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Autore: Mew_vale    07/05/2016    2 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 38
 
 
Camilla
Sorseggio un aperitivo analcolico mentre aspetto l’arrivo di Roberta. Il mio David ha detto che sarebbe passato a prendere Michael per passare da casa dei genitori per vedere come vanno le cose,sperando che nel contempo Giulio e Giulia non l’abbiamo bruciata! Addento l’oliva infilzata dallo stecchino quando vedo arrivare Roby. Noto subito il suo aspetto raggiante!
<< Ciao, aiutami! Devo trovare un abito lungo, preferibilmente nero così mi farà sembrare più magra, per una serata di gala! >> Esordisce tutta concitata.
<< Sei iperattiva! Cosa succede? >> Le domando, sorridendo. Sono pronta ad ascoltare!
<< Niente di particolare! >> Risponde sbrigativa, sorridendo sotto i baffi.
<< Non ti pregherò per raccontarmi le cose, a questo punto torno a casa mia se non vuoi chiacchierare! >> Affermo fintamente offesa, prima di alzarmi dalla sedia. Roberta si alza e mi prende sotto braccio quindi ci avviamo verso il centro commerciale poco distante.
<< Ho passato la notte con Leon! >> Afferma timidamente.
<< Avete giocato a scopa? >> Scherzo, suscitando la sua risata. Noto che ha le guance rosse.
<< Non so come spiegarti come sono stata bene! Ieri sera mi ha portata a cena, pensa che ha prenotato nel mio ristorante preferito! Dopo la cena siamo stati a casa mia, e non serve che ti spieghi come abbiamo passato la notte. Questa mattina l’ho accompagnato a svolgere la sua solita attività di beneficenza, in un centro accoglienza. Fa anche beneficenza, è praticamente perfetto! Stasera lo accompagnerò ad una serata di raccolta fondi che viene organizzata da un suo amico! >> Mi racconta tutta contenta. Colei che ho davanti non sembra più la Roberta che si disperava per l’arrivo della ragazza di Lorenzo in azienda, e questo mi rende contenta ma preoccupata nello stesso tempo perché non ci si può dimenticare tanto semplicemente di qualcuno che per noi conta e non si può farlo approfittando dell’interesse di qualcun altro! La fermo trattenendola per un braccio perciò è costretta a voltarsi e a rivolgersi di fronte a me.
<< Cosa c’è? >> Mi domanda, notando la mia espressione seriosa.
<< Roberta, ciò che hai vissuto in queste ore capisco sia stato travolgente, che tu sia abbandonata alla passione, che questo Leon sia indubbiamente un manzo e una specie di angelo, tutto questo è bellissimo e farebbe perdere la testa a chiunque! Ma tu non sei chiunque, sei la mia migliore amica perciò ti devo chiedere una cosa: dove lo collochi mio fratello in questo quadretto? >> Le domando,senza mezzi termini. Il suo viso si rabbuia.
<< Non lo colloco, perché tra me e lui non c’è nulla! >> Risponde perentoria, separandosi da me e camminando con passo affrettato.
<< Aspetta un attimo, dai! Non voglio rovinare il tuo entusiasmo ma devi fare i conti con questo: tu ami mio fratello non Leon! E Dio solo sa se questo bel manzo riuscirà a fartelo dimenticare! >>
<< Non eri tu quella che diceva che dovevo provare a guardarmi in giro, vivere la mia vita, che tuo fratello non faceva per me? >> Mi ricorda rapidamente.
<< Sì, e lo penso ancora. Il problema è che ti vedo troppo buttata, troppo coinvolta, fai le cose con troppa fretta e temo tu possa esserti attaccata a lui per uscire dalla situazione in cui ti sei cacciata amando segretamente mio fratello. >> Cerco di spiegarle, prendendole la mano. << Mi capisci? >> Lei annuisce.
<< Quello che so è che con Leon sto bene. Lui è a conoscenza dei sentimenti che nutro per Lorenzo e se non se li fa lui i problemi perché dovresti farteli tu? >> Mi domanda. Questo Leon dev’essere o un santo o un masochista per accettare questa cosa! Oppure non ha paura di soffrire per amore… Beato lui!
<< Tienitelo stretto questo Leon, perché non conosco molte persone in grado di accettare un rischio simile! >> Le consiglio, ponendo fine a questo terzo grado. Forse ha ragione lei infondo, di certo il sentimento per mio fratello non si assopirà per grazia divina! Forse potrebbe essere spazzato via da Leon!
 
 
 
Lorenzo
Silvia tiene la sua mano sulla mia, posata sulla leva del cambio, e adesso la stringo. So che non è una stretta sincera! Devo resistere perché a questo punto, ad affare fatto, non posso rischiare che Giulio scopra qualcosa.
<< Accosta qui amore mio! >> M’indica, perciò giro lo sterzo verso destra accostandomi ad un parco. Vedo Isabella e Francesco che si alzano da una panchina poco distante.
<< Buon pomeriggio piccola! A che ora passo a prenderti? >> Le domando, mentre Silvia coccola la mia nuca.
<< Ti farò un colpo di telefono, tutto dipende da quanto ci metteremo! >>
<< E so che voi donne siete lunghe quando si tratta di compere! >> Commento, facendola sorridere. Si avvicina a me stampandomi un bacio sulle labbra. Se solo penso a cosa sto facendo, a cosa ho imbastito mi viene voglia di prendere un aereo e di andare lontano, a condurre una vita isolata! Distruggerò una vita quando Silvia lo scoprirà! Di colpo si scosta da me e sembra che stia per dire qualcosa.
<< Che c’è? >> Le domando, osservando che si ferma.
<< Niente… Ci vediamo dopo! Vai piano per la strada! >> Mi raccomanda posandomi un ultimo bacio sulle labbra.
<< Buon divertimento. >> Le auguro. Isabella e Francesco, in lontananza, agitano la mano ed io rispondo al saluto prima di osservarli camminare alla volta del centro commerciale. Poggio la fronte al volante.
<< Mio Dio, cosa sto facendo? Cosa mi succede? >> Mi domando, non solo perché sto prendendo in giro quella ragazza ma anche perché per lei sento una sorta di apatia e questa sensazione non mi è nuova, è qualcosa che mi è sempre successo dopo poco tempo di relazione monogama, per così dire! Di relazione diciamo! In più da stamattina mi sento irrequieto, come se dovesse accadere qualcosa da un momento all’altro, qualcosa di importante nella mia vita. Ho come una strana sensazione allo stomaco! Che sia colpa del sogno fatto poche ore fa? Sarei stato curioso di continuare quel sogno e di scoprire l’identità della sposa che mi stava venendo incontro. In più quest’oggi non riesco a non togliermi dalla testa quel Leon! No, non sto diventando gay per Dio! E’ come una sorta di antipatia a pelle! Continuo a pensare che la scelta di Roberta sia stata affrettata, sicuramente dettata dalla delusione ricevuta da questo tipo, di cui sono curioso di conoscerne l’identità!
<< Mi serve una bella dormita e starò meglio! >> Commento, stropicciandomi gli occhi. Sto per rimettermi in carreggiata quando una mano femminile si affaccia dal finestrino, si tratta di mia sorella in compagnia di Roberta. Il mio stomaco si stringe ancora di più. Ok, dev’essere il pranzo che evidentemente non ho digerito bene!
<< Ciao fratellino! Fai shopping anche tu? >> Mi domanda Camilla. Per educazione smonto dalla mia automobile.
<< Ciao Cami, ciao Roby. >> Le saluto. << No, ho accompagnato… Silvia... che aveva appuntamento con i suoi amici. >> Racconto. << Voi state andando a spendere un po’ di denaro,suppongo! >>
<< Supponi bene! >> Risponde Roberta.
<< La priorità di oggi sarà pensare alla nostra Robertina, l’attende una serata speciale perciò dovrà essere al top! >> Racconta Camilla. Do per scontato che abbia qualche programmino con Ken!
<< Immagino che allora andranno via molti soldi questo pomeriggio. >> Commento, in assenza di risposte valide! Anche perché non ho molta voglia di parlare, avverto lo stomaco contorcersi. Voglio arrivare a casa e prendere del bicarbonato o del succo di limone per aiutare la digestione, oltre che dormire per qualche ora!
<< Ti senti bene Lorenzo? Sembri agitato! >> Mi domanda Camilla, notando il mio battere il piede per terra e la mia incapacità di state fermo. Mi sarò tolto e rimesso gli occhiali quattro volte in questi pochi minuti.
<< Sono solo assonnato, non ho avuto tempo di dormire dopo l’atterraggio. E credo di aver digerito male il pranzo! O la colazione, non lo so. >> Spiego.
<< Allora ti lasciamo andare a casa. A proposito, chi è questo amico che ha il cancro? >> Mi domanda Camilla. Come prevedevo, la notizia ha fatto il giro del globo! Per fortuna mi sono inventato l’identità di questo amico.
<< Mathias Campos, non lo conosci. Vado ragazze, buon pomeriggio! >> Saluto, rimontando in auto. Loro mi salutano con un “ciao” prima di allontanarsi. Roberta non mi ha rivolto la parola,c’è ancora qualcosa che non va!
Estraggo dal taschino della camicia le chiavi dell’auto e quando sto per infilarle nella toppa del cruscotto mi cadono in terra. Cosa mi rende così nervoso oggi? Quando riesco a mettere in moto la vettura, Diego mi telefona. Inforco l’auricolare bluetooth e mi rimetto in strada.
<< Ti manco già? >> Esordisco scherzando, dato che ci siamo visti solo poche ore fa.
<< NON SONO IN VENA DI BATTUTE, HAI CAPITO!? >> Tuona, visibilmente alterato.
<< Cha cavolo hai? >> Gli domando.
<< Sono nella merda più totale! Una tragedia! Hai presente in Titanic che incontra l’iceberg? No, quello è riduttivo! Sta per scatenarsi l’apocalisse nella mia vita! >>
<< Calmati e rimetti in moto il cervello! Che succede? >>
<< Ci vediamo a casa tua! >> Conclude, ponendo fine alla comunicazione. Quale altro problema incombe?
 
