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Autore: Lady Vel    24/04/2016    1 recensioni
Storia partecipante al contest “D’Amortentia e Mollicci” indetto da erzsi sul forum di Efp.
Le scelte influenzano le nostre vite nei modi più svariati... James e Lily si sono scelti e, nel bene e nel male, si stanno accanto. Sempre.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Leanne, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La scelta migliore

Era troppo chiedere una giornata di riposo, specie oggi? A quanto pare sì. James ha decido che deve migliorare in pozioni, anche se penso che sia impossibile, e quindi i miei piani sono sfumati.
E ora lui cosa fa?
Non si presenta in orario!
Lo strozzerò. Con molto piacere.
Nel frattempo è anche arrivato Lumacorno, il luccichio che aveva negli occhi mentre gli spiegavo cosa stessi facendo, mi ha inquietato molto…
Naturalmente, nel preciso istante in cui finisco di rimettere a posto gli ingredienti, Potter entra come un uragano nell’aula.
“Ci sono, ci sono, ci sono! Scusa, ho fatto tardi, ma c’era Sirius che non aveva capito cosa doveva fare, Remus non si ricordava che era oggi e Peter era disperso, dovevo ritrovarlo o non avrebbero mai fatto in tempo... È complicato, non fare domande.”
Solitamente inizierei a farle, e molte anche, ma sono stanca… e prima finirà una qualsiasi pozione, prima potrò tornare alla mia giornata di riposo. Tanto a lui non importa.
Impettita mi volto nuovamente verso l’armadio degli ingredienti, ma a metà strada sono bloccata dalle braccia di James, che mi avvolgono, e sento la sua testa che si appoggia sulla mia spalla.
E, maledetto Merlino, la mia rabbia svanisce. Sa di avere questo effetto calmante su di me e che non posso fare niente per bloccarlo.
Ne approfitta, lo so io e lo sa lui, ma mi fa star bene… perciò mi lascio cullare ancora un po’. Dopotutto, la pozione può aspettare.

“No. No. No. Non c’è niente di difficile in questa pozione James, devi solo concentrarti!” sbuffo irritata, di nuovo. È una semplice amortentia, ma non ci riesce, è assolutamente negato in pozioni.
Se prima lo pensavo e basta, dopo quattro ore, ne ho la certezza.
“NON E’ FACILE! ODIO LE POZIONI! E LORO ODIANO ME! COME POSSO FARE UNA POZIONE DEL SESTO ANNO QUANDO FACCIO ESPLODERE QUELLE DEL PRIMO?! E POI - ” E ricomincia.
Ormai, penso di poter rifare io questo monologo, almeno cambiasse le parole, ma a quanto pare è chiedere troppo. Sapevo di non essere fidanzata con Shakespeare, ma speravo che almeno dei sinonimi li conoscesse.
Ho capito al secondo monologo che non avrei potuto interromperlo con le parole, perciò, visto che ho dimenticato il libro di storia della magia nel dormitorio, temo che dovrò interromperlo con il piano B… non sono in grado di reggerlo ancora una volta.
Mi avvicino a lui, schivando le sue mani che gesticolano, e lo bacio. Lo sento immediatamente
rilassarsi e, più lentamente, lasciarsi andare. Mi cinge la vita con i fianchi mentre io lo stringo a me. Rimaniamo così per un tempo indefinito, l’uno tra le braccia dell’altro, e mi sento a casa.
Che finisca pure il mondo, io sono felice.
“Amore...”
Non mi piace che si sia separato, infatti, cerco di zittirlo nuovamente con un bacio, ma questa volta mi schiva. Rassegnata, mi allontano, facendo la mia faccia più triste.
Sghignazza! Una parte di me vuole ucciderlo, l’altra desidera vederlo sempre così, felice, allegro e spensierato
“Vieni con me.”
Non faccio nemmeno in tempo a parlare che mi sta già trascinando a tutta velocità lungo i corridoi di Hogwarts. In poco tempo, comincia a correre, costringendomi a fare lo stesso.
Probabilmente dovrei chiedermi, dove mi stia portando, ma riesco solo a pensare a quella povera pozione, ancora sul fuoco, che ci attenderà invano… e che esploderà. Spero solo che almeno abbia un buon motivo per farmi avere una punizione con i fiocchi!
Arrivati a quella che penso sia la torre di astronomia, finalmente, si ferma. Avrebbe potuto tranquillamente buttarsi giù dalla torre e morire anche lui, poiché temo che non sopravvivrò a questa corsa. Ho una fitta atroce al fianco e penso che, se i miei polpacci potessero gridare, lo starebbero insultando. Io non abbastanza fiato da farlo. Ho anche la vista annebbiata, l’unica cosa che vedo in questo momento, oltre ai capelli pazzi del mio ragazzo, sono delle macchie di colore… rosso?
Perché c’è del rosso nella torre di astronomia?
Lo sapevo che stavo morendo…
Mentre la mia vista torna normale comincio ad accorgermi di alcuni dettagli, come un tavolo e delle sedie. Forse ci sono anche dei cuscini, ma potrebbero essere dovuti a una mia allucinazione. L’unica cosa di cui sono certa, è lo sguardo indagatore di James posato su… su tutto.
“chdesdnarafasdo?”

