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Autore: Mew_vale    16/05/2016    2 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 40
 
 
Paola
Colei che credevo la mia migliore amica, alla quale ho sempre confidato le mie paure, i miei desideri, alla quale ho fatto vedere tutti i lati del mio carattere mi ha pugnalata alle spalle nel modo più terribile! Credevo che dopo essere stata lasciata da Diego non avrei mai più potuto soffrire perché sembrava che quello potesse essere il dolore più forte mai provato ma mi sbagliavo vivamente. Ciò che provo in questo momento va al di là di tutte le delusioni mai provate! Giulia, come hai potuto?! Ha avuto mille occasioni per confessarmelo e invece è stata zitta, ha conservato questo terribile segreto continuando ad ascoltare i miei sfoghi su Diego e dandomi i suoi insulsi consigli! E Diego mi ha tradita per la seconda volta e proprio con la mia migliore amica! Me l’hanno fatta sotto al naso proprio la sera dell’annuncio del fidanzamento, mentre cercavo di intrattenere gli ospiti e mi chiedevo dove fosse finito! Sono due mostri!
Mi piego in due, ancora seduta sulla sedia, le lacrime sono incontrollabili e presto sopraggiungono gli singhiozzi. Come ha potuto farmi questo? Perché lo ha fatto? Giulia può avere tutti i ragazzi che desidera, non è mai stato un problema per lei trovare qualcuno con cui divertirsi. Perché proprio il fidanzato della sua migliore amica? Tremo e sono vittima di spasmi mentre accendo il bluetooth sia al PC che al mio smartphone per passare il video. Un  video che non ho il coraggio di guardare adesso ma che forse quando sarò più calma vorrò vedere, forse un giorno troverò il coraggio di guardarlo per intero. Mi alzo dalla sedia, rimetto tutto come stava prima che entrassi nella sua stanza e mi avvicino alla porta. Poso la mano sulla maniglia ma non apro, non ce la faccio a tornare di là, il solo pensare di incrociare lo sguardo di Giulia, pensare che mi prenderà per mano e mi sorriderà mi fa venire il volta stomaco! Le lacrime riprendono a scendere e sono costretta a tornare a sedere, stavolta sul letto. Non posso tornare alla festa in questo stato! Estraggo il cellulare e cerco il nome di mamma nella rubrica, mi ci vuole un po’ per trovarlo perché le mie mani tremano come se avessi il morbo di Parkinson!
<< Pronto, figlia mia! E’ da tutto il giorno che provo a chiamarti! >> Afferma mia madre subito dopo aver accettato la comunicazione.
<< MA-M-MA! >> Balbetto tra le lacrime. La mia agitazione è incontrabile e il cuore batte alla velocità della luce.
<< Paola, cosa ti prende? Calmati e dimmi perché stai piangendo! >>
<< CO-ME HA-PO-POTUTO FARMI-QU-QUESTO?! >> Balbetto con veemenza.
<< Tesoro mio, io te lo volevo dire prima, per questo ti ho telefonato oggi! >> Come sarebbe, lei lo sapeva? E come lo ha scoperto?
<< Come lo hai saputo? >> Le domando ritrovando un attimo di calma.
<< Me lo ha detto tua sorella! >> Mi risponde. Maria lo sapeva! Perché non lo ha detto prima o parlato direttamente con me?
<< E perché Maria non lo ha detto prima?! Possibile che io lo abbia saputo per ultima e per puro caso?! >> Mi lamento! Se non fossi entrata in questa stanza non lo avrei mai scoperto!
<< Vuoi dire che non è stata Maria a dirtelo? Ad ogni modo poco importa come lo hai saputo, te lo avrei raccontato io quando mi avessi risposto. Spero solo che questa nuova informazione ti serva da lezione figlia mia che tu capisca che razza di farabutto è Diego! >>
<< UNO STRONZO! UN PUTTANIERE! >> Mi sfogo. Sì Giulia è questo che sei! Una donnaccia, una troia!
<< Concordo figlia mia… Avremmo dovuto capirlo vedendo come quella Pamela andava vestita al lavoro, tanto valeva andarci in biancheria intima! >> Afferma mia madre. Ma di che diavolo sta parlando?
<< Pamela? Di cosa stai parlando mamma? >> Le domando confusa sia dalla sua affermazione che da quanto ho scoperto e scossa dal pianto.
<< Di Pamela Reyes Castillo, l’ex centralinista dell’Ecomoda! >> mi ricordo a stento di quella tipa!
<< Non ti capisco mamma! >>
<< Tu di cosa stai parlando? >> Mi domanda. E’ evidente che stavamo parlando di due cose diverse… Ma cosa c’entra Pamela con Diego?
<< Mamma, cosa c’entra questa ragazza con Diego? >>
<< Figlia mia… ho scoperto che Diego ha avuto una relazione con questa Pamela la quale si è licenziata quando Diego l’ha gettata via come si fa con un kleneex usato! >> Questa notizia mi lascia pietrificata e soffoco il pianto. Segnerò questo giorno di merda sul calendario per ricordarmelo come il momento in cui ho realizzato che sono circondata da persone di merda! Come ho potuto perdere sei anni della mia vita così? Accettare di sposare un uomo così? Perdere la testa e la dignità per un uomo così?
<< Anche con lei… Diego non ha fatto altro che tradirmi in tutti questi anni… >>
<< Paola, devi fatti forza e sfruttare queste informazioni e quanto ti è successo per diventare più forte e rifarti una vita! Sei a casa? Vengo a farti compagnia e preparo della cioccolata calda? >> Mi domanda mia madre.
<< No mamma… sono a una festa a casa di quella… quella puttana di Giulia! >> Tuono mentre la rabbia prende il posto della delusione iniziale.
<< Perché parli così? >>
<< Mamma il motivo per cui poco fa piangevo è che ho scoperto una cosa. Diego e Giulia… Hanno avuto una storia alle mie spalle… >> Racconto con un nodo in gola.
<< Figlia mia cosa stai dicendo? >> Mi domanda mia madre, immagino sia sbigottita!
<< La sera del fidanzamento quando Diego è scomparso era con lei nel magazzino dove hanno… >> Non riesco a finire la frase, mi fa troppo schifo!
<< Ho capito. E come fai a saperlo? >>
<< La telecamera era accesa e quella perversa di Giulia si è procurata il filmato e lo ha conservato nel suo pc per tutto questo tempo! L'ho appena trovato! >> Le racconto. Chi mai conserverebbe un proprio filmino porno come una specie di trofeo?!
<< Mi devo sedere per non svenire! >> Eh, pensa io mammina cara!
<< Non posso credere che mi abbiano fatto questo… Giulia ha fatto l’amica per tutto questo tempo come se quello che aveva tra le gambe non fosse stato il mio ragazzo… e lei non fosse la mia migliore amica… come se se lo fosse dimenticato… >> Affermo con amarezza.
<< Ti ha tradita così a cuor leggero… quando la vedo la strozzo! Visto che è una gallina è quella la sua fine! >>
<< IO LA STROZZO ADESSO MAMMA! >> Tuono mentre esco dalla stanza decisa a prendere a schiaffi quella faccia, sporca quanto lo è il suo corpo!
<< No figlia mia, non fare colpi di testa e non fare scenate! >> Mi consiglia mia madre.
<< Come sarebbe?! >> le chiedo. Quella lurida mi ha colpita alle spalle con tanta cattiveria e io non dovrei mandare all’aria la sua festicciola facendo vedere il suo pornazzo a tutti i presenti?!
<< Io lo faccio vedere a tutti questo video! >>
<< Paola dammi retta, fermati. Far vedere questo video a tutti non è una cattiva idea, dipende però da chi sono questi tutti! Adesso posso passare da te e ne parliamo? >>
<< Sì mamma, non rimango un secondo di più in questa casa! >> Affermo perentoria chiudendo la comunicazione. Esco da retro da dove raggiungo in fretta la mia auto.
 
 
Betty
Mia figlia non mi ha più aggiornata su quello che le succede e non posso credere che abbia accettato un accordo con quel Giulio e che non voglia dire niente a David! Quel povero giovane, che fortunatamente non ha preso proprio niente dal padre e dalla madre, ci rimarrà molto male e so che dovrò prepararmi per cercare di farli riappacificare! Spero solo che Armando non si renda conto di nulla. A volte mi domando se David sia stato rapito da piccolo dagli extra terresti e lo abbiamo riportato ai loro genitori raggiunta la maggiore età!
<< Tesoro mio a cosa stai pensando? Spero per lui che non si tratti del tuo amante! >> mi soffia sul collo Armando.
<< Armando, ovviamente non ho un amante. Stavo pensando a quando arriverà Lena! Preparati a fare da paciere! >>
<< Tra Lena e i suoi genitori? >> mi domanda semi steso a letto.
<< No, tra Lena e nostra figlia! L’ultima volta che nostra nipote è stata qui Camilla non stava con David e non ne era innamorata per tanto non gliene poteva fregare di meno di ciò che c’era o non c’era stato fra Lena e David. Ma adesso sì e temo che il rapporto tra Camilla e Lena non sarà dei migliori! E, mi dispiace dirlo, ma dubito che nostra nipote non proverà ad avvicinarsi a David! >>
<< Se quella specie di foto copia di Daniele dovesse fare qualcosa di sconveniente e far uscire dagli occhi di Cami una sola lacrima lo schiaccerò così bene che entrerà perfettamente in una lattina di tonno! >> qualcosa mi dice che sarà nostra figlia a far versare qualche lacrima a David!
<< Amore mio vedrai che David non farà niente di simile! >>
<< Potremmo dare una cena di benvenuto Martedì sera, cosa dici? In questo modo il primo incontro tra Lena, David, Camilla e Jimmy avverrebbe in mezzo alla gente e ci saremo noi a calmare gli animi. >>
<< Ottima idea amore,hai sempre idee fenomenali! A patto che non inviti il tuo amico, se per Martedì sarà tornato! >>
<< Ovviamente non invierò Mario mostro! E’ una cena di famiglia,perché dovrei invitarlo? E comunque credo che dovremmo organizzare questa cena in un posto più grande come un ristorante, la lista degli invitati è estesa… >>
<< A chi pensavi? >>
<< Ci siamo noi due, i nostri figli e siamo a 5… David e Jimmy (sempre che Jimmy voglia), Freddy, Annamaria quindi anche Anna più l’intera banda delle racchie con i mariti, Roberta e tutti i fidanzati! Isabella, Silvia e Leon… >>
<< Più tua sorella, Kristof e Lena arriviamo a ventitré! Dovremmo prenotare uno stadio, altro che ristorante! >>
<< Sarà una bella occasione per stare insieme e potremmo auspicare che, in mezzo a tutta quella gente e in un luogo pubblico, Lena non si metta a litigare con i suoi genitori o non faccia scene imbarazzanti sapendo che David e Camilla si sono fidanzati! >> Sì, effettivamente vorrei evitare che la nostra casa si trasformi in un ring  e poi tutta questa gente non ci sta nella nostra sala da pranzo!
<< Come prima cosa dovremmo divulgare l’invito domani e in base alle conferme decideremo dove avrà luogo la cena, se a casa nostra o al ristorante. >> suggerisco.
<< Pensi che se mando dei messaggi a quest’ora mi uccidano? >>
<< Di sicuro i nostri figli saranno svegli e le ragazze della banda rizzeranno le antenne quando sapranno dell’idea della cena… >> Ridacchio.
<< Creo un gruppo su whastapp,così risparmiamo tempo! >> che il Signore ce la mandi buona e speriamo che quella benedetta ragazza, quando rivedrà David, non si faccia travolgere dalla nostalgia dei tempi passati!
 