 
Marcella
<< Per tanto Calderon non vuole vere con Alex un face to face padre-figlio, per il momento! >> Commenta Patrizia, alla fine del mio resoconto dettagliato sulla faccenda.
<< Sì, Patty. Afferra due panetti di burro da 250 grammi l’uno! >> Le domando, indicando il banco frigo accanto a lei.
<< Alla fine fai un affare! Che padre potrebbe mai essere? Potrebbe portare con sé Alexander a prostitute! >> Oh santo cielo, non ci avevo pensato! Scuoto la testa cercando di mandare via quei pensieri assurdi.
<< Patrizia! Mi piace sperare che Mario si comporterà con un minimo di buonsenso, quando sarà con Alex! >>
<< Cambiando discorso, cosa preparerai per questa cena? >> Mi domanda.
<< Arrosto, patate al vapore, funghi champignon con una riduzione di aceto balsamico e panna, sorbetto e gelato alla vaniglia! >> Espongo.
<< Sei diventata una brava cuoca? >> Mi domanda.
<< Sì, anche se abbiamo assunto una domestica sono sempre io che cucino. Più che altro la domestica l’ha voluta MariaBeatrice e, dato che possiamo permettercela, l’abbiamo impiegata così mi è d’aiuto in alcune faccende! >> Le spiego. << Il matrimonio mi ha trasformato in una massaia, ci credi? >> Domando, ridendo di me stessa.
<< Perché vivi un matrimonio felice e ti occupi della tua famiglia con amore! Io invece ho imparato a cucinare solo perché ho frequentato un corso di cucina per casalinghe annoiate e sole. Chiedetemi pure di cucinare ma non di rassettare casa, non prendo in mano una scopa da quando vivevo da sola in quel misero appartamento! >> Alzo gli occhi al cielo. Stiamo proseguendo con la spesa quando una ragazza che non ho mai visto prima mi chiama per nome.
<< Marcella Valencia, è lei? >> Si domanda. Mi volto ritrovandomi di fronte una giovane donna, che grossomodo avrà l’età di mio figlio, con lunghi capelli neri e occhi nocciola.
<< Sì,la conosco? >> Le domando, mantenendo una certa prudenza. Si sente di tanta gente matta in giro!
<< Lei non mi conosce ma io ho sentito parlare da lei da mio zio il quale mi ha fatto vedere una sua foto. Sono Kelly Smith, la nipote di Mario! >> Si presenta la giovane, porgendomi la mano che afferro stupefatta. Che coincidenza!
<< Molto piacere, non avrei mai creduto di incontrarla in modo così fortuito. Le presento mia cognata Patrizia Fernandez, presenzierà anche lei alla cena di questa sera. >>
<< Molto piacere signora. >> Si presenta la ragazza.
<< Piacere mio Kelly, eravamo curiose di conoscerti, a dire il vero! >> Ammette Patrizia.
<< Veramente? >> Domanda lei, come compiaciuta da ciò!
<< Certamente. Mi dispiace essere scortese ma dovremmo andare, come vedi stiamo facendo la spesa e se non andiamo a casa a cucinare non avrà luogo alcuna cena questa sera! >> Cerco di spiegarle.
<< Ho anch’io una certa fretta, sono passata per fare la spesa per lo zio. Ci vediamo questa sera, e la ringrazio per l’invito signora Valencia! >>
<< Dacci pure del tu, siamo parenti dopo tutto! >> La inivito.
<< A stasera Marcella, Patrizia. >> Saluta la ragazza. La osserviamo allontanarsi spingendo il suo carrello, più piccolo del nostro, che ho notato conteneva surgelati. Ne deduco che Mario in questi anni non sia diventato auto sufficiente!
<< Mi sembra simpatica e a modo! >> Commenta Patrizia.
<< Sì, senza dubbio. Eppure il suo nome non mi suona nuovo! >> Penso ad alta voce.
 
 
 
Paola
Siedo sul water e osservo il pavimento. Sono tesa per l’esito del test! Giulia osserva lo stick bianco posato sul marmo attorno al doppio lavandino e guarda ripetutamente l’ora sul cellulare.
<< Sono passati già quattro minuti. >> Annuncia Giulia.
<< Qual è il risultato? >> Le domando con il cuore in gola.
<< Come l’altro, Paola! Non c’è dubbio, questo è il secondo test che fai! >> Mi ricorda. Mi alzo in piedi e mi porto una mano al cuore!
<< Mi sono presa uno spavento! >> Affermo finalmente rilassata!
<< Vorrà dire che c’è un altro problema, devi prenotare al più presto una visita ginecologica per capire come mai il ciclo sta tardando! >>
<< Lunedì chiamerò il mio ginecologo e prenderò un appuntamento! >> Le spiego. << Raccogli anche l’altro test e le scatole, non vorrei che qualche tuo famigliare sapesse che ho fatto un test! >> Le ricordo, prima di uscire insieme dal bagno.
<< Andiamo a comprarci un bel vestito per festeggiare? >> Afferma Giulia.
<< Dovrei essere io quella che festeggia! >>
<< Io credevo sarebbe stata una bella notizia un figlio da Diego! >> Commenta Giulia.
<< Lo sarebbe stata se stessimo insieme e se dovessimo sposarci! In questo modo… No, non è così che voglio diventare madre! >>
<< A proposito di madre, la tua oggi è un po’ insistente! >> Constata la mia amica, visto che mia madre continua a chiamarmi!
<< Non le voglio parlare dopo ciò che mi ha detto questa mattina! >> Le racconto, per poi togliere la suoneria dal cellulare.
<< Avete litigato? >> Mi domanda, mentre montiamo sulla sua auto.
<< Mi ha detto che non ho dignità e che sono matta a rivolere Diego! Perché non capisce che l’amo? >>
<< Perché i genitori vorrebbero che fossimo conformi a loro e ai loro progetti, non comprendono che abbiamo una nostra personalità!  >> Giulia ha perfettamente ragione!
 
 
Silvia
<< Hai chiarito con Lorenzo? >> Mi domanda Isabella. << Abbiamo notato che ti ha accompagnato! >>
<< Si può dire di sì! Abbiamo anche parlato di Roberta. Mi ha giurato che tra di loro non c’è nulla se non amicizia e che quel giorno al club Roberta ha veramente perso la ragione per lo stato di ebbrezza. In realtà il ragazzo che le interessava di cui era gelosa era un altro, non il mio Lorenzo! >>
<< Visto? Tanta pena per un equivoco! >> Commenta Francesco. Spero davvero che sia così, ne morirei se non dovesse essere vero! Significherebbe che non conto nulla per lui se si sente in diritto di mentirmi liberamente!
<< A proposito, Roberta e tuo cugino hanno iniziato una relazione! >> Annuncio, rivolgendomi verso Isabella.
<< Te lo ha detto Lorenzo? E’ una cosa ufficiale? >> Mi domanda Isabella.
<< Suppongo lo diventerà se domani lo porterà alla festa di compleanno! >>
<< Parlando d’altro, damigelle, quale sarebbe la prima tappa? >>
<< La prima tappa è il parrucchiere, e sappi che noi due non saremo le uniche a finire sotto le sue mani! Sbaglio o hai un appuntamento questa sera? >> Rispondo a Francesco, prendendolo sotto braccio. Loro mi vedono allegra e spensierata ma la verità è che non faccio che pensare a ciò che stavo per dire a Lorenzo, poco fa in auto. Sarebbe stato un azzardo non ché un errore! Voglio che sia lui a dirlo per primo!
<< Non si può definire un appuntamento! >> Commenta Fra.
<< Un invito dal ragazzo che ti piace, allora! >> Mi correggo.
<< E tu che te ne stai zitta, non ci dici nulla? Come dobbiamo fare per soddisfare la nostra curiosità circa ieri sera? >> Domanda Francesco ad Isabella.
<< Su, dicci come è proseguita la serata! >> La imploro. Sul suo volto compare un bel sorriso e le sue guance si tingono di rosso. Che invidia che provo!
<< E’ proseguita bene, abbiamo passato tutto il tempo a coccolarci! >> Ci racconta brevemente.
<< Tutto qui?! >> Domando, felice per lei.
<< Sì, tutto qui! A dire la verità sarebbe finita in modo diverso se non mi fossi tirata indietro… >> Racconta proseguendo il riassunto di ieri sera.
<< E di grazia, si può sapere come mai ti sei tirata indietro dopo che ha scritto sull’asfalto che ti ama usando ottocento lumini? >> Si domanda Francesco.
<< Non facevo che ripensare a quella sera quando l’ho sentito… intrattenersi con Giulia nel suo ufficio! >> Ammette. Certo, non dev’essere un bel ricordo!
<< Eh no, non deve essere un bel ricordo per te… Ma ricordati sempre che quella lì appartiene al passato! Diego è pazzo di te e ieri sera te l’ha dimostrato! >> Le ricordo.
<< Questo lo so perfettamente, questo problema non ha nulla a che vedere con la fiducia! Il problema è che mi tornano alla mente quei suoni mentre siamo… lì! >> Si sfoga.
<< Io so che te ne dimenticherai, lui ti aiuterà a superare questo scoglio! >> Le ricordo, baciandole la testa. Essendo in mezzo, prendo entrambi sotto braccio e ci avviamo verso il negozio del parrucchiere.
<< Ci sono la Dottoressa Camilla e la Dottoressa Roberta! >> Afferma Francesco. Eh no, anche qui! Mi ci vorrà un po’ per superare queste mie idee, nonostante le parole di Lorenzo. Le vedo avvicinarsi a noi e i nostri sguardi s’incrociano.
<< Ragazzi salve, che bella coincidenza! >> Saluta Camilla, riservando a tutti e tre un guancia a guancia.
<< Ciao Camilla, salve Dottoressa. >> Saluta Isabella.
<< Può anche darmi del tu al di fuori dell’azienda Isabella, è la fidanzata di mio cugino dopo tutto! Salve Silvia. >>
<< Salve Dottoressa… Anzi, Roberta. >> Sottolineo. Anche io sto con suo cugino, dopo tutto, perciò il permesso fatto ad Isabella vale anche per me!
<< Ciao Camilla, ciao Roberta. >> Saluta Francesco.
<< Avete adocchiato qualcosa di carino da acquistare? >> Domanda Camilla, per avviare la conversazione.
<< Non ancora, siamo appena arrivati Siamo diretti dal parrucchiere! >> Risponde Francesco.
<< Anche noi a dire la verità! Prima siamo andate a comprare il regalo per Diego e Lorenzo. >> Spiega Roberta, mostrandoci le due grandi buste di cartone che regge.
<< Da quale parrucchiere andate? >> Chiede loro Isabella.
<< Si chiama Joe! Si trova al secondo piano. >> Risponde Camilla.
<< Il nostro invece si trova qui dietro l’angolo. >> Le risponde Isabella.
<< E francamente siamo un po’ in ritardo! >> Ricordo loro.
<< Cosa ne dite di ritrovarci in quel bar più tardi e fare un giro tutti insieme? >> Propone Camilla. Rivolgo lo sguardo verso Roberta e noto che lei fa lo stesso con me. Do per scontato che l’una per l’altra proviamo un reciproco sentimento di intolleranza! Francesco e Isabella rispondono di sì con entusiasmo.
<< Perché no! >> Risponde Roberta. Io non ho altra scelta se non quella di accettare!
<< Ci vediamo più tardi allora! >> Saluta Camilla quando Roberta si avvicina a me.
<< Posso parlarti un secondo? Ti ruberò pochi istanti! >> M’invita. La seguo sorpresa, allontanandoci leggermente dal gruppo. E’ l’occasione per mantenere la promessa fatta a Lorenzo a domandarle scusa, anche se la cosa non mi fa impazzire di gioia!
<< Silvia, ci tenevo a parlarti per chiarire un equivoco che mi sono resa conto esistere quando, questa mattina, ho telefonato a Lorenzo per conoscere i motivi del piccolo scherzetto che mi hai fatto ieri. >> Esordisce, riferendosi allo sgambetto.
<< A tal proposito, vorrei domandarti scusa. >>
<< Accetto le tue scuse. E spero Lorenzo ti abbia spiegato che non provo alcun interesse diverso dall’amicizia verso di lui! >>
<< Sì, me l’ha spiegato. E poi adesso fai coppia con Leon, giusto? >> Mi premuro di appurare.
 << Esattamente, e non è mia intenzione lasciarlo per uno che primo fa parte della mia famiglia e secondo… >>
<< E secondo? >> Le domando, storcendo il naso. Cosa vorrà dire?
<< No niente, non sono affari miei infondo! Spero che riusciremo a convivere sotto lo stesso tetto tutti i giorni senza finire a gambe all’aria. >> Afferma, allungandomi la mano che afferro.
<< Sì, ti domando ancora scusa. >> Ribadisco, lasciando andare la sua mano.
<< Se posso darti un consiglio, ti suggerisco di bere di meno se non vuoi dare vita a determinati equivoci. >> L’ultima parola è la mia, prima di tornare verso gli altri.
<< Andiamo? >> Domanda Camilla a Roberta. Lei annuisce e noto il suo volto scuro, la mia ultima affermazione deve averla fatta innervosire, scommetto che vorrebbe tirarmi un pugno... o farmi lo sgambetto! La mia dea interiore sorride soddisfatta!
 
