandosi.

“A volte le cose non vanno come vorremmo… ma forse siamo ancora in tempo a cambiarle, non credi?”

“Stai sempre parlando di me e Slash?” la provocò.

“Certo”

“Balle… senti, vuoi davvero continuare a stare con Axl?! Insomma,  dopo quello che è successo con Duff tu non puoi…”

“Non è successo niente, ok? E’ stato solo un bacio, nulla di più… e poi Duff sta con Mandy, hai visto no?”

“Ah ma per favore! E’ solo un ripiego, lo è sempre stata! E mi dispiace per lei sinceramente, perché quel ragazzo tesoro, è cotto ok? Inesorabilmente e fottutamente cotto!”

Laurel si sentiva davvero esausta, ogni volta che tornavano sull’argomento il suo morale finiva a terra. Non vedeva via di uscita in quella situazione, eppure sarebbe stato così semplice lasciare Axl… il fatto era che non era certa nemmeno di volerlo lasciare. Per quanto le cose non stessero andando bene, per quanto il suo caratteraccio ultimamente avesse la meglio, lei amava ancora Axl. Forse non come prima… ma il sentimento che la legava a lui, era ancora forte. Inoltre Duff stesso aveva ammesso che se le cose fossero voltate a suo favore, le conseguenze sarebbero state troppo pesanti. Axl avrebbe sicuramente dato di matto, il gruppo ne avrebbe risentito, e tutti i loro sforzi i loro sacrifici per arrivare fino a li, andati in fumo. Per una cosa che entrambi, avevano ormai imparato a rinunciare.
 
 
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Ma ciao!
In primis, grazie a Chiaretta78 e comewhatmay, che hanno speso due parole nel capitolo precedente per darmi il bentornata :)
Grazie anche a tutte colore che sono tornate a leggere, dopo anni ormai che questa storia è ferma.
Bene, diciamo che Walk ritorna... col botto! Vista la notizia shock :D
Di nuovo un grazie e un abbraccio virtuale a tutte le mie lettrici.
Lau
   
 
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