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Autore: Arvati77    23/05/2016    2 recensioni
(Sequel di Vampire Knight Reloaded)
Dal I Capitolo:
..."Sono trascorsi quasi due anni dalla sconfitta di Rido Kuran. Ed in questo lasso di tempo, un po' di cose sono successe.
L'Associazione Hunter adesso è gestita dal maestro Yagari, da mia madre e da Ryobe. Il Direttore Cross è tornato ad occuparsi a tempo pieno del Collegio, che è stato ampliato inserendo dei corsi a livello universitario, in aggiunta a quelli già esistenti delle medie inferiori e superiori. E così, alcuni dei ragazzi che avevano frequentato il liceo qui, hanno deciso di proseguirvi gli studi. Anche Yori è rimasta, e da quando Yuki se ne è andata, io e lei siamo compagne di stanza. Il nostro legame si è consolidato... e alle volte ci consoliamo a vicenda per l'assenza della nostra comune amica... Io e Zero stiamo ancora insieme e non abbiamo mai abbandonato il nostro ruolo di Guardiani, che è tornato ad essere piuttosto impegnativo da quando, a marzo di quest'anno, è stata istituita una nuova Night Class..."...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichiru Kiryu, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XIX

E' notte al Collegio Cross. Una calda notte di luglio. E' già un mese che Kaname se ne è andato. E nessuno ha avuto sue notizie. In questo momento lui sembra essere l'unica speranza per poter trovare una spiegazione a quanto sta accadendo a Reika. Purtroppo le ricerche di Ichiru e Kaito negli archivi dell'Associazione Hunter, e quelle di Riukey nella biblioteca di famiglia, hanno portato ben pochi risultati. L'unico indizio è l'antica magia proibita, di cui pare essersi conservata nei secoli soltanto una vaga memoria.
Le lezioni della Night Class anche per oggi sono terminate. Yuki cammina nel parco. Pensa a Reika, a Kaname, e a Zero. Per ognuno di loro è in pena, e non sa che fare per aiutarli. Si sente inerme. In balia degli eventi. Ogni strada appare senza uscita.
La ragazza si siede sul bordo della grande fontana. Sospira. Con una mano sfiora la superficie dell'acqua nella vasca circolare. Poi, d'un tratto, un rumore la distrae. Percepisce la presenza di qualcuno. Ma non ha paura. Al contrario, avverte un intenso calore nel cuore. Guardandosi intorno scatta in piedi. Sulle sue labbra si posa un nome, che le riesce difficile pronunciare nel timore di essersi sbagliata... No, non può essersi sbagliata. Esiste un unico individuo al mondo la cui sola vicinanza possa provocarle simili sensazioni.
"Kaname..." sussurra Yuki, per poi alzare la voce, nella speranza di udire una risposta al suo richiamo:
"Kaname, sei tu? Kaname!".
Tra la vegetazione compare proprio colui che la giovane Sangue Puro desiderava vedere, e lei immediatamente gli corre incontro, gettandogli le braccia al collo.
"Piccola Yuki." bisbiglia Kuran, all'orecchio della sua amata.
"Sei tornato. Finalmente!"
"Eri preoccupata?"
"Non avevo tue notizie... non sapevo come stavi, dov'eri..."
"Non devi stare così in pena per me... non me lo merito."
Yuki spalanca gli occhi sul compagno, non spiegandosi il senso delle sue parole. Lui la prende per mano e si siede con lei sul bordo della grande fontana. Quindi le dice in tono quasi solenne:
"Voglio che tu sappia la verità. Basta con i segreti. Ne ho mantenuti fin troppi nella mia lunga vita.".
"Così mi spaventi..."
"Forse dovresti davvero avere paura di me."
"Non capisco. Kaname, spiegami!"
"Ho ucciso io i membri del Senato di cui si sono perse le tracce. Pensavo che meritassero una punizione per il loro comportamento infame. Ed ho agito di conseguenza."
Yuki si alza in piedi. E' molto contrariata, ed in parte delusa, e non lo nasconde.
"Non è questo il modo per ottenere giustizia."
"Lo so." ammette Kaname "Ma c'è dell'altro.".
"Dimmi tutto."
"Quando sono stato richiamato in vita di Rido, ho giurato a me stesso che avrei posto fine all'esistenza dei Sangue Puro. Questo era il compito che già nella mia precedente vita mi ero imposto. Debellare alla radice il male che infetta l'umanità.".
"E la radice del male sarebbero i Sangue Puro?!"
"Credevo che quelli come noi fossero delle creature mostruose, esseri in grado di rigenerarsi in situazioni estreme e capaci di nefandezze indicibili... Ma poi sei entrata tu nella mia vita, e giorno dopo giorno mi hai permesso di vedere il mondo in maniera diversa. Attraverso i tuoi occhi ho scoperto cose che non conoscevo. Ed ho scelto un'altra strada. Anche se per lungo tempo sono stato molto combattuto..."
Yuki, se pur a malincuore, sente il dovere di porre una domanda a Kaname, nonostante ne tema la risposta:
"Il Sangue Puro che è stato assassinato un po' di tempo fa, appartenente alla famiglia Ouri... sei stato tu?".
"No, non è opera mia." spiega l'interrogato "Come non sono responsabile delle aggressioni subite ultimamente da diversi Sangue Puro.".
Yuki si sente sollevata. Per un attimo aveva temuto il peggio. Sorridendo si siede in braccio al compagno e prende le sue mani nelle proprie:
"La strada che hai scelto, percorriamola insieme. Voglio rimanere al tuo fianco.".
"Anche dopo quello che ti ho raccontato, tu..." accenna Kuran, ma Yuki lo zittisce con un bacio, per poi sussurrargli sulle labbra:
"Non avere più segreti con me. Voglio condividere tutto con te, nel bene e nel male. Questa è la mia decisione e non tornerò indietro.".

