Capitolo sette, Lunedì
[E qui il serpente è arrivato…]
La gelosia-
Più
la scacci e più l’avrai
Tu eri mia-
E chi sei
più non lo sai
Complicità…
ma che gran valore ha?
Sincerità…
la sfortuna chi ce l’ha?
…E qui
il serpente è arrivato, e qui seduto in mezzo a noi
Lui ti mangia
il cuore come fosse un pomodoro
Così
diventi pazzo tu e come un toro,
come un
toro
purtroppo
non ragioni…
-E allora?-, chiede il Quinto, pacata.
Io faccio
spallucce e sbuffo, reazione che in questi giorni segue talmente tanto spesso
le altrui domande che oramai non vi faccio più caso.
-Allora…
niente. Non l’ho più vista, ecco.-, rispondo, decisamente
affranto. L’Hokage prende un sospiro; si mette
a sedere in modo più composto, appoggiando i gomiti alla pesante
scrivania dietro cui è seduta, e domanda:
-Cos’è
successo, Naruto?-
Io la
guardo, mentre mi mordicchio un labbro, incerto su cosa dire: perché, in
verità, non so più neanche io cosa pensare. Cosa dovrei fare?
Dirle ciò che è accaduto (Sasuke e Sakura, Sasuke e Sakura,
mio fratello e la mia ragazza) e rischiare che
Pare che da qualche tempo a questa parte
la donna sia sempre depressa e il suo spirito forte e cazzuto
sia, per così dire, sbiadito un po’. A guardarla adesso, sembra
una normale cinquantenne –cosa inusuale per una che dieci anni fa somigliava
più ad una ventenne- piuttosto depressa. Qualche tempo fa, poi, hanno
iniziato a circolare strane voci su un suo possibile pensionamento; voci che,
un mese fa, mi sono state confermate da lei stessa, che ha però aggiunto
un piccolo particolare: c’erano buone possibilità che il Nuovo
Consiglio (istituito dopo l’espulsione del Vecchio da parte di Sasuke) scegliesse il sottoscritto come prossimo Hokage. Da allora, non ho fatto che parlare d’altro:
il sogno della mia vita si stava finalmente realizzando, sarei divenuto davvero
il sesto Hokage, la cosa più importante della mia vita per me era infine
arrivata e…
-E Shikamaru come sta?-, domanda inaspettatamente la donna.
Io inizio
a ridacchiare, pensando all’espressione assunta poco prima di
quest’ultimo fra una parolaccia ed una maledizione.
-Oh…
ti porta i suoi più sinceri saluti. Mi ha detto di riferirti che ha molto gradito la sorpresina di ieri
sera, ma non ho ben capito di cosa stesse parlando… Ci siamo visti
velocemente stamattina, perché aveva da fare con Ino
e non ha esplicitato molto: dice che stanotte ha dormito malissimo. Ma che gli
hai fatto?-
La
signorina ride in modo piuttosto civettuolo.
-Oh, niente.
Ho solo casualmente invitato qui due persone che potrebbero velocizzare la
riconciliazione di quelle due teste calde… tutto qui.-
Rido
ancora, sebbene adesso piuttosto amaramente. Quei due sono ad un passo dal
rimettersi insieme; invece, io e lei…
Un colpetto
di tosse interrompe i miei pensieri; alzo lo sguardo, chiedendomi per la
seconda o terza volta da quando sono qui perché lei mi abbia convocato,
e la osservo sorridere.
-La
prossima settimana, a quanto pare, dovrò sgomberare un po’ di roba.
E’ per questo che ti ho fatto chiamare stamattina.-
Il mio
cuore perde un battito.
-Nonna…
ma…?!-
Lei arride.
–Già. Il Consiglio ha deciso di approvare la tua candidatura.-
Un
sorriso inizia a comparire sulla mia faccia.
