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Autore: Arvati77    22/04/2016    2 recensioni
(Sequel di Vampire Knight Reloaded)
Dal I Capitolo:
..."Sono trascorsi quasi due anni dalla sconfitta di Rido Kuran. Ed in questo lasso di tempo, un po' di cose sono successe.
L'Associazione Hunter adesso è gestita dal maestro Yagari, da mia madre e da Ryobe. Il Direttore Cross è tornato ad occuparsi a tempo pieno del Collegio, che è stato ampliato inserendo dei corsi a livello universitario, in aggiunta a quelli già esistenti delle medie inferiori e superiori. E così, alcuni dei ragazzi che avevano frequentato il liceo qui, hanno deciso di proseguirvi gli studi. Anche Yori è rimasta, e da quando Yuki se ne è andata, io e lei siamo compagne di stanza. Il nostro legame si è consolidato... e alle volte ci consoliamo a vicenda per l'assenza della nostra comune amica... Io e Zero stiamo ancora insieme e non abbiamo mai abbandonato il nostro ruolo di Guardiani, che è tornato ad essere piuttosto impegnativo da quando, a marzo di quest'anno, è stata istituita una nuova Night Class..."...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichiru Kiryu, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XV (Parte I)

Maggio è alle porte. Subaru si è completamente ristabilito. Il Dormitorio Luna è stato ispezionato da cima a fondo, sotto la supervisione di Riukey, Yuki e dei tre Guardiani, e non è stata rinvenuta alcuna traccia delle compresse ematiche contraffatte. Tutto sembra essere tornato alla normalità...
E' notte fonda. Le lezioni della Night Class si sono concluse. Ichiru, terminato il servizio di ronda, si è ritirato nella sua stanza. Zero invece, particolarmente inquieto, è ancora in giro per il parco. Ha una strana sensazione che non gli dà pace. La sensazione di essere in procinto di perdere qualcosa di importante. Che sia legata a Reika questa preoccupazione? Che lei sia in pericolo? O si tratta soltanto di una stupida paranoia priva di fondamento? Il giovane cammina tra gli alberi, mani in tasca e sguardo assente. Ma forse, stanotte, non è l'unico ancora sveglio...