***

Terminato il giro di ronda, i Guardiani raggiungono come sempre la residenza del Direttore. Reika si ritira in bagno per farsi una doccia, mentre Ichiru aspetta in salotto. Trascorsa all'incirca mezz'ora, il ragazzo si vede capitare davanti Kaien Cross, in compagnia di Kaito. La crucciata espressione di entrambi non preannuncia nulla di buono.
"Cos'è successo?" domanda serio Ichiru.
"Reika non è con te?" si informa il Preside, scuro in volto.
"Siamo rientrati insieme. Dovrebbe essere in bagno... Mi volete dire cos'è successo?"
"Ci ha giocati, tutti quanti." commenta Takamiya a denti stretti.
"Insomma, mi volete spiegare?" insiste Ichiru, iniziando a dar segni di insofferenza.
E ancora Kaito:
"Il Black Steel è sparito, e sicuramente è stata Reika a prenderlo".
Kiryu spalanca gli occhi incredulo. Cross prosegue:
"Era in una stanza blindata nei sotterranei del Dormitorio Luna. Nessuno sapeva dove l'avessi nascosto. E l'avevo anche sigillato con un marchio anti-vampiro... Forse ho sottovalutato le capacità di Reika... ma in teoria nemmeno lei avrebbe dovuto rintracciarlo.".
"Non siamo sicuri che l'abbia preso lei." fa notare Ichiru.
"E chi altro sennò?" ribadisce Kaito "Il punto è: come intende servirsene?".
"Avrei dovuto nasconderlo alla sede dell'Associazione." si rimprovera Kaien.
"Sarebbe andata là a riprenderselo." rimarca sicuro Takamiya.
"Dobbiamo trovarla." afferma infine Ichiru.