-E’…
è… vero?! Non è uno scherzo, no?!-
-Tutto
verissimo. Da Lunedì prossimo, sarai tu
il Sesto Hokage. Congratulazioni, Naruto.-
Inizio a
saltellare, impaziente, non riuscendo a placarmi: desideravo questo momento da
quando tutti mi davano del pezzente e del fallito… adesso farò
vedere loro chi è davvero il
perdente! Diventerò Hokage, Hokage, il ninja
più potente e temibile dell’intero Villaggio! E a soli
ventitré anni, record che nessuno finora ha mai battuto!
Che
strano, però… questo è il sogno della mia vita ed è
ciò che ho sempre voluto. E allora, allora… perché non sono felice come vorrei? Ho sempre immaginato
che, quando questo momento sarebbe arrivato, avrei iniziato gioire
convulsamente, ad andare in giro per la città ed urlarlo… O
qualcosa del genere. Invece, sono qui e, semplicemente, sorrido.
In fondo,
questo è ciò che è veramente
e massimamente importante nella vita, no?
-Nonna Tsunade… ma tu?-
Lei mi squadra,
decisamente stranita: non si aspettava la domanda.
-Io? In che senso?-
-Nel
senso… tu cosa farai?-, insisto, confuso e spiazzato dalla sua reazione
ad un interrogativo piuttosto semplice.
-Io
andrò in pensione. Non ho più l’età per certe cose, sai.-
La guardo
di sottecchi: la situazione non mi quadra…
-Ma se
hai solo sessant’anni! Il Terzo Hokage ne aveva
una settantina, quando… -, mi interrompo, non volendole ricordare come
sia tristemente finita la carica del predecessore (perché non sto mai
zitto?!) e cercando di continuare: -… è
stato sostituito. Non mi sembri così vecchia!-
Lei appare
piuttosto nervosa.
-Il
Terzo non ha dovuto assistere a… tante cose, cui ho dovuto assistere io. Negli
ultimi tempi mi sento davvero stanca, e mi sono sinceramente stufata di
ricoprire questo ruolo. Voglio passare la vecchiaia in santa pace, senza
rotture, da sola.-
Il suo
tono così rassegnato e compassionevole provoca un’estrema
delusione in me; boccheggiando, ribatto:
-Io non
capisco… Vuoi mollare perché sei stanca? O perché sei vecchia?
Nonna, questo non è un discorso che mia aspetterei da te.-
Ella
irrigidisce la mascella, severa, e mi guarda in modo piuttosto pericoloso;
tuttavia, rimane stravaccata in modo piuttosto rozzo sulla sedia.
-Che cosa
vuoi dire?-
-Voglio
dire che tu non sei il tipo da piangerti addosso. Ma lo stai facendo. Perché?-
-Io non mi sto piangendo addosso. Sto solo
dicendo la verità. Sono una vecchia di sessant’anni che ha fatto
il suo tempo; devo lasciare il posto a qualcuno più giovane ed attivo di
me, che possa rispondere alle esigenze di questo Villaggio.-
Inizio ad
accalorarmi sempre di più.
-Ma tu
rispondi perfettamente alle esigenze di questo Villaggio. Noi tutti contiamo su
di te. Perché vuoi abdicare?-, ripeto, cercando di non perdere le staffe.
Torna, di
nuovo, a sedersi normalmente; anche lei sta iniziando a scaldarsi.
-Te
l’ho già detto, Naruto.