 
 
David
E’ da tempo che non metto piede nel piccolo appartamento che poco più di due settimane fa ho preso in affitto con mio fratello Michael. Queste settimane sono state talmente piene di avvenimenti, belli e brutti, che sono felice di passare qualche giorno tranquillo! Mi consola il sapere che le cose con Giulio si sono risolte e che abbia fatto prevalere la ragione facendosi da parte, così questa sera potrò portare la mia ragazza ad una festa a casa mia senza temere la presenza di Giulio.
Infilo la chiave nella toppa della porta, la giro tre volte e chiamo il nome di mio fratello quando entro. Lui mi risponde dalla stanza da letto. Entro nella camera e noto che ha riversato tutti i suoi abiti sul letto.
<< Secondo te? >> Mi domanda, indicando l’abbinamento jeans, canotta, camicia e scarpe che ha composto sul letto.
<< Mi piace! Hai un appuntamento? >> Gli domando disinformato.
<< Ho invitato Francesco alla festa di questa sera. Ho fatto bene? >> Mi domanda.
<< Sì, è un’ottima occasione per conoscerlo meglio senza farlo passare per un appuntamento vero e proprio! >> Gli rispondo. Ripenso al tentativo fatto da Camilla con Roberta ma non ne vale la pena di riferire il tutto a mio fratello!
<< Sei pronto per andare? >> Domando, consultando l’ora sul mio I-phone.
<< Certamente, metto questi vestiti in una borsa e arrivo. Non ne vale la pena che torni qui per cambiarmi, mi cambierò a casa di mamma e papà! >> Mi risponde.
Venti minuti dopo arriviamo alla villa dove siamo cresciuti e non abbiamo bisogno di suonare poiché abbiamo ancora le chiavi. Appena entriamo notiamo nostro fratello intento a svolgere dei lavori di trasloco.
<< Ciao Giulio. >> Lo salutiamo in coro.
<< Ciao fratelli! Spero siate qui per darmi una mano! >>
<< In effetti sì… Si può sapere cosa stai facendo? >> Ci domandiamo.
<< Sto spostando i ninnoli più delicati e questi vasi, per evitare che vadano distrutti durante la festa di questa sera! >> Ci spiega avvolgendo un delicato vaso cinese della dinastia Qing in una pagina di quotidiano per poi posizionarlo in uno scatolone. Afferriamo uno scatolone a testa e trasportiamo in tutto nella camera di mamma e papà che provvederemo a chiudere a chiave! E chiuderò a chiave anche la mia, per evitare di sorprendere una coppia di estranei consumare le loro passioni nel mio letto!
<< Hai anche fatto una foto per ricordarti la collocazione esatta di tutti i soprammobili? >> Commenta Michael con sarcasmo.
<< Ovviamente sì! >> Risponde Giulio. Certo che le pensa proprio tutte!
<< Giulia è uscita? >> Domando a Giulio. Lui annuisce con il capo.
<< E’ con Paola. Sono uscite di corsa e quando sono rientrate, tutte trafelate, si sono chiuse in bagno per almeno mezz’ora! Dopo di che sono uscite di nuovo! >> Ci racconta.
<< Le stranezze delle donne! >> Si limita a rispondere Michael. So bene che quelle due insieme sono più strane che mai!
<< Cos’ altro bisogna fare? >> Mi premuro di sapere.
<< Spostare il tavolo per creare un buffet! >> Risponde Giulio.
<< Hai chiuso a chiave anche lo studio? >> Si assicura Michael.
<< Certo, mi sono assicurato che determinate stanze restino chiuse! >>
<< Vado un secondo al bagno e torno! >> Annuncio, per poi entrare nel lussuoso bagno del pian terreno.  Sì, sono certo che da quel breve colloquio con mio fratello Giulio, durante il quale mi ha chiesto scusa per tutti gli errori commessi nei miei confronti, sia cominciata una nuova fase della mia vita! Una fase serena, riempita dell’amore di Camilla e dall’amicizia con mio fratello.
Dopo aver tirato lo sciacquone mi avvicino al doppio lavandino per lavarmi le mani, mi avvicino all’asciugamani in spugna quando mi cade l’occhio nel cestino accanto al lavandino. Mi chino sbigottito per afferrare quella scatola a forma di parallelepipedo. Cosa ci fa un test di gravidanza nel bagno di casa mia, dove vivono quasi tutti uomini, una donna che ha da un pezzo superato l’età fertile e una ventenne? Apro la scatola e noto che è vuota. Ok, il test non può appartenere a Rhonda , vista l’età do per scontato che sia in menopausa! Quindi questo test appartiene a mia sorella?! Oh cazzo!
  •  E’ con Paola. Sono uscite di corsa e quando sono rientrate, tutte trafelate, si sono chiuse in bagno per almeno mezz’ora! Dopo di che sono uscite di nuovo! -
Le parole di mio fratello mi risuonano nella testa perciò ipotizzo che questo test, come spero, appartenga a Paola! In ogni caso Diego avrebbe un bel problema di cui occuparsi visto che è stato con entrambe! Rimetto la scatola nel cestino come l’ho trovata prima di uscire dal bagno. Sento che Giulio sta parlando al telefono con mamma.
<< Sì mamma, stiamo bene… Vuoi parlare con Rhonda?.... Non si può,  sta riposando perché si sentiva poco bene!... No, nulla di grave mamma. Piuttosto, come va la vostra vacanza?... Mi fa piacere, divertitevi! Ciao! >> La saluta, ponendo fine alla conversazione.
<< A proposito, cosa ne avete fatto di Rhonda? >> Domanda Micky a Giulio.
<< Giulia l’ha convinta a prendersi due giorni liberi! David, sei tra noi? >> Mi chiede Giulio, il quale probabilmente ha notato la mia espressione assorta. Cosa dovrei fare? Raccontarlo a Camilla e Diego?
<< Devo scappare, mi dispiace! Mi sono ricordato di avere un appuntamento, ci vediamo più tardi! >> Mento, uscendo di casa.
<< A dopo, e grazie per l’aiuto! >> Saluta con sarcasmo Michael.
 
 
 
Diego
Quando sono giunto a casa di Lorenzo mi sono accorto che non c’è nessuno. Sono qui fuori seduto nella mia auto che aspetto il suo arrivo e penso alla prossima mossa da fare. Forse la mia vita sta andando a puttane, forse Paola è incinta il che vorrebbe dire non solo avere un figlio da una donna che amo e che quasi detesto ma anche perdere la donna che amo, la mia Isa! So che non reggerebbe a una simile notizia e non accetterebbe di restare con me. Eppure non capisco, sono certo che Paola abbia sempre preso la pillola! So che non mi ha fregato perché ha ripetuto molte volte di non volere dei figli tanto presto, di volersi godere da soli i primi anni di matrimonio in modo spensierato. Com’è potuto succedere?
E’ l’arrivo di mio fratello a destarmi dai miei pensieri. Scendiamo insieme dalle nostra auto vetture.
<< Ciao, hai un aspetto di merda. >> Gli faccio notare.
<< Il mio? Ti sei visto? Sembra ti sia passato sopra un tir! Comunque io ho mal di stomaco e ho dormito male. >> Mi racconta mentre entriamo in casa. Lo seguo in cucina dove mi accomodo su uno sgabello dell’isola e Lorenzo scioglie del bicarbonato in un bicchiere di acqua naturale. Sospiro profondamente e mi strofino la faccia.
<< Cosa succede? >> Mi domanda mio fratello con tono preoccupato. Raccolgo le idee e le parole per comunicargli ciò che ho sentito al super mercato!
<< Poco fa al supermercato ho incontrato Paola e Giulia. Non ci siamo visti, c’era lo scaffale a separarci ma ho sentito ciò che si dicevano. >>
<< Allora è una cosa seria… Cosa stanno macchinando quelle due arpie? >> Mi chiede, prendendo posto accanto a me. Lo squillo del mio cellulare interrompe la nostra chiacchierata.
<< E’ David. >> Comunico a mio fratello. << Pronto David. >>
<< Diego, ciao.  Ti telefono perché avrei urgenza di parlarti. Sei a casa? >> Mi domanda.
<< No, sono da Lorenzo. Se si tratta di lavoro ti pregherei di rimandare a Lunedì perché non è un bel momento! >> Lo informo sbrigativamente. Non voglio certo raccontare questo episodio a tutti prima di conoscere bene la realtà dei fatti!
<< Lo hai saputo? A questo ti riferisci? >> Mi domanda piuttosto criptico.
<< Saputo cosa…? >> Gli domando con il cuore in gola. Se lo sanno anche altre persone significa che è vero!
<< Senti Diego ho scoperto qualcosa, so che non dovrebbero essere affari miei, ma sei il fratello della mia ragazza oltre che il mio capo, un collega e un amico spero… Dovrei parlarti. Posso passare da Lorenzo? >>
<< Sì, ti invio il suo indirizzo. Ti aspettiamo qui. >> Concludo la telefonata completamente sgomento. Non è buona cosa se la notizia si diffonde così velocemente primo perché potrebbe arrivare alle orecchie di Isa prima che sia io a dirglielo e secondo perché significherebbe che non si tratta di equivoci e pettegolezzi!
<< Diego, mi stai spaventando. Sei bianco come un cencio! Cosa vuole David? Cosa devi dirmi? Cosa hai scoperto su quelle due? >> Mi domanda a raffica Lorenzo.
<< Al supermercato stavano parlando di… di una presunta gravidanza, di Paola. Hanno comprato due test. >> Racconto con voce fioca.
<< Oh… cazzo… >> Esclama Lorenzo.  << Credo che prenderò un digestivo più forte! >>
<< Fai due. >>  Ordino a Lorenzo. Un bicchierino mi ci vuole per mandare giù questa notizia e i brutti pensieri! Di nuovo il mio cellulare squilla e emetto un lamento. E’ mamma che mi telefona.
<< Mamma ciao. Coma state? >>
<< Ciao Diego. Papà oggi ha la pressione un po’ alta, ti chiamo per questo ma non c’è niente di cui dobbiate preoccuparvi! >>
<< Sei certa mamma? Non sarebbe più prudente portarlo dal dottor Vazquez? >> Le domando in pena.
<< Cosa succede? Papà sta male? >> Mi domanda Lorenzo, tornato con una bottiglia ancora chiusa di Martini e due bicchieri.
<< Vazquez è già stato qui, tranquilli! Vi telefonavo per comunicarvelo e per un’altra questione. Armando ad io avevamo promesso la nostra presenza ad una festa di beneficenza questa sera al Palace Hotel, si tratta di raccogliere fondi per una famiglia disagiata tra cui vive una persona invalida e rimasta senza lavoro, hanno dei figli piccoli. Ma non me la sento di far uscire vostro padre con questi valori preoccupanti! Mi chiedevo se poteva andare uno di vuoi due. >> Mi passo una mano sulla fronte. Non ne ho tanta voglia in tutta sincerità! E poi ho la sorpresa per Isa, anzi tra poco devo essere a casa mia ad accogliere Vicente per l’allestimento!
<< Diego, ci sei ancora? >> Mi domanda mamma.
<< Mamma io ho già preso degli impegni per questa sera… davvero ci andrei ma non me la sento di disdire… Ti passo Lorenzo così domandi a lui… >> Passo il telefono a Lorenzo il quale non perde tempo e s’informa subito sulle condizioni di papà. Non è proprio il caso che vada ad una festa in questo stato, una festa così importante poi. Sarebbe irrispettoso andare lì ad aiutare delle persone dove parlano di temi così seri e non ascoltare mezza parola!
<< Mamma, cosa succede?.... E adesso come sta? Se serve qualcosa chiamatemi!.... Diego… Credo gli stia venendo l’influenza per questo lo senti così strano… Cosa devi chiedermi?... A che ora sarebbe?... Va bene, penserò io a rappresentare l’Ecomoda…. Certo, sono certo che a Silvia farà piacere accompagnarmi…. Mi passi papà?... Ah, dorme, allora salutamelo… E cosa hanno detto gli zii?... Arriveranno Martedì insieme a Lena? Ok… Avviso Diego… Ciao mamma. >> Quando conclude le telefonata mi passa il cellulare e lo ripongo in tasca.
<< Scusa ma non me la sentivo proprio di andarci e ho programmato una sorpresa per Isa. Alle cinque devo tornare a casa dove mi aspetta Vicente per la preparazione… Anche se onestamente non so come farò a scacciare questo pensiero e concentrami unicamente sulla serata. Come potrò guardare negli occhi Isa, baciarla, parlarle senza dirle ciò che ho scoperto?! >>
<< Sei matto? Non le devi dire nulla fino a che non avrai in mano delle analisi cliniche che attestino la gravidanza! Getteresti dell’inutile allarmismo! >> Mi suggerisce Lorenzo.
<< Ci vorranno dei giorni, Isabella si accorgerà che qualcosa non va nel mio umore. >>
<< A proposito di Isabella apro una parentesi, hai scoperto come mai si è tirata indietro? >> Mi domanda mentre sorseggia con me il Martini. Nel frattempo ci siamo spostati nella veranda, all’aperto.
<< Avevi ragione tu non riesce a dimenticarsi di quando mi ha sentito fare sesso con Giulia. Le capisci bene le donne! >>
<< Allora accetta un altro consiglio, non dire niente ad Isa fino anche non sarà notizia certa! >>
 
