NOTA
DELL’AUTRICE: Ringrazio come la mia
bravissima beta re_birth.
Quando il Sole tramonta
Scelte decisive
Seiten Taisei Son Goku corse sino a rimanere senza fiato, cercando
di stordirsi: ancora una volta si era lasciato ingannare; ancora una volta
stava soffrendo. Arrivò nella radura che gli aveva mostrato Saryu
e si lasciò cadere a terra: restò lì, immobile, nella neve, lasciando che il
tempo scorresse e chiedendosi se potesse svanire anche lui, insieme alla luce
del giorno.
Nel frattempo,
in albergo, Hakkai e Gojyo iniziarono a preoccuparsi non vedendo Goku a
colazione e decisero quindi di chiedere a Sanzo, che si limitò a rispondergli
che Goku avrebbe saputo badare a se stesso: qualcosa nell’atteggiamento del
monaco insospettì i due, scatenando le ire di Gojyo. Nel litigio Sanzo si
lasciò sfuggire una parte di verità, a cui gli altri due non faticarono ad
aggiungere la probabile conclusione … e, soprattutto, immaginarono sin troppo
bene cosa avesse sconvolto così il ragazzo. La colluttazione che ne seguì ebbe
come risultato un sopracciglio rosso spaccato ed un occhio ametista gonfio e
livido.
Hakkai si
rifiutò di curarli, rimproverandoli per la scarsa maturità. Dopodiché, si recò
al villaggio, per cercare Saryu e controllare che
Goku non fosse con lui. Nel racconto confuso di Hakkai, Saryu
percepì la presenza imponente di Sanzo: conosceva bene Goku, anche se si
frequentavano solo da poche settimane e sapeva che solo il monaco avrebbe
potuto costringerlo a fuggire in quel modo.
L’uomo si mostrò
molto preoccupato e confidò ad Hakkai, che gli aveva sin da subito ispirato
fiducia, quanto fosse grande la sofferenza di Goku. Insieme tornarono
all’albergo e lì spiegarono agli altri due che Saryu credeva
di sapere dove potesse trovarsi il ragazzo; mentre iniziarono ad avviarsi,
seguiti anche da Sanzo, Hakkai cercò di spiegare all’uomo che non si sarebbe
trovato di fronte il solito Goku.
- Non
preoccuparti, Goku mi ha spiegato che è una specie di demone. Anche se non l’ho
mai visto, non mi sento intimorito. -
Quando
arrivarono alla radura, lo individuarono subito.
- Però, c’hai
preso al primo colpo! - si complimentò Gojyo
- Non è
difficile prevedere le mosse di Goku, ha un animo limpido. Basta semplicemente
pensare cosa farebbe un bambino. E’ privo di meschinità ed ero certo che non
avrebbe sfogato il suo dolore su altri. -
Sanzo ignorò
volutamente la frecciata, preferendo perdersi nelle sue riflessioni.
Seiten Taisei Son Goku avvertì la loro presenza e, fulmineo, si
levò in piedi: la posizione di attacco che aveva assunto non prometteva niente
di buono.
- Goku - lo
chiamò Saryu.
Istintivamente
l’Essere Eretico si portò una mano al volto, quasi a nascondere la sua vera
forma. Incurante degli avvertimenti degli altri tre, Saryu
si avvicinò e gli afferrò la mano.
- Non coprirti
davanti a me, tu sei l’unico che non ha nulla di cui vergognarsi. -
Stupendo gli
altri, Seiten Taisei Son
Goku si abbandono tra le braccia dell’uomo, quasi in cerca di protezione. Per
Sanzo tutto questo fu troppo: si avventò verso i due, spintonando Saryu. Gli occhi dell’Eretico si strinsero minacciosi,
mentre scopriva le zanne.
