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Autore: Mew_vale    24/05/2016    2 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 42
 
 
Daniele
Per tutto il tragitto che separa l’aeroporto dalla nostra sontuosa villa Patrizia non ha spiccicato mezza parola, neanche per parlare del tempo, approfondire l’argomento Roberta, discutere di ciò che ha fatto a Miami… Niente! Provo a posare la mia mano sulla sua ma lei la ritrae.
<< Patrizia, dovrai parlarmi e fingere interesse nei miei confronti se vuoi rimandare il confronto con i nostri figli! >> Le faccio notare.
<< Non siamo ancora a casa Daniele! >> Osserva. La speranza che Marcella le abbia parlato di me, convincendola a scalfire il muro di astio, si sgretola! La sua telefonata era finalizzata solo a raccontarmi ciò che le aveva detto quel cervellone occhialuto di un Mora e per chiedermi di rimandare il confronto con i nostri figli. L’autista giunge di fronte all’imponente cancello che viene aperto con il telecomando. Scendiamo entrambi dall’automobile ed entriamo in casa.
<< Ben tornati signori! >> Ci saluta Rhonda.
<< Salve Rhonda! Per favore ritiri i bagagli nell’auto e li posi nella nostra stanza da letto! >> Domanda mia moglie alla domestica. Mi domano cosa i miei figli ne abbiano fatto di Rhonda per poter organizzare in pace la loro festicciola! E’ evidente che mia moglie non ha letto l’articolo di quel Martinelli!
<< Ciao mamma, ciao papà! >> Salutano quasi in coro Michael e David emergendo dal salotto.
<< Ciao ragazzi. >> Li salutiamo in coro Patrizia ed io.
<< Giulio e Giulia? >> Domando. Non fanno a tempo a rispondere che i due spuntano dalla zona notte… Giulio ha un occhio nero e Giulia ha nero l’umore… Andiamo bene!
<< Ciao ragazzi. Giulio, ma cosa ti è successo? >> Gli domanda Patrizia afferrando il suo mento con due dita per curvare leggermente il suo volto.
<< Ciao mamma, ciao papà. Un piccolo qui pro quo con uno svitato che conoscete benissimo! >> Per lo meno non osa mentire!
<< Giulio, mi auguro tu non abbia creato ancora problemi a  tuo fratello! >> Lo redarguisce Patrizia.
<< Non hai letto i blog di recente, Patrizia? Ieri sera i nostri figli hanno dato una mega festa proprio qui, quel livido glielo ha fatto Lorenzo Mendoza quando lo ha beccato in compagnia della sua ragazza! >> Spiego per sommi capi. Patrizia mi guarda esterrefatta.
<< Una festa? Senza permesso? E Rhonda… >>
<< Mamma lascia fuori Rhonda da questa storia, dai… Lei ovviamente non era d’accordo, le abbiamo offerto un giorno di ferie e non vogliamo che ne venga coinvolta! Se c’è qualcuno da punire quelli siamo noi! >> Interviene diplomaticamente David.
<< Ad ogni modo le cose non sono andate come descritte. Tra me e quella ragazza non c’è niente! Le stavo semplicemente tenendo compagnia perché Lorenzo l’ha tradita. Quel tipo è un mezzo svitato, è arrivato qui e mi ha colpito come se fosse tutto chiaro! >> Spiega Giulio.
<< Sì, immagino che ti faccia schifo quella ragazza! >> Lo rimbrotto. Lui scosta lo sguardo. Ecco, gli piace! Che non si lamenti poi se le prende da tutti! Con tutte le belle donne che gli ronzano attorno deve sempre incapricciarsi su quelle già impegnate!
<< Ho già mal di testa, Rhonda mi porti un cachet! >> Interviene mia moglie massaggiandosi le tempie.
<< Non possiamo neanche allontanarci per due giorni! >> Commento arrabbiato mentre mi tolgo la giacca e la scaravento sul divano. Quei quattro impiastri dei miei figli se ne stanno in fila come gli alunni durante l’appello di educazione fisica, con aria mesta. David che va a innamorarsi della figlia di quella nullità di Armando, Michael che… non ne parliamo! Giulio che torna a casa una sera sì e una no con la faccia tumefatta e Giulia che inventa romanzi rosa per attirare l’attenzione e vendicarsi, che la da via come il pane, che è stata a letto con l’ibrido di quei due!
<< Com’è andata la vostra vacanza romantica a Baru? >> Domanda Giulia. Divinamente guarda! Io e Patrizia ci guardiamo per un attimo dopo di che le prendo la mano.
<< Molto bene, eravamo rilassati prima di entrare da quella porta! >> Rispondo. Giulia gira sui tacchi e pochi secondi dopo sentiamo una porta sbattere. Che cazzo di vizio che ha di sbattere le porte!
<< Che le prende adesso?! >> Domando ai tre impiastri rimasti. Fanno tutti e tre spallucce.
<< Le parlo io! >> Propone Patrizia allontanandosi.
<< Che non si ripeta più una cosa simile, ci siamo intesi? E spero per voi che non ci sia niente di rotto, rubato o smarrito perché sarete voi con i vostri stipendi a ricomprarlo! >>
<< Sì papà. >> Rispondono in coro. Mi avvio verso il mio ufficio e Michael mi viene dietro. Non so cosa dirgli e, al momento, non ho la testa per questo!
<< Papà, possiamo parlare? >> Mi domanda. Lo invito ad accomodarsi.
<< Come stai? >> Mi chiede. Vuole sapere come ho elaborato la notizia del suo orientamento sessuale.
<< Come ho detto, ero rilassato prima di entrare in casa! >> Ribadisco per evitare la domanda clou.
<< Non mi riferisco a questo ma a proposito di me, di quello che hai saputo su di me! >> Specifica.
<< Michael, non ho scoperto che ti sei fatto un piercing! Ho scoperto che sei gay e non sei neanche stato tu a dirmelo. >> Gli faccio presente.
<< Lo so che è questo che ti pesa! Non te l’ho detto perché temevo la tua reazione. Ero lì per farlo ma sfortunatamente non ho fatto a tempo perché Martinelli ha pubblicato quell’articolo! >>
<< Martinelli… Costui deve averci preso di mira! >> Parla troppo della mia famiglia di recente!
<< Lo penso anche io, crediamo ci fosse un suo informatore alla festa di ieri. >>
<< Non avete una lista di invitati? >> Domando, lui scuote il capo. Mi accomodo sul divano.
<< Ad ogni modo volevo solo chiederti come la stavi vivendo e vedo che la risposta è male! >> Commenta prima di abbandonare il mio studio. E cosa dovrei fare?! Il trenino di capodanno con delle ballerine brasiliane e cantare pe-pe-pe-pe?! Rifletto quando mi cade l’occhio sotto il mio tavolo dove noto una carta argentata. Quando la prendo in mano non credo ai miei occhi. Eh no, questo no!!
 
