Se le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto c’è qualcosa di cui non stai tenendo conto
302 parole
Anna ricordava che il sorriso di Hans era caldo come il sole di mezzogiorno. Ricordava che gli occhi del fidanzato erano limpidi come i ruscelli dei fiordi del Nord. Ricordava che la sua risata era sincera come quella dei bambini. Aveva lottato contro il tempo, contro il gelo che la stava trasformando nel corpo e nell’anima per arrivare da lui, perché sapeva che Hans l’amava quanto lei. Hans l’avrebbe baciata, il suo amore avrebbe sciolto il ghiaccio nel suo cuore e poi avrebbero trovato una soluzione per tutto. Insieme avrebbero sistemato ogni cosa ed avrebbero avuto il loro lieto fine.
Ma adesso il suo amato Hans la guardava con distacco, gli occhi gelidi come se fosse lui ad avere il ghiaccio nel cuore. “Piccola Anna davvero credevi che ti amassi?” Dice con commiserazione elargendole una carezza che fa male quanto i no di Elsa.
Anna non risponde, prova troppo dolore. Sente che il freddo si è avvicinato ancora di più al suo cuore, che d’improvviso riesce a sfiorarlo, a colpirlo facendolo sanguinare. Vorrebbe piangere ma persino le lacrime sono diventate di ghiaccio.
Hans si alza e con calma spegne il fuoco, un fuoco che non l’avrebbe salvata ma che avrebbe alleviato almeno un po’ la sua agonia. “Mi dispiace Anna ma non posso baciarti.” Dice semplicemente “Io voglio essere re, voglio governare questo regno senza dipendere da nessuno e non potrò riuscirci se tu sei ancora viva.” Hans sorride ancora e lei non riesce più a guardarlo, sente solo che si avvicina per lasciarle un bacio d’addio sulla fronte. Un bacio di ghiaccio, non un bacio d’amore.
Sconfitta la principessa china il capo rimpiangendo che la maledizione che la colpisce non si sia ancora compiuta perché se fosse una statua, se il suo cuore non potesse più muoversi non potrebbe soffrire tanto.
Ma adesso il suo amato Hans la guardava con distacco, gli occhi gelidi come se fosse lui ad avere il ghiaccio nel cuore. “Piccola Anna davvero credevi che ti amassi?” Dice con commiserazione elargendole una carezza che fa male quanto i no di Elsa.
Anna non risponde, prova troppo dolore. Sente che il freddo si è avvicinato ancora di più al suo cuore, che d’improvviso riesce a sfiorarlo, a colpirlo facendolo sanguinare. Vorrebbe piangere ma persino le lacrime sono diventate di ghiaccio.
Hans si alza e con calma spegne il fuoco, un fuoco che non l’avrebbe salvata ma che avrebbe alleviato almeno un po’ la sua agonia. “Mi dispiace Anna ma non posso baciarti.” Dice semplicemente “Io voglio essere re, voglio governare questo regno senza dipendere da nessuno e non potrò riuscirci se tu sei ancora viva.” Hans sorride ancora e lei non riesce più a guardarlo, sente solo che si avvicina per lasciarle un bacio d’addio sulla fronte. Un bacio di ghiaccio, non un bacio d’amore.
Sconfitta la principessa china il capo rimpiangendo che la maledizione che la colpisce non si sia ancora compiuta perché se fosse una statua, se il suo cuore non potesse più muoversi non potrebbe soffrire tanto.