 
Isabella
L’accappatoio di Diego mi sta fin troppo grande ma è una bella sensazione,è come essere avvolti dalle sue braccia tanto che il suo profumo adesso è parte di me. Ne odoro il bavero prima di allacciarmi la cintura ed uscire dal bagno. Presentarmi a lui con questo completino è stata la cosa più imbarazzante che abbia mai fatto ma anche emozionante. Mi vergognavo, primo perché non ho mai indossato un baby-doll e secondo perché si tratta di lui, dell’uomo che di donne ne ha viste abbastanza, ma anche dell’uomo che ha risvegliato il mio cuore,dell’uomo che ho amato fin dal primo istante! Quando entro in camera da letto lui è di spalle, indossa solo i pantaloni della tuta e ha un asciugamani arrotolato sulle spalle e i capelli ancora umidi. E’ un bronzo di Riace, un tripudio di bellezza! Certi muscoli non sapevo neanche che esistessero in determinate parti del corpo!
<< Eccoti finalmente! >> Esclama quando si volta e si accorge della mia presenza. Posa il tablet sul letto, mi viene incontro e mi bacia con dolcezza.
<< Ti sta benissimo il mio accappatoio, tanto bene che sarebbe un peccato che non lo indossassi tutti i giorni. >> si complimenta accarezzando la mia spalla coperta dal capo verde in spugna.
<< Mi piace indossarlo,anche se è un tantinello grande,ma è questa la sua bellezza! Mi sento avvolta e protetta! >>
<< Più avvolta e protetta che tra le mie braccia? >> Mi domanda coccolando una mia gota. Scuoto la testa, non esiste niente di più protettivo del suo abbraccio!
<< Vorrà dire che mi comprerò un nuovo accappatoio, questo qui è solo tuo d’ora in poi! >> sorrido.
<< Ma io non abito qui, non voglio che ti compri un altro accappatoio, quando dormirò qui mi porterò da casa il mio o sono io a dover comprarmene uno! >>
<< Quando ti abituerai al fatto che voglio coccolarti e viziarti? Questo accappatoio è tuo. >> ribadisce accarezzando con un dito la punta del mio naso. Mi prende per mano e insieme raggiungiamo il letto dove Diego di siede, con la schiena contro la spalliera del letto, quindi mi fa accomodare tra le sue gambe avvolgendomi con le sue braccia che accarezzo. Quanto sto bene!
<< Voglio proprio vedere quant’eri brufoloso a diciannove anni! >> lo prendo in giro, dicendomi che è impossibile che avesse l’acne con il bel viso da pubblicità che ha!
<< Ah ah, che spiritosa! E’ stato un problema serio per me per tanto tempo, un oltraggio alla mia autostima che per fortuna è sparito con il tempo! >>
<< Veramente avevi l’acne? >> domando sorpresa. Diego sblocca il tablet e nella homepage noto una cartella che porta il suo nome… Paola…
<< E’ da tanto tempo che non accendo il tablet, di solito uso il pc. >> si giustifica leggendomi nel pensiero, per poi tenere premuta la cartella e trascinarla nel cestino. In seguito crea una nuova cartella intitolata “Diego&Isa”.
<< Appena potrò salverò qui le nostre prime foto, che ci siamo scattati ieri sera! >> Mi informa baciandomi la guancia. La mia dea interiore sorride e tocca il cielo con un dito! Tornando a concentrarsi sul tablet preme l’icona di una cartella intitolata “foto” la quale contiene un sacco di sottocartelle.
<< Lì cosa c’è? >> Gli domando premendo una cartella chiamata “gita al lago e pesca”. So bene che foto ci sono ovvero quelle della famosa gita durante la quale il signor Armando e Nicola Mora sono caduti in acqua!
<< Sono le foto di una gita avvenuta quando eravamo piccoli! Se non ricordo male quando siamo arrivati a casa dei miei alla cena Camilla, David e Roberta stavano guardando il video. >>
<< Sì, me lo ricordo! Dovete aver vissuto un sacco di momenti divertenti insieme! >>
<< E’ così, avresti riso un sacco se fossero stati ancora in vita mio nonno Hermes e mia nonna Giulia! Specie quano riempiva la testa di parole a mio nonno Roberto e a mia nonna Margherita! >> mi racconta mentre esce dal quell’archivio e scorre la cartella. Entra in un altro file chiamato “festa a casa di roberta”. Non ho mai visto nessuno organizzare le foto in modo tanto scrupoloso, le mie sono tutte mescolate in un’unica cartella!
<< Questo eri tu? >> Domando intenerita e anche divertita. Nella foto ci sono Diego e suo fratello e hanno entrambi il viso di due sbarbatelli.
<< Sembrate due sbarbatelli! >> commento.
<< Ok,eravamo un po’ meno maturi! Ci credevamo i padroni del mondo! >>
<< Anche con l’acne eri bellissimo. Posso vederne altre? >> Annuisce per poi far scorrere le foto. Vedo com’erano Camilla e Roberta qualche anno fa. Camilla portava i capelli più corti, fino alle spalle, ma era ugualmente bellissima! Roberta portava i capelli uguali a prima che li tingesse e applicasse le extension.  Diego prosegue nel far scorrere le foto e in alcune c’è anche lei. Anche se mi fa male vederli vicini nelle foto di gruppo non mi soffermo a brontolare!
<< Lei è la sorella di Paola? >> Domando, indicando una ragazza bionda con un bel viso circondato da capelli e frangia biondi, sono due gocce d’acqua!
<< Sì, si chiama Maria e vive a Santa Marta con suo figlio di pochi anni. >> Ci sono milioni di foto di quella serata!
<< E tutte queste foto le hai scattate tu? >> Gli domando.
<< No, alcune le hanno scattate Lorenzo, Roberta, Camilla, Cèsar… Diciamo che quella sera la mia fotocamera ha cambiato molte mani e devo ritenermi fortunato se non è andata perduta! Ho anche qualche video, registrati in vari momenti, se non sbaglio… >>
Dopo aver trafficato in alcune cartelle ne apre una dove sono salvati vari video. Ne apre uno a caso e si vede il viso di Diego con alle spalle la Tour Eiffel, capisco che è stato girato con la telecamera frontale del cellulare.
<< “Mesdames et Messieurs, vi parlo da Parigi, più precisamente mi trovo ai piedi della Tour Eiffel… >> quindi inquadra la torre dal basso. Nell’inquadratura compaiono anche Lorenzo e Camilla. << … domani sera assisteremo alle più belle sfilate della settimana della moda! Questo è il gentile regalo che mamma e papà hanno fatto a me e a quel cretino di mio fratello per il nostro diploma! Saluti dall’Europa!” >> saluta alla fine del video.
<< E’ stato un bellissimo viaggio anche se Camilla si fermava per tra quarti d’ora davanti ad ogni vetrina e Lorenzo ha parlato per i tre mesi seguenti del suo progetto di sposare una francese! >>
<< A me piaceva tanto viaggiare con mia nonna, anche se non andavamo mai all'estero. Appena riusciva a chiudere il negozio anche solo per due giorni visitavamo città d’arte, musei, siamo state a Capri, andavamo spesso a Venezia… Anche se a volte non potevamo permettercelo lei metteva sempre da parte qualche soldo per portarmi in qualche bel posto! >> racconto con una nota nostalgia. L’occhio mi si bagna leggermente e Diego mi bacia dolcemente la testa.
<< Tua nonna non ha più avuto contatti con i tuoi genitori? >> Mi domanda.
<< No, dopo quanto accaduto i miei genitori sono stati isolati da tutti, anche dalla famiglia di Leon. >>
<< Da quando mi hai raccontato la tua storia mi sono sempre chiesto cosa abbia potuto spingere tuo padre ad agire così… >>
<< Mio padre e mia madre. Non lo so e se non l’ho mai capito io tu di certo non potrai venirne a capo! >>
<< L’ipotesi che penso non è bella per nulla…. >>
<< Tipo? >>
<< Non credo che vorrai sentire certe cose! >>
<< Diego le tue parole non potrebbero mai ferirmi. >> dopo quest’affermazione Diego mi bacia di nuovo il capo.
<< Magari non era in programma che avessero un figlio e il tuo concepimento è stato un incidente… >>
<< Questo non è un motivo valido per fare ciò che mio padre mi ha fatto… >>
<< Nessuna spiegazione costituirebbe un valido motivo! Ma qualcosa deve essere successo, tuo padre non può essersi svegliato una mattina con le mani che gli prudevano, scusa la franchezza. >>
<< Ho superato tutto questo e parlarne non mi fa più male, in tutta onestà non ne parlavo più prima di conoscerti! Non per questo hai riaperto una vecchia ferita. E’ qualcosa che fa parte della mia vita in ogni caso e parlarne con te è naturale… >>
<< Piccola! >> Esclama, abbracciandomi stretta.
<< Ad ogni modo non mi interrogo più sul perché. Ho tagliato i ponti con loro e forse vivo bene nella mia ignoranza, sarebbe una sofferenza inutile mettersi a scavare per capire il loro comportamento. >> rispondo accarezzando le braccia di Diego. E’ una faccenda relegata al passato e anche se ho mentito a Diego, perché vorrei eccome sapere con che coraggio mio padre ha potuto fare quello che ha fatto, da una parte temo che il riaprire quella ferita possa farmi soffrire ancora e ho paura di quello che potrei scoprire.
<< Hai ragione topolina, adesso non devi più preoccuparti di quello perché il mio amore sopperirà a tutte le sofferenze che hai provato, è questa la mia missione ora! >>
<< Allora ho il piacere di dirti che la stai portando avanti con successo. >> gli rispondo, voltando il capo così che possiamo baciarci. Cambiamo posizione e mi rannicchio sotto le coperte, Diego si posiziona di lato e sovrasta quasi il mio corpo.
<< La prossima volta che andiamo a casa tua dovrai farmi vedere qualche tua foto del passato… >> pretende mentre mi accarezza il collo.
<< Prenderai spavento quando vedrai la mia totale disorganizzazione in materia, tutte le mie foto sono raggruppate in un’unica cartella madre! >>
<< Quindi non c’è modo di evitare tue foto con quell’Italiano! >> Rispondo con diniego scuotendo il capo.
<< Le dovrò cancellare una ad una. >> intervengo.
<< Spero che tu stasera abbia imparato l’importanza di organizzare le foto in un archivio ben suddiviso. >> mi soffia sulle labbra.
<< Sì, in questo modo eviterò che il prossimo che veda le tue foto. >> scherzo di rimando. Diego, che si stava avvicinando per baciarmi, si ferma e vedo che fa di tutto per non ridere sotto i baffi.
<< Vedo che stai tirando fuori le unghie, sei certa di non voler ritrattare ciò che hai detto? >> Mi domanda.
<< Altrimenti cosa mi può succedere? >> domando divertita. Diego allunga la mano verso il comodino dal quale estrae una scatola quadrata e rossa.  S’inginocchia sul letto ed io mi siedo. Con lentezza scioglie il fiocco formato dal nastro rosso e l’apre… probabilmente ha seminato delle sorprese per tutta la casa, dovrei aprire tutti i mobili e controllare!
<< Altrimenti questo bel cuore di cioccolato bianco finissimo finisce per intero nel mio stomaco! >> minaccia. Il mio cuore scoppia d’amore e di gioia! Mi avvicino a lui e gli allaccio le braccia al collo, non resisto al cioccolato bianco!
<< Ritiro tutto, non ci sarà nessun’altro nel mio futuro che non sia tu! >>  ritratto di fronte alla sua espressione fintamente offesa.
<< Dopo ciò che hai detto dovrai guadagnarti il mio cuore pezzo per pezzo. >> afferma. Mi batte forte il cuore e sono titubante quando tocca a me prendere l’iniziativa perché non vorrei mai deluderlo. Mi avvicino dolcemente e inizio a posare delicati baci sul suo collo, salendo fino alla mascella. Quando poso un bacio sotto il lobo dell’orecchio gli sfugge un gemito. Mi stacco da lui e lo vedo che sta armeggiando con la cintura dell’accappatoio, me lo toglie dolcemente e torno a mostrare il completino intimo che ho comprato oggi. Ci osserviamo negli occhi come se ci fossimo appena incontrati e innamorati e i battiti dei nostri cuori sono udibili anche da distanza. Prendo la mano di Diego e la poso all’altezza del mio cuore prima di avvicinarmi al suo orecchio per sussurrargli:
<< Ti amo… >>
<< Ti amo anche io… >> sussurra di rimando. Accarezzo il suo petto e con lentezza scelto fino a raggiungere l’elastico dei pantaloni e si fa scappare un altro gemito. Poi avviene qualcosa che non mi spiego: Diego afferra la mia mano e l’allontana dal suo basso ventre.
<< Non posso fare questo… >> sussurra più verso sé stesso che verso di me.
<< Non puoi fare cosa? >> domando confusa. Mi allontano da lui e noto il suo volto rabbuiato quasi triste.
<< Avrei dovuto dirtelo quando sei entrata da quella porta! >> Mi dice guardandomi negli occhi. Lo spavento si fa strada in me, cosa succede? Non mi ama? Voleva solo portarmi a letto ma per pietà vuole fare marcia indietro?
<< Diego mi stai spaventando, cosa succede? Cos’ho fatto? >> domando con il cuore in gola.
<< Tu non hai fatto niente dolce amore mio… Sono io che ho sbagliato! Non ti posso avere adesso! >> cosa significa che non può avermi adesso?
<< Isa, dobbiamo parlare. >> Ecco, questa frase è spaventosa!
 
 
 
Lorenzo
<< E’ affascinante che tu ti dia tanto da fare nell’aiutare gli altri. >> Si complimenta Silvia con Ken/Superman alla fine del suo racconto riguardante la sua attività di beneficenza. Ovviamente è una cosa onorevole ma ciò che mi infastidisce è il modo in cui lo sbandiera, per farsi bello! Non gli hanno mai detto che il bene si fa ma non si dice?
<< Quest’oggi mi ha portata con sé, in questa città ci sono davvero tante persone senza un lavoro e una casa e per motivi ridicoli! Per esempio un uomo ha perso un dito a causa di un incidente e nessuno lo assume. Perché un uomo senza un dito non dovrebbe lavorare? E’ assurdo! >> Interviene Roberta.
<< Probabilmente perché lui è uno mentre le persone senza lavoro e senza invalidità sono molte e le aziende scelgono qualcuno senza problemi fisici che, a livello di performance, rendono di più. >> intervengo.
<< Ciò che hai appena detto è piuttosto orribile… >> commenta Silvia.
<< Non voglio dire che condivido questo modo di pensare ho semplicemente risposto alla domanda di Roberta, voglio dire che le aziende ragionano così, quest’uomo potrà avere esperienze e qualifiche ma non potrà più competere con una persona senza handicap… Pur essendo un ragionamento terribile umanamente parlando! >>
<< All’Ecomoda assumereste quest’uomo? Parlo in senso figurato, come curiosità, non ti sto proponendo nulla, salvo che abbiate un posto vacante adatto a lui! >> domanda Leon.
<< Dipende dal ruolo, e poi la tecnologia di oggi permette che facciano tutto le macchine che possono essere azionate anche con nove dita! Mi informerò sui posti vacanti e saprò darti notizie. >> gli rispondo. Infondo sarebbe giusto oltre che  una buona pubblicità per l’azienda.
<< Ti ringrazio anticipatamente allora. >> alla fine la conversazione con Ken è anche gradevole! Roberta estrae il cellulare e lo consulta prima di avvertirmi che mio padre ha creato un gruppo su whastapp.
<< Un gruppo a che proposito? >> estraggo anche il mio di cellulare e apro la chat che porta il nome di “cena di benvenuto”.
<< Buona sera a tutti,scusate l’ora. Martedì pomeriggio arriveranno da Vienna mia sorella Camilla, mio cognato Kristof e mia nipote Lena, che mancano da qualche anno. A me e a Betty sembrava un’idea carina riunirci per dare loro il benvenuto con una cena. Tutte le persone aggiunte alla chat sono invitate, e se ho dimenticato qualcuno chiedo scusa e aggiungete, purché siano intimi amici. Sono invitati anche Silvia, Isabella e Leon di cui non ho i numeri. Chiediamo conferma per domani sera in modo da decidere dove avrà luogo la cena se a casa nostra o al ristorante. Auguriamo buona notte a tutti, Betty e Armando. >> recito leggendo a tutti il contenuto del messaggio.
<< Vieni Leon? Invio la nostra conferma? >> domanda Roberta a Leon.
<< Certamente, mi fa piacere che mi abbiano invitato. >> risponde lui.
<< Ovviamente vengo amore mio. >> mi dice Silvia. Sia io che Roberta inviamo le nostre conferme e leggo che le amiche di mia madre hanno tutte dato conferma! Con la loro presenza questa cena si trasformerà in una specie di spettacolo circense!
<< Ci sarà da ridere con tutta la banda presente! >> commento verso Roberta.
<< Già, ma penso che a David e Jimmy questa cena andrà di traverso! >> asserisce Roberta. E’ vero, non ci avevo pensato. Mi auguro che Lena abbia abbandonato le vecchie abitudini e che la cotta per David le sia passata!
<< Tu sai cos’ha combinato tua cugina? >> mi domanda Roberta.
<< No, non ne ho idea. Ho sentito quest’oggi mia madre e mi ha detto soltanto che sarebbero venuti qui. >> rispondo. Ci accorgiamo che stiamo chiacchierando tra noi due come se al tavolo fossimo soli… E so che non riesco a toglierle gli occhi di dosso ma devo stare attento che Silvia non lo noti… Cosa mi sta accadendo con lei? Conosco fin troppo bene questa sensazione! Merda, sto provando attrazione verso Roberta. Mi riempio di nuovo il bicchiere, so che stasera quello che dovrà essere raccolto con il cucchiaino sarò io!
 
