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Autore: Hunnie_94    13/05/2016    2 recensioni
Essere innamorata del tuo migliore amico non è una cosa facile da nascondere.
Soprattutto se il tuo migliore amico è Kim Jongin, l'unica persona che ti conosce meglio di quanto tu conosca te stessa.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Traduzione | Avvertimenti: Triangolo
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 Note:
Sì lo so, ho mancato all'aggiornamento della scorsa settimana. SCUSA PERDONO PIETA'.
Volevo avvisarvi che probabilemnte mancherò anche per l'aggiornamento della prossima settimana, vado a fare un viaggio fuori porta e non avrò il pc, quindi scusatemi già da adesso.
Ora basta con le chiacchiere e leggete u.u
Enjoy! :)


 
♦  Autore POV 
 
Le lacrime riempivano gli occhi di Minhee, le faceva male il cuore, i palmi delle mani le sudavano, le ginocchia tremavano, tutto il corpo le tremava e quel groppo in gola stava diventando sempre più grande. Le girava la testa, non esistevano parole esatte per descrivere come si sentiva.
 
<< Voglio andare a casa, adesso >>, disse a Kyungsoo.
 
Kyungsoo, vedendo le lacrime nei suoi occhi, rimase completamente sorpreso. Solo un minuto fa l’aveva lasciata con lo sguardo più determinato che ci potesse essere ma, a soli cinque passi dall’essere vicino a Jongin, tornò indietro piangendo. Ha davvero così paura di confessarsi a Jongin?
 
<< H-Hey, perché stai piangendo? >>, balbettò il ragazzo, stringendola in un abbraccio. Anche se non conosceva il motivo delle sue lacrime, consolarla era sempre la prima cosa che riusciva a fare.
<< J-Jong >>, Minhee tirò su col naso, non essendo in grado di continuare. Scendevano solo altre lacrime. Non poteva crederci, era solo grata di essersi girata prima di vedere quello che sicuramente sarebbe successo, quello che lei era sicura di non voler sapere.
<< Jongin? >>, chiese Kyungsoo, e l’amica annuì soltanto e continuò a piangere più forte.
<< Choh-hee >>, balbettò la ragazza, e pronunciando quel nome si rannicchiò su se stessa e altre lacrime caddero.
<< Jongin e Chohee? >>, chiese di nuovo il ragazzo.
Minhee annuì. << Lo-loro- >>
<< Stanno venendo verso di noi? >>, domandò Kyungsoo. Prima che lei potesse annuire, realizzò quello che Kyungsoo disse in quel momento e cominciò a correre. << Minhee, aspetta! >>
 
Kyungsoo corse velocemente dietro di lei, o almeno quanto le sue gambe gli permettevano, ma Minhee corse più veloce. Continuò a piangere violentemente, lasciando cadere tutte quelle lacrime. Stava iniziando a sentire le gambe insensibili e ne perse il controllo, cadendo nella sabbia.
 
Kyungsoo la raggiunse e si chinò accanto a lei. << Stop…  Non farlo di nuovo, mai >>, ansimò.
<< Kyungsoo >>, la ragazza piangeva, << per favore, lasciamo andare a casa. >>
<< Perché? >>, osò chiedere Kyungsoo.
<< I-Io non… Io non posso farlo. Non più, non di nuovo >>, pianse ancora, << per favore Kyungsoo. >>
<< E Jongin? >>, chiese l’amico, cauto.
Minhee pianse ancora più forte sentendo il suo nome, e cadde sulle ginocchia, tenendosi lo stomaco. << P-Per favore. >>
Kyungsoo sospirò e si guardò alle spalle, vedendo che Jongin non era più dietro di lui. Annuì, << va bene, andiamo. >>
 
Senza aggiungere altro, tutti e due andarono verso la macchina e Minhee si sedette al lato del passeggero. Tirò su le ginocchia e le strinse, seppellendoci il viso dentro.
 