***

Yuki e Kaname, mano nella mano, camminano nel parco, percorrendo il lungo viale che conduce alla zona riservata ai vampiri, e quindi al Dormitorio Luna.
"Saranno felici Aidoh e gli altri di rivederti." fa notare la ragazza.
"Non mi hai detto com'è andata qui finché non c'ero." osserva Kuran, intuendo che qualcosa turba profondamente la compagna.
"Veramente..."
Yuki fa un bel respiro, dopodiché racconta quanto successo a Reika, il suo malore improvviso ed il suo totale rifiuto per il sangue.
"Ora come sta?" si informa alla fine Kaname, visibilmente turbato.
"Meglio... o almeno così sembra..." accenna incerta Yuki.
Di punto in bianco, i due Sangue Puro percepiscono una minacciosa presenza. Non ne riescono a comprendere l'origine, ma l'energia che avvertono è molto forte ed oscura. Inaspettatamente a sbarrare loro la strada compare Reika, che a passi lenti si avvicina stringendo in pugno il Black Steel.
Kuran si posiziona davanti a Yuki, nel chiaro intento di proteggerla, mentre lei posa la mano su Artemis, saldamente legata alla sua gamba destra.
"Kaname, sei tornato finalmente." esordisce Reika, con un subdolo ghigno dipinto in volto. I suoi occhi si tingono di rosso, mentre la sua arma inizia ad emanare una luce di un viola intenso.
"Reika, sei venuta a darmi il benvenuto." ironizza il Sangue Puro "Non dovevi disturbarti.".
"Dovere, nobile Kaname." risponde a tono l'altra.
"Reika, tutto bene?" si azzarda a chiedere Yuki, facendo capolino alle spalle del compagno, ma lui con una mano la trattiene per impedirle di esporsi troppo.
Giunta a pochi passi dai due, Reika si ferma. Il suo corpo viene avvolto dal medesimo alone luminoso sprigionato dal suo pugnale.
"Reika, torna in te!" le intima Kuran.
Il Black Steel si muta in spada e dalla sua lama si genera una potente onda d'energia che investe in pieno sia Kaname che Yuki, gettandoli malamente a terra. Approfittando della situazione Reika si avventa contro la cugina, ma lei si difende impugnando Artemis, che al suo tocco si trasforma in falce.
Kuran interviene e grazie ai suoi poteri da Sangue Puro riesce a scaraventare Reika lontano da Yuki. Ma ciò non basta a fermarla. La ragazza si rialza subito in piedi e con un rapido scatto sparisce in mezzo alla vegetazione circostante.
"Se n'è andata?" si chiede Yuki, guardandosi intorno.
"Non credo. Anche se non percepisco più la sua energia, sono sicuro che è ancora qui." rimarca Kaname.
"Quella non è Reika!"
"Purtroppo è lei. Qualcuno la sta usando contro di noi. Non capisco come riescano a manovrala così. E poi... sembra che i suoi poteri siano amplificati."
"Dobbiamo fermarla senza farle del male."
...Sì, ma in che modo?...
"Vi va di giocare ancora un po'?"
La voce di Reika echeggia tra gli alberi. Però di lei non c'è traccia. Non un rumore tutto intorno... Improvvisamente, delle scie luminose violacee si diramano sul selciato del viale giungendo fino ai piedi di Kaname e Yuki, che prontamente spiccano un agile salto per evitarle.
Ancora Reika non si mostra, e Kuran la sfida per spingerla ad uscire allo scoperto:
"Perché continui a nasconderti? Non avrai paura di noi?".
Silenzio. Altre striature luminose si diramano sul terreno, ma stavolta soltanto Kaname riesce a schivarle, mentre Yuki ne rimane prigioniera, paralizzata con i piedi inchiodati al suolo. Immediatamente il compagno si precipita da lei per aiutarla, ed è a questo punto che Reika lancia l'ennesimo attacco, sfruttando il momento di distrazione del nobile vampiro per ferirlo ad una mano. Kuran tuttavia non si arrende e replica all'aggressione sfruttando le sue potenti onde mentali, grazie alle quali riesce anche a liberare Yuki. Reika si allontana con un balzo dal Sangue Puro ed utilizza l'energia sprigionata dal Black Steel come scudo per proteggersi dal violento contrattacco.
In distanza compare qualcuno. Kaito e Ichiru si stanno avvicinando di corsa, impugnando il primo un fucile anti-vampiro, il secondo la Silver Rose.
Reika si guarda intorno soddisfatta. Alla sua sinistra, Kaname e Yuki. Alla sua destra, Ichiru e Kaito. Un beffardo sorriso inarca le sue labbra.
"Quella spada..." sussurra Ichiru, osservando l'arma nella mano della ragazza.
"E' il Black Steel." accenna Takamiya.
"Pensavate di potermelo tenere nascosto?" domanda in tono strafottente Reika, scorrendo con un dito sull'affilata lama.
"Ora smettila!" le grida Yuki, con le lacrime agli occhi.
Ichiru muove qualche passo verso l'amica, ma lei lo atterra scagliandogli addosso una potente scarica elettrica. Stessa sorte parrebbe toccare a Kaito, però qualcuno blocca l'onda elettromagnetica generata dal Black Steel prima che colpisca il bersaglio: Riukey si pone sulla traiettoria del colpo e lo neutralizza.
"Reika, fermati." ordina Touma, avvicinandosi alla giovane.
Reika spicca un salto e si porta alle spalle del capodormitorio della Night Class. Lui si volta di scatto e prontamente schiva la lama che stava puntando dritta al suo collo, guadagnandosi tuttavia una profonda ferita all'addome.