Sono vecchia. Non ho più la
forza e la voglia per continuare. E, in ogni caso, non devo dare spiegazioni a te.-
Perdendo
definitivamente la pazienza e, lasciando da parte la diplomazia, sbatto sulla
scrivania un pugno che fa trasalire la donna e urlo:
-TU non
puoi permetterti di perdere la forza o la voglia, Nonna! Sei l’Hokage, sei la colonna portante di questo Villaggio! Tutti
ti rispettiamo, tutti ti vogliamo bene! Vuoi dirmi qual è il tuo
problema, allora?!-
E adesso
tocca a lei imbestialirsi: si alza di scatto e dà una percossa talmente
potente al mobile che ne crepa la superficie; urla:
-Come ti permetti, RAGAZZINO?! Tu non sai niente di ciò che ho
passato, di ciò che non ho fatto, di ciò che ho perso! NIENTE! Io
sono sola, Naruto, SOLA! Lo capisci questo?! Tu hai Sakura, hai Sasuke, hai
i tuoi maestri, i tuoi altri amici; io non ho nessuno! Sono vecchia, sono brutta, e sono SOLA! Il mio maestro, mio
nonno, i miei genitori e… lui
se ne sono andati tutti! E’ abbastanza questo, forse, per sentirsi
depressi?!-
Indietreggio,
ansimando: allora è per questo che…
-Ma cosa
puoi saperne tu?! Sei troppo giovane, e hai ancora
tutto… Io, invece sono sol…-
-Sei
diventata proprio stupida, Baa-chan! Tu non sei sola, non lo sarai mai! Hai…-
Ma lei mi
interrompe, berciando:
-NON TI
PERMETTERE DI PARLARMI IN QUEL TONO! Piantatela con
stupide frasi da moralista, perché sono tremendamente false! E portami rispetto, una buona volta! Sono ancora l’Hokage, devi darmi del voi,
come chiunque in questo Villaggio!-
Ci
guardiamo l’un l’altra, furiosi e silenti.
-E,
comunque… ho deciso. Non ritornerò su questa scelta.-, sentenzia,
dopo un po’.
Digrigno
i denti, sfinito. Questo è davvero un colpo basso; non me lo sarei mai
aspettato da una donna così pervicacemente forte e tenace come Tsunade. Ma probabilmente, l’espressione attonita sul
mio volto rappresenta bene tutta la delusione che provo in questo momento.
Facendo
qualche passo indietro verso la porta, mi chino e borbotto:
-Perfetto,
Hokage-sama. Volete così? Mi comporterò
di conseguenza. Ma voglio dirvi una cosa: io non diventerò mai il
successore di una donna così profondamente stupida ed egoista. Ma non capisci, nonna? Tu non
sarai mai sola. Hai tutti gli abitanti di questo villaggio, e li avrai
sempre! Sei come l’albero che sorregge tutte le foglie… che
sorregge tutti noi. Ma se questo tu—voi
non lo volete capire, be’, allora trovatevi un
altro sostituto. Arrivederci.-
Mi giro,
apro la porta e la sbatto violentemente, non lasciandole neanche il tempo di
ribattere.
E
d’un tratto, quella cosa che per me è sempre stata così
importante non sembra più avere il medesimo valore.
*
Sakura…
è la donna della mia vita; e io questo lo so per certo. Lo capisco dai
nostri continui battibecchi, dalle nostre risate, dai nostri sguardi, dai
nostri litigi… E sono innamorato di lei da così tanto tempo ormai
–a undici anni ne ero già cotto- che mi sembrerebbe strano non
passare un giorno pensando anche ad una sola volta a lei.
Ma il
problema, oramai, non è più questo;
il punto adesso è… sono io l’uomo giusto per lei?
Riflettiamo.
Sono
stupido, casinista, cretino, rumoroso, cazzeggiatore,
irruento, chiacchierone, impulsivo e neanche troppo bello… una persona
così imperfetta può essere l’uomo giusto per un tipo
meraviglioso come lei? …Evidentemente no.
Sasuke è più perfetto di me sotto tanti
aspetti; inoltre, è intelligente, calcolatore, serio, freddo, silenzioso
(il tipico uomo “bello e impossibile” che alle donne stranamente
piace tanto) e a lei d’altronde tanti anni fa piaceva sul serio; è
comprensibile dunque che… davvero
lui sia migliore di me.
Però,
insomma… in questi quattro anni in cui siamo stati insieme, non
c’è stato un solo momento in cui io non sia stato felice; mai,
neanche quando litigavamo, neanche quando mi assumevo la colpa di qualcosa che
non avevo fatto, neanche quando forse aveva lei torto… mai. E io ho sempre pensato che anche
lei sia stata bene; forse ho preteso troppo?
