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Autore: Mew_vale    11/05/2016    1 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 39.
 
 
Isabella
Non capisco…. Per quale motivo Diego mi ha detto quella piccola bugia? Può sembrare una cosa banale per altre persone ma per me conta molto. Sì, mi faceva sentire speciale il fatto che ha perso le staffe in quel modo solo per me!
<< Isabella si sente bene? La vedo giù di corda. >> mi domanda Lorenzo, che mi ha gentilmente dato un passaggio fino a casa di Diego, osservandomi dallo specchietto retrovisore.
<< Niente di preoccupante e può darmi del tu! >> Lo invito.
<< Vale anche per te allora. >> Mi risponde. Dopo una svolta giungiamo sotto il palazzo dove si trova l’attico di Diego.
<< Grazie Lorenzo, passate una bellissima serata! >>
<< E tu ricordati ciò che ci siamo dette! >> Mi rammenta Silvia.
<< Vale anche per te! >> Le ricordo, scendendo dall’auto. Mi avvicino al citofono e premo il bottone accanto all’adesivo con su scritto “Mendoza”. Quando sento la serratura del portone scattare entro nel palazzo. Dietro di me entra un’altra coppia ed accediamo tutti nell’ascensore. Abiteranno nel palazzo?
<< A che piano va signorina? >> Mi domanda lei.
<< Attico. >> Rispondo. La signorina spinge il bottone con su scritto “6” e poi quello con su scritto “A”. Sono dietro di loro e, anche se l’ascensore è grande e parlano sottovoce, sento cosa si dicono.
<< All’attico vive DiegoArmando Mendoza, il presidente delle note industrie Ecomoda. >>
<< Sono i soci del Ministro Valencia, giusto? >> Domanda lui. Lei annuisce.
<< Diego, dopo aver promesso le nozze a Paola Ribeiro Solari, l’ha lasciata in tronco! >> Racconta la tipa al suo interlocutore.
<< Sarebbe questa ragazza? >>
<< No, lei è la sua nuova ragazza, l’ho letto su facebook. Si dice che abbia cominciato questa relazione mentre stava con Paola! >>
E’ questo che si dice in giro? Sono stata etichettata come “amante”? Stringo più forte i manici della borsetta di cartone della boutique in cui ho comprato il completino intimo scontatissimo, grazie a Camilla. Fortunatamente l’ascensore arriva al sesto piano e questi due pettegoli scendono.
<< Buona sera. >> Salutano in coro. Io mi limito a un sorriso tirato e imbarazzato. Silvia ha ragione nel dire che non deve importarmi dell’opinione che una massa di sconosciuti hanno di me, ciò che conta è che Camilla, Lorenzo, i loro genitori e i loro intimi amici abbiano di me un’opinione buona e vera… Tuttavia devo prepararmi al peggio, a leggere di me determinate cose! Se mi avessero detto che un giorno sarei diventata tema di pettegolezzi come i VIP sarei scoppiata in una fragorosa risata!
L’ascensore arriva all’attico, percorro il corto corridoio che lo separa dalla porta d’entrata e busso.
<< Diego? Sono arrivata. >> Dico ad alta voce, ma nessuno viene ad aprirmi. Spingo la maniglia e la porta si apre. Come mai l’ha lasciata aperta? Le luci sono spente e la casa sarebbe immersa nel più totale buio se non fosse per le candele posizionate qua e la e il sentiero delineato da lumini (per i quali Diego ha una passione evidentemente) e cosparso di petali rossi e rosa. Sorrido e posso la borsa e le buste accanto alla porta per poi seguire il sentiero fino in cucina, dove c’è un tavolino rotondo apparecchiato per due. Ha fatto tutto questo per me! Per me! Mi sento una cretina! Cosa m’importa se ha alzato le mani su un altro uomo solo per me o per quante altre prima di me? Lui adesso sta con me, lui ha lasciato una donna come lei per stare con me, che si sparli pure di me… Intanto sono io ad aver fatto breccia nel suo cuore, io e nessuna di quelle ragazze invidiose che tanto sparleranno di me! Mi guardo intorno ma Diego non si vede.
<< Amore? >> Chiamo, con gli occhi lucidi e le guance rosse. Mi avvicino al tavolino e leggo il biglietto ripiegato accanto al bicchiere.
 
Amore mio,
lo so che ci siamo conosciuti solo due settimane fa , lo so che non mi sono presentato a te come l’uomo migliore del mondo, lo so che tutti i dubbi che nutri (o nutrivi) su di me gli ho creati io. Questa serata è dedicata a noi. Voglio conoscerti meglio, voglio tenerti stretta tra le braccia, voglio vederti arrossire quando ti faccio un complimento, voglio conoscere le tue paure e i tuoi desideri… E questo lo voglio fare non solo stasera ma in tutte le giornate della mia vita.
Qualunque cosa accadrà ricordati che amo solo te e sempre sarà così, Diego.
P.S.: E adesso togli l’oscurità dai vetri e guarda all’esterno!

 
Poso il biglietto, dove è caduta una lacrima di gioia quindi mi avvicino alla pulsantiera al lato della porta finestra. Premo il pulsante apposito e i vetri diventano trasparenti. Sorrido quando vedo Diego a bordo piscina che regge un mazzo di rose, un altro! Indossa il costume da bagno a bermuda e una maglia a maniche lunghe. Il terrazzo è stato coperto da un gazebo decorato da una coltre di lucine e dalla piscina si alza del vapore. Ha fatto tutto questo in un pomeriggio?
<< Come sei riuscito a fare tutto in poche ore? >> Gli domando andandogli incontro. Afferro il mazzo di rose e le odoro.
<< Sono pieno di sorprese, e sono tutte per te! >>
<< E’ tutto bellissimo! E’ qualcosa che vorrebbe ogni ragazza ma non devi fare tutto questo per fare colpo di me… >>
<< Io lo faccio perché voglio renderti felice, voglio coccolarti, voglio che ogni minuto insieme sia memorabile e perché ho diverse cose da farmi perdonare… >> Mi risponde, avvolgendomi i fianchi con le braccia. Scuoto la testa.
<< Poco fa ho realizzato che quello che hai fatto o non hai fatto in passato non permetterò che diventi un problema per la nostra relazione! >> Gli racconto orgogliosa di me, quando noto il suo volto rabbuiarsi.
<< Ti riferisci a qualcosa in particolare? >> Mi domanda.
<< Parlo di Paola, oggi pomeriggio ci siamo incontrate. >> Inizio a spiegargli. Lui mi lascia andare.
<< E… e cosa ti ha detto? >> Mi domanda piuttosto preoccupato! Ovviamente teme che le affermazioni di quella megera possano portarmi lontano da lui.
<< Cosa ho detto io a lei vorrai dire! Mi trovavo con Silvia nel camerino di un negozio piuttosto costoso, un negozio che frequenta tua sorella. Sono entrate Giulia e Paola e  quest’ultima ha subito cominciato ad offenderci dicendo che siamo delle poveracce e che in quel luogo eravamo fuori posto… Silvia le ha risposto per le rime e quando Giulia ha asserito che mi sono messa con te per opportunismo non ho potuto stare zitta e ho sottolineato che l’unica opportunista nella stanza era Paola… A quel punto tua sorella è emersa dal camerino di prova con Roberta e ha proseguito la conversazione per mio conto. Prima di separarci Paola mi ha dichiarato guerra, sicura del fatto che la perderò… Mi ha suggerito di indossare ginocchiere e casco io le ho risposto che serviranno a colei che si farà male che non sarò io… >> Racconto a Diego. Alla fine dal mio resoconto su questo incontro lui mi avvolge tra le sue braccia e mi bacia con trasporto, le sue labbra carnose e calde cancellano il cattivo umore che avevo fino a poco prima di varcare la soglia di casa sua.
<< Ricordati di questa giornata, ricordati di quello che le hai detto! Ricordati che lei non può vincere, non permettere che ci separi! >> Mi sussurra con voce strozzata accarezzando le mie guance con le sue mani.
<< Diego, cosa succede? >> Gli domando. Lui scuote la testa.
<< Voglio che mi prometti che niente di quello che succederà che coinvolgerà Paola ti farà allontanare da me! >>
<< Cosa dovrebbe succedere? Solo se tu mi tradissi con lei o tornassi con lei… >> Non faccio in tempo a terminare la frase che Diego mi tappa la bocca con un bacio per poi avvolgermi stretta.
<< Non accadrà mai una cosa simile… Io amerò sempre e solo te, piccola mia! >> Appoggio la gota contro il suo petto beandomi del calore del suo corpo.
<< Certo che le sorprese le prepari proprio bene! Non ho sospettano tutta né ieri sera né oggi! >>
<< Vuoi la verità? Quella di stasera è stata programmata con un anticipo maggiore, ieri sera invece ho cercato su due piedi una soluzione efficace dopo quanto sera successo con Paola… L’ho progettata su due piedi e per fortuna ho incrociato Francesco che mi ha aiutato, uscendo dal ufficio! >>
<< E anche oggi c’è lo zampino di Francesco? >> Mi domando divertita!
<< No, nessuno sapeva nulla di stasera! >>
<< Non per dubitare di te… Ma davvero hai fatto tutto da solo? >> Gli domando guardandomi intorno, Diego si morde un labbro e intuisco quale sia la risposta.
<< E chi è la tua fata madrina? >> Gli domando. Quella che trasforma una zucca in carrozza, uno straccio in un vestito da principessa e un appartamento in una SPA con intimo ristorante!
<< Fato padrino, semmai! Ad ogni modo non ti dirò mai di chi si tratta, mi riservo il diritto di farti altre sorprese segrete! >> Mi risponde sorridendo alternando le parole a dei baci a stampo mentre lentamente rientriamo in casa.
<< Adesso, se non ti dispiace, vorrei che ti accomodassi a tavola! >> M’invita, sposando la sedia.
<< Prima devo fare una cosa… >> Gli dico misteriosa, pensando al completino intimo nuovo che giace nella busta all’ingresso. Non so che epilogo avrà la serata ma lo voglio indossare!
<< Che cosa? >> Domanda curioso.
<< Devo solo andare al bagno e torno tra due minuti. >> Gli spiego baciandogli le labbra.
<< Ti amo Diego… Ti ho amato dal primo istante e ho promesso a me stessa che non mi lascerò più trasportare da quello che dice quella megera di Paola… Non le permetterò di prendere il sopravvento. >> Sorride davanti alla mia affermazione mi bacia con dolcezza.
<< Ti amo anch’io. >>
 
 
 
