Anime & Manga > Project K
Segui la storia  |       
Autore: stardust94    16/05/2016    2 recensioni
( STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO)
K RETURN OF KINGS - La Principessa Bianca e il Re Rosso
Questa storia prende il via subito dopo la prima serie.
Dal risveglio di Mikoto Suoh
Il Re rosso, che tutti credevano morto è vivo.
Davanti a lui però si prospettano nuove minacce.
Ce chi mira ad ucciderlo e stavolta per sempre
....
Chi è la ragazza che si para di fronte al Re rosso?
E perché ogni volta che incrocia il suo sguardo...Souh Mikoto resta paralizzato?
Alice un nome per una miriade di segreti.
I Re sono veramente solo sette?
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mikoto Suoh, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'K anime project: serie'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 12  L'olandese e la principessa
 

 

Flavia

Ero ancora arrabbiata con quel...
Beh non so come definirlo, energumero forse.
Mi aveva ferita e derisa, posso ammettere che non lo sopportavo Maledetto!
Mi stava antipatico ma era molto carino.
Mio fratello mi aveva lasciata libera quel giorno Senza scorta era molto facile muoversi e senza accorgermene vidi quel ragazzo.
Stava parlando in una strana lingua con una ragazza davanti ad un veliero.

Diciamo che la loro confidenza mi dette quasi fastidio. Lo guardai mentre si congedava dalla ragazza e si girava verso di me.
Lo guardai con superiorità e lui sorrise come se il mio sguardo non sancisse alcun effetto.
Feci per oltrepassarlo, lui non si mosse da dove era e mi seguì con lo sguardo senza dire una parola.
-Ci rincontriamo principessa - disse con la voce seria
-Si è allora? - chiesi acida.
Lui non rispose Io lo superai  -mi chiamo Flavia comunque è tu?-
-Konradin -
Non prolungai la conversazione mi sentivo a disagio Lo guardai mentre mi voltava le spalle.
-Mio fratello ha in mente qualcosa - affermai seria.
Lui si fermò di colpo guardandomi -Cosa vuoi dire? - domandò 
-Che ha un nuovo piano - risposi quasi maliziosa
-Su chi? -
-Vuole usare l'aura di Alice per aprire il sigillo della Tavola di Dresda - affermai
Lui mi guardò serio -Himoto no-

le sue parole mi fecero sorridere.
Così Alice era la sorella di questo olandese Si assomigliavano in effetti.
Però era molto diverso di carattere di lei. In un attimo, le guardie di mio fratello Nagare arrivarono e colpirono Konradin facendolo svenire.
-Lasciatelo a me lo terrò come mio prigioniero - affermai.
Mio fratello non mi avrebbe detto niente se avessi tenuto prigioniero Kor. Lo portai nella mia stanza e lo osservai.
Dormiva ma presto si sarebbe svegliato Lo guardai mentre tentava di svegliarsi senza riuscirci, mi avvicinai e lo legai al letto mentre il suo respiro tornava regolare svegliandosi
- Ma cosa? - domandò furioso mentre agitava le catene tentando di liberarsi.
-Se ti calmi ti spiego tutto - affermai guardandolo.
Ovviamente mi fulminò con lo sguardo.
A quanto avevo capito lui era uno spirito libero e legato in quel modo si sentiva in trappola
Lo guardai ancora mentre lui diceva qualcosa nella sua lingua.
Poi si calmò ma si vedeva che mi stava fulminando di nuovo.

***

Konradin

Legato come un cane! Se c'è una cosa che odio è essere legato.
Scossi le catene facendomi male e lei non sembrava molto contenta di vedere che mi ferivo da solo visto che qualche rivolo di sangue scendeva dal polso.
-Fermati! Non voglio sangue qui, ringraziami non sei nelle segrete- sorrise la principessa mentre io sbuffavo.
- Beh preferivo le segrete - risposi secco per niente contento.
Flavia sorrise appena come se si aspettasse la mia risposta.