Intanto anche Kaien Cross, con la sua spada da hunter, giunge sul posto.
"Il leggendario cacciatore." lo deride Reika "Vediamo cosa sai fare.".
L'alone che avvolge il Black Steel è sempre più intenso, così come l'oscuro potere emanato dal corpo della ragazza.
"Non mi batterò mai con te." dichiara il Direttore, ed in sua difesa si pongono Kaname e Yuki.
"Non sapete fare di meglio?" insiste Reika, mentre ai suoi piedi prende forma un sinistro vortice di energia.
"Reika!"
Sentendosi chiamare la giovane si volta e vede Ichiru, a pochi passi da lei, che le sta puntando contro la Silver Rose.
"Che aspetti? Spara." lo sfida, ma lui abbassa il braccio.
"Come non detto." conclude cinica la ragazza, mentre la lama della sua spada si tinge di nero.
"La magia proibita..." digrigna tra i denti Kaname.
"Reika non la conosce, come può usarla?!" si sorprende Yuki.
"Lei no, ma chi la sta controllando evidentemente la conosce, e molto bene."
Nel mentre sul posto accorrono anche Aidoh, Ruka, Kain, Seiren, Shiki, Rima e Subaru. Reika li osserva compiaciuta.
"Ma che storia è questa?!" si stupisce Hanabusa.
"Quella non può essere Reika." incalza Ruka.
"Invece temo che sia proprio lei..." la contraddice Akatsuki.
Seiren si prepara ad intervenire, ma Kaname le fa cenno di non muoversi.
"Questo potere... è spaventoso." commenta Rima.
Il vortice di energia formatosi ai piedi di Reika si allarga provocando tutt'intorno un vento gelido, finché ad un certo punto non investe i presenti come una violenta esplosione, scaraventandoli al suolo.
Poi, d'un tratto, qualcosa di inatteso accade. Reika lascia cadere il Black Steel, china il capo e crolla in ginocchio a terra, portandosi una mano al petto, mentre l'alone luminoso che la circonda si fa più intenso, quasi la volesse imprigionare per impedirle di fuggire. Lentamente la ragazza risolleva la testa. Il suo volto è una maschera di sofferenza. Nei suoi occhi lucidi, una struggente tristezza ed un devastante dolore. Yuki ed Ichiru fanno per raggiungerla, ma lei solleva un braccio intimando a loro, e a tutti gli altri, di non avvicinarsi:
"Statemi lontani! Non voglio farvi del male... io... non voglio, ma non posso controllare quello che mi sta succedendo... non ce la faccio.".
La giovane raccoglie la sua arma, ancora in forma di spada, e si rimette in piedi, rivolgendo un preciso invito a Kaito, che si sta a sua volta rialzando:
"Devi farlo. Fallo adesso. Me l'hai promesso.".
Takamiya esita un attimo, dopodiché punta il suo fucile contro Reika.
"Noooo!!!!!" grida Yuki, ma Kaname le impedisce di interferire e, posandole una mano sulla fronte, le fa perdere i sensi. Almeno questo glielo vuole risparmiare. Sarebbe troppo doloroso per lei vedere l'amata cugina morire così... davanti ai suoi occhi...
"Non può finire in questo modo..." commenta Aidoh a denti stretti, ma né lui né i suoi compagni si azzardano a mettersi in mezzo. Kaname non lo permetterebbe.
"Kaito, non farlo." è l'accorato appello di Cross, che a fatica si sta rialzando sorreggendosi sulla sua spada.
"Se non lo faccio, moriremo tutti." ribatte duro Takamiya "E lo sa anche Reika.".
"Non te lo permetterò!" afferma rabbioso Riukey, ma Kaname gli si para davanti.
"Togliti di mezzo, Kuran."
"Non puoi fare niente per lei."
"O ti sposti o giuro che..."
"Basta!" urla Reika, e la sua voce disperata spegne ogni discussione "Non so per quanto riuscirò a trattenermi. Perciò ti prego, Kaito, fa' quel che devi. Ti prego...".
Takamiya carica il colpo in canna. Ma Ichiru si pone sulla traiettoria del fucile, davanti a Reika, allargando le braccia per coprire del tutto la visuale a Kaito.
"Per uccidere lei, prima dovrai uccidere me." afferma il giovane.
"Ichiru, spostati." lo supplica l'amica.
"Ho giurato di proteggerti, ed è quello che intendo fare."
"Non puoi."
Kaito abbassa l'arma, scuotendo contrariato la testa:
"Ichiru, non capisci che così ci condanni tutti a morte?".
"Ci dev'essere un altro modo." sospira crucciato Cross.
Ma ormai è tardi. Il tempo è scaduto. Nell'arco di un respiro, prima che qualcuno se ne possa rendere conto, con la sua spada Reika trafigge alla schiena Ichiru, all'altezza dello stomaco, trapassandolo da parte a parte, per poi estrarre con forza la lama dal suo corpo. Il ragazzo si porta una mano sulla ferita. Tra le sue dita il sangue sgorga copiosamente. Le gambe iniziano a cedergli. Kaito e Cross lo soccorrono e lui si aggrappa a loro, prima di perdere i sensi.
Un grido lancinante squarcia il cielo di questa notte oscura. Il Black Steel, tornato ad essere un pugnale, cade a terra. Reika si copre la bocca con le mani, e con gli occhi sgranati osserva Ichiru riverso al suolo, in una pozza di sangue. Accanto a lui, il Direttore e Kaito. Una fitta lancinante al petto la fa piegare su se stessa, mentre incontrollate lacrime solcano il suo volto devastato dal dolore. L'arcano alone che la circondava si è dissolto. Reika è tornata ad essere Reika, ma a quale prezzo? E per quanto tempo? Riukey le si avvicina. E lei sviene tra le sue braccia.