 
Patrizia
Sbianco quando Giulia dice di sapere che non siamo stati insieme a Baru.
<< Dove siete stati mamma? Cosa sta succedendo? >> Mi domanda.
<< Giulia prima di rispondere vorrei sapere chi te lo ha detto! >> Esclamo.
<< Paola e Kelly Smith sono amiche. >> Mi spiega. E chi se lo aspettava? Ma quella specie di arrampicatrice sociale di Paola non si prende i cavoli suoi? Per non parlare di quella cretina ruba-mariti!
<< Capisco. Avevamo veramente intenzione di partire insieme per Baru ma prima di andare via è successa una cosa e abbiamo cambiato i nostri piani. Tuo padre è stato veramente a Baru ma da solo! Io non volevo dirtelo prima del tuo provino per non turbarti. >> Le spiego.
<< Cos’è successo? >> Mi domanda.
<< Tu non eri ancora nata e non puoi ricordarti, era al mondo solo David e stavo aspettando tuo fratello Giulio. A quel tempo io e tuo padre attraversavamo una delle nostre numerose crisi perché Roberta era nata pochi mesi prima, io ero ancora scossa quando sono rimasta incinta di tuo fratello. >>
<< MAMMA, ARRIVA AL PUNTO! >> Mi rimbrotta.
<< Tuo padre ha avuto una relazione di qualche mese con Ingrid, la nostra giovane domestica dell’epoca! >> Racconto. Giulia ci rimane male per questa ennesima notizia.
<< Ho chiesto molte volte nel corso degli anni a tuo padre se tra loro due c’era stato qualcosa, mi ha sempre risposto di no eppure io sentivo che c’era qualcosa sotto! Venerdì sono andata nel suo ufficio e ho sorpreso la sua segretaria provarci con lui e così è nata una lite durante la quale mi ha confessato che lui e Ingrid sono stati amanti. Io non ce l’ho fatta a partire con lui quando me lo ha raccontato! >> Le narro evitando la seconda parte della storia, quella in cui Daniele ha detto di aver voluto altri due figli per fare contenta me e basta! Sto per proseguire quando Daniele apre prepotentemente la porta e piomba in camera.
<< Daniele, che modi sono? >> Gli domando.
<< PAPA’ QUESTA E’ LA MIA STANZA! >> Lo rimprovera Giulia già arrabbiata per ciò che le ho appena detto.
<< ANCHE IL MIO STUDIO è MIO, Ciò NON VI HA IMPEDITO DI DARE LIBERO ACCESSO ALLA QUELLA STANZA DOVE DUE PERVERTITI HANNO CONSUMATO LE LORO DEPRAVAZIONI! >> Racconta, sbandierando la carta di un profilattico. Guardo mia figlia la quale osserva l’involucro e sbianca ulteriormente. Spero non sia suo o chi lo sente Daniele!
<< Papà, è impossibile, io stesso ho chiuso lo studio a chiave. >> Fa presente Giulio.
<< E questo come lo giustifichi? Era sotto il mio tavolo! Giulia, sei stata tu? >> Le domanda Daniele. Certo che la faccia di Giulia non lascia spazio a dubbi!
<< No papà, è mio. >> Si fa avanti Giulio. Sopraggiungono anche David e Michael.
<< Giulio, ti ha dato volta il cervello in modo definitivo? NON CE L’HAI UNA STANZA DA LETTO?! >> Daniele non ha tutti i torti! Anche se ho idea che Giulio stia coprendo la sorella!
<< Ho usato lo studio perché è insonorizzato… >> Giulio si sta giustificando quando Daniele gli tira un ceffone.
<< LO DICO ORA E UNA VOLTA PER TUTTE! SONO STANCO DEL VOSTRO COMPORTAMENTO! >> Sbotta per poi allontanarsi. David e Michael sono attoniti, Giulia ha le guance rigate dalla lacrime, Giulio ha ancora la testa voltata da una parte ed io mi precipito verso mio marito.
<< Daniele! >> Lo chiamo entrando nel suo studio e chiudendo al porta alle mie spalle. Sono allibita per ciò è appena successo! Mi avvicino a lui lo chiamo di nuovo posandogli una mano sulla spalla destra.
<< Daniele? >> Quando comincia a parlare sento che sta piangendo.
<< Patrizia, sono stanco! Tu mi odi, i miei figli mi odiano, io mi odio, il nostro matrimonio non funziona… Non so più cosa devo fare! E la cosa peggiore è che non posso perdere la rotta perché il mio lavoro non me lo permette! >> Aumento la presa sulla sua spalla. Cosa potrei dire? Che non lo odio intanto…
<< Io non ti odio Daniele! Questo week end ho dovuto allontanarmi da te perché per me è stata dura scoprire che per 25 anni mi hai mentito, anche se dentro di me lo sapevo che c’era stato qualcosa fra te e lei, e magari per questo sono qui ora perché 25 anni sono stati sufficienti per elaborare la notizia! >>
<< Mi dispiace Patrizia… >> Lo costringo a voltarsi verso di me e gli accarezzo le guance, con i pollici raccolgo le sue lacrime.
<< Pochi giorni fa ci siamo promessi che avremmo fatto di tutto per rimediare agli errori passati, commessi tra di noi e verso i nostri ragazzi! >>
<< Patrizia, una parte la devono fare anche loro! Sono un impiastro e mettere loro delle regole è come andar di notte! Sanno benissimo che non voglio che facciano entrare nessuno qui senza il mio consenso, e cosa fa quel cretino? Utilizza il  tappeto del mio studio per consumare le sue sveltine! Tappeto che butterò via domani stesso! >>
<< Chi ti dice che abbiamo usato il tappeto? Potrebbero averlo fatto sulla scrivania… Butti via tutto il mobilio nel dubbio? >> Gli faccio notare sperando che sorrida. Il sorrido che ottengo è stitico.
<< Dubito perché la scrivania è come l’ho lasciata prima di partite, tutto nel medesimo ordine, e tuo figlio a quest’ora farebbe la pipì seduto e canterebbe in un coro formato da voci bianche se avesse usato la scrivania, me ne sarei accorto! >> Lo abbraccio e lo rassicuro sul fatto che tutto si risolverà.
 
 
David
A volte temo che i miei genitori non troveranno mai una stabilità matrimoniale, quando sembra che stia per succedere accade qualcosa che compromette tutto. Giulia ci ha appena raccontato cosa le ha detto la mamma ed è rimasta scossa da questo, fa tanto la dura, la donna di mondo, emancipata ma sotto sotto è fragile come una bambina.
<< Tu Giulio potevi evitare di consumare le tue scappatelle nello studio di papà! >> Lo rimbrotta Michael.
<< Sei stato veramente tu? >> Gli domando.
<< Sì, se ho detto che sono stato io è così! >> Risponde perentorio.
<< Con chi eri? Con Silvia? >> Chiedo.
<< No, ho detto che tra me e quella ragazza non c’è niente! Non ero con lei! >> Risponde, senza però confessarci con chi si è intrattenuto.
<< Cosa importa ragazzi? I problemi sono altri. >> Interviene Giulia. Sì, in effetti ci sono problemi più urgenti da affrontare.
<< Papà è una furia, e se non fosse stato per quel Martinelli  non avrebbe mai saputo di questa festa. >> Interviene Michael.
<< Credo che sentiremo ancora parlare di lui, ragazzi! >> Intervengo prima di alzarmi dalla sedia. Non vorremmo fare tardi alla festa di Diego e Lorenzo.
<< Dove andate? >> Domanda Giulio vedendo che Michael ed io ci alziamo.
<< Alla festa di compleanno di Diego e Lorenzo! >> Interveniamo.
<< La terranno a casa loro? >> Chiede Giulio. Rispondo scuotendo il capo.
<< Una festa a sorpresa al Bellini! >> Intervengo.
<< Io penso che dovremmo fare tutti uno sforzo e non dare altri pretesti a papà per diventare come poco fa, senza contare che così facendo agevoleremo una loro riconciliazione… >> Propone Michael.
<< Credo sia la cosa migliore. >> Intervengo, guardiamo entrambi Giulia e Giulio perché a conti fatti le fonti di maggiori guai sono loro!
<< Ho capito, non serve che mi guardiate in quel modo! Faremo i bravi. >> Risponde Giulio coinvolgendo anche Giulia.
<< Lo spero! >> Concludo, uscendo dalla stanza da letto di Giulia.
 
 
Giulia
Ci sono ancora problemi tra di loro! Perché non posso avere due genitori che si amano e si rispettano? Mi domando restando da sola con mio fratello.
<< Grazie Giulio! >> Lo ringrazio per ciò che ha fatto per me, si è anche preso un ceffone oltre che la colpa!
<< Figurati, il mio viso ci ha fatto il callo a prenderle! >> Lo abbraccio forte per poi posare sulla sua guancia un leggero bacio.
<< Però mi dici con chi eri? >> Mi domanda.
<< Io te lo dico ma promettimi che terrai la notizia per te! >> Gli faccio giurare. Giulio incrocia le dita medie e vi posa sopra un bacio.
<< Ero con Massimiliano, il nostro receptionist. >> Confesso.
<< Pensavo si trattasse di qualche nostra conoscenza più facoltosa! >> Commenta. No, mi sono concessa ad un semplice impiegato!
<< Lui mi piace! >> Confesso. << Ma io non piaccio a lui, o meglio per lui sono stata solo un diversivo sessuale! E’ ancora preso dalla sua ex, l’attuale ragazza di Diego! >> Spiego.
<< Giulia, se tu non gli piaci e pensa di poter avere di meglio anche tu puoi avere di meglio! Status sociale a parte, io non posso farti la predica visto che mi piace una nostra impiegata, come a te! >>
<< Allora è vero che ti piace quella tipa! Che per inciso ha occupato il mio ruolo in azienda! >>
<< Sì, mi intriga e voglio puntare a conquistarla! Non dico che sarà l’amore della mia vita, ma come ho detto m’interessa e sono certo che sarà una bella sfida conquistarla! Inizialmente la cosa non mi affascinava ma credo che conquistarla mi allieterà, oltre al fatto che guadagnerò una spia all’interno dell’azienda! >>
<< Hai appena giurato di non commettere più sciocchezze, te ne sei dimenticato? >> Gli ricordo.
<< Dopo ciò che è successo con Lorenzo tornerà single, mi sembra troppo orgogliosa per accettare di rimanere con uno che le ha messo un bel paio di corna. E se Lorenzo Mendoza se la prenderà sarà solo un suo problema! Io sto semplicemente corteggiando una ragazza non impegnata, per una volta! Comunque il rimprovero che mi hai rivolto vale anche per te, papà andrebbe su tutte le furie se portassi a casa un ragazzo di modesti mezzi diciamo, credo voglia vederti sposata con qualcuno di più facoltoso! >>
<< Papà può dormire tra due guanciali perché a Massimiliano non piaccio, non vorrebbe mai mettersi con me! >> Rispondo.
 
