Harry stava correndo nel corridoio, che solo in quel momento cominciava a popolarsi, quando si scontrò con qualcuno.
-s-scusa- balbettò, per poi riprendere la sua corsa verso l'uscita, ma venne bloccato da una mano, che lo prese per il braccio. Si girò e vide che era Liam.
-hey, cos'è successo?- gli chiese al ragazzo in lacrime.
-niente... ora dovrei andare- cercò di sbarazzarsi di lui, così da potersi rintanare in qualche bar o ancora meglio a casa, sotto le coperte.
Ma Liam era deciso a non mollare la presa. - Harry, non ti lascerò andare chissà dove in queste condizioni. Dai, andiamo in cortile- gli fece cenno di seguirlo e rallentò la presa.
Harry sospirò e frustrato, lo seguì. Si misero seduti su una panchina, davanti ad un albero. Harry si coprì meglio il corpo con la felpa, per combattere quell'aria fredda che lo colpiva.
-allora, ti va di raccontarmi cos'è successo?- era la seconda volta che gli poneva quella domanda, e sperava che prima o poi sarebbe riuscito ad ottenere una risposta.
Anche se conosceva il riccio da poco, sembrava un ragazzo che aveva bisogno di qualcuno che gli stesse vicino, che lo sostenesse e che lo aiutasse.
Harry scosse la testa e Liam non ne fu sorpreso. Sospirò. - lo so che praticamente non ci conosciamo, non so nulla di te e tu non sai nulla di me, ma sai, certe volte è più facile parlare con persone che non si conosco... - non ottenne alcuna risposta da Harry, ma dal suo sguardo si poteva intuire che ci stava pensando.
Sorrise: forse sarebbe riuscito a rompere un po' quella muraglia dietro la quale Harry si nascondeva.
-facciamo così, io ti racconto qualcosa su di me, e tu qualcosa su di te, okay?- vide il ragazzo annuire leggermente.
-mh...- ci pensò un attimo – vivo da solo! - esclamò , per aver trovato qualcosa di semplice con cui iniziare. - non è che con i miei stavo male... e che volevo avere la mia autonomia e credo che sia stata la scelta giusta per me. Ho delle sorelle, ma più grandi, quindi alla fine e come se avessi vissuto sempre da solo... tocca a te!-
passò qualche minuto, prima che Harry decidesse di aprire bocca. - vivo con mia madre...ho una sorella, più piccola, ma è andata a vivere da dei parenti in America.-
-wow!- disse alzando la voce Liam. - ho sempre desiderato viaggiare per il mondo e l'america è stupenda, ci sono quei grattacieli enormi, ma se ti sposti di poco, trovi un paradiso tra acqua e alberi...bhe, vorrà dire che quando andrai a trovare tua sorella, mi porterai con te!- e gli fece un occhiolino.
Harry sorrise ed annuì.
Liam capì subito che non era uno di molte parole, o almeno ora... chissà invece com'era prima... perchè deve essere successo qualcosa, era sicuro.
-Louis mi ha raccontato che passi molto tempo con una ragazza molto bella, siete fidanzati?- gli chiese per cercare di conversare. Notò subito come Harry si era irrigidito appena aveva nominato il nome di Louis e storse un po' il naso: voleva scoprire la verità, ma non voleva certo sembrare invadente.
-no, non siamo fidanzati- rispose il riccio ridacchiando. - è mia sorella. Cioè, non è davvero mia sorella, ma è come se lo fosse...-
-siete davvero legati, eh? Si vede da come ne parli-
Harry annuì sicuro. - ci conosciamo da quando eravamo piccoli, anche se abitavamo in due città differenti. Quando io e mia madre ci siamo trasferiti qui, ci siamo riavvicinati ancora di più e ora... credo che non ce la farei senza di lei...- all'utima frase abbassò la testa, ma senza perdere il sorriso. - mi aiuta ad alzarmi alla mattina, a capire che un nuovo giorno è un nuovo inizio, e non riuscirò mai a ringraziarla per questo-
Liam aveva sorriso tutto il tempo, mentre Harry raccontava e finalmente, aveva visto un sorriso vero, pieno di amore, sul viso del riccio.
prima:
-bhè, non mi racconti nulla?! Non ci vediamo da mesi e sono sicura che quel ragazzo dagli occhi azzurri non sia più un "amico", o sbaglio? - chiese con un sorriso smagliante e pieno di curiosità Audrine.