Intanto, lontano dal Collegio...
Zero si sveglia di soprassalto, sobbalzando nel letto. Preoccupato si tocca l'addome, dove un attimo prima aveva avvertito una fitta lancinante, come se una lama affilata l'avesse trafitto. La sensazione che qualcosa di grave sia accaduto a qualcuno a lui caro si fa largo nel suo cuore, mentre dalle sue labbra esce in un sussurro il nome del fratello.
Il giovane si alza in piedi e si affaccia alla finestra. Respira a fondo. Quindi si volta ed osserva il borsone aperto ai piedi del letto. Ancora non l'ha disfatto del tutto, e ciò significa che non è arrivato ad una decisione definitiva. Deve scegliere se svuotarlo completamente o se riempirlo di nuovo... Deve scegliere se restare o andare... I suoi occhi si spostano poi su di un piccolo sacchettino di velluto bianco riposto sul tavolino al centro della stanza.
"Reika..." sospira il ragazzo, tornando a sedersi sul letto.
Cosa dovrebbe fare? Due voci opposte si alternano dentro di lui. Una gli dice di tornare, l'altra di chiudere per sempre col passato... E se Reika quella notte avesse detto il vero? Se ci fosse una diversa spiegazione per quanto accaduto?
...Non ero in me, Zero. Credimi. Non ero padrona delle mie azioni. Era come se...
...come se...
...come se...
Zero si porta le mani alla testa. Gli sembra di impazzire. Una violenta sete lo assale. E nessuno lo può aiutare a controllarla. Dovrà riuscirci da solo... da solo... Il giovane si stringe nelle braccia e si distende sul letto, tremando come una foglia. Il suo sangue scorre sempre più velocemente. I battiti accelerano. La gola brucia... Zero chiude gli occhi. Deve riprendere il controllo. Deve farlo... e quando alla fine ci riesce, è talmente stanco che perfino respirare gli è difficile, mentre un marasma di confusi pensieri si affolla nella sua mente impedendogli di addormentarsi.