 
Camilla
Quando avverto il campanello di casa mia suonare capisco che questo è il segnale di David. Indosso il cappotto, prendo la borsetta e scendo. Quando entro in auto noto dalla sua espressione che la riunione di famiglia non è stata facile come una partita a carte!
<< Amore mio, tutto bene? >> Gli domando posando un bacio sulla sua guancia.
<< Non proprio! Ci sono nuovi casini tra i miei! >> Inizia a raccontare mentre riprende la marcia.
<< Mia madre e mio padre non sono andati insieme a Baru. Ci è andato solo mio padre, all’ultimo secondo mia madre ha preso un volo per Miami ed è stata a casa di mia zia Marcella, dove un’amica di Paola ha partecipato ad una cena… Quindi questa tipa ha raccontato a Paola della cena e Paola lo ha detto a mia sorella Giulia. >> Mi racconta. Paola non si prende mai gli affari suoi!
<< Amore e per quale motivo si sono separati? >> Gli domando.
<< Venerdì mia madre ha avuto da mio padre la conferma che mentre lei era incinta di Giulio lui ebbe una laison con la cameriera… Irene mi sembra si chiamasse! >>
<< E tuo padre glielo dice dopo tutto questo con quale utilità?! Prima di partire un una gita poi…! Poteva stare zitto… >>
<< E continuare a mentire a mia madre? A te sembra giusto? E’ questo il tuo concetto di sincerità di coppia? >> Mi redarguisce. In effetti io mi sto comportando come Daniele!
<< Volevo dire che dicendoglielo ha compromesso una ritrovata senerità… >> Cerco di giustificarmi continuando a pensare che il mio comportamento non si scosta molto da quello di mio suocero.
<< Mia madre Venerdì ha sorpreso la segretaria di mio padre provarci con lui così è nata una lite. Mia madre ha tirato in ballo Irene per l’ennesima volta e mio madre stavolta ha detto la verità! Erano 25 anni che mia madre gli chiedeva se tra i due c’era stato qualcosa! >> Oddio, non so se sarei capace di nascondere questo segreto a David per 25 anni. Ma quando penso “devo dirglielo” l’immagine di Lena che si struscia su di lui mi spaventa! In ogni caso, con lo stato d’animo in cui si trova ora, dirglielo questa sera sarebbe come tirarsi la zappa sui piedi! Gettare altra benzina sul fuoco!
 
 
Armando
La sala del ristorante si sta popolando. Sono arrivate tutte le ragazze della banda con i loro mariti, Jimmy, Anna, David, Camilla, Michael. Vediamo salire dalle scale una coppia, non pensavo che lei sarebbe venuta. Si tratta di Silvia in compagnia di Francesco Mèsa, l’attuale direttore personale. Accompagnato da mia moglie e da Camilla andiamo loro incontro.
<< Silvia, che piacere vederti. >> La salutiamo. Lei e mia moglie si scambiano un bacio sulla guancia.
<< Francesco benvenuto! >> Lo salutiamo. Silvia non sembra in vena di festeggiare e mi domando cosa ci faccia qui, se non era in caso di restate a casa.
<< Buona sera a tutti. >> Saluta Francesco.
<< Silvia tesoro, abbiamo saputo cos’è accaduto e ci dispiace, ci sentiamo in imbarazzo nei tuoi confronti! >> Si scusa mia moglie, come se fosse colpa nostra!
<< Scusate, vi lascio soli. >> Si congeda Francesco allontanandosi.
<< Betty, lei non deve scusarsi! >> Fa presente Silvia.
<< Non pensavamo di vederti qui dopo quanto successo. >>   Intervengo.
<< E’ anche il compleanno di Diego e avevo dato la mia parola! Non mi sembrava elegante disertare! >> Sono certo che la loro rottura dia colpa di mio figlio e proprio non capisco perché Lorenzo abbia deciso di fare del male a una ragazza del genere! Mia moglie ed io ci osserviamo.
<< Sei molto cara, ti assicuro che Lorenzo si prenderà una bella tirata di orecchie! >>
<< Magari non oggi e qui visto che è la sua festa di compleanno Armando, contieniti! >> Mi rimprovera mia moglie. Non so se ne sarò capace! Invecchiando sono diventato simile a mio padre che mi faceva di quelle sfuriate memorabili quando ero giovane!
 
 
Michael
Appena vedo Francesco, che infine non è venuto a prendermi a causa del ritardo che avrebbe fatto per aspettare Silvia, salire le scale mi torna alla mente il bacio che stava per rubarmi. Non so se lo voglio, se da lui cerco un amico o qualcosa di più… David nota la mia irrequietezza.
<< Così’hai? >> Mi domanda.
<< Oggi Francesco ha provato a baciarmi ed io mi sono tirato indietro. >> Racconto in breve a mio fratello prima che Francesco si avvicini. Non ho il coraggio di guardarlo.
<< Buonasera. >> Saluta.
<< Buonasera. >> Rispondiamo in coro David ed io.
<< Michael, potrei scambiare due parole con te in privato prima che arrivino gli ospiti d’onore? >> Mi chiede. David si congeda da noi e ci spostiamo verso la porta che si affaccia sulla terrazza.
<< Vorrei scusarmi ancora per il bacio che ho provato a darti, so di aver sbagliato! E per nulla al mondo vorrei che ti pentissi di avermi aiutato! Mi hai dato un dito ed io stavo per prendermi tutto il braccio, so che è imperdonabile! >> Si scusa sinceramente. Infondo non è mica crollato il mondo.
<< Non è successo niente di grave infondo. Io mi sono tirato indietro perché non è un momento buono per me, non potrei avere una relazione! >> E poi c’è ancora Cèsar nella mia testa! Anche se al momento si trova molto lontano da qui.
<< Non devi giustificarti, i perché e i per come sono cose tue, non devi raccontarmele. Non vorrei perdere il tuo supporto! >> M’implora.
<< Non preoccuparti. E’ tutto risolto. >> Lo rincuoro. Eppure ci penso e mi sento combattuto, da una parte c’è un ragazzo che mi ha rapito il cuore ma che al momento vive oltre oceano e non mi considera, e dall’altro lato c’è un mondo da scoprire e Francesco tutto si può dire tranne che sia un brutto ragazzo!
 
 
Diego
Canticchio felice mentre mi passo il dopo barba. Infilo la camicia e sono pronto per uscire! Isabella è seduta in salotto che si allaccia gli stivali. Ha indossato quel vestito che le hanno consigliato Ugo e mia sorella quando l’hanno truccata la sera in cui è uscita con quel padano, vestito che ad ogni modo le sta divinamente! Dopo aver fatto l’amore mi sembra anche più bella! Non resisto e mi siedo accanto a lei sul divano per poi baciarla con passione.
<< Sei bellissima! >> Le sussurro beandomi del suo profumo dalle note floreali e delle carezze che posa lungo la mia nuca.
<< Diego, sono talmente felice! >> Risponde baciandomi. Mi interrompo quando avverto il suo stomaco brontolare.
<< Devi proprio avere una gran fame! Del resto anch’io oggi ho consumato molte calorie! >> Scherzo ammiccando. Lei arrossisce. Le poso un bacio su di una guancia, poi sull’altra. E pensare che meno di due ore fa eravamo abbracciati, completamente nudi, in quella casa isolata, lontani dalla vita di sempre! Questo è il più bel compleanno della mia vita e il regalo più bello è lei!
 