Ichiru, nella sua camera, si sta spogliando per mettersi a letto. Inaspettatamente qualcuno bussa alla sua porta. Il ragazzo, a piedi scalzi e con addosso soltanto i pantaloni, apre convinto che si tratti del fratello. Invece davanti a lui c'è Reika.
"Posso entrare?" domanda sommessamente la ragazza "Ho bisogno di parlare un po'.".
"A quest'ora... e con me?" si stupisce l'altro.
"Non vorrei far preoccupare Zero per niente."
"Capisco... Vieni dentro prima che ti veda qualcuno."
Ichiru sente che c'è qualcosa di diverso nell'amica, l'istinto gli direbbe di non dar retta alle sue parole, ma ciò che prova per lei gli impedisce di ignorarne l'accorata richiesta.
Reika entra e si siede sul letto. Indossa solamente la gonna e la camicia della divisa scolastica. Ichiru si accomoda accanto a lei, ma la percezione che un'aura oscura le aleggi intorno non lo abbandona.
"Che succede?" domanda il giovane.
"Mi sento strana... non so... non capisco..." sussurra l'interrogata con voce tremante.
"Prova a spiegarmi. Stai male?"
"No... io... Dimmi, mi vedi diversa? C'è qualcosa che non va in me?"
Gli occhi di Reika si spalancano sull'amico, e lui ne rimane folgorato, mentre il cuore gli balza in gola. Non può, non deve cedere a questi sentimenti. Fino ad ora era riuscito a gestirli... cosa gli sta succedendo così, di punto in bianco? Non va bene. Non va affatto bene.
Ichiru sposta altrove lo sguardo. Reika prende la sua mano e se la posa sul petto, all'altezza del cuore.
"Sento qualcosa... proprio qui..." bisbiglia con occhi languidi.
Ichiru toglie immediatamente la mano e fissa stranito la ragazza seduta al suo fianco. Chi è? Possibile che sia davvero Reika? E' come se fosse lei, e nello stesso tempo non lo fosse...
"Credo che tu sia soltanto stanca." afferma il giovane, alzandosi in piedi "E' meglio se torni nella tua camera.".
"Non voglio." si oppone decisa l'altra, senza accennare a muoversi.
"Smettila, per favore. Non è da te comportarti così."
"Sei sicuro di conoscermi davvero?"
Ichiru muove alcuni passi in avanti.
"Non capisci perché sono qui?" gli domanda con struggente dolcezza Reika, ma lui non risponde e continua a darle le spalle.
"Smettiamola di scappare!" insiste lei "Non è peggio per tutti così?".
"Non voglio più ascoltarti. Vai via."
"Non è quello che desideri realmente. Puoi mettere a tacere me, ma non il tuo cuore."
"Smettila!"
"Mi dispiace, ma non posso più mentire... far finta di niente..."
Reika si copre il viso con le mani. Il suo improvviso silenzio spinge Ichiru a voltarsi.
"Cosa ti è successo?" chiede il giovane, avvicinandosi di nuovo all'amica.
"Forse ho soltanto capito quali sono i miei veri sentimenti." gli risponde lei, sollevando piano la testa.
"Non ha senso..."
"Perché? Perché dici che non ha senso? Non è quello che desideri anche tu?"
Ichiru torna a sedersi accanto a Reika ed in un gesto affettuoso le passa una mano tra i capelli.
"Non capisco cosa ti spinga a parlare così." le confessa con amorevole sollecitudine "Ma so benissimo quali sono i tuoi sentimenti per Zero...".
"E quello che provo per te, lo sai?"
Ichiru resta gelato da quest'ultima frase. Gli occhi blu di Reika si fondono nei suoi, e lui si sente trascinare nel profondo mare in essi racchiuso. Vorrebbe allontanarsi da quella tentazione, da quell'ammaliante canto di sirena, ma non ci riesce e lentamente le sue difese cadono, ad una ad una.
"Cosa mi hai fatto?" domanda il ragazzo, incredulo e frastornato.
"Niente." sussurra Reika, prendendo il viso di lui tra le mani ed avvicinando la bocca alla sua "Voglio solo mostrarti cosa provo per te. Lasciati andare.".
Le labbra dei due si sfiorano, per poi unirsi in un lungo, intenso bacio.
"Non posso... io non posso..." si ripete tra sé Ichiru, ma ormai è tardi... troppo tardi.
Il giovane si abbandona completamente, in balia di sé stesso, dei propri reconditi desideri, e di una forza che lo spaventa ma alla quale non riesce a sottrarsi. Sente la pelle di Reika contro la propria e le sue labbra umide posarsi sul collo, elargendo sensuali baci. Impossibile fermarla... Impossibile fermarsi... I sensi prendono il sopravvento. I due ragazzi cadono sul letto, l'uno sopra l'altra. I vestiti sul pavimento. Baci e carezze si fanno via via più audaci e nel tempo di un respiro il contatto tra Reika ed Ichiru diviene più intimo, fino al limite estremo, fino ad unire i loro corpi, fino a togliere loro il fiato... fino a perderli, irrimediabilmente...

***

In piedi sulla riva del lago, Zero osserva il cielo notturno. D'un tratto, qualcuno gli giunge alle spalle. Il giovane si porta una mano sotto la giacca ed afferra la Bloody Rose, senza però estrarla.
"Sempre sulla difensiva." commenta con sottile ironia Sarah Shirabuki, fermandosi accanto al Guardiano.
"Sei tu..." afferma lui, abbassando il braccio.
"Sembri deluso. Speravi che fosse la tua mezzo sangue?"
"Smettila di parlare così di lei."
"Come sei pensieroso, Zero."
"Che vuoi, Sarah?"
"Tranquillo. Non ho intenzione di darti fastidio. Stavo solo facendo due passi."
"E casualmente sei arrivata qui."
"Questa zona del Collegio è molto bella."
"Scusa, adesso devo andare. E anche tu dovresti tornare al tuo Dormitorio."
Il giovane fa per allontanarsi, ma la Sangue Puro lo ferma.
"Zero, aspetta!"
"Lasciami in pace."
"Sei preoccupato per qualcosa? C'entra per caso tuo fratello?"
Kiryu squadra sospettoso Sarah.
"Cosa sai di mio fratello?" le chiede in tono accusatorio.
"Nulla, in verità. Mi domandavo se non ti preoccupi il fatto che anche lui sia innamorato di Reika."
"Non ho motivi per preoccuparmi di questo."
"Se lo dici tu... ma a vederli insieme, quei due, non sembrano dei semplici amici. Chissà, magari è soltanto la mia immaginazione... però certi sguardi parlano da soli..."
Zero per un attimo rammenta la notte in cui vide Ichiru e Reika seduti sulla riva del lago... Per un attimo, la gelosia di allora riaffiora in lui... Un attimo, che basta a Sarah per insinuare il tarlo del dubbio nel cuore del giovane:
"Fossi in te, per star tranquillo, andrei da Ichiru e gli parlerei. E poi magari parlane anche con la tua ragazza. Non è buona cosa lasciare le questioni importanti in sospeso.".
La nobile Shirabuki se ne va e Zero, rimasto solo, volge di nuovo gli occhi al cielo stellato.