Nicola
<< L’hai trovata? >> Domando a mia moglie che torna dallo spogliatoio femminile. Scuote la testa.
<< E’ scappata via quindi! Per evitaci! >>
<< Nicola, calmati! >> M’invita Leonora accarezzandomi una spalla, notando la mia irrequietudine.
<< NON DIRMI DI CALMARMI CHE FAI PEGGIO! Stavolta scoppia una guerra, ti avviso! >>
<< Nicola! >> Mi redarguisce. In effetti sto dando spettacolo, noto che delle persone mi guardano.
<< Che si prendessero gli affari loro. >> Commento, estraendo il telefonino dalla tasca per rispondere ad una chiamata. Premo distrattamente il tasto verde senza guardare chi è.
<< Pronto chi mi disturba? >> Chiedo in modo maleducato.
<< Papà ciao, va tutto bene? >> Mi chiede il mio secondogenito.
<< Ciao Cèsar! Non proprio… Problemi con tua sorella Olga… >> Gli racconto in modo sbrigativo. Non voglio che si prenda pena e si preoccupi mentre è in viaggio!
<< Gravi? Cosa succede? >>
<< Magari ne riparliamo, è una storia molto lunga. Che ore sono in Spagna? >> Gli domando,quando sento come la voce di un alto parlante che annuncia il ritardo di un volo.
<< Sono le due di notte! >>
<< Dove ti trovi? >> Gli domando con curiosità.
<< All’aeroporto, sto tornando a Bogotà. Ho il volo tra qualche ora, di mattina presto e piena notte da voi. >>
<< Torni a Bogotà? Ci fa piacere! Ti saluta mamma! >>
<< Salutala… >>
<< Finisce già il tuo progetto del videogioco? >> Gli domando. Sembrava l’occasione della sua vita, per la seconda volta!
<< E’ una lunga storia papà… >>
<< Vi deciderete spero se crearlo o no questo gioco! La menate da anni! >>
<< Credo che abbandonerò il progetto in modo definitivo! Voi cosa state facendo? >>
<< E’ appena finita una partita, siamo stati a vedere tua sorella la quale si è data alla macchina per non affrontarci. Non ti dico cos’ ha combinato!... Leonora, lasciami dire! >>
<< Avanti… cosa succede? >>
<< Abbiamo motivo di credere che tua sorella di diciotto anni abbia intrecciato una relazione amorosa con il figlio di Marcella Valencia, che di anni ne ha nove di più! >>
<< Ah! “Avete motivo di credere” significa che è certo o che sono delle vostre supposizioni? >>
<< Il tipo in questione ci ha detto di essere l’assistente del professore di matematica e che tua sorella stava prendendo degli ottimi voti! Invece così non è visto che Meyer, il professore di matematica, ci ha detto che rischia di perdere l’anno! Inoltre c’era una foto del ragazzo nella vetrina dei trofei e il professore ha confermato che é il figlio di Marcella. >>
<< Evidentemente vi ha riconosciuti e ha inventato la prima cosa che gli è venuta in mente per non dover affrontare una presentazione ufficiale…. >>
<< E allora doveva evitare di venire qui se non voleva incontrarci. Quando trovo tua sorella…! >>
<< Nicola! >> Si lamenta mia moglie mentre metto in moto l’auto.
<< Senti papà vedo se possono cambiarmi il biglietto, se non sbaglio un’ora dopo parte un volo per Miami, e faccio un salto prima di tornare a Bogotà. >>
<< Mi daresti una mano! >>
<< Nel frattempo tu non fare il padre padrone come sempre! >>
<< Padre padrone? Tua sorella adolescente snobba la scuola, mente alla famiglia, esce con un uomo molto più grande ed io sono cattivo?! >>
<< Adesso basta Nicola, lo stai trattando come se fosse colpa sua! Ciao amore di mamma. >> Afferma mia moglie strappandomi il telefono dalle mani. La conversazione dura trenta secondi.
<< Non era necessario alterarsi così con Cèsar…. >>
<< Sono nervoso amore! E non capisco come tu possa stare così tranquilla… Nostra figlia non si da un tono è chissà dov’è, con un uomo maggiorenne e più maturo a tutti i livelli, e a te non frega niente! >>
<< NON OFFENDERMI NICOLA! Non è vero che non mi frega nulla, cerco di mantenere la calma e vorrei sentire cos’ha da dire Olga prima di esplodere, se necessario. Questo ragazzo è indubbiamente più maturo ed esperto ma forse l’ama davvero e Marcella lo avrà cresciuto con dei principi, non è una persona malvagia! Cosa ne sappiamo? Lo conosciamo? >>
<< Ok, scusami amore. Pensiamo a trovare nostra figlia, per iniziare! Passami il cellulare e collega l’auricolare. >>
 << A chi telefoni? >> Mi domanda, apprestandosi a ubbidire.
<< Tra poco vedrai! >>
 
 
Lorenzo
Non indosso lo smoking da molto tempo per ciò ci metto un pò per ricordarmi come si allaccia il papillon. Quanto emergo dal guardaroba Silvia è in camera mia,davanti allo specchio,che si ritocca il rossetto. Per la serata ha indossato un abito nero, lungo, a sirena con il corpetto a cuore. Come modello ricorda un abito da sposa nero anziché bianco. Appartiene alla scorsa collazione; Ho fatto un salto in magazzino e l’ho prelevato per regagliarlelo e devo dire che le sta da Dio. Ha disciplinato i ricci con la piastra per poi legare il tutto in uno chignon a ciambella. Non ne sarò innamorato ma Silvia è ovviamente una ragazza in gamba, è bellissima, è la tipica donna che ogni uomo desidera al proprio fianco e questo mi fa sentire ancora di più in colpa nei suoi confronti!
<< Sei bellissima sai? >> Le dico, dalla soglia del guardaroba dove mi sono fermato.
<< Anche tu lo sei. >> Risponde, venendomi incontro.
<< Sarai la più bella della sala, non c’è dubbio! >> Sorride davanti alla mia affermazione.
<< Vorrei che fossi sempre così! >>
<< Così come? >> Le domando, pur sapendo cosa vuole dire.
<< Tenero e pieno di attenzioni! >>
<< Avrai capito che non perdo la testa per una donna. >> Le ricordo. Lei annuisce.
<< E allora questa sarà la mia missione… >> Conclude, baciandomi. Mi accadrà mai di perdere la testa per amore di una donna?
 
 
 
Marcella
La cena è pronta, non ci resta che sistemare la tavola.
<< Patrizia, aggiungi un coperto da quella parte così evitiamo che da questo lato si stia troppo stretti. >> La suggerisco mentre Russell torna dalla cucina con il centrotavola. Per tutto il giorno non ha fatto altro che guardare quel cellulare!
<< Se ti cade dovrai cercare un negozio aperto che ne venda un altro! >> Gli ricordo. Cos’avrà tanto da fare con quel cellulare?
<< Scusa, stavo rispondendo ad una e-mail di lavoro. >> Si giustifica posizionando il centrotavola per poi tornare in cucina.
<< Vado a prendere i calici. >>
<< Però questo lo lasci qui, ci manca solo che mandi in mille pezzi i calici in cristallo di Boemia! >> Gli dico, strappandogli il cellulare dalle mani e appoggiandolo sul tavolo.
<< Io ci avrei già guardato dentro! >> Mi sussurra Patrizia riferendosi al cellulare di Russell. Che idea assurda!
<< Io mi fido di mio marito, se dice che sono e-mail di lavoro sarà così! >>
<< Deve aver risposto a molte e-mail allora e alcune divertenti, visto che sorride quando le legge! Gli inviano delle barzellette? >> Ironizza Patrizia. A forza di ascoltarla dei matrimoni potrebbero sfasciarsi, ma non il mio!
<< Mio marito non mi tradisce Patrizia, due volte nella vita sarebbe una maledizione! >> Le rispondo, riferendomi ad Armando. Il mio telefonino squilla e guardo sul display chi mi telefona.
<< E’ Nicola Mora. >> Annuncio. Patrizia si avvicina a me.
<< E cosa vuole? >> Si domanda.
<< Come faccio a saperlo? Riguarderà l’azienda, meglio che risponda. Pronto, Nicola? >>
<< Marcella buona sera, perdonami se ti disturbo ad ora di cena. >>
<< Non mi disturbi, sono principalmente sorpresa della tua telefonata considerando che, pur vivendo nella stessa città, non abbiamo rapporti! >>
<< Se le cose stanno come penso i rapporti tra di noi si intensificheranno molto presto! >>
<< Cosa vuoi dire? >> Gli domando. Nicola mi racconta nel dettaglio ciò che è successo e che coinvolge mio figlio. Mi racconta del quasi incidente, della bugia che ha raccontato e del fatto che sua figlia Olga si sia dileguata.
<< E questo è tutto! Vorrei sapere se tuo figlio si trova lì con te perché vorrei parlarci, voglio sapere dov’è mia figlia! >>
<< Nicola, non sapevo che i due ragazzi si conoscessero figurati che si frequentassero! Tua figlia per caso ha capelli ricci, castani? >>
<< Sì! >> Mi conferma. Che sia la ragazza che ho incontrato nell’ufficio di mio figlio e che è scappata via di corsa?
<< Penso di averla incontrata qualche giorno fa nell’ufficio di mio figlio, appena mi ha vista è scappata via! >>
<< Tuo figlio è lì? Posso parlarci? >> Mi domanda di nuovo, ignorando quanto ho appena raccontato.
<< No,non si trova a casa. Non lo vedo e non lo sento da questo pomeriggio. Se i due sono insieme ti posso assicurare che tua figlia sta bene, Alex è un bravo ragazzo anche se si è presentato in modo sconveniente a te! >>
<< Senza offesa Marcella, può essere anche Nelson Mandela premio Nobel per la pace ma ha nove anni in più di mia figlia e non accetto che sia via con mia figlia di sabato sera in una città come Miami! >>
<< Capisco che tu possa essere alterato, ma non conosci mio figlio. E’ un ragazzo serio, ha la testa sulle spalle e se esce con tua figlia si vede che le vuole bene! >>
<< Forse non parliamo la stessa lingua Marcella… Non voglio che mia figlia frequenti un ragazzo così grande che semina bugie per giunta! Tuo figlio ha le porte aperte in tutti i locali della città e chissà dove potrebbe portarla! >>
<< No, decisamente non ci capiamo! Ti ho appena detto che Alex è un ragazzo assennato, non porterebbe tua figlia in un locale vietato ai minori! Ad ogni modo appena avrò sue notizie gli chiederò immediatamente dove si trova Olga e ti telefonerò! >>
<< Ti ringrazio Marcella. >>
<< Ti devo lasciare Nicola, ti prometto che ti farò avere notizie e tu fai lo stesso quando trovi tua figlia! >>
<< A presto. >> Mi saluta ponendo fine alla conversazione. Patrizia, MariaBeatrice e Russell mi guardano incuriositi.
<< Quindi Nicola Mora diventerà nostro consuocero? >> Mi domanda Russell.
<< Mi taglierò le vene se così dovesse essere! >> Commento. Ma chi crede che sia mio figlio?! Jack the ripper?! Spero che quella ragazza chiami suo padre al più presto e che mio figlio non faccia niente di stupido, che si ricordi di essere in compagnia di una minorenne! Provo a chiamarlo ma scatta la segreteria… ottimo, ci manca solo che Nicola mi tartassi di telefonate per tutta la sera!
 
