Capitolo 2
Con
l’aiuto della fatina Silphiel, Martina scoprì dove
si nascondevano. Silphiel,
dal canto suo, non vedeva l’ora di gustarsi la sua vendetta.
Con le sirene
l’aveva vinta lei, ma questa volta avrebbe fatto credere a
Gourry che era stata
Lina ad attirare i pirati da loro e lui finalmente sarebbe stato suo
per sempre!
“Oh, Gourry, ti ho sempre amato!” si disse la
fatina arrossendo. Peccato che lui
non si fosse mai accorto di lei ... “Quella brutta strega di
Lina, non me lo
porterà via! ”giurò a se stessa.
Così,
uno dopo l’altro i pirati catturarono tutti i bambini
smarriti, ma al momento
di svegliare Lina non ci fu verso! Poi le venne un idea, e la fatina le
sussurrò
all’orecchio:
–
Pirati… uguale
graaaaaande tesoro.
E
scappò via. Lina a quelle parole balzò sul letto
con gli occhi spalancati.
–
Tesoro? Chi a
parlato di tesoro? Già… su quest’isola
ci sono i pirati!
Lina
incurvò la schiena strofinandosi le mani sogghignando.
–
Se ci sono i
pirati vuol dire che c'è anche un grande tesoro!
Con
l’occhietto guardò Gourry dormire placidamente.
Nella stanza era sola… quale
occasione migliore di quella? Quatta quatta uscì fuori dalla
capanna e con la
lievitazione spiccò il volo. Dall’alto ci volle un
attimo a trovare la nave pirata
ancorata dall’altra parte dell’isola e ci si
precipitò come una furia.
–
Ragazzi guardate!
È arrivato Gourry a salvarci!
–
A me sembra più
un uccello!
–
Ma sei sicuro?
Non è Gourry sporco del sangue di qualche povera bestia che
si è divorato?
–
Ma no che dici!
Commentarono
i bambini sperduti nel vederla arrivare con la sua camicia da notte
rossa come
il sangue, prima che piombasse sfondando il ponte della nave con una
micidiale
fireball!
–
Vile pirati, dove
tenete l’oro?
Marina
allora uscì allo scoperto e si mise a ridere con
l’uncino gonfio e leggermente
ammuffito davanti la faccia.
–
Ah! Ah ah Ah! Non
riuscirai mai a liberare i bambini sperduti, i tuoi giorni da mamma
sono
finiti! Da ora in avanti sarò io la vera e sola mamma
dell’isola che non c’è!
Lina
aveva un gocciolone fino a terra.
–
Fa come vuoi,
dimmi dov’è l’oro!
–
E secondo te, lo
vengo a dire a te? Spugna he…
Martina
dovette schiarirsi la voce.
–
No… spugna è
stato mangiato per sbaglio da quel mostro famelico di Zelgadis!
Papà… vieni
immediatamente qui è un ordine!
Il
padre venne sul ponte strisciando sulle ginocchia con le mani giunte e
le
lacrime agli occhi.
–
Ti prego Martina,
non darmi impasto a Zelgadis!
–
Capitan Martina
dall’uncino di legno prego! Per ora no… mi servi
vivo! Fai fare un bagno a
quella mocciosa sfrontata!
–
Con piacere!
A
quel punto Xellos fu costretto a intervenire per il suo bene.
–
Xellos? Che ci
fai tu qui?
La
giovane maga iniziò a tremare come una foglia.
–
Non… non mi dire
che…
–
No sta
tranquilla! Luna è rimasta a casa, però mi ha
ordinato di tenerti d’occhio, se
dovessi combinare qualche casino se la prenderà con me
questa volta, si è
stancata di aggiustare i tuoi casini!
A
quelle parole Lina tirò un sospirò di sollievo.
–
Per fortuna! Va
bene… spostati Xell. Martina, se non mi dici subito dove
nascondi l’oro ti
affondo la nave!