 
Leon
<< Alla buon ora amico! >> Mi rimprovera il mio amico Josè Rodriguez, l’organizzatore di questa raccolta di fondi per beneficenza.
<< Scusa il ritardo, ho fatto il prima che potevo. Come andiamo qui? >> Gli domando. Vedo che la sala è quasi completamente allestita. Stanno terminando l’impianto audio e apparecchiando i tavoli per gli ospiti e donatori.
<< Come vedi abbiamo quasi terminato l’allestimento. >> Mi comunica mentre vediamo avvicinarsi la sua segretaria.
<< Bene! Senti, so che è tardi ma mi chiedevo se ci fosse un posto libero dell’ultimo minuto. Verrò accompagnato stasera. >> Comunico raggiante.
<< E il tuo sorrisetto mi suggerisce che non sarai accompagnato da un tuo socio! Come si chiama? >>
<< Sei sempre pronto a farti gli affari degli altri vero? >> Lo canzono.
<< Devo scrive il nome per l’ingresso! >>
<< Certo! Comunque scrivi Roberta Mora. >>
<< Roberta Mora, fatto. Comunicherò la modifica. >> Annuncia prendendo nota. La sua segretaria si avvicina.
<< Dottor Carissi buon giorno. >>
<< Salve Signora Rosa. >>
<< Signore, ci sono delle modifiche. Il Signore e la Signora Mendoza hanno telefonato per avvertire che non potranno essere presenti questa sera a causa di un problema di salute. Si scusano immensamente e al loro posto verrà il figlio con la sua fidanzata. >>  Queste parole attirano la mia attenzione. Fa che si tratti di Diego ed Isabella, fa che parli di loro!
<< Quale dei due figli e come si chiama la fidanzata? >> Chiede il mio amico alla sua segretaria.
<< Lorenzo Mendoza e Silvia Duarte. >> Annuncia Rosa. Ecco, dovrò averlo tra i piedi anche stasera!
<< Grazie Rosa, spero sia ufficiale questa lista perché devo comunicarla all’entrata e sono stanco di apportare modifiche ai tavoli! >>
<< Giusto per curiosità, dove siederanno Lorenzo Mendoza a la sua fidanzata? >> Mi premuro di sapere. Il mio amico consulta la lista e mi indica che siederanno al tavolo in prima fila, a sinistra.
<< Ed io e Roberta? >>
<< Mmmmh, visti questi cambi potrei spostare in Signor Alcozèr a quel tavolo così accanto a te posso far sedere Roberta, e siete allo stesso tavolo di Mendoza e la signorina Duarte. >>
<< Dono il doppio se ci sposti di tavolo e non ci metti con Mendoza! >> Il mio amico mi guarda con stupore alla mia richiesta ridicola.
<< Dovrei picchiarti per quello che hai detto, qui si raccolgono fondi e non mazzette in cambio di favori. E poi cos’hai, cinque anni? Cos’hai contro Mendoza? >> Mi domanda Josè.
<< E’ una lunga storia. >> Rispondo rassegnato.
<< Comunque mi dispiace ma è tardi per apportare delle modifiche ai tavoli! E poi sono stufo! >> Asserisce dirigendosi verso la hall. Ci mancava questa!
<< Insomma, cos’hai contro Mendoza? >> Mi domanda nuovamente il mio amico mentre lo accompagno verso l’entrata.
<< Roberta, la mia ragazza, è una sua…. Mezza parente diciamo, non sono consanguinei ma il padre di Roberta e Beatrice Mendoza sono amici d’infanzia perciò sono cresciuti insieme. Il problema è che Roberta nutre per lui sentimenti che vanno al di là dell’amicizia. >> Confesso.
<< E nel contempo sta con te? >> Domanda il mio amico. Domanda che ha sapore di giudizio.
<< Non giudicarla in base a questo… Per lui Roberta ha nutrito delle speranze non ricambiate, tutto qui! Io l’ho sempre saputo, lo sapevo quando l’ho conosciuta. >>
<< Certo, non intendo giudicare nessuno! Ma pensa davvero bene a ciò che fai. Se un giorno Lorenzo dovesse guardare Roberta con occhi diversi dall’amicizia? Lei chi sceglierà? >>
<< Spero che quel giorno si sarà innamorata di me. >> Mi domando se queste mie aspettative siano solo illusioni! E se la prospettiva descritta da Josè dovesse verificarsi prima del previsto? Prima che Roberta lo abbia dimenticato?
<< Comunque vedi questa serata come una sorta di opportunità.  Potrai farti un’idea più approfondita del rapporto che li lega, di come Lorenzo guarda la tua ragazza e di come la tua ragazza lo guarda! >> Potrebbe essere un aspetto interessante. Anche se potrei scoprire cose che potrebbero non piacermi.
 
