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Autore: Lady Lucilla    12/04/2009    1 recensioni
Questa mia storia parla della vita di due giovani innamorati che vivevano in irlanda nel 1800...una storia tormentata da un amore mai dichiarato e dei segreti mai rivelati...una storia che si perde nei meandri dell'Irlanda e tra le vie della Francia. Beth e Thomas solo due ragazi immersi in una società a loro estranea e a volte crudele.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11. It Always Rains Under The Trees

“Falling Stars”

 

“Grazie mille Michelle per l’aiuto che mi stai dando, senza di te non so cos’avrei potuto fare…sono proprio impacciata quando si tratta di infilare un bustino…” gemette sotto la stretta dei lacci.

“Per me è solo un piacere, finalmente vedo un po’ di lacci e un po’ di nastri in questa casa…sa, Miss Elisabeth, ho vissuto per troppo tempo immersa tra gli uomini!” Beth rise di gusto sentendo le parole di Michelle. Non l’avrebbe mai immaginata così spontanea e simpatica “e poi, se posso permettermi, questa sera dovrete essere più splendida del solito, ci saranno moltissimi giovanotti pronti a cercar moglie…perché sprecare una così bella serata?”

“Mi sembra di sentir parlare mia madre Michelle, io non sono mai stata interessata al matrimonio” o almeno fino ad ora…

Michelle alzò gli occhi al cielo proprio come la signora Beckley, diede un’ ultimo strappo ai nastri e fece un gran sorriso.

“Finito!” Elisabeth tossì per i seguenti dieci minuti. L’aveva colta alla sprovvista. Quando entrò Meg però si era del tutto ricomposta e si stava facendo sistemare l’acconciatura da Michelle con la quale chiacchierava ormai tranquillamente, come se la conoscesse da anni.

“Beth!” gridò stupita la sorella “sei splendida con i capelli raccolti dietro la nuca, e quel vestito poi non te lo avevo mai visto addosso!” le abbracciò le spalle e le baciò la fronte “lo sapevo che prima o poi ti saresti divertita a partecipare ai balli!”

“Non ci sperare troppo cara sorella, questa sera parteciperò solo per fare un piacere a te!” si alzò dallo sgabello e si rimirò nel grande specchio dietro di se. O lo faccio perché veramente comincio a prenderci gusto? Ripensò a Thomas e a tutto quello che le aveva detto. Possibile che questa serata cambierà la mia vita? Sorrise di nuovo. Sarebbe stato veramente magnifico!

 

“E questo è Paul Whickham, figlio di Mr Whickham!” la voce di Philippe richiamò Elisabeth all’ attenzione, la trascinò dal mondo dei sogni sulla terra. Beth alzò gli occhi e incontrò quelli di Paul Whickham. Rimase qualche istante ad osservarlo, rapita dai riflessi dorati dei suoi capelli. Li teneva pettinati all’indietro in modo da lasciare scoperta l’ampia fronte che faceva risplendere, in contrasto con il colorito scuro della pelle, gli occhi ambrati contornati da lunghe ciglia nere.

“Molto piacere Miss Beckley!” Beth si accorse a malapena di aver alzato la mano nella sua direzione. Arrossì per essersi fatta ammaliare dai suoi occhi e distolse lo sguardo.

“Il piacere è tutto mio Mr Whickham” Philippe si rese conto dell’iniziale imbarazzo tra i due, così ne approfittò per prendere in disparte Paul e parlare d’affari. Beth rimase così da sola a passeggiare per la grande sala da ballo. Aveva già incontrato parecchie tra le sue amiche di città, Annabelle Parckley, Rose Matson e Charlotte Dick, tutte accompagnate da splendidi cavalieri. Sospirò pensierosa. Devo smetterla di tormentarmi, per questa sera non potrò stare in compagnia di Thomas, si, qualche chiacchiera ma niente di che. Devo cercare di contenermi. Eppure era più difficile di quanto pensasse. Vederlo attorniato da tutte quelle donzelle le faceva venire il mal di testa, inoltre Annabelle non gli staccava mai gli occhi di dosso, gli rimaneva attaccata come una cozza e non era tutto. Sembrava che lui si divertisse pure! Sbuffò e attirò su di se tutta la disapprovazione di un’anziana signora vestita di rosa confetto. Elisabeth, imbarazzata, fece spallucce e si diresse verso Rose, finalmente sola e non accompagnata dal suo giovane e aitante Mark…il cognome non lo ricordava.

