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Autore: I_love_villains    01/05/2016    1 recensioni
Allora, intendo raccontare le avventure delle mie due Creepy preferite, anche se non mancheranno le altre. Ci saranno diversi episodi, avventurosi, divertenti, tristi, come nella vita. Indovinate a chi si deve il rating giallo? Beh, spero che ci divertiremo insieme.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kage Kao, Offenderman, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kage si svegliò e scese con tutta calma a fare colazione. Quel giorno tutti dovevano dare una mano a pulire la magione; lui, Graffiti e Rouge erano stati destinati alla manutenzione del tetto. La cosa gli stava bene: si sarebbe tenuto lontano dal baka. Kagekao finì la sua tazza di cereali un momento prima che Jeff si sedesse a tavola per mangiare. I due si guardarono in cagnesco, poi Kage tornò in cucina per lasciare la tazza, Jeff si dedicò alla sua colazione.
“Giorno” lo salutò Sadie.
“Giorno” rispose Kage, tornando a sorridere. “Tu che cosa devi fare?”
“Buttare le cose che non servono dalla soffitta.”
“Io starò sul tetto. Siamo vicini.”
“M- magari posso attraversare il soffitto, ogni tanto” disse la ragazza, arrossendo.
“Magari” ripeté la creatura.
“Pronti? Cominciano le pulizie!” urlò allegro Toby.
“Che hai da essere tanto felice?” gli chiese Laughing Jack.
“Ci vorranno sei mesi prima che le rifacciamo!”
“Su avanti, prima cominciamo prima finiamo” li spronò Puppeteer.
“Ma cos’è tutta sta’ voglia di fare le casalinghe?” si lamentò Ben.
“Impara da loro, sfaticato” lo redarguì Zero.
L’elfo sbuffò.
Kagekao si arrampicò sul tetto, trovandoci già Graffiti.
“Ciao” fece quest’ultimo. “Rouge arriva a momenti.”
“Ok. Che dobbiamo fare di preciso?”
“Riparare tegole rotte, togliere le foglie dalla grondaia, cose così.”
“Uff …”
Rouge arrivò da loro e i tre cominciarono a ripulire il tetto. A metà dell’opera, Kagekao notò che sotto di lui un certo killer stava usando il tubo dell’acqua per spazzare il vialetto con un’espressione alquanto annoiata. Kage prese una manciata di foglie marce e le lasciò cadere su Jeff. Il ragazzo lasciò andare il tubo e si spazzolò di dosso quella melma.
“Scusa, ti ho svegliato?” rise la creatura.
“Brutto figlio di …! La pagherai cara, appena scendi!”
“Attendo con ansia!”
Kage riprese il suo lavoro.
“Ehm, capisco che è antipatico e tutto, ma potresti non provocarlo?” domandò Graffiti.
“No.”
“Jeff è davvero antipatico” intervenne Rouge. “Si merita qualche dispetto.”
“Però Slendy vuole che andiamo d’accordo …”
In quel momento la testa di Sadie fece capolino del pavimento, distogliendo Kage dal resto della discussione.
“Come va?”
“Bene, ma c’è un sacco di polvere. Per fortuna io non respiro.”
“Sadie, non credi anche tu che non dovremmo litigare fra noi?” le chiese il Proxy.
“E- eh?” fece la ragazza, arrossendo. “N- non lo so.”
“Sì, però è impossibile andare d’accordo con tutti” rispose Kage.
“Ci vuole impegno” replicò Graffiti.
“Preferirei vivere altrove piuttosto che essere gentile con quel baka.”
Rouge alzò una mano e i due si scambiarono un cinque.
“Speravo che andando insieme a ubriacarvi aveste cominciato a …”
“No, quelle sono solo piccole tregue.”
“Torno di sotto” si congedò Sadie.
“A dopo” la salutarono tutti e tre.
Il lavoro proseguì senza altre interruzioni. Quando ebbero finito, i due Proxy andarono a informare Slenderman, Kagekao scese dabbasso a cercare Sadie. Appena mise piede in cucina, qualcosa lo colpì sulla spalla, si frantumò e lo inzuppò. Kage indietreggiò confuso, poi guardò per terra e capì che qualcuno gli aveva lanciato contro una bottiglia di vino. E sapeva anche chi era quel qualcuno.
“Jeff!” esclamò adirato alzando la testa.
Il killer lo fissava compiaciuto, con una lattina di birra in mano.
“Ma che bravo, hai imparato il mio nome.”
“Jeffrey.”
“Quello non è il mio nome, non più.”
“Ti chiamo come mi pare, baka.”
Jeff tirò fuori Colty dalla tasca, Kage estrasse gli artigli.
“Bene, talpa, vediamo quanto sei forte.”
Kagekao accolse volentieri la provocazione: si lanciò sul killer, che lo schivò indietreggiando. Jeff tentò un affondo con Colty, ma mancò la creatura, che si arrampicò sul muro.
“Scendi, codardo!”
Kage non gli diede retta. Continuò a muoversi, aspettando l’occasione adatta per colpirlo.
“Che fate, avevo appena pulito!” li rimproverò E. J.
“Dillo al baka!”
“Dillo alla talpa! Sai, non credo che abbia una buona memoria. Non sa nemmeno quando …”
Kagekao spinse da parte E. J. e si lanciò nuovamente su Jeff. Il killer in parte se lo aspettava, ma la creatura era stata troppo veloce per riuscire a ferirla con Colty. Jeff lasciò cadere il coltello per bloccare le braccia di Kage. Il ragazzo fu costretto a indietreggiare fino al muro. Approfittò di quell’appoggio per dare una spinta maggiore, che fece barcollare Kage e gli consentì di recuperare il coltello.
“Ci sai fare, talpa” disse compiaciuto.
Eyeless Jack intervenne per separarli.
“Ok, basta così.”
Kagekao rinfoderò gli artigli, guardando male Jeff, e andò a cambiarsi.