 
Camilla
<< Mamma, non sento ragioni, la festa aspetterà e prima di recarci David ed io faremo un salto lì da voi! La festa aspetterà anche se tu dici che non è nulla e papà sta bene! >> Sentenzio perentoria. Non posso certo condurre la mia giornata come se niente fosse e pensare alla festa dopo aver saputo del malessere di papà.
<< Diego e Lorenzo? Devo avvertirli? >>
<< No figliola, ho chiamato Diego poco fa ed essendo insieme ho potuto parlare con entrambi. >>
<< Verranno anche loro a casa? Sono già passati? >>
<< No, Diego ha detto di essere piuttosto impegnato e Lorenzo dovrà sostituirci a un ricevimenti al quale avevamo promesso di partecipare. E comunque come ti ho detto è tutto sottocontrollo perciò non è il caso che vi presentiate qui in flotta come se fosse il suo capezzale. >>
<< Mamma, non fare battute fuori luogo. Ho deciso che passeremo e così sarà! >>
<< Va bene Cami, papà sarà felice di vedervi! Un ultima cosa… Ha telefonato tua zia da Vienna, arriveranno tutti e tre Martedì pomeriggio. Lena sta attraversando un periodo complicato e vogliono allontanarla da Vienna! >>
<< Cos’ altro ha combinato? >> Chiedo a mia madre, visto che mia cugina non è di certo il modello di ogni virtù!
<< Te lo racconterò questa sera. Ti voglio bene Cami, buon pomeriggio e saluta Roberta. >> Mi augura mia mamma, visto che le ho detto di essere a fare compere con Roberta.
<< Ciao mamma, ti voglio bene anche io! >> La saluto chiudendo la comunicazione. Torno dentro al negozio di parrucchiera e mi accomodo in sala d’aspetto. A quest’ora anche Roby dovrebbe aver finito! Passano pochi secondi e la vedo emergere dal laboratorio. Resto senza parole, è stupenda!
<< Ma quanto ti stanno bene questi capelli! >> Mi complimento. Joe ed io l’abbiamo convinta ad applicare delle extension per allungare i capelli e renderli più folti. Le punte non sono dritte ma a boccolo. Roberta si specchia, se li tocca, si gira sperando di osservarsi da dietro. Penso che si specchierà per un bel po’ di tempo prima di abituarsi alla sua nuova acconciatura!
<< Morirò di fame e uscirò a piedi, non ho neanche più i soldi per fare benzina visto che ho speso una buona parte del mio stipendio per queste extension! >> Si lamenta. Alzo gli occhi al cielo.
<< Stai una favola e vorrei essere presente quando ti vedrà Leon! >> Le faccio l’occhiolino prima di prenderla sotto braccio ed uscire dal negozio.
<< Poco fa ha chiamato mia madre per informarmi che papà non è stato molto bene oggi, un brutto picco di pressione e hanno chiamato il medico per tranquillizzarsi. Stasera passerò da loro prima di andare alla festa a casa di David. >>
<< Per fortuna non si è trattato di nulla di serio! Salutali da parte mia. >> Commenta sbrigativa.
<< Insomma, mi spieghi cos’ hai? E’ da dopo il colloquio privato con Silvia che sei cupa! Cosa vi siete dette? >> Le domando fermandoci poco lontano dal bar dove abbiamo appuntamento con Silvia, Francesco e Isabella.
<< Poco. Sì è scusata per l’incidente di ieri… >>
<< Che incidente? >> Le chiedo disinformata.
<< Ieri in caffetteria camminavo tranquillamente reggendo il mio caffè e Silvia mi ha VOLUTAMENTE fatto lo sgambetto, sono caduta a terra e mi sono rovesciata il caffè addosso. Silvia ha saputo della mia scenetta di quella domenica al golf club. >>
<< Oh, oh. Quindi si sarà resa conto che sei pazzamente innamorata di mio fratello, noi donne sentiamo queste cose e lo sai! >>
<< Dici che non sono riuscita a dissuaderla? In ogni caso se ne accorgerà con il tempo, Lorenzo per me è irraggiungibile per me ed io non voglio vedermi passare davanti i miei anni d’oro sperando che si accorga di me, non ora che ho trovato un uomo splendido come Leon! Non ti ho raccontato che ieri notte, la sera prima che Lorenzo partisse, ha bevuto come una spugna e si è presentato a casa mia, poco dopo che Leon mi ci ha accompagnata. Ha detto di averci seguiti da quando siamo usciti da locale… Ha passato la notte a casa mia. E avrei voluto morire… Non faceva che avvicinarsi a me, abbracciarmi per poi allontanarsi, stava anche per baciarmi… Ho dovuto mandare un messaggio a Silvia con il suo cellulare, fingere di essere lui e dirle che si sentiva poco bene e non potevano vedersi. La mattina dopo ho accompagnato Lorenzo a casa sua a prendere il suo bagaglio e poi all’aeroporto. Quando eravamo a casa sua si è presentata Silvia è sarà stato il vedermi a casa sua di prima mattina che l’ha messa in allarme, diciamo… >>
<< E come ha saputo del golf club? >>
<< Presumo che Lorenzo lo abbia detto a Diego, Diego ad Isabella e lei a Silvia… >>
<< E stava per baciarti. E’ successo altre volte? >>
<< No, solo quella volta ed era ubriaco. Ha detto che era per scherzo! >>
<< E allora ti devi dimenticare di quell’episodio! Ed evitare di soccorrerlo ancora… Leon non potrà accettare che tu lo ospiti ancora per tutta la notte! >> Le suggerisco. Nessun ragazzo lo accetterebbe.
<< Tu hai perfettamente ragione Camilla… Spero solo di riuscire a dimenticarmi di lui… >>
<< Ne parli come se fosse il modello di ogni virtù! Mio fratello è un uomo come un altro, riuscirai a dimenticarlo e a trovare la felicità con qualcuno che ti apprezzi e che ti ama! >> La rincuoro.
<< Grazie amica mia! E spero che quella persona sia Leon. Sto bene insieme a lui. >>
<< Lo spero per te. Mi sta già simpatico questo Leon! >>
<< Sarò felice di presentartelo domani sera! >>
<< Mia madre mi ha informata che Martedì pomeriggio arriveranno i miei zii e Lena. >> Le racconto, cambiando l’argomento di conversazione.
<< Allora dovrai tenerla d’occhio per evitare che si avvicini al tuo David! >>
<< Non mi preoccupa in questo senso. Non credo che David l’accoglierà a braccia aperte visto come si è comportata in passato mia cugina! >>
<< Un altro che non sarà felice di vederla sarà Jimmy. >> Aggiunge Roberta, mentre notiamo che Isa, Silvia e Francesco avvicinarsi al bar dove ci siamo dati appuntamento.
<< Andiamo che ci aspettano. >> Afferma Roberta, avviandosi verso il bar. Un pensiero si fa strada in me: la mia migliore amica si è appena confidata con me, mi racconta tutto ed io le taccio da sempre un segreto come quello che porto dentro.
<< Camilla, ti muovi? >> Mi invita, voltandosi verso di me.
<< Roberta…. Io devo raccontarti una cosa… >>
<< Dimmi, hai una faccia! >> Sì, è ora di sputarlo questo rospo. Oggi con lei e domani con David! Sto per emettere la prima sillaba quando giungono Isabella, Silvia e Francesco.
 
 
 
Silvia
Vediamo Camilla in lontananza ma colei che l’accompagna sembra un’altra persona. Ha un’acconciatura del tutto nuova, si vede percepisce un buono stipendio se può permettersi di rinfoltirsi i capelli. Ed io non ne ho bisogno, ho dei capelli bellissimi!
<< Francesco, che fine hanno fatto i suoi capelli? >> Domanda divertita Camilla. Francesco, sotto nostro consiglio, si è tagliato i capelli corti. Abbiamo pensato che poteva giovare anche alla sua immagine visto il ruolo che ricopre, quella pettinatura da nerd che aveva prima non sono esattamente all’ultimo grido!
<< Me li hanno rubati! Ho quasi freddo. E devo dire che voi siete bellissime, se posso permettermi! >>
<< Ti stanno proprio bene i capelli lunghi Roberta! >> Si complimenta Isabella. Oddio, è quale a prima! Ha solo qualche pelo in più!
<< Vi ringrazio. Cosa pensate di fare adesso? >> Domanda Roberta alla massa. E pensare che dovrò sopportare la sua compagnia ancora per qualche ora!
<< Roberta ed io dovremmo andare in un negozio di intimo e a poi cercare un bel vestito! >> Spiega Camilla. Dove dovrà andare tutta addobbata? E con l’intimo nuovo?
<< Ottimo, perché anche la nostra amica qui dovrebbe fare un po’ di shopping del genere. >> Afferma Francesco riferendosi ad Isabella, mettendola in imbarazzo.
<< Francesco, dai… >> Si lamenta Isabella rosso porpora in volto.
<< Ti porto in un negozio all’ultimo grido! >> Interviene Camilla. Il mio cellulare trilla interrompendo al conversazione.
<< E’ il mio Lorenzo, scusate un secondo! >> Enuncio con un grosso sorriso e ponendo l’accento sul termine “mio”!
<< Amore, cosa stai facendo di bello? >> Lo saluto, prima di allontanarmi del tutto.
<< Due chiacchiere con Diego… e il tuo shopping? >>
<< Stiamo per andare in un negozio di intimo… >>  Sussurro con una certa malizia. Lo sento ridere e poi gli scappa un colpo di tosse.
<< Interessante meta, devo ammetterlo! Spero che coprirai il tutto con un vestito adatto all’occasione. Questa sera siamo invitati a un ricevimento. >> Mi annuncia. Non posso crederci!
<< Cioè te ed io? In pubblico? >> Chiedo conferma. La prima uscita ufficiale in società, davanti ai suoi amici e conoscenti!
<< Sì, tu ed io. Scusa se te lo dico all’ultimo secondo. Dovevano andare i miei ma mio padre si sente poco bene e… >>
<< Poco bene? >> Chiedo allarmata.
<< Sì, ma nulla di grave. Così devo andare io a rappresentare l’Ecomoda. >>
<< Perfetto, hai fatto bene a chiamarmi così posso già pensare a cosa indossare! >>
<< Silvia, ci avviamo, sennò facciamo tardi. >> Mi dice sotto voce Camilla avvicinandosi a me.
<< Va bene. >> Le rispondo, iniziando a camminare.
<< Era mia sorella? >> Mi domanda Lorenzo.
<< Sì, abbiamo incontrato lei e Roberta e ci siamo uniti. >> Gli racconto velocemente.
<< Spero che tu non ce l’abbia ancora con lei… >> Si premura si sapere. Avrei voluto evitare questo discorso di nuovo!
<< Le ho chiesto scusa, se può farti sentire meglio. >> Gli spiego.
<< Ecco brava. A stasera, passo a prenderti alle venti e trenta. >>
<< A stasera! >> Lo saluto, ponendo fine alla conversazione. Dopo di che affretto il passo per raggiungere il gruppo. Prendo sotto braccio Francesco che sta alla mia destra e alla mia sinistra ho Roberta.
<< Era Lorenzo, mi ha avvisata che siamo invitati ad un ricevimento questa sera! >> Non perdo tempo a raccontare, meglio ancora se di fronte a Roberta!
 
 
Lorenzo
Spero solo che Silvia tenga la lingua e le mani a posto! Perché è così convinta che io piaccia a Roberta? Cosa la rende così sicura di questo? Insomma Roberta era ubriaca, tutto lì…. Chissà cosa sarebbe successo che mi avesse davvero baciato… Mi sarei tirato indietro?
<< A cosa pensi con tanta intensità? Ti sta andando a fuoco la testa! >> Commenta Diego, trangugiando un altro martini. Ecco di nuovo quello disturbo allo stomaco! Bevo un sorso per cercare di placarlo.
<< Devo farti una domanda e vorrei che uno non ridessi, due che ci pensassi bene prima di rispondermi… >>
<< Dimmi. >>
<< In tutti questi anni… Hai mai osservato dei comportamenti strani in Roberta? >>
<< Cosa intendi per “strani”? Tipo che prega in arabo a testa in giù? >> Scherza Diego.
<< No, niente non farci caso… >> Cerco di concludere.
<< No, adesso mi spieghi. Ancora la storia del golf club? Non ti sembra di parlare di Roberta un po’ troppo di recente? >>
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Solo che questa mattina parlavi di Leon e di quello che hanno fatto stanotte come un ex ragazzo geloso, tutto qui! >>
La mia reazione a quest’affermazione è una risata dapprima debole e poi più intensa.
<< Diego, dai. La domanda che ti sto ponendo è al contrario, cioè hai mai notato comportamenti in Roberta che ti hanno dato sospetto che possa essere attratta da me? >>
<< Sinceramente no. E’ sempre stata una buona amica… Presente, affettuosa, non si è mai dimenticata un onomastico, ha sempre azzeccato i regali perciò ti conosce bene… A me tutto questo non sembra strano… >>
<< Io vorrei capire perché Silvia sia tanto convinta che Roberta è attratta da me… >>
<< Magari ha notato qualcosa che tu non hai notato. >>
<< Per esempio? >>
<< Non saperi! Forse sa qualcosa su di lei che tu ignori.  E tu come ti sentiresti se Roberta ti dicesse che è attratta da te? Non dico sessualmente, ma che ti ama? >>
L’affermazione di Diego arriva contemporaneamente all’ondata di nausea.
<< Sarebbe assurdo, l’ho sempre considerata un’amica! >> Commento camminando per la stanza e sorseggiando dal bicchiere.
<< Guarda, non saprei cosa dirti. Roberta adesso sta con Leon quindi le possibilità sono due: o sono tutte tue fantasie e di Silvia, oppure sta con Leon per dimenticarsi di te. Tu ragionaci, perché non è neanche normale che ti tormenti tanto se per te lei non significa niente. E anche la tua reazione di stamattina è ben strana. >> Mi consiglia Diego, prima di recarsi ad aprire la porta. Sarà arrivato David. Ho chiesto a Diego se trova strana Roberta e mi viene a dire che quello bizzarro sono io. In fondo cos’ho detto di singolare stamattina? Ho solo detto la mia sul quel tipo! E poi ci sono stati quei brividi… Ripensandoci la nausea è cominciata stamattina….
<< Ciao Lorenzo. >> Saluta David distraendomi dai miei ragionamenti.
<< Ciao, ti servo in martini? >>
<< Sì, grazie. >> Mi avvicino all’isola della cucina e sento Diego e David parlare del mio viaggio e di come sta il mio amico. Cosa mi sta succedendo? Faccio fatica a mandare via l’immagine di quel tipo, di Roberta che emerge in vestaglia dalla stanza da letto, ripenso alla litigata in ascensore e a cosa è successo al golf club.
<< Cosa devi dirmi con tanta urgenza? >> Domanda Diego a David mentre io gli passo il bicchiere.
<< Grazie Lorenzo. Senti Diego andrò dritto al punto. Tu e Giulia quando… quando è iniziata e quando è finita? >> Gli domanda diretto.
<< E’ successo solo un paio di volte… un paio di settimane fa… perché mi poni questa domanda? >> Gli domanda Diego.
<< Te lo chiedo perché quest’oggi mi trovavo a casa dei miei e nel cestino del bagno… ho trovato la scatola di un test di gravidanza. I miei fratelli mi hanno detto che oggi Giulia è stata sempre insieme a Paola… >> Diego si porta le mani contro la fronte.
<< E c’era anche lo stick? >> Domando per conto di mio fratello che si è ammutolito.
<< No… Diego Paola è incinta? >> Domanda David a bruciapelo.
<< Non lo so. Io mi trovavo al supermercato quando le ho sentite parlare del test… Non mi hanno visto… E’ così che l’ho saputo. >>
<< Quindi non conosci il risultato! E non hai provato a chiamare Paola? >>
<< Sì, questa è l’idea migliore, l’attacco diretto. La chiami, le dici che le hai sentite parlare al supermercato e vuoi conoscere l’esito del test! >> Approvo.
<< Dite che sia la via più facile eh? >> Cerca assenso Diego prima di estrarre il cellulare. Dopo qualche istante ci annuncia che il telefono di Paola risulta spento.
<< Io questa sera la vedrò alla festa a casa mia… Se la vedo bere evidentemente non è incinta. >>
<< Ottimo! Fratello dovrai attendere qualche ora e conoscerai la verità in merito! >>
 
