"Ti
Vorrei" di Marco Masini
E' uno stupendo pomeriggio d'agosto a Konoha, il sole splende alto in cielo e la temperatura è resa sopportabile da una leggera brezza fresca. Le foglie degli alberi di Villa Hyuuga si lasciano cullare da quel mite e delicato vento mentre due figure, incuranti del caldo, si stanno sottoponendo ad un intenso allenamento. Un uomo e un ragazzo s'incrociano, si colpiscono, si evitano in un susseguirsi di movimenti fluidi ed eleganti. I loro candidi occhi fissano attentamente ogni mossa dell'avversario, si studiano, si sfidano. Solo il rumore di lenti e delicati passi proveniente dal lungo corridoio esterno sembra stonare con quella battaglia. Una ragazza dai lunghi capelli indaco lo sta percorrendo mentre regge fra le mani un piccolo vassoio. Si muove piano, stando attenta a non rovesciare il contenuto delle due tazze.
Un colpo va a segno, violento, inaspettato. Il giovane dai capelli castani cade a terra macchiando il suo candido kimono.
- Non devi distrarti Neji, in un combattimento non ci sono seconde occasioni -
- Si, Hiashi-sama - risponde il ragazzo consapevole della causa di quella disattenzione.
La ragazza poggia il vassoio sul gradino che conduce al cortile dove i due uomini hanno ripreso loro sfida, si siede e dopo aver alzato lo sguardo verso il cielo limpido, lascia che la leggera brezza le carezzi il viso. Non si rende conto di quegli occhi distratti che si posano su di lei, non vede l'incertezza che sembra essersi impadronita dei movimenti del cugino da quando ha deciso di fermarsi con loro, semplicemente scruta il cielo limpido incurante di ciò che sta succedendo.
Un altro colpo e Neji è di nuovo a terra. Il genio degli Hyuuga, il ragazzo cosiderato un prodigio dall'intera famiglia non riesce a mantenere la concentrazione durante un sempice allenamento. Non è la prima volta e lo sa, da tempo quella figura cattura la sua attenzione rendendo privo di ogni significato tutto il resto.
- Credo sia ora di fare una pausa. Che succede Neji? Mi sembri assente - le parole dell'uomo suonano come un evidente rimprovero.
- Perdonatemi, sono solo un po' stanco - risponde il giovane, inchinandosi.
Respira profondamente prima di avvicinarsi a quel vassoio, a quella ragazza. Cerca di ripristinare le sue difese, il suo orgoglio, prima di ringraziarla per quel piccolo spuntino, perchè pronunciare quel semplice nome seguito da quel suffisso gli fa male.
- Grazie, Hinata-sama -
Maschera le sue emozioni, nascondendo ogni sensazione dietro al suo solito tono freddo e distaccato, dietro alle formali riverenze, all'etichetta. Si siede, lasciando che lo zio occupi lo spazio tra loro, permettendogli di mantenere quella distanza necessaria per rimanere immune al suo profumo, al suo calore. Nessuno dei tre parla e un silenzio irreale s'instaura disturbato unicamente dal fruscio delle foglie. Gli occhi di Neji restano fissi sulla tazza, osserva quel liquido tiepido mentre la sua mente vaga in un turbine di pensieri, di desideri.
Ti vorrei
nel chewin gum
mentre vado a lavorare in tram
ti vorrei solo al bar
ti vorrei come una mamma al C.A.R.
mentre vado a lavorare in tram
ti vorrei solo al bar
ti vorrei come una mamma al C.A.R.
-
Domani ci sarà un importante ricevimento,
Hinata - Le parole di Hiashi rompono il silenzio, il suo sguardo si
volge verso la ragazza - Saranno presenti molte autorità, gente
molto importante
del Paese del Fuoco. Desidero che ogni cosa sia perfetta come ci si
attende dal più importante clan di Konoha -
- Certamente padre -
La sua voce viene percepita come una melodia da Neji, così soave e delicata da renderla impossibile da ignorare.
- Certamente padre -
La sua voce viene percepita come una melodia da Neji, così soave e delicata da renderla impossibile da ignorare.