<< C-Come ha potuto? Ha detto ch-che avrebbe aspe-aspettato. >>
<< Cosa? >>, chiese Kyungsoo.
<< Lo-loro si sono baciati. Aveva detto che l-lui non l’avrebbe mai fatto con una co-come lei. >>
Il cuore di Kyungsoo perse un battito. << Ha sprecato il suo primo bacio con Chohee? >>
 
Minhee annuì e pianse ancora e Kyungsoo l’avvolse immediatamente nelle sue braccia.
 
<< Hey, non piangere. Sto per portarti a casa, okay? >>, Kyungsoo le strinse la mano e Minhee annuì.
 
*** ¤ ***
 
Dopo che Kyungsoo l’accompagnò a casa e spiegò tutto alla madre di Minhee, decisero di mangiare la zuppa e Minhee si fece una doccia.
La ragazza si sentiva come un mattone pesante e si trascinava praticamente dappertutto. Era devastata, aveva creduto veramente con tutto il cuore che sarebbe stata la prima a baciare Jongin, sarebbe stata la prima che lui avrebbe tenuto. Ma ora, era chiaro che quella era stata solo una mera fantasia.
Pensava sempre ad un mucchio di cose sotto la doccia, come, per esempio, al futuro. Di solito pensava a tutti i suoi piani sotto la doccia. Per quanto potesse suonar folle, in realtà era normale perché sapeva che non era l’unica a farlo.
Uscì dalla doccia e prese la sua zuppa, seduta sul divano. Anche se era riuscita a fermare le lacrime e smettere di piangere, non c’era alcun dubbio sul fatto che dentro si sentiva ancora orribile.
 
<< Ti senti meglio? >>, chiese Kyungsoo, controllando l’orologio.
<< No >>, sussurrò lei, prendendo un cucchiaio di zuppa.
<< Pensi che dovrei andare a prenderlo? >>, domandò di nuovo Kyungsoo.
<< Puo’ prendere un autobus >>, Minhee si strinse nelle spalle, << a lui piace tutto. >>
<< Minhee, parliamone >>, Kyungsoo sospirò e le prese il piatto con la zuppa dalle mani, per imboccarla.
Minhee incrociò le braccia. << Non c’è niente di cui parlare, non più. Ho finito con lui. >>
<< Puoi dirlo a parole, ma il tuo cuore la pensa in modo diverso. >>
<< Sì, ma forse se dico a me stessa che con lui ho chiuso, riuscirò finalmente a convincermi >>, disse lei.
Kyungsoo sospirò. << Minhee, non so cos’altro dire. >>
<< Allora non dire niente >>, rispose lei ostinatamente.
 
Dopo un po’ di silenzio, e qualche lungo pensiero, Minhee decise quello che voleva fare.
 
<< Vado a Pechino, questa è la mia decisione finale >>, dichiarò.
<< Pechino? >>, gli occhi di Kyungsoo si spalancarono.
<< Vieni con me >>, la ragazza si strinse nelle spalle, << oppure no. Come vuoi. >>
<< Oh, sicuramente verrò con te >>, il ragazzo si alzò, << ma sei sicura di voler- >>
<< Sì, Kyungsoo, lo voglio davvero >>, lo tagliò.
<< Ma tua madre, e la mia roba, e i biglietti aerei? >>, Kyungsoo iniziò ad andare in panico.
<< Vado a chiedere a mia madre di prenotare due biglietti aerei e tu puoi andare a prendere la tua roba a casa tua >>, disse lei con disinvoltura.
<< E Jongin? Lo lasciamo qui e basta? >>, chiese Kyungsoo.
<< Torneremo. Forse per allora sarà profondamente innamorato di Chohe- >>
<< Finisci la tua zuppa >>, Kyungsoo la interruppe di proposito ficcandole il cucchiaio in bocca.
 