- Cosa fai
animale, mostri le zanne? Vuoi difendere il tuo amichetto? Dai, fammi vedere
cosa sei capace di fare - lo provocò Sanzo
- Goku -, lo
richiamò Saryu, - lascialo perdere. Non vedi che è
roso dalla gelosia? -
Tutti rimasero
immobili, sentendo quell’affermazione. Saryu, si
avvicinò ulteriormente all’Eretico.
- Ti ho promesso
che ti avrei aiutato ad essere felice e l’unica cosa che posso fare per
adempiere al mio giuramento, è lasciarti andare. Credevo di poterti proteggere,
ma non c’è modo di difenderti dai tuoi stessi sentimenti. Ti ringrazio dei bei
momenti, ma non siamo fatti per stare assieme … c’è sempre un unico Sole e
magari un giorno troverò il mio -
Mentre Saryu si allontanava dal suo ex compagno, passando di
fianco a Sanzo sussurrò:
- Chiediti
quante ferite può sopportare un cuore -
Saryu si allontanò
con gli altri due mentre Seiten Taisei
Son Goku e Genjo Sanzo Hoshi,
restarono fermi nella neve, fissandosi. Il monaco rimuginava sulle parole
sussurrate da Saryu: per quel che lo riguardava al
suo cuore era bastata un’unica ferita, per morire. Anche in questo Goku si era
rivelato più forte e lui lo sapeva, considerato che era il fautore di tutte le
ferite riportate dal cuore del ragazzo.
Sanzo si sedette
nella neve, guardando lontano, cercando di capire cosa avrebbe dovuto dire.
Goku continuava
ad osservarlo guardingo: si era aspettato una replica velenosa all’insinuazione
di Saryu, ma Sanzo sembrava essersene dimenticato;
non c’era dubbio che l’atteggiamento strano del monaco innervosiva Seiten Taisei.
- Smettila di
fissarmi digrignando le zanne - borbottò il biondo, senza guardarlo. - Siediti
- ordinò.
L’altro era
sempre più confuso dallo strano comportamento di Sanzo. Si chiedeva cosa
dovesse aspettarsi da lui, non voleva essere nuovamente ferito.
- Io sono un
debole -
Un’ammissione
del genere da parte del monaco era l’ultima cosa che si sarebbe aspettato. Si
limitò a fissarlo prudentemente, senza replicare.
- Da quando ho
perso il mio maestro, ho cercato di avere vicino a me solo persone che
sapessero cavarsela da sole. Non volevo più sentirmi responsabile per non aver
protetto qualcuno … Poi sei arrivato tu, col tuo richiamo incessante. Quando ti
ho visto dietro a quelle sbarre, ho capito che non era un caso: io dovevo
occuparmi di te. Non ho mai rimpianto quel giorno, ma poi tutto è cambiato:
prima con Homura, che ti ha fatto dubitare di me, poi la tua presa di coscienza
… infine la tua storia con quel tipo … Ho capito che tu non hai più bisogno di
me. -
Seiten Taisei Son Goku ascoltava perplesso quel fiume di parole,
così inconsueto per Sanzo, mettendoci qualche secondo a recepirne il contenuto.
- Non sei un
debole, cerchi solamente di sopravvivere, come chiunque altro. Vorrei poter
essere come te … -
- Stupida
scimmia, perché non capisci? -
Mentre Sanzo
inveiva contro di lui, Goku allungò una mano posandola su quella del monaco: entrambi
fissarono il punto di contatto, le dita candide e curate del biondo e quelle
bronzee e artigliate dell’Essere Eretico. Goku si era dimenticato di non avere
il diadema e sposto subito la mano, stringendo i pugni sino a piantarsi le
unghie nei palmi.
Sanzo detestava i
demoni e lui era forse qualcosa di peggio, ora attendeva di sentirsi colpire,
come era già successo in passato … invece, l’unica cosa che avvertì era una
mano tra i suoi capelli.
-
Tu per me sei sempre una stupida scimmia -
-
Forse è per questo che sei stato l’unico a sapermi fermare, quando ero senza
controllo. Sai, l’unica voce che sentivo era la tua … è sempre stata la tua -
mormorò l’altro, nel suo modo così tipico: quel modo che sapeva sciogliere
anche Sanzo.
