ch'è fatta a misura dei gipri,
delle miricchie e dei tampi,
- ch'a par di questi
ci par sfezza boschigliosa ed umbralda -,
e che ha i capelli rossi,
ed è scema-più-scema.
Immiola,
è certo che sempre nienticchi,
che gridulisca e sbinfi
sanza proziari e sanza pardince
affita.
La conosco, Immiola! Immiola
è fatta a guisiera d'ortonde,
è bluzzuosa, finfardinga e scemolata,
e sempre sen va a girgirare
le giappe alle sude incartate.
Che va a fare, Immiola? Immiola
è una che coi barezzi sbonfi
passa tutte le giornate,
rinfusata nella sua malsonna,
a verberare e ditular nell'aere
le sue mattinomie scovercianti.
Arcipiuscema, Immiola! Immiola
"ammìa ed intùa i Càridi Tensenti",
come dice lei,
che mai capisci
che cosa veramente di vuol dire.
Immiola
è fatta del fatto di cui son fatti i fatti,
è a simiglianza d'un gimbo,
che mangiuricchia e ronficaglia tuggiorno
al paradino blacologico,
che gìrgira tuttome
e verficchia infeso ai fotattor' gartivi.
La conosco, Immiola.
Immiola è gnoa e leroa,
è fatta in modo
che quando la senti e la vedi
dici: "Pergiubba!".