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Autore: Teriel Donovan    09/04/2009    0 recensioni
Questa parodia, non l'ho scritta io, bensì la mia sorellina Zayn, che mi ha chiesto di pubblicarla a suo nome. ^^ Io sono ben felice di farlo, e di assicurarvi che è una buonissima lettura... *____________* E' la prima storia che scrive, quindi mi raccomando, mi aspetto tante recensioni!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Con l’aiuto della fatina Silphiel, Martina scoprì dove si nascondevano. Silphiel, dal canto suo, non vedeva l’ora di gustarsi la sua vendetta. Con le sirene l’aveva vinta lei, ma questa volta avrebbe fatto credere a Gourry che era stata Lina ad attirare i pirati da loro e lui finalmente sarebbe stato suo per sempre! “Oh, Gourry, ti ho sempre amato!” si disse la fatina arrossendo. Peccato che lui non si fosse mai accorto di lei ... “Quella brutta strega di Lina, non me lo porterà via! ”giurò a se stessa.

Così, uno dopo l’altro i pirati catturarono tutti i bambini smarriti, ma al momento di svegliare Lina non ci fu verso! Poi le venne un idea, e la fatina le sussurrò all’orecchio:

       Pirati… uguale graaaaaande tesoro.

E scappò via. Lina a quelle parole balzò sul letto con gli occhi spalancati.

       Tesoro? Chi a parlato di tesoro? Già… su quest’isola ci sono i pirati!

Lina incurvò la schiena strofinandosi le mani sogghignando.

       Se ci sono i pirati vuol dire che c'è anche un grande tesoro!

Con l’occhietto guardò Gourry dormire placidamente. Nella stanza era sola… quale occasione migliore di quella? Quatta quatta uscì fuori dalla capanna e con la lievitazione spiccò il volo. Dall’alto ci volle un attimo a trovare la nave pirata ancorata dall’altra parte dell’isola e ci si precipitò come una furia.

       Ragazzi guardate! È arrivato Gourry a salvarci!

       A me sembra più un uccello!

       Ma sei sicuro? Non è Gourry sporco del sangue di qualche povera bestia che si è divorato?

       Ma no che dici!

Commentarono i bambini sperduti nel vederla arrivare con la sua camicia da notte rossa come il sangue, prima che piombasse sfondando il ponte della nave con una micidiale fireball!

       Vile pirati, dove tenete l’oro?

Marina allora uscì allo scoperto e si mise a ridere con l’uncino gonfio e leggermente ammuffito davanti la faccia.

       Ah! Ah ah Ah! Non riuscirai mai a liberare i bambini sperduti, i tuoi giorni da mamma sono finiti! Da ora in avanti sarò io la vera e sola mamma dell’isola che non c’è!

Lina aveva un gocciolone fino a terra.

       Fa come vuoi, dimmi dov’è l’oro!

       E secondo te, lo vengo a dire a te? Spugna he…

Martina dovette schiarirsi la voce.

       No… spugna è stato mangiato per sbaglio da quel mostro famelico di Zelgadis! Papà… vieni immediatamente qui è un ordine!

Il padre venne sul ponte strisciando sulle ginocchia con le mani giunte e le lacrime agli occhi.

       Ti prego Martina, non darmi impasto a Zelgadis!

       Capitan Martina dall’uncino di legno prego! Per ora no… mi servi vivo! Fai fare un bagno a quella mocciosa sfrontata!

       Con piacere!

A quel punto Xellos fu costretto a intervenire per il suo bene.

       Xellos? Che ci fai tu qui?

La giovane maga iniziò a tremare come una foglia.

       Non… non mi dire che…

       No sta tranquilla! Luna è rimasta a casa, però mi ha ordinato di tenerti d’occhio, se dovessi combinare qualche casino se la prenderà con me questa volta, si è stancata di aggiustare i tuoi casini!

A quelle parole Lina tirò un sospirò di sollievo.

       Per fortuna! Va bene… spostati Xell. Martina, se non mi dici subito dove nascondi l’oro ti affondo la nave!