Se
davvero è successo quello che io penso sia accaduto –e i fatti
sicuramente non mi danno torto, insomma- io non gliene farò una colpa;
come ho già detto a Shikamaru, se lei davvero
sarà felice così, per me andrà bene. Non sarò mica
tanto egoista da averla tutta per me; il mio sentimento per lei va oltre la
pura fisicità, ecco tutto.
Dovrò
continuare ad amare senza essere ricambiato? Non che mi vada proprio a genio
così, naturalmente, ma non vedo altra soluzione; anni fa, d’altra
parte, non me ne sono fatto un probl…
-Naruto-kun, ma ci sei?-
Mi giro
di scatto, perplesso, per poi ritrovarmi davanti il viso cadaverico di Sai
–mi ha sempre fatto un po’ impressione, a dirla tutta…
-Oh,
Sai… ehm, ero un po’ sovrappensiero e…-
-Stai
osservando quella ciotola di ramen da un’ora, Naruto-kun.-, risponde lui, ridacchiando; strascina
rozzamente la sedia all’altro capo del piccolo tavolino (come al solito,
il mio stomaco mi ha portato all’Ichiraku, il
posto a lui più familiare) a cui sono seduto e vi ci accomoda, curioso.
-Di
solito, finisci quegli spaghetti in neanche cinque minuti; oggi, invece, sei
stranamente assente. Ti sto osservando da un po’, ti ho anche chiamato
varie volte, ma tu non hai risposto. C’è qualche problema?-
Mi
raddrizzo sullo schienale, perplesso: dovrei parlargliene…? Pondero un
attimo sulla risposta.
-No, no,
niente… nulla di grav…-
-Strano.
Sakura sembrava parecchio agitata, l’altro giorno. Ma se tu dici che non
è niente…-, biascica lui, sfoderando uno dei suoi soliti sorrisini
sibillini.
Il mio
cuore perde un battito: il bastardo sa già tutto!
-L’hai
vista?! Ma… ma come sta?!
Che d…-
-Allora,
hai visto che un problema c’era?-,
ribatte l’altro, sghignazzando ancor di più.
-Sì
sì sì, il
problema c’è, ok. Dimmi tutto, adesso! Quando l’hai vista?! Come stava? Che diceva?! Eh? Eh?
Eh?!-
L’artista
riflette un po’ prima di rispondere; tornando serio, replica:
-E
insomma, non sta tanto bene. L’ho vista molto depressa e… non
voglio darti la colpa, ecco, ma… perché tu non le sei stato
più vicino negli ultimi mesi? Quando è successa quella cosa ai
suoi genitori, insomma… potevi cercare di consolarl-
-No no no, aspetta un attimo! Quale ‘cosa’ ai suoi genitori? Cosa
diavolo è successo?!-
-Ma…
non lo sai?-
Strabuzzando
gli occhi, scuoto la testa, teso; il ragazzo sbuffa un
po’, prima di parlare.
-I
genitori di Sakura sono ricoverati da tre settimane. Oggi Tsunade-sama
proverà ad operare il padre, ma le probabilità che sopravviva non
sono molte. La madre sta molto meglio di lui, ma pare abbia ferite interne
gravissime.-
Sbatto un
pugno sul tavolino, adirato: perché…?