 
Leon
Dopo aver salito la gradinata arrivo in una sala piena di persone e allestita per la festa. Rimango fermo davanti alla scala perché non so come comportarmi, se ci fosse stata Roberta a introdurmi sarebbe stato meglio ed invece deve fingere di invitare a cena quel tipo! Spero solo che non si faccia strane idee perché Roberta è mia e l’invito è solo una farsa. Silvia nota la mia presenza, si congeda da una coppia matura e mi viene incontro. Non mi aspettavo di vederla qui.
<< Silvia ciao! Non mi aspettavo di vederti qui. >> La saluto con un bacio sulla guancia.
<< Ciao Leon. Mi costa molto essere qui, ma non volevo mancare alla parola data ai signori Mendoza, a Camilla ed a Isabella… >> Mi racconta.
<< Roberta non viene? >> Mi domanda vedendomi arrivare da solo.
<< Non lo sai? Sarà lei a portare qui Lorenzo, fingerà di invitarlo a cena per il suo compleanno. >> Le racconto. L’ espressione di Silvia cambia d’impatto e l’accompagno dolcemente nella terrazza, in un angolo nascosto.
<< Cosa ti prende? >> Le domando.
<< Niente! E’ che sentire il suo nome è come una spada infilata nel petto! Quei regali? >> Mi domanda osservando i piccoli pacchettini che reggo tra le mani.
<< Ho preso due presenti per Lorenzo e Diego, sono due Montblanc! >> La informo.
<< E’ stato allestito un tavolo per i regali, vieni dentro così ti presento ai genitori di Lorenzo e Diego. >> La trattengo perché ho una domanda che vorrei porle!
<< Silvia… Posso chiederti una cosa? >> Vorrei chiederle se è al corrente di ciò che è successo Domenica scorsa al golf club, vorrei chiederle lei cosa ne pensa dell’amicizia che lega Lorenzo e Roberta, vorrei sapere da lei se si è accorta degli sguardi che si sono lasciati ieri per tutto il corso della serata!
<< Dimmi! >> M’invita.
<< No, non è importante! Rientriamo? >> Propongo ripensandoci. Non è giusto che coinvolga gli altri nelle mie paranoie, non lei soprattutto con ciò che sta passando! E poi ho conosciuto Roberta mentre sproloquiava su di lui, mentre ripeteva come un disco incantato che lo ama da anni e che non viene ricambiata… Lo sapevo! Di cosa mi lamento? Seguo Silvia all’interno, poso i regali insieme agli altri e ci avviciniamo ad una elegante coppia matura.
<< Armando, Beatrice vorrei presentarvi Leon Carissi, il ragazzo di Roberta e il cugino di Isabella! >> Mi presenta, facendo in un certo senso le veci di Roberta! Avrei voluto che fosse lei a presentarmi a coloro che per lei sono come zii!
<< Non che nuovo avvocato della nostra impresa! Armando Mendoza, molto piacere! Lei è mia moglie Beatrice! >>
<< Molto piacere Leon, eravamo ansiosi di conoscerti! >> Mi saluta la signora Mendoza. Perciò Roberta ha parlato loro di me! Questo mi consola.
<< Mio figlio mi ha detto che Josè Rodriguez è una tua amicizia, ieri sera a causa di un malore non ho potuto prendere parte alla serata. Com’è andata? >> Mi domanda Armando Mendoza.
<< Molto bene, abbiamo centrato l’obiettivo e la casa potrà essere costruita! >>
<< Che bella notizia! >> Interviene la signora Mendoza quando una ragazza dai lunghi capelli mori che le somiglia molto si avvicina a noi.
<< Lei è Camilla, la sorella di Lorenzo e Diego. >> Ci presenta Silvia.
<< Piacere Camilla, sono Leon Carissi. >>
<< Leon che piacere! Volevo proprio conoscerti! Roberta nella sua descrizione ti ha decisamente reso giustizia! >> Commenta lanciando uno sguardo d’intesa alla madre che ricambia. Arrosisco.
<< Non voglio sapere cosa vi passa per la testa! >> Commenta il signor Mendoza.
<< Credo sia ora di metterci in posizione e di spegnere le luci, i nostri ospiti d’onore staranno per arrivare! >> Ci informa Camilla. Noi tutti ci posizioniamo in un angolo della stanza.
 
 
 
Roberta
Arrivo al ristorante in perfetto orario. Parcheggio lungo la strada, invio un messaggio a Camilla per informarla sulla mia posizione e scendo dall’auto per poi dirigermi verso l’ingresso dove attenderò l’arrivo di Lorenzo. Peccato che non sia un vero appuntamento e anche se lo fosse sarebbe tra due amici di vecchia data, tra due giovani che da bambini passavano insieme tutti i pomeriggi! Aspetto impaziente il suo arrivo quando vedo accostare l’auto di Diego dalla quale scende con Isabella. In perfetta sincronia, brava Isa!
<< Roberta, cosa fai qui? >> Mi chiede Diego venendomi incontro.
<< Ciao Diego, buona sera Isabella. Secondo te cosa si può fare al ristorante se non cenare?! >> Domando retoricamente.
<< Buona sera Roberta. >> Mi saluta Isabella.
<< Diego, auguroni di buon compleanno! >> Gli auguro. Ci abbracciamo e mi ringrazia.
<< Sei con Leon? >> Mi domanda Diego. Scuoto il capo.
<< Sto aspettando tuo fratello, visto che quest’anno non gli ho preso niente perché non sapevo cosa regalargli gli offro la cena! E volevo trascinarlo fuori casa dopo la giornata che ha avuto! >> Spiego.
<< Lui? >> Domanda Isabella. Diego le da un leggero spintone, probabilmente per invitarla a tacere. Sì, Lorenzo ha sbagliato, ma sono certa che ci sta male anche lui e comunque è la prima scusa che sono riuscita a rimediare per la cena!
<< E se cenassimo tutti e 4 insieme? Sarebbe una bella occasione per festeggiare il vostro compleanno! >> Propone prontamente Isabella. Colgo lo sguardo che mi lancia.
<< Cosa dici amore mio? >> Gli propone girandogli un braccio dietro la schiena. Sono così belli insieme!
<< Va bene, perché no? E poi vorrei capire bene da mio fratello cos’è successo con Silvia! >>
<< Perché invece non rimandate la discussione e ci godiamo la serata?! >> Lo rimbrotto.
 
