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Autore: Nejiko    06/04/2009    2 recensioni
Una raccolta (???) dedicata alla mia coppia preferita in cui voglio voglio raccontare alcuni istanti della storia di Neji e Hinata come coppia. Il genere non è ancora definito, non so se saranno tutte song-fic, ma sicuramente i capitolo saranno indipendenti fra loro.
Genere: Romantico, Song-fic, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ti vorrei

"Ti Vorrei" di Marco Masini

E' uno stupendo pomeriggio d'agosto a Konoha, il sole splende alto in cielo e la temperatura è resa sopportabile da una leggera brezza fresca. Le foglie degli alberi di Villa Hyuuga si lasciano cullare da quel mite e delicato vento mentre due figure, incuranti del caldo, si stanno sottoponendo ad un intenso allenamento. Un uomo e un ragazzo s'incrociano, si colpiscono, si evitano in un susseguirsi di movimenti fluidi ed eleganti. I loro candidi occhi fissano attentamente ogni mossa dell'avversario, si studiano, si sfidano. Solo il rumore di lenti e delicati passi proveniente dal lungo corridoio esterno sembra stonare con quella battaglia. Una ragazza dai lunghi capelli indaco lo sta percorrendo mentre regge fra le mani un piccolo vassoio. Si muove piano, stando attenta a non rovesciare il contenuto delle due tazze.
Un colpo va a segno, violento, inaspettato. Il giovane dai capelli castani cade a terra macchiando il suo candido kimono.

 - Non devi distrarti Neji, in un combattimento non ci sono seconde occasioni -

 - Si, Hiashi-sama - risponde il ragazzo consapevole della causa di quella disattenzione.

La ragazza poggia il vassoio sul gradino che conduce al cortile dove i due uomini hanno ripreso loro sfida, si siede e dopo aver alzato lo sguardo verso il cielo limpido, lascia che la leggera brezza le carezzi il viso. Non si rende conto di quegli occhi distratti che si posano su di lei, non vede l'incertezza che sembra essersi impadronita dei movimenti del cugino da quando ha deciso di fermarsi con loro, semplicemente scruta il cielo limpido incurante di ciò che sta succedendo.
Un altro colpo e Neji è di nuovo a terra. Il genio degli Hyuuga, il ragazzo cosiderato un  prodigio dall'intera famiglia non riesce a mantenere la concentrazione durante un sempice allenamento. Non è la prima volta e lo sa, da tempo quella figura cattura la sua attenzione rendendo privo di ogni significato tutto il resto.

- Credo sia ora di fare una pausa. Che succede Neji? Mi sembri assente - le parole dell'uomo suonano come un evidente rimprovero.

- Perdonatemi, sono solo un po' stanco - risponde il giovane, inchinandosi.

Respira profondamente prima di avvicinarsi a quel vassoio, a quella ragazza. Cerca di ripristinare le sue difese, il suo orgoglio, prima di ringraziarla per quel piccolo spuntino, perchè pronunciare quel semplice nome seguito da quel suffisso gli fa male.

- Grazie, Hinata-sama -

Maschera le sue emozioni, nascondendo ogni sensazione dietro al suo solito tono freddo e distaccato, dietro alle formali riverenze, all'etichetta. Si siede, lasciando che lo zio occupi lo spazio tra loro, permettendogli di mantenere quella distanza necessaria per rimanere immune al suo profumo, al suo calore. Nessuno dei tre parla e un silenzio irreale s'instaura disturbato unicamente dal fruscio delle foglie. Gli occhi di Neji restano fissi sulla tazza, osserva quel liquido tiepido mentre la sua mente vaga in un turbine di pensieri, di desideri.

Ti vorrei nel chewin gum
mentre vado a lavorare in tram
ti vorrei solo al bar
ti vorrei come una mamma al C.A.R.

- Domani ci sarà un importante ricevimento, Hinata - Le parole di Hiashi rompono il silenzio, il suo sguardo si volge verso la ragazza - Saranno presenti molte autorità, gente molto importante del Paese del Fuoco. Desidero che ogni cosa sia perfetta come ci si attende dal più importante clan di Konoha -

- Certamente padre -

La sua voce viene percepita come una melodia da Neji, così soave e delicata da renderla impossibile da ignorare.