***

Reika riposa nel suo letto. Un intero giorno è trascorso senza che riprendesse conoscenza ed una nuova notte è scesa sul Collegio Cross. Fuori dalla porta della camera ci sono di guardia Subaru e Seiren. La finestra nella stanza è aperta. Seduto sul davanzale, Riukey osserva con occhi malinconici la fanciulla assopita. La ferita che lei gli ha inferto con il Black Steel brucia ancora, ci vorrà un po' di tempo perché si rimargini del tutto. Ma la ferita nel suo cuore di Sangue Puro, quella non si sanerà mai. Touma si avvicina e si siede sul letto. Con le affusolate dita sfiora il volto di Reika, poi si china su di lei e la bacia dolcemente su una guancia. La ama come non credeva avrebbe mai amato nessuno. A ripensarci bene, non sa nemmeno come sia accaduto... La prima volta che la vide, rimase colpito dalla sua bellezza, la bellezza tipica di un Sangue Puro, e dalla limpidezza del suo sguardo. Aveva sentito diverse cose sul suo conto e voleva capire quante corrispondessero al vero. Lo incuriosiva soprattutto l'idea che lei fosse una mezzo sangue, e per di più la figlia del nobile Akihiro Kyan. Così iniziò ad osservarla, a studiarla di nascosto. E si divertiva a corteggiarla, ed a provocare in tal modo Zero. Era un gioco, in principio. Un gioco che ben presto si tramutò in qualcos'altro... Ad un certo punto Riukey dovette prendere atto del sentimento che, a dispetto di qualsiasi previsione, era nato in lui. Si era innamorato di Reika... Sì, la ama, e sarebbe pronto a dare la vita per lei, ma ciò non servirebbe ad aiutarla. Se qualcuno può davvero salvarla, quel qualcuno non è lui... Il Sangue Puro si alza e si avvia alla finestra. Di nuovo si siede sul davanzale, accarezzando con amorevole sguardo la ragazza che gli ha rapito il cuore. Veglierà su di lei, qualsiasi cosa accada... Questo vuole fare. Questo farà.