 
Lorenzo
Ho cambiato look tre volte, come fanno le femmine! Alla fine ho deciso di mettere dei pantaloni color senape con i risvoltini, camicia bianca, giacca e mocassini neri.  Mi sento confuso! Perché questa cosa che provo è nata così all’improvviso, perché non so come definirla, perché mi rende perplesso, perché non so come affrontarla! Osservo la rosa rossa che ho acquistato da un venditore ambulante che, al semaforo, si è affacciato al finestrino con un mazzo di rose tutte uguali. Non so se è una buona idea regalargliela, non so se è stata una buona idea accettare questa cena. Accosto lungo la strada e noto che davanti alla porta ci sono Roberta, Isabella e Diego. Credevo saremmo stati soli per ciò prendo la rosa e la nascondo sotto il sedile del passeggero. Non è il caso di dargliela davanti a tutti, non dopo quello che è successo oggi. Forse dovrei prendermi il mio tempo, riflettere su quello che provo verso Roberta, far passare del tempo affinché tutti si dimentichino in che modo disastroso è finita la mia storia con Silvia. Smonto dall’auto e mi avvicino a loro lentamente. Non è che mi sono ammalato, che ho preso un virus ed è per questo che mi batte così forte il cuore e da ieri provo questo senso di nausea? Lei si volta verso di me quando Diego e Isa le fanno notare che sono arrivato. Indossa un tubino nero, cappotto e decolté beige, le decolté sono scamosciate. Ha stirato i capelli che sembrano ulteriormente più lunghi di ieri sera.
<< Buona sera. >> Saluto confusamente. Credevo saremmo stati soli!
<< Ciao fratellino, tanti auguri! >> Mi augura Diego. Ci abbracciamo con vigore.
<< Anche a te fratellone. Ciao Isabella. >>
<< Salve Lorenzo, i miei migliori auguri! >> Mi augura, con un guancia a guancia. Guardo Roberta e lei fa lo stesso con me, è l’ultima persona che saluto.
<< Ciao Lorenzo, tanti auguri! >> Mi augura. Si avvicina a me con titubanza e io l’aiuto andandole incontro in cerca del suo abbraccio, qualcosa che mi sembra nuovo anche se ce ne siamo scambiati tanti! Dura poco perché sono io a separarmi da lei.
<< Roberta non mi aveva detto che ci sareste stati anche voi! >> Intervengo verso Isabella e Diego.
<< Ci siamo incontrati qui fuori e Isabella ha proposto di cenare tutti e quattro insieme! >> Mi espone Roberta. Con tanti ristoranti presenti in città!
<< Che coincidenza! >> Commento.
<< Questo è il ristorante del nostro primo appuntamento non che il mio preferito come sai, è stata una sua idea cenare qui per il mio compleanno! >> Spiega Diego posando un bacio sul capo di Isabella e stringendola forte. E’ evidente che ho frainteso l’invito di Roberta e questo mi fa sentire uno stupido! Ci avviamo dentro al ristorante avvicinandoci all’accoglienza.
<< Buona sera, avete una prenotazione? >> Ci domanda la signorina dietro il leggio.
<< No, siamo Mendoza, Mora e Carissi… >> Introduce Roberta. Cosa importa chi siamo?! Siamo senza prenotazione!
<< Vorremmo cenare, se possibile! >> Continua Isabella.
<< Certamente, vi faccio accomodare di sopra poiché al piano terrà è tutto pieno! >> Risponde la ragazza.
<< Ci sono tanti tavoli vuoti. >> Le faccio notare. << A me piacerebbe un tavolo a fianco la vetrata, se siete d’accordo! >> Continuo.
<< Sono tutti prenotati signore. Vi faccio strada! >> La ragazza si avvia su per la scala e noto che la sala sopra è al buio. Ceniamo al lume di candela?!
<< Scusate per la luce spenta, la sala sopra è vuota e non l’abbiamo ancora accesa. >> Si giustifica. Distrattamente sfioro la mano di Roberta e ci guardiamo entrambi di sghembo. Lei distoglie lo sguardo e sono io ad afferrare la sua mano per timore che possa cadere al buio e su quei trampoli che indossa. Quando ha smesso di essere un’amica per me? In che momento? Sono certo di voler commettere questa pazzia, gettare al vento la sua amicizia? E se non dovesse funzionare? E se dovessi cadere preda di qualche altra donna ferendola? E se quel ragazzo di cui parlava non fossi io e mi stessi facendo solo tanti film mentali? Quando giungiamo in cima alla scala  la ragazza accende le luci e tutti i presenti gridano “Sorpresa! Buon compleanno!”. No, non mi aspettavo che si trattasse di una festa a sorpresa! Guardo Roberta e sorrido, lei lo fa di rimando. Era tutto progettato! Diego bacia Isabella mentre tutti ci vengono incontro. Solo in quel momento mi accorgo della presenza di Leon e di Silvia i quali fissano le nostre mani intrecciate. Lascio andare la mano di Roberta. Che pasticcio!
 
 
Roberta
Riprendo a respirare con regolarità quando Lorenzo divide la sua mano dalla mia, così improvvisamente come l’ha catturata. Quando sollevo lo sguardo mi rendo conto perché l’ha lasciata: Silvia ci osserva, e mi sorprendo nel vederla qui, e lo sguardo di Leon mi fa sentire piccola piccola. Sto commettendo un errore con lui! Sono gli ultimi ad avvicinarsi e a porre i loro auguri a Lorenzo e a Diego.
<< Sono qui perché la festa di Diego. >> Specifica Silvia. A me non mi saluta proprio.
<< Lo immaginavo. >> Commenta Lorenzo. Tutto qui? Ieri sera mi ha detto di amarla e non prova neanche a riconquistarla? Leon mi si avvicina e mi posa un bacio sulla guancia.
<< Tanti auguri Lorenzo. >> Gli auspica stringendogli la mano.
<< Grazie Leon. >> Risponde Lorenzo. Il gruppo si sposta verso il tavolo con le vivande.
<< Prendiamo qualcosa da bere? >> Propongo a Leon, ci allontaniamo prendendoci per mano.
<< Ti presento la famiglia di Diego, Lorenzo e tutti gli altri! >> Propongo.
<< Non preoccuparti c’è chi ci ha già pensato, mi ha presentato Silvia! >> M’informa.
<< Del resto sei stata tu a disdire il nostro accordo di venire qui insieme… >> Punzecchia.
<< Leon, non avevo scelta, è una festa di compleanno che senso avrebbe avuto senza festeggiato? >> Gli faccio presente.
<< Ho visto com’eri dispiaciuta! >> Commenta visibilmente alterato, anche se lo maschera vista la presenza di tutta questa gente. Arrossisco perché mi sento una brutta persona adesso!
<< Mi ha solo presa per mano, non è una cosa tanto grave… >> Obietto.
<< E’ stato lui a prenderti la mano? >> Annuisco.
<< Avevo capito che lui per te non provasse niente. >>
<< Ed è così, lui ama Silvia, me l’ha detto ieri sera. >> Racconto. Dopo questa affermazione sembra calmarsi.
<< Siamo solo amici! Sai bene che lui non prova niente per me. >>
<< Tu però sì. >> Risponde. Abbasso lo sguardo.
<< Possiamo parlarne dopo la festa? >> Propongo. Leon acconsente. Quando mi ha conosciuto sapeva cosa provavo per Lorenzo, non gli ho mai mentito su questo, cosa può rimproverarmi?
 
