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Autore: FreienFall    21/05/2016    0 recensioni
Lettera alla donna della mia vita.
Con tutto l'affetto e l'amore che non smetto di provare.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Love is Heartbeat'
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A.N. Ciao questa storia è il sequel di Love is Heartbeat, che ho scritto molti anni fa, non è necessario leggerla ma indubbiamente le due storie sono collegate. Spero che vi piaccia.


The Same Heart



Ciao tesoro,
ricordo ogni momento, ogni sguardo
sembra passata una vita tra noi e ora,
siamo stati sconfitti eppure eccomi qui.

Ogni anno ho provato a scriverti, a parlarti, ma mai come in questo momento
ho vivido il ricordo e chiaro il significato.

Ho amato e allontanato, vissuto e finto di farlo, agito ed esitato. 

I tuoi occhi ora sono parte dei mei, le tue labbra sono incise sul mio collo, il tuo profumo è ovunque e in nessun luogo: lo ritrovo, distratto, mentre cammino per strada, in un nuovo hotel, nel parco di una città. 

Quando non me l'aspetto, quando credo di aver dimenticato tu ci sei, per un flebile attimo di vana speranza mi colpisci e mi trasporti lontano da dove sono.

E oggi sono qui sulla tua tomba a ricordarti: clandestini, traditori, ci siamo amati come non dovevamo, abbiamo pagato per questo. 

Abbiamo strappato le corde di una vita regolare, aperto le braccia a una voragine profonda per avere noi due.

Se solo avessi saputo, se solo avessi potuto.

Mi manchi ogni giorno, in silenzio, e mi chiedo se avessimo avuto un giorno in più o una vita in più cosa saremmo diventati?

Avremmo forse potuto godere della monotonia di una vita coniugale, avremmo costruito un futuro alla luce del sole.
Forse no. 
Non fa per noi, non faceva per noi. 

Quante volte ci siamo incrociati fingendo di non conoscerci, pronti a reinventarci ogni volta. 
Fuggivamo da noi stessi, ora lo so, ma ci faceva bene, ci faceva sentire vivi. 

C'ero al tuo funerale, nascosto, in disparte, la mia anima gridava ma nessuno poteva sentirla. 
Non ho mai potuto piangere e dire che tu eri la mia compagna, la mia amante,  la mia boccata d'aria, la mia libertà.

L'ho accettato, mi ci è voluto del tempo, ma l'ho accettato.
Ho perdonato il mondo, ho perdonato me.

Spero vivamente che tu possa sentirmi ora, so che puoi farlo.
Non grido, mi basta pensarti e al massimo sussurrare.

Vivi dentro di me e in tutto ciò che vedo,
racchiusa in una cellula palpitante del mio cuore.
Sei con me ovunque.

E sebbene a volte io tema di non riuscirci,
questa volta posso ricominciare.
Questa volta sono pronto.

Non ti dimenticherò mai, 
tu sei me ed io sono te, 
il mio respiro è il tuo, 
il mio cuore è il tuo.

Tom.
   
 
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