 
Alexander
Era da parecchi anni che non mettevo piede qui. Mi avvicino a venti chilometri orari alla scuola, mi trovo nel parcheggio perciò non mi sembra il caso di correre tanto. Mi guardo attorno alla ricerca di un parcheggio quando ne noto uno vuoto, con scatto felino (cosa resa più facile dalle dimensioni ridotte e dalla potenza della mia auto sportiva) mi ci infilo dentro non accorgendomi di aver tagliato la strada ad un’altra macchina che voleva lo stesso parcheggio e stava per entrare, un monovolume con a bordo una coppia matura. Ho rischiato un incidente! Lui, che siede alla guida, suona il claxon.
<< MA CHE MODI SONO?! E SENZA LA FRECCIA INSERITA, PER GIUNTA! >> Scendo immediatamente dall’auto e mi avvicino al signore che nel frattempo abbassa il finestrino.
<< Signore sono mortificato, ero sovrappensiero e non mi sono accorto che stava entrando nel parcheggio! >>
<< Dovrebbe prestare più attenzione quando giuda, giovanotto! >> Mi redarguisce l’uomo. C’è’ qualcosa di familiare in lui! Ha gli stessi occhi di Olga!
<< Giovanotto, ha dei seri problemi di deficit dell’attenzione? >> Mi prende in giro l’uomo, probabilmente notando che ho al testa tra le nuvole.
<< Posso chiederle il suo nome? Il fatto è che mi ricorda una persona che conosco… >> Mi faccio avanti. L’uomo tende la mano.
<< Nicola Mora e la mia signora Leonora. >>
<< Salve. >> Saluta la moglie. Diavolo, sono i genitori di Olga! Stringo anche io la mano al Signor Mora.
<< Piacere, Alexander… >>
<< Alenxander senza cognome? >> Mi domanda Mora.
<< Alenxander Thompson. >> Invento su due piedi!
<< Dubito che sia genitore di uno studente, visto che saranno poco più giovani per lei. Un suo partente prende parte alla partita? >> Mi domanda.
<< No… faccio parte del corpo docenti. >>
<< Mi sembra così giovane! Cosa insegna? >>
<< Matematica! >> Affermo pronunciando il nome della prima materia che mi viene in mente e in cui, fortunatamente, sono bravo. << Adesso se non vi dispiace entro. >> Mi congedo.
<< Ci incontreremo in palestra! >> Saluta il padre di Olga.
<< Signor Mora, signora. >> Saluto. La madre di Olga mi saluta a sua volta e procedo con passo svelto verso l’entrata. Non dovevo mentire così ai genitori di Olga! Avranno di me una pessima opinione quando mi conosceranno! Percorro il lungo corridoio della scuola che in questi anni è stato riverniciato: all’epoca i numeri erano color beige e adesso sono celesti. Da lontano sento già la musica provenire alla palestra la cui entrata si trova in fondo al corridoio. Nella vetrina dei trofei ci sono ancora le mie foto con la coppa del campionato! Durante l’ultimo anno ho portato alla vittoria la mia squadra. Che ricordi!
<< Alex! >> Sento chiamarmi con entusiasmo e so chi è che mi chiama, è la mia piccola! Mi volto e sorridendo la vedo avvicinarsi. Indossa una divisa rossa e bianca con una gonna cortissima, anche se sotto hanno il body. Tra le mani regge due pon pon.
<< Ciao! >> Mi saluta allacciandomi le braccia al collo e baciandomi a stampo.
<< Ciao piccola mia. Sei uno schianto con questo addosso lo sai? >> Le soffio nell’orecchio facendola ridere. << Senti, ho fatto una cazzata! >>
<< Di che tipo? >>
<< Nel parcheggio ho tagliato la strada a tuo padre, per poco non ci andavo addosso. Mi ha chiesto il suo nome visto che aveva qualcosa di familiare e gli ho mentito sul mio, gli ho detto che sono il tuo professore di matematica! >>
<< Oh… E allora siamo in un bel pasticcio! >> Si lamenta allontanandosi da me.
<< Ciao mamma ciao papà, la partita sta per cominciare! >> Mi volto trovandomi davanti i suoi genitori. Suo padre mi studia accuratamente!
<< Ciao figliola, tra poco prendiamo posto. Non mi avevi detto che il professore di matematica era cambiato, dov’è finito il Signor Meyer? >> Domanda suo padre. Intervengo io.
<< Io sono solo un’assistente e supplente! >> Mento.
<< In ogni caso avrei bisogno di scambiare due parole con lei in privato! >> M’invita Nicola Mora. Una goccia di sudore nasce dalla mia nuca e scende lungo la schiena.
<< Papà, non puoi proprio attendere? Sta per iniziare la competizione. >> Afferma Olga nel mero tentativo di fargli cambiare idea.
<< Tuo padre deve solo scambiare con lui poche parole mentre ci avviamo in palestra. Ci vediamo dentro Nicola. Signor professore, alla prossima! >> Saluta la signora prendendo sotto braccio la figlia. Le due si allontanano. In che situazione mi sono infilato?!
<< Vede signor Thompson, io vorrei parlarle del rendimento di mia figlia nella sua materia! >>
<< A… a che proposito? >> Ma che domanda cretina che ho fatto!
<< Come lei saprà mia figlia non ha mai avuto una bella media in matematica. Non come la sorella! La mia primogenita Roberta si è laureata con il massimo dei voti presso la facoltà di Economia e Commercio e occupa il posto di direttore finanziario presso l’Ecomoda, una grossa azienda di Bogotà per cui ho lavorato per tutta la vita! Lei ha ereditato da me l’attitudine per i numeri! >> Mi spiega, riempiendomi la testa di parole!
<< Olga aveva solo bisogno di qualche ora di studio in più, i suoi ultimi compiti sono andati bene e proseguendo così recupererà presto la media! I pomeriggi di studio con la sua amica Donna si sono rivelati utili ad entrambe. >> Azzardo. Dio solo sa come finirà questa storia! Nel frattempo ci avviciniamo alla palestra ed entriamo
<< Dice sul serio? Questa è une bella notizia! >>
<< Certo… Non diventerà un’esperta in finanza ma sarà in grado di diplomarsi. >> Certo che le so dire bene le balle!
<< Non so come ringraziarla, si goda la partita! >>
<< Anche lei! >> Rispondo di rimando con un falso sorriso. Quando si allontana tiro un respiro profondo! Olga, da bordo campo, mi guarda e sarà curiosa di sapere cosa ci siamo detti io e suo padre. Salgo sugli spalti e mi siedo nel primo posto libero che trovo, per confondermi. Vedo quel cretino di ieri sera, l’ex ragazzo di Olga, che mi fulmina con lo sguardo dalla panchina dall’altra parte dal campo. Che idiota!
 
 
 
Nicola
<< Amore non ti sembra strano che un professore, anzi l’assistente di un professore, guidi un’auto come quella? >> Le domando, ponendomi diverse domande circa quel tipo.
<< Insomma quanto potrà mai guadagnare? Di certo non uno stipendio sufficiente a permettersi una macchina così. E’ una cosa che salta gli occhi! >>
<< Magari è di buona famiglia. Ciò che conta è che la nostra bambina si stia impegnando. Vedi, quando va da Donna studiano per davvero, tu e le tue paranoie! >>
<< Io vorrei indagare più a fondo circa questo recupero miracoloso! Quando sarà il prossimo incontro genitori - insegnanti? >>
<< La settimana prossima, Venerdì. >> Mi ricorda mia moglie. Intendo andare personalmente a parlare con il professor Meyer! Mentre ci penso una ragazza che mi sembra di conoscere prende posto davanti a noi. E la sorella di Donna.
<< Signorina Watts, buon pomeriggio! >> Saluta mia moglie a nome di entrambi.
<< Signori Mora, salve. Come state? >> Ci domanda con un sorriso. Che faccia tosta, dopo che ci racconta bugie su bugie su ciò che fa o non fa nostra figlia e che copre tutte le bravate della sorella! Come si fa a crescere qualcuno con questa politica?
<< Insomma, non troppo contenti, abbiamo appena scoperto che Olga non ha recuperato neanche un voto in matematica. >> Intervengo scoccando un’occhiata a mia moglie che alza gli occhi al cielo.
<< Già, neanche a Donna piace molto la matematica evidentemente, così come Olga ha una media piuttosto bassa. Mi auguro che recuperi! >> Commenta lei. Sapevo che c’era qualcosa di strano!
<< Te l’ho detto io che qualcosa non quadra! >> Sussurro a mia moglie.
<< Facciamo svolgere la partita e dopo parlerai personalmente con il professor Meyer! >> Mi risponde lei di rimando. E’ la cosa migliore da fare!
 