 
Lorenzo
Fingo interesse verso la conversazione tra David e Camilla mentre osservo Leon e Roberta parlare, dalla sua espressione facciale Leon pare arrabbiato e non sembra una discussione amichevole.
<< Ti vorrei chiedere scusa per oggi fratellino, e devo ammettere che non ti ho rivolto gli auguri per telefono per rendere più d’effetto la sorpresa! >> Afferma Camilla verso di me.
<< Non mi aspettavo questa festa, devo essere sincero! >> Commento prima di congedarmi. Silvia si è spostata sul terrazzo e vorrei raggiungerla per parlarle. Vorrei che per lo meno la nostra storia si chiudesse con una spiegazione più concreta, anche se non so cosa ne sarà delle informazioni che le ho dato. Quando sto per raggiungerla rientra e si precipita di sotto. Incuriosito decido di seguirla stando attendo a non farmi notare. Si dirige nel parcheggio del ristorante, io mi nascondo dietro l’angolo poco distante da lei.
<< Giulio, cosa ci fai qui? >> Gli chiede. No, quel cretino è venuto fin qui per vederla!
<< Ciao, ho saputo della festa e speravo di incontrarti per poterti dire che non sono stato di certo io a riferire della rissa, e mi dispiace per ciò che dicono su di te sul fatto che avresti tradito Lorenzo con me. >> Sì, sono certo che sia affranto per quanto successo! Rischio davvero che lei racconti a Giulio qualcosa che non deve!
<< Ti ringrazio, potevi mandarmi un messaggio non era necessario che venissi fin qui. >> Gli risponde Silvia.
<< Un messaggio in che modo? Non posseggo il tuo numero! >> Le ricorda. Non dargli il tuo numero!
<< Hai ragione… Mi dispiace per il livido, ti fa tanto male? >> Gli domanda. Spero di sì!
<< Un po’, ad ogni modo ho la scorza dura! Tu come ti senti? >>
<< A pezzi, è dura partecipare a questa festa e sapere che non stiamo più insieme, che è finita. >>
<< Perché vi hai preso parte se stai male? >>
<< Non lo so. >> Risponde dopo un po’ di esitazione. Perché sta parlando ancora con lui?
<< Giulio io ti devo confessare una cosa! >> Interviene Silvia. No, non può raccontargli del contrabbandiere così su due piedi e tutto per vendicarsi del mio tradimento!
<< Di che tipo? >> Domanda Giulio. Non respiro più!
<< Temo che sia colpa mia se Lorenzo ti ha colpito! >> Eh?
<< Ti ricordi quel giorno in cui sei venuto in Ecomoda e stavo pranzando nello show room? >>
<< Sì, quando mi hai dato dell’ignorante, dicendo che secondo te non sono in grado di allenare il mio corpo e la mia mente a pari grado! >> Afferma Giulio ricordando probabilmente una conversazione che hanno avuto.
<< Quel giorno ho lasciato Lorenzo adducendo come scusa che lo lasciavo per un altro ragazzo! >> Confessa. Questa rivelazione mi lascia di stucco! Sono stato un idiota!
<< E Lorenzo credeva fossi io, giusto? >>
<< Sì! >> Conferma Silvia.
<< Posso sapere perché mi hai usato come scusa? >> Si domanda Giulio.
<< Non volevo dirgli il reale motivo per cui lo stavo lasciando, non volevo sapesse che mi stavo innamorando di lui perché lui non prova le stesse cose per me! >> Risponde Silvia. Perciò tra loro due non c’è mai stato niente, a lei Giulio non interessa, ho confuso tutto e finto l’interesse verso di lei per nulla! Un attimo però, è evidente che a lei Giulio piace e potrebbe comunque conquistarla!
<< Ora capisco tutto! E per qualche motivo mi racconti queste cose? >>
<< Perché ti sei preso un pugno in faccia a causa mia! >>
<< Ma se ti sto anche antipatico! Sono sicuro che sotto sotto ti sei divertita in quel momento! >> Silvia si lascia scappare un risatina. Non ascolto oltre e decido di tornare alla festa. Era tutta una scusa, mi sono allarmato per nulla, mi sono fasciato la testa prima di rompermela. Tuttavia adesso non so come comportarmi! Ciò non toglie che Giulio stia cercando di conquistarla, e lei potrebbe riferirgli qualcosa che non deve sapere! Quando torno alla festa i miei genitori mi fermano.
<< Lorenzo! Che fine avevi fatto? C’è l’apertura dei regali. >> Mi fa notare papà accompagnandomi verso il tavolo. Vedo Silvia rientrare, vale a dire che mi sono spostato appena in tempo. E ha portato anche Giulio con sé, non posso crederci! Di colpo ho tutti gli occhi addosso.
<< Che ci fa quello qui? >> Mi domanda sotto voce Diego.
<< Dopo te lo spiego, devo parlarti di una cosa appena avremo un minuto libero. >> Devo informare Diego, non ho altra scelta. Mi serve un consiglio e un alleato! Il mio gemello è il mio migliore amico e so che troverà una soluzione dopo avermi detto un pozzo di parole, avrei dovuto farlo subito! Mamma e papà si avvicinano a Silvia e Giulio e parlano per poco tempo prima di raggiungerci al tavolo del regali. Non posso credere che fanno rimanere qui quel cretino che si è pure imbucato!
<< Buonasera a tutti, scusate l’invadenza! >> Saluta. Si eleva un saluto dietro l’altro, guardo Silvia chiedendomi a che gioco stia giocando!
<< Hai una certa faccia tosta a presentarti qui Valencia. >> Obietto.
<< Cosa ne dite di aprire i regali e rimandare le discussioni?! Giulio mi ha appena promesso che eviterà di dare fastidio perciò, qualsiasi problema abbiate da risolvere, propongo che venga rimandato a dopo la festa! >> propone mia madre.
<< Vorrei porvi i miei migliori auguri. >> Interviene Giulio. Ringraziamo entrambi.
<< Concordo! Aprite i regali! >> Commenta Camilla passandoci due sacchetti identici.
<< Questo è un regalo da parte di tutto il gruppo! >> Ci informa mamma. Hanno regalato a entrambi un corredo composto da 24 ore, portadocumenti e penna a sfera, di due colori differenti. Ringraziamo prima di passare al prossimo regalo.
<< Questi di chi sono? >> Domanda Diego.
<< Miei, è solo un pensiero. >> Risponde Ken. Scarto il pacchetto con il mio nome e ne estraggo una Montblanc.
<< Grazie del bel regalo Leon, non dovevi disturbarti. >> Lo ringrazio. Lo ringrazia anche Diego. Scartiamo tutti gli altri regali prima di vedere salire la torta trasportata da due camerieri. E’ ricoperta di panna, ci sono le nostre foto sopra di essa, la preparazione è corredata di fuochi d’artificio. Ci spostiamo al tavolo della torta e viene intonata la canzone “tanti auguri a te” mentre soffiamo ogni uno sulla propria candela. Non lo faccio mai perché mi è sempre sembrata una baggianata ma quest’anno mentre prendo fiato esprimo un desiderio: vorrei trovare la pace interiore, capire chi sono, e vorrei fare tutto questo con l’unica donna che mi ha sempre capito! Forse è per questo che tutte le mie fidanzate e amanti da me hanno avuto solo il mio organo sessuale, perché il mio cuore e la mia amicizia sono sempre stati custoditi da una in particolare, solo che io non me ne sono mai accorto prima che le sue azioni di Domenica scorsa facessero oscillare le mie certezze. Incrocio il suo sguardo prima di soffiare su una delle due coppie di numeri apposte sulla torta. 
 
 
 
Betty
Sembra ieri che ero in ospedale con dolori atroci, preparandomi al parto gemellare, ed invece sono giù trascorsi 26 anni. Ricordo nitidamente quando ho detto ad Armando dell’esistenza di queste due tartarughine dentro di me, è così che lui li chiamava quando parlava con la mia pancia,  perché si muovevano pochissimo!
 
 
<< Tartarughine, mi sentite? >> Parlò mio marito alla mia pancia oramai cresciuta.
<< Armando, non ti sorprendere se nasceranno con dei complessi! >> Lo presi in giro.
<< Perché dici così? Verranno fuori due belle principesse da questa pancia, due tartarughine! >>
<< Chi te lo dice che non sono maschi? >> Ribattei. Camilla, che aveva quasi un anno, mugugnò dalla sua culla.
<< Chissà cosa vuole dirci la mostrilla! >> Si chiese Armando.
 << Starà dicendo “mamma, se dovessero essere due maschietti io me ne andrò di casa subito”! >> Scherzai, parlando con voce stridula.
<< Mostrilla mia, tu resterai sempre la mia preferita, che siano femminucce o maschietti! >> Le disse Armando prendendola in braccio.
<< Non ascoltate! >> Dissi rivolgendomi alla mia pancia, coprendola con una coperta mentre l’accarezzai, fantasticando su come sarebbero stati o state da grandi.
 
 
<< Credevo che saresti resistita di meno! >> Mi prende in giro Armando notando i miei occhi ludici, abbracciandomi da dietro e posando un bacio sulla mia guancia.
<< Lo so che ti preoccupa Lorenzo, ma vedrai che anche lui troverà la sua strada e una serenità sentimentale! >> Lo rincuoro baciando dolcemente le sue labbra.
<< Io ad ogni modo vorrei parlare con lui, prometto che non gli farò prediche, non qui! >> Giura Armando prima di avvicinarsi a Lorenzo e prenderlo in parte mentre due camerieri tagliano e servono la torta.
<< Lorenzo, vorrei sapere da te cosa sta succedendo con Silvia e Giulio! >> Inizia Armando. Lorenzo sbuffa.
<< Non vogliamo farti la predica solo sapere come mai vi siete lasciati! >> Preciso.
<< E va bene, ma ricordati che siamo alla mia festa e hai promesso niente prediche! Ci siamo lasciati perché la settimana scorsa l’ho tradita e ieri sera lo ha scoperto. >> Racconta. O cielo! Armando diventa di tutti i colori!
<< Armando, hai promesso! >> Gli ricordo.
<< Sono calmo, devo stare calmo o rischio di andare al creatore! Io non capisco perché, cosa vuoi di più? Silvia è una ragazza perfetta! >> Obietta Armando.
<< E come ci entra Giulio in questa storia? >> Domando per capire.
<< A questo posso e non posso rispondere! Forse quei due si piacciono! >> Racconta Lorenzo. Fa una pausa prima di proseguire:
<< Questa storia non ha futuro, avrei dovuto restare con lei nonostante questo?! >> Questa discussione sembra scaldare Lorenzo.
<< Ovviamente no, se pensi di non avere futuro con lei hai fatto bene a chiudere questa storia. >> Sopraggiungono Leon e Roberta i quali ci portano la torta.
<< Ad ogni modo sarete i primi a saperlo quando mi innamorerò, dopo di lei ovviamente, chiunque sarà. >> Conclude Lorenzo. Spero che trovi la sua strada affettiva!
<< Armando, hai parlato con mio padre oggi? >> Ci domanda Roberta. Scuotiamo il capo.
<< Non vi ha avvertito? Olga è stata arrestata per possesso di documenti falsi con cui accedeva a locali vietati ai minori. >> Ci racconta Roberta. O Madonna!
<< Roberta, dici sul serio? >> Domanda stupito Lorenzo. Lei annuisce.
<< Era in compagnia del figlio di Marcella, i due hanno una relazione che è iniziata da poco. >> Ci racconta. << Ad ogni modo verrà scarcerata su cauzione, Cèsar è partito questa mattina da Madrid e si tratterà a Miami per il resto della sua aspettativa. >>
<< Nicola sarà furente oltre che a pezzi! Non posso credere che non abbia chiamato! >> Commento.
<< Zia, probabilmente non l’ha fatto per non turbarvi proprio oggi che è la festa dei vostri figli. Vedrai che domani vi chiamerà. >> Mi risponde Roberta.
<< Non immaginavo che le cose andassero tanto male con lei… >> Commenta Armando.
<< Con il figlio di Marcella? Chi se lo aspettava! >> Commenta Lorenzo.
<< A mio padre non importa di chi sia figlio… Ha deciso che non devono frequentarsi, dopo aver visto Alexander per due minuti! >> Si lamenta Roberta.
<< Due minuti bastano figlia mia, credimi! >> Commenta Armando, Roberta e Camilla si guardano per poi sollevare gli occhi al cielo.
<< Comunque Nicola ci telefonerà quanto prima, ne sono certa! E avrà bisogno del nostro conforto. >> Commento.
<< Credi che dovremmo andare a trovarlo? >> Propone Armando.
<< No, complicheremo le cose! E’ meglio di no Armando! >> Rispondo.
 