***

Apro a fatica gli occhi. E' tutto buio. Non so dove sono. Non ricordo cos'è successo... Sollevo piano la schiena dal materasso. Chi mi ha portata qui?... Comincio a tremare. Ho tanto freddo. Cerco sulla parete accanto al letto l'interruttore. Accendo la luce. Gli occhi mi bruciano un attimo, ma presto si abituano e allora mi guardo intorno. Riconosco questa stanza. Mi trovo nella residenza del Direttore. Un'angoscia devastante mi assale. Inizio a piangere...
"Ichiru..." sospiro.
Ora ricordo. Ricordo tutto... e mi sento morire... Devo vederlo. Devo sapere come sta. Deve essere ancora vivo. Io... non posso averlo ucciso. Devo muovermi. Devo sapere...
Mi alzo in piedi. La gambe stentano a reggermi. Barcollando raggiungo l'armadio. Prendo una gonna, una canotta ed una camicia e mi vesto. Dopodiché esco dalla camera. Appena fuori dalla porta mi trovo davanti Riukey. Credo l'abbiano messo a controllarmi.
"Ehi, principessa, dove credi di andare?" mi dice, posandomi una mano su una spalla.
"Sei di guardia?" gli chiedo.
"Proprio così. E sotto la tua finestra ci sono Kain e Aidoh."
Sospiro.
"Vuoi andare da Ichiru?" mi chiede Touma, ed il cuore mi balza in gola.
Allora, è vivo. Ichiru è vivo...
"Non posso portarti da lui." aggiunge, sinceramente dispiaciuto.
"Per favore. Voglio solo sapere come sta." insisto.
"Si riprenderà. Vedrai. Ora torna in camera."
"No."
"Reika, lascia stare. E' meglio."
Questo discorso non mi piace. Insomma, come sta il mio amico?!
"La sua ferita... è molto grave?" domando ancora, supplicando Riukey con lo sguardo.
"Purtroppo sì." mi conferma.
"Ma tu, o Kaname... non potete fare qualcosa?"
"Il Black Steel non è un'arma come le altre."
"Anche tu eri ferito, però..."
"Le nostre ferite non erano gravi. E poi io e Kaname siamo dei Sangue Puro, è la nostra stessa natura a proteggerci. Per Ichiru non possiamo fare niente. Solo il sangue del vampiro che l'ha trasformato lo potrebbe aiutare."
"… mio padre..."
"Già, ma lui non è qui, perciò il tuo amico dovrà cavarsela da solo."
Devo fare qualcosa. Non resterò ad aspettare con le mani in mano mentre Ichiru sta lottando tra la vita e la morte... per colpa mia...
"Portami da lui." ripeto "Ti prego."
Touma sbuffa, guardando per aria. Sembra in difficoltà. Forse l'ho convinto.
"Va bene. Andiamo." mi dice finalmente "Ma solo per pochi minuti.".
Si incammina lungo il corridoio ed io lo seguo. Saliamo al piano superiore.
"Anche lui è qui?" domando.
"Sì." mi risponde Riukey.
"Per quanto tempo ho dormito?"
"Due giorni."
Ci fermiamo davanti ad una porta.
"Siamo arrivati." mi spiega Touma "Io ti aspetterò qui fuori.".
Lo ringrazio sorridendo. Dopodiché entro nella camera, chiudendomi la porta alle spalle. Sulla scrivania c'è una piccola abat jour che rischiara appena l'ambiente con una luce calda e soffusa. Mi avvicino al letto. Mi siedo accanto ad Ichiru. Sembra stia dormendo. Ha gli occhi chiusi. Le sue labbra sono contratte in una smorfia di dolore. Gli sfioro i capelli con una mano. Lo chiamo piano, accostandomi al suo orecchio.
"Ichiru... sono io..."
"Reika..."
Mentre pronuncia il mio nome, Ichiru apre gli occhi su di me. Mi verrebbe da piangere, ma mi sforzo di sorridere. Di sorridergli.
"Come stai?" mi chiede... Lui lo chiede a me... dopo quello che gli ho fatto mi chiede come sto...
"Sto bene." gli rispondo.
Abbozza un sorriso, ma poi si fa terribilmente serio.
"Perché hai chiesto a Kaito di ucciderti?"
Quella di Ichiru più che una domanda sembra un'accusa. Non mi resta che raccontare la verità:
"Perché nessun altro l'avrebbe fatto. Lui ha avuto il coraggio di uccidere suo fratello perché non si trasformasse in un Livello E, l'ho pregato di fare lo stesso con me se fossi diventata un pericolo.".
"Stupida." mi rimprovera.
"Sei una stupida." mi ripete, ed io lo guardo stranita.
Respiro a fondo. Ichiru prende la mia mano nella sua.
"Hai bisogno di sangue per guarire." gli dico, con la stessa serietà con cui lui prima mi ha parlato.
"Tranquilla. Me la caverò."
"Non è così, e lo sai."
Non resterò a guardarlo tramutarsi in cenere davanti ai miei occhi. Quella ferita non guarirà, lo consumerà a poco a poco, finché di lui non rimarrà che polvere.
"Non perderò anche te." sussurro mentre un nodo mi stringe la gola.
"Non lo farò, Reika." replica Ichiru.
Evidentemente ha capito che cosa ho in mente. Il Black Steel è la mia arma, ed il suo potere scorre nelle mie vene. Il mio sangue potrebbe essere la soluzione...
Mi mordo una mano e mi chino sul mio amico. E' troppo debole per potermi tenere lontana. Appoggio le labbra sulle sue e riverso nella sua bocca un sorso del mio sangue. Le sue iridi si tingono di porpora e si specchiano nelle mie. Ci ritroviamo seduti sul letto, l'uno di fronte all'altra. Sposto i capelli mettendo ben in vista il collo. So che adesso non potrà trattenersi. Non potrà rifiutare il mio sangue. Ho ridestato il suo istinto di vampiro. E' il solo modo per salvarlo.
Ichiru mi avvolge la vita con le braccia e mi stringe a sé. Sento le sue labbra sulla pelle. Sta esitando. Ma non resisterà a lungo...