Ti vorrei dentro i jeans
quarta donna del mio triste tris

- E' un evento molto importante, ne va del futuro della nostra famiglia. Voglio presentarti qualcuno in particolare, bisogna pensare anche alla mia successione -

Non ce la fa più Neji, non dopo quell'affermazione, non dopo aver visto spegnersi la luce negli occhi di Hinata. Non riesce ad accettare che il momento in cui un uomo la porterà via da quella casa, da lui, sia così vicino. Non può sopportare che anche in questo suo padre decida per lei. Si alza e si congeda, incurante del fatto che i suoi modi bruschi abbiano lasciato a bocca aperta lo zio, per una volta non gli importa se non è riuscito a mascherare tutta la sua disapprovazione. Si allontana, dando alle spalle agli occhi stupefatti di Hinata.

Ti vorrei con la 'V'
ti vorrei che non ne posso piu'

Raggiunge velocemente la sua stanza e dopo aver chiuso la porta dietro di se lascia che la sua schiena si poggi su di essa. Un lungo sospiro prima di riaprire gli occhi e dirigersi verso il letto. Si siede, i gomiti poggiano sulle ginocchia e le mani cingono la testa. "Stupido, sei uno stupido" pensa "Avevi promesso di smettere di pensare a lei, sai che è sbagliato". Un pugno batte sulle lenzuola fresche mentre un'imprecazione esce dalle sue labbra. Nonostante cerchi in ogni modo di ricordarsi cos'è giusto, non ce la fa, non ce la fa più a tenersi tutto dentro. Sente il suo cuore esplodere: non vuole perderla, non avrebbe senso la vita senza di lei. Sente che ogni azione, ogni istante, anche il gesto più banale non avrebbe più alcun valore senza poterlo condividere con lei. Non riesce a pensare a quell'enorme villa, a quell'ampio giardino privati della sua silenziosa presenza.

Nel letto insoddisfatto io ti vorrei
 mentre accarezzo il gatto io ti vorrei

Un bagno caldo, un po' di sollievo, nella speranza che non allevi unicamente il dolore dei lividi dovuti all'allenamento. Neji si lascia cullare dal tepore dell'acqua, dal silenzio di quella stanza e per un attimo sembra che quella pace riesca ad attenuare l'irrequitudine della sua anima. Chiude gli occhi, lasciando poi che anche i capelli s'immergano, trattenendo il respiro lascia che l'acqua ricopra anche il suo volto. Dimenticare, chiede solo quello, poter dimenticare quegli occhi così uguali ai suoi, quel dolce viso, quei lunghi fili color indaco e quel profumo, il suo profumo. Inutile. Mentre si riveste non riesce a far altro che pensare a lei, alla festa di domani e ai dannati piani dello zio. Sa che l'uomo la vuol vedere sposata al più presto, ma non le permetterà mai di scegliere il suo compagno, come al solito sarà lui ad imporle la sua decisione ed Hinata sacrificherà la sua vita, la sua felicità per compiacere il padre.
Dopo aver consegnato alla cameriera un piccolo biglietto in cui avvisa Hiashi che non si presenterà a cena, il ragazzo si lascia cadere sul letto. Nella penombra della sua stanza cerca di immaginare come sarebbe la sua vita senza lei, tenta in tutti i modi di razionalizzare la situazione. In fondo prima o poi sarebbe dovuto accadere, non poteva pensare che sua cugina restasse sola per sempre ed era giusto che il padre s'interessasse anche di questo, visto l'importanza di Hinata all'interno del clan. Ma più pensava più si rendeva conto di mentire spudoratamente a se stesso. Mentre la stanchezza iniziava a farsi sentire, mentre gli occhi cominciavano involontariamente a chiudersi, un leggero sorriso si dipinse sul suo volto: era felice di cadere fra le braccia di Morfeo perchè almeno lì, almeno nei suo sogni lei poteva essere sua, nessuno gliela avrebbe mai portata via.