 
Camilla
David scoppia in una risata quando termino il racconto di quanto accaduto questo pomeriggio nel negozio di intimo.
<< Sarà inferocita Paola! >> Commenta.
<< Se l’è cercata! Come se una persona che non guadagna uno stipendio da dirigente non potesse togliersi uno sfizio e acquistare qualcosa di costoso ogni tanto… Ma dove vive?! >>
<< Ha fatto bene Isabella ha risponderle indietro, dovrà tirare fuori la grinta! Qualcosa mi dice che la incontrerà ancora! >>
<< Lo penso anche io, e adesso Paola sarà ancora più inferocita oltre che preoccupata visto che oggi si è resa conto che Isabella non è solo la ragazzina pappa molle che aveva pensato! E dal canto suo Isabella deve imparare che non ci sarà sempre qualcuno a correre in suo aiuto, dovrà sistemarla da sola se necessario! >>
<< Parlando d’altro tuo padre come sta? Non lo affaticheremo andando lì? >>
<< Mamma ha detto che sta bene, e ad ogni modo deve preparasi al da fare… >> Affermo.
<< Cosa intendi? >> Mi domanda, fermandosi al semaforo.
<< Indovina chi arriva da Vienna Martedì? >> Gli domando a mo di battuta per vedere la sua reazione.
<< I tuoi zii vengono qui? >> Mi domanda, evitando di nominarla.
<< I miei zii e mia cugina. >> Specifico.
<< Vengono a trovare tuo padre per via dell’infarto? >> Cerca di informarsi.
<< Credo che mia cugina ne abbia combinata una delle sue e siano diventati lo zimbello della città. >> Spiego in modo sbrigativo. Non so cos’abbia combinato di preciso Lena!
<< Tua cugina è sempre stata una fonte di guai. >> Critica.
<< Eh già, tu lo sai bene! >> Rispondo. David mi lancia uno sguardo.
<< Spero tu non diventerai gelosa di tua cugina quando arriverà. Non devo spiegarti che non è tra le mie amicizie non gode della mia stima! >>
<< Me lo auguro. >> Certo, questo ritorno coincide con la mia confessione e i problemi che si creeranno. Lena potrebbe approfittarne, conosco bene mia cugina! No, non posso rischiare che quella vipera s’infili tra di noi approfittando di un momento di debolezza…
<< Se scendi dall’auto la posso chiudere! >> Mi riporta alla realtà David. Non mi sono accorta che siamo giunti a casa dei miei genitori.
E’ papà ad aprirci la porta. Mi sembra in forma, apparentemente!
<< Ciao mostrilla, ciao David! >>
<< Ciao papà, ciao mamma. >> Saluto entrambi con un abbraccio quindi ci avviciniamo al divano.
<< Salve Armando, come si sente? >> Gli domanda David stringendo la mano a mio padre.
<< Meglio rispetto a stamattina! Non dovevate disturbarvi, potevate godervi la serata! >>
<< Papà non torniamo sempre sugli stessi argomenti! Cos’ha detto il medico? >> M’informo.
<< Che deve stare più attento a cosa mangia, non so più come farglielo capire! >> Si lamenta mia madre. Gli rivolgo uno sguardo di rimprovero.
<< Va bene, diciamo che questo malore mi serve da monito! >>
<< Questo? Ricordati di quando sei svenuto alla festa di fidanzamento di Diego, è stato mille volte peggio! >> Lo redarguisce mia moglie.
<< Ok, esauriamo l’argomento, sperando che papà si metta d’impegno con la dieta. Mamma, per telefono non mi hai detto cos’ha combinato mia cugina. >> Avvio l’argomento mentre afferro una caramella dal centrotavola e la scarto.
<< E’ una storia che risale a un anno fa, i tuoi zii al tempo ci hanno chiesto di non dirvi nulla ma giacché vengono qui e la sapreste da loro possiamo raccontarvela noi… Un anno fa vostra cugina ha conosciuto questo ragazzo, di cui non so il nome… ha iniziato con lui una storia parallela a quella che aveva con William e qualche mese dopo è rimasta incinta. Ha deciso di abortire. E da allora ha preso una piega che ai vostri zii non piace… prende voti bassi, fa sempre baldoria per non parlare della vergogna per Kristof e Camilla… >> Racconta mia madre. Ah ok, niente di nuovo. Mia cugina è la ragazzaccia di sempre! E le storie parallele sono la sua specialità!
<< Niente di nuovo insomma, Lena non è mai stata una brava ragazza. >> Commento acida. Oggigiorno sono innamorata di David e la storia che hanno avuto qualche anno fa, che prima mi era indifferente, ora mi urta i nervi!
<< Camilla! >> Mi richiama papà.
<< Quanto si fermeranno? >> Domanda David.
<< Non l’hanno specificato. Immagino non farai i salti di gioia! >> Commenta papà verso David.
<< E’ sottointeso, con tutto il rispetto io condivido le affermazioni di Camilla. >>
<< E dulcis in fundo poco fa ha telefonato Nicola. Ha scoperto che Olga sta con il figlio di Marcella, e al momento risulta “dispersa”, così ha detto Nicola! >> Spiega mia madre.
<< Zio Nicola esaspera tutto, si sarà dimenticata di avvisare che usciva… >> Commento in soccorso di Olga.
<< E si è anche dimenticata di dire a suo padre che esce con un ragazzo che ha nove anni di più? >> Critica mio padre con ironia.
<< Stanno insieme da poco per tanto Nicola e Leonora non lo sapevano. >>
<< Tu quindi lo sapevi già? >> Mi domanda mio padre.
<< Sì. Che abbia un anno in meno, tre di più, o nove di più che differenza fa se le vuole bene? >> Mi domando!
<< Ma cosa spiego queste cose a te che hai assunto lo stesso comportamento. >> Asserisce papà a mo di battuta, riferendosi alla relazione con David che non ho provveduto a riferire dopo il primo appuntamento. David ed io ci guardiamo e tratteniamo un risolino, così come mia madre. Lena è rimasta la cattiva persona di sempre e questo mi preoccupa ulteriormente! Non posso rischiare che David mi lasci con lei nei paraggi, pronta a consolarlo!
 
 
 
Diego
La osservo seduto dalla mia parte del tavolo. Il nuovo taglio le sta benissimo! Ha eliminato la frangia optando per un ciuffo e ha applicato dei colpi di sole castani schiarendo i capelli scuri.
<< Sei splendida, ti sta benissimo questo taglio. >> Mi complimento. Adoro quando le guance le si tingono di quel rossore!
<< Grazie. Mi ha convinta Silvia a cambiare acconciatura. >>
<< Un rinnovo serve, talvolta. Le donne non si tagliano i capelli dopo un avvenimento importante? >>
<< Io mi taglio i capelli quando ne sento l’esigenza. E comunque quel detto si riferisce a delle rotture non ai fidanzamenti! >>
<< Quindi una donna si taglia i capelli per festeggiare una separazione, come funziona? >> Chiedo divertito. Che cosa bizzarra!
<< Quelle più contorte, come la tua ex magari! >> Adduce. Mi diverte il fatto che abbia iniziato ad apostrofarla con una parola offensiva quando la nomina, come una perfetta ragazza gelosa! Però vorrei che non venisse più nominata, almeno per stasera. Sposto la sedia accanto a lei e le afferro la mano per baciarne il dorso.
<< Vorrei non parlare più di lei. Stasera ci siamo tu, io, questa cena, del buon vino e l’idromassaggio riscaldato! >> Le spiego, ammiccando. Lei sorride imbarazzata.
<< Ma non ho il costume da bagno! >> Adduce come scusa.
<< Ne ho comprato uno che dovrebbe starti! >> Le dico, aprendo un pensile della cucina per estrarre il pacco con il costume.
<< Hai pensato proprio a tutto eh? >> Constata. Io mi alzo e mi sfilo la maglia iniziando a retrocedere verso l’esterno.
<< Proprio non ti fa gola questa bella piscina? >> Le domando sorridendo.
<< Penso che andrò a mettere questo costume! >>
<< Ti aspetto qui. >> Le dico sorridendo. Questa potrebbe essere l’ultima sera che passiamo insieme se Paola dovesse essere incinta! Guardo l’ora e la festa a villa Valencia dovrebbe essere cominciata… Quanto ci metterà David a farmi sapere qualcosa?
 
 
Russell
Per fortuna ho potuto recuperare il cellulare posato sulla tavola alla vista di tutti prima che arrivasse un suo messaggio o che Marcella, Bea o Patrizia ci buttassero l’occhio. Sono un uomo senza alcuna dignità! Come posso tradire una donna come Marcella? Come posso non trovare il coraggio di chiudere questa relazione con Kelly? Come posso mandare all’aria tutti i miei buoni propositi appena lei mi invia un messaggino piccante? Quando sono diventato così debole? Ho detto a Kelly di essere impegnato con una cena di lavoro e lei ha detto a me che passerà tutta la sera del suo loft di Los Angeles a scrivere il nuovo romanzo.
<< Sai amore, non ti abbiamo detto che abbiamo incontrato la nipote di Mario oggi al supermercato. Ci ha fermate lei, ha detto di avervi viste in alcune foto che Mario le ha mostrato. >>
<< Pensa che coincidenza. >> Commento non troppo presente, immerso miei pensieri.
<< E’ entusiasta di conoscerci, si chiama Kelly Smith e chissà perché questo nome non mi suona nuovo! >> Quando sento pronunciare quel nome il vassoio con sopra i bicchieri mi scivola: per fortuna avevo già raggiunto il tavolo e non se ne rompe nessuno.
<< Amore, stai attento. >>
<< Scusa Marcella. Sono rimasto sorpreso… Kelly Smith è la cliente di Los Angeles di cui ci stiamo occupando. >> Le spiego. Lo avrebbe scoperto da sola e si sarebbe domandata perché non gliel’ho detto.
<< Magari è un’altra Kelly! La nipote di Mario ha lunghi capelli neri e occhi nocciola. >> Mi spiega. No, purtroppo non sono due Kelly diverse ma è lei, la mia amante!
<< E allora è la stessa donna. Scusate, vado al bagno prima che arrivino gli ospiti! >> Scappo via da quella situazione. Mi rifugio al bagno dove mi sciacquo il viso. Kelly è la cugina di Alex sta per arrivare a casa mia… Siederà allo stesso tavolo di mia moglie! E io che le ho detto di avere una cena di lavoro per non ascoltare di nuovo le sue richieste che puntano sempre a un mio divorzio da Marcella! Prendo il cellulare e decido chi chiamarla. Lo ha fatto apposta a non dirmi che ci sarebbe stata anche lei alla cena!
<< Ciao, quanto tempo che non ci sentiamo! >> Mi saluta, in maniera strana.
<< Quanto tempo che non ci sentiamo? Nei messaggi che ci siamo scambiati prima potevi dirmi che sei la nipote di Mario Calderon che presenzierai a questa cena! >> Mi lamento.
<< E che sorpresa sarebbe stata? Comunque ne riparliamo, al momento sono via con mio zio, ci stiamo recando ad una cena per tanto ci risentiamo domani. >> Capisco che mi ha salutato il modo così strano perché si trova in compagnia di suo zio, per non fargli capire nulla.
<< L’ho dovuto sapere da mia moglie e ho dovuto dirle che sei la cliente di Los Angeles quando mi ha chiesto dove aveva già sentito il tuo nome! >>
<< Mi dispiace per questo, avresti dovuto essere più chiaro con lei. >>  Chissà come si sta divertendo in questo momento! Tutto perché non lascio Marcella per mettermi con lei in pianta stabile!
<< Ti prego, non mi compromettere stasera! Ne riparliamo te ed io a quattr’occhi! >>
<< Dipende da cos’avrai da dirmi! >>
<< AMORE, SONO ARRIVATI! >> Sento mia moglie chiamarmi e chiudo la comunicazione con Kelly, mi asciugo il viso, mi prendo un minuto ed esco da bagno. Quando sopraggiungo in salone sono già arrivati e hanno fatto alcune presentazioni.
<< Amore, ti presento Mario Calderon, Mario lui è mio marito Russell. >>
<< Piacere Russell, spero potremmo conoscerci meglio. E vorrei che come prima cosa sapessi che non intendo sminuire il tuo ruolo nella vita di Alex ma solo conoscerlo e farmi conoscere, con il tempo. >>
<< Grazie Mario, è importante ciò che hai detto. >>
<< Signor Mc Namara, che coincidenza che Alexander sia il figlio di mio zio. >> Saluta a modo suo Kelly. La sua espressione mi suggerisce che non sarà semplice come serata!
<< Signorina buona sera. Sono rimasto molto sorpreso quando mia moglie mi ha raccontato del vostro incontro al super mercato! >> La saluto stringendole la mano. Questa matta mi stringe la mano per un tempo prolungato fissandomi negli occhi e la situazione m’imbarazza perché qualcuno potrebbe accorgersene.
<< Ha una bellissima casa Signora Mc Namara! >> Si complimenta Kelly quando lascia andare la mia mano.
<< Grazie cara, magari dopo vi accompagno a fare un giro. Vi va un aperitivo? >> Mario e Kelly accettano e ci spostiamo in soggiorno. Mia cognata Patrizia mi guarda in modo strano!
<< Cosa c’è Patrizia? >> Le domando. Lei gioca con la collana di perle che indossa e non mi perde di vista.
<< Forse dovresti evirare gli alcolici stasera, mi sembri agitato! >> Mi suggerisce ancheggiando di fronte a me in direzione della cucina. Cosa vuol dire?
 
