BONTA’
La bontà è sparita,
in un baule l’han rinchiusa.
La bontà è andata perduta,
poiché ha creduto di essere
un’illusa.
Eppure, c’è tanto bisogno d’aiuto,
ma nessuno di noi ha mai un minuto
da donare al prossimo, poveretto,
che è costretto a dormire senza un
letto.
Il marciapiede è freddo, incolore,
un po’ come il cuore
di chi passa e scosta lo sguardo,
per fissarlo sul suo più alto
traguardo.
Si ignorano le lacrime
che di dolore s’impregnano,
si allontanano le anime
che come noi, su questo mondo,
viaggiano.
Che resta della nostra fortunata
realtà
se non la perdita della fragile umiltà?
Si sogna in grande, ma nei nostri
sogni
c’è spazio solo per i nostri più
futili bisogni.
Un desiderio di bontà
è concepito come irrealtà,
si cammina distanti
ma non si fanno passi avanti.
Solo la morte ci accomuna,
in un mondo così egoista.
Solo la morte spiana
ciò che per noi tanto dista.
La bontà è svanita,
in un buio cimitero l’han sepolta.
La bontà in fondo non è poi così
lontana,
poiché in ogni mente essa dorme,
vana.
NOTA DELL’AUTORE
Grazie, carissime lettrici e amiche, per aver letto anche
questa poesia.
È un po’ triste, nonostante il fatto che sia dotata di una
buona musicalità, a mio avviso. Spero sia stata gradevole da leggere.
Grazie di cuore per continuare a seguire la raccolta! Siete la
mia forza J
Grazie ancora, per tutto! Buona giornata e a presto J