Forse non mi ha capito.
Non ho ancora abbastanza fiato per poter articolare un discorso... però ho catturato la sua attenzione. È già un miglioramento.
“Forse avrei dovuto farti chiudere gli occhi…”
Forse avrei dovuto dare ascolto ad Alice e uscire con Diggory.
L’unica cosa che mi ferma dall’andarmene immediatamente è ciò che vedo, la mia vista è finalmente torna normale, che mi fa rimanere assolutamente senza fiato.
Non è la torre di astronomia, è decisamente meglio.
Sembra una terrazza di quelle delle favole, con una vista a dir poco magnifica. Si affaccia sul lago nero, che riflette la luna, quasi piena, sulle sue acque, mosse leggermente dal vento, che non arriva fino a qui, anzi, in questa terrazza, si sta benissimo. A lato, dove avevo visto le macchie rosse, ci sono tanti cuscini e, davanti a quelli, una piccola tavola con una candela e una rosa al centro.
“Oggi sono sei mesi che stiamo assieme… volevo festeggiare con te. Come ti sarebbe piaciuto.”
Sembra un mio sogno che ho avuto qualche settimana fa. Il sogno che ho scritto sul mio diario… effettivamente ci somiglia fin troppo.
Gliela farò pagare…
domani.
Non rovinerò questa giornata.
“Scusa se ti ho fatto lavorare… ma dovevo fare in modo che tu non vedessi gli altri, che seguivano le mie istruzioni. E… volevo passare un po’ di tempo solo con te. Ultimamente passi tutto il tempo a studiare, ti serve una pausa. Ora siediti e lasciati servire. A noi penserà Peppery.”
“Peppery? E chi sarebbe?”
Finita la frase sento il classico pop delle materializzazioni.
“Peppery sono io signorina Lily. Peppery è l’elfo della famiglia Potter. Peppery la servirà con onore, se la signorina glielo permetterà.”
Mi lascio portare al tavolo dal piccolo elfo, ancora scioccata.
James ha davvero organizzato tutto questo, solo per me?
Non pensavo volesse festeggiare… io non ho preparato nulla…
Ma ovviamente quando fa qualcosa di stupido, come leggere il mio diario, deve anche fare qualcosa di dolcissimo, e gli esempi sono tanti.
Sa che mi conquistano le cose dolci e lo usa a suo vantaggio.
Perché deve conoscermi così bene?

Passiamo delle ore magnifiche assieme, mangiando, chiacchierando e facendoci scherzi a vicenda. Accettare il mio amore per lui è stata la cosa più bella di tutta la mia vita.
E ora, la perfetta conclusione di una giornata meravigliosa: passare il tempo a coccolarci sui cuscini.
Sono diventata anch’io un cuscino, o meglio, lo è diventato il mio petto. Riesco a sentire i rimproveri di mia madre: una signorina non deve avere certi rapporti con un ragazzo!
Dovrei spiegarle chi è James… con lui non si seguono le regole o il bon-ton.
Lui crea e distrugge a suo piacimento gli stereotipi necessari per essere felice… e a me sta bene così. Se lui è felice, lo sono anch’io.
E ho capito cosa posso donargli, per dimostrargli quanto lo amo.
Lo faccio sollevare leggermente, anche se era quasi addormentato, e comincio a baciarlo con passione. So di essere rossa in volto*, ma fortunatamente, lui mi capisce, come sempre.
E mi concedo a lui, perché lo amo, perché mi fido.
E realizzo una cosa, che non so come ho potuto ignorare per tutto questo tempo, non importa cosa scelgo… se lui è accanto a me, ogni scelta che farò, sarà la migliore della mia vita.

 

*un po’ come me mentre lo sto scrivendo… usate la fantasia perché io non descriverò niente!

Note dell’autrice:

Buon dì! Ecco, sono leggermente in imbarazzo per l’ultima scena. Avete capito vero? Bravi. Sono pucciosiiiiii (so che non esiste come parola, ma lo sono). Loro sono la mia otp e, sebbene mi sia venuto il diabete, mi piace tanto questa storia. Anche se c’è troppo fluff per i miei gusti… meno male che vedrò ben presto got, mi serve del sangue per ripristinare il livello di zuccheri nel mio corpo. Spero mi farete sapere cosa ne pensate!

Kiss

   
 
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