 
 
Isabella
Mi ha sorpresa l’arrivo di Giulio Valencia, mi domando cosa stia combinando la mia amica Silvia. Non ha scambiato neanche mezza parola con Lorenzo,come se non fossero mai stati insieme, come se si fossero lasciati mesi fa e non poche ore fa!
<< Non proverai neanche a parlare con lui? Non c’è via d’uscita? >> Gli domanda Francesco, un altro che ha una faccia da funerale!
<< No! Lorenzo mi ha tradita vale a dire che non tiene a me, non ha senso che io m’incapricci su una storia che non ha futuro e non ha avuto neanche passato a quanto pare! >> Afferma lei perentoria.
<< Lorenzo Mendoza passa di fiore in fiore, l’unica relazione che propone alle donne prevede acrobazie in camera da letto! >> Commenta Giulio, girando il coltello nella piaga.
<< Tu invece! >> Commenta acido Diego.
<< Io non ho mai tradito le mie fidanzate, caro Diego, non come te e il tuo fratellino, gemelli in tutto e per tutto! Devo citare qui davanti a tutti con chi ti sei intrattenuto durante i tuoi ultimi giorni di relazione con Paola? >> Diego s’irrigidisce di fronte a quest’affermazione e sta per reagire ma glielo impedisco. 
<< Giulio, non è il caso! Dacci un taglio! Se mi hai chiesto di poter restare per dare fastidio e rovinare la festa quella è l’uscita! >> Lo rimprovera Silvia. Mi domando a dove porterà quest’amicizia!
<< Mi predo un altro voulevant! >> Ci informa, allontanandosi.
<< Ecco, vattene! >> Rimbecca Diego.
<< E tu cos’hai? Non hai una faccia allegra. >> Domando a Francesco. Scambia uno sguardo con Silvia prima di abbracciarla.
<< Isa, devo raccontarti una cosa, volevo aspettare domani per non rovinarti la festa ma visto che ormai volge al termine posso dirtelo. >> Introduce. Ci spostiamo all’esterno dove racconta della malattia di suo padre, del pranzo di oggi, dell’operazione che dovrà subire domani. Aumento la stretta alla mano di Diego e lui capisce che ho bisogno del suo conforto perciò mi abbraccia. Mateo è l’uomo che mi accoglieva in casa e mi “nascondeva” quando scappavo di casa, l’uomo che si faceva litigate memorabili con mio padre, l’uomo che ci portava con sé durante le sue gite anche se avrebbe voluto starsene in pace per poche ore senza marmocchi intorno. Lascio andare l’abbraccio di Diego e allaccio le braccia al collo di Francesco, Diego gli da due pacche sulla spalla a mo di conforto.
<< Mi dispiace Fra, prenditi la giornata libera domani e sta in ospedale con tua madre. >>
<< Non importa Diego, domani ci sono i contratti delle modelle da stilare, c’è la riunione… >>
<< Sono stronzate a confronto! Mi occuperò io dei contratti e ti riporterò parola per parola tutto ciò che verrà detto alla riunione! Dico davvero! >> Il mio Diego è un amore. Se solo ripenso al primo incontro che ha avuto con Francesco mi viene da ridere! Ha creduto che Fra fosse il mio ragazzo e l’ha fulminato con lo sguardo per tutto il tempo. E in poco tempo sono diventati amici!
<< Grazie Diego, non so come ringraziarti! >>
<< Lavorerai il doppio Martedì! >> Lo prende in giro Diego, alleggerendo l’atmosfera. Spero che Mateo guarisca! Speriamo che vada tutto bene domani!
<< Ragazzi, noi andiamo! >> Intervengono Roberta e Leon uscendo sul terrazzo.
<< Va tutto bene? >> Domanda Leon vedendo i nostri volti rigati dalle lacrime.
<< No, stavo raccontando che domani mio padre dovrà essere operato allo stomaco dove hanno trovato un cancro, lo hanno preso in tempo ma è pur sempre cancro. >> Spiega Francesco.
<< Oddio, mi dispiace tanto. Vedrai che guarirà, è importante che lo abbiano preso in tempo! >> Lo rincuora Roberta.
<< Francesco mi dispiace! Non so neanche cosa dire… >> Commenta Leon abbracciandolo per pochi istanti.
<< Grazie, non volevo certo rattristarvi ma so quando tu Isabella tieni a mio padre. Andiamo anche noi! >> Interviene Francesco prendendo per mano Silvia.
<< Buona notte ragazzi, ci vediamo domani. >> Mi saluta Silvia con un bacio sulla guancia.
<< Ciao, cerca di riposare stanotte. >> La saluto. Si avviano all’interno per salutare gli altri.
<< Che dici, andiamo a salutare i miei e torniamo a casa? >> Propone Diego. Annuisco e anche noi ci dirigiamo all’interno della sala dove sono rimasti Camilla, David, Giulio e i genitori di Diego.
 
 
Giulio
Verrò ricordato come il ragazzo più maleducato, quello che s’imbuca alle feste, ma ci tenevo a vederla, volevo vederla. La vedo allontanarsi con il suo amico e saluto i presenti per raggiungerla all’esterno. Chiamo il suo nome e lei si ferma per voltarsi.
<< Vado a prendere l’auto, ci vediamo qui! Arrivederci Giulio. >> Mi saluta Francesco.
<< Arrivederci. >> Rispondo. Restiamo soli.
<< Potevi risparmiarti quell’intervento contro Diego! >> Mi rimprovera.
<< Mi dispiace, non sono il tipo che chiude la bocca se viene provocato! Da uno che fa cose peggiori delle mie soprattutto. Comunque non sono qui per litigare, volevo salutarti! >> Le faccio presente passandole un foglietto piegato in due.
<< Cos’è? >> Mi domanda afferrando il tovagliolo di carta.
<< Il mio numero! Se ti andasse di parlare, se volessi un amico… Telefonami! >> Mi faccio avanti. Lei annuisce.
<< Buona notte. >> La saluto posandole un bacio sulla guancia.
<< Buna notte anche a te, e grazie. >> Mi saluta. Il suo amico ritorna, Silvia sale sull’auto andando via.
 