 
Marcella
Ho toccato a stento l’antipasto e sto ignorando il piatto principale dopo aver sentito le teorie di Patrizia. La gelosia ossessiva che mi ha caratterizzata in passato e che credevo morta e sepolta fa capolino e non perdo d’occhio Russell e Kelly i quali siedono uno di fronte all’altro. Sì, ho l’impressione che entrambi alzino spesso lo sguardo, o forse è solo la mia paranoia! Non voglio tornare quella di una volta, però mi rendo conto che fa parte del mio carattere! Ragiono talmente tanto sulle parole di Patrizia che a stendo ascolto la conversazione che sa avvenendo. Alla mia destra siede Patrizia, la quale ogni tanto mi da un calcio sotto al tavolo per riportarmi alla realtà e io le rivolgo un timido sorriso, alla mia sinistra siede Mario. Russell e Kelly siedono un di fronte all’altra e dall’altro capo della tavola si è accomodata MariaBeatrice. In più stasera ci mancava mio figlio che è in giro per il mondo con una minorenne! Spero davvero che non faccia niente di stupido.
<< Marcella, questo piatto è squisito ma non ne ha toccato neanche un poco, non ha appetito? >> Mi domanda Kelly. Cosa gliene importa? Perché mi domanda una cosa simile? Patrizia mi da un calcetto.
<< Sono solo preoccupata per mio figlio. >> Adduco come scusa.
<< Alexander sta poco bene? >> Domanda Mario.
<< Prima che arrivaste ha telefonato Nicola Mora informandomi che Alex e sua figlia, di diciotto anni, probabilmente hanno una relazione! La ragazza è uscita senza dire niente ai suoi, non sanno dov’è e sono piuttosto arrabbiati con entrambi, temono che Alex possa portarla chissà dove e pensano che non sia adatto a lei vista la differenza d’età. >> Spiego.
<< Ha descritto Alexander come se fosse il diavolo in persona! Quell’uomo è troppo precipitoso nei giudizi oltre che troppo apprensivo. >> Interviene Russell.
<< Mario, non mi hai raccontato come ti hanno accolto Armando e Beatrice! >> intervengo, cambiando argomento.
<< Armando era più o meno contento, ci siamo incontrati qualche volta per bere un bicchiere, sua moglie un po’ meno! Betty vorrebbe vedermi appeso a testa in giù e non cito per quale parte corporea! >> risponde.
<< Non la biasimo Mario! >> rispondo. No, non posso dire che l’astio di Betty non sia giustificato, anche dopo tanti anni.
<< Cos’ha Beatrice contro di te zio? >> gli domanda Kelly.
<< Magari te lo racconto in altra sede. >> risponde con imbarazzo. Fulmino Mario con lo sguardo, deve solo azzardarsi a raccontare ad anima viva questa storia!
<< Kelly, parlaci un po’ più di te. Sei sposata o fidanzata? >> Interviene Patrizia senza imbarazzo. Io mi rigiro la forchetta tra le mani aspettando la sua risposta. La ragazza si guarda attorno, non perdendo l’occasione di puntare Russell, e sorride imbarazzata.
<< No, non c’è nessuno di speciale nella mia vita al momento. >> risponde.
<< Hai un fidanzato? >> Le domanda Mario ignorando il diniego della nipote.
<< No zio, te l’ho detto. >> risponde lei.
<< Il tuo “no” somigliava di più un “sì ma non voglio parlarne davanti a tutti” visto il colorito che hai assunto! >> Fa notare Mario e la ragazza diventa bordeaux.
<< E’ di Miami o di Los Angeles? >> trovo la forza di intervenire. Non mi serve uno specchio per capire che ho un’espressione truce! La tavola si azzittisce aspettando una risposta.
<< Vi ha detto che non ha un fidanzato, perciò che domanda poni Marcella? >> Mi domanda Russell accorrendo in sua difesa. Mi sento morire, questo intervento non è un buon segno.
<< Credo che suo zio la conosca meglio di noi, evidentemente dalla sua reazione ha dedotto che stava mentendo. >> rispondo.
<< Ok, scusate la domanda inopportuna, non volevo di certo metterti in imbarazzo cara! >> interviene Patrizia, accarezzando una spalla a Kelly che siede alla sua destra.
<< Marcella  mi aiuti a portare di la i piatti vuoti e a servire la frutta? >>
<< Certo Patrizia. >> Le rispondo, raccogliendo i piatti e seguendo mia cognata in cucina. Appoggio i piatti sporchi nel tinello e mi prendo qualche attimo per riprendermi. Mio marito mi tradisce…
<< Marcella? >> Sento la mano di Patrizia sulla mia spalla. Mi volto e Patrizia può osservare i miei occhi inumidirsi.
<< Non potrei sopravvivere a un’altra delusione simile… >>
<< Marce! >> Esclama abbracciandomi. << Se io sono ancora viva e vegeta dopo aver sposato tuo fratello, e se tu sei ancora qui dopo essere stata la donna di Armando Mendoza, potrai affrontare anche questo! E poi non abbiamo una confessione scritta! >>
<< Ma ho visto gli sguardi che si lanciano… Quando hai chiesto a Kelly se è fidanzata ha guardato subito Russell e lui ha guardato lei… >> ricordo. Mi sono sentita morire in quell’istante.
<< Bella mossa vero? >> si auto elogia strappandomi una risata.
<< Tu limitati a mangiare, bere e ogni tanto dare segni di vita con qualche “sì” o qualche “no” che al resto penso io! Lascia a me il lavoro sporco! >>
<< Patrizia devo confessarti che sono contenta che tu sia venuta qui… Mi sono resa conto che mi sei mancata… >> riconosco.
<< Marce! Ti voglio bene Marce! >> Mi confessa stringendomi.
<< Te ne voglio anche io Patrizia! >>
 
 
David
Mi dispiace di non poter dare una risposta a Diego, aiutandolo. Speravo di portegli dire se Paola è o non è incinta!
<< David amore mio, guarda chi c’è! >> mi fa notare Camilla mentre balliamo. Ci avviciniamo a Tanisha Hurtado, una ragazza che alle superiori era in classe con mio fratello Giulio ed era al corso di disegno con Camilla.
<< Tanisha, quanto tempo! >> La saluta Camilla con un guancia a guancia.
<< Camilla Mendoza, come stai? >> le domanda Tanisha che in questi anni è molto cambiata.
<< Sto abbastanza bene, grazie! Adesso lavoro come stilista nell’azienda di famiglia, dopo il liceo ho frequentato la scuola d’arte. E tu? Ti trovo benissimo! >> si complimenta Camilla. In effetti Tanisha è molto dimagrita!
<< Visto che roba? La zumba fa dei miracoli, non ho mai praticato uno sport più divertente e che dia simili risultati! Io adesso lavoro come addetto pubblicitario! >>
<< Ti ricordi di David? >> Domanda Camilla a Tanisha.
<< Ovviamente sì! Come stai David? >> stringo la mano a Tanisha prima di risponderle.
<< Bene, ti ringrazio. Sono tornato un anno fa, più o meno, dagli USA e anch’io lavoro in Ecomoda, mi occupo dei punti di vendita e del marketing. >>
<< E da poco ci siamo fidanzati! >> aggiunge Camilla. La stringo a me sorridendo.
<< Veramente?! Vi faccio i miei più sinceri complimenti! Non avevo mai pensato a voi come coppia ma vedendovi insieme devo dire che fate un figurone! >> si complimenta Tanisha.
<< Scusate se vi abbandono, vorrei salutare delle persone! A proposito, in questi giorni compiono gli anni i tuoi fratelli vero? >>
<< Sì Tanisha, domani! Daremo una festa di famiglia al Bellini, per l’occasione! >>
<< Porgerò loro i miei auguri via messaggio o tramite facebook! Come stanno le vostre famiglie? >>
<< Abbastanza bene, papà di recente è rimasto vittima d’infarto ma si è ripreso in fretta ! Questo l’ha costretto a recedere dal suo ruolo di vice presidente e mia madre ha abbandonato la presidenza per passare più tempo con lui. Diego ha appena assunto la presidenza e si è fidanzato da poco! Lorenzo è diventato vice presidente e anche lui si è fidanzato di recente. >> racconta Camilla.
<< I miei fratelli puoi trovarli nei paraggi! Giulia e Michael fanno i modelli come saprai, Giulio deve ancora trovare la sua strada! I miei genitori al momento sono fuori città per un week end. >> spiego.
<< Mi fa piacere che stiano tutti bene… I miei genitori invece si sono trasferiti a Cartagena dove hanno aperto un’agenzia turistica! >>
<< Beati loro che vivono al mare! >> Commenta Camilla.
<< Ci vediamo Camilla, ciao David! Buon proseguo! >> ci saluta per poi allontanarsi e raggiungere un gruppo di ragazze appena entrate.
<< Hai visto che cambiamento ha fatto? >> constata Camilla. Annuisco, sì effettivamente è molto cambiata!
 
 
Samuel
Ansante, mi scosto da lei e premo la schiena contro al materasso. Gloria si avvina a me e inizia a posare dei baci lungo la linea della mia mascella.
<< Sei stato fantastico! >> sussurra. E’ una cosa che dice sempre!
<< Sei tu che tiri fuori il meglio di me in certe situazioni! >> Le rispondo catturando la sua bocca in un bacio spinto. Ad interrompere il momento è il mio cellulare di lavoro che squilla.
<< Devo guardare chi è, scusami! >> Mi allontano da lei per alzarmi, mi infilo velocemente i boxer e raggiungo il salotto. Mi accorgo che a chiamarmi è una mia collaboratrice, Tanisha, che si occupa degli spazi pubblicitari del mio giornale on-line.
<< Tan, come mai mi telefoni a quest’ora? >> Le domando, sedendomi sul divano e accadendo una sigaretta.
<< Ciao, scusa il disturbo! Volevo informarti che mi trovo ad una festa a Villa Valencia e ho appena incontrato Camilla Mendoza che mi ha dato qualche informazione che magari potrà esserti utile! >>
<< Interessante! Hai incontrato Michael Valencia a quella festa? >> le domando. Magari è accompagnato a qualcuno dopo la scoperta della sua omosessualità.
<< No, mi dispiace, qui non si vede! Ho notizie a proposito della vita sentimentale dei fratelli Mendoza, non conosco nel dettaglio le cose ma non sarà un problema per te scavare e scoprire di più… Potresti riempire qualche spazio con queste novità. >>
<< Certamente, e spero di essere il primo a farlo! >>
<< Camilla mi ha detto di essersi fidanzata con David Valencia, infatti a questa festa sono accompagnati! >>
<< Veramente? >> le domando incuriosito. Da come Camilla scodinzolava dietro a Giulio al liceo sembrava che fosse l’unico uomo sul pianeta terra!
<< Sì, invece Diego si è rifidanzato. Anche Lorenzo Mendoza si è fidanzato ufficialmente! >> mi spiega.
<< Questo è interessante, vista la fama da donnaiolo che ha! >>
<< Inoltre può interessarti il fatto che domani sera al Ristorante Bellini si terrà una festa per il compleanno dei gemelli Mendoza! >>
<< Grazie di avermelo detto, figuriamoci se me la perdo! Ho già in mente una sorpresina. >> riferisco in modo vago a Tanisha.
<< Non avevo dubbi! Ti lascio e ti farò pervenire eventuali altre notizie! >>
<< Aspetto che mi chiami, ciao e buona notte! >> La saluto, pensando al da farsi e a come sfruttare tutto questo per colpire Giulio! No, non dimenticherò mai ciò che mi ha fatto! La mia vita ruotava intorno a Georgina, e lui me l’ha portata via!
 