 
Roberta
<< Hai fatto? >> Mi domanda Camilla nell’anticamera della cabina di prova, bussando contro la porta a soffietto. Esco titubante. Camilla, chissà come, mi ha convinta a provarmi questo baby doll competo di push-up, perizoma, e reggicalze… Mi sento ridicola!
<< Sei uno schianto, mi ti farei persino io! >> Scherza rendendomi ancora più imbarazzata. Mi trascina verso lo specchio e mi osservo attentamente. Non avevo mai indossato niente del genere!
<< Fari un bel figurone questa sera, e con il vestito che abbiamo scelto sarai la più bella della sala! >> Stento a riconoscermi con questi capelli e questo completo intimo!
<< Dici che mi sta bene? >> Le domando continuando a contemplarmi.
<< Anche tu lo pensi! >> La mia risposta di limita ad un mugugnino. Dal camerino accanto escono Isabella, che indossa un completo simile al mio: il colore è rosa pallido contro il mio blu notte e al posto del perizoma porta una culottes di pizzo; Silvia evidentemente si trova a suo agio con pochi capi addosso visto che indossa una mutanda che non apostroferei come perizoma (il perizoma ha più stoffa!) e un reggiseno rosso fuoco. Isabella cerca di coprirsi con le braccia, in preda all’imbarazzo!
<< Non devi sentirti a disagio, siamo tra donne! >> Le ricorda Silvia.
<< Mi domando cosa stia facendo Francesco qui fuori seduto… Si starà annoiando a morte! >> S’interroga Isabella.
<< Ha ragione, sarà meglio sbrigarci. Fossi in voi comprerei questi completi! >> Consiglio a tutte. Camilla indossa una brasiliana e una canotta di seta color cobalto.
<< Solo se tu compri ciò che hai addosso! Ci fate una foto?! >> Chiede Camilla a Silvia e Isa. Ma è impazzita?!
<< Così svestite? Ma sei matta? >> Mi lamento.
<< Dai, a chi vuoi che la mandi! Siamo così belle che desidero una foto! >>
Mi passa un braccio dietro la schiena cingendomi il fianco con la mano mentre mi metto in posa, rossa come un peperone! Per fortuna la foto dura pochi istanti!
 
 
 
Isabella
Dopo la foto Camilla e Roberta rientrano immediatamente in camerino mentre Silvia ed io restiamo qualche altro istante nell’anticamera.
<< Non avrà le mie misure ma Roberta devo ammettere che può piacere ad un uomo… Io continuo a considerarla una rivale, adesso più che mai! >> Sussurra Silvia. Se solo sapesse!
<< Che sia una bella donna non vuol dire che debba piacere a tutti gli uomini dell’universo o anche io dovrei dormire con un occhio aperto. Di recente non pensi ad altro, la tua sta diventando un’ossessione… Dovresti dare fiducia a Lorenzo e preoccuparti quando ce ne sarà reale motivo… >>
<< Temo davvero che un giorno possa svegliarsi e rendersi conto di averla sempre amata in fondo! >>
<< Senti amica mia; Va bene Lorenzo non sarà l’uomo che ti promette amore dopo poco tempo, che non esterna i suoi sentimenti, ammetto che certe volte è un po’ strano e il suo comportamento da vita a determinati sospetti… ma sostanzialmente hai delle prove che Roberta sia innamorata di lui, che lui provi di più che amicizia o, generalizzando che ti abbia tradita in queste settimane? >> Lei scuote la testa.
<< Cerca di vivere a pieno la vostra storia, cerca di farlo innamorare di te, se è questo che desideri, non di farlo scappare e stancare con la tua gelosia. >> Le consiglio. Nonostante tutti i sospetti che anche io nutro verso il fratello del mio ragazzo… Magari fa solo parte del suo carattere, magari ha bisogno di tempo per aprire il suo cuore e sciogliersi, ed è solo questo il problema! E quando lo farà tratterà la mia amica come una principessa, come fa il mio Diego con me. Da questo punto di vista sono differenti, mi accorgo. Lorenzo non perde facilmente la testa per una donna, ecco dove sta il problema!
<< Hai ragione… >>
<< Questa sera sarà a quel party pieno di belle ragazze lo sai? >>
<< Non mi ci far pensare! >> Mi risponde, portandosi le mani in viso.
<< Sarà una buona occasione per dimostrargli che sai essere matura e sicura di te! E che ti fidi di lui, specie dopo la conversazione che avete avuto oggi. Sarebbe un errore fare una piazzata o perdere il controllo perché qualcuna gli fa gli occhi dolci… >> Non riesco a proseguire la conversazione poiché in camerino entrano due streghe, le peggiori che io abbia mai incontrato! E guarda come sono combinata! Divento rossa come un peperone.
<< Ma guarda un po’ chi si vede, non è un po’ troppo cara la merce di questo negozio per due impiegate? >> Offende beffardamente Paola.
<< Sì, hai ragione. E’ carissima e anche di classe, troppa per una befana senza dignità che strappa al padre appuntamenti d’affari per scodinzolare dietro al suo ex  che non la vuole più. >> Le risponde a tono Silvia. Mi scappa un risolino.
<< Ma come ti permetti, tu non conosci neanche il significato di classe! >> Tuona Paola verso Silvia.
<< E tu ridi pure, non hai neanche la spina dorsale di rispondere, ti nascondi dietro la sottana dalla tua amica o la posizione di Diego! >> Mi rimprovera Giulia.
<< Stando… stando a quello che si dice è qualcun altro che si è sempre nascosta dietro la posizione sociale del mio Diego. >> Rispondo fissando Paola dritto negli occhi. Non credo alle mie parole! Un brivido improvviso mi attraversa la schiena, una scarica di adrenalina mi pervade quando vedo lo sguardo di Paola infiammarsi.
<< Insolente! Sei una pezzente che ha sbattuto le ciglia, aperto le gambe e ha lasciato in tronco il suo povero ragazzo per un dirigente di società, e sarei io la profittatrice?! >> Tuona Paola. L’ho colpita sul vivo!
<< Tu non sai niente di me e il fatto che tiri in ballo persone che non sono presenti, e di cui non sai nulla, mi da un’idea più approfondita del genere di persona che ho davanti! >>
<< MA IO TI STRAPPO TUTTI I CAPELLI, PEZZENTE! >> Strilla Paola, scattando verso di me. E’ uno spintone di Silvia ad allontanarla mentre Giulia cerca di bloccarla e di tranquillizzarla.
<< Paola non è il caso che ti agiti tanto… >> Cerca di calmarla Giulia.
<< Insomma, ti è partita qualche rotella? >> Le domanda Camilla emergendo dal camerino, rivestita, insieme a Roberta.
<< Ad ogni modo le affermazioni di Isabella sono più che vere. A te facevano comodo le conoscenze di mio fratello e della mia famiglia! E non solo a te… >> Le tuona contro Camilla.
<< Cosa vuoi dire? >>
<< E me lo domandi? Mi riferisco a tua madre! Dimmi quanti inviti hai ricevuto in queste settimane dagli amici di Diego? In quanti ti hanno scritto per avere tue notizie? Tu senza di lui non conti niente e lo sai! E’ grazie a lui se hai i conti aperti nei negozi! Va bene, la tua famiglia non avrà problemi economici, potrai mantenere un certo tenore di vita, infatti già il fatto che tenevi conti aperti a suo nome, pur potendo pagare da te, indica quanto profittatrice tu sia! Ma a certe conoscenze, a certe cose non saresti mai arrivata. Diego è un gradino più in alto di te, tu lo sapevi benissimo quella sera in cui ha picchiato il tuo ex ragazzo per difenderti! E tu lo hai preso come un apri porta per una vita nella bella società! >>
<< Non ti senti un po’ troppo presuntuosa Camilla? Io posso avere ciò che hai tu anche senza tuo fratello! >>
<< Ne dubito. E ad ogni modo non lo dimostri visto che desideri così tanto tornare insieme a lui distruggendo la sua felicità con Isabella, una ragazza che non ha nulla da invidiare a te, te lo assicuro! >>
Diego ha picchiato l’ex ragazzo di Paola per conquistarla… Ricordo bene le parole di Diego di quella domenica sera: ha giurato che era la prima volta che picchiava qualcuno per una donna. Che lo ha fatto solo per me nella sua vita.
<< Non capisco perché tu ti rivolga così a me, Cami! Te ed io siamo sempre state buone amiche! >>
<< Sì, prima che partissi senza farti più sentire! Ho avuto bisogno di te mentre eri via ma eri troppo concentrata a farti qualche massaggio o a contemplarti l’ombelico! >>
<< Sapevi che sarei partita! Ci siamo salutate il giorno prima! >>
<< Ed io per te cosa sono stata? Ti ho raccontato la tragedia che ha afflitto la mia nascita, mi davi dell’amica! Nemmeno une telefonata dopo la rottura con Diego! >> S’intromette Roberta.
<< Nemmeno tu hai preso il telefono per sentire come stavo! >>
<< No, non l’ho fatto perché non ne valeva la pena preoccuparsi per una persona che non ha ritenuto necessario fare una telefonata per avvisare una delle sue più care amiche della sua partenza! >> Risponde Roberta.
<< PIANTIAMOLA! >> Intervengo. La notizia appresa poc’anzi da Camilla mi ha devastata. << Ci stiamo rendendo ridicole. >>
<< Isabella ha ragione… >> Mi da man forte Silvia. Sto per entrare nel camerino per cambiarmi quando la voce di Paola mi richiama.
<< Ad ogni modo non finisce qui anzi, questa guerra è appena cominciata bellina. E ti consiglio di indossare casco e ginocchiere! >>
<< Non ne ho bisogno perché non sarò io quella che si farà male. >> Le rispondo prima di chiudere la porta del camerino.
<< Sei stata grande la fuori! >> Commenta Silvia con entusiasmo. << Non l’hai messa a tacere ma ti sei fatta valere! Perché piangi? >>
<< Non sapevo che Diego avesse picchiato il suo ex ragazzo… >>
<< Cosa te ne importa? E’ il passato! >>
<< La sera in cui ci siamo messi insieme Diego ha detto che non aveva mai alzato le mani su un altro uomo per una donna, che sono stata la prima, che l’ha fatto solo per me… >> Le spiego. Come si può dimenticare un episodio simile della propria vita?
<< Ah… magari… >>
<< Non dire “magari se l’è dimenticato” perché mi sembra difficile che si sia dimenticato di un episodio simile, per quanto possa essersi pentito di averlo fatto. E mi fa ancora più male l’opinione che le persone avranno di me… Non sarà solo Paola a farsi dei pregiudizi su di me… La segretaria squattrinata che si fidanza con il rampollo di una ricca famiglia di imprenditori! >>
<< Vuoi un ceffone? Non dire sciocchezze! Ciò che dirà la gente è un problema della gente, la cosa importante è che la famiglia di Diego e l’Ecomoda sa come sei fatta, che bella persona tu sia! E riguardo a questa storia di Diego e della sua bugia dovrai parlare con lui e sentire cos’ha da dire. Vedrai che ci sarà una spiegazione valida! >> Mi rincuora Silvia.