Flavia
 -Oh Eddai ti ho evitato molte torture - Sbuffò.
Era abbastanza robusto da resistere a ogni genere di tortura ma probabilmente non ha quelle che mio fratello gli avrebbe inferto. Più psicologiche che fisiche.
Nemmeno una volontà di ferro come la sua sarebbe riuscita a resistere a Nagare e io, sotto sotto, volevo proteggerlo.
Alla fine dopo numerose battibecchi e ferite da parte sua, riuscii più o meno a calmarlo e a impedire che si consumasse la pelle dei polsi fino a far uscire le ossa. A forza di sfregare i polsi sulle catene nel vano tentativo di liberarsi.
-Sta fermo! - lo minacciai e lui come promesso non si mosse.
Gli bendai i polsi notando la pelle arrossata dal sole i segni che il mare aveva lasciato, si sentiva nell'odore di salsedine dei suoi vestiti.
Era un ragazzo muscoloso ma non troppo...
Rozzo. Forse troppo per una principessa come me.

Non devo pensare che questo ragazzo possa essere affascinante anche perché non potremmo mai stare insieme.
Lui non è un nobile. È un semplice marinaio nulla di più. Un marinaio incredibilmente bello però. Forte e....Basta non devo pensarci!
Lo guardai mentre fissava il soffitto con quei suoi occhi azzurri limpidi come il ghiaccio, abituati alle insidie del mare e alla vita da marinaio.
Era coraggioso pochi nobili erano come lui. Sentii le catene cedere.

La sua aura si era attivata al improvviso, mi ritrovai le sue labbra incollate alle mie.
Dovevo ammettere che baciava molto bene. Non era un bacio languido,ma piuttosto semplice e rozzo...Rozzo come lui del resto.
Mi staccai e lo guardai furente.
Come aveva osato?!

Lui mi baciò di nuovo e questa volta non riuscii proprio a resistergli.
Era troppo bello.
Sentii le sue labbra sulle mie le schiusi appena lasciando che la sua lingua entrasse nella mia bocca misi le mani sulle sue spalle robuste senza staccarmi nemmeno per respirare.
Mi ritrovai sdraiata sul letto con lui sopra ma prima che potessi fare qualcosa si staccò.

-Perché ti sei fermato?- gli chiesi quasi arrabbiata 

-Perché non è quello che vuoi - fu La sua risposta Lo guardai senza capire.

Lo volevo davvero.
Lo afferrai e lo sbattei sul letto iniziando a baciarlo con foga, sentendo i nostri corpi cozzare l'uno su l'altro. 
Lui ricambiò ogni bacio stringendomi forte
Gli tolsi la maglia ammirando il suo fisico scolpito, mentre lui mi toglieva il vestito con le mani temanti come se temesse di farmi male.
Ricomimciai a baciarlo con foga affondando le unghie nelle sue spalle

In un attimo ci ritrovammo nudi. Sentivo che non potevo fermarmi in quel momento che volevo assaporarlo fino all'ultimo momento
Mi ritrovai a essere baciata da lui.
Ricambiai ogni bacio finchè lui non si mise tra le mie gambe. 

Io le aprii leggermente un po' timorosa, ma sentivo che anche lui era un po' nervoso.
-Ti farà male- mi avvertì lui con voce leggermente tremante.
-Lo so, ma non m'importa. Fallo Konradin. Ti voglio adesso-  affermai con la voce carica di desiderio

Non resistevo più.
Lui entrò dentro di me con un po' di forza e ammetto che mi fece un po' male, ma il dolore scomparve quasi subito.
Il piacere aveva annebbiato completamente il dolore e quello che provavo in quel momento era soltanto amore e passione
Verso quel ragazzo che mi stava donando tutto di lui e io gli stavo dando tutto di me

Ci baciammo ancora finchè non giungemmo entrambi al culmine.
I nostri corpi sudati giacevano sulle lenzuola del mio letto. Lo guardavo mentre ansimava e non potevo negare che fosse terribilmente sexy in quel momento.
Avevo fatto l'amore per la prima volta e ne ero felicissima.