Ti vorrei
dentro i jeans
quarta donna del mio triste tris
quarta donna del mio triste tris
-
E'
un evento molto importante, ne va del futuro della nostra famiglia.
Voglio presentarti qualcuno in particolare, bisogna pensare anche alla
mia successione -
Non ce la fa più Neji, non dopo quell'affermazione, non dopo aver visto spegnersi la luce negli occhi di Hinata. Non riesce ad accettare che il momento in cui un uomo la porterà via da quella casa, da lui, sia così vicino. Non può sopportare che anche in questo suo padre decida per lei. Si alza e si congeda, incurante del fatto che i suoi modi bruschi abbiano lasciato a bocca aperta lo zio, per una volta non gli importa se non è riuscito a mascherare tutta la sua disapprovazione. Si allontana, dando alle spalle agli occhi stupefatti di Hinata.
Non ce la fa più Neji, non dopo quell'affermazione, non dopo aver visto spegnersi la luce negli occhi di Hinata. Non riesce ad accettare che il momento in cui un uomo la porterà via da quella casa, da lui, sia così vicino. Non può sopportare che anche in questo suo padre decida per lei. Si alza e si congeda, incurante del fatto che i suoi modi bruschi abbiano lasciato a bocca aperta lo zio, per una volta non gli importa se non è riuscito a mascherare tutta la sua disapprovazione. Si allontana, dando alle spalle agli occhi stupefatti di Hinata.
Ti vorrei con la
'V'
ti vorrei che non ne posso piu'
ti vorrei che non ne posso piu'
Raggiunge
velocemente la sua stanza e dopo aver chiuso la porta dietro di se
lascia che la sua schiena si poggi su di essa. Un lungo
sospiro prima di riaprire gli occhi e dirigersi verso il letto. Si
siede, i gomiti poggiano sulle ginocchia e le mani cingono la testa.
"Stupido, sei uno stupido" pensa "Avevi promesso di smettere di pensare
a lei, sai che è sbagliato". Un pugno batte sulle lenzuola
fresche mentre un'imprecazione esce dalle sue labbra. Nonostante cerchi
in ogni modo di ricordarsi cos'è giusto, non ce la fa, non ce la
fa più a tenersi tutto dentro. Sente il suo cuore esplodere: non
vuole perderla, non avrebbe senso la vita senza di lei. Sente che ogni
azione, ogni istante, anche il gesto più banale non avrebbe
più alcun valore senza poterlo condividere con lei. Non riesce a
pensare a quell'enorme villa, a quell'ampio giardino privati della sua
silenziosa presenza.
Nel letto
insoddisfatto
io ti vorrei
mentre accarezzo il gatto io ti vorrei
mentre accarezzo il gatto io ti vorrei
Un bagno caldo, un po' di sollievo,
nella speranza che non allevi unicamente il dolore dei lividi dovuti
all'allenamento. Neji si lascia cullare dal tepore dell'acqua, dal
silenzio di quella stanza e per un attimo sembra che quella pace riesca
ad attenuare l'irrequitudine della sua anima. Chiude gli occhi,
lasciando poi che anche i capelli s'immergano, trattenendo il respiro
lascia che l'acqua ricopra anche il suo volto. Dimenticare, chiede solo
quello, poter dimenticare quegli occhi così uguali ai suoi, quel
dolce viso, quei lunghi fili color indaco e quel profumo, il suo
profumo. Inutile. Mentre si riveste non riesce a far altro che pensare
a lei, alla festa di domani e ai dannati piani dello zio. Sa che l'uomo
la vuol vedere sposata al più presto, ma non le
permetterà mai di scegliere il suo compagno, come al solito
sarà lui ad imporle la sua decisione ed Hinata
sacrificherà la sua vita, la sua felicità per compiacere
il padre.