***

Sorreggendosi sulle braccia, Ichiru solleva leggermente il busto, scostandosi appena dal corpo di Reika, distesa sotto di lui. Si sente completamente svuotato. Non si capacita di quanto è successo. Eppure, è successo. Non se l'è immaginato... è accaduto davvero. E quali devastanti conseguenze ci saranno adesso?
Il giovane china la testa ed abbassa tristemente le palpebre. Non ha il coraggio di guardare in faccia Reika, e probabilmente non riuscirebbe nemmeno a guardare la propria immagine riflessa allo specchio. Poi, d'un tratto, la sente tremare. Reika sta tremando. No, anzi, non sta tremando. Sta piangendo. Limpide lacrime solcano il suo volto. Lacrime salate, amare, che bruciano più del fuoco nel cuore di entrambi. Ichiru si allontana da lei e si siede al capo opposto del letto, coprendosi con un lembo del lenzuolo. Allo stesso modo Reika afferra l'altra estremità del lenzuolo e, continuando a singhiozzare silenziosamente, cerca di coprirsi, mentre a fatica solleva la schiena dal materasso e si mette a sedere, senza alzare lo sguardo.
"Ma cosa... che cosa ho fatto?!... Cosa ti ho fatto?!?..." si dispera Ichiru, puntando gli occhi sull'affranta ragazza.
"Non guardarmi... ti prego, non guardarmi..." lo supplica lei.
"Perdonami. Non avrei dovuto farti questo... non avrei dovuto mai e poi mai..." si rimprovera il giovane, stingendo i pugni, ma l'amica lo interrompe bruscamente:
"Smettila! Non sei tu che devi scusarti... Ma non lo capisci? Sono stata io a portati a farlo... usando i poteri che ho ereditato da mio padre...".
La drammatica confessione lascia Ichiru senza parole. Reika non riesce a guardarlo, mentre il suo silente pianto si fa sempre più disperato.

Io... come ho potuto?!... Perché? Perché è successa una cosa del genere?... Perché non sono riuscita ad impedirlo?... Ero consapevole di quello che stava accadendo, ero pienamente cosciente, ma non ero padrona delle mie azioni. La mia mente era prigioniera nel mio corpo ed ho dovuto subire ciò che io stessa stavo facendo. La mia anima gridava, il mio cuore sanguinava... e nonostante questo, non ho potuto fermarmi... Perché? Quale oscura forza si è impossessata di me? Cosa mi ha condotto a questo punto?... Come posso spiegare a Ichiru?... Come potrò mai farmi perdonare da lui?... E da Zero... Zero...

Reika si rannicchia come un cucciolo spaurito, scosso il suo corpo da ininterrotti singulti.
"Perché?... Perché?..." si tormenta Ichiru, mettendosi le mani tra i capelli.
"Non lo so..." accenna la ragazza, sollevando il capo ed asciugandosi il viso "Il mio corpo si muoveva e io non riuscivo a controllarlo... Non ti avrei mai fatto una cosa del genere! Né a te... né a Zero...".
Il nome tanto amato esce dalla labbra della giovane in un desolato sospiro. Ichiru si alza in piedi. Raccoglie da terra i pantaloni e se li rimette addosso. Reika si sente terribilmente a disagio ed abbassa di nuovo la testa. L'amico le porge i vestiti e lei li prende dalle sue mani evitando di guardarlo.
"Reika, guardami." la prega lui, in tono pacato e rassicurante.