-Credo di amarti principessina-
Disse lui guardandomi con quei suoi occhi di ghiaccio Io sorrisi mentre mi avvicinavo baciandolo. Lo amavo anch'io ne ero sicura
Lo feci di nuovo sdraiare sul letto mentre lui mi abbracciava con le sue braccia muscolose
-Flavia! -
La voce di mio fratello proveniva da fuori.
Oh no! Non poteva trovarci insieme in quel momento
-È mio fratello! Devi andartene o ti prenderà e io non voglio -
Fu un fulmine a rivestirsi. Mi avvicinai allo specchio e feci scattare un passaggio segreto
-Questo ti condurrà fuori - lo baciai lentamente mentre lui ricambiava
-Forse dovrei restare - tentò di dire lui
-No vai! non voglio che ti faccia del male -
Gli accarezzai il viso e lui entrò nel passaggio che si chiuse alle sue spalle.
Mi rivestii in fretta. Non volevo che Nagare capisse qualcosa, aprì la porta e io gli sorrisi.

-Tutto bene sorella? Sei stranamente allegra -
Mi chiese con fare sospettoso guardandomi da sotto il ciuffo verde
-Tutto bene tranquillo - risposi.
Temevo che il mio comportamento o qualcosa nella mia stanza mi tradisse.
Nagare mi esaminò serio ma non mi disse altro e fece per uscire
- Ascolta quell'olandese che avevate catturato dov'è?- mi chiese quasi a sfidarmi a mentirgli
-È fuggito -
Lui strinse i pugni arrabbiato e uscì sbattendo la porta.
Sospirai rumorosamente quando Nagare mi lasciò sola.

Mi lasciai cadere sul letto e mi sdraiai tra le lenzuola. Potevo ancora sentire l'odore di Konradin e sorrisi cullandomi in quel pensiero.
Quando vidi qualcosa brillare vicino al cuscino.
Mi avvicinai e lo presi in mano.
Era un medaglione con raffigurato un veliero su sfondo blu e sotto la nave vi era un mare in tempesta.
Era attaccato ad una semplice catenina d'oro. Come mai Konradin aveva un oggetto così prezioso?
Me lo allacciai al collo nascondendolo nel vestito.
L'avrei reso a Konradin quando l'avessi rivisto, se l"avessi mai rivisto

Alice

Mi rigiravo nel letto, stavo sognando...
Mi ritrovai in un attimo sulla cima di un grattacelo, faceva freddo e nevicava.
Vidi un ragazzo dai capelli chiari e gli occhi color nocciola vestito in modo abbastanza normale, con una telecamera in mano.
-Non pensavo di vederti qui, alla fine ci sono riuscito -
Mi sorrise lui con fare tranquillo mentre si avvicinava.
Lo riconobbi subito Totsuka Tatara
Sorrisi come se me lo aspettassi
-Totsuka -
Iniziai a dire ma le parole mi morirono in gola. Non era facile parlare con lui aveva lasciato un vuoto enorme a Homra
-Tranquilla, come sta il re?- mi domandò sorridendo, appoggiando una mano sulla mia spalla
-S-sta bene - sorrisi, lui parve rilassarsi
-So che vedermi ti sconvolge, ma sei l'unica a cui posso parlare di quello che sta per accedere - 
Affermò Totsuka prendendomi le mani che stranamente non erano fredde ma calde
-Cosa accadrà? - Domandai titubante.
Lui sospirò ma mi sorrise dolce senza lasciarmi le mani
-Tenete d'occhio il re verde -
-Husui Nagare - Il nome mi venne spontaneo e lui annuì
Ebbi un brivido.
Nagare aveva in mente qualcosa ma nemmeno Totsuka sapeva cosa. Totsuka mi abbracciò forte e io lo lasciai fare
-Salutami il re- sorrise lui mentre stava per scomparire
-Un'altra cosa, quando Mikoto perderà il controllo dovrai calmarlo tu- 
Affermò il ragazzo.
Avevo paura tremavo da capo a piedi. Totsuka sorrise ancora.
-Coraggio non devi avere paura -
-Ci manchi lo sai?- dissi sospirando triste, stringendo la sua camicia
-Anche a me mancate tanto. Ma adesso devi avere coraggio sei una ragazza molto forte. -
Lui mi sorrise ancora tranquillo e poi iniziò a scomparire