Quando la notte spegne tutto
e distrutto io mi butto in questi sogni miei
ti vorrei ti vorrei

Triste il risveglio senza lei, vuoto quel letto dopo l'aver creduto d'aver passato la notte al suo fianco. Il sole che filtra debole dalla finestra sancisce l'inizio di un nuovo giorno, lentamente gli occhi di Neji si aprono e il suo cuore, come ogni mattina, si rattrista vedendola svanire, mentre lo sguardo si posa su quelle lenzuola vuote. Svogliatamente si alza e si veste, il resto della famiglia l'attende nella sala da pranzo. Darebbe qualsiasi cosa per restare chiuso, in quella stanza, per l'intero giorno, pagherebbe per non dover partecipare a quella dannata festa in cui Hiashi svenderà la sua dolce Hinata alla persona più importante. Come se non bastasse poi, non se la sente proprio di mantenere fede alla promessa fatta a TenTen, non ha voglia di portarla con se a quel ricevimento. Ed ecco che al sol pensiero di quella ragazza, i soliti dannati quesiti di tutti i giorni tornano prepotentemente ad assillarlo. Come può continuare ad illudere quella ragazza, come può ogni giorno mentirle senza rimorso, come riesce a guardarla negli occhi e dirle che è felice di stare con lei. No, Neji non ce la fa più, sa di essere arrivato al limite, sa di non poter resistere ancora a lungo.
Fissa la sua immagine riflessa nello specchio mentre si chiede perchè al destino piaccia giocare così sporco, perchè il fato ha voluto che s'innamorasse di sua cugina. Fissa quegli occhi, così dannatamente uguali ai suoi e non può mentire perchè più lo nega e più la desidera, più la guarda e più vorrebbe stringerla fra le braccia, perchè più osserva il suo volto e più vorrebbe assaggiare il dolce sapore delle sue labbra. Una mano si muove improvvisamente, un pugno e lo specchio si frantuma. Una piccola goccia di sangue scorre lungo le crepe, una lacrima scorre sul suo viso.
ti vorrei anche se fossi un gay
ti vorrei ti vorrei
non lo senti quanto ti vorrei

Uscire da quella stanza ed incrociare il suo sguardo triste, perchè nemmeno lei è felice di ciò che l'aspetta questa sera, Neji non poteva immaginare tortura peggiore in quel momento. Le si avvina, non può restare indifferente davanti a quello sguardo così vuoto e triste.

- Che succede? Qualcosa vi turba Hinata-sama? - Non dimentica mai il rigido protocollo degli Hyuuga.

- Nulla nii-san, non preoccuparti per me, non serve -

E la guarda mentre lentamente si allontana, mentre entra nella sua stanza cercando di nascondere quella piccola gocciolina trasparente che le riga ora il viso. Si trattiene Neji, mentre dentro di se grida. Perchè vorrebbe stringerla, abbracciarla, vorrebbe portarla via da quella prigione, con tutto il cuore vorrebbe strapparla al triste destino che l'attende. Ma non può, Neji non può. Per uno Hyuuga il bene del clan deve essere sempre al primo posto, per uno Hyuuga il volere del capo famiglia è legge. Eppure credeva d'essere cambiato, era convinto che avesse imparato la lezione dopo lo scontro con Naruto e invece, nonostante quel desiderio, eccolo nuovamente piegarsi al destino.
La giornata passa velocemente, senza che il ragazzo possa nuovamente incontrare la cugina. Cerca inutilente di volgere i suoi pensieri altrove, ma più l'inizio della festa si avvicina, più sente crescere dentro di se l'angoscia. Dopo essersi cambiato, dopo aver indossato l'elegante kimono blu riservato alle occasioni speciali, s'incammina verso l'entrata principale per attendere l'arrivo degli invitati. Lentamente i suoi passi sfiorano il parquet, i suoi piedi procedono svogliatamente ma inesorabilmente, proprio come quella dannata serata che sta per cominciare. Mentre cammina osserva gli ospiti già arrivati: molte figure importanti, tutti uomini che hanno passato da un pezzo la trentina. Come è possibile che fra quelle persone possa celarsi un pretendente per Hinata, la sua Hinata. I suoi occhi si muovono, scrutando attentamente quel gruppo, mentre può sentire il suo cuore battere rapidamente. Rabbia, frustrazione.
Il suo sguardo poi si posa su di un meraviglioso kimono lilla: una ragazza ferma davanti al portone solleva una mano in un saluto affettuoso. Per un istante gli pare di vedere il volto dolcissimo della cugina, solo per un secondo gli sembra di contemplare quei lineamenti delicati, quella carnagione nivea, quel dolce sorriso che gli hanno stregato il cuore. Solo un istante e poi tutto scompare.
ti vorrei
perche' spesso ho paura di me
nel riflesso di un abito senza te