Come faccio? Come posso guardarti? Come potrò guardare ancora Zero in faccia...
"Non ce l'ho con te." mi dici, con la tua solita dolcezza, ma ciò non basta ad attenuare il devastante senso di colpa che mi sta divorando.
"Avrei dovuto dar retta al mio istinto e non lasciarti entrare." confessi, ed allora mi volto verso di te.
"Mi sembravi strana. Sentivo che qualcosa non andava." prosegui "Ma non ho avuto la forza di lasciarti fuori dalla porta. E quando ho capito che la situazione stava degenerando, era già troppo tardi.".
Le lacrime continuano a scendere dai miei occhi. Le sento scivolare lungo le guance. Non riesco a fermarle.
"Spiegami come è cominciato tutto." continui, mantenendo una calma che so benissimo non esser reale. Lo fai per me, ma dentro chissà quanto stai soffrendo... Come me, o forse anche di più.
"Ero nel parco." ti racconto "Avevo appena finito il giro di ronda. Non mi sentivo bene e sono andata subito in camera. Yori dormiva di già. Ho iniziato a spogliarmi... e poi... poi ho avvertito di nuovo quella fitta al cuore... Il resto lo sai anche tu.".
Annuisci. Ti passi una mano tra i capelli. Guardi un attimo per aria. Infine torni a posare gli occhi su di me.
"Ascolta, non raccontiamo niente a nessuno per ora." mi proponi, ma io ti interrompo:
"Non posso! Non posso far finta di niente... con Zero... Come faccio a stargli vicina e mentirgli in questo modo?!".
"Se gli dicessi la verità, pensi che riuscirebbe ad accettarla? Pensi che ti ascolterebbe con calma?... Finché non abbiamo una spiegazione plausibile per quello che è successo, è meglio non dirglielo. Dobbiamo scoprire cosa ti ha portata ad agire in quel modo."
"Da soli? E come possiamo... da soli... noi due..."
"Non dobbiamo farlo da soli. Possiamo raccontare agli altri quel tanto che basta per farci dare una mano. L'importante è che quello che è successo qui dentro rimanga tra noi. E' difficile, lo so, nemmeno a me va di mentire a Zero, ma ferirlo inutilmente a che servirebbe? Per ora portiamo noi due questo peso, dobbiamo sopportarlo anche per lui. Quando avremo scoperto la verità, se vorrai, glielo dirai. Conoscendolo non la prenderà bene... come chiunque altro nei suoi panni... ma almeno potrà capire e, sbollita la rabbia iniziale, lo supererà."
Come faccio a darti torto? Hai ragione su tutta la linea. Per quanto doloroso sarà mantenere questo segreto, dobbiamo farlo. Finché non troveremo una spiegazione...
"Coraggio, adesso vestiti." mi suggerisci, sorridendomi. Mi sorridi, nonostante tutto... Anche Zero mi sorriderà ancora quando scoprirà la verità?
Ti volti per permettermi di rivestirmi tranquillamente. Ma non faccio nemmeno in tempo ad uscire dalla lenzuola, che la porta della camera si apre.

Zero, immobile sulla soglia della stanza, osserva incredulo con gli occhi sbarrati la scena che si trova davanti. Reika, seduta sul letto, con i vestiti in mano ed un lenzuolo a coprirla a malapena. Ichiru, in piedi a pochi passi da lei, con addosso soltanto i pantaloni. Nessuno parla. Ed il silenzio è un macigno dal peso insostenibile nei cuori dei tre giovani.
Zero china la testa mentre un amaro sorriso inarca le sue labbra. Poi di nuovo torna a guardare davanti a sé. L'iniziale stupore ha ceduto il posto a rancore e disprezzo.
Reika pronuncia in un respiro il nome dell'amato, ma la sua voce non lo raggiunge. Non più.
"Fratello..." sussurra desolato Ichiru, però Zero lo ignora e senza dire una parola si incammina lungo il corridoio, stringendo nei pugni saldamente serrati il proprio cuore orrendamente dilaniato.