Dopo aver consegnato alla cameriera un piccolo biglietto in cui avvisa Hiashi che non si presenterà a cena, il ragazzo si lascia cadere sul letto. Nella penombra della sua stanza cerca di immaginare come sarebbe la sua vita senza lei, tenta in tutti i modi di razionalizzare la situazione. In fondo prima o poi sarebbe dovuto accadere, non poteva pensare che sua cugina restasse sola per sempre ed era giusto che il padre s'interessasse anche di questo, visto l'importanza di Hinata all'interno del clan. Ma più pensava più si rendeva conto di mentire spudoratamente a se stesso. Mentre la stanchezza iniziava a farsi sentire, mentre gli occhi cominciavano involontariamente a chiudersi, un leggero sorriso si dipinse sul suo volto: era felice di cadere fra le braccia di Morfeo perchè almeno lì, almeno nei suo sogni lei poteva essere sua, nessuno gliela avrebbe mai portata via.
Dopo aver consegnato alla cameriera un piccolo biglietto in cui avvisa Hiashi che non si presenterà a cena, il ragazzo si lascia cadere sul letto. Nella penombra della sua stanza cerca di immaginare come sarebbe la sua vita senza lei, tenta in tutti i modi di razionalizzare la situazione. In fondo prima o poi sarebbe dovuto accadere, non poteva pensare che sua cugina restasse sola per sempre ed era giusto che il padre s'interessasse anche di questo, visto l'importanza di Hinata all'interno del clan. Ma più pensava più si rendeva conto di mentire spudoratamente a se stesso. Mentre la stanchezza iniziava a farsi sentire, mentre gli occhi cominciavano involontariamente a chiudersi, un leggero sorriso si dipinse sul suo volto: era felice di cadere fra le braccia di Morfeo perchè almeno lì, almeno nei suo sogni lei poteva essere sua, nessuno gliela avrebbe mai portata via.
Quando la
notte spegne tutto
e distrutto io mi butto in questi sogni miei
ti vorrei ti vorrei
e distrutto io mi butto in questi sogni miei
ti vorrei ti vorrei
Triste il risveglio senza lei,
vuoto quel letto dopo l'aver creduto d'aver passato la notte al suo
fianco. Il
sole che filtra debole dalla finestra sancisce l'inizio di un nuovo
giorno, lentamente gli occhi di Neji si aprono e il suo cuore, come
ogni mattina, si rattrista vedendola svanire, mentre lo sguardo si posa
su quelle
lenzuola vuote. Svogliatamente si alza e si veste, il resto
della famiglia l'attende nella sala da pranzo. Darebbe qualsiasi cosa
per restare chiuso, in quella stanza, per l'intero giorno, pagherebbe
per
non dover partecipare a quella dannata festa in cui Hiashi
svenderà la sua dolce Hinata alla persona più importante.
Come se non bastasse poi, non se la sente proprio di mantenere fede
alla promessa fatta a TenTen, non ha voglia di portarla con se a quel
ricevimento. Ed ecco che al sol pensiero di quella ragazza, i soliti
dannati quesiti di tutti i giorni tornano prepotentemente ad
assillarlo. Come può continuare ad illudere quella ragazza,
come può ogni giorno mentirle senza rimorso, come riesce a
guardarla negli occhi e dirle che è felice di stare con lei. No,
Neji non ce la fa più, sa di essere arrivato al limite, sa di
non poter resistere ancora a lungo.
Fissa la sua immagine riflessa nello specchio mentre si chiede perchè al destino piaccia giocare così sporco, perchè il fato ha voluto che s'innamorasse di sua cugina. Fissa quegli occhi, così dannatamente uguali ai suoi e non può mentire perchè più lo nega e più la desidera, più la guarda e più vorrebbe stringerla fra le braccia, perchè più osserva il suo volto e più vorrebbe assaggiare il dolce sapore delle sue labbra. Una mano si muove improvvisamente, un pugno e lo specchio si frantuma. Una piccola goccia di sangue scorre lungo le crepe, una lacrima scorre sul suo viso.