 
Nataniel
Li ho visti arrivare insieme e da allora non si sono mai staccati! Del resto è normale, sono fidanzati, cosa pretendo? Perché le donne migliori devono essere tutte impegnate proprio quando le incontro? Queste convinzioni tuttavia non m’impediscono di avvicinarmi a lei al buffet quando la vedo tutta sola.
<< Ciao Camilla. >> la saluto, posandole per pochi istanti una mano sulla schiena quando le passo accanto.
<< Nataniel, buona sera, non sapevo che si trovasse a questa festa. >>
<< Il mio amico Francesco mi ha invitato. Io invece ti ho vista entrare ma non mi sembrava il caso di avvicinarmi a salutare mentre eri in compagnia di David… >>
<< Non ci sarebbe stato niente di male in un saluto! >> si affretta a precisare.
<< Ho capito che il tuo ragazzo è molto geloso e basta poco per provocarlo, volevo evitarti un problema. >>
<< David ha frainteso la storia della camicia, equivoco che ad ogni modo è stato risolto! >>
<< Anche la mia ex moglie era piuttosto gelosa… >> le racconto.
<< Non sapevo fosse sposato. >>
<< Sì, mi sono sposato troppo giovane quando Ana Laura è rimasta incinta di JuanCarlos. >>
<< Sposarsi per obbligo è sempre controproducente. >>
<< All’epoca mi sembrava la cosa giusta da fare, ma adesso voglio ricominciare. >> spiego, avvicinandomi volutamente a lei fino a fare aderire le nostre braccia. Camilla si scosta subito da me.
<< Camilla, non posso nascondere che ti trovo molto bella, e ci sono rimasto male quando ho saputo che sei già impegnata perché hai colpito subito il mio interesse. >> azzardo. Se deve darmi un due di picche me lo darebbe anche tra un mese, è inutile girarci intorno! Mentre le dico queste parole le sfioro i capelli.
<< Nataniel… Hai sottolineato poco fa che sono fidanzata, io amo David e l’ultima cosa che vorrei è avere problemi con lui! >> non perde tempo a spiegarmi.
<< Perciò adesso spero che si metta l’anima in pace e che lasci tranquilla la fidanzata di mio fratello! >> Interviene un tipo che non conosco!
<< Mi scusi? >> domando confuso.
<< La sto invitando a togliersi dai piedi, e sinceramente non so chi l’abbia invitata! >>
<< Giulio, ti presento Nataniel Hernendèz, il famoso fotografo che abbiamo assunto per la collezione. Nataniel lui è Giulio Valencia il fratello di David. >> spiega Camilla.
<< Quindi lavori per la nostra azienda?  A maggior ragione non dovresti diventare insistente con la signorina! >> ribadisce questo tipo arrogante. A completare il quadretto arriva David!
<< Cosa succede? >> Domanda con una faccia da funerale.
<< Il qui presente ci stava provando con Camilla e lo stavo gentilmente invitando a starle lontano! >> Spiega Giulio Valencia. Il volto di David si rabbuia e nello stesso tempo diventa truce.
<< Ovviamente gli ho spiegato che sono innamorata di te e spero che dopo questo episodio Nataniel abbia capito, non vorrei più assistere a niente del genere. Ti ringrazio Giulio per il tuo intervento, ma avevo tutto sottocontrollo! >> David ignora quando detto da Camilla, si avvicina a me e mi fissa dritto negli occhi con espressione fosca.
<< Ci stavi provando con lei? Hai problemi nel comprendere le cose più elementari?! >> sbotta dandomi uno spintone. Il fratello cerca di contenere la sua rabbia.
<< David, non è il caso di dare spettacolo, sono certo che il qui presente abbia capito la lezione! >> afferma Giulio.
<< Ciò che ho capito è che Camilla non è neanche libera di chiacchierare con qualcuno… >> sussurro mentre mi allontano. Sfortunatamente non ho sussurrato abbastanza piano perché sento una morsa sul mio avambraccio che mi costringe a voltarmi, vedo il pugno di David puntare dritto verso il mio labbro ma non mi colpisce perché il fratello lo blocca.
<< RIPETI QUELLO CHE HAI DETTO SE NE HAI IL CORAGGIO! >> urla alla presenza di tutti.
<< DAVID, DATTI UNA CALMATA! >> urla sopra di lui di fratello.
<< Allora non hai capito niente?! >> Tuona contro di me Camilla, spintonandomi una spalla.
<< Non volevo essere così scortese e diretta con te ma non mi lasci altra scelta! Io amo David! E gradirei immensamente se la smettessi di molestarmi con bigliettini e quant’altro, guarda che casino hai provocato! >> Mi tuona addosso. Sì, ho provocato un bel casino!
<< Mi dispiace Camilla… Io cercavo semplicemente di capire se potevo piacerti… >>
<< Adesso sai come stanno le cose perciò regolati di conseguenza! La cosa che mi delude maggiormente è che per me eri un’idolo, ti ammiravo ma scopro che come persona non sei un granchè! Passa in azienda Lunedì e discuteremo di questa storia, il nostro rapporto d’affari finisce qui perché ovviamente tu e David non potrete lavorare braccio a braccio alla campagna pubblicitaria! >> M’invita allontanandosi con il fidanzato e il cognato. Mi passo una mano in testa pensando al casino che ho provocato, che si ripercuoterà sulla mia professione!
<< Ho combinato un casino epocale! >> ammetto verso me stesso. Mi conviene trovare argomentazioni convincenti per convincere Camilla e il presidente a non mettere fine al nostro accordo di lavoro!
 
 
Isabella
Avverto la terra, anzi il letto, sbriciolarsi sotto di me.
<< … credevo che avrei potuto passare con te una bella serata e rimandare questa discussione a quando avrei avuto conferma o meno della notizia, ma non ce la faccio, non posso fare l’amore con te, averti per la prima volta tenendoti nascosta questa cosa. Magari non è niente e si tratta di un equivoco o… o magari no… >> termina così il suo racconto. Non posso credere che Paola possa essere incinta! Il mio mondo è andato in pezzi in un attimo!
<< Per ciò hai provato a telefonarle? >> domando con poca voce roca. Lui annuisce.
<< Certo, volevo togliermi subito il dubbio ma non ha risposto. David ha detto che avrebbe provato a parlare con Giulia ma non mi ha ancora dato notizie. Amore mio mi dispiace… >> inizia a dire posandomi una mano sulla spalla ma io fuggo e mi rifugio nella stanza degli ospiti perché non voglio che mi veda piangere come una disperata e anche perché non so cosa dirgli! Questo pomeriggio ho preso con me stessa la decisione di non farmi condizionare dalle azioni o parole di Paola ma questa è una cosa troppo grande! Se fosse incinta significherebbe condividerlo con lei per sempre, significherebbe avere continuamente a che fare con lei e con le sue rivendicazioni!
<< Isabella ti prego, apri! Mi dispiace per non avertelo detto subito,volevo evitare tutto questo! >> M’implora dal corridoio. Ma io non sono arrabbiata  con lui perché non me lo ha detto appena sono entrata da quella porta, avrei avuto la stessa reazione anche in quel caso! Io temo l’epilogo di questa faccenda! Ecco perché prima di cenare continuava a ricordarmi che mi avrebbe amata qualunque cosa fosse successa! No, non sono arrabbiata con lui, Diego pur desiderandomi non ha voluto l’amore con me prima di conoscere l’esito di quel test di gravidanza, non ha voluto fare l’amore con me nascondendomi questo fatto, mi ha rispettata e questo per me ha importanza! Ce l’ho con tutta questa situazione!
<< Ti prego apri… Non è detto che sia incinta, sicuramente è stato un falso allarme! >> continua.
<< E… e se così non dovesse essere? >> balbetto tra le lacrime.
<< Non voglio neanche pensare ad un’eventualità simile… Non so come potrei affrontare una simile notizia, avere un figlio è già abbastanza complicato se poi è con una persona che non ami… Apri la porta ti prego! >> Mi implora per l’ennesima volta. Decido di accontentarlo e giro la chiave in senso antiorario per poi spalancare la porta. Diego appoggia un braccio allo stipite della porta e preme contro di esso la fronte. Sta piangendo.
<< Non so come potrei affrontare uno scenario simile senza di te… >> ammette facendomi piangere ancora di più. Abbasso lo sguardo mentre continuo a piangere e non oppongo resistenza quando lui mi abbraccia e mi bacia il capo.
<< Non ho mai pregato tanto in vita mia… >> afferma.
<< Io non sono arrabbiata con te, tu non volevi fare l’amore con me tenendomi nascosta questa cosa ed è un fatto che ti fa amare ancora di più… Io odio il destino! Ho trovato te, non so come sono riuscita a fare breccia nel tuo cuore e rischiamo che la tua ex sia rimasta incinta… >>
<< Ci togliamo subito il dubbio, cascasse il mondo non andrò a letto stanotte fino a che non saprò la verità! Vieni, telefono a David! >> Afferma deciso per poi avviarsi in cucina e recuperare il cellulare che aveva lasciato sul divano.
<< Paola ha provato a richiamarmi. >> M’informa. Altro che notte d’amore indimenticabile, mi trovo in un incubo! Sarà la notte più lunga della mia vita!
<< Se ha provato a chiamarti vuol dire che voleva parlarti, prova a richiamarla. >> Consiglio. Diego si ferma e mi guarda mesto.
<< Mi dispiace che la serata sia finita così… avrei dovuto cancellare la sorpresa e dirti subito come stavano le cose invece di illuderti e poi disilluderti… >>
<< Sì, forse avresti dovuto rimandare la sorpresa… Comunque hai decido di dirmelo perché sei una persone buona e sei cambiato, non sei più il ragazzo che stava con lei o il ragazzo che eri a 19 anni… >> Diego mi afferra la mano prima di ricordarmi il suo amore.
<< Non hai idea di quanto ti amo, di quando sia dispiaciuto di essere come sono! Tu meriteresti di meglio! >>
<< Io sono dove ho scelto di essere, anche dopo tutto ciò che mi hai mostrato di te quando ci siamo conosciuti e nei primi giorni successivi! >> rispondo. Ho scelto nonostante tutto di iniziare questa storia! Diego preme l’icona della cornetta verde e prova a chiamarla.
<< Non risponde. >> Mi comunica dopo interminabili secondi! Ok, sarà una notte lunghissima!
<< Forse dovrei preparare del caffè! >> propongo, anche se siamo già agitati a sufficienza!  Diego si alza con me e mi ferma afferrando dolcemente un mio polso.
<< Promettimi che non mi lascerai se dovesse risultare che è incinta… Ti prego, non potrei vivere sapendo che averti perduto… Ti prego! Potremmo farcela insieme! >> abbasso lo sguardo perché non so nemmeno io come reagirei alla notizia e non me la sento di fargli promesse del genere, questa notizia mi devasterebbe e non so se sarei forte da sopportare tutta la situazione che si creerebbe!
<< Prova a chiamare David. >> propongo. Mi avvio alla cucina e con le mani tremanti inserisco la polvere di caffè nel filtro, un poco ne cade sulla cucina. Cerco di trattenere le lacrime.
<< Pronto David,ci sono delle novità? Sto impazzendo e le ho detto tutto… Sì, ad Isabella…. Male, come deve averla presa!? Sto provando a contattare Paola per parlarle. Giulia cosa dice?.... Che non sono cazzi tuoi? Certo che tua sorella è l’educazione fatta in persona!... Sì ok non sarai parte in causa ma ci vuol poco a capire che sei solo preoccupato per me, solo quella gallina di tua sorella non può capirlo!.... Ok, mi calmo. E provare a parlare direttamente con Paola?... Se n’è andata? Bene, vorrà dire che stanotte non dormiremo!... Sì, ci aggiorniamo domani e nel frattempo non dire niente a mia sorella… Grazie David, buona notte. >> conclude ponendo fine alla conversazione. Perciò riponiamo le nostre speranze nella possibilità che quella lì risponda al telefono! Potrebbe anche averla progettata questa gravidanza per legarlo a lei! Ma sono arrivata io a romperle le uova nel paniere, ecco perché ce l’ha tanto con me! Ma se così fosse come mai non ne approfitta a rovinargli la vita precipitandosi a dirgli che il test è positivo?
<< Ma se quel test è positivo come mai non corre a dirtelo? Insomma, sarebbe la sua opportunità per minare la nostra relazione e rovinarti la vita. >> espongo.
<< Non lo so… Non riesco a pensare a niente, figuriamoci a fare certi ragionamenti. Non credevo che lo avrei mai detto ma non vedo l’ora di parlare con lei! >> questa sua frase mi mette i brividi. Torno alla cucina dove estraggo due tazze dal pensile. Inizio anche io a pregare!
 