-Ma lei
perché non me ne ha mai parlato?!-
-Io non
lo so, Naruto-kun, ma… Sabato ci siamo visti e lei mi ha detto che
ultimamente le cose fra voi due si erano complicate un po’ e…-
Si sono
complicate da un po’ di tempo, è verissimo; ma sono incasinate a
tal punto da tenermi totalmente all’oscuro della condizione di salute dei
suoi genitori e portarla a vedersi (vedersi, cazzo, vedersi, non altro!) con Sasuke? Io non
voglio assolutamente incolparla per ciò che ha fatto, né lo
farò mai; però, insomma, un minimo di amor proprio nei miei
confronti mi porterebbe a pensare che tutto questo comportamento non sia
propriamente serio e…
-Ma
perché non lo domandi alla diretta interessata? Eccola là.-, dice, sorridendo ed indicando un punto sopra
la mia spalla; mi volto di scatto e, dopo tanto tempo, finalmente…
-Sakura-chan?!-
*
Solitamente,
quando vedo la mia meravigliosa Sakura-chan
incavolata in questa maniera non posso non togliermi dalla circolazione e
sparire per qualche ora aspettando che si calmi, dal momento che le mie povere
guancie e il mio disgraziato stomaco conoscono fin troppo bene la conformazione
delle sue nocche; adesso, tuttavia, non posso che restare fermo ad osservarla, sentendomi
tremendamente in colpa per non riuscire a fare altro se non impedire al crescente
desiderio di abbracciarla di rovinare quest’atmosfera.
-Sai mi
ha detto… dei tuoi.-, borbotto, dopo un po’.
Lei alza
lo sguardo acquoso e annuisce. Sembra molto stanca e molto afflitta; e io,
ancora una volta, non posso fare niente per lei.
-Gli
avevo detto di non dirtelo.-, replica, decisa.
I miei occhi
sono ancora fissi sul suo volto, ma i suoi smeraldini mi sfuggono adesso.
-Perché
non me l’hai detto, Sakura-chan?!
Io… avrei potuto starti vicino, avrei potuto cons…-, inizio, ma lei mi interrompe bruscamente e
replica:
-Naruto!
Non osare dire che non te l’ho detto, perché non è vero! Ho
provato a parlartene tante volte, ma tu ultimamente non pensavi che ad una
cosa… che il Consiglio voleva farti Hokage! Ne avevi piena la bocca, non esisteva
nient’altro per te, neanche i genitori della tua ragazza che erano in fin
di vita!-
E allora
sì, che mi maledico. Stupido,
stupido Naruto!
-Non…
non so se ti ricordi-, borbotta alquanto timidamente dopo un po’, con gli
occhi lucidi, mentre i miei sensi di colpa si acutizzano –quel giorno in
cui mi hai invitato fuori a cena, due settimane fa… non te ne avevo
ancora parlato perché volevo evitare che ti preoccupassi eccessivamente,
dal momento che avresti dovuto sostenere un esame o qualcosa del genere per
divenire Hokage. Quella sera tu mi hai invitato a
cena, e avevi voluto che io mi vestissi in modo elegante. Sono stata tutto il
pomeriggio a parlarne con Ino, perché… be’- e qui arrossisce – lei pensava
che tu, finalmente, volessi chiedermi… di portare avanti la nostra
relazione, insomma! Forse, anche di sposarci, ecco…! Io davvero non lo credevo
possibile, sebbene sinceramente lo sperassi… ma tu mi hai portato fuori e
non hai fatto altro che parlare della probabile abdicazione di Tsunade-sama e di quanto quest’ultima ti favorisse
nell’elezione… Non hai
parlato d’altro, Naruto! Io lo so, so che
questo è il tuo sogno, lo so…
ma non mi è sembrata una bella cosa comunque! E proprio una settimana fa
stavo per sfogarmi con te, decisa a perdonarti, insomma, quando tu mi hai
interrotto e mi hai fatto quella proposta… di andare a vivere con te. Ma
sposarci no, no… sarebbe stato un passo troppo grande per te, non
è vero?-
Io non so
che cosa dire.
-Voi
uomini e queste manie di… di smisurata pigrizia! Siete fatti tutti della stessa pasta! Perché
sposarci? Andiamo a convivere, ma sì, poiché è molto
più facile separarci se mai ci lasciamo, no?!
