Note:(Ambientata nel presente)
La notte sembrava infinita da quando lui non c’era più.
I ricordi la tormentavano mentre scriveva lettere, bigliettini e cercava di mettere insieme una frase di senso compiuto da poter inserire in un messaggio.
Ogni secondo aspettava che la serratura scattasse e che la porta si aprisse facendo intravedere la sua sagoma. Notti intere ad aspettarlo.
Non poteva farle questo. Lo aveva visto andarsene dopo un litigio. Aveva visto il suo sguardo cupo e deluso attraverso un vetro, mentre aveva appoggiato il capo al finestrino del treno.
Era arrivato all’improvviso come un temporale in primavera. Aveva bisogno di lui per uscire dal vortice di tristezza e depressione in cui era caduta.
Aspettava un “tornerò”, un “aspettami amore che tra poco torno”.
Dopo uno stupido litigio era andato via.
Anche se lei aveva ragione era pronta a cambiare opinione e a mettere da parte il suo orgoglio per farlo tornare.
Sdraiata sul divano pensava mentre qualche lacrima trovava il coraggio per scenderle e bagnarle le guance… fino a che sentì la serratura scattare e girando lo sguardo poté vedere chi aspettava ormai da due settimane.
La sua figura preferita.