*** ¤ ***
 
<< Mamma? >>, Minhee bussò alla porta della stanza della madre. La donna aprì subito e la ragazza vide il padre seduto alla scrivania mentre digitava velocemente qualcosa al pc. << I-Io- >>, balbettò.
<< Zitta, ho qualcosa da dirti >>, la madre la spinse nella camera e chiuse a chiave.
<< Cosa? >>, chiese lei.
La madre le afferrò la mano. << So che magari non vuoi andare, ma credo che sarebbe meglio per te. Dovresti tornare a Pechino e allontanarti da Seul per un po’. Non voglio che tu svenga o muori di fame, di nuovo. >>
 
Gli occhi di Minhee si illuminarono e sorrise, era esattamente quello che desiderava. Era sorpresa, era come se fosse destinata a tornare a Pechino. Forse sarebbe riuscita ad andare oltre a Jongin. Forse, quella volta, avrebbe potuto incontrare qualcuno a Pechino.
 
<< So che probabilmente stai molto male a causa di Jongin, e forse andare dalla nonna, da Luhan, Mayli e Yixing ti farà bene. Seul ha solo cose che ti ricordano Jongin >>, spiegò la donna.
<< Va bene se Kyungsoo viene con me? >>, chiese Minhee. << Gli ho promesso che sarebbe venuto con me quando sarei tornata a Pechino, perché vuole assicurarsi che io mangi e dorma correttamente. >>
La madre si mise a ridere e annuì. << Certo che puo’ venire, ma dovrò prima chiamare sua madre. >>
<< Va bene >>, la ragazza annuì e andò subito da Kyungsoo a comunicargli tutto.
 
*** ¤ ***
 
<< Kyungsoo è ancora qui? >>, chiese la madre di Minhee gridando dalla sua camera da letto.
<< Siamo in salotto! >>, gridò Kyungsoo. Lui e Minhee stavano guardando la tv per cercare di distrarsi in qualche modo.
<< Kyungsoo, tua madre è d’accordo per il viaggio. Dovresti tornare a casa e prepararti la valigia. Minhee, quando vuoi partire? >>, chiese la madre.
<< Domani mattina >>, rispose la ragazza.
<< Domani? >>, gli occhi di Kyungsoo si spalancarono ancora di più.
<< Domani >>, confermò Minhee.
<< Va bene per te, Kyungsoo? >>, gli chiese la donna, assicurandosi che anche per lui andasse bene la data.
<< Sì, va bene. Grazie, Signora Choi >>, Kyungsoo s’inchinò. << Allora vado a casa a prendere le mie cose. >>
<< Ciao Kyungsoo! Chiamerò tua madre più tardi per comunicarle l’ora del volo! >>, la madre di Minhee fece un cenno.
<< Arrivederci! Grazie ancora, Signora Choi! Ciao Minhee! >>, gridò Kyungsoo tornando indietro per abbracciare l’amica.
<< Ciao >>, rispose lei debolmente.
Kyungsoo si staccò dall’abbraccio e le afferrò le spalle, guardandola dritta negli occhi. << Starai bene mentre non ci sarò? Oppure vuoi che torni dopo aver preso la mia roba? >>
<< Potresti tornare indietro? >>, Minhee aggrottò la fronte.
<< Certo che posso >>, Kyungsoo annuì.
<< O-Okay. >>
<< Ciao, per il momento >>, disse Kyungsoo e si diresse verso la porta.
 
Minhee agitò la mano in segno di saluto e si sedette di nuovo sul divano. La madre si andò a sedere accanto a lei e le tenne le mani.
 