 
Massimiliano
Sì, è bella e anche tanto, ma non è una donna con cui penserei di avere una storia. Jimmy mi ha trascinato nella taverna, dove c’è anche la piscina coperta, per invitare anche me a fare un tuffo. Il fatto di essere senza costume da bagno non ha fermato Jimmy il quale ha pensato di tuffarsi in boxer. E’ completamente matto! Giulia nuota verso la riva e mi raggiunge.
<< Dai, buttati anche tu! >> M’invita.
<< No, grazie, non ho neanche il costume da bagno. >> adduco come scusa.
<< La metà di questa gente non ce l’ha e si sono buttati in acqua in biancheria intima. Andiamo! Fai un tuffo! >> 
<< Andiamo, rilassati amico! Devi smetterla di pensare a lei! >> mi ricorda Jimmy cercandomi di prendermi in braccio probabilmente per gettarmi in acqua completamente vestito!
<< Amico, non ci provare! >> Cerco di dirgli fra le risate.
<< E allora spogliati ed entra, altrimenti immagina la fine che farai! >> Mi minaccia. Alzo le mani rassegnato, mi farebbe bene divertirmi! Inizio togliendomi le scarpe, i calzini e la camicia… Giulia se ne sta lì a bordo piscina a guardarmi e questo mi ciò mette un po’ a disagio, neanche stesse guardando un film! Quando resto in boxer mi avvicino al tavolo allestito a bar e in un bicchiere mescolo vodka e limonata per poi appoggiare il bicchiere sul bordo della piscina ed entrarvi. L’acqua non è poi così fredda.
<< Era ora, certo che ne serve per convincerti! >>
<< Non sono un tipo festaiolo, lo avrai notato manichino! >> le rispondo mentre sorseggio il mio cocktail.
<< Lasciarsi andare può aiutare parecchio… >> Mi sussurra avvicinandosi a me. Mi si pone davanti e avvicina le sue labbra al mio collo… Avverto un brivido quando le sue labbra entrano a contatto con la mia pelle… E’ completamente pazza, così davanti a cani e porci! L’afferro delicatamente le spalle e l’allontano da me.
<< Giulia, stai buona… >> la invito.
<< Lo so che ti piaccio, anche se fai finta di niente! Durante le foto non facevi che ammirarmi e anche poco fa… Perché non riesci a togliertela dalla testa? >> mi domanda.
<< Sei mai stata innamorata? Tanto da proporre a qualcuno il matrimonio? >> le chiedo. Queste sono ragioni più che sufficienti! Lei scuote la testa.
<< Ma so che un’amicizia può aiutare… Non ti sto proponendo una relazione, non ti sto chiedendo di sposarmi o di amarmi! Tu mi piaci e voglio la tua compagnia. >> Mi spiega girandomi le braccia attorno al collo. Bisogna ammettere che sa ciò che vuole!
<< Perché ti dai via così? Senza amore? >> mi chiedo.
<< Perché mi godo la vita e se dovessi mai innamorarmi di qualcuno un giorno, ben venga!  >> mi spiega. E se Jimmy avesse ragione? E se una notte di… divertimento è ciò di cui ho bisogno? Magari mi serve proprio questo, leggerezza! Ma non fa parte di me! Considerando che nella mia vita sono stato a letto solo con Isabella!
<< Che cosa ti trattiene? Una donna che ha rifiutato la tua proposta di matrimonio, che ha lasciato il paese e che quando l’hai raggiunta voleva sfruttarti per dimenticare un altro uomo? Io darei la vita per uno che attraversa il pianeta per esprimermi il suo amore!  >> Sottolinea riportando con franchezza gli avvenimenti. Forse ricordare mi fa bene! Mi fa bene rammentare che nessun essere umano dovrebbe subire questo! Non so come rispondere a quest’affermazione. Giulia si avvicina lentamente a me, le accarezzo la schiena quando i nostri nasi si sfiorano e, anche se non l’amo, il mio corpo mi dice che la desidero. Per una volta nella mia vita metto da parte la logica e mi lascio andare: sono io a porre fine alla distanza tra le nostre labbra, ma solo per pochi istanti.
<< Non c’è un posto più tranquillo e privato? >> le sussurro contro le labbra.
<< Sì, camera mia. Anzi, ho un’idea migliore! Usiamo lo studio di mio padre… è insonorizzato! >> mi spiega sorridendo tutta contenta. Sorrido anche io cogliendo il sottotesto!
 
 
David
Se Giulio non mi avesse contenuto avrei ridotto quel fotografo da strapazzo ad un ammasso di coriandoli!  Esco dalla casa accompagnato da Camilla e Giulio, per calmarmi.
<< Ti avverto Camilla, quel tipo se ne andrà dall’azienda! Lunedì alla riunione intendo esporre quando accaduto e mettere in chiaro che non intendo collaborare insieme a lui! >> Intervengo con veemenza.
<< Capisco tu sia fuori di te ma gradirei se parlassi con Diego di questo in privato e non alla riunione davanti a tutti, visto che sono anche affari miei! >>
<< Camilla ha ragione, effettivamente! >> commenta Giulio.
<< E sia, se vuoi mando una lettera, un piccione viaggiatore, un SMS, quello che vuoi per informare Diego… ma quello sparirà così com’è arrivato! La pazienza ha un limite! >>
<< Ci aveva già provato? >> domanda Giulio. Mi ricorderò di ringraziarlo e terrò conto di questo aiuto quando parlerò con Diego per cedere a lui il ruolo di direttore marketing!
<< Più o meno, qualcosa avevo capito quando dietro al suo biglietto da visita ha scritto che potevo chiamarlo anche per motivi diversi da quelli lavorativi… David ed io abbiamo litigato in questi giorni a causa sua… >>
<< Camilla, cosa succede? Ho notato della confusione con quel ragazzo poco fa! >> Domanda Tanisha. Bhe, devo dire che pettegola era e pettegola è rimasta!
<< Non preoccuparti Tanisha, niente di grave!  Solo un corteggiatore insistente e duro di comprendonio, che è stato rimesso al suo posto. >> spiega Camilla.
<< Certi uomini sono incredibili, non si fermano davanti a nulla! Neanche quando sanno che sei impegnata in una relazione! >> adesso l’avrà capita, mi auguro!
 
 
Giulia
Ho desiderato Massimiliano appena l’ho guardato, da quella notte dopo la discoteca, una notte che è stata adornata qua e là da baci, da baci che però lui non ricorda. Riusciamo a entrare nello studio senza che, più o meno, nessuno ci abbia visti. E’ Massimiliano ad avvicinarsi a me: posa una mano sulla mia nuca e fa sue le mie labbra. Finalmente ha capito che può vivere la sua vita senza di lei! Mi domando cosa direbbe Paola  (e vorrei sapere perché ha disertato la festa!) quando saprà quanto sta succedendo. No, non glielo dirò, lei non dovrà saperlo perché Massimiliano non deve fare parte dei suoi piani per riavere Diego. A parte il fatto che fallirebbero perché Isabella non lo vuole più!
Massimiliano guida il mio corpo a girasi… gli rivolgo le spalle e lui inizia a baciarmi il collo, piano piano, mentre con una mano mi accarezza il ventre. Con i baci scende fino ad arrivare alla spalla dove scosta la bretella del costume e posa su di essa delicati baci. Poi lo prendo per mano e ci dirigiamo verso il tappeto dove si sediamo e mi sistemo a cavalcioni su di lui. Ora tocca a me assaggiare il suo collo mentre sbottono la sua camicia, accarezzo suo petto, gioco con l’elastico dei pantaloni  ed emette un gemito. Che Paola escogiti un alto piano per riavere Diego!
 
 
 
Paola
Quando mi specchio prendo paura della mia immagine riflessa, il trucco è colato trasformandomi in un panda e gli occhi sono stanchi e rossi. Mi sono rinchiusa in bagno per darmi una sciacquata al viso mentre mia madre ha voluto assolutamente guardare quel filmato disgustoso! Quando sento che mi chiama torno in cucina e vedo che il tablet è posato sul tavolo perciò ha terminato la visualizzazione.
<< Che squallore! >> Commenta, mentre io metto a bollire il latte per preparare la cioccolata.
<< Non m’interessa guardarlo, vorrei addormentarmi e non svegliarmi più! >>
<< Non dire così figlia mia! Non puoi di certo rinchiuderti in camera e farla passare liscia a quei due! >> Mi consola massaggiandomi le spalle.
<< Mamma, non ho la forza di girare la manopola del fornello figurati di vendicarmi! >> mi lamento.
<< Non sai che la vendetta è un piatto che va servito freddo a tempo debito? >>
<< Mamma, non riesco a tenere gli occhi aperti perciò ti prego di essere più chiara! >> La prego mentre siedo al tavolo portando le ginocchia al petto.
<< Cosa volevi dire quando hai detto “far vedere il video a tutti è una buona idea ma dipende chi sono questi tutti”? Vorresti inviarlo ai genitori di Diego e di Giulia? >> Le domando.
<< No, troppo poco! Devono capire che non si scherza con te, devono pagare per quello che hanno fatto! Voglio colpirli nel loro momento di maggior gloria! >> continua piuttosto criptica!
<< Insomma, cosa vuoi farne di questo video? >> le domando una volta per tutte.
<< Non ho ancora un piano dettagliato, ma sappi che Diego e soprattutto Giulia piangeranno lacrime amare! >>
<< E ciò tra quando avverrà? Domani, dopo domani? >> Mi chiedo, non potrò evitare Giulia per sempre!
<< No, ci vorrà un po’ di più, qualche settimana direi! >>
<< Qualche settimana?! Devo ricordarti che nel frattempo Giulia mi cercherà? Cosa faccio, mi rinchiudo in casa fingendo una malattia infettiva? >>
<< Questa è a parte del piano durante la quale dovrai tirare fuori tutta la tua forza! Giulia non dovrà capire niente, dovrai abbindolarla facendo finta di esserle amica! Pensa a cos’ha fatto lei! Dille anche ciò che hai scoperto su Pamela e che perciò vuoi dimenticarti per sempre di Diego, in questo modo potrai giustificare il ribrezzo verso di lui! >> Incredibile come di colpo Diego sia passato in secondo piano. Premo le labbra contro il ginocchio mentre penso a questo piano. Mamma aggiunge il cacao e lo zucchero al latte caldo e mescola. Dove posso trovare la forza per guardare Giulia negli occhi senza sputarle in faccia, per delle settimane?
<< Diego ha provato a chiamarmi ieri pomeriggio! >> racconto a mia madre, con quanto scoperto su Giulia mia era passato di mente.
<< E per quale motivo?! Cosa vuole ancora da te? >>
<< Non lo so mamma, prima di scoprire… quella porcheria ho provato a richiamarlo ma non mi ha risposto. >>
<< Beh, questo potrebbe farci comodo! Senti cosa vuole e digli che sai tutto di Pamela e che ti fa schifo, che ti vergogni di aver speso tanto tempo della tua vita con lui… >>
<< Ma a lui queste cose non farebbero alcun effetto, mi renderei solo ridicola! >>
<< Gli faresti capire che di lui non t’importa più nulla, tanto magari verrà a saperlo da Giulia che tu sai di Pamela! Penserà di te che sei solo un ricordo e la vendetta sarà ancora più travolgente quando gli arriverà tra capo e collo minando la sua quiete! >>
<< Credi che quella Isabella sappia di Giulia? Che lui e Giulia di vedano ancora di nascosto? >>
<< E’ un problema di quella poveretta adesso non tuo! >> mi ricorda. E se dovesse trattare anche lei come ha trattato me? Fondamentalmente non dovrebbe succedere a nessuno! Povera ragazza!
<< Un po’ di pietà mi fa effettivamente! >> commenta mamma, posandomi di fronte la tazza di cioccolata fumante su cui spruzza della panna montata e spolvera il tutto con granella di nocciole. Non ho ancora ben capito cos’ha in mente mia madre ma so che mi starà accanto e mi darà la forza necessaria per reagire e forse questa forza la troverò vendicandomi.
 
 
 
Lorenzo
Esco sul balcone per prendere una boccata d’aria… ho alzato un po’ il gomito e l’ambiente inizia a girarmi attorno come una trottola. Scendo cautamente per le scale per poi raggiungere la fontana al centro del prato. Dio mio, cosa mi prende? Per tutta la sera non ho fatto altro che pensare quanto fosse bella ed elegante Roberta e non riuscivo a staccare gli occhi da loro. Quando parlavano bevevo un bicchiere, quando ridevano bevevo un bicchiere, quando lui le appoggiava la mano sulla sua bevevo l'ennesimo bicchiere… Mi ha dato fastidio vederli insieme!
<< Devo essere impazzito… >> commento verso me stesso.
<< Lorenzo, cosa fai qui tutto solo soletto? La tua ragazza ti ha piantato in asso? >> domanda una voce che in questo stato fatico a riconoscere. Quando alzo lo sguardo ho di fronte a me Marilena.
<< Marilena, non ti godi la festa? >> le domando. Non ho le facoltà mentali necessarie per affrontare una conversazione con lei, anche se con lei non può che trattarsi di conversazioni elementari!
<< La festa è terminata e la sala si sta svuotando,ti sei perso il discorso di commiato di Josè Rodriguez! >> sopravvivrò, penso tra me e me!
<< Allora sarà meglio che vada, Silvia mi starà aspettando… >> e vorrei salutare Roberta prima che vada via con Ken!
<< La tua ora d’aria è già finita? >> Mi domanda trattenendomi per il bavero della giacca. Mi salta addosso posando baci focosi sul mio collo e lotto contro me stesso per non cedere! No Lorenzo, no!
<< Marilena… ti prego! >> La imploro.
 