La ragazza si era buttata sul letto e fremeva per venire a conoscenza delle novità del suo migliore amico.
-vuoi farmi aspettare ancora per molto?! Dai Harry!- lo spronò, scuotendolo per la spalla.
-okay, okay. - rise Harry. - non sbagli- disse trattenendo un sorriso.
-cosa non sbaglio? Ti odio! Puoi parlare senza giochetti!? Non mi sbaglio nel senso che siete qualcosa di più o nel senso che non dovrei aspettare così tanto?-
-non siamo solo amici...- sussurrò Harry. La ragazza gli saltò addosso e lo abbracciò. - ah! Non ci posso credere! Finalmente!- cominciò ad urlare, in preda ad un momento d'isteria.
-ma non so nemmeno cosa siamo! - cercò di dire il riccio. Audrine a quelle parole si tirò indietro e lo guardò alzando un sopracciglio.
-in che senso "non sai cosa siete"?-
-nel senso che non ho idea di come definirci- rispose amareggiato Harry.
-vi siete baciati?- gli chiese tranquillamente la ragazza, come se sapesse di già la risposta.
Harry abbassò la testa, per cercare di nascondere le goti rosse.
-si..- mugugnò.
Audrine sorrise vedendolo così: era adorabile.
-e due persone che si baciano di solito cosa sono Harry?-
-si, ma noi non siamo così!- cercò di deviare la risposta.
-Harry, i tuoi occhi parlano e lo sai. In questo momento stanno urlando "IO LO AMO! SIAMO FIDANZATI!"- esclamò la ragazza teatralmente.
Harry diventò di nuovo rosso in viso. - diciamo che lui non vuole definirci cosi', in nessun modo..- e i suoi occhi si oscurarono per un breve istante.
Audrine subito saltò in allarme. - ora, o mi dici che è successo o la porta è aperta- disse autoritaria.
Dopo qualche secondo, Harry parlò, sbuffando. - niente...ci siamo conosciuti e abbiamo cominciato ad uscire e fin qui sai anche te. Poi un giorno ci siamo baciati e il nostro rapporto è cambiato. Non volevo definirci ancora in qualcosa, perchè un bacio può anche significare nulla – Audrine gli lanciò uno sguardo fulminante – poi con i giorni, ha cominciato a mandarmi baci nei messaggi e quando usciva con me si comportava come se fosse il mio ragazzo... così un giorno, quando pensavo che era il momento giusto, gliel'ho detto. Gli ho detto che l'amavo e lui è impazzito. Non mi ha rivolto la parola per giorni e quando ci siamo riuniti, non volevo e non voglio rovinare tutto, quindi non siamo nulla...-
-Harry..- sussurrò dispiaciuto Audrine.
-ma a me va bene così! - esclamò Harry con un sorriso, non molto convincente. - sto bene quando sto con lui, e non m' interessa mettere un'etichetta al nostro rapporto, basta che lui stia al mio fianco- non fece in tempo a riprendere fiato, che si ritrovò con il viso sul petto della ragazza, che lo stringeva forte.
-quanto sei dolcee! -
-però Harry, dovete cercare di risolvere questa situazione. Tu lo ami e sono sicura che anche lui ami te, si nota da come si comporta , come mi hai raccontato tu, e non è una questione di "etichette"...dovete definire cosa siete, se no continuerai a vivere nel dubbio-
Harry annuì, d'accordo con lei, ma non era così semplice come pensava, Louis era complicato.
-vero che farò da testimone al vostro matrimonio? E deciderò io come vestirvi, sarete la coppia più glamour che sia mai esistita!-
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capitolo di passaggio, ma utile per capire qual'è il rapporto tra Harry e Audrine :)
alla prossima settimana,
-Emly