***

Zero vaga per il parco incapace di togliersi dalla testa quello che ha appena visto. Non riesce a crederci, eppure è così. Le due persone più importanti per lui, l'hanno ingannato, tradito, hanno calpestato il suo orgoglio ed il suo cuore. Come ha potuto essere così stupido? Così cieco?... Perché? Perché l'hanno fatto? Suo fratello, il fratello finalmente ritrovato... e la sua Reika, lei, proprio lei, la donna con cui aveva deciso di passare la vita intera... Perché sono stati tanto crudeli? Perché?... Troppo forte è il dolore, troppo grande da sopportare. Più facile sarebbe odiare... Odiarli, entrambi... Ma l'odio non è la salvezza, né una via d'uscita. Zero lo sa, lo sa bene. L'odio per Shizuka, e per i Sangue Puro, l'ha accompagnato per tanti, troppi anni... Non può ricaderci di nuovo! Reika gli aveva mostrato una strada diversa, ma ora quella strada sembra svanita, perduta per sempre, insieme a quell'amore puro e assoluto... Di quell'amore, cosa resta? Ricordi che appaiono ora come menzogne. Niente più...
Zero si appoggia ad un albero. Gli manca il respiro e la gola gli brucia da morire. Le sue pupille si incendiano.
"Tutto bene, Guardiano?"
Sarah Shirabuki si fa avanti camminando con sensuale grazia.
"Tu.... ancora tu...." digrigna tra i denti Zero, guardandola con disprezzo.
"Abbassa gli occhi, vampiro. Non osare guardarmi in quel modo."
"Maledetta! Stammi lontana!"
Zero si accascia a terra ansimando. Sarah si china accanto a lui e, posandogli una mano sul viso, gli rivolge una provocatoria domanda:
"Vuoi davvero che stia lontana da te?".
Con un rapido scatto il ragazzo afferra la Sangue Puro per le spalle ed avvicina la bocca al suo collo, mettendo ben in vista i canini.
"Zero Kiryu... non mi dire che adesso vuoi il mio sangue." gli sussurra lei con vellutata voce "Dal momento che una volta l'hai rifiutato, potrei anche non concedertelo.".
La lingua di Zero scorre sulla pelle di Sarah e lei soddisfatta continua a stuzzicarlo:
"Sarò generosa con te. Bevi, bevi tutto il sangue che vuoi. Ma in cambio, dovrai essere mio, solo e soltanto mio. Che t'importa di quella mezzo sangue? Non è nulla a confronto di una nobile Sangue Puro.".
"Non osare più parlare di lei in questo modo." afferma con rabbia Zero, per poi allontanare da sé con una spinta la giovane Shirabuki.
"Mi rifiuti di nuovo?! Non sai cosa stai facendo!"
"Lo so, invece. Te l'ho già detto. Stai lontana da me... e da lei."
E con queste parole, Kiryu se ne va.