 
Camilla
<< Quella gallina si pentirà di essere entrata qui oggi e di averci parlato così! >> Mi lamento accompagnata da Roby verso la cassa.
<< Cosa intendi fare? >> Mi domanda.
<< Adesso vedrai! Le darò una lezione! >> Le spiego sbrigativamente, avvicinandomi alla cassa a mani vuote.
<< Signorina Mendoza, Signorina Mora che piacere vedervi. Posso darvi una mano nella ricerca di qualcosa di carino? >> Ci domanda gentilmente la capo commessa.
<< Per la verità abbiamo già provato dei completi, ma non credo che acquisteremo oggi! >> Affermo con aria altezzosa e risentita. La commessa diventa tutta rossa e si tormenta le mani.
<< Posso chiederle se c’era qualche problema con gli articoli? Possiamo risolverlo. >>
<< No, non è questo, ciò che ho provato era perfetto. Il problema è che non sono più dell’umore di fare acquisti qui da voi e mi domando come possa essere possibile che nessuno abbia sentito ciò che è successo nel camerino e che nessuno sia intervenuto! >>
<< Per la verità non so di cosa parl…>>
<< Conosce la Signorina Ribeiro? >>
<< Certamente, vi ho visto spesse volte insieme, è entrata poco fa ne negozio. >>
<< Lo so. Lei avrà letto i giornali saprá che, dopo la sua rottura con mio fratello Diego, non corre buon sangue sulle famiglie… La Signorina Ribeiro è entrata nel camerino dove io, Roberta Mora, Isabella Carissi che è la nuova fidanzata di mio fratello nel caso non lo sapesse e la nostra amica Silvia Duarte stavamo facendo le nostre prove. Ha fatto una piazzata davvero imbarazzante, ha offeso tutte noi dando vita a un evento davvero spiacevole. Speravamo nell’intervento di qualcuno e mi sembra assurdo che vaghi indisturbata in un negozio di questo livello se non sa darsi un contegno! >>
<< Non avevamo alcuna idea di quanto successo, sono mortificata! Mi scusi l’indiscrezione, quindi mi sta dicendo che la Signorina Ribeiro che suo fratello si sono lasciati? >> Mi chiede sotto voce.
<< Gliel’ho appena detto, ed è su tutte le riviste. >> Le rispondo quando si avvicinano Isabella e Silvia.
<< Le presento Isabella Carissi e Silvia Duarte, che è la fidanzata di mio fratello Lorenzo! >>
<< Molto piacere mi chiamo Carmen del la Cuesta e sono la capo commessa del reparto. Vorrei porgervi le mie scuse per quanto successo e per la falla creatasi nella sicurezza! E complimenti per i vostri fidanzamenti. >>
<< La ringraziamo… >> Commenta sbrigativamente Isabella. Mi sembra confusa! Le strizzo l’occhio.
<< Signorina Mendoza credo che ci sia un altro problema da affrontare circa il conto della Signorina Ribeiro! >>
<< Non capisco, non è di certo un mio problema. >>
<< Vede la Signorina qualche tempo fa ha aperto un conto presso il nostro negozio, lasciando detto che sarebbe passato suo fratello a saldarlo. Come dobbiamo comportarci? >>
<< Le consiglio di prendere accordi con la Signorina perché le posso assicurare che mio fratello non salderà un bel niente! Buona giornata. >> La saluto girandole la schiena. Quando mi richiama, sorrido soddisfatta!
<< Aaspetti Signorina Mendoza, vorrei porgere a tutte voi le scuse del negozio applicando lo sconto del 35% sui vostri acquisti! >> Ci offre la capo commessa. Ci penso per qualche istante prima di accettare.
<< Avevo provato un completino di seta. >> Le spiego.
<< A me piaceva un baby-doll, color blu notte! >> Interviene Roberta.
 
 
 
Paola
Quelle piccole insolenti e pezzenti! Dire a ME che non ho classe! Loro che di classe hanno visto solo quella della squallida scuola pubblica che hanno frequentato!
<< Lorenzo non ha alcun gusto in fatto di donne, quella Silvia starebbe bene in uno zoo! >> Commenta Giulia mentre ci avviciniamo alla cassa con i nostri acquisti. Pare che la combriccola se ne sia andata, le avranno cacciate per lo schiamazzo fatto!
<< E la sua mica piegata sulle ginocchia a pulire il pavimento dove passiamo! >> Rincaro la dose. Sono imbestialita!
<< Buon giorno, oggi prendiamo queste cose, i miei articoli potete segnarli sul conto aperto, come sempre! >>
<< Buongiorno Signorina Valencia e Ribeiro. Credo ci sia un problema con il conto, le devo chiedere di saldarlo! >> Mi spiega senza mezzi termini Carmen. Mi coglie impreparata e divento paonazza perché dietro di me c’è una signora che potrebbe sentire questa conversazione. Mi avvicino a Carmen per poter abbassare il tono di voce.
<< Io sono una vostra ottima cliente e come sa non ho problemi economici, è indecente questa richiesta. >>
<< Il problema è molto semplice… Al tempo lei ha aperto il conto a nome di Diego Mendoza dicendo che sarebbe passato lui a saldarlo, ma alla luce dei fatti… >> Cerca di spiegarsi. Sento il mio viso avvampare per l’umiliazione ma cerco di darmi un contegno!
<< Quali fatti? >>  Domando.
<< Ho appreso dalle riviste della vostra rottura, mi dispiace immensamente Signorina, perciò il negozio ha bisogno del salto totale. >> Deglutisco porgendole la mia carta di credito.
<< Tenga. Ad ogni modo le posso assicurare che ciò che dicono i giornali sono tutte dicerie, il signor Mendoza ed io stiamo affrontando un brutto periodo ma presto tutto si sistemerà. >>
<< Non ne dubito. >> Commenta Carmen con un sorriso tirato mentre mi passa il piccolo tablet su cui digito il PIN della mia carta per autorizzare il pagamento.
<< Vorrei inoltre chiederle una cortesia, di tenere un comportamento diverso quando tornerà da noi, la direzione non accetta certi disordini. Molti clienti hanno sentito le sue grida provenire dal camerino e si sono lamentati. >>
Osservo la signora la quale, da brutta pettegola, si è sposta accanto a me per origliare meglio la conversazione! La signora mi squadra da testa a piedi. Esco dal negozio senza salutare. Sono imbufalita, non mi sono mai sentita così umiliata!
<< Paoletta? Come ti senti? >>
<< Non sono mai stata umiliata così… >> Commento sull’orlo di una crisi di pianto.
<< “Molti clienti si sono lamentati”. Col cavolo! Scommetto quello che vuoi che quelle quattro vipere hanno detto qualcosa a Carmen! >> Sbotto!
<< La penso anche io così, le avranno riferito ciò che è successo nel camerino addossando tutta la colpa a te! >> Commenta Giulia.
<< Sai cosa ti dico Giulia? Quella maledetta vuole la guerra e l’avrà! >>
<< Io un’idea ce l’avrei! Ma devi essere pronta a tutto! >>
<< Cos’hai in mente? >> Mi domanda con una certa curiosità. Mi avvicino al suo orecchio per sussurrarle la mia idea.
 
 
Nicola
La squadra della scuola ha vinto e si sentono i festeggiamenti che hanno luogo in palestra e fuori dalla scuola. Mia moglie ed io siamo nel corridoio che aspettiamo di parlare con Meyer che al momento è impegnato in un’altra conversazione.
<< Guarda lì Nicola! >> Mi ordina mia moglie indicando con il dito una foto nella vetrina dei trofei. Riconosco nella foto il ragazzo di poco fa quello dell’auto sportiva!
<< Dici che era uno studente di questa scuola? >> Si domanda mia moglie.
<< Probabilmente… Ma di sicuro non è l’assistente di Mayer e ci ha mentito sul suo nome! Guarda cosa c’è scritto sotto! >>
<< Alenxader McNamara, Maggio 2019. >> Legge ad alta voce mia moglie.
<< Perché questo nome non mi suona nuovo? >> Si domanda.
<< Perché è il figlio di Marcella Valencia! >> Affermo stupefatto.
<< Credi davvero? >>
<< Non è che lo credo, è così! Non lo avevo riconosciuto di persona ma il cognome è quello! E’ il cognome del marito di Marcella, il patrigno di Alexander. >> Affermo.
<< Nicola ma… cosa centra questo ragazzo con nostra figlia? >> Domanda mia moglie gettando benzina sul rogo.
<< Non lo so ma intendo trovarlo ed evirarlo! >> Affermo irato quando ci accorgiamo che Meyer sta congedando i suoi interlocutori.
<< Signori Mora, che piacere, come state? >>
<< Molto bene,grazie professore. >> Lo salutiamo stringendogli la mano.
<< Vi avrei parlato al colloquio della prossima settimana, la situazione è abbastanza grave, se Olga non recupererà la materia potrebbe essere in serio pericolo il suo futuro accademico! >> Ci informa il professore. Altro che assistente! Quel cretino ha riconosciuto in noi i genitori di Olga e ci ha rifilato delle balle, e lo stesso ha fatto nostra figlia prima della partita!
<< Olga potrebbe giocarsi l’ammissione al college? >>
<< Proprio così signora Mora. >>
 << Una domanda se non le dispiace… Conosce il ragazzo nella foto? >> Domando al professore che avendo alle spalle molti anni di servizio dovrebbe averlo avuto come studente.
<< Certamente, è Alex, è stata la nostra stella della squadre di calcio. Si è diplomato con il massimo dei voti nel 2019 e al momento dirige una nota agenzia pubblicitaria al fianco del padre. Era un ragazzo esuberante ma didatticamente parlando irreprensibile. >>
<< Si ricorda il nome della madre? >>
<< Marcella Valencia. Come mai mi ponete queste domande? >> Domanda con cortesia il professore. Quando la trovo la chiudo a chiave in camera sua e sbarro la finestra!
 
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 38.
 
 
 
Eccomi tornata con questo aggiornamento. Come vedete con tutta questa carne al fuoco facciamo un bel barbecue!
Come si comporterà Nicola con Alex e Olga? Lo scontro sarà tanto duro?
Cosa staranno escogitando Giulia e Paola? Vi è piaciuta la lezione che Camilla ha dato a Paola?
Isabella come affronterà questa piccola bugia di Diego? E lui le racconterà subito del dubbio sulla gravidanza di Paola? Cosa farà Paola quando riaccenderà il cellulare e vedrà il tentativo di chiamata di Diego?
David riuscirà a scoprire che Paola non è incinta?
Maria e MariaPaola riusciranno a parlare con Paola e a riferirle quanto scoperto tramite Gonzalo? Paola a quel punto metterà da parte l’ossessione per Diego?
Come andrà la festa dai Valencia, la serata di Diego e Isa, il party di beneficenza e la cena da Marcella?

La festa di compleanno con annessi e connessi come andrà? Cosa accadrà quando Cèsar rimetterà piede in città? E come reagirà Armando quando scoprirà che Mario a suo tempo è stato con Marcella e ci ha fatto un figlio? Marcella scoprirà la tresca tra suo marito e Kelly?
Che fine ha fatto Daniele?? Cosa accadrà tra lui e Patty? Eh eh…
Saranno capitoli pieni! Alla prossima!
 
 
   
 
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