Qualche giorno dopo le Creepy si trovavano nel cortile, a giocare a rugby. Ci andavano piano, però, visto che giocavano anche Sally e Lazari.
“Ouch! Che ne dite se oggi la finiamo qui?” domandò Candy Pop dopo l’ennesimo placcaggio.
“Ma fra poco le giornate si faranno fredde e non potremo più giocare” fece Jill.
“La partita finisce al prossimo touchdown” decise Hoody.
Puppeteer calciò la palla, che fu afferrata da Ben. L’elfo schivò gli assalti di Nina e Toby. Passò la palla a Rouge, che la lanciò a Laughing Jack prima di essere atterata da Jill. La ragazza corse un bel po’, avvicinandosi alla meta. Jeff si buttò su di lei, facendola cadere. Ma la palla ora ce l’aveva E. J. Il ragazzo la passò a Sally, che realizzò l’ultimo touchdown del giorno.
La squadra vincitrice si scambiò diversi cinque e abbracci, quella perdente andò a cambiarsi.
Kagekao, una volta lavato, tornò fuori, si distese sotto un albero e iniziò a bere. Non era stato l’unico ad avere quell’idea, notò. Salì sull’albero: quel giorno non aveva nessuna voglia di scontrarsi con Jeff. Per colpa sua non poteva più bere in pace nella magione. Infatti Slenderman, per punirli, aveva proibito loro di bere in casa sua fino a che non fossero andati d’accordo. La cosa era impossibile, perciò la sera prima erano andati al castello, ma Offenderman non era ancora tornato. L’unica alternativa, quindi, era bere fuori.
Kage si spostò da un ramo all’altro con la bottiglia, senza essere visto dal killer, e salì fin sopra il tetto. Bevve lentamente, guardando il sole tramontare.
“Kage, ti cercavo …” disse Sadie, dietro di lui.
“Che c’è?” le chiese lui girandosi a guardarla senza alzarsi.
“Mi sei sembrato un po’ assente durante la partita” rispose la ragazza sedendoglisi accanto. “Tutto bene?”
“Sì. Solo, alcuni pensieri mi … non mi lasciano stare, ecco.”
“Vuoi parlare?”
Kagekao ci pensò su, poi annuì. Sadie voleva aiutarlo ed era la sua ragazza, doveva sapere tutto.
“Io … io non ricordo niente del mio passato.”
“Come?” fece la ragazza, sorpresa.
“Il primo ricordo che ho è di me, solo in una casa abbandonata. Non so come ci finii o perché. Non so chi sono i miei genitori, quanti anni ho e … beh, cose così.”
“Oh, Kage, mi dispiace.”
Sadie lo abbracciò. Kage ricambiò, grato, felice di poter finalmente confidare a qualcuno le sue preoccupazioni.
“Non hai nessun indizio?” domandò la ragazza dopo che si furono separati.
“No … ci sarebbe uno shinigami che sembra conoscermi ma … mi odia. È per sottrarmi ai suoi tormenti che sono venuto qui, lasciando …”
Kage si interruppe.
“Sì?” bisbigliò Sadie.
“Lasciando un amico, sperando che Scollex lo lasci in pace, visto che non ci sono io.”
Sadie trovava strano vedere il suo ragazzo così triste. Si alzò, sedendosi davanti a lui. Kage la guardò.
“Sono sicura che il tuo amico sta bene” disse, sorridendo.
Kagekao ricambiò, ma la sua maschera non mutò espressione. Se la tolse, rivelando alla ragazza che aveva pianto, e protese le braccia in avanti. Sadie capì. Si sedette sulle sue gambe e lo abbracciò.
“Troverai la memoria e il tuo amico. Io ti aiuterò, promesso.”
“Ti amo, Sadie.”
La ragazza spalancò l’occhio, raddrizzandosi.
Ai shite iru, Kage” sussurrò, sorridendo alla sorpresa della creatura.
Si baciarono mentre nel cielo comparivano le prime stelle.



***Angolo Autrice***
Sniff, adoro questa coppia. E adoro GingaAkam, che ha inventato un personaggio così bello come Kage.
Alla prossima!
   
 
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