11. It Always Rains Under
The Trees
“Falling
Stars”
“Grazie
mille Michelle per l’aiuto che mi stai dando, senza di te non
so cos’avrei
potuto fare…sono proprio impacciata quando si tratta di
infilare un bustino…”
gemette sotto la stretta dei lacci.
“Per
me è solo un piacere, finalmente vedo un po’ di
lacci e un po’ di nastri in
questa casa…sa, Miss Elisabeth, ho vissuto per troppo tempo
immersa tra gli
uomini!” Beth rise di gusto sentendo le parole di Michelle.
Non l’avrebbe mai
immaginata così spontanea e simpatica “e poi, se
posso permettermi, questa sera
dovrete essere più splendida del solito, ci saranno
moltissimi giovanotti
pronti a cercar moglie…perché sprecare una
così bella serata?”
“Mi
sembra di sentir parlare mia madre Michelle, io non sono mai stata
interessata
al matrimonio” o almeno fino ad
ora…
Michelle
alzò gli occhi al cielo proprio come la signora Beckley,
diede un’ ultimo
strappo ai nastri e fece un gran sorriso.
“Finito!”
Elisabeth tossì per i seguenti dieci minuti.
L’aveva colta alla sprovvista.
Quando entrò Meg però si era del tutto ricomposta
e si stava facendo sistemare
l’acconciatura da Michelle con la quale chiacchierava ormai
tranquillamente,
come se la conoscesse da anni.
“Beth!”
gridò stupita la sorella “sei splendida con i
capelli raccolti dietro la nuca,
e quel vestito poi non te lo avevo mai visto addosso!” le
abbracciò le spalle e
le baciò la fronte “lo sapevo che prima o poi ti
saresti divertita a
partecipare ai balli!”
“Non
ci sperare troppo cara sorella, questa sera parteciperò solo
per fare un
piacere a te!” si alzò dallo sgabello e si
rimirò nel grande specchio dietro di
se. O lo faccio perché veramente
comincio
a prenderci gusto? Ripensò a Thomas e a tutto
quello che le aveva detto. Possibile che
questa serata cambierà la mia
vita? Sorrise di nuovo. Sarebbe stato veramente magnifico!
“E
questo è Paul Whickham, figlio di Mr Whickham!” la
voce di Philippe richiamò
Elisabeth all’ attenzione, la trascinò dal mondo
dei sogni sulla terra. Beth
alzò gli occhi e incontrò quelli di Paul
Whickham. Rimase qualche istante ad
osservarlo, rapita dai riflessi dorati dei suoi capelli. Li teneva
pettinati
all’indietro in modo da lasciare scoperta l’ampia
fronte che faceva
risplendere, in contrasto con il colorito scuro della pelle, gli occhi
ambrati
contornati da lunghe ciglia nere.
“Molto
piacere Miss Beckley!” Beth si accorse a malapena di aver
alzato la mano nella
sua direzione. Arrossì per essersi fatta ammaliare dai suoi
occhi e distolse lo
sguardo.
“Il
piacere è tutto mio Mr Whickham” Philippe si rese
conto dell’iniziale imbarazzo
tra i due, così ne approfittò per prendere in
disparte Paul e parlare d’affari.
Beth rimase così da sola a passeggiare per la grande sala da
ballo. Aveva già
incontrato parecchie tra le sue amiche di città, Annabelle
Parckley, Rose Matson
e Charlotte Dick, tutte accompagnate da splendidi cavalieri.
Sospirò
pensierosa. Devo smetterla di
tormentarmi, per questa sera non potrò stare in compagnia di
Thomas, si,
qualche chiacchiera ma niente di che. Devo cercare di contenermi. Eppure
era più difficile di quanto pensasse. Vederlo attorniato da
tutte quelle
donzelle le faceva venire il mal di testa, inoltre Annabelle non gli
staccava
mai gli occhi di dosso, gli rimaneva attaccata come una cozza e non era
tutto.
Sembrava che lui si divertisse pure! Sbuffò e
attirò su di se tutta la
disapprovazione di un’anziana signora vestita di rosa
confetto. Elisabeth,
imbarazzata, fece spallucce e si diresse verso Rose, finalmente sola e
non
accompagnata dal suo giovane e aitante Mark…il cognome non
lo ricordava.
