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Autore: Horse_    25/04/2016    5 recensioni
[Storia alternativa a "Una vita senza di te significa non vivere per niente"]
E se fosse stato diverso? E se Ian non fosse fuggito quella notte? Cosa sarebbe successo se Nina fosse riuscita a dirgli di essere incinta, di aspettare suo figlio?
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First Month:
Quando scopre di essere incinta il mondo le crolla addosso. Continua a ripetersi che non può essere possibile, che non può essere toccato a lei, che quel bastoncino bianco stia mentendo, ma, dopo aver provato altre tre volte, sa che quella è la verità. Candice la guarda… Non sa nemmeno lei come la stia guardando, Nina sa solo che si sente sicura con la sua migliore amica affianco. Sicura fino ad un certo punto, perché tutta questa sicurezza sparisce quando… Quando si rende conto di essere effettivamente incinta. Avrebbe avuto un bambino. [...]
Cosa poteva fare? Un bambino, una piccola creatura da crescere, per lei è troppo. Non è in grado nemmeno di occuparsi di se stessa, figuriamoci di un bambino, un suo bambino. E’ ancora così immatura, è ancora una bambina, e si sarebbe immaginata tutto questo più avanti, con qualcun altro. Suo figlio sarebbe cresciuto nel caos più totale perché la sua vita lo era.
[Storia senza pretese]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quindici settimane.

«E quindi… Avete litigato?» le domanda Phoebe, mentre sta facendo uno strano impasto che Nina non riesce a comprendere.

«Non è che abbiamo litigato…» mormora la ragazza.

 

Candice la guarda grave, mentre sistema le bottiglie sul tavolo.

 

«Dalla faccia di Candice non mi sembra.» le fa notare Phoebe, mentre la bionda annuisce con vigore.

«Io non ho capito com’è andata a finire dopo…» riprende il discorso Candice.

«Io non ho nemmeno capito com’è iniziata, se è per questo.» continua Phoebe.

 

Nina, rassegnata, si passa una mano tra i capelli. E’ seduta sul divano, con Gatto affianco, che ogni tanto reclama un po’ di coccole, mentre Phoebe sta cucinando chissà cosa e Candice sta preparando la tavola. Sono i primi di giugno e sono a casa di Paul e Phoebe; l’uomo di casa è fuori per delle commissioni e le raggiungerà a breve, insieme al marito di Candice, Joe, con le due bambine. 

 

«Devo farvi nuovamente il riassunto?» domanda esasperata Nina. Si appoggia una mano sulla pancia, mentre l’altra sta pigramente accarezzando il gatto bianco e grigio. «Vi ho già raccontato come sono andate le cose.»

«Hai parlato dicendo le cose a metà e… In conclusione… Non ci ho capito un bel niente.» interviene Candice, mentre Phoebe le da man forte.

«Okay… Ian è venuto a casa mia per sapere come stessimo, io e i bambini…» inizia Nina, mentre le due annuiscono serie. «E non mi ricordo di come siamo finiti per litigare, ha solo detto che si vuole avvicinare a me e tutte cose così…»

«E non è una bella cosa?» le domanda Phoebe smettendo di impastare.

«No che non lo è.» si impunta Nina. «Non lo è affatto. Gli ho ripetuto un milione di volte che può esserci per i bambini quando vuole, che cosa c’entro io?»

«E’ evidente che tenga a te.» le dice Candice.

«L’ha detto anche lui… O una cosa del genere…» mormora Nina mordendosi il labbro inferiore. 

«Lo sapevo!» esclama Candice sorridendo beffarda.

 

La bionda sistema anche l’ultima bottiglia, poi versa su una scodella delle patatine e ne mangia qualcuna, poi le passa a Nina, che le reclama. 
 

«E poi?» domanda Phoebe.

«Come e poi?» l’interrompe Candice. «Ha detto che ci tiene a lei.»

«Sei pur sempre la madre dei miei figli, ci tengo a te.» scimmiotta Nina, ricordando le parole di Ian. «Sono solo la madre dei suoi figli, ha ragione.»