Fissa la sua immagine riflessa nello specchio mentre si chiede perchè al destino piaccia giocare così sporco, perchè il fato ha voluto che s'innamorasse di sua cugina. Fissa quegli occhi, così dannatamente uguali ai suoi e non può mentire perchè più lo nega e più la desidera, più la guarda e più vorrebbe stringerla fra le braccia, perchè più osserva il suo volto e più vorrebbe assaggiare il dolce sapore delle sue labbra. Una mano si muove improvvisamente, un pugno e lo specchio si frantuma. Una piccola goccia di sangue scorre lungo le crepe, una lacrima scorre sul suo viso.
ti vorrei
anche se fossi un gay
ti vorrei ti vorrei
non lo senti quanto ti vorrei
ti vorrei ti vorrei
non lo senti quanto ti vorrei
Uscire da quella stanza ed
incrociare il suo sguardo triste, perchè nemmeno lei è
felice di ciò che l'aspetta questa sera, Neji non poteva
immaginare tortura peggiore in quel momento. Le si avvina, non
può restare indifferente davanti a quello sguardo così
vuoto e triste.
- Che succede? Qualcosa vi turba Hinata-sama? - Non dimentica mai il rigido protocollo degli Hyuuga.
- Nulla nii-san, non preoccuparti per me, non serve -
E la guarda mentre lentamente si allontana, mentre entra nella sua stanza cercando di nascondere quella piccola gocciolina trasparente che le riga ora il viso. Si trattiene Neji, mentre dentro di se grida. Perchè vorrebbe stringerla, abbracciarla, vorrebbe portarla via da quella prigione, con tutto il cuore vorrebbe strapparla al triste destino che l'attende. Ma non può, Neji non può. Per uno Hyuuga il bene del clan deve essere sempre al primo posto, per uno Hyuuga il volere del capo famiglia è legge. Eppure credeva d'essere cambiato, era convinto che avesse imparato la lezione dopo lo scontro con Naruto e invece, nonostante quel desiderio, eccolo nuovamente piegarsi al destino.
La giornata passa velocemente, senza che il ragazzo possa nuovamente incontrare la cugina. Cerca inutilente di volgere i suoi pensieri altrove, ma più l'inizio della festa si avvicina, più sente crescere dentro di se l'angoscia. Dopo essersi cambiato, dopo aver indossato l'elegante kimono blu riservato alle occasioni speciali, s'incammina verso l'entrata principale per attendere l'arrivo degli invitati. Lentamente i suoi passi sfiorano il parquet, i suoi piedi procedono svogliatamente ma inesorabilmente, proprio come quella dannata serata che sta per cominciare. Mentre cammina osserva gli ospiti già arrivati: molte figure importanti, tutti uomini che hanno passato da un pezzo la trentina. Come è possibile che fra quelle persone possa celarsi un pretendente per Hinata, la sua Hinata. I suoi occhi si muovono, scrutando attentamente quel gruppo, mentre può sentire il suo cuore battere rapidamente. Rabbia, frustrazione.
Il suo sguardo poi si posa su di un meraviglioso kimono lilla: una ragazza ferma davanti al portone solleva una mano in un saluto affettuoso. Per un istante gli pare di vedere il volto dolcissimo della cugina, solo per un secondo gli sembra di contemplare quei lineamenti delicati, quella carnagione nivea, quel dolce sorriso che gli hanno stregato il cuore. Solo un istante e poi tutto scompare.
- Che succede? Qualcosa vi turba Hinata-sama? - Non dimentica mai il rigido protocollo degli Hyuuga.
- Nulla nii-san, non preoccuparti per me, non serve -
E la guarda mentre lentamente si allontana, mentre entra nella sua stanza cercando di nascondere quella piccola gocciolina trasparente che le riga ora il viso. Si trattiene Neji, mentre dentro di se grida. Perchè vorrebbe stringerla, abbracciarla, vorrebbe portarla via da quella prigione, con tutto il cuore vorrebbe strapparla al triste destino che l'attende. Ma non può, Neji non può. Per uno Hyuuga il bene del clan deve essere sempre al primo posto, per uno Hyuuga il volere del capo famiglia è legge. Eppure credeva d'essere cambiato, era convinto che avesse imparato la lezione dopo lo scontro con Naruto e invece, nonostante quel desiderio, eccolo nuovamente piegarsi al destino.