 
 
 
Silvia
Lorenzo si allontanato è da qualche minuto e non vorrei stesse male visto tutto il vino che ha bevuto! Si è scolato un bicchiere dietro l’altro e vorrei tanto conoscere il motivo del suo malessere, c’entra la presenza di Roberta accompagnata da Leon a questa festa?
<< … ringrazio tutti i presenti per il loro contributo, e spero di vedervi ancora al prossimo evento! >> conclude così il suo discorso di saluto l’amico di Leon e in sala si elevano degli applausi. Mentre applaudo mi guardo in giro alla ricerca di Lorenzo. La gente in sala inizia ad alzarsi e facciamo lo stesso Roberta, Leon ed io.
<< Mi sembrava turbato questa sera Lorenzo… >> commenta Leon girando il coltello nella piaga.
<< L’ho notato anche io, non vorrei si fosse sentito male visto che è al bagno da un po! Vado a cercarlo. >>
<< Va bene, allora noi vi aspettiamo qui sulla porta così usciamo tutti insieme. >> propone Roberta. Io annuisco per poi prendere un lungo corridoio che termina all’esterno sulla veranda. Mi avvicino al bagno dei maschi e aspetto fuori per svariati secondi. Quando esce un uomo ne approfitto:
<< Mi scusi, sto cercando il mio ragazzo che si sente poco bene, è Lorenzo Mendoza un ragazzo alto così, moro con la pelle olivastra, lo ha visto in bagno? >>
<< No mi dispiace signorina, il bagno era vuoto quando sono entrato ed è vuoto anche ora. Buona serata. >> mi risponde sorridente e disponibile.
<< Anche a lei. >> rispondo delusa. Magari è uscito a prendere una boccata d’aria! Esco sulla veranda e mi accorgo che ha rinfrescato perciò mi copro le spalle con una stola nera. No, non è neanche qui! Sto per rientrare quando sento qualcuno sussurrare nei paraggi. Mi affaccio alla balaustra e il mio cuore va in pezzi quando vedo Lorenzo che sta pomiciando con una signorina… la tipa le sta attaccata al collo che neanche Edward Cullen! Non ci penso due volte e prendo la scala per raggiungerli.
<< LORENZO! >> Tuono. Nell’udire la mia voce la tipa si scosta e si da delle arie sistemandosi i capelli. Sto per piangere ma cerco di darmi un tono!
<< Silvia, ti posso spiegare! >>
<< NON SCOMODARTI, SONO IO LA STUPIDA! AVREI DOVUTO SAPERLO CHE SAREBBE FINTIA COSì, IN FONDO CHI NASCE TONDO NON PUò MORIRE QUADRATO, NON TI PASSERA’ MAI LA PASSIONE PER LE ZOCCOLE COME LA QUI PRESENTE! >>
<< Ehi carina, bada bene a come ti rivolgi a me! Zoccola ci sarai tu! >> mi risponde questa stronza!
<< IO UNA CHE SUCCHIA CHE NEANCHE DRACULA LA CHIAMO ZOCCOLA! >> rispondo, sperando che capisca che non mi riferisco alla zona del collo con “succhia”!
<< MA COME OSI?! >> mi tuona contro. Mi viene incontro ma riesco a bloccarla afferrandola per i capelli.
<< SEI PAZZA, LASCIAMI ANDARE! >> urla quella.
<< Silvia, calmati, permetti che ti spieghi! Questa cretina mi è saltata addosso! >>
<< CERTO LORENZO, E PRETENDI CHE TI CREDA?! >> protesto. Ma per favore!
<< Anche al party della texicolor ti sarei saltata addosso? >> Gli chiede quella tipa. Cosa? A cosa si riferisce? Guardo Lorenzo sbigottita e l’idiota non si degna di proferire parola!
<< Cosa significa? >> domando a Lorenzo sull’orlo del pianto. Lui se ne sta lì con la bocca spalancata, imbalsamato!
<< Te lo spiego io! La settimana scorsa ci siamo incontrati al cocktail della texicolor e diciamo che il tuo fidanzato non si è prodigato per far sapere che è fidanzato, né al cocktail né al dopo serata sotto le lenzuola! >> Mi sbatte in faccia quella tipa. A quel cocktail a cui non mi ha portata perché “era chiuso ai dirigenti di alcune aziende”! Invece non ha permesso che lo accompagnassi per fare i porci comodi suoi! Lo guardo sbigottita e ormai non posso più trattenere il pianto.
<< E’ vero? >> gli domando allibita. Lui non risponde.
<< Silvia… >> tenta di dire cercando di posarmi una mano su una guancia, gesto che svento prontamente.
<< NON MI TOCCARE, E NON FARTI Più VEDERE! NEANCHE INTUIRE! >> gli urlo contro per poi risalire la scala e scappare. Lui non tenta neanche di fermarmi. E io che mi sono innamorata di lui! Sono stata una stupida!
 
 
Roberta
<< Magari Lorenzo si è davvero sentito male! Anche Silvia è sparita e forse lo sta soccorrendo! >> Avanza come ipotesi Leon. Magari se ne sono andati senza salutarci! All’improvviso vediamo Silvia passarci davanti di corsa e mi travolge, senza neanche fermarsi. Con lei non c’è Lorenzo. Leon riesce a fermarla.
<< Ehi, cosa succede? >> Le domanda Leon. Quando si volta notiamo che è il lacrime e il trucco è colato, è sconvolta!
<< Silvia, cosa ti prende? >> le domando.
<< Io me ne devo andare, scusate! >> borbotta liberandosi dalla stretta di Leon.
<< Cosa facciamo? Non possiamo certo lasciarla andare via sola in quello stato! >> commento. Era sconvolta!
<< Le vado dietro, tu cerca Lorenzo! >> Mi propone. Annuisco e quando Leon si allontana mi dirigo dalla parte da cui arrivava Silvia. L’unica porta di questo corridoio conduce ai bagni ed è improbabile che lei abbia passato lì dentro tutto questo tempo! Proseguo e prendo l’unica uscita disponibile, quella che porta al balcone. Appena esco sento un litigio animato provenire dal prato sotto di me e prendo la scala per scendere. Lorenzo sta discutendo animatamente con una ragazza.
<< NON DOVEVI PERMETTERTI DI DIRE QUELLE COSE A SILVIA! >> Le urla contro Lorenzo.
<< Lorenzo, cosa succede? Si può sapere cosa sta succedendo? >> M’intrometto. Se fosse uscito un’ospite sul balcone e li avesse sentiti urlare?
<< E questa chi è, un’altra tua puttanata? Quante ne hai? >> domanda quella tipa con veemenza. Mi ha dato della puttana, ho sentito bene?! Sto per intervenire quando Lorenzo le afferra un polso e la sua espressione diviene minacciosa.
<< AHIA LORENZO, MI FAI MALE! >> Si lamenta la tipa.
<< Com’è che l’hai chiamata? Non ti permettere mai più di rivolgerti a le in questa maniera! Se qui c’è una persona che si merita questo appellativo quella sei tu che poco fa mi sei saltata addosso come se non vedessi un uccello da anni! >> Sbotta Lorenzo mentre il volto della ragazza si tinge di dolore. Le resterà un segno rosso sul polso!
<< Lorenzo, lasciala andare adesso. >> Intervengo ancora colpita dalla reazione protettiva che ha avuto nei miei confronti. Colgo il suo sguardo il quale è diverso dalle altre volte.
<< Quanto a te lavati la bocca con il sapone prima di uscire di casa, non ti rispondo dietro perché a differenza di te vanto una certa classe e penso che non valga il mio tempo un litigio con un essere inutile come te! E adesso sparisci dalla mia vista! >> le rispondo.
<< Che non ti venga in mente di chiamarmi Lorenzo! >> conclude quella tipa allontanandosi.
<< NON ACCADRà E NON SAREBBE MAI SUCCESSO! COME HAI SPECIFICATO TU PRIMA NON TI HO Più RICHIAMATO IL CHE VORRà DIRE QUALCOSA! >> urla Lorenzo per essere sicuro di essere sentito, mentre la ragazza si allontana. Restiamo soli.
<< Si può sapere cosa succede? Silvia è fuggita via il lacrime tanto che Leon l’ha inseguita per non lasciarla andare via da sola, era sconvolta! >>
<< Ho combinato un casino. Quella ragazza è Marilena Robledo Vazquez, la settimana scorsa l’ho conosciuta ad un cocktail e… bhe, siamo finti a letto insieme… >> mi racconta con un certo imbarazzo. Quindi ha messo le corna a Silvia, di già! Lorenzo non cambierà mai e forse è un bene che non mi consideri come una probabile fidanzata!
<< Sono uscito per prendere aria e quella pazza mi è saltata addosso, te lo giuro! Silvia ci ha visti e Marilena non ha perduto l’occasione di sbatterle in faccia la nostra scpappatella… >> ascolto il suo racconto con attenzione anche se sotto sotto sono gelosa. Alla fine della fiera io sono l’unica che non considera una donna…
<< Ora capisco perché era tanto sconvolta. Perché l’hai tradita? >> gli domando. Lui alza le spalle ed evita accuratamente di guardarmi in faccia. Era da tempo che non ci confidavamo…
<< Lorenzo tu l’ami? >> gli domando a bruciapelo. Finalmente mi guarda in viso e vorrei sprofondare, il suo sguardo funge da acceleratore molecolare su di me, mi sento avvampare!
<< Sì che l’amo… >> risponde. Questa conferma è anche mia! Deglutisco e m’impongo di non piangere!
<< E allora dovresti correrle dietro e spiegarle che ciò che è successo è stato solo un errore… >> gli consiglio. Adesso sono io a non guardarlo in viso. Sento che sghignazza e quando lo osservo la sua bocca è piegata in un leggero e tenero sorriso.
<< Tu mi hai sempre capito e mi capisci sempre, mi ascolti sempre senza giudicarmi… Ero certo che non mi avresti insultato… >> Afferma.
<< Siamo sempre stati ottimi amici, è normale che faccia così. >> rispondo ingoiando il boccone amaro.
<< Sì, ottimi amici. >> risponde non scollando lo sguardo dal mio come del resto neanche io faccio.
<< State bene insieme e mi sembra un bravo ragazzo, ma ricordagli che dovrà vedersela con me e con i miei pugni indomabili se dovesse trattarti male. >> Afferma d’improvviso.
<< Lo è, è un ragazzo d’oro. >> rispondo.
<< E potrebbe aiutarti a farti dimenticare di quel ragazzo che ti piaceva e che si è fidanzato, chi lo sa? >>
<< E’ ciò che spero. >> rispondo, non perdendo il suo sguardo. Lui annuisce appena.
<< Forse è meglio se ti dimentichi di lui… >> commenta. Cosa significa questa sua frase? E’ per non dirmi in modo chiaro che non potrò mai raggiungerlo? Sa che il ragazzo di cui parlavo in effetti è lui?
<< Dovresti andare dietro a Silvia. >> Gli ricordo per cambiare discorso.
<< Vado… A proposito, stai benissimo così, sei proprio bella. >> si complimenta. Mi sento avvampare e spero che questo colloquio termini presto!
<< Ci vediamo Lunedì. >> Mi saluta allontanandosi.
<< A Lunedì. >> Lo saluto di rimando. Mi metto a sedere sulla fontana e cerco di riprendere fiato, non posso tornare da Leon in questo stato!
 
 
Silvia
<< Te l’ho detto, sto bene! >> ribadisco verso Leon. Al momento non mi va di chiacchierare, vorrei solo che Francesco o Isabella rispondessero al cellulare! Mi dispiace disturbarli ma ho bisogno di loro!
<< Francesco, ciao! Ho bisogno di te, mi invii l’indirizzo di Villa Valencia così ti raggiungo?... Ah, non sei più lì…. Più o meno, ma vorrei parlartene di persona… Ok, ci vediamo domani…. Inviami lo stesso l’indirizzo, non mi va di stare da sola, raggiungerò Camilla. Va bene, a domani! >> Lo saluto. Cosa m’importa se non conosco quasi nessuno a quella festa? Io ci vado, se vado a casa da sola finisce che mi abbuffo e magari arriva Lorenzo per propinarmi qualche sua scusa! No, non potrei affrontare un’altra discussione!
<< Silvia, non puoi andare in giro da sola in questo stato, permetti che ti accompagni. >>
<< No Leon ti ringrazio, sei davvero caro ma vorrei raggiungere degli amici. >> gli rispondo.
<< Mi dispiace vederti così e lasciarti sola… >>
<< Non preoccuparti! >> Rispondo, raccogliendo con un fazzolettino il trucco sbavato. Un taxi accosta all’entrata dell’hotel.
<< Grazie Leon, ti auguro buona notte. >>
<< Buona notte anche a te! >> Mi saluta, mentre mi avvio verso il taxi. L’uomo che evidentemente lo aveva chiamato è impegnato in una conversazione e si accorge che gli ho rubato il taxi solo quando do indicazione al taxista di partire.
<< EHI, QUELLO ERA IL MIO TAXI! >> Urla, quando siamo già partiti.
<< Signorina, sta bene? >> mi domanda il tassista di colore.
<< Si, mi porti a questo indirizzo! >> Gli indico mostrandogli cosa dice il messaggio di Francesco. Come si fa a chiedere una persona scossa dal pianto se sta bene?!
 
 
Francesco
Non so cosa sia capitato a Silvia ma al momento non ho la forza di pensare anche ai problemi altrui! Metto il cellulare in modalità silenziosa e lo ripongo in auto tornando davanti alla rete di cinta, dove ho lasciato Michael ad aspettarmi.
<< Che posto è questo? >> Mi domanda.
<< Qui è dove venivo a giocare a calcetto, a volte con mio papà. >> Gli spiego cercando il buco nella rete da dove da piccolo entravo quando il campetto era chiuso, non lo hanno mai riparato. Spingo leggermente la rete e vi entro stando attento a  non strapparmi la maglietta. Michael esita.
<< Ma è legale? >> mi domanda.
<< Non passa mai nessuno a quest’ora, fidati di me. Vengo spesso qui ad orari strani. >> Gli spiego e tendo la mano attraverso la rete. Anche lui si china e passa sotto mentre reggo la rete. Noto che dietro la porta c’è una gabbia con i palloni e la spingo verso l’area di rigore. Michael mi viene dietro in ogni azione. Posiziono un pallone sul dischetto e tiro una cannonata, poi un’altra…
<< Giochi ancora a calcio? >> Mi domanda fermando il mio bizzarro sfogo.
<< Di rado adesso, il gruppo di calcio si è un po’ separato. Con mio padre giocavo ogni Domenica! La prima volta che ho tirato un calcio al pallone è stato un rigore, papà stava in porta e si è gettato appositamente dalla parte sbagliata per farmi segnare! Lui era fatto così. >>
<< E’ strano che un tipo con tanto spirito famigliare abbia deciso di chiudere così bruscamente il rapporto con suo figlio… >>
<< Questa notizia non l’ha proprio digerita. >>
<< Vedrai che andrà tutto bene e ci sarà un nuovo inizio per voi. >> Mi rincuora posandomi una mano sulla spalla. Annuisco e avverto le lacrime che stanno per tornare quando partono gli irrigatori del campo e ci ritroviamo sotto una pioggia artificiale. La nostra prima reazione è scoppiare a ridere!
<< Non avevi detto che venivi qui ad orari strani?! >> mi ricorda.
<< Sì, ma non era mai successo che partissero l’irrigatori! >> Rispondo. Non so se ridere o piangere!
 