<< Sai che voglio il meglio per te, vero? >>, le chiese la madre, dopo che Kyungsoo uscì.
Lei annuì. << Tu hai sempre voluto il meglio per me. >>
<< Quale madre non lo vorrebbe? >>, la donna ridacchiò. << Ma adesso stai crescendo. Sei un’adulta. Hai delle responsabilità nelle tue mani, e stai vivendo la tua vita. Credo che sia ora per te di andare oltre Jongin ed aprire gli occhi, per renderti conto chi realmente è stato al tuo fianco per tutto questo tempo, quando Jongin non lo ha fatto. >>
 
Guardò la madre come se fosse una folle. Sei si riferiva a Kyungsoo, non c’era assolutamente alcun modo che lei iniziasse ad andare dietro Kyungsoo. Kyungsoo non era male, no, no, non era brutto e non aveva un brutto carattere, niente affatto. Solo che lui era il suo migliore amico e non c’era alcun modo che iniziasse a piacerle così, di punto in bianco. Inoltre, i sentimenti che aveva per Jongin erano troppo forti per poterli buttare via. Forse perché era innamorata di lui e credeva che le cose alla fine sarebbero andate per il verso giusto, o forse perché aveva speso tutti quegli anni dietro quel ragazzo ed era persistente.
In entrambi i casi, era ormai troppo tardi per rinunciare ai suoi sentimenti. L’amore è una cosa così piccola, ma puo’ fare un sacco di danni.
 
<< Ti sto dicendo che Jongin non è la persona giusta per te, dovresti andare avanti >>, le disse la madre, << ti voglio bene, e voglio bene a Jongin come se fosse figlio mio. Ovviamente, non mi sarebbe dispiaciuto se tu e lui foste in procinto di sposarvi o, comunque, di stare insieme… Ma sono stata testimone troppo a lungo del tuo amore a senso unico per lui, e lo stesso vale per Kyungsoo. >>
Minhee rise. << Mamma, fra Kyungsoo  me non c’è nulla e non ci sarà mai niente oltre all’amicizia. L’amicizia è tutto quello che abbiamo, va bene? >>
<< Solo pensaci un po’, mentre sei a Pechino con lui, okay? >>, chiese la donna.
La figlia annuì.
<< Va bene. Tuo padre ha prenotato i biglietti aerei per le sei di domani mattina, quindi dovrai svegliarti presto. Vai a dormire, su! >>, sussurrò la madre.
<< Okay, ma Kyungsoo tornerà qui fra poco >>, disse la ragazza, alzandosi e dirigendosi verso la sua camera.
<< Gli aprirò >>, la madre annuì.
 
Minhee tornò nella sua stanza e saltò sul suo letto. Quella era decisamente stata una lunga giornata, e non aspettava altro di addormentarsi e non pensare più a nulla, almeno per un po’…
 
*** ¤ ***
 
Minhee si svegliò piangendo nel bel mezzo della notte e rapidamente guardò l’ora: erano le 04.00, il che significava che il volo era fra due ore. Vide Kyungsoo dormire tranquillamente accanto a lei, e sentì calde lacrime bagnarle le guance come un fiume. Se le asciugò mentre ansimava pesantemente, stringendosi il petto all’altezza del cuore. Le batteva veloce, sospirò.
Voleva fosse tutto un sogno, ma non era così. Il sogno che aveva fatto non era altro che un flashback di Jongin e Chohee sulla spiaggia. Era stato orribile, voleva solo staccarsi la testa e dimenticare quei ricordi per sempre.
 
<< M-Minhee? >>, chiamò Kyungsoo assonnato, mentre la guardava con occhi socchiusi. << Perché sei sveglia a… quest’ora? >>, sbadigliò.
<< Ho avuto un incubo >>, la ragazza si alzò dal letto.
<< A-Aspetta. Devo… di… dirti… >>, Kyungsoo iniziò ad addormentarsi di nuovo.
<< Dimmelo più tardi, okay? >>, ridacchiò Minhee mentre lo sentì russare.
 