La giornata passa velocemente, senza che il ragazzo possa nuovamente incontrare la cugina. Cerca inutilente di volgere i suoi pensieri altrove, ma più l'inizio della festa si avvicina, più sente crescere dentro di se l'angoscia. Dopo essersi cambiato, dopo aver indossato l'elegante kimono blu riservato alle occasioni speciali, s'incammina verso l'entrata principale per attendere l'arrivo degli invitati. Lentamente i suoi passi sfiorano il parquet, i suoi piedi procedono svogliatamente ma inesorabilmente, proprio come quella dannata serata che sta per cominciare. Mentre cammina osserva gli ospiti già arrivati: molte figure importanti, tutti uomini che hanno passato da un pezzo la trentina. Come è possibile che fra quelle persone possa celarsi un pretendente per Hinata, la sua Hinata. I suoi occhi si muovono, scrutando attentamente quel gruppo, mentre può sentire il suo cuore battere rapidamente. Rabbia, frustrazione.
Il suo sguardo poi si posa su di un meraviglioso kimono lilla: una ragazza ferma davanti al portone solleva una mano in un saluto affettuoso. Per un istante gli pare di vedere il volto dolcissimo della cugina, solo per un secondo gli sembra di contemplare quei lineamenti delicati, quella carnagione nivea, quel dolce sorriso che gli hanno stregato il cuore. Solo un istante e poi tutto scompare.
ti vorrei
perche'
spesso
ho paura di me
nel riflesso di un abito senza te
nel riflesso di un abito senza te
Strofina gli occhi Neji, mentre si
rende conto che quella che lo sta aspettando non è lei, ma
TenTen. Si sente male, vorrebbe scomparire, ma la ragazza lo chiama ed
è troppo tardi per tornare indietro. Si avvicina e lo prende
sottobraccio, si stringe a lui e lo saluta sorridente. Neji osserva
quel volto e desidera che i suoi occhi gli mentano nuovamente, desidera
poter vedere il volto di Hinata così vicino al suo. Come
può amare così profondamente sua cugina, come può
desiderarla nonostante facciano parte della stessa famiglia?
perche' sei
quel che sei
ma lo stesso vorrei
ma lo stesso vorrei
Insieme a lei entra nel salone
dei ricevimenti e per un attimo si sente mancare il fiato vedendo il
suo angelo incatenato al fianco del padre. Il viso triste, lo sguardo
vuoto, privato di tutto il suo splendore. Gli sembra di vedere uno
splendido uccello in gabbia, lei, la piccola Hinata, circondata da
uomini vecchi, il cui unico interesse è mettere le mani sul
prestigio degli Hyuuga. La fissa e poi sposta lo sguardo su Hiashi.
Incredulo davanti a quel volto carico d'orgoglio, a quello sguardo
superbo, deluso davanti a quell'uomo che, lusingato dai falsi
complimenti dei presenti, non si è nemmeno accorto della
sofferenza della figlia. No, ha lui non è mai importato nulla di
Hinata, per anni ha cercato di liberarsene ed ora ha trovato il modo
più dignitoso per farlo. No, non c'è pietà, non
c'è amore, non c'è comprensione in quell'uomo.
ti vorrei
perche' il mondo non ha pieta'
perche' intorno c'e' odio e banalita'
perche' il mondo non ha pieta'
perche' intorno c'e' odio e banalita'
Un sussulto, per un secondo il suo
corpo si è mosso senza che lui se ne rendesse conto, un passo
verso di lei e poi la presa di TenTen che lo obbliga a fermarsi. La
voce degli altri amici che lo chiamanano. Sono venuti quasi tutti: Lee,
Naruto e Sakura, Shikamaru e Ino, Choji, Kiba, Shino, persino
Sasuke. Ma le loro parole gli scivolano addosso senza che Neji possa udirle, i suoi occhi non
abbandonano mai quella ragazza che, sola e indifesa, si ritrova
circondata da quelle dannate iene senza scrupoli.