«Non tiene solo a te perché sei la madre dei suoi figli.» le dice Candice fermamente convinta, mentre Phoebe non ribatte nulla, non sapendo cosa dire.

«Si che lo sono, Can. Si sarebbe dovuto sposare pochi giorni fa, ma ha rimandato tutto perché ho rischiato di… Di perd… Okay, è successo quello che è successo.» continua Nina.

«Perché tiene a te.» ribatte Candice.

«Molto.» continua Phoebe, decidendo di dar man forte alla bionda.

«Mi vede solo come un corpo che contiene i suoi figli, andiamo.» ribatte Nina portandosi alla bocca delle patatine che sgranocchia con gusto. E’ incinta, ha continuamente fame e per i prossimi quattro mesi sarebbe ingrassata, ormai non sta più attenta a cosa mangiare. «Mi sembra più che logico.»

«Non è quel tipo.» ribatte Candice.

«Da quando lo difendi?» le domanda la bulgara.
 

Anche Phoebe guarda la bionda con qualche dubbio.
 

«Non è che lo stia difendendo, sto solo cercando di analizzare la situazione, sai che non lo sopporto per quello che ti-vi ha fatto.» la rassicura la bionda.

«E poi… Poi ho riportato alla luce quello che è successo tempo fa, su come sia andata la nostra storia e tutto il resto… Non avrei dovuto, ma non ce l’ho più fatta, avevo bisogno di sfogarmi.» continua Nina.

«Gli ormoni tirano brutti scherzi.» sospira Phoebe, mentre Nina la fulmina con lo sguardo.

«Non è colpa mia se ho… Se ho le emozioni sballate…» borbotta la ragazza continuando a mangiare le patatine.

«No, certo che no, credo che tu abbia fatto bene a dirgli quelle cose.» approva Phoebe, mentre Candice annuisce.

«E poi?» domanda quest’ultima.

«E poi… Non ci ho capito molto… So solo… Mi ha abbracciata… Ed io… Ho tentato di staccarmi, ma non lo so… Siamo rimasti così, mentre lui continuava a scusarsi…»

 

La ragazza di Paul e la futura moglie di Joe si guardano allibite, poi guardano Nina sorprese. La ragazza alza le spalle noncurante.

 

«Come vi siete abbracciati?» domanda Candice.

«Quando due persone sono molto vicine, gettano l’una le braccia sull’altro…» ironizza la ragazza, anche se gli occhi le si fanno improvvisamente lucidi a quel pensiero.

 

Ormoni, di nuovo.

 

«Stai ironizzando?» le domanda Candice, poi, notando il cambio d’umore dell’amica, addolcisce il tono. «Non piangere…»

«Non sto piangendo, solo… Mi ha fatto un certo effetto…» mormora la ragazza passandosi una mano tra gli occhi. «E poi niente… Siamo rimasti così per un po’ di tempo, poi abbiamo sentito la macchina dei miei genitori e lui se n’è… Andato…»

«E non vi siete più detti niente?» domanda Phoebe.

«E’ successo solo ieri sera.» ribatte la ragazza. «Che cosa avremo dovuto dirci?»

«Oh, non lo so… Hai ragione, credo che un po’ di tempo vi faccia bene per pensare.» dice Candice.

«Non dobbiamo fare pause di riflessione, Candice.» sospira Nina, accarezzandosi distrattamente la pancia. In una sola settimana è cresciuta ancora di più. «Ci siamo chiariti, è tutto apposto.»

«Paul ha detto… Non ha detto molto, ma comunque me l’ha detto… Che Ian ha detto a lei che sei incinta.» interviene Phoebe.

 

Nina abbassa lo sguardo e improvvisamente ha perso l’appetito.

Si, l’ha detto anche a lei e la ragazza sa perfettamente che era inevitabile una cosa del genere. Ian è stato obbligato a dirle la verità, ha rinviato il loro matrimonio per Nina, la donna doveva sapere il perché di questo. E, logicamente, l’ha presa malissimo.

 

«Si, me l’ha detto.» sospira Nina, mentre le due si fanno più curiose. «Sta dormendo da Michael perché, giustamente, non l’ha presa bene. Non posso incolparla, anche io al suo posto avrei fatto lo stesso.»

«Già… E’ successo l’inevitabile…» mormora Phoebe.

«Lo sa qualcun altro?» domanda la bionda.

«Ormai lo sa mezzo mondo, Can. Mi auguro che non lo venga più a sapere nessuno.» le dice Nina.

«Già, hai ragione.» le sorride amaramente Candice, poi decide di cambiare discorso. «Allora… Quando avete la visita?»

«Tra qualche giorno e una anche la prossima settimana. In questa o la prossima dovremmo capirne il sesso.» le dice Nina sorridendo.

«Finalmente scoprirò se ho ragione.» le dice la bionda battendo le mani eccitata. «Voglio due femminucce.»

«Due femmine? Secondo me sono due maschi.» interviene Phoebe.

«Al massimo una coppia, un maschio e una femmina.» dice Candice scuotendo la testa. «Con due maschi andrai fuori di testa.»

«Non mi cambia sinceramente.» ridacchia Nina. «Stanno bene, questo è l’importante.»

 

Candice e Phoebe si guardano e sorridono anche loro all’indirizzo dell’amica.

 

«Dai, ammettilo che muori anche tu dalla voglia di sapere che cosa siano!» le dice Phoebe stuzzicandola.

 

«Okay, avete vero.» ride Nina, mentre anche le altre due scoppiano a ridere.

 


























 

                                                            * * *























 

Sedici settimane.

 

Tutti si sarebbe aspettata di trovare Nina alla sua porta, ma non lei. Non appena ha aperto la porta le è venuto mezzo infarto e il cuore ha cominciato a batterle un po’ più veloce.

Che cosa vuole da me? Continua a domandarsi da qualche secondo. Nina è sulla soglia, appoggiata alla porta, con tutti i muscoli in tensione, mentre Nikki è di fronte a lei.

Nina continua a domandarselo, ma sa, l’ha sempre saputo, che questo momento sarebbe arrivato, presto o tardi, perché doveva accadere.

 

«Penso che tu sappia perché io sia qui.»

 

E’ la prima cosa che le dice Nikki, fredda, immobile quasi quanto Nina.

La bulgara non parla, perché dovrebbe?

Ha tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata, ma non si può tornare indietro. Lei è incinta, i suoi bambini stanno crescendo dentro di lei, non può tornare indietro.

 

«Potresti almeno dire qualcosa.» continua Nikki fredda.

«Cosa dovrei dire? So perché sei qui, lo sai anche tu.» ribatte Nina con altrettanta freddezza.

«Non ti credevo capace di una cosa del genere.» continua Nikki, stringendo le mani a pugno. «Non vi credevo capaci di una cosa del genere.»

 

Nina sospira e ci pensa un po’ prima di rispondere. Lei e Ian hanno sbagliato, ne è consapevole, ne è sempre stata consapevole, ma Nikki non può venirle a fare questi discorsi quando, subito dopo essersi lasciati, è andata a letto con Ian. E’ vero che si erano lasciati, ma, da buona finta amica, si fingeva preoccupata per Nina e tentava di consolarla, quando ci andava a letto. Non ha fatto forse peggio lei? Nina non è una santa, ha sbagliato, ne è consapevole, hanno sbagliato. Sono andati a letto durante il periodo in cui Ian la frequentava e hanno deciso di smetterla quando lui ha voluto che le cose si facessero più serie. Tutti hanno sbagliato e non si può tornare indietro, quindi non è giusto che proprio lei, Nikki, venga a farle discorsi moralisti.

 

«Se hai problemi con Ian risolvili con lui, io non c’entro.» ribatte Nina serrando la mascella.

«Ho già risolto, con lui posso risolvere ogni cosa.» le dice Nikki, spostandosi i capelli dall’altro lato. «Perché lo amo.»

 

Buon per te, avrebbe voluto risponderle Nina, ma non dice nulla. Lo ama? Lo sa, anche lui ama lei, e Nina non vuole più finire all’interno di un triangolo. E’ stata per abbastanza tempo l’altra, ora non lo vuole più.

 

«Hai rovinato il mio matrimonio, sei contenta?» le domanda Nikki, frustrata.

 

Nina sbuffa, esausta. Se l’è posta anche lei stessa quella domanda e ne è profondamente stufa.

 

«Dovrei dirti che mi dispiace? Che non avremmo dovuto farlo? Lo penso anche io, si, ma non possiamo tornare indietro.» ribatte Nina e una sua mano, involontariamente, finisce sulla sua pancia. «Credo che tu lo capisca meglio di me.»

«Hai solo approfittato del momento!» l’accusa Nikki.

«Pensi che mi sia fatta mettere incinta di proposito?» le domanda Nina schifata. «Ma hai idea di quello che avrei voluto fare nella mia vita e che ora non potrò fare mai più?»

 

Nina non si sta pentendo assolutamente dei bambini, ma sa che, come ogni madre, la sua vita dipenderà dai sui figli, come quella di quest’ultimi dalla sua. Diventerà madre e ogni istante della sua vita sarà solo per i suoi figli, questo lo sa bene.

 

«Stiamo parlando di mettere al mondo dei bambini, non stiamo assolutamente parlando di giocattoli!» continua Nina indignata. «Puoi accusarmi di tutto, ma non di questo, assolutamente.»

«Hai rovinato il mio matrimonio!» urla Nikki.

 

Nina indietreggia leggermente.

 

«Hai detto che avete risolto, che lo ami… Che cos’altro vuoi da me?» le domanda Nina, cercando di calmarsi. 

«Voglio che tu te ne vada il più lontano possibile, almeno non mi rovinerai più la vita.»

 

E Nina ride, amaramente. La donna che ha di fronte le sta davvero chiedendo questo? Si sarebbe aspettata tutto, ma non questo. Le sta veramente chiedendo di andarsene? Quale persona al mondo sarebbe in grado di farlo?

Nina pensa che stia scherzando, ma, quando torna a guardare Nikki, capisce perfettamente quanto sia seria.

 

«E dovrei privare i miei figli del loro padre? Ian dei bambini?»

«Hai idea di quanto tu possa essere egoista? Stai costringendo Ian a fare cose… Stai costringendo me ad adattarmi ad uno stile di vita non mio… Mi obbligherai a crescere dei bambini non miei!» l’accusa Nikki.

 

Nina si fa improvvisamente più seria, più cupa. Lei non sta obbligando nessuno, Ian ha scelto per se stesso, per il bene dei bambini, che sono anche suoi e no, Nikki non li avrebbe cresciuti, di questo passo non avrebbe nemmeno mai permesso che li vedesse.

 

«Assolutamente no, sei tu che ti stai sentendo obbligata, perché, di questo passo, li vedrai lontana anni luce.» decreta Nina furente. 

 

Non è gelosa di Nikki (okay, forse un po’ lo è), ma odia tutto questo. Nina avrebbe permesso a Ian di portare i bambini con lui qualche volta, sapendo che ci sarebbe stata anche la sua presunta futura moglie, ma ora sta veramente degenerando tutto. Se Nikki parte già così, Nina non osa immaginare come potrebbe trattare i bambini.

 

«Ian non lo permetterebbe mai.» le fa notare Nikki, con un sorriso beffardo. 

 

E Nina questo lo sa, lo sa bene. 

 

«Questo lo so, ma la madre sono io e un po’ di decisione posso prenderle anche da sola. Non impedirò certamente a lui di vederli, non a te, ma non hanno bisogno di essere trattati con odio.» mormora Nina alzando finalmente lo sguardo su di lei. «Abbiamo solo dei bambini in comune, nient’altro.»

«Hai detto bene, avete solo dei bambini in comune, perché lui ama me, altrimenti sarebbe tornato con te invece di chiedermi di sposarlo. Il nostro matrimonio è solo rinviato, non annullato.» mormora Nikki inclinando leggermente la testa. «Pensa bene a quello che ho detto, non vorrei avere altri problemi in futuro.»

 

Detto questo la donna se ne va, prima ancora che Nina possa chiuderle la porta in faccia arrabbiata per tutte queste parole. Alla fine la chiude veramente, poi si lascia scivolare contro la porta e inizia a fissare il vuoto, con mille pensieri che le vorticano sulla testa. Le sue parole sono state cattive, molto cattive, ma c’è un fondo di verità. E’ davvero così egoista? Sta davvero costringendo Ian a tutto questo? Da una parte le sembra ovvio. Lui all’inizio non voleva un bambino, non voleva il loro bambino, poi è tornato sui suoi passi in preda ai sensi di colpa. Ma poi le aveva anche detto che lui voleva i bambini, che non avrebbe più potuto farne a meno, e Nina se n’è convinta, ma ora, con le parole di Nikki, le è crollato nuovamente il mondo addosso.

Lo sta davvero obbligando? Ian vuole i bambini solo perché si sente in colpa per quello che è successo loro? Se Nina non avesse rischiato di perderlo -perderli- sarebbe mai tornato sui suoi passi?

E si, Nina, per l’ennesima volta si sente in colpa.

 

























 

                                                             * * *






















 

-Tra meno di una settimana ci sarà la festa di fine stagione con il cast, lo sai, vero?- le domanda Julie.

 

Nina si stiracchia al meglio sulla poltrona e sbadiglia. Stanca si era alzata dal pavimento e si era messa sulla poltrona a leggere qualche libro su neonati, poi si è addormentata, troppo esausta per rimanere sveglia.

 

-Si, non è domenica?- le domanda Nina sporgendosi per bere dell’acqua.

-Si, esatto, alla casa sul lago, come ogni anno.- le conferma Julie e Nina la sente masticare qualcosa, molto probabilmente una ciambella. Dio, come voleva una ciambella! -Ci saremo tutti, o quasi. Daniel parte con sua moglie per Londra, trascorreranno qualche settimana a Londra con la piccola.-

 

Nina sospira, poi si alza dal divano per mangiare qualcosa. Sono quasi le nove di sera e senza accorgersene ha pure saltato la cena. Non è molto salutare, lo sa, però per oggi va bene. Mette il telefono in viva voce in modo da potersi preparare da mangiare senza fare l’equilibrista. Prende del pane e del prosciutto con del formaggio e inizia a farsi un panino, per poi terminare con una bella spruzzata di maionese. 

Tra poco sarebbero arrivati anche i suoi genitori per stare un po’ con lei. La vengono a trovare due-tre volte al giorno e sua mamma si arrangia per le faccende di casa, visto che a Nina è stato imposto il massimo riposo. I suoi genitori avrebbero voluto trasferirsi da lei, per aiutarla, visto tutto quello che è successo, ma hanno anche capito che la figlia ha bisogno di uno spazio suo, senza pressioni, ma comunque la tengono d’occhio e fanno il possibile, se non di più, per aiutarla. 

 

-Mhm?- borbotta Nina non capendo quello che Julie le sta chiedendo. E’ ancora parecchio addormentata. -Puoi ripetere?-

-Stai bene?- le domanda preoccupata il suo capo. -Ti sento assente.-

-Mi sono appena svegliata, mi sono addormentata mentre stavo leggendo qualcosa sui primi anni dei bambini.- ridacchia Nina. -Mi sa che dovrò rileggerlo.-

-Sei sicura? Non è che ti stai sforzando troppo? Massimo riposo, ricordi?- le domanda la produttrice. 

-Lo so, lo so, non voglio assolutamente che capiti di nuovo, mi sono solo addormentata. Comunque… Cosa mi avevi chiesto?- le domanda Nina.

-Se verrai, stai facendo di tutto per arginare la mia domanda.- le fa notare Julie.

 

Nina si morde le labbra e sistema il prosciutto e il formaggio nel frigo, insieme alla maionese. Se andrà? Molto probabilmente no. Non è mai mancata a nessuna festa del cast, nessuna, ma andarci quest’anno, con tutto quello che è successo, significa molto. E poi non ha molta voglia di trascorrere un intero pomeriggio e un’intera serata in compagnia di due persone in particolare. Se non fosse stata incinta molto probabilmente si sarebbe ubriacata per dimenticare, ma non può. Ian l’avrebbe visto anche sabato per la visita, non ci tiene a vederlo anche domenica, in più ci sarebbe stata anche lei e, a causa della conversazione che hanno avuto oggi, non è propensa a vederla. Contro Ian non ha niente, ma stare con lui dopo tutto quello che Nikki le ha detto, dopo tutto quello che l’ha fatta riflettere, è opprimente. 

 

-E’ una bella occasione per salutarci prima delle vacanze.- continua Julie.

-Casa mia è sempre aperta per te.- le fa notare Nina, dando un morso al panino. 

-Lo so, lo so, ma è una bella occasione per passare un po’ di tempo tutti assieme, sarebbe carino. E poi non hai mai saltato nessuna festa!- le ricorda dolcemente Julie.

-Proprio per questo penso di… Per quest’anno passo, davvero.- le dice Nina mordendosi il labbro aspettando la reazione del suo capo, che, tra l’altro, non tarda ad arrivare. 

-COME NON VIENI?- urla quasi Julie.

-Non me la sento, non… Non ho voglia, voglio stare tranquilla.- le risponde Nina. -Vi divertirete lo stesso anche senza di me.-

-Non è questa la questione, so che non è per questo. Hai sempre fatto schifo a mentire, lasciatelo dire.-

 

La ragazza sbuffa frustrata. Possibile che nessuno credesse mai alle sue bugie?

 

-E non sbuffare, sai che ho ragione.- la riprende Julie.

-Sembri mia madre.- puntualizza Nina.

-Sai che ti voglio bene come se fossi mia figlia, Neens, è per questo che mi preoccupo per te. Cosa c’è che non va?- le domanda dolcemente Julie. 

-Niente, davvero… Io… Non c’è niente che non va. Se cambierò idea te lo dirò, okay?- le dice Nina.

 

La ragazza sente il campanello suonare, segno che sono arrivati i suoi genitori.

Sospira. Salvata dal campanello.

 

-Ora devo andare, sono appena arrivati i miei genitori.-

-Non te la cavi così, ricordatelo. Al costo di torturarti scoprirò cos’hai.- la minaccia quasi Julie. -Puoi dirmi tutto, ricordalo.-

-Lo so… Grazie.- le dice Nina prima di salutarla ed attaccare. 



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Mi dispiace enormemente per il ritardo, ma non starò qui a ripetervi le cause perchè ve ne ho parlato anche nell'altra storia, quindi non voglio annoiarvi più del dovuto. 
Capitolo che continua l'altro, precisamente dal giorno dopo. Candice e Phoebe torturano Nina per avere più informazioni possibili, che la ragazza è obbligata a dare loro. Candice sta tirando fuori la vena Nian shipper che c'è in lei, ma non ha comunque perdonato ancora Ian per quello che ha fatto a Nina, mentre Phoebe è più neutrale, a differenza di Paul.
Sostanzialmente la prima parte scorre veloce, per poi arrivare alla seconda che, secondo me, è veramente molto importante. Non vi ho mostrato il confronto tra Ian e Nikki, ma lo avete comunque capito, ma vi ho mostrato quello tra Nina e Nikki, che consideravo, ahimè, più importante da mettere, per due fattori: Nikki non sopporta tutto quello che sta accadendo ed incolpa Nina, poi non fa altro che rimarcare il territorio.
Ha agito come una normale donna gelosa del suo uomo, sebbene si ostini a paventare quanto lui la ami. Le parole di Nikki sono state dure e faranno riflettere duramente Nina. Lei si sente in colpa per tutto quello che sta accadendo (si, non solo Ian si sente uno straccio!) ed è convinta di star obbligando Ian a qualcosa più grande di lui e, per ora, è intenzionata a tenersi tutto dentro. Non è intenzionata a dirlo a Ian perchè non vuole creare altri problemi e non è sicura se Ian le potrebbe credere o meno, visto che si sta parlando comunque della sua futura moglie
Nina non andrà alla festa, non cambierà idea all'ultimo momento, nel prossimo capitolo vedremo comunque i due alle prese con la visita ginecologica e finalmente scopriranno il sesso. Niente di ecclatante visto che lo sappiamo già, ma lo sarà per loro :)
Ringrazio le sette fantastiche ragazze per le recensioni, alla prossima ^^

  
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