“Elisabeth,
finalmente ti ho trovata, volevi lasciarmi da sola per tutta la
sera?” l’amica
le sorrise e l’abbracciò. Rose era una delle poche
vere amiche che Elisabeth
aveva, l’unica che le volesse realmente bene come una sorella.
“No,
tranquilla, ti stavo cercando anche io…allora
dov’è finito il tuo cavaliere?”
Rose sorrise e guardò verso la sua destra.
“Sta
ballando con la mia sorellina e ne sono felice, è
così noioso…parla solo di
affari e di soldi, non un minimo di romanticismo, ma non possono essere
tutti
perfetti, non credi?” la prese sotto braccio e
cominciò a passeggiare
lentamente per la sala.
“Hai
ragione, ma in fondo gli uomini sono tutti così non
c’è da stupirsi se sono
noiosi”
“Ma
tu non sei accompagnata da nessuno?” Beth scosse la testa e
rise.
“Mi
trovo qui come ospite da almeno un paio di settimane insieme a mia
sorella, lei
deve concludere un fidanzamento ufficiale con il caro Philippe Grey e
io mi
sono offerta di accompagnarla
in…quest’avventura!” Rose
strabuzzò gli occhi e
strinse la presa sul suo polso.
“Quindi
conosci suo fratello, Thomas Grey?” Elisabeth
annuì silenziosamente, ma perché
aveva parlato? “tutte dicono che sia meraviglioso e che i
suoi comportamenti
così strani siano addirittura, intriganti, tu che ne
dici?” Adesso che le dico?
È una mia amica, non
posso mentirle!
“Seguimi!”
affettò il passò e uscì
all’aria aperta ancora sottobraccio all’amica, si
guardò intorno per controllare che non ci fossero orecchie
indiscrete ad
ascoltarla. Nessuno. Prese un gran respiro e guardò
l’amica completamente
stupita del comportamento di Beth.
“Io
e Thomas Grey, ecco, diciamo che…ma come posso
dirtelo?” Rose sorrise e la fece
sedere su una panchina.
“Che
ne dici di raccontarmi tutto dall’inizio?”
“Certo,
allora…” le parole le uscirono come un fiume in
piena dalle labbra, finalmente
poteva sfogarsi con qualcuno e rivelare quel segreto che la dilaniava
da quasi
una settimana.
Quando
finalmente finì di raccontare alzò lo sguardo e
guardò l’amica. Rideva.
“Ma
è meraviglioso Beth! Ti
rendi conto che
presto ti sposerai?” Sposarsi? E
chi ci
aveva pensato!?
“Figurati,
non abbiamo mai parlato di matrimonio, e poi se non abbiamo ancora
palesato la
nostra situazione vuole dire che…”
sentì la presa dell’amica stringerle le
mani, la guardò negli occhi e li vide luccicare di gioia.
“Possibile
che tu non capisca? Se tutto quello che ti ha detto è vero
vuole dire che è
realmente innamorato perso di te, e scommetto che presto o tardi ti
chiederà di
sposarlo!” Beth arrossì violentemente alle sue
parole. Come aveva potuto non
pensarci, in fin dei conti era in età da marito.
“Ma
non sono un buon partito, la mia famiglia non è molto
ricca!”
“Non
mi sembra che gli importi dei soldi…oh Beth, è
meraviglioso!” rose sognava più
di lei e sembrava che stesse vivendo la sua situazione in prima
persona,
sembrava addirittura innamorata. Elisabeth alzò gli occhi al
cielo e vide una
stella cadente correre sopra la sua testa. Strizzò gli occhi
e cerco di non
guardare l’amica. Stava piangendo e non voleva darlo a vedere.
“Beth,
ma che hai, non sei felice?”
“Non
lo sono mai stata così tanto in vita mia!” si
abbracciarono e Beth fu certa che
in quell’ istante un’altra stella cadente si fosse
lanciata sopra le loro teste
per salutarle e per assistere a quella scena così toccante.
“E
poi dicono che i balli non sono divertenti!” questa volta
Elisabeth non riuscì
a trattenersi, scoppiò a ridere come non faceva da mesi.
Rose era veramente
un’amica.
“Ma
adesso sarà meglio rientrare, prima che qualcuno cominci a
cercarci!” le fece
l’occhiolino e corse verso l’interno della casa,
Beth rimase fuori ancora per
qualche minuto, poi, infreddolita dal vento freddo che saliva dalla
campagna di
spinse fino all’interno della sala aguzzando la vista per
cercare di
intercettare lo sguardo di Mr Grey.