***

-TOTSUKA! -
Urlai e in quel momento mi svegliai.
Suoh entrò nella stanza, doveva avermi sentita, perche il suo sguardo si fece serio e preoccupato mi strinse forte, mentre continuavo a tremare.
-Cosa è successo? - domandò il re senza lasciarmi.
-Solo un brutto sogno tranquillo - cercai di dire ma Mikoto non mi credeva.
Lui mi strinse forte mentre notavo un fruscio dalla porta.
Non ci detti molto peso, sentire il mio Re così vicino mi faceva passare lo spavento per aver visto Totsuka.
-Hai visto Totsuka vero?- domandò come avesse avuto anche lui sogni simili ai miei prima di allora.
-Anch'io -
Mi stupì mentre mi baciava, passando la lingua sul collo quello che era un gesto eccittante,fatto da Mikoto aqquisiva quasi uno sfondo di dolcezza, che riusciva a calmarmi.
-Ho paura - dissi affondando la testa nel suo petto.
Il suo calore era dolcissimo e io avevo bisogno di lui. Ricambiai il bacio stringendolo.
-Tranquilla Alice non accadrà niente, lo impediremo - sorrise  -Forza andiamo-
Mi fece alzare dal letto e mi trascinò fuori. Mi fece salire sulla moto e diede gas.
Non sapevo dove voleva portarmi ma sicuramente lontano da Homra
Mi accorsi solo in quel momento di essere in pigiama e arrossii vistosamente. Probabilmente Mikoto l'aveva fatto apposta. 
Anche perché stava ridacchiando sotto il casco, io sbuffando avevo cominciato a pizzicagli una spalla.
-Ehi lo sai che non si tocca il pilota?- affermò lui ridendo
-E dov'è io non lo vedo- risi.
Non rispose ma scoppiò a ridere
-Ma posso almeno sapere dove mi porti?- gli chiesi
-No, altrimenti non mi diverto- 
Notai subito che aveva evitato la foresta e stava andando al porto. La foresta gli evocava troppi ricordi di Rami.
Sapevo che soffriva per la mancanza di Rami e la morte di Totsuka.
Ma non lo dava a vedere e adesso voleva solo che io stessi bene.

Arrivammo al porto e scesi dalla moto.
Lo spettacolo che mi si presentò davanti agli occhi fu fantastico. La luna lanciava sulla superficie dell'acqua i suoi raggi tingendo il mare d'argento
Mikoto sorrise mentre mi stringeva.
Sorrisi mentre gli afferravo una ciocca rossa
-Ecco la mia sorpresa - disse stringendomi per i fianchi, mentre io lo stringevo al altezza del collo.
-Volevi distrarmi? Beh ci sei riuscito -
Lui mi baciò con passione e io ricambiai.
Mikoto sorrise mentre guardava il mare. Non sapevo cosa sarebbe successo, ma sentivo che l'avremmo superata insieme
Ero preoccupata per lui.
Ovviamente non diceva nulla per non farmi stare in pensiero cosa che però non gli riusciva molto bene
-Senti Alice, ti va di uscire con me domani? - Mi chiese Mikoto sama e io gli saltai al collo annuendo,poi lo baciai e lui ricambiò stringendomi.
Potevo sentire il suo calore, era la sensazione più bella stare tra le braccia di chi amavo.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Project K / Vai alla pagina dell'autore: stardust94