 
Lorenzo
Il sospetto che avevo, di essere il ragazzo che piace a Roberta, in me diventa una certezza dopo questo breve colloquio. Mi fermo e mi volto per guardarla: è seduta sul bordo della fontana e ha un’espressione affranta.
Se così dovesse essere per lei dev’essere una sofferenza immane vedermi con Silvia, sapere che ho delle avventure con altre donne… e non posso neanche dire che non amo Silvia! Devo cercare di tenerla impegnata per impedire che Giulio le si avvicini ma non so se ho ancora la forza di proseguire con tutto questo! Soprattutto adesso dopo ciò che è successo! Perché Silvia dovrebbe tornare insieme a me? Forse questo è un segno, devo mettere fine a questa farsa! Mi avvio verso l’uscita quando vedo Leon venirmi incontro. Nel frattempo anche Roberta mi ha raggiungo.
<< Lorenzo, Silvia se n’è appena andata! Ha preso un taxi. >> M’informa. Guardo Roberta.
<< Sarà andata a casa sua, dovresti raggiungerla. >> mi suggerisce Roberta. Ma non so se lo voglio! Dovrei andare da lei e implorarla di tornare insieme anche se non lo voglio?
<< No, non sta andando a casa ma ad una festa suppongo, a Villa Valencia ha detto quando ha telefonato al suo amico Francesco. >> M’informa Leon. Sta andando da Giulio!
<< Leon tu sei certo che abbia detto che andava a Villa Valencia? >> Appuro.
<< Sì, ha chiesto a Francesco l’indirizzo. >> M’informa. No, non posso lasciarla andare lì, Giulio non si farà scappare l’occasione per cercare di plasmarla!
<< Grazie! >> Urlo mentre corro verso la mia auto. Per lo meno devo evitare che s'ncontrino e si parlino mentre lei è così fragile e sconvolta!
 
 
Alexander
Per fortuna dovevamo bere una cosa e uscire! Mi aspettavo che sarebbe finita così, Olga ha una tale vita addosso e una tale voglia di divertirsi che ha fatto venire voglia di ballare anche a me! Quando ci sentiamo nuovamente assetati torniamo al bar e ordiniamo altri due Gin tonic. Ci accomodiamo sugli sgabelli.
<< Questo è l’ultimo, parlo sul serio! >> Affermo a mo di fratello maggiore.
<< Dai, siamo giovani noi e anche la notte lo è! >> risponde, piena di vita come sempre! E’ la presenza di due uomini maturi e ambigui a preoccuparmi. Siedono accanto a Olga e la squadrano da testa a piedi oltre a parlottare tra di loro!
<< Olga, andiamo via di qui. >> le sussurro prendendola per mano.
<< Come mai? >> Mi domanda.
<< Ci sono due ceffi con l’occhio troppo lungo, se non ci allontaniamo non risponderò di me! >> Le spiego. Sorride di fronte alla mia dimostrazione di gelosia.
<< Ragazzi, siete di fretta? >> Ci domanda uno dei due ceffi che ci raggiunge e si para di fronte a noi. Il suo compare si sofferma dietro di noi. Questi cosa cerano?
<< Stiamo andando a ballare… >> Mi limito a rispondere, pronto a tutto.
<< Potete favorire i documenti? >> Ci comanda il tipo davanti a noi. Lancio uno sguardo a Olga sul cui volto noto un’espressione preoccupata.
<< P-perché? >> domanda Olga.
<< A che titolo dovremmo? >> domando io.
<< Sono l’agente di polizia Victor Cortes e lui è il mio collega Rodrigo Martinez. Perché non andiamo fuori a risolvere la faccenda? >> m’invita spostandosi per farci strada. Tengo più stretta la mano di Olga.
<< Quale faccenda mi scusi? >> domando cercando di perdere tempo. Che tentativo ridicolo!
<< Lo capirebbe anche un bambino che la signorina non ha l’età per entrare in questo posto,figuriamoci per bere alcolici. Seguiteci per cortesia. >> Ci accodiamo al poliziotto e usciamo all’esterno, non abbiamo altra scelta! Porca vacca, suo padre la chiuderà in convento se ci arrestano! Usciamo all’esterno e il poliziotto ci domanda nuovamente i documenti quindi si avvicina alla loro auto, in borghese anche quella, ed effettua una telefonata alla radio.
<< Sono Martinez, per favore controllatemi questi numeri di serie appartenenti a due documenti d’identità. >> Domanda, riferendo i due numeri di serie. Olga è tutta rossa in viso! E’ fregata e lo sono anche io che l’accompagno.
<< Il primo è intitolato ad Alexander Mc Namara, nato a Bogotà, Colombia, il diciotto Giugno duemila, conferma? >> Comunica una voce femminile che con ogni probabilità sta parlando dalla centrale.
<< Sì, esatto. >> garantisce il poliziotto.
<< Il secondo numero di serie appartiene al documento d'identità di Olga Mora. Nata a Bogotà, Colombia, il sette Agosto duemila e nove. >> Cazzo!
<< Ne è sicura? >> Domanda l'agente di polizia.
<< Certo agente. >>
<< Attenda in linea per favore. Signorina, è conscia del fatto che i minorenni non possono entrare in questo locale? >> Domanda lo sbirro. Olga annuisce con il capo.
<< Qualcuno le ha procurato un documento contraffatto per accedervi? Sarebbe meglio che non mentisse. >> Sottolinea il collega del primo agente.
<< Sì. >> Ammette Olga fornendo al poliziotto il documento fasullo.
<< L'anno di nascita è stato cambiato da duemila e nove a duemila e sei. >> Constata il poliziotto che ha preso in consegna il documento falso.
<< Grazie, passo e chiudo. >> Il poliziotto chiude la conversazione e ci viene incontro.
<< Temo che dovremmo proseguire la conversazione in centrale, prego! >> ci invita aprendo la portella dell’auto. Cazzo! Gliel’avevo detto di non entrare in quel locale!
 
Roberta
Lorenzo ha capito che questo ragazzo di cui parlavo l’altro giorno è lui! Ha capito che mi piace,altrimenti cosa poteva significare quella frase? “E’ il caso che ti dimentichi di lui” mi ha detto, guardandomi dritta negli occhi.
<< Spero che Silvia stia bene, era parecchio agitata. Hai poi capito cos’è successo? >> mi domanda Leon alla guida della sua auto.
<< Sì, lei ha sorpreso Lorenzo con un’altra ragazza, una specie di ex. La tipa è ninfomane credo, e anche parecchio maleducata pensa che mi ha dato della puttana! Lorenzo ha detto che si trovava per i fatti suoi e la tipa si è avvicinata per saltargli addosso, Silvia li ha beccati e la ragazza non ha perduto l’occasione di sbatterle in faccia che hanno avuto una scappatella qualche giorno fa. >>
<< Povera ragazza, stanno insieme da poco e l’ha già tradita. Che poi la scusa “mi ha baciato lei” è vecchia come in cucco e non ci crede più nessuno! >> commenta Leon. No, sono certa che sia vero, Lorenzo su questo non avrebbe avuto ragione di mentirmi. Tengo per me questi pensieri, non è il caso di mettersi a difendere Lorenzo a spada tratta proprio con Leon. A proposito di difende mi torna alla mente la reazione di Lorenzo quando quella ninfomane mi ha appellata a prostituta. Sono così confusa! I gesti di Lorenzo sono così ambigui! Cos’era il suo? Un invito a dimenticarmi di lui perché non può darmi nulla o vuole proteggermi dal suo modo di fare e di essere?
<< Ti senti bene? Sembri assente! >> mi chiede Leon.
<< Ho un gran sonno! Il tuo amico ti ha detto quando è stato raccolto stasera? >> domando per sviare la conversazione da me e dal mio stato.
<< Sì, abbiamo raggiungo l’obiettivo e domani potremmo dare alla famiglia una buona notizia non che contattare una ditta edile e un architetto per avviare il progetto della casa su misura! >> risponde tutto soddisfatto. Almeno questa serata non è stata del tutto negativa!
<< Ottimo, sono davvero contenta! >>
<< Mi fareste un gran favore se potreste assumere qualcuno, anche per le pulizie, purché lavori! >>
<< Ti farò sapere, il nuovo direttore del personale è Francesco perciò so che puoi contare su di lui, e su Diego non ho dubbi! >> lo rassicuro. Leon posa una mano sul mio ginocchio e lo accarezza. Nel frattempo siamo arrivati sotto casa mia e Leon accosta.
<< Grazie di avermi accompagnato, è stata una bella serata! >> Sorrido timidamente. Come posso comportarmi in questo modo con angelo come lui? Sono qui con lui ma penso ad un altro! Leon mi si avvicina e mi bacia, un bacio tenero, soffice, carico di sentimento.
<< Ti offendi se ti dico che preferirei stare sola questa notte? Vorrei richiamare mio fratello e fare una dormita rigenerante! >> Lui scuote la testa.
<< Noi ci vediamo domani direttamente alla festa? >> Mi domanda.
<< Sì! Passo io a prenderti? Alle diciotto? >> Gli chiedo. Annuisce.
<< Buona notte splendore! >> mi augura, baciandomi nuovamente.
<< Buona notte anche a te! >> rispondo. Poso un ultimo bacio sulle sue labbra prima di scendere dall’automobile. Agito la mano e lui lo fa di rimando prima di andare via. La prima cosa che faccio quando entro in casa è togliermi le scarpe, poi apro una scatola di cioccolatini e mi siedo sul divano per gustarli. Telefono subito a Cèsar.
 
 
Leonora
Mio marito,da quando siamo tornati a casa,non ha fatto che agitarsi e camminare su e giù per il salotto! Io cerco di rilassarmi con il punto e croce ma è impossibile, con la coda dell’occhio noto la sua figura fare su e giù e questo mette in agitazione anche me!
<< Nicola, ti puoi sedere? >> Gli domando. Lui scuote la testa.
<< Sono passate sei ore! Sei ore senza che chiami! Cosa gli costa prendere il telefono e dirci sono qui, sono lì?! >>
<< Nicola, vuole evitarci! Capiscilo! >>
<< Quello che capisco è che da domani vedrà la luce del giorno solo per andare a scuola! >> Non posso biasimare mio marito! Olga ha preso una piega che non mi piace e non sempre mio marito parla tanto per parlare, sono certa che c’entri Donna in questo. Finalmente il telefono squilla e ci guardiamo a vicenda prima che sia io a prenderlo in mano.
<< E’ un numero privato! >> annuncio a mio marito.
<< Senti di chi si tratta! >> m’invita.
<< Pronto? >> Domando.
<< Pronto, parlo con la Signora Leonora Garcìa Mora? >> domanda una voce femminile al di là dell’apparecchio.
<< Sì, chi vuole saperlo? >>
<< Sono l’agente di polizia Andrade, le telefono dal commissariato di zona. Volevo informarla che sua figlia Olga è stata arrestata per detenzione di documento falso. >> m’informa, con lo stesso tono indifferente che si potrebbe usare per proporre a qualcuno un nuovo contratto telefonico. Perdo l’equilibrio e cado seduta sul divano!
<< E’ necessario un avvocato? >> domando.
<< Sì! La ragazza sarà detenuta nel carcere della centrale fino all'udienza di fronte al giudice, che avverrà domani mattina. >> Carcere, udienza, avvocato… ha solo diciotto anni! Ma cosa diavolo ha combinato?!
<< La ringraziamo, arriviamo subito! >> concludo completamente basita.
<< Leonora, cosa sta succedendo?! A cosa serve l’avvocato? >>
<< Nicola, Olga è detenuta presso il commissariato di zona, per possesso di documenti falsi! >> Gli racconto sbigottita. Nicola, furente, afferra il soprabito ed esce di casa.
<< QUESTO E’ TROPPO, LEONORA! >> Tuona sbattendo la porta d’entrata. Lo seguo di corsa e riesco a stento a spegnere le luci di casa da quando corre!
 
 
Lorenzo
Merda, solo un incidente ci mancava! Mi ritrovo bloccato e dietro di me si è formata una lunga coda per colpa di due cretini che hanno il prosciutto sugli occhi e non vedono i semafori rossi! Spero solo che gli sbirri non si avvicinino e si accorgano che ho bevuto! E spero anche che Silvia non si lasci infinocchiare da Giulio, soprattutto adesso che è così fragile e volubile dopo quanto accaduto, vorrebbe volentieri farmela pagare e magari accetterebbe qualche proposta di Giulio!
<< Forse è meglio se ti dimentichi di lui… >> le mie stesse parole mi martellano in testa. Sì, io non sono il ragazzo adatto a lei! Sono un donnaiolo, un porco, capace solo di combinare disastri e ferire gli altri. E poi dove potrei collocarla Roberta in questo disastro? Devo pensare e tenere lontana Silvia da Giulio, lo devo fare anche per Diego! E’ lo squillo del cellulare ad interrompere i miei ragionamenti.
<< Camilla, dimmi. >> le rispondo.
<< Lorenzo, dove sei? Qui a casa di David è appena arrivata Silvia, aveva un aspetto non bello! Cos’è successo? >>
<< Sto arrivando, sono fermo per colpa di un incidente che blocca il traffico. Tu nel frattempo stai con lei e non lasciarla sola! >> le ordino, almeno non passerà del tempo con Giulio!
<< Ok, ma cosa succede? >>
<< Sarò lì appena mi sarà possibile. >> concludo la telefonata senza spiegarle i motivi per cui Silvia è tanto sconvolta.
 