Lo
sguardo privo di aggressività del monaco lo spinse a condividere con lui i suoi
ricordi. Man mano che ascoltava le parole di quella creatura, Sanzo si rendeva
conto di quanto grande fosse la sua forza; quanto dolore avesse conosciuto e,
nonostante tutto, sapesse ancora sorridere. Avrebbe tanto voluto chiedergli di
insegnargli ad amare, ma sapeva di non essere in grado di pronunciare una frase
del genere. L’unica cosa che sapeva fare era agire. Senza ripensamenti si
allungò verso l’altro e lo baciò.
Era
strano avvertire le zanne dell’Eretico sulla sua lingua, ma il sapore era lo
stesso che si ricordava … era Goku. Sentì il bisogno di approfondire il
contatto, di avere di più; quello che non aveva valutato era che Seiten Taisei Son Goku non era
arrendevole come il ragazzo della notte prima: la passione sembrava amplificata,
gli occhi ferini lo scrutavano brucianti. Senza capire come si trovò soggiogato
dall’altro, guidato, dominato.
Fare
l’amore con Goku era stata un’esperienza stupenda, quasi onirica, farlo con Seiten Taisei Son Goku era sconvolgente:
la brama, il desiderio, anche l’amore, erano portati all’esasperazione. Sanzo
si sentì affondare in quel vortice, senza possibilità di scampo.
Quando
si ripresero, Sanzo regalò al compagno uno dei suoi rari sorrisi.
-
Sai Sanzo cosa mi piace di più del Sole? Che sai sempre che ci sarà: giorno
dopo giorno rinasce e splende … anche dopo la notte più buia, anche dopo la
pioggia … Risorgerà sempre. -
Il
monaco sentì il proprio cuore sobbalzare a quelle parole, non si sarebbe mai
abituato a tutte le sensazioni che quella stupida scimmia risvegliava in lui.
Aveva sempre creduto di poterlo manovrare a suo piacimento, ma ora sapeva che
era sempre stato Goku ad averlo in pugno: con la sua dolcezza, la sua
spavalderia gioiosa, il suo incondizionato amore. Non avrebbe mai più messo in
pericolo tutto questo, ora sapeva che faceva troppo male la vita senza Goku.
-
Tu sei la mia scimmia - affermò.
L’altro
fece una smorfia, accettando la dichiarazione di Sanzo per quella che era,
senza soffermarsi troppo sulle parole usate. In cuor suo dubitava che il monaco
avrebbe imparato a parlare apertamente dei suoi sentimenti, ma avrebbe potuto
sopportarlo … finché quella nuova luce accendeva di una tonalità ancor più
luminosa il viola di quegli occhi tanto amati, quando incontravano i suoi.
-
E se ti azzardi a ricordarmi cosa ho detto prima, ti uccido -
In fondo certe cose non sarebbero mai cambiate.
NOTE PERSONALI:
Ringrazio di
cuore tutte le persone che hanno letto questa storia e tutte quelle che hanno
lasciato un loro parere.
Questo è stato
il mio debutto con Saiyuki e so di dover maturare
ancora, di imparare ad utilizzare meglio questi personaggi, ma sono contenta di
come questa mia avventura è iniziata.
Grazie davvero a
tutti.
Phemt
Naraku_74: grazie per le tue parole ed i consigli. Probabilmente
devo prendere più confidenza con questi personaggi e spero che la prossima
storia ( perché sicuramente ci sarà una prossima storia) risulti più matura ed
approfondita. A presto e grazie ancora.
brciolina: sono contenta che ti piaccia e grazie davvero
per aver lasciato un commento! Sto già valutando di scriverne altre, l’universo
di Saiyuki è pieno di spunti. A presto.
Amber: mi auguro che anche la conclusione ti
sia piaciuta. Grazie del commento e a presto.
Hisoka: grazie comunque. Ciao!