–
E tu credi che mi
faccia impaurire da delle simili minacce? Io sono il capitan Martina
dall’uncino di legno, la pirata più temuta dei
sette mari io…
Non
fece in tempo a finire la frase che Lina si stufò di
sentirla blaterare:
−
FIREBALLS!
−
UUUHAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!
Martina
si ritrovò a svolazzare fuori bordo, che la spedì
dritta dritta nelle fauci di
Zelgadis pronto a prenderla al volo!
–
No
mio capitano!
Mormorò
il padre, ma come la vide fatta a pezzi, da quelle fauci fameliche, un
sorriso
maligno gli incurvò le labbra e si girò
trionfante.
–
Io ora sono il
vostro nuovo capitano! Da ora dovete obbedienza solo a me!
–
Bene!
Disse
Lina per nulla spaventata.
–
Inizia a ordinare
ai tuoi uomini di portare tutto l’oro nella casa
nell’albero di Gourry… ora!
Continuò
agitandogli sotto il naso un’altra micidiale fireballs. Per
tutta risposta, il nuovo
capitano tirò su il mento e si aggiustò
altezzosamente il vestito.
–
Fate come dice…
sbrigatevi! Io credo che tornerò nella mia cabina, devo
cambiarmi i pantaloni.
Lina
sentendosi soddisfatta spiccò il volo, ma fu fermata dai
bambini sperduti.
–
Aspetta! E Silphiel
non la liberi? Lei è la fatina personale di Gourry, ci tiene
molto!
Lina
sbuffò, ma puntò lo stesso la mano in direzione
della gabietta.
–
Fireballs!
I
bambini iniziarono ad esultare felici, non appena videro la fatina
libera,
seppur bruciacchiata, ma non appena Lina si rivoltò, e
spiccò nuovamente il
volo, i bambini le saltarono tutti addosso, formando una piramide umana!
–
Lasciatemi, siete
troppo pesanti!
Si
lamentò lei, ma in quel momento arrivò Gourry che
non vedendo nessuno, al suo
risveglio, si era preoccupato moltissimo.
–
Sei arrivato
tardi, ci ha salvati lei. Evviva la mamma!
–
NON SONO VOSTRA
MADREEEEEEEE!
Urlo
Lina in preda alla disperazione, ma loro iniziarono a saltellare
facendola
cadere al suolo insieme a tutti loro, Gourry si avvicinò a
Lina sbalordito.
–
Non sapevo che
anche tu possedevi la polvere di fata!
–
Io non uso nessuna
stupida polvere! Uso la lievitazione!
–
Hem… Lina…
guarda!
La
interruppe Xellos, lei si girò e si accorse di avere appena
distrutto la nave
pirata.
–
Appena Luna lo
viene a sapere ci fa la pelle!
Piagnucolò
Xellos.
–
Gourry caro…
Lina
si gettò al collo del biondino che ne rimase piacevolmente
sorpreso.
–
Xellos, porta i
miei saluti Luna, io rimango qui!
–
Ma non puoi
lasciami andare solo, quella mi fa la pelle e poi viene a cercare te!
–
Basta che tu gli
dici che qui sto così bene che ho deciso di restare,
quindi… non è successo
niente, i pirati non posso lasciare l’isola, solo noi tre
siamo in grado di
volare, se lei non lo sa, non ci fa la pelle!
–
Sai Lina… avvolte
mi sorprendi! Riesci a essere più mazoku di me.
E
con un sorriso a trenta due denti Xellos tornò a casa
lasciando la sorella tra
le braccia di quel biondino. Silphiel però, che aveva
sentito tutto, si mise a
rimuginare fra sè... lei aveva il potere di far volare
l’intera nave, se avesse
voluto... Così la meravigliosa isola che non c'è
svanì
nel nulla…
Vedendo
la nave pirata sollevarsi in celo per colpa di Silphiel, Lina
sbiancò e lanciò
un fulmine rosso così forte che polverizzò la
nave pirata e spedì l’isola a
molti anni luce di distanza dalla terra, finendo su un pianeta deserto,
dove
Lina e Gourry vissero giovani e felici in eterno con i loro bimbi
smarriti.