 
Cèsar
Ho la schiena a pezzi,diciamo che queste sedie non sono il massimo per fare un riposino! E poi non potrei dormire neanche se avessi un materasso Eminflex sotto di me con questo via vai e gli annunci all’altoparlante. Per lo meno passerò il tempo al telefono con mia sorella la quale mi sta raccontando la sua serata, compresa la chiacchierata con Lorenzo che si, è strana!
<< Anche secondo me ha capito che è lui il ragazzo che ti piace, il suo messaggio subliminale era chiaro! >>
<< Secondo te mi ha detto in modo indiretto che devo dimenticarmi di lui perché non lo merito? Perché tra di noi non ci sarà mai niente? >>
<< Sulla seconda affermazione potrei darti ragione ma sulla prima no, non è mica il ragazzo più onesto del mondo! E’ lui a non meritarti semmai! Ad ogni modo penso proprio che sia così, se anche tu gli piacessi si sarebbe fatto avanti quando ha capito di essere lui quel misterioso ragazzo! E’ ora che passi oltre sorellina! >>
<< Lo so, e questa serata mi servirà di lezione! Ha messo le corna a Silvia dopo solo due settimane, anche meno, di relazione! >>
<< E vorresti stare con uno così? E diventare un cervo? >> Le domando, sperando che aspiri ad altro nella vita!
<< No. Sono così stupida! >>
<< Hai subito anche tu il suo fascino… >> commento. Chissà quale profumo usa, glielo devo chiedere!
<< Non dirmi che piace anche a te! >> scherza Roberta. Per lo meno, se scherza sulla mia omosessualità, la sta accettando! Non posso azzardare l’ipotesi che papà farà lo stesso quando lo saprà, specie nello stato d’animo in cui lo ha messo Olga.
<< Appena sarai giunto a Miami chiamami subito per aggiornarmi! >> Mi ricorda.
<< Certamente. Hai visto Michael di recente? >> le domando.
<< No, e non ho avuto occasione di parlarci. Speravo saresti tornato per la festa di domani… >>
<< Vorrei anche io tornare il prima possibile ma il sesto senso mi dice che a Miami servirà un aiuto! >>
<< Credi che le cose possano degenerare? >>
<< Credo che Olga non ubbidirà mestamente al volere di nostro padre e questo scalderà gli animi! Cerca di parlarle domani,chissà che fra donne non vi capite meglio! >>
<< Va bene lo farò. Vado a letto, buon viaggio e spero di rivederti presto! >>
<< Anche io sorellina, buona notte e mi raccomando! >>
<< Ciao Cèsar. >> Mi saluta ponendo fine alla conversazione. Non permetterò che Lorenzo e mia sorella di fidanzino mai, lui non va bene per mia sorella!
 
 
Giulio
Bene, la serata ha preso una svolta inaspettata! La ragazza di Lorenzo è arrivata a casa mia sconvolta e giù di corda e, dopo che ha bevuto come una cosacca, mi sono incaricato di tenerle compagnia e di accompagnarla a prendere un po’ d’aria! Raggiungiamo la piscina esterna dove ci sono delle sdraio su cui ci sediamo. Mi tolgo la giacca e gliela metto sulle spalle.
<< Si gela qui fuori! Ti senti meglio? >> le domando. Lei tira su con il naso e sorseggia il drink che le ho preparato. Sicuramente quel cretino le avrà fatto qualcosa, ci vuole un alcolico per tirarsi su in certi casi! Lei annuisce.
<< Grazie per la giacca e per la compagnia. >>
<< Spero capirai che non sono così mostruoso come tu mi hai dipinto! >> le spiego.
<< Ti posso chiedere cosa ti è successo? >> le domando.
<< Ho litigato con Lorenzo, anzi no ci siamo lasciati a dirla tutta. L’ho lasciato in tronco quando ho scoperto che mi ha tradita. >> Ah Lorenzo, Lorenzo… Non ci sai proprio fare con le donne! Ma cosa vuole quel ragazzo dalla vita? Aveva una ragazza bellissima, e sembra anche una brava ragazza! Mha, secondo me è un idiota, l’ho sempre sostenuto!
<< Lorenzo è un’idiota, prima o poi tutte se ne accorgono! E comunque non è in grado di portare avanti una storia duratura, ha il cervello nei pantaloni! >>
<< Tutti avete il cervello nei pantaloni! Tutti tranne Diego. >> Buono anche quello! Isabella è un’altra ragazza che finirà con ingrossare le file delle ragazze ferite e cornute dai gemelli Mendoza!
<< Mi auto-invito nel gruppo di chi non ha il cervello nei pantaloni! >> Io qualche storia seria cel’ho avuta! Che poi siano terminate per disparati motivi è un altro discorso, sono stato innamorato… Sono e sono stato innamorato di Camilla anche se ho compreso che per me è off-limits, mi sono bruciato con la cazzata fatta diversi anni fa!
<< Certo, che ridere. Immagino tu stia prendendo i voti a prete! >> scherza.
<< Tra l’infilare l’arnese in ogni buco cavo che s’incontra evitando come la peste le storie impegnative e l’avere delle amanti occasionali qualche volta c’è differenza! E poi io non ho mai tradito, se ho avuto diverse partner sessuali è stato sempre quando ero single. >> specifico! Per lo meno l’ho fatta ridere, anzi si sta sbellicando dalle risate. Questo fa sorridere anche me! Forse ho sbagliato a giudicarla solo come una facile da conquistare, è una ragazza di compagnia e sensibile.
<< Infilare l’arnese in ogni buco cavo che s’incontra! >> ripete continuando a ridere come una matta. Muovendosi sulla sdraio cade a terra sbattendo il sedere. E’ proprio andata!
<< Ahia! >> Esclama. Si è pure versata addosso il drink sul vestito che se non erro appartiene alla nostra collezione passata. Mi chino verso di lei la quale passa un braccio dietro il mio collo, io le poso un braccio lungo la schiena nell’intento di sollevarla. I nostri nasi sono quasi a contatto.
<< Lorenzo è un’idiota. >> le confesso. Lei non risponde a questa affermazione e non sa bene dove guardare.
Poi avviene tutto d’un tratto… Qualcuno mi afferra per la spalla, mi volto e un pugno mi colpisce talmente forte che cado in piscina. Quando riemergo Silvia è ancora seduta a terra e osserva la scena attonita e Lorenzo punta un dito verso di me.
<< STAI LONTANO DA LEI O LA PROSSIMA VOLTA MI BUTTO CON TE IN PISCINA E TI AFFOGO! >> Minaccia.
<< Da quel che so ti ha appena lasciato! >> Preciso mentre riemergo dall’acqua. Lorenzo si avvicina a Silvia e l’aiuta ad alzarsi, lei cerca di allontanarsi.
<< Cosa vuoi? Togli le mani da me, non voglio più saperne niente di te! >>
<< Possiamo parlarne in privato? >> le domanda.
<< No, e adesso sparisci! Giulio ed io abbiamo una conversazione in sospeso. >> Precisa usandomi come mezzo per farlo ingelosire e toglierselo di torno, il che non mi dispiace.
<< Bene, mi costringi a farlo! >> Afferma lui prima di caricarsela sulle spalle. Silvia protesta prendendo a pugni la sua schiena.
<< LASCIAMI ANDARE, METTIMI Giù! >> Protesta Silvia. Li guardo sparire in casa tra la folla. Quella ragazza merita di meglio!
 
 
Massimiliano
Siamo stesi sul tappeto uno accanto all’altra e ci avvolge un silenzio tombale. Sì, è stato bello, eccitante, travolgente, emozionante… Giulia ci sa fare… Ciò che mi chiedo è se sono stato per lei solo un giocattolo occasionale!
<< Tutto bene? >> mi domanda issandosi su in gomito, coprendo parte del suo corpo nudo con la mia camicia. E’ assurdo come lo stare qui e nudi ci imbarazzi, abbiamo appena fatto l’amore!
<< Sì, tutto bene. >> rispondo sbrigativo.
<< Devo ancora completare la valigia. >> Afferma. Se ne va? Sapevo che c’era qualcosa di mezzo…
<< Parti? >> le domando. Avverto una reazione dentro di me a questa notizia. Annuisce.
<< Martedì ho un provino a Buenos Aires per una serie tv, domani partirò con mia madre, sarò di rientro Mercoledì mattina. >> mi spiega. Avverto il mio animo tirare un respiro di sollievo quando sento che starà via solo due giorni… Cazzo, Massi! Proprio con lei?!
<< Ti auguro in bocca al lupo allora. >> Le auguro.
<< Grazie. >> Risponde in modo sbrigativo per poi alzarsi e rivestirsi con costume da bagno e minigonna che indossava quando siamo entrati qui. Io compio le stesse azioni. Ci guardiamo di sfuggita mentre ci rivestiamo.
<< Mio fratello si starà chiedendo che fine ho fatto. >>
<< Anche i miei amici, se non mi faccio vedere rischio che mi abbandonino qui! >> Affermo. Giulia sorride timidamente. Siamo entrambi rivestiti a puntino quando raggiungiamo la porta. Giulia l’apre leggermente e sbircia fuori in modo furtivo per assicurarsi che non ci sia nessuno nel corridoio.
<< Via libera. >> Comunica. Usciamo velocemente dalla stanza e lei richiude la porta a chiave. Spero che non siano rimasti indizi, come macchie sul quel tappeto costoso, che potrebbero metterla nei guai.
<< Ci vediamo in azienda al mio ritorno allora. >> Mi saluta quando raggiungiamo la porta principale. La casa è semi-vuota e molte macchine stanno uscendo dall’imponente cancello.
<< Sì, ti auguro buon viaggio e in bocca al lupo. >>
<< Crepi. >> In modo impacciato ci avviciniamo l’un l’altro e ci salutiamo con guancia a guancia. Dopo di che esco per andare alla ricerca dei miei amici. So che sarà imbarazzate incontrarla quando sarà tornata da Buenos Aires! Anche se questo episodio cadrà nel dimenticatoio!
 
 
Marcella
Sono stesa a letto e mi massaggio le mani per favorire l’assorbimento della crema. Ripenso a questa serata, a Kelly, a ciò che mi ha detto Patrizia… Ne morirei se dovessi scoprire che Russell mi tradisce. Giunge a letto e mi bacia il capo per poi infilarsi sotto le coperte.
<< Quel Mario Calderon è un tipo spassoso, sicuramente sa come rallegrare una serata con le sue battute. >> Annuisco distrattamente. Kelly Smith è un pensiero fisso come un’ossessione, come lo erano Karina Larson, Claudia Bosch e Beatrice Pinzon quando stavo con Armando! No, non voglio tornare ad essere quella persona ma non so come fare per impedirlo!
<< Marcella, mi ascolti? >> Mi domanda Russell. No, non ascoltavo neanche una parola.
<< Scusa, penso ad Alex. >> Mento.
<< Non ha telefonato e non più notizie da Nicola Mora, gli ho chiesto di farmi sapere quando sua figlia sarebbe tornata, se non chiama significa che Olga è ancora fuori con Alex! >>
<< E’ l’una di notte… >> mi fa notare mio marito. Sento il telefono di casa squillare e allungo la mano verso il cordless per rispondere. Nel contempo squilla anche il mio cellulare al quale risponde Russell e le nostre voci si sovrappongono.
<< Pronto? >> chiedo. Dall’altro capo del telefono sento la voce di mio figlio.
<< Mamma, sono io. E’ avvenuto un casino. >> La parola “casino” provoca un brivido in me! Ascolto anche la conversazione tra mio marito e Nicola.
<< Pronto, Signor Mora sono Russell, il marito di Marcella, ci sono novità? >> domanda mio marito.
<< Alexander che succede? >>
<< Ti chiamo dalla centrale di polizia, Olga è stata arrestata per possesso di documento contraffatto! >> Porca vacca! Questo sì che è un problemone!
<< Ci ha fermati la polizia in un locale. >> mi spiega con voce mesta.
<< Alex, sei impazzito?! Perché diavolo l’hai fatta entrare?! E quella ragazza è completamente pazza a comprare un documento falso? E’ un reato federale! Cristo santo! >> ciò che dico allarma mio marito, anche se credo che Nicola lo abbia chiamato con comunicarci la medesima cosa!
<< Credono che glielo abbia trovato io! Mi hanno permesso di fare una telefonata perché non hanno prove, solo teorie e non possono trattenermi. >> Mi spiega. Mi porto una mano in viso.
<< Dando per scontato che non sia vero che glielo hai procurato tu, chiamo il nostro avvocato e arriviamo! >> lo informo.
<< Non vado da nessuna parte mamma! >> Afferma quando chiudo la comunicazione. Mio marito è ancora al telefono con Nicola e avverto le grida fin qui!
<< Nicola, Alexander ha appena chiamato dal commissariato proprio quando ha telefonato lei!... Capisco lei sia alterato…. Certamente, ci incontriamo al commissariato…. Sì, ci sarà anche il nostro avvocato!... A dopo. >> Conclude posando il mio cellulare. Ci guardiamo negli occhi prima di tirare un respiro profondo.
<< Vado a chiamare Patrizia e Bea. >> Affermo, infilandomi una tuta per poi uscire dalla camera da letto.
 
 
FINE CAPITOLO 40.
 
 
 
Come vedete il capitolo è stato lungo e corposo! Questo arresto segnerà la vita di Olga, cosa accadrà in famiglia e con Alexander? Cosa mi dite di Isabella e Diego, vi sono piaciuti? Secondo voi ha fatto bene Diego a rinunciare alla notte d’amore e a raccontarle dell’allarme gravidanza? Cosa stanno escogitando Paola e sua madre per vendicarsi di Giulia e Diego? Vi avviso che sarà tosta come vendetta. Di Lorenzo cosa mi dite? Sta scoprendo dei sentimenti, come avete visto… vi è piaciuto come ha allontanato Roberta? Come evolverà la faccenda? Giulia e Massimiliano vi sono piaciuti? Nascerà una storia o il tutto finirà qui? Le cena di benvenuto a Lena e alla sua famiglia come andrà? E la festa di compleanno? Samuel, il giornalista senza scrupoli, cos’ha in mente e come sfrutterà le informazioni ricevute? Raccoglierà altro materiale? Daniele che fine avrà fatto?? Tranquilli, tornerà nella storia, non l’ho nominato ed inserito ma tornerà nella storia, si sta semplicemente riposando. Marcella scoprirà le corna messe dal marito? Come e quando troverà le prove? Francesco e Michael si avvicineranno? Ci sarà una svolta nel loro rapporto o resteranno amici? Nataniel verrà licenziato dal ruolo di fotografo? Giulio otterrà un ruolo in azienda? A presto!!
   
 
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