…E’ la stessa filosofia di vita di Shikamaru,
me lo ha detto Temari, quella poveraccia. Voi due pesaculo vi passate i vizi, ah!-
…La
verità è che mi faccio proprio schifo. Ho fatto soffrire così
tanto la persona più importante della mia vita e neanche me ne sono reso conto; lei ha anche provato a perdonarmi, e
io non vi ho nemmeno badato; le era capitata una cosa terribile, e io ho sempre
pensato male.
Ha
ragione ad avercela con me; ha perfettamente ragione.
Ha fatto
bene a scegliere Sasuke… lui non avrebbe mai
fatto una cosa del genere e…
-Sakura-chan… io non so che cosa dire.
Mi dispiace tremendamente.-, borbotto, prendendomi la testa fra le mani,
disperato, e continuando:
-Hai…
hai ragione tu, come al solito. Tutti quanti mi dicevano che forse non avevo
sempre ascoltato ciò che tu avevi da dirmi, ma io non ho mai dato loro
retta. Per quanto può valere, Sakura… mi
spiace.-
E penso
solo adesso ad un’altra tremenda cosa: stamattina ho fatto arrabbiare
-Io…
non so più che fare, Naruto.
Adesso scusami, la mia pausa è finita; devo tornare. Tsunade-sama
opererà mio padre fra un quarto d’ora e mia madre stasera.-, spiega lei, alzandosi compostamente e rimettendo al
proprio posto la sedia senza guardarmi.
E’
sul procinto di andarsene quando non resisto più; mi alzo,
improvvisamente, rovescio lo stupido tavolino che ci divide e
l’abbraccio. Il contatto con la sua pelle fresca è così
inebriante che non ne farei mai a meno…
-Sakura-chan… quando tuo papà
sarà guarito, ti prego,
chiariamo questa situazione. Io non ce la faccio più… sto contando
i minuti da quando ci siamo lasciati, ho perfino contagiato quell’essere
senza speranze di Shikamaru e…-, inizio, senza
pensarci, per poi darmi di nuovo dell’idiota: non era questo ciò che volevo dirle.
-Sappi
che… qualunque cosa tu deciderai, io la accetterò.-, concludo.
“E
ti amerò in ogni caso”, penso, ma questo preferisco non dirglielo:
Kiba mi ha sempre detto che alle donne non piace il
tipo dolce e smanceroso, e in effetti…
Lei
abbozza un sorriso e scioglie l’abbraccio.
-Io, Naruto… sono così confusa… non so cosa farò.-
replica, pacata. Fa un passo indietro, si volta e sentenzia: -Ci vediamo.-
E la
guardo allontanarsi, mentre il rimorso di quell’abbraccio durato troppo
poco inizia a farsi sentire.
****************
Capitolo
sette conclusoh**
Ok, lo so,
mi odierete. Lo so, lo so! …Ma non posso farci niente, è
così che voglio che vada tutta la vicenda! ^^’ Spero comunque che
vi sia piaciuto. Lo so, il problema di Tsunade non
c’entra tanto con quello che affligge dei nostri quattro, ma ho voluto
mostrare come, almeno secondo me, lei sia una figura molto importante per tutti
quanti e di come possa essere materna (grazie a lei si sono messi insieme
quella sera & grazie a lei si daranno tutti una mossa!), e poi volevo far
vedere quanto sia umana anche lei, in fondo^^
La canzone
è *arrossisce* “Gelosia” di *coff coff* Adriano Celentano. E il riferimento al serpente
è veramente voluto… XD
Mi scuso, as usual, per il ritardo
(all’inizio mi ero prefissata di postare un capitolo a settimana, ma va be’…). Il fatto è che la scuola mi
massacra e non ho mai tempo ;__; anche perché,
geniale come sono, mi sono iscritta ad un concorso che scade fra un mese (Naruto Fairytale contest: ovvero,
dobbiamo adattare la storia di un cartone Disney a nostra scelta fra cinque