 
Lorenzo
La serata è stata bella anche se non è andata come avevo creduto, ho pensavo davvero che Roberta volesse cenare con me. Domani intanto mi devo preoccupare di questa amicizia che sta nascendo tra Giulio e Silvia, devo informare Diego, non posso più tenerlo allo scuro! Roberta esce dal ristorante accompagnata da Leon. I due si fermano davanti alla porta e parlano per pochi istanti prima di scambiarsi un bacio e dividersi. Roberta viene verso di me, che fumo una sigaretta accostato alla mia auto, mentre Leon prende la direzione opposta. Butto via il filtro della sigaretta e mi avvicino a lei.  Sembra fare finta di non vedermi perché sta per salire in auto come se volesse scappare.
<< Roberta… vorrei ringraziarti per la serata, non sospettavo affatto che aveste organizzato una festa a sorpresa! >>
<< Siamo stati bravi. Ti auguro buona notte. >> Saluta con tono gelido. Riesco a fermarla prima che salga in auto.
<< Qualcosa non va? >> Le domando. Sembra arrabbiata.
<< Sono confusa! >> Mi sento la terra tremare sotto i piedi, lo sta per fare? Sta per dirmi che quel ragazzo sono io e non sa cosa fare? E a quel punto come reagirei?
<< A-anche io… >> Balbetto.
<< Allora dovresti essere tu a spiegarmi, non ti pare? >> Mi chiede.
<< Il fatto è che noi due siamo sempre stati amici… >> Introduco quando lei m’interrompe.
<< Esatto, e perciò ieri quando ti ho chiesto se ami Silvia mi hai mentito? >> Domanda alterata.
<< Ho sentito cos’hai detto poco fa ai tuoi genitori, che saranno i primi a sapere di chi ti innamorerai, per ciò mi viene da pensare che ieri sera tu mi abbia mentito. Io non ti giudico, non ti faccio la predica, mi comporto da buona amica ma mi rendo conto che per te le cose non stanno altrettanto così… >> Mi redarguisce salendo in auto. Mi inginocchio pregandola di abbassare il finestrino e ubbidisce.
<< Le cose sono un po’ più complicate di così… >> Come faccio a dire che fino a poco fa volevo portare avanti quel piano tremendo? Fingendo interesse nei confronti di Silvia? Come faccio a dirle che voglio lasciar perdere questo piano perché ho scoperto che mi piace lei stessa?
<< Ti ascolto, sempre che tu voglia parlarne. >> M’invita placando i toni. Qui? In mezzo alla strada?
<< Non mi sembra il luogo più adatto… >> Cerco di spiegarle.
<< Come vuoi! Buona notte! >> Afferma perentoria, mettendo in modo l’auto. Prontamente entro con la testa dal finestrino e poso delicatamente un bacio sulla sua guancia. La sento irrigidirsi.
<< Buona notte anche a te. >> La saluto. Si sposta un po’ in retro prima di sterzare a destra per uscire dal parcheggio.
 
David
Quando ho visto arrivare mio fratello, temevo che la festa si sarebbe trasformate in un incontro di wrestling! Per fortuna è andata bene, senza risse e litigate! Mi dirigo all’esterno con Camilla, Michael, Armando e Beatrice. Siamo gli ultimi invitati alla festa ad abbandonare il ristorante.
<< E’ andata bene, cosa dite? >> Domanda Beatrice.
<< Sì, e mi sembra che tutti si siano divertiti, hanno mangiato e bevuto a sazietà! >> Interviene Camilla.
<< Grazie anche per il vostro aiuto! Buona notte ragazzi! >> Ci saluta Armando. Ci salutiamo reciprocamente e i signori Mendoza si allontanano mano nella mano raggiungendo la propria auto.
<< Mi dirigo nel nostro appartamento. A domani, Buona notte! >> Saluta Michael. E’ di nuovo pensieroso, anzi è sempre pensieroso! Ha un animo sensibile e continuamente tormentato, in più adesso ha scoperto che Cèsar si trova a Miami, un luogo relativamente vicino!
<< Buona notte, ci vediamo domani! >> Lo salutiamo in coro Camilla ed io.
<< Poveretto,  troverà mai una pace interiore? >> Si domanda Camilla.
<< Spero tanto di sì. Francesco ha tentato di baciarlo oggi, ma lui si è tirato indietro. >> Le racconto.
<< E come mai si è tirato indietro? >>
<< Probabilmente perché pensa ancora a Cèsar, oppure non vuole compromettere l’amicizia con Francesco! >>
<< Vorrei tanto fare qualcosa per lui. >>
<< Anch’io amore mio, ma mi domando cosa! Solo noi stessi possiamo essere artefici della nostre felicità de Michael deve imparare a lasciar andare il pensiero di Cèsar! Come se non bastasse oggi ha parlato con papà, non gli è ancora passata! >> Le racconto.
<< Tuo padre ha la testa più dura del mio! >> Commenta.
<< E non è tutto! Grazie a quella specie di puttanata che Martinelli definisce “articolo” mio padre ha saputo della festa e ci siamo presi une bella lavata di capo! In più ha trovato l’involucro di un preservativo nel suo studio, Giulio si è preso la colpa e anche un ceffone! Ma io sospetto che lo abbia fatto per coprire Giulia, secondo me è stata lei a intrattenersi con qualcuno nello studio! >> Le racconto.
<< E secondo te con chi era? >> Mi domanda.
<< Questo non so dirtelo. >> Rispondo.
<< Vado al bagno e ce ne andiamo, va bene? >> Mi informa. Annuisco e ci baciamo quindi lei rientra nel locale. Aspetto passeggiando sul marciapiedi quando una voce chiama il mio nome.
<< David Valencia! >> Mi volto e mi ci vuole un po’ per capire che quello che ho davanti è Samuel Martinelli. Cosa ci fa qui?! Non credo che sia solo una coincidenza!
<< Se sei venuto in cerca di foto su cui ricamare fantasiose teorie, mi dispiace ma la festa è terminata! >> Mi rivolgo astioso.
<< David, davvero non ti ricordi di me? Eppure al liceo tuo fratello ed io eravamo tanto amici! Ero in classe con Giulio! >> Porca vacca, certo! Com’è possibile che non mi ricordassi di lui? Era a francese e inglese con Giulio!
<< Credi che ti tratterò con più riguardo perché eri amico di mio fratello? Con il tuo articoletto su Michael hai combinato un bel casino, sei una carogna che vive sulle spalle della gente! >>
<< David, siete voi a darmi da vivere, io non invento niente! E’ da anni che non vedo tuo fratello. Sta ancora con Camilla Mendoza? Mi parlava sempre di lei all’epoca! Li vedevo bene come coppia! >> Interviene questo squinternato. Di che cazzo sta parlando? Rimango basito e la bocca diventa secca. Camilla torna.
<< Camilla Mendoza, quanto tempo! Stavo giusto chiedendo a David come stavate tu e Giulio! State ancora insieme? >> Guardo Camilla la quale mi osserva sbigottita e sbianca all’improvviso.
<< Ho detto qualcosa che non va? >> Mi chiede quel cretino! Mi avvento su di lui e lo afferro per la gola.
<< Di che diavolo stai parlando? Cos’altro ti inventerai per diffamare la mia famiglia e i miei cari? >>
<< DAVID, LASCIALO, AMORE! >> Urla Camilla cercando di separarci.
<< Non… sapevo che stesse insieme… >> Interviene lui tossendo. << E comunque era solo una domanda, visto che non vi vedo da molti anni! >> Ripete.
<< Non sono mai stati insieme sarà anche vero che mio fratello parlava di lei ma tra i due non c’è mai stato niente perciò scrivilo in quella specie di porcheria che chiami blog, se questo può farti stare meglio! >> Tuono.
<< Si vede che ho capito male! Buona notte! >> Saluta allontanandosi. Sono furibondo!
<< Andiamo a casa! >> Affermo perentorio verso Camilla.
 
 
Diego
Apro la porta d’entrata e la faccio passare per prima. Spero che questo tram-tram tra casa mia e casa sua per farle prendere abiti puliti termini presto! Poso le buste con i regali in cucina prima di recarmi con lei in camera da letto. Posa il borsone sul letto, estrae il suo completo per dormire formato da shorts e canottiera. Mi avvicino, l’abbraccio da dietro e le bacio una guancia. La mia mente è ancora soffermata a ciò che è successo questo pomeriggio alla casa al lago, quando ci siamo concessi per la prima volta. Si lascia cullare da me.
<< E’ stato bellissimo…. >> Sussurra. Volta leggermente il capo per potermi guardare  le sorrido prima di baciarla.
<< Avevo timore che non saresti mai riuscita a rilassarti, a lasciare andare quei ricordi che ti tormentavano… >>
<< Grazie a te ci sono riuscita! La sorpresa di ieri sera, la gita al lago… E diciamo che la notizia che Paola non ci darà più fastidio mi ha messa di buon umore! >> Mi spiega. Si volta e mi allaccia la braccia la collo.
<< Non so tu, ma io sono stanco di tenere questi vestiti addosso! >> Intervengo sbarazzandomi della giacca.
<< Vorrei solo infilarmi con te sotto le coperte e coccolