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Autore: Danmel_Faust_Machieri    28/04/2016    1 recensioni
Sono passati due anni dalla battaglia sulla luna, due anni dalla sconfitta del Kishin e della follia... Ma la follia è un connotato fondamentale dell'essere umano, qualcosa che non è debellabile... Ci attende una nuova DWMA, una nuova storia e dei nuovi eroi che prenderanno le orme dei vecchi. È inutile rimanere qui a cincischiare, quello che dovevate sapere ora lo sapete non mi resta che augurarvi una buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il fiammifero appena sfregato contro il bordo inferiore della cusodia s'accese e, portatoselo appena sopra il camino della propria pipa, Vittorio aspirò dolcemente per accenderla. Erano le 22:52; lui era uscito dalla finestra di camera sua e s'era arrampicato fin sopra al tetto per sdraiarsi e guardare il cielo. La luna sorrideva nel buio della notte accompagnata dalla sinfonia riverberante delle stelle. il ragazzo diede due boccate di pipa e una nuvola gli avvolse il volto come la carezza di una nuvola; si voltò e vide che Byron lo aveva raggiunto
"Sei preoccuparto per gli altri?" Chiese stappandosi una birra con i denti.
"Già... Vorrei potergli essere d'aiuto..." sapevano entrambi che quel discorso sarebbe potuto andare avanti per tutta la notte se non fosse stato che il suono del campanello interruppe quell'insonnia appena nascente.
"Chi sarà mai a quest'ora?" Domandò Byron all'amico, consapevole che nemmeno lui poteva trovare una risposta alla questione.

"Ma... Com'è possibile?" August stava fluttuando in una specie di mare bianco dove scorrevano, dall'alto al basso e nel senso opposto, parole scritte in una lingua antica, antica forse come quel nulla che li circondava.
"Ma... Com'è possibile?" questa domanda risuonava nella mente dei fratelli Equus finché non si accorsero che Excalibur stava nuotando a dorso esattamente difronte a loro.
"Excalibur che diavolo stai facendo?!" chiese furente Tiber. Lui non si degnò di rispondergli e cambiò stile passando al libero.
"Giuro che ora lo uccido!!!"
"Calmati Tiber; ti prego" gli disse provando a tenerlo fermo ma, i due, non erano abituati a quell'ambiente e ogni movimento diventava così problematico.
Excalibur si fermò all'improvviso e disse, indicando un punto nel nulla col suo bastone "Smettetela di litigare idioti! Venite e seguitimi" e iniziò a dirigersi verso quell'indefinito nuotando a delfino. I fratelli impiegarono qualche minuto a capire come muoversi in quell'area ma, non appena riuscirono a raggiungere Excalibur, August domandò "Scusi Excalibur, ma... dove siamo diretti esattamente?" L'arma ("La somma arma cof cof...") gli rispose, per la prima volta seriamente ("Autore sta per caso alludendo al fatto che io non so essere serio?" Beh... è un dato di fatto che  le cose stiano così "Ritiri tutto quello che ha detto o esco dalla sua storia" ... scusa "Così va meglio; può riprendere" ... )
"Vedete, quando ci siamo lanciati all'interno del libro, siamo approdati in uno degli ultimi capitoli. Il libro di Eibon è stato studiato per tutti gli anni trascorsi dalla battaglia sulla luna ad oggi ma non è mai stato rinvenuto nulla che parlasse di oggetti magici come le forbici che avete visto voi"
"Ma, se nessuno a mai trovato nulla, cosa speriamo di fare qui?" domandò cinico Tiber
"In realtà c'è una zona alla quale i ricercatori non hanno mai avuto accesso di cui col tempo si sono dimenticati. Lo Shinigami, dopo gli eventi di oggi, se ne è ricordato: per questo mi ha chiamato"
"Quindi tu sei in grado di aprire la via verso quell'area?" chiese allora August
"In realtà io posso fare da tramite con l'unica persona in grado di aprire quell'area" mentre Excalibur terminava il suo discorso i tre iniziarono a intravvedere un'ombra in lontananza, come una macchia di densa oscurità. Giunsero ai suoi piedi e guardarono l'essere in due cavità vuote che potevano essere i suoi occhi.
"Ex-ca-li-bur... Cosa ci fai qui, vecchio partner?" sillabò lentamente quell'ombra gigantesca
"Ho bisogno che tu mi faccia un favore Cthulhu" rispose solenne la somma arma.

Streghe del passato passeggiavano lungo strade in mattone che percorrevano la natura come delle vene. Marie, Angelica e Ginevra procedevano lentamente attrvarso quelle figure. Sapevano che erano proiezioni di un passato remoto ma erano così reali da metterle paura. Una strega passò attraverso Ginevra e lei si sentì quasi svenire, fortunatamente Angelica la salvò da una rovinosa caduta mentre Marie avanzava sicura.
"Professoressa Mjolnir dove troveremo il signor Eibon?" chiese la rossa
"Eibon non si è mai mosso da casa sua; così, ogni volta che lo Shinigami aveva bisogno di lui, sapeva esattamente dove trovarlo"
"Quindi lo Shinigami e Eibon sono "amici"?" Domandò Ginevra ripresasi dallo spavento
"Vedete, il padre dell'attuale Shinigami, aveva una squadra formata da valorosi guerrieri tra i quali aveva posto anche Eibon. È per questo che i due si conoscono abbastamza bene" Mentre parlavano così le tre giunsero davanti all'edificio che, a detta della professoressa, era la casa di Eibon ma, al suo interno, non c'era nulla.
"Ma... com'è possibile!? Eibon non si è mai mosso da qui!" ma mentre la professoressa diceva queste cose Angelica si accorse di un pentolone sul fuoco che aveva iniziato a riscaldare una sostanza maleodorante "Dobbiamo uscire immediatamente da qui!" Urlò alle altre e, non appena si furono gettate al di fuori dell'edificiò, un'esplosione lo fece saltare in aria.

Non appena aprirono la porta, Vittorio e Byron, si ritrovarono davanti il professor Stein
"Professore" disse sorpreso Vittorio "Cosa ci fa qui?"
"Sono venuto qui per iniziare un allenamento riservato a voi due" rispose acendendosi una sigaretta
"Sì, ma... Perché alle 23:07?" disse Byron guardando l'orologio.
"Ascoltatemi, la follia è qualcosa di pericoloso e quindi dobbiamo impegnarci da subito a sedarla..." rispose Stein.
"Professore, ma, anche lei, durante la battaglia della luna si è avvalso della sua follia ed è anche grazie ad essa che avete vinto; non lo può negare!" Disse Vittorio stringendo forte i pugni.
"Ha ragione Vittorio" intervenne Byron "Perché se la follia risiede nella natura umana dobbiamo fare di tutto per estirplarla? La follia è un mezzo, è l'utilizzo che ne facciamo che la rende buona o cattiva"
Stein aspirò profondamente dalla sigaretta tanto da dimezzarrla con quel solo tiro poi, dopo aver sbuffato via tutto il fumo, rispose "Ascoltatemi... Per me avete ragione; ma in questo momento viviamo in un tempo dove è lo Shinigami che detta legge e noi dobbiamo rispettare la sua volontà"
"Ma..."
"Detto questo; cercherò di insegnare a Vittorio a domare la sua follia"

"Di che favore si tratta Excalibur?" disse Cthulhu avvicinando uno dei suoi due vuoti all'Antico Signore
"Ho bisogno che tu ci lasci vedere la sezione del libro che proteggi alle tue spalle"
"..."
"Cthulhu, una nuova minaccia incombe sul nostro mondo; devi darci una mano"
"Il nostro mondo... Quel mondo ormai non mi appartiene più... Da quando Eibon mi ha rinchiuso qua dentro io non ho più visto quel "nostro mondo"... Perché dovrei aiutarvi allora?"
"Sei pur sempre un Antico Signore come me; il nostro compito era mantenere la pace di quel mondo..."
"Già... il nostro compito..."
"Cthulhu i nostri compagni sono quasi tutti morti; gli unici ad essere sopravvissuti siamo Eibon, te ed io... Dobbiamo rimanere uniti tra di noi"
"Va bene... Vi lascerò passare in nome del legame che esiste tra artigiano e arma... Ma quando uscirai da questo mondo di a Eibon che mi vendicherò!"
"Perché non me lo dici direttamente tu?" Quella voce risuonò alle spalle di Excalibur e dei ragazzi. I tre si voltarono e vidono il terzo Antico Signore sopravvissuto fino ad allora
"Eibon!" esclamarono Cthulhu e Excalibur all'unisono.

"Li senti?" Chiese Mefisofele "Gli Antichi Signori si trovano nello stesso luogo"
In quel momento Vittorio riuscì a percepire tre immense anime all'interno della DWMA "Cosa diavolo sta succedendo" esclamò il ragazzo alzandosi dalla sedia
"Cosa c'è Vittorio?" Chiese Byron preoccupato
"Professore le sente anche lei?"
"Sì" disse aprendo la porta dell'appartamento Stein "Voi due restate..." Ma non riuscì a finire la frase prima che Vittorio e Byron lo seguirono chiudendo la porta dell'appartamento
"Mi potete spiegare cosa sta succedendo?" provò nuovamente Byron.
"I tre Antichi Signori si sono riincontrati" disse Stein schiacciando il mozzicone di sigaretta con la punta del piede.
 
   
 
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