Ichiru affonda i denti nel collo di Reika e si nutre del suo sangue, percependo attraverso di esso tutte le sue emozioni. La sua tristezza, il suo senso di colpa, il suo dolore, ma anche il suo sincero affetto, e la ferma volontà di sconfiggere il subdolo nemico che si sta approfittando di lei.
"Perdonami..." si scusa il giovane, mortificato, mentre si scosta dall'amica asciugandosi le labbra con il dorso della mano.
"L'unica che si deve far perdonare qui sono io." rimarca Reika, sorridendo dolcemente. Ma il suo sorriso si spegne in fretta, sostituito da un'espressione di profonda sofferenza. La ragazza chiude gli occhi e china la testa, lamentandosi piano.
"Reika, cos'hai? Dimmi qualcosa?" si preoccupa Ichiru, afferrando per le spalle la compagna. Ed è così che i suoi occhi scorgono sotto la camicia aperta di lei qualcosa di strano.
Ichiru aiuta l'amica dolorante ad alzarsi e la guida fino allo specchio. Quindi le scopre la spalla sinistra e le fa notare appena sotto la clavicola uno strano simbolo, il cui disegno centrale ricorda due quarti di luna.
"E questo, cos'è?" si domanda incredula la giovane.
Improvvisamente, dal misterioso tatuaggio si diramano delle venature nere, che rapidamente si propagano arrivando fino al collo di Reika.

Un grido, proveniente dall'interno della camera, fa scattare immediatamente Riukey, che senza pensare spalanca la porta. Ichiru è inginocchiato a terra e sorregge Reika, priva di sensi. Gli occhi di Touma notano subito l'arcano simbolo sul corpo della ragazza e la cosa lo preoccupa non poco.
Ma ancora non è finita. La finestra nella stanza viene aperta da un'improvvisa folata di vento. La porta si richiude sbattendo con violenza, catturando l'attenzione di Ichiru e Riukey, che di scatto si voltano. Quando poi entrambi tornano a guardare in direzione della finestra, si trovano faccia a faccia con il nobile Akihiro Kyan. Benché Touma non lo conosca, non gli è difficile capire di chi si tratti, in particolare quando lo vede prendere in braccio Reika e riporla delicatamente sul letto, con la premura che solo un padre può avere.
"Sono stato lontano troppo tempo." si rimprovera Akihiro.
"Cos'è quel simbolo?" gli chiede Ichiru, avvicinandosi insieme a Riukey.
"...il marchio del tributo..." è la sibillina risposta del Cavaliere Sangue Puro.

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

Il prossimo capitolo ripartirà esattamente da dove questo si è interrotto e finalmente scopriremo qualcosa in più su ciò che sta accadendo a Reika e sul nuovo nemico che trama nell'ombra.
Due le fan art per questo capitolo!
Alla prossima
Marta

REIKA E ICHIRU
http://mc2a.altervista.org/alterpages/ichirureika_0001.jpg

IL MARCHIO DEL TRIBUTO
http://mc2a.altervista.org/alterpages/marchio_0001.jpg

   
 
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