“Elisabeth, finalmente ti ho trovata, volevi lasciarmi da sola per tutta la sera?” l’amica le sorrise e l’abbracciò. Rose era una delle poche vere amiche che Elisabeth aveva, l’unica che le volesse realmente bene come una sorella.

“No, tranquilla, ti stavo cercando anche io…allora dov’è finito il tuo cavaliere?” Rose sorrise e guardò verso la sua destra.

“Sta ballando con la mia sorellina e ne sono felice, è così noioso…parla solo di affari e di soldi, non un minimo di romanticismo, ma non possono essere tutti perfetti, non credi?” la prese sotto braccio e cominciò a passeggiare lentamente per la sala.

“Hai ragione, ma in fondo gli uomini sono tutti così non c’è da stupirsi se sono noiosi”

“Ma tu non sei accompagnata da nessuno?” Beth scosse la testa e rise.

“Mi trovo qui come ospite da almeno un paio di settimane insieme a mia sorella, lei deve concludere un fidanzamento ufficiale con il caro Philippe Grey e io mi sono offerta di accompagnarla in…quest’avventura!” Rose strabuzzò gli occhi e strinse la presa sul suo polso.

“Quindi conosci suo fratello, Thomas Grey?” Elisabeth annuì silenziosamente, ma perché aveva parlato? “tutte dicono che sia meraviglioso e che i suoi comportamenti così strani siano addirittura, intriganti, tu che ne dici?” Adesso che le dico? È una mia amica, non posso mentirle!

“Seguimi!” affettò il passò e uscì all’aria aperta ancora sottobraccio all’amica, si guardò intorno per controllare che non ci fossero orecchie indiscrete ad ascoltarla. Nessuno. Prese un gran respiro e guardò l’amica completamente stupita del comportamento di Beth.

“Io e Thomas Grey, ecco, diciamo che…ma come posso dirtelo?” Rose sorrise e la fece sedere su una panchina.

“Che ne dici di raccontarmi tutto dall’inizio?”

“Certo, allora…” le parole le uscirono come un fiume in piena dalle labbra, finalmente poteva sfogarsi con qualcuno e rivelare quel segreto che la dilaniava da quasi una settimana.

Quando finalmente finì di raccontare alzò lo sguardo e guardò l’amica. Rideva.

“Ma è meraviglioso Beth!  Ti rendi conto che presto ti sposerai?” Sposarsi? E chi ci aveva pensato!?

“Figurati, non abbiamo mai parlato di matrimonio, e poi se non abbiamo ancora palesato la nostra situazione vuole dire che…” sentì la presa dell’amica stringerle le mani, la guardò negli occhi e li vide luccicare di gioia.

“Possibile che tu non capisca? Se tutto quello che ti ha detto è vero vuole dire che è realmente innamorato perso di te, e scommetto che presto o tardi ti chiederà di sposarlo!” Beth arrossì violentemente alle sue parole. Come aveva potuto non pensarci, in fin dei conti era in età da marito.

“Ma non sono un buon partito, la mia famiglia non è molto ricca!”

“Non mi sembra che gli importi dei soldi…oh Beth, è meraviglioso!” rose sognava più di lei e sembrava che stesse vivendo la sua situazione in prima persona, sembrava addirittura innamorata. Elisabeth alzò gli occhi al cielo e vide una stella cadente correre sopra la sua testa. Strizzò gli occhi e cerco di non guardare l’amica. Stava piangendo e non voleva darlo a vedere.

“Beth, ma che hai, non sei felice?”

“Non lo sono mai stata così tanto in vita mia!” si abbracciarono e Beth fu certa che in quell’ istante un’altra stella cadente si fosse lanciata sopra le loro teste per salutarle e per assistere a quella scena così toccante.

“E poi dicono che i balli non sono divertenti!” questa volta Elisabeth non riuscì a trattenersi, scoppiò a ridere come non faceva da mesi. Rose era veramente un’amica.

“Ma adesso sarà meglio rientrare, prima che qualcuno cominci a cercarci!” le fece l’occhiolino e corse verso l’interno della casa, Beth rimase fuori ancora per qualche minuto, poi, infreddolita dal vento freddo che saliva dalla campagna di spinse fino all’interno della sala aguzzando la vista per cercare di intercettare lo sguardo di Mr Grey.

 

 

 

  
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