titoli all’universo di Naruto) e non ho scritto
che il prologo di quella che probabilmente sarà una (estremamente)long-fic… la coppia principale sarà qualcuna presente in questa storia x3
Quindi ho veramente poco tempo… infatti (scusate scusate
scusateee!) il prossimo capitolo ci metterà un
po’ ad arrivare poiché non l’ho scritto proprio per niente,
ma ho le idee mooolto chiare^^ non vedo l’ora
di scriverlo **
Ringrazio
tantissimo i sei (Jiraiya, Gohan
e Videl, SAKURACHAN, Clara_chan,
Shatzy e Gloria7) che hanno commentato lo scorso
capitolo! Grazie, come sempre! Se non ci foste voi, cadrei in crisi, sul serio
^^ E ringrazio anche i mitici 29 che mi hanno aggiunto ai preferiti. Come al
solito, se commentaste mi farebbe piacere, ma vaaaabbè
XD
@ Jiraiya: mi
odierai, probabilmente ;_; in ogni caso, prima di
volermi veramente male, aspettate il prossimo capitolo…! Poi mi odierete
quanto vorrete, eh xD
@ Gohan e Videl:
grazie *_____* Sono commossa! ^///^ L’ispirazione, uhm, mi è
venuta quest’estate al mare xD Volevo fare
qualcosa di originale e ho pensato: “perché
non scrivere qualcosa ambientato nel futuro…?” ed ecco qua xD Per NaruSaku, lo ammetto, mi
sono proprio ispirata alla situazione di Bruce e Grace in “Una settimana
da Dio” (film bellissimo, a mio parere); per ShikaTema,
invece, probabilmente sono stata più banale ma volevo mostrare uno Shikamaru piuttosto idiota, ehm ehm…^^
xD Per quanto riguarda l’altra domanda: mmmph!! Ho la bocca tappata!
@ Clara_chan: Naruto *è*
gnocco. Altro che Saskè e i tipi tenebrosi**
Viva quelli spontanei e piuttosto baka! XD [<- fan
girl mode: ON]. In ogni caso, grazie per tutti i complimenti^^ e il lieto
fine… uuuh, chissà. xD
@ SAKURACHAN: uhm, qual è la tua
teoria per Temari? Ne avete un po’ tutti una. Chiiiisssà… XD
@ Shatzy: ok,
sarò schifosamente ripetitiva, mancherò totalmente di
originalità ma… GRAZIE! *_* Uuuh, cosa
ha secondo te Sakura? In questo capitolo ho detto molto, ma non tutto! (sono malefica, lo so >w<) E guarda, Naruto è lo stupidone di sempre… e non dico
altro! xD Infine: rileggendo, ho scorto anche io
qualche errore ;_; ma come ho scritto ora come ora non
ho veramente tempo (sono le undici e mezza e mi sono imposta di scrivere come
minimo il primo capitolo dell’altra fanfic
;_;). Ti ringrazio comunque tantissimo, tutto questo mi sprona davvero a
migliorare. Sai che ho notato anche io che ci assomigliamo per stile e
commenti? La cosa mi fa veramente piacere ^_^ Per quanto riguarda i commenti,
che ci vuoi fare? E’ sempre così. Io continuo a dirmi che
preferisco cento volte sei commenti come i vostri che venti bimbominchiosi,
anche se alle volte rosico proprio un sacco a vedere fanfic
idiote (o magari pure belle ma di una moralità squallida, se capite
quello che intendo >_> e io sono una moralista tremenda…!) con centinaia di commenti! E anche la mia
simpatica insicurezza fa il suo bel lavoro in tutto questo ._. ma non demordo!
@ gloria7: io un geniaccio? ^_________^
Ma grazie, oddio! Metto solamente molta passione, tutto qui! Grazie!^^
Colgo
l’occasione per augurarvi buona Pasqua e per fare le mie più
sincere condoglianze a chi aveva parenti o amici in Abruzzo. Che quelle persone
possano riposare in pace, già ^^
Al
prossimo capitolo, spero presto °_°
Clahp
Coming soon!
E, d’un tratto… la vedo.
E’ qui davanti a me.
E sorride.