 
Diego
Metto in acqua la punta del piede per testate la temperatura. Deve essere tiepida, non dobbiamo mica lessarci! Fortunatamente questa sera non fa tanto caldo e questo ottimizza le condizioni. Sto per tornare in casa a cercare Isabella quando la vedo entrare in cucina. E’ coperta da una mia felpa con cerniera che le nasconde solo piccola parte delle cosce. Si vergogna la mia piccola! Le vado incontro sorridendole.
<< Non c’è niente di cui tu ti debba vergognare! >> La rassicuro accarezzandole il volto.
<< Il costume che ho scelto non ti piace o non andava bene la taglia? >> Le domando.
<< Andava benissimo e mi stava bene. >> Risponde. E allora qual è il problema? Con una lentezza suadente si toglie la mia felpa… Fa cadere una spalla, poi l’altra e capisco che non indossa il costume che le ho comprato perché il costume è senza spalline. Faccio un passo indietro e il cuore perde un battito. Piano piano fa cadere la felpa restando in intimo… ha addosso un completino color rosa pallido, formato da culottes, reggiseno e baby-doll… Credo di non essere mai arrossito in vita mia! Isabella sposta lo sguardo da me e tenta di coprirsi con le braccia. Mi avvicino e la bacio.
<< Sei splendida, sei divina… Ogni momento che passo insieme a te mi rendo conto di essere l’uomo più fortunato del mondo e di non meritare un fiore come te… >> Le sussurro coccolando il suo collo con soffici baci. Isabella accosta il suo naso al mio e ci scambiamo un bacio… dapprima tenero e dopo qualche secondo più intenso… Le mie mani scorrono in basso fino a raggiungere le sue natiche che stringo leggermente per poi prenderla in braccio… Lei abbraccia la mia vita con le gambe e raggiungo la piscina. Mi siedo al bordo di essa mettendo a mollo le gambe mentre continuiamo a baciarci. La mia sorpresa sembra funzionare e i pensieri cattivi della scorsa notte le stanno passando, sento che si sta rilassando.
 
 
 
Roberta
Entro a questo party sotto braccio a Leon il quale viene salutato da molte persone. Evidentemente è il suo ambiente e sono tutte persone dedite alla beneficenza.
<< Sei splendida questa sera! >> Si complimenta. Sorrido.
<< Me lo hai già detto circa 15 volte da quando sono scesa dal mio appartamento! >> Gli faccio notare divertita.
<< E lo sentirai per tutta la sera perché sei davvero splendida! >> Per la serata ho indossato una tuta fluida nera senza maniche con bretelle sottili e scollo piuttosto alto. In vita il cinturino beige è semi nascosto dalle pieghe formate dalla maglietta. Porto sandali con tacco alto, aperti, beige con particolari arancioni e pochette beige. Camilla mi ha convinta ad applicare le extension ai capelli e sono mossi e pettinati tutti a destra. Avrò in testa una bomboletta di lacca!
Entriamo in una grande e luminosa sala dove tante persone consumano il proprio aperitivo in piedi. Un cameriere vestito di bianco passa con un vassoio e Leon afferra due fluite di vino bianco. Facciamo tintinnare i nostri bicchieri. Leon in smoking sta divinamente!
<< Ho come l’impressione che tutti ci guardino… >> Faccio notare a Leon.
<< Potrei ingelosirmi! Staranno guardando te, sei bellissima! >> Sorrido ancora prima di bere un altro sorso di champagne. Noto che Leon si guarda ripetutamente in giro.
<< Cerchi qualcuno? >> Gli domando.
<< Sì, vorrei presentarti una persona. Eccolo lì,vieni! >> Mi invita a seguirlo prendendomi per mano. Un uomo, anche lui in smoking, come tutti i presenti di sesso maschile, sorride nella nostra direzione.
<< Roberta ti presento il mio amico Josè Rodriguez fondatore della Help Association e organizzatore della serata. Josè lei è Roberta Mora! >>
<< E’ un piacere. >> Saluto. Il tipo mi stringe la mano.
<< Piacere mio Roberta, Leon non aveva detto che eri così carina e capisco il perché! Sarei geloso anche io di una donna come te! >> Arrossisco davanti ai complimenti di questo estraneo.
<< Josè, ci tieni ai tuoi occhi e alle tue mani? >> Gli domanda scherzosamente Leon.
<< Amico mio sto solo scherzando! Hai salutato gli altri? >> Gli domanda Josè.
<< No, sono appena arrivato. Ti presento qualche mio amico Roberta. >> Lo seguo nella folla pronta a stringere le mani di persone di cui pochi istanti dopo non ricorderò i nomi!
 
 
 
Lorenzo
Entriamo mano nella mano alla festa e sono consapevole che questa manifestazione di coppia in pubblico sancirà la mia relazione con Silvia agli occhi della società. Le persone sapranno che sono fidanzato con lei comprese tutte le mie ex, tutte le modelle che porto in palmo di mano, tutte le ragazze con cui potrei divertirmi. Appena entriamo abbiamo gli occhi di tutti addosso e qualcuno ci guarda e parlotta tra di loro. Un fotografo si avvicina e ci scatta una foto. Noto la presenza di alcune donne che sono state a letto con me e sono tutte accompagnate da marito, fidanzato o padre!
<< Che bella festa… >> Commenta Silvia. So che, escludendo quella al golf club, non ha partecipato a feste simili.
<< Ti avviso che la maggior parte di queste persone si avvicinerà a me per salutarmi e non le riconoscerò… >> Come infatti accade quando si avvicina a noi un signore che mi saluta dandomi una pacca sulla spalla. Io rispondo al saluto, ma non ricordo chi sia questo tizio! Nel contempo Silvia ha preso due coppe di champagne. Sorseggio dal bicchiere mentre mi guardo in giro e mi cade lo sguardo su Leon che cinge il fianco ad una ragazza che è di spalle e che evidentemente non è Roberta visto che ha i capelli lunghi questa tipa! Sapevo che non c’era da fidarsi di quel tipo!
<< Come mai hai quel ghigno in viso? >> Mi domanda Silvia.
<< Lo vedi Leon Carissi? E’ accompagnato da una ragazza che non è Roberta! >> Le indico.
<< Ti sbagli Lorenzo. >>
<< Non mi sbaglio affatto, guarda in quella direzione! >>
<< Li ho visti, voglio dire che quella ragazza è Roberta! Stamani si è applicata delle extension ai capelli gli ha tinti di quel color cioccolato. >> Mi racconta. Osservo meglio quando Leon, guardandosi in giro, si accorge della nostra presenza. Sussurra qualcosa a Roberta la quale si volta quindi vengono verso di noi e ho come l’impressione che il mondo vada a rallentatore. Roberta distoglie lo sguardo da me ma io no, io la guardo attentamente. I capelli così le stanno benissimo, quel vestito le sta benissimo! Ma che mi sta succedendo? Mi rendo conto che la sto osservando con occhi diversi… 
<< Buona sera. >> Saluta Leon.
<< Ciao, non sapevo avreste preso parte a questa serata. >> Saluta Roberta. Mi sembra a disagio!
<< Ciao Roberta, Leon. Neanche io immaginavo di incontrarvi qui. >>
<< Ciao Roberta. Leon molto piacere, mi chiamo Silvia Duarte e sono la fidanzata di Lorenzo oltre che la migliore amica di Isabella. >>
<< Piacere mio, Leon Carissi. Sono dedito alla beneficenza da anni, oltre che partecipare ad avvenimenti di questa importanza presto volontariato presso un centro di accoglienza e distribuzione di beni di prima necessità. >> Racconta Ken. E’ arrivano superman!
<< I miei complimenti. >> Si congratula Silvia.
<< Già, non è da tutti. >> Commento a denti stretti. Di colpo mi sento di nuovo irrequieto e la nausea ritorna. Il cellulare di Roberta vibra e lo estrae dalla borsetta.
<< Scusate è mio fratello, devo rispondere. Con permesso. >> Si scusa allontanandosi. Mi sento confuso e devo essere impazzito! Roberta è sempre stata la mia migliore amica!
 
 
Roberta
Sento il cuore sobbalzare mentre mi allontano verso un tranquillo corridoio. Non mi aspettavo di incontrarli qui per non parlare del fatto che Leon non sembrava né sorpreso né seccato di vedere Lorenzo.
<< Pronto ciao Cèsar. >> Lo saluto.
<< Ciao Roby! Ti telefono per comunicarti un cambio di piani. Non verrò subito a Bogotà, passerò prima per Miami. Ho sentito papà poco fa e credo sia in rotta con Olga. Tu lo sapevi che frequenta il figlio di Marcella Valencia? >> Mi domanda. Oh, oh, papà lo ha scoperto!
<< Sì… Mi ha raccontato qualcosa… Papà lo ha scoperto? >>
<< Sì, è una storia lunga, sta cercando Olga in un lungo e in largo. Dopo la partita è scappata con questo tipo per evitare mamma e papà! >> Mi spiega.
<< Vai a Miami sperando di fare da paciere? >>
<< Me lo auguro, per lo meno vorrei evitare che nostra sorella commetta qualche sciocchezza come scappare di casa! >>
<< Non ci voleva anche questa, speravo tornassi per fare ciò che sai! >>
<< Lo so Robertina! La mia vita privata aspetterà, questo ha la precedenza! Sento delle voci…. Dove sei? >> Mi domanda.
<< Ad una festa di beneficenza organizzata da un amico di Leon! >>
<< Ah, fate coppia fissa insomma! >>
<< Sì fratellone! La notte scorsa si è fermato da me… >> Inizio a raccontare con un sorriso ebete in volto, poggiando la spalla alla parete.
<< Che cosa?! Gliel’hai già data? >> Mi canzona.
<< Deficiente! In che termini ti rivolgi a tua sorella? >>
<< Ah sorellina, sei troppo generosa con gli uomini! >>
<< Ho anche io certe esigenze e ti ricordo che sono sola da molto tempo! >>
<< E delusa da chi sappiamo noi! >>
 << Correre dietro a lui è stato un errore, un’infatuazione passeggera e poi adesso ha una compagna! >>
<< Che tipo è lei? >>
<< Oh bhe, dovrò scriverti un libro! E’ piuttosto infantile! Ad ogni modo ne parleremo meglio di persona. Ti lascio o Leon penserà che l’ho piantato in asso… tienimi aggiornata! >>
<< Ciao Roby! >> Mi saluta. Spero che la situazione a Miami si stabilizzi e che papà non sia troppo severo con Olga, si è innamorata, mica ha rapinato una banca! Ripongo il cellulare nella pochette e, quando mi volto per tornare in sala, scopro che Lorenzo è stato dietro di me per tutto il tempo. Evidentemente origliare le mie telefonate lo appassiona! Ha la schiena poggiata alla parete e le braccia conserte. Cerco di far finta di niente anche se avverto il mio cuore sobbalzare.
<< Ci sono problemi con tua sorella? >> Mi domanda.
<< Sì, papà ha scoperto che Olga ha una storia con Alexander Valencia… >>
<< Che è molto più grande, se ben ricordo. Con le somiglianze che tuo padre ha acquisito da mio nonno, tua sorella è spacciata! >> Commenta.
<< Spero che papà ragioni, non è successo niente di grave secondo me! >> Mi lamento.
<< E Ken… cioè volevo dire Leon è più grande di te? >> Mi domanda. Ken?!
<< Sì, ha trentadue anni. >> Rispondo, chiedendomi cosa diavolo gliene importi!
<< Sarà una cosa genetica delle ragazze Mora! >> Scherza.
<< Probabilmente le ragazze Mora si sono rese conto che i ragazzi più giovani di ventisette anni sono dei ragazzini, sotto sotto! >> Rispondo a tono, avviandomi verso la sala. Spero che mangi la foglia!
<< Allora ho ancora due anni da godermi prima di maturare! >> Risponde velocemente.
<< Dipende, poi ci sono alcune eccezioni di uomini che non raggiungono la maturità neanche in tarda età! >> Concludo, tornando nella confusione. Per fortuna durante la telefonata non ho fatto né il suo nome né quello di Silvia!
 
 
 
Silvia
Era davvero necessario seguirla? Qualunque problema ci sia con il fratello di Roberta ne avrebbero potuto discutere in un secondo momento!
<< Dov’è andato il tuo fidanzato? >> Mi domanda Leon. Lorenzo, dopo avermi sussurrato che raggiungeva Roberta per capire che problema ci fosse con suo fratello, si è dileguato.
<< Ha raggiungo Roberta per capire se ci sono problemi con suo fratello. >>
<< Ah, capisco. >> Risponde il modo sintetico.
<< Da quanto vi conoscete tu e Roberta? >> Gli domando pur di non stare in silenzio.
<< Da poco tempo, ci siamo conosciuti Domenica scorsa. Lei aveva dei problemi con l’auto e le ho offerto un passaggio. >>
<< Al golf club? Ho preso parte anche io quella festa. >> Azzardo. Chissà se è a conoscenza della scenetta di cui Roberta è stata prima attrice!
<< Sì proprio al golf club. E’ stata una bella festa c’era un sacco di gente. Diciamo che vi ho preso parte per accompagnare il mio ex socio Bruno Diaz, il genere di feste che preferisco sono altre tipo questa che ha uno scopo importante! >>
<< Bruno Diaz, quel porco! Scusa la parola! >>
<< Non scusarti, se il tentato omicidio non fosse reato lo avrei evirato manualmente! Ad ogni modo ha abbandonato la società e sta per trasferirsi molto lontano da qui, non so se lo sai! >>
<< Non ne avevo idea, io lo avrei denunciato. >>
<< Anche io, ma conosci Isabella… Non voleva finire in tribunale e portare con sé Diego. >>
<< Sì, lo capisco! >> Rispondo quando finalmente Roberta e Lorenzo ritornano.
<< C’è qualche problema con la tua famiglia? >> Le domanda Leon.
<< Sì purtroppo. Possiamo parlare in privato? >> Gli domanda. Leon acconsente e si allontanano, così anche io posso restate sola con Lorenzo. Vorrei chiedergli se non poteva proprio attendere il colloquio privato con Roberta ma, ricordandomi del discorso fatto con Isabella, bevo un sorso e cerco di darmi un contegno! Mi accorgo che, quando Roberta passa tra la folla, vari uomini si voltano a guardarla, compreso Lorenzo visto che non le stacca gli occhi di dosso!
<< Amore, vuoi un altro bicchiere? >> Gli domando per distrarlo da lei visto che ha il bicchiere vuoto.
<< Ti ringrazio, sono assetato! >> Mano nella mano ci avviciniamo al buffet dove un ragazzo in doppio petto bianco ci serve due coppe di champagne.
<< Spero non sia accaduto niente di grave al fratello di Roberta. >> Avvio il discorso, visto che è scappato via come se avessero annunciato la morte di un suo famigliare!
<< Problemi con la sorella di Roberta, che vive a Miami con i loro genitori. >> Risponde in modo sbrigativo.
<< Roberta dovrà andare a Miami? >> Gli domando. Che si togliesse dai piedi! Lui scuote la testa.
<< No, questo non l’ha detto. E poi siamo in pieni preparativi, tra sei settimane ci sarà il lancio e non mi sembra il momento ideale per viaggi di piacere. >>
<< Cèsar Mora è partito per un viaggio di piacere e lo hai fatto anche tu. >> Gli faccio notare.
<< Sarebbe difficile sostituire il direttore finanziario… Abbiamo bisogno di lei. E poi il mio non era un viaggio di piacere! >> Risponde. Questo “abbiamo bisogno di lei” m’infastidisce!
<< Perché non andiamo a cercare il nostro posto? >> Domanda Lorenzo.
<< Sì, chiediamo al maitre. >> Suggerisco stizzita. Non vorrei terminare la serata litigando, ma la gelosia mi opprime!
 
 
Leon
Le domande della ragazza di Lorenzo non mi sono sembrate casuali, sembrava che volesse parlare proprio di quella sera al golf club. Probabilmente sa cos’è successo, sa o ha sentore dell’interesse che Roberta prova verso Lorenzo… Temo che questa serata mi metta in testa ancora più dubbi! E il fatto che quell’idiota guardi più la mia che la sua di ragazza non aiuta!
<< E’ successo qualcosa a casa? >> Le chiedo quando siamo soli. Lei scuote la testa.
<< Non è di questo che vorrei parlarti. Mi chiedevo se tu fossi a conoscenza della presenza di Lorenzo a questa festa, non mi sembravi troppo sorpreso poco fa… >> Mi domanda con tranquillità.
<< Sì in effetti lo sapevo. Questo pomeriggio ero qui con il mio amico Josè quando i signori Mendoza hanno telefonato per avvertire che sarebbe venuto Lorenzo al posto loro. Per te cambia qualcosa il fatto che sia presente? >> Le domando.
<< No, mi sorprende solo che tu non me lo abbia detto… So che Lorenzo non ti sta molto simpatico per ovvi motivi… >> Giustifica la sua domanda. Sto per esprimerle il mio disappunto per il fatto che non fa che guardarla ma non mi sembra furbo alimentare la sua cotta per Lorenzo con questa notizia!
<< Forse temevo che rinunciassi alla serata a causa della sua presenza… >> Adduco come scusa.
<< Non avrei mai rinunciato a questa serata con te! >> Mi risponde sorridendo. Ci scambiamo un tenero bacio davanti a tutti prima di procedere,mano nella mano,verso il tavolo. Quando ci avviciniamo notiamo che Lorenzo e Silvia si sono già accomodati e lei non sembra troppo entusiasta di vederci… Devo capirla! Forse Silvia sa qualcosa che io ignoro di loro due? Da cosa deriva la sua gelosia?
<< Siamo allo stesso tavolo? >> Domanda Lorenzo. Per lo meno i due non siedono vicini… Lorenzo da le spalle al palco, di fronte siede Roberta, alla sua destra siedo io e alla destra di Lorenzo siede Silvia.
<< A quanto pare! >> Commento. << Avete preso tutti un aperitivo? >> Domando per sembrare disinvolto. Qui l’unica che non sembra divertirsi è Silvia.
<< Sì, ma un altro bicchiere ci sta bene! Ci penso io! >> Si offre Lorenzo.
<< Ci sono i camerieri per questo! >> Gli faccio presente.
<< Faccio due passi. Cosa prendi amore mio? >> Domanda alla sua ragazza posandole un bacio sulle labbra. Di colpo sembra Mr. Fidanzato, rispetto a poco fa!
<< Se possibile una soda, ho già preso due coppe di champagne e non vorrei esagerare. >>
<< Per te Leon? >>
<< Un'altra coppa. >> Rispondo.
<< Roby? >> Le domanda Lorenzo usando il diminutivo.
<< Io mi accodo a Silvia, non vorrei che Leon fosse costretto a raccogliermi con il cucchiaino a fine serata! Una soda anche per me. >>
<< Torno subito! >> Annuncia allontanandosi alla volta del bar.
 
 
Marcella
I miei ospiti e i miei famigliari si accomodano in salotto per sorseggiare un aperitivo. Mario e Patrizia hanno subito cominciato a rievocare i vecchi tempi quando tutti e tre lavoravamo all’Ecomoda, come se fosse un bel ricordo, una storia felice! A partire dalla finta gravidanza che ha inscenato Patrizia, passando per ciò che ha fatto Mario con la complicità di Armando e terminando in quel giorno infausto in cui abbiamo toccato il fondo quando Patrizia si è finta la segretaria di Michel.
<< Per ciò anche lei, Patrizia, lavorava all’Ecomoda? >> Domanda Kelly con curiosità.
<< Sì, ero la segretaria personale di Armando e mi occupavo di organizzare le sue riunioni, affidava a me l’intera organizzazione! >> Mario ed io ci guardiamo trattenendo una risatina.
<< In poche parole si occupava di contattare il catering per i pranzi di lavoro! >> Specifica Mario facendomi ridere.
<< Mario, non facevo solo questo! >> Gracchia Patrizia a mo di rimprovero.
<< No è vero, la sua specialità era litigare con la banda delle racchie! >> Scherzo.
<< Marcella soffri di vuoti di memoria forse, non ti ricordi che erano quelle racchie a provocarmi? >>
<< Cos’è “la banda delle racchie”? >> Domanda Kelly divertita.
<< Un gruppo di impiegate dell’azienda che diciamo non spiccano per la loro classe. Patrizia e la suddetta banda non facevano che litigare! >> le spiega Mario.
<< Dovevano essere divertenti le vostre giornate di lavoro! >>
<< Certo Kelly, soprattutto il giorno del consiglio di amministrazione, ci siamo proprio sganasciati dalle risate, vero Mario? >> lancio questa battuta e denti stretti e con un sorriso tirato.
<< Ah, ah! Come sei divertente Marcella! >> Mi risponde Mario. Mio marito che siede a fianco a me non fa che muoversi e mi domando cos’abbia!
<< Tesoro mio, forse sarebbe meglio che evitassi gli alcolici stasera, mi sembri agitato! >> Gli suggerisco togliendoli in bicchiere di mano per poi appoggiarlo sul tavolino tra i divani.
<< E’ ciò che gli ho suggerito anche io, da quando è tornato dal bagno mi è sembrato agitato. >> Commenta Patrizia.
<< Ti senti poco bene amore mio? >> Gli domando, posandogli una mano su un ginocchio.
<< Fa un po’ caldo! >> Mi spiega.
<< Vado a spegnere il riscaldamento! >> Si offre Bea alzandosi dal divano.
<< Dev’essere bello avere qualcuno che ti ama così tanto e che si preoccupa tanto per te. Siete una bellissima coppia! >> Si complimenta Kelly. Che carina questa ragazza! Sorrido e afferro la mano di Russell.
<< Modestamente ho trovato un uomo con i fiocchi! >> affermo senza modestie. Russell è sempre stato attento, premuroso e un padre esemplare! Ha cresciuto amato Alex come se fosse suo figlio!
<< Ha subito amato Alexander come se fosse suo figlio e questo ha fatto la differenza per me. >> Proseguo nel racconto.
<< Appena ho visto te e Alex insieme ho subito capito di aver trovato il mio posto. >> Interviene Russell.
<< Una bella fortuna, visto che in giro si sente di tanti mascalzoni! Padri di famiglia esemplari in apparenza e dietro le spalle ne combinano una per colore! Una mia amica ha di recente scoperto che suo marito le mette le corna da mesi con la parrucchiera, una ragazzina! >>
<< Per questo dico che sono stata fortunata! >> Commento di nuovo.
<< Eh sì Marcella, lei è davvero una donna fortunata! >>
<< Russell ci ha detto che si sta occupando del tuo libro, che sei una sua cliente. Quasi non credevo a questa coincidenza quando cel’ha raccontato! >> Interviene Patrizia.
<< Già, com’è piccolo il mondo. >> Si limita a rispondere Kelly perdendo di colpo loquacità.
<< Come siete entrati in contatto? >> Le domanda Patrizia versandosi dell’altro aperitivo.
<< Ho preso appuntamento con la sua agenzia per un preventivo. >> Spiega Kelly. Che domanda strana quella di Patrizia, come altro possono essersi conosciuti?!
<< A Los Angeles non ci sono aziende pubblicitarie? >> Domanda Patrizia in modo pungente. Ma che le prende?
<< Mi trovavo ancora a Miami in quel periodo. >> Risponde Kelly prontamente. Tra le due ha luogo una specie di singolare ping-pong verbale!
<< Ora che la campagna pubblicitaria è conclusa potrete tutti godervi un po’ di tranquillità! >> Asserisce Patrizia.
<< Già, perciò intendo trattenermi qualche giorno a Miami e rilassarmi in riva al mare! >> Cioè la campagna pubblicitaria si è già conclusa? Ma Russell ha detto che Lunedì sarebbe dovuto tornare a Los Angeles e trattenersi lì qualche altro giorno!
<< Perciò avete finito? Ma tu amore mio hai detto che avresti dovuto tornare a Los Angeles qualche altro giorno. >> Gli faccio notare. Russell lancia uno sguardo a Kelly la quale sorseggia un aperitivo.
<< Ah sì? Bhe, io intendevo dire che… >> Balbetta Russell, sempre più strano e irrequieto!
<< Ci sono delle formalità da sbrigare, ma non è necessario che torni a Los Angeles Signor Mc Namara! >> Interviene Kelly. E allora come mai voleva tornare lì?
<< Marcella, mi aiuti a portare di là i bicchieri? Bea, nel frattempo accompagna tutti a tavola! >> Interviene Patrizia alzandosi. La seguo a ruota e inizio a raccogliere i bicchieri posizionandoli su un vassoio mentre il salone si svuota.
<< Patrizia, cosa ti è preso? >> Le domando sotto voce. << Hai fatto il terzo grado a quella poveretta. >>
<< La poveretta, come la chiami tu, conosce tuo marito ben oltre il lavoro! >> Mi risponde.
<< Ma cosa dici Patrizia? >> Le domando.
<< Credi a me Marcella! Prima, quando mi hai chiesto di andare al bagno a chiamare Russell, mi sono accostata alla porta e ho udito che era impegnato in una telefonata. Oppure parlava da solo allo specchio! >>
<< Una telefonata con chi? >>
<< Io ipotizzo con quella specie di ragazzetta tutt’ossa e tette… Ha detto testuali parole “non mi compromettere stasera, parleremo a quattr’occhi”. >> Mi racconta Patrizia. Sento il cuore accelerare…
<< Patrizia cosa stai cercando di dirmi? >>
<< Credo che quei due si conoscano meglio di quanto pensiamo… Hai visto quanto è agitato tuo marito? E tutto il racconto di quella sulla sua amica che è stata cornificata con una più giovane… Ma per favore! Come se non conoscessi questi giochetti! >>
<< E’ ridicolo! Russell non mi tradirebbe e soprattutto non mi mentirebbe mai, Patrizia! >> Tuono perentoria. Patrizia viaggia troppo di fantasia!
<< Dai retta a me Marcella, è come dico io! >> replica.
<< Non tutti i matrimoni devono essere infelici e pieni di corna come il tuo! >> Commento acida e alterata prima di afferrare le bottiglie e avviarmi in cucina.
 
 
Francesco
Troviamo parcheggio dietro la villa ed entriamo in questa sontuosa casa dove ci sono già parecchi invitati e arriva Michael ad accoglierci. All’ultimo secondo abbiamo anche invitato Nataniel, facendo la gioia della sorella di Jimmy visto che è il suo idolo!
<< Ciao ragazzi, benvenuti! Prendete da bere e da mangiare senza complimenti! >> Ci saluta.
<< Ciao Michael. Spero non ti dispiaccia se abbiamo invitato Nataniel. >>
<< Certo che no! >> Lo saluta con una stretta di mano. Ci vogliono pochi istanti e ci sparpagliamo… Nataniel e Anna continuano a parlare mentre Jimmy va subito a prendersi da bere insieme a Massimiliano che ha finalmente smesso di piangersi addosso per Isabella! Che ci sia qualcosa che non so?
<< Ti stanno bene così i capelli! >> Si complimenta Michael passandomi una birra.
<< Mi ci devo abituare, non li tenevo così corti da quando ero neonato! >> Michael ridacchia alla mia battuta.
<< Ti va se ti faccio fare un giro della casa? >>
<< Certamente! >> Accetto, camminando al suo fianco.
<< E’ grandissima. >> Noto.
<< Mia madre non si è fatta mancare niente. Nella taverna abbiamo la piscina coperta, palestra e sauna. >> Mi spiega. Alla faccia!
<< Allora penso che salterò la visita alla taverna, meglio tenerti distante dalle piscine! >> Scherzo.
<< Mi dispiace per quel episodio! >> Si scusa ancora.
<< Fa niente, stavo scherzando! >>
<< Qui c’è lo studio, ecco la cucina… >> Ci affacciamo in un grande ambiente. Più che una cucina casalinga sembra una cucina professionale!
<< La sala da pranzo, da questa porta si accede alla zona notte… Per di qua raggiungiamo l’esterno. >> Usciamo sul retro, poco distante da dove ho parcheggiato, dove c’è un prato sconfinato, un portino enorme con camino per grigliate, forno a legna per le pizze e un lungo tavolo più altri mobili da giardino. Iniziamo a camminare sul vialetto in mezzo al prato che porta alla piscina. Una volta raggiunta ci sediamo sulle sdraio.
<< Come vanno le cose con tuo padre? >> Gli domando.
<< Non ci ho più parlato, è partito con mia madre per un week end romantico. >>
<< Quando tornerà ti consiglio di fare il primo passo, potrai constatare se inizia a cedere perciò ad accettare ciò che ha scoperto su di te o no. >>
<< E se mi accorgo che non lo ha ancora accettato? >> Mi domanda.
<< In quel caso sarà dura aspettare che sia lui a farsi vivo. >>
<< Quanto tempo è passato dall’ultima volta che hai parlato con tuo padre? >>
<< Sette anni, quando ho portato via da casa sue le ultime mie cose. >>
<< Io non riuscirei a passare tanto tempo lontano da mio padre senza diventare un alcolizzato depresso. Sarà anche una persona non proprio virtuosa ma è mio padre. >>
<< Mio padre invece è sempre stato un buon padre di famiglia. Ha sempre lavorato sodo, non ci ha mai fatto mancare niente, affetto compreso. E poi ha avuto quella reazione quando ha saputo che sono gay, non ha proprio digerito la notizia… >>
<< E non ti manca? Non vuoi parlare con lui? Dopo tanto tempo magari vorrebbe parlarti ma si vergogna… Non sa come chiederti scusa… >>
<< Tra dieci giorni sarà il suo compleanno. >>
<< Potrebbe essere una buona occasione per…. >> Cerca di dirmi quando lo squillo del mio cellulare ci interrompe. Se fossi stato all’interno della villa non lo avrei mai sentito ma qui all’esterno si sente piuttosto bene. E’ mia madre che mi telefona.
<< Parli del diavolo…. è mia madre che mi telefona. Scusami un secondo. >> Mi scuso prima di allontanarmi di qualche metro.
<< Ciao mamma, ti posso richiamare domani? >>
<< Ciao figliolo. Mi dispiace disturbarti di Sabato sera ma è…. È piuttosto importante… >> Cerca di dire con la voce tramante che di colpo viene soffocata.
<< Mamma va tutto bene? >> Le chiedo. Sento perfettamente che scoppia a piangere dopo questa mia affermazione.
<< No… Fra, non puoi immaginare, mi dispiace di non avertelo detto prima… volevo dirtelo nella scorsa telefonata ma non ce l’ho fatta… >> Inizio a preoccuparmi quando sento che il pianto iniziale diventa uno sfogo vero e proprio!
<< Che cosa succede?! >> Le domando allarmato.
<< Tuo padre accusava sei sintomi da qualche tempo, ha perso molto peso di recente e l’appetito… ha dovuto smettere di lavorare da quanto erano fastidiosi i sintomi perciò abbiamo prenotato una gastroscopia e sono arrivati i risultati… >> Racconta per poi bloccarsi ancora. La sento singhiozzare.
<< Mamma, cos’ ha papà? >> Le domando, già sconvolto.
<< La diagnosi è tumore allo stomaco… >> Mi rivela. Devo sedermi sul bordo della piscina perché sento le gambe cedermi. Tutti gli anni passati insieme a lui mi passano davanti come un film, un film con un finale non felice… Mi torna alla mente il primo tiro a calcio fatto nel campetto della parrocchia durante il quale papà si è gettato di proposito dalla parte opposta rispetto al mio tiro per farmi segnare e ho fatto il giro del campetto con la maglia sollevata come i grandi campioni di calcio, mi torna in mente il pic nic di Pasqua quella volta in cui io, Isabella e Silvia abbiamo costruito in aquilone con la carta dell’uovo di Pasqua, aquilone che si è incagliato su di un albero e papà si è arrampicato per recuperarcelo.
<< E’ tanto grave? Papà rischia… >> Non riesco a terminare la frase e so perfettamente che mamma ha capito cosa voglio sapere!
<< Dovrà sottoporsi a un intervento, fissato per Lunedì alle otto di mattina…. >> Mi spiega con la poca voce che le esce dalla bocca.
<< Papà non sa che ti sto chiamando… Ti ha pensato tanto, ma non sapeva come farsi perdonare da te, si vergognava a telefonarti! >> Mi racconta. Lui voleva vedermi, voleva parlarmi ed io sono stato così stupido da non decidere di mettere una pietra sopra al passato, ero così arrabbiato per il comportamento che ha assunto nei miei confronti… ! E adesso rischio di non poter più passare del tempo con lui!
<< Gli faresti una bella sorpresa venendo qui domani… >>
<< Verrò mamma! Ti prego, dimmi la verità, è grave questo tumore? Cosa dicono i medici? >>
<< Elimineranno il tumore e raschieranno la mucosa dallo stomaco, il tutto avverrà in laparoscopia. Faranno analizzare il tumore da un patologo per capire se c’è il rischio che si formino delle metastasi diffuse… L’oncologo dice che non sarà necessaria la chemioterapia… >>
<< Potrebbero ricrescere altri tumori? Come fanno a scongiurare il rischio di ricrescita senza chemioterapia?! >> Mi domando. Ok, non sarò un medico però qualcosa ho letto e visto in tv a proposito!
<< Tesoro i medici sanno quello che dicono e che fanno… >>
<< Certo mamma,scusa… Mi domando solo cosa accadrà… >>
<< Questo non lo possiamo sapere! Se lo operano in laparoscopia significa che non è tanto grave da necessitare di un’operazione invasiva, è un buon segno. >>
<< Lo spero mamma…. Ci vediamo domani mattina. >> La saluto, raccogliendo le lacrime con il dorso della mano.
<< A domandi, non vedo l’ora di vederti. >> Quando termino la conversazione Michael mi raggiunge e si siede accanto a me senza dire nulla.
<< Hai sentito? >> Gli domando con gli occhi colmi di lacrime.
<< Io non so cosa dire, mi dispiace Francesco… Non è giusto che debba essere questa notizia orrenda a riunirvi! >>
<< Questo lo devo anche a me, avrei potuto accogliere uno dei numerosi inviti di mia madre e andare a trovarli. Credevo che fosse un tentativo di mia madre di farci riconciliare e invece era lui a volerlo! Lui ha chiesto a mia madre di invitarmi perché si vergognava a farlo di persona ed io non l’ho mai capito! >> Tiro fuori questo peso dando libero sfogo al pianto. Appoggio la testa alla spalla di Michael e l’accoglie offrendomi il suo conforto.
<< Come potevi saperlo… Anche io avrei pensato che si trattasse di una trovata di tua madre… >> Mi consola. << Non devi ragionare così pensando che tuo padre morirà! >>
<< I medici dicono che non sarà necessaria la chemioterapia e opereranno il tumore in laparoscopia. >> Gli spiego.
<< Evidentemente è stato diagnosticato in tempo, non è in uno stadio avanzato. Vedrai che tuo padre tornerà alla vita di prima… >> Mi rincuora accarezzandomi la schiena.
<< Io ho bisogno di allontanarmi, non me la sento di restare a questa festa… Mi dispiace… >> Gli dico alzandomi.
<< Immagino tu voglia restare solo! >>
<< Non voglio restare solo ho solo bisogno di più tranquillità… >> Specifico sperando che si offra di accompagnarmi.
<< Guido io,andiamo dove vuoi. >> Risponde, leggendomi nel pensiero.
 
 
Giulio
Se non dovessi ottenere la presidenza dell’azienda potrei darmi all’organizzazione di eventi! Con tutti i contatti che posseggo la festa è assicurata! E’ venuta tantissima gente a questo party,compresa gente che lavora all’Ecomoda e che spero non si abituino ad essere invitati a casa dei padroni! Sto ballando in compagnia di due ragazze che non ho mai visto, saranno modelle amiche di mia sorella, quando Michael mi batte sulla spalla.
<< Io me ne vado! >> Urla nel mio orecchio. Ma la festa è appena iniziata!
<< Ma come!? >> Rispondo.
<< Non posso spiegarti, faccio un giro con Francesco. >>
<< Come vuoi! Cerca di tornare in tempo domani, devi darmi una mano a mettere a posto questo casino! >> Gli ricordo.
<< E se domani non potessi? Devo accompagnare Francesco a fare una cosa importante domani, ha bisogno di me! >> Mi racconta in modo sbrigativo.
<< Non può proprio arrangiarsi? Non è giusto che debba sistemare io da solo questo immondezzaio! >>
<< E’ una cosa importante come ti ho detto, se sapessi non scherzeresti così con leggerezza… Ti giuro che è una buona causa… >>
<< E va bene, ti abbonerò le pulizie purché tu sia qui per quando torneranno mamma e papà! >>
<< Sarò a casa per le cinque, buon proseguimento! >> Mi saluta uscendo di casa con Francesco che ha un’espressione da funerale. Entrano David e Camilla perciò abbandono le due tipe per accoglierli… Camilla è bellissima…
<< Buona sera, visto quanta gente? >>
<< Ciao Giulio, spero solo che non combinino guai. >> Mi saluta David.
<< Ciao Giulio. >> Mi saluta Camilla.
<< Ciao Camilla. Prendete pure da bere! >> Mi congedo da loro tornando verso il salone dove abbiamo allestito una pista da ballo al posto dei grandi divani che sono stati spostati contro le pareti e coperti con dei rivestimenti di plastica per evitare che vengano imbrodolati. David mi viene dietro.
<< Hai visto Giulia? Dovrei parlarle. >> Mi domanda. Le indico che si trova in sala da pranzo insieme a Paola.
 
 
Giulia
<< Dai retta a me, rovineresti la storia tra quei due! >> Le ricordo cercando di convincerla della mia idea.
<< La tua idea non ha alcun senso! Rovinerei la storia tra di loro per quanto, qualche mese? E quando Diego vedrà che non cresce nessuna pancia? Non è fattibile una finta gravidanza! >> Specifica. Non ci avevo pensato!
<< Potresti rimanere incinta di un altro uomo e dire a Diego che è nato settimino! >> Le indico. Ok, è un’idea assurda!
<< Giulia, tu mi fai paura! Le tue idee sono terribili, le peggiori che io abbia mai sentito!  Ma che razza di iniziative! >> Commenta contraria. Vediamo arrivare David.
<< Ciao Giulia, ciao Paola. >> Saluta.
<< Ciao fratellone, ti stai divertendo? >> Lo saluto. Paola non risponde al suo saluto.
<< Sono appena arrivato. Giulia, vorrei parlare con te in privato. >>
<< Vado a prendermi qualcosa da mangiare. >> Ci informa Paola, prima di allontanarsi. David ed io restiamo soli ma siamo costretti ad andare all’esterno per capirci meglio.
<< Cosa succede? >> Gli domando. Spero sia una cosa veloce, non voglio perdermi la festa!
<< Andrò dritto al punto! Paola è incinta? >> Mi domanda. Per poco non mi soffoco con la birra che sto bevendo.
<< Paola incinta? Perché mi domandi se Paola è incinta? >>
<< Questo pomeriggio ho trovato nel bagno la scatola di un test di gravidanza… Do per scontato che non sia tu visto che stai bevendo alcolici! >>
<< Perdonami David ma non credo che queste che debbano interessarti… >> Adduco come scusa per non rispondere alla sua domanda, prima di rientrare in casa. David mi ferma posandomi una mano sulla spalla.
<< Giulia credo sia importante che la tua amica faccia sapere a chi di dovere se è incinta o meno! >> Mi fa notare.
<< Diego lo sa? Ne hai parlato con lui? >> Gli domando.
<< No, non ne ho parlato con Diego, ho semplicemente trovato il test e credo che Diego non sappia nulla se vive felicemente la sua storia con Isabella. Perciò ti dico che la tua amica dovrebbe dirlo se è incinta! >>
<< Senza offesa David ma non credo siano affari tuoi! >> Mi congedo da lui andando in cerca di Paola. Deve sapere che la notizia, chissà come, sta già facendo il giro!
 
 
 
Paola
Su questo buffet non c’è quasi niente più! Com’è possibile che gli ospiti restino senza vivande e nessuno provveda a rifornire il buffet? Mi dirigo in cucina e quando vi entro noto un ragazzo che mi rivolge le spalle.
<< Scusa, già che ci sei potresti portare quei vassoi sul buffet? E’ assurdo che il buffet resti senza vivande! >> Gli domando. Il tipo si volta e riconosco in lui quello che nella hall di Ecomoda non voleva farmi salire! Fingo di non riconoscerlo.
<< Mi ha preso per il suo cameriere? >> Mi domanda con sfacciataggine! << Visto che questa festa l’ha organizzata la sua amica, ed è casa sua, dovrebbe pensare lei a coccolare gli ospiti e non far mancare loro nulla… >> Mi fa notare. Come fa questa sottospecie di uomo a conoscere Giulia?
<< Mi scusi, come fa a conoscere la mia amica? E ne parla come se fosse sua sorella! >>
<< Oh, ma guarda, siamo passati al lei quindi è anche dotata di buone maniere! Riguardo a Giulia ho avuto occasione di conoscerla di recente e, visto che mi ha invitato lei a questa festa, non mi metto a fare da cameriere, sarebbe scortese da parte sua avermi invitato per questo… anche se la cosa non mi sorprenderebbe in effetti. >> Commenta. Ma questo qui non conosce proprio le buone maniere!
<< Parla a me di buone maniere, questo poi è il colmo! >> Gli faccio notare.
<< Ad ogni modo se vuoi un buffet impeccabile ti suggerisco di portare di la questi vassoi da sola, perché nessuno lo farà per te, anzi credo che a nessuno freghi nulla del buffet. >>
<< Adesso dovrei anche ascoltare un suo consiglio? >> Ridacchio avvicinandomi al tavolo per prendere una tartina.
<< I miei possono rivelarsi buoni consigli, come quando ieri le ho suggerito di non salire dal presidente! Non credo che il vostro incontro sia stato dei migliori! >>
<< E tu cosa ne sai dei miei rapporti con Diego Mendoza? >> Gli domando! Ma chi è questo tizio? Ad interrompere la conversazione arriva Jimmy Contreras.
<< Ciao Paola, ti trovo bene. Questo taglio ti dona! >> Mi saluta Jimmy.
<< Ciao Jimmy, ti ringrazio. >>
<< Avete fatto conoscenza vedo. Perdonami Paola ma te lo porto via! >> Ma portatelo dove vuoi! Penso tra me e me.
<< Non c’è alcun problema, portalo dove ti pare! >> Rispondo con un finto sorriso.
<< E’ un peccato, non avevo mai dialogato con una persona di tale cultura. >> Ma come osa?!
<< Potrai continuare la tua conversazione dopo, Massimiliano! Vieni con me ora! >> Ho capito bene, lo ha chiamato Massimiliano?! Quindi questo sarebbe il tipo che piace tanto a Giulia? Questo buzzurro?? Come si può provare attrazione per un tipo così? E’ maleducato, insolente, squattrinato… Per quanto sia carino! Bha, Giulia non la capisco proprio! Mentre mi aggiro per la casa cercandola decido di riaccendere il telefono, sperando che nel frattempo mia madre abbia smesso di telefonarmi. Appena lo riaccendo arrivano duemila sms che mi avvisano di alcuni tentativi di chiamata da parte di mia madre, messaggi che ignoro. E poi lo vedo, un messaggio: Diego ha provato a telefonarmi questo pomeriggio. Il mio cuore perde un battito e avvicino il cellulare agli occhi per essere certa di aver letto bene! Mi rifugio in camera di Giulia, mi chiudo a chiave dentro e mi accosto alla sua scrivania. Provo a chiamare Diego… squilla! Sono attimi di ansia, aspettando che risponda. Perché mi ha cercato? Scatta la segreteria perciò capisco che non risponderà. Chissà se è con lei, chissà cosa stanno facendo! Mi siedo alla scrivania di Giulia e decido di scrivere un sms a Diego. Quando poso il cellulare sulla scrivania muovo casualmente il mouse e lo schermo del PC di Giulia si illumina. Spesso si dimentica ti spegnerlo, che testa che ha! Con tutta questa gente in casa lascia accesso il suo Pc da cui tutti possono accedere ai suoi segreti. Osservando lo schermo mi accorgo di una cartella intitolata “top secret” e non resisto alla curiosità! Divertita, mi domando cosa nasconde Giulia all’interno di essa? Apro la cartella e trovo il file di un video dal nome strano, è intitolato “sex tape ecomoda”. Avvio il filmato, inforco un auricolare. Si vede il magazzino dell’Ecomoda, vuoto, la data in basso a destra è quella della sera della mia festa di fidanzamento con Diego. Dopo pochi secondi la porta si apre e si vedono entrare due figure che con il buio non si vedono bene ma distinguo perfettamente le voci… Sono Giulia e Diego… Sento le forze venirmi meno… un filmato di Giulia con Diego che porta il titolo di “sex tape”… Giulia chiude la porta alle sue spalle e accende la luce… Giulia gli va incontro ancheggiando, Diego le posa le mani sui fianchi, lei gli stringe i capelli sulla nuca e si baciano… Mi porto una mano alla bocca mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime… Mi ha riempita di balle! Giulia mi ha pugnalata alla schiena nel modo più meschino e per tutto questo tempo ha continuato a fare l’amica! Spengo il filmato, non ho la forza di guardare oltre! E piango, piango!
 
 
Alexander
Passeggiamo abbracciati lungo le vie di Miami. Olga ha piantato in asso i suoi genitori e si può dire che sia scappata insieme a me… I suoi genitori non saranno per niente felici di questo!
<< Tuo padre potrebbe vietarti l’uscita per mesi, lo sai? >> Mi torna alla mente quando avevo io questi problemi con i miei genitori!
<< Sì, potrebbe farlo… >> Ammette.
<< E come faremo a vederci? >> Le domando.
<< Troveremo il modo. Mio padre potrà vietarmi di vederti ma io non potrò rassegnarmi al suo volere! >> Mi spiega fermandosi e intrecciando le dita sulla mia nuca. Mi intenerisce il suo discorso perciò l’abbraccio forte e le accarezzo i capelli.
<< Sei così giovane… Credi che tutto possa risolversi con facilità… >>
<< Ed è una brutta cosa la speranza? >>
<< No... E spero che la tua speranza aiuterà anche me e a tenere testa a tuo padre e impedire che ci separi… >> Olga si alza sulle punte e mi posa un delicato bacio sulle labbra. Io catturo le sue labbra in un bacio più avvinto che dura qualche secondo.
<< Guarda un po’ dove ci siamo fermati! >> Mi fa notare che ci siamo fermati di fronte al locale dove ci siamo conosciuti e dove lei non potrebbe entrare! Mi prende per mano e mi trascina verso di esso.
<< Dove pensi di andare? Ti ricordo che lì non ci puoi entrare! >>
<< E io ti rammento che ci siamo conosciuti proprio lì dentro! Quindi ci sono entrata. Dai! >> Implora, ricoprendomi il collo di baci. Come posso dirle di no?
<< Solo 5 minuti! Beviamo qualcosa e usciamo, intesi? >> Le comunico categorico. Lei risponde di sì con il capo prima di baciarmi.
 
Diego
Da che ho iniziato a provare attrazione di verso il gentil sesso, di donne in intimo ne ho viste tante ma non ero mai arrossito. Non mi era mai balzato il cuore fuori dal petto, non mi sono mai pietrificato anzi sono saltato addosso a tutte. Quando l’ho vista in questa mise ho avuto l’impressione di non aver mai visto una donna in vita mia ed è così! Lei è la prima vera donna che tengo tra le braccia ed è anche la prima e unica donna che io amo. Galleggiamo abbracciati in questa piscina riscaldata, scambiandoci ogni tanto qualche bacio. Isabella abbraccia il mio bacino con le sue gambe ed io non so per quanto riuscirò a controllare i miei istinti. Un conto è non saltarle addosso e un altro discorso e reprimere determinati bisogni! La desidero, e tanto!
<< A cosa pensi? >> Le domando, notando che è distratta.
<< Dovrei farti una domanda. Lo so che mi hai chiesto di non parlare più di lei stasera ma questo dubbio mi tormenta… >> Introduce.
<< Dimmi tutto. >>
<< Oggi tua sorella ha detto che in passato, esattamente quando vi siete conosciuti, hai alzato le mani sull’ex ragazzo di Paola. Ci sono rimasta male visto che Domenica hai detto che con Bruno Diaz è stata l’unica volta in cui hai picchiato qualcuno per una donna. >> Mi spiega. Camilla si sarà bevuta il cervello! Io non ho mai malmenato l’ex di Paola!
<< Camilla deve avere le traveggole! Non ho mai picchiato l’ex di Paola, semplicemente lui la stava maltrattando e sono intervenuto. Ma non gli ho torto un capello! >> le spiego, sperando che mi creda! Camilla e la sua boccaccia! Che riportasse le cose così come sono successe, almeno!
<< Ad ogni modo quello con me non è stato il primo episodio analogo… Non mi sarei arrabbiata se mi avessi detto “mi è successo ancora di fare l’eroe e difendere una donna”… >> Mi confessa, staccandosi da me e nuotando verso il bordo piscina dove appoggia le braccia. La raggiungo e la intrappolo contro la parete della piscina.
<< Non è stata un omissione volontaria e ti chiedo scusa. Per me quello è un episodio tanto lontano nella memoria e senza importanza che non ci pensavo più! >> cerco di spiegarle.
<< Cosa accadde quella volta? >> Mi chiede.
<< Vuoi davvero sapere come ci siamo conosciuti? >> Annuisce.
<< Quella sera si è tenuta una festa a casa di Nicola Mora, il padre di Roberta, César e Olga. Avevo 19 anni ed ero al primo anno di Università…. Lorenzo stava da poco con Maria, la sorella di Paola, e fu lei a presentarci. Dopo le presentazioni Paola scappò fuori in seguito alla lettura di un sms… Sinceramente quella volta l’ho seguita perché… perché mi interessava sessualmente, insomma avevo 19 anni, in piena tempesta ormonale e gasato per l’inizio dell’Università, credevo che il meglio dalla vita fossero quelle feste! >> le racconto vergognandomi come un verme!
<< L’ho seguita all’esterno dove è arrivato il suo ex ragazzo con cui aveva da poco chiuso una storia, era un ragazzo bigotto e molto geloso. Quando ho visto che la stava trattando male gli ho intimato di andarsene al massimo gli avrò dato uno spintone, thò! Niente a che vedere con quello che ho fatto a quel porco maniaco di Diaz! >> se solo ci ripenso mi va il sangue alla testa!
<< E fu così che Paola perse la testa per te! >>
<< Sì, l’ho fatto per aggraziarmela, il mio scopo quella sera era portarmela a letto… >>
<< E quella sera raggiungesti il tuo scopo? >> Mi domanda. Mi sorprende che voglia parlare così tanto di Paola… O forse sono io che non voglio farlo, Isabella mi sembra tranquilla e vorrà conoscere bene il mio passato.
<< No. Paola sarà viziata, una rompi palle colossale, egoista, gelosa patologica, opportunista, talvolta superficiale ma non è mai stata una ragazza facile, di questo gliene bisogna dare atto. E comunque una cosa positiva in lei non può compensare la lunga lista di difetti che ha, di cui fa parte sua madre! >>
<< E come sei finito fidanzato con lei se volevi solo portartela a letto? >>
<< Paola dopo il primo appuntamento ha raccontato ai quattro venti che era fidanzata con me, cioè dopo un appuntamento innocente eravamo fidanzati in casa, vabbè! E boom, di colpo mi sono ritrovato a pranzo da lei tutto vestito a festa come un damerino! >> Ricordo con divertimento e anche rabbia. Quelle due sceme insieme, Paola e sua madre, sono ridicole! Per lo meno ho fatto ridere Isabella!
<< Beh sono contento che la storia dei miei anni d’oro rovinati ti faccia ridere! >>
<< E’ stata la tua punizione per aver sempre guardato le donne come oggetti sessuali! Per curiosità, ma a che età hai cominciato? >>
<< 16 anni. Non dirmi che vuoi sapere con chi è stata la mia prima volta! >>
<< No, è troppo in una sera! Fammi metabolizzare queste notizie! >> Mi risponde ridacchiando. Catturo le sue labbra calde e bagnate pensando a questo suo lato maturo. Ha ascoltato tutti questi racconti su Paola senza morire di gelosia! O non l’ha dimostrato!
<< Ho delle foto di quella sera. Vuoi vedere com’ero a 19 anni? >> Le domando.
<< Ci puoi giurare! >> risponde. Mi separo da lei, mi isso sulle braccia per emergere dalla piscina quindi tendo il mio braccio verso di lei per aiutarla a uscire. 
 
 
Lorenzo
Quando la ressa al bar si dirada arriva finalmente il mio turno.
<< Cosa le servo? >> Mi domanda il barman.
<< Due soda e due coppe di champagne. >> Indico al ragazzo il quale si allontana subito per preparare le ordinazioni. Cosa mi sta succedendo?
“Cazzo, è Roberta! La stessa bambina che ti tirava i capelli, che ti rubava le merendine dallo zainetto, che ti faceva lo sgambetto! La stessa ragazza che alle tre di notte ha ascoltato le tue confidenze sulle tua prima volta con un’altra ragazza. La tua amica d’infanzia!” Mi rivolgo a me stesso parlando in terza persona. Ripenso alla telefonata che ho sentito: con Cèsar stava senza dubbio parlando di questo misterioso ragazzo per cui si è presa una cotta e che adesso si è fidanzato, lo stesso ragazzo per cui si è ubriacata al golf club. Che sia davvero io? Mi ha raccontato delle frottole e sono realmente io questo ragazzo? E cosa dire di quella sua affermazione: “ho anche io le mie esigenze e sono sola da molto tempo”? Significa che quella con Leon non è una storia seria ma solo una cosa di sesso?
<< Lorenzo, ciao. >> mi saluta Marilena Robledo Vazquez. Non ci voleva! Non la vedo da quella notte e non l’ho più richiamata, e questo è un bel problema!
<< Marilena, anche tu qui? >> la saluto, accettando due baci sulla guancia che mi riserva.
<< Sì, sono in compagnia di mia sorella e mia madre Claudia Helena, la conosci? >>
<< Di fama e poi è una amica di mia madre. Quindi c’è anche Pilar? >> le domando.
<< Sì c’è anche lei, è sopravissuta dopo il modo in cui l’ha trattata tuo fratello! >>
<< Diego è fatto così! >> Commento in assenza di risposte valide.
<< E tu no, vero? Neanche tu mi hai richiamata ma stai tranquillo,io non sono come mia sorella e non me la prendo. In ogni caso sappi che se ti senti solo… >> Ammicca, accarezzandomi il bavero della giacca. Sorrido imbarazzato mentre il barman pone davanti a me la mia ordinazione.
<< Ho notato che sei in dolce compagnia stasera! Quando ti sarei liberato della tua amica, a fine serata, telefonami! >>
<< Per la verità non è una mia amica ma è la mia fidanzata. >> Spiego. Questo mi taglierà fuori dai giochi!
<< Congratulazioni Lorenzo, non credevo potessi fidanzarti viste le cose che si dicono di te. Per me comunque non è un problema, purché tu non decida di portarla a letto tra di noi, non amo quel genere di cose. >> Oddio, questa è completamente pazza!
<< Lo terrò a mente. Adesso devo tornare al tavolo o mi daranno per disperso! >> La saluto prendendo i quattro bicchieri e avviandomi verso il tavolo. Mio Dio spero che quella pazza stia lontana da Silvia!
 
 
FINE CAPITOLO 39.
 
 
Ecco qui un nuovo capitolo… Come vedete le varie serate non sono concluse, le riprenderò nel prossimo capitolo e preparatevi a numerose sorprese nei capitoli che verranno.
Nicola ha scoperto di Alex, cosa accadrà adesso? Come muterà il rapporto con Olga? E Leonora si schiererà dalla parte del marito o spalleggerà la figlia?
Cèsar ha deciso di rimandare il ritorno a Bogotà, come influirà questo sul rapporto con Michael?
Questa notizia infausta sul padre di Francesco farà sì che lui e Michael passino molto tempo insieme…
Paola ha scoperto delle scappatelle tra Diego e Giulia. Come sfrutterà queste informazioni? Darà spettacolo alla festa?
Vi è piaciuta la seratina intima tra Diego ed Isa (che deve ancora concludersi) e la conversazione sul passato di Diego? Vi piace il cambiamento graduale di Isabella e come ha affrontato l’equivoco sulla rissa o non rissa con l’ex di Paola?
Camilla resterà sui suoi passi e racconterà a David di Giulio? Cosa ha legato David, Lena e Jimmy in passato?
La cena a casa di Marcella come procederà? Dite che degenererà? Intanto Patrizia ha notato certi comportamenti di Russell e, mettendoci del suo, ha messo la pulce nell’orecchio a Marcella! Quando e come lo scoprirà?
Come procederà la serata di Alexander e Olga?
Come continuerà la serata di beneficenza? Marilena sarà solo una guest star in questa serata?
Diego riuscirà a tenere segreto ad Isabella questo allarme gravidanza? E quando saprà che Paola non è incinta?
Al prossimo aggiornamento!!!
 
 
 
 
   
 
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