Strofina gli occhi Neji, mentre si rende conto che quella che lo sta aspettando non è lei, ma TenTen. Si sente male, vorrebbe scomparire, ma la ragazza lo chiama ed è troppo tardi per tornare indietro. Si avvicina e lo prende sottobraccio, si stringe a lui e lo saluta sorridente. Neji osserva quel volto e desidera che i suoi occhi gli mentano nuovamente, desidera poter vedere il volto di Hinata così vicino al suo. Come può amare così profondamente sua cugina, come può desiderarla nonostante facciano parte della stessa famiglia?
perche' sei quel che sei
ma lo stesso vorrei

Insieme a lei entra nel  salone dei ricevimenti e per un attimo si sente mancare il fiato vedendo il suo angelo incatenato al fianco del padre. Il viso triste, lo sguardo vuoto, privato di tutto il suo splendore. Gli sembra di vedere uno splendido uccello in gabbia, lei, la piccola Hinata, circondata da uomini vecchi, il cui unico interesse è mettere le mani sul prestigio degli Hyuuga. La fissa e poi sposta lo sguardo su Hiashi. Incredulo davanti a quel volto carico d'orgoglio, a quello sguardo superbo, deluso davanti a quell'uomo che, lusingato dai  falsi complimenti dei presenti, non si è nemmeno accorto della sofferenza della figlia. No, ha lui non è mai importato nulla di Hinata, per anni ha cercato di liberarsene ed ora ha trovato il modo più dignitoso per farlo. No, non c'è pietà, non c'è amore, non c'è comprensione in quell'uomo.

ti vorrei
perche' il mondo non ha pieta'
perche' intorno c'e' odio e banalita'

Un sussulto, per un secondo il suo corpo si è mosso senza che lui se ne rendesse conto, un passo verso di lei e poi la presa di TenTen che lo obbliga a fermarsi. La voce degli altri amici che lo chiamanano. Sono venuti quasi tutti: Lee, Naruto e Sakura, Shikamaru e Ino, Choji, Kiba, Shino,  persino Sasuke. Ma le loro parole gli scivolano addosso senza che Neji possa udirle, i suoi occhi non abbandonano mai quella ragazza che, sola e indifesa, si ritrova circondata da quelle dannate iene senza scrupoli.


e gli amici non bastano mai e neanche lei

Mentre osserva quegli uomini ostentare falsi sorrisi e finto interesse, mentre li vede cercare di sfiorare la candida pelle del suo viso, Neji stringe le mani, le stringe cosi forte che le unghie si conficcano nella carne. Gli occhi si assottigliano mentre il suo sguardo cade vittimia della rabbia: non può permettere che la tocchino, lei è sua.
ti vorrei

La festa procede, i balli si susseguono e lui si ritrova seduto ad ignorare le continue richieste della sua ragazza. No, non gli va di ballare con lei, non è con lei che desidera essere in questo momento. Sbuffa e poi porta alla bocca il bicchiere. Beve Neji, beve per disperazione. Non può opporsi al fato, non può nulla contro il destino che si sta compiendo questa sera. La guarda con desiderio, per la prima volta nella sua vita non cerca in nessun modo di nascondere ciò che veramente prova, ma ogni volta che il suo sguardo si posa su di lei sente una fitta al cuore perchè il sogno sta per finire, non appena Hiashi avrà scelto non potrà più illudersi, lei se ne andrà.

In questa grande noia io ti vorrei
prima che il sogno muoia
io ti vorrei

Darebbe qualsiasi cosa per poter assaggiare il sapore di quelle labbra, per poter accarezzare quel viso. Rinuncerebbe a qualsiasi cosa, persino ad essere uno Hyuuga se questo gli permettese d'averla. Avrebbe voluto guardarla dritta negli occhi, stringendola a se, lasciando che capisse ma, in quel momento, Neji si sarebbe accontentato di un semplice bacio, un piccolo, dolce sfioramento di labbra.
anche per una volta sola
la mia vela che si svela
dentro gli occhi tuoi
ti vorrei

Per un secondo il suo sguardo incontra quello della cugina. Un piccolo sorriso sembra accennarsi sul suo volto per poi morire troppo presto sotto gli occhi attenti di Hiashi. Una lacrima invisibile percorre il viso di quella ragazza, una piccola goccia incolore che solo il suo sguardo attento poteva cogliere. Soffre Hinata, soffre in silenzio, come sempre, mentre Neji si sente impotente, incapace di difenderla, incapace di ribellarsi. Un pugno colpisce deciso il tavolo, posate e bicchieri sussultano attirando l'attezione degli amici.
ti vorrei e anche l'anima mi venderei
ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei

Si sente morire, non riesci ad accettare quello che sta succedendo quella sera in quella dannata casa. Triste, mentre ripensa alle feste a cui a partecipato con lei, a quelle occasioni gettate al vento e, soprattutto, a  tutti quei sorrisi che lei gli rivolgeva stringendosi con forza al suo braccio. Vuoto, terrorizzato dalla possibilità concreta di perderla per sempre, svuotato dalla consapevolezza dell'inevitabilità.
Ti vorrei perche' ho un gran bisogno di te
della voglia di vivere che non c'e'
perche' sei quel che sei
ma lo sai che vorrei

Trema Neji, trema di rabbia perchè il suo cuore non ce la fa ad accettare quella sconfitta che brucia più di ogni altra. Non riesce a pensare ad altro, nonostante gli amici tentino in tutti i modi di distrarlo, nonostante TenTen non gli abbia lasciato la mano neppure per un istante. Vogle lo sguardo verso di lei, fissa quegli occhi castani e non prova nulla, neanche un brivido. Non è lei quella con cui desidera stare, non è lei quella di cui il suo cuore ha bisogno, non lo rendrà felice. Un sussurro, un impercettibile "mi dispiace" che arriva alle orecchie delle ragazza per poi trafiggerle il cuore. E quella mano fragile che allenta la presa sino a scioglierla, come se quelle due semplici parole l'avessero privata della sua forza.Neji si alza.
ti vorrei
perche' il cuore non ce la fa
fra le stelle e il rumore della citta'
e gli amori non bastano mai
mentre ti vorrei

Non ragiona,per un istante lascia che sia il cuore a guidare i suoi passi. Per una volta nella sua vita lascia che siano le emozioni a decidere per lui. Si avvicina ad Hinata, le afferra deciso la mano sotto lo sguardo viglie di Hiashi. Non una parola fra i due, solo un semplice sguardo d'intesa prima che entrambi si dirigano verso la porta che conduce al giardino.
ti vorrei
non lo senti quanto ti vorrei 

Mentre l'uomo resta immobile, pietrificato dallo sconcertante comportamento del ragazzo, i due giovani si allontanano, scomparendo fra la folla presente, svanendo sotto lo sguardo severo di Hiashi, senza che questi possa fare nulla.
Cammina Neji, senza voltarsi, stringendo forte quella piccola mano chiedendosi se sentire quelle delicate dita intrecciarsi con le sue non fosse solo un sogno. Esce da quella stanza e sente i suoi passi leggeri dietro di lui seguirlo senza alcuna incertezza, come se anche lei non desiderasse altro che fuggire, magari prorpio con lui.

ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei
 

Cammina Neji, senza voltarsi. Ha paura che se volgesse lo sguardo verso di lei, Hinata potrebbe scomparire proprio come ad ogni suo risveglio.
ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei

Si ferma Neji, sotto il grande salice al centro del giardino, lontano dal trambusto della festa, lontano da occhi indiscreti. Esita un istante prima di voltarsi, mentre mantiene salda la presa sulla mano di lei. Le volta le spalle per un attimo, mentre gli sembra che il suo cuore volgia esplodere, mentre inutilmente cerca le parole adatte a giustificare quel gesto improvviso. Si gira e trova il suo sorriso, capace di cancellare ogni paura, ogni dubbio, trova quegli occhi in cui ha sempre desiderato perdersi pronti ad accoglierlo. Nemmeno una parola, solo il suo viso che lentamente si avvicina a quello della ragazza. Non una sillaba, solo le loro labbra che si sfiorano dolcemente per poi lasciar spazio a qualcosa di più profondo, a qualcosa che avrebbe cambiato le loro vite per sempre.

ti vorrei
ti vorrei non lo senti quanto ti vorrei

Angolo dell'autrice:

Ok, sono impazzita! Non ho resistito e dal mio Masini moment (è da un paio di giorni che non ascolto altro) è uscita questa....
Scusate per l'attesa...
Spero vi piaccia e mi farebbe molto piacere poter avere qualche vostro commento.

La voglio dedicare a ryanforever per ringraziarla del suo sostegno alla mia raccolta! GRAZIE ^^

Solito link alla canzone:

http://www.youtube.com/watch?v=LMbEsNqt0b0


Alla prossima ^___^

   
 
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