       E tu credi che mi faccia impaurire da delle simili minacce? Io sono il capitan Martina dall’uncino di legno, la pirata più temuta dei sette mari io…

Non fece in tempo a finire la frase che Lina si stufò di sentirla blaterare:

 FIREBALLS!

 − UUUHAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!

Martina si ritrovò a svolazzare fuori bordo, che la spedì dritta dritta nelle fauci di Zelgadis pronto a prenderla al volo!

        No mio capitano!

Mormorò il padre, ma come la vide fatta a pezzi, da quelle fauci fameliche, un sorriso maligno gli incurvò le labbra e si girò trionfante.

       Io ora sono il vostro nuovo capitano! Da ora dovete obbedienza solo a me!

       Bene!

Disse Lina per nulla spaventata.

       Inizia a ordinare ai tuoi uomini di portare tutto l’oro nella casa nell’albero di Gourry… ora!

Continuò agitandogli sotto il naso un’altra micidiale fireballs. Per tutta risposta, il nuovo capitano tirò su il mento e si aggiustò altezzosamente il vestito.

       Fate come dice… sbrigatevi! Io credo che tornerò nella mia cabina, devo cambiarmi i pantaloni.

Lina sentendosi soddisfatta spiccò il volo, ma fu fermata dai bambini sperduti.

       Aspetta! E Silphiel non la liberi? Lei è la fatina personale di Gourry, ci tiene molto!

Lina sbuffò, ma puntò lo stesso la mano in direzione della gabietta.

       Fireballs!

I bambini iniziarono ad esultare felici, non appena videro la fatina libera, seppur bruciacchiata, ma non appena Lina si rivoltò, e spiccò nuovamente il volo, i bambini le saltarono tutti addosso, formando una piramide umana!

       Lasciatemi, siete troppo pesanti!

Si lamentò lei, ma in quel momento arrivò Gourry che non vedendo nessuno, al suo risveglio, si era preoccupato moltissimo.

       Sei arrivato tardi, ci ha salvati lei. Evviva la mamma!

       NON SONO VOSTRA MADREEEEEEEE!

Urlo Lina in preda alla disperazione, ma loro iniziarono a saltellare facendola cadere al suolo insieme a tutti loro, Gourry si avvicinò a Lina sbalordito.

       Non sapevo che anche tu possedevi la polvere di fata!

       Io non uso nessuna stupida polvere! Uso la lievitazione!

       Hem… Lina… guarda!

La interruppe Xellos, lei si girò e si accorse di avere appena distrutto la nave pirata.

       Appena Luna lo viene a sapere ci fa la pelle!

Piagnucolò Xellos.

       Gourry caro…

Lina si gettò al collo del biondino che ne rimase piacevolmente sorpreso.

       Xellos, porta i miei saluti Luna, io rimango qui!

       Ma non puoi lasciami andare solo, quella mi fa la pelle e poi viene a cercare te!

       Basta che tu gli dici che qui sto così bene che ho deciso di restare, quindi… non è successo niente, i pirati non posso lasciare l’isola, solo noi tre siamo in grado di volare, se lei non lo sa, non ci fa la pelle!

       Sai Lina… avvolte mi sorprendi! Riesci a essere più mazoku di me.

E con un sorriso a trenta due denti Xellos tornò a casa lasciando la sorella tra le braccia di quel biondino. Silphiel però, che aveva sentito tutto, si mise a rimuginare fra sè... lei aveva il potere di far volare l’intera nave, se avesse voluto... Così la meravigliosa isola che non c'è svanì nel nulla

Vedendo la nave pirata sollevarsi in celo per colpa di Silphiel, Lina sbiancò e lanciò un fulmine rosso così forte che polverizzò la nave pirata e spedì l’isola a molti anni luce di distanza dalla terra, finendo su un pianeta deserto, dove Lina e Gourry vissero giovani e felici in eterno con i loro bimbi smarriti.

   
 
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