*** ¤ ***
 
<< Allora, cosa avevi bisogno di dirmi? >>, chiese Minhee all’amico. Entrambi erano in aeroporto, stavano cercando il gate per il volo .
<< Oh, giusto. Jongin mi ha chiamato ieri sera mentre stavo preparando  le mie cose >>, disse Kyungsoo. Trovarono il gate e si sedettero con le altre persone che erano dirette a Pechino.
<< Che ha detto? >>
<< Mi ha chiesto perché l’abbiamo lasciato lì in quel modo >>, rispose il ragazzo.
<< Gli hai detto che ho visto il bacio? >>, chiese subito Minhee.
Kyungsoo rise. << Non sono così stupido. >>
La ragazza sospirò di sollievo. << Meno male. Grazie. >>
<< Gli ho detto che non sentivi bene e che volevi andare a casa, così ti ho accompagnata. Non gli ho detto nulla del fatto che stiamo andando a Pechino, ma penso che dovremmo dirgli qualcosa >>, spiegò Kyungsoo.
<< Diglielo quando te lo chiede >>, Minhee si strinse nelle spalle. << Non tipo che puo’ venire anche lui e che gli darai il mio indirizzo per trovarmi. >>
Kyungsoo rise. << Arasso. >>
 
Il gate aprì e tutti andarono velocemente verso le hostess per dargli i loro biglietti. Minhee e Kyungsoo si sorrisero a vicenda prima di salire sull’aereo.
 
<< Quale posto hai? >>, chiese Minhee.
<< C6 >>, rispose il ragazzo.
<< C5 >>, disse di rimando Minhee.
 
La ragazza andò rapidamente a prendere  posto e sorrise, visto che aveva il sedile vicino al finestrino. Con Kyungsoo, misero il bagaglio a mano nell’apposito spazio sopra le loro teste e si sedettero, guardandosi intorno per constatare quanto fosse grande quell’aereo. La maggior parte degli aerei erano molto affollati e i corridoi erano molto stretti, ma quell’aereo aveva un ampio corridoio. Era bello.
 
<< Sai quanto durerà il volo? >>, chiese Kyungsoo.
<< Un’ora e 45 minuti >>, rispose Minhee.
<< Cosa? Davvero? >>
<< Si. Beh, è quello che mi ricordo dall’ultima volta.
<< Quindi, dal momento che Pechino è un’ora indietro rispetto a noi… >>, Kyungsoo iniziava a calcolare.
<< Arriveremo a Pechino alle 08.00, secondo l’orario di Seul. A Pechino saranno le 07.00 >>, rispose la ragazza.
<< Come faremo ad arrivare a casa di tua nonna? >>
<< Taxi >>, disse lei. << Non preoccuparti, okay? E i miei amici ti piaceranno, sono tutti molto carini >>, chiuse gli occhi.
<< Io parlo Coreano, Minhee >>, disse Kyungsoo, guardandola ancora.
 
Era preoccupato. Cosa sarebbe successo se la nonna di Minhee pensava che loro due stavano insieme? Come avrebbero reagito i suoi amici conoscendolo? Lo avrebbero odiato? Gli sarebbe piaciuto?
 
<< Luhan parla Coreano. Yixing l’ha studiato un po’, credo, e Mayli è mezza coreana >>, Minhee sorrise.
<< Luhan, Yixing, Mayli… Chi è stato il tuo primo amore? >>, Kyungsoo la prese in giro e la pizzicò ad una fianco.
La ragazza rise leggermente e gli afferrò la mano. << Yixing. adesso smettila di fare domande e dormi.>>
 
Kyungsoo roteò gli occhi e poi li chiuse. Sapeva che l’amica aveva il cuore spezzato e, anche se non era ancora del tutto se stessa, sentire la sua risata era sufficiente per lui, per riuscire a dormire senza preoccuparsi.


 
Note pt.2:
Che gran bel casino, eh?
Chi pensa che Kyungsoo stia iniziando a provare qualcosa pe Minhee, alzi la mano!
Btw, volevo informarvi che sto portando avanti un'altra traduzione e, se vi va e se avete tempo, mi piacerebbe se gli andaste a dare un'occhiata perché è la prima volta che traduco una slash e non sono sicura T.T

(eccola qui ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3435432 <--)
  
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