***

Dobbiamo trovarlo e parlargli. Non può finire tutto così... Zero non può credere che io e Ichiru l'abbiamo tradito in questo modo. Proverò a spiegargli e lui mi ascolterà. Mi dovrà ascoltare. Non posso perderlo. Non posso...
Finalmente lo vediamo, in distanza. Io e Ichiru lo chiamiamo a gran voce mentre gli corriamo incontro. Lui ci fissa senza aprire bocca. Immobile. Impassibile. Il vuoto nei suoi occhi. Come se non ci vedesse. Come se non esistessimo.
Lo raggiungiamo.
"Zero, ascoltami. Non è come sembra." accenno io.
Nulla. Nessuna reazione. Non una minima emozione traspare dal suo volto.
"Non ero in me, Zero. Credimi." insisto "Non ero padrona delle mie azioni. Era come se..."
Ma lui non mi lascia finire.
"Adesso basta." mi dice, squadrandomi con disprezzo.
"Falla parlare." interviene Ichiru.
"Per favore, ascoltami." lo prego, ma Zero ribatte con una tagliente accusa:
"Avrei dovuto capirlo allora, quando vi ho visti seduti vicini, in riva al lago. Dimmi Reika, anche quella volta non eri in te?".
Perché se ne esce con questa storia? E' assurdo!
"Quella volta non è successo niente!" mi difendo.
"Forse perché sono arrivato prima che succedesse." ribadisce lui.
"Adesso smettila, fratello." lo ammonisce Ichiru, e Zero di risposta sfodera la Bloody Rose e gliela punta al petto.
Mi sento morire.
"Zero, metti via la pistola." lo supplico, con il cuore in gola.
Non sparerà. Non può sparare.
"Sarebbe stato meglio se Akihiro non mi avesse salvato." dichiara Ichiru con voce gelida e priva di emozione.
"Possiamo rimediare subito." afferma Zero, caricando il colpo in canna.
"No!!!!!" grido disperata.
E' tutta colpa mia! Solo colpa mia! Devo fare qualcosa. Poso una mano sul Black Steel. Sono pronta a ricorrere al suo potere per evitare il peggio.
Fortunatamente Zero abbassa l'arma. Ma le crude parole che gli escono dalle labbra fanno più male di mille proiettili:
"Sei un vampiro, un hunter e un Guardiano del Collegio. Hai una pistola come la mia. Adesso hai anche la mia ragazza... Volevi la mia vita, fratello? E' tua, tientela pure. A me non interessa più.".
Zero fa per andarsene ma io non mi arrendo e tento di fermarlo afferrandolo per un braccio. Lui mi allontana malamente, spingendomi addosso ad Ichiru. I suoi occhi sono lame... due lame affilate prive di qualsiasi luce umana...
Alla fine, Zero se ne va, ed io crollo in ginocchio a terra. Sono morta, morta dentro... anzi no, la morte farebbe meno male. Non riesco nemmeno a piangere. Vorrei correre da lui. Abbracciarlo e trovare un modo per farmi perdonare. Vorrei che provasse ad ascoltarmi. Vorrei non averlo ferito in questo modo. Però adesso non posso fare niente. Devo lasciar passare un po' di tempo. Forse rifletterà sulle poche parole che sono riuscita a dirgli. Forse non è tutto perduto... forse... Ma chi voglio prendere in giro?! L'ho perso. Ho perso Zero. Ed è accaduto nel peggiore dei modi. Ora lui si sente pugnalato alle spalle da me e da suo fratello... Non ce la faccio! Mi sembra di impazzire... Non ho la forza di pensare. Non ho la forza di reagire, né quella di sperare. Il mio cuore in questo momento è soltanto un ammasso di fredde macerie... Sto così male che non sento più nulla... E' un incubo, il più terribile degli incubi, e la cosa peggiore è che è reale...

Reika si rialza a fatica in piedi. Ichiru la osserva. Soffre da morire nel vederla in questo stato. Anche se non sta piangendo, il dolore che traspare dai suoi occhi spenti è insostenibile. La ragazza china la testa e si allontana. I suoi passi sono lenti ed incerti. Ichiru la lascia andare. E quando lei svanisce dalla sua vista, il giovane punta nuovamente lo sguardo nella direzione opposta, quella imboccata Zero. Di lui non c'è più traccia. Forse si sarà rinchiuso nella sua stanza. Starà affrontando il suo dolore e la sua rabbia da solo... Ichiru stringe i pugni, affondando con le unghie nella carne fino a sanguinare. L'acre odore che lo raggiunge desta il suo istinto di vampiro, infiammando le sue pupille. Non è lucido, in questo momento. Non abbastanza per fare il punto della situazione e capire come muoversi. Una cosa tuttavia è certa. Qualche arcana forza esterna è riuscita a manovrare Reika portandola a fare qualcosa che lei mai e poi mai avrebbe fatto. Una spiegazione ci deve essere, ed Ichiru giura a se stesso che la troverà, così come troverà il modo per far ragionare il fratello e per farlo riappacificare con Reika. A qualsiasi costo. E' disposto anche a rinunciare ad entrambi, ed a sparire per sempre dalle loro vite, pur di riuscirci.

...continua...

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

Spero che non mi odierete dopo aver letto questo capitolo....
Nella seconda parte scopriremo quali saranno le immediate conseguenze di quanto successo.
Per ora vi lascio con una fan art dedicata al nostro Zero.
Alla prossima
Marta

ZERO
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