e gli
amici
non bastano mai
e neanche lei
Mentre osserva quegli uomini ostentare
falsi sorrisi e finto interesse, mentre li vede cercare di sfiorare la
candida pelle del suo viso, Neji stringe le mani, le stringe cosi forte
che le unghie si conficcano nella carne. Gli occhi si assottigliano
mentre il suo sguardo cade vittimia della rabbia: non può
permettere che la tocchino, lei è sua.
ti
vorrei
La festa procede, i balli si susseguono
e lui si ritrova seduto ad ignorare le continue richieste della sua
ragazza. No, non gli va di ballare con lei, non è con lei che
desidera essere in questo momento. Sbuffa e poi porta alla bocca il
bicchiere. Beve Neji, beve per disperazione. Non può opporsi al
fato, non può nulla contro il destino che si sta compiendo
questa sera. La guarda con desiderio, per la prima volta nella sua vita
non cerca in nessun modo di nascondere ciò che veramente prova,
ma ogni volta che il suo sguardo si posa su di lei sente una fitta al
cuore perchè il sogno sta per finire, non appena Hiashi
avrà scelto non potrà più illudersi, lei se ne
andrà.
In questa grande
noia
io ti vorrei
prima che il sogno muoia
io ti vorrei
prima che il sogno muoia
io ti vorrei
Darebbe qualsiasi cosa per poter
assaggiare il sapore di quelle labbra, per poter accarezzare quel viso.
Rinuncerebbe a qualsiasi cosa, persino ad essere uno Hyuuga se questo
gli permettese d'averla. Avrebbe voluto guardarla dritta negli occhi,
stringendola a se, lasciando che capisse ma, in quel momento, Neji si sarebbe
accontentato di un semplice bacio, un piccolo, dolce sfioramento di
labbra.
anche
per
una volta sola
la
mia vela
che si svela
dentro gli occhi tuoi
ti vorrei
dentro gli occhi tuoi
ti vorrei
Per un secondo il suo sguardo incontra
quello della cugina. Un piccolo sorriso sembra accennarsi sul suo volto
per poi morire troppo presto sotto gli occhi attenti di Hiashi. Una
lacrima invisibile percorre il viso di quella ragazza, una piccola
goccia incolore che solo il suo sguardo attento poteva cogliere. Soffre
Hinata, soffre in silenzio, come sempre, mentre Neji si sente
impotente, incapace di difenderla, incapace di ribellarsi. Un pugno
colpisce deciso il tavolo, posate e bicchieri sussultano attirando
l'attezione degli amici.
ti
vorrei
e anche l'anima
mi venderei
ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
Si sente morire, non riesci ad
accettare quello che sta succedendo quella sera in quella dannata casa.
Triste, mentre ripensa alle feste a cui a partecipato con lei, a quelle
occasioni gettate al vento e, soprattutto, a tutti quei sorrisi
che lei gli rivolgeva stringendosi con forza al suo braccio. Vuoto,
terrorizzato dalla possibilità concreta di perderla per sempre,
svuotato dalla consapevolezza dell'inevitabilità.
Ti vorrei
perche' ho
un gran bisogno di te
della voglia di vivere che non c'e'
perche' sei quel che sei
ma lo sai che vorrei
della voglia di vivere che non c'e'
perche' sei quel che sei
ma lo sai che vorrei
Trema Neji, trema di rabbia
perchè il suo cuore non ce la fa ad accettare quella sconfitta
che brucia più di ogni altra. Non riesce a pensare ad altro,
nonostante gli amici tentino in tutti i modi di distrarlo, nonostante
TenTen non gli abbia lasciato la mano neppure per un istante. Vogle lo
sguardo verso di lei, fissa quegli occhi castani e non prova nulla,
neanche un brivido. Non è lei quella con cui desidera stare, non
è lei quella di cui il suo cuore ha bisogno, non lo
rendrà felice. Un sussurro, un impercettibile "mi dispiace" che
arriva alle orecchie delle ragazza per poi trafiggerle il cuore. E
quella mano fragile che allenta la presa sino a scioglierla, come se
quelle due semplici parole l'avessero privata della sua forza.Neji si
alza.
ti
vorrei
perche' il cuore non ce la fa
fra le stelle e il rumore della citta'
e gli amori non bastano mai
mentre ti vorrei
perche' il cuore non ce la fa
fra le stelle e il rumore della citta'
e gli amori non bastano mai
mentre ti vorrei
Non ragiona,per un istante lascia che
sia il cuore a guidare i suoi passi. Per una volta nella sua vita
lascia che siano le emozioni a decidere per lui. Si avvicina ad Hinata,
le afferra deciso la mano sotto lo sguardo viglie di Hiashi. Non una
parola fra i due, solo un semplice sguardo d'intesa prima che entrambi
si dirigano verso la porta che conduce al giardino.
Mentre l'uomo resta immobile, pietrificato dallo sconcertante comportamento del ragazzo, i due giovani si allontanano, scomparendo fra la folla presente, svanendo sotto lo sguardo severo di Hiashi, senza che questi possa fare nulla.
Cammina Neji, senza voltarsi, stringendo forte quella piccola mano chiedendosi se sentire quelle delicate dita intrecciarsi con le sue non fosse solo un sogno. Esce da quella stanza e sente i suoi passi leggeri dietro di lui seguirlo senza alcuna incertezza, come se anche lei non desiderasse altro che fuggire, magari prorpio con lui.
ti vorrei
non lo senti quanto ti vorrei
non lo senti quanto ti vorrei
Mentre l'uomo resta immobile, pietrificato dallo sconcertante comportamento del ragazzo, i due giovani si allontanano, scomparendo fra la folla presente, svanendo sotto lo sguardo severo di Hiashi, senza che questi possa fare nulla.
Cammina Neji, senza voltarsi, stringendo forte quella piccola mano chiedendosi se sentire quelle delicate dita intrecciarsi con le sue non fosse solo un sogno. Esce da quella stanza e sente i suoi passi leggeri dietro di lui seguirlo senza alcuna incertezza, come se anche lei non desiderasse altro che fuggire, magari prorpio con lui.
ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
Cammina Neji, senza
voltarsi. Ha paura che se volgesse lo sguardo verso di lei, Hinata
potrebbe scomparire proprio come ad ogni suo risveglio.ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
Si ferma Neji, sotto il grande salice
al centro del giardino, lontano dal trambusto della festa, lontano da
occhi indiscreti. Esita un istante prima di voltarsi, mentre mantiene
salda la presa sulla mano di lei. Le volta le spalle per un attimo,
mentre gli sembra che il suo cuore volgia esplodere, mentre inutilmente
cerca le parole adatte a giustificare quel gesto improvviso. Si gira e
trova il suo sorriso, capace di cancellare ogni paura, ogni dubbio,
trova quegli occhi in cui ha sempre desiderato perdersi pronti ad
accoglierlo. Nemmeno una parola, solo il suo viso che lentamente si
avvicina a quello della ragazza. Non una sillaba, solo le loro labbra
che si sfiorano dolcemente per poi lasciar spazio a qualcosa di
più profondo, a qualcosa che avrebbe cambiato le loro vite per
sempre.
ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
Angolo
dell'autrice:
Ok, sono impazzita! Non ho resistito e dal mio Masini moment (è da un paio di giorni che non ascolto altro) è uscita questa....
Scusate per l'attesa...
Spero vi piaccia e mi farebbe molto piacere poter avere qualche vostro commento.
La voglio dedicare a ryanforever per ringraziarla del suo sostegno alla mia raccolta! GRAZIE ^^
Solito link alla canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=LMbEsNqt0b0
Alla prossima ^___^
Ok, sono impazzita! Non ho resistito e dal mio Masini moment (è da un paio di giorni che non ascolto altro) è uscita questa....
Scusate per l'attesa...
Spero vi piaccia e mi farebbe molto piacere poter avere qualche vostro commento.
La voglio dedicare a ryanforever per ringraziarla del suo sostegno alla mia raccolta! GRAZIE ^^
Solito link alla canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=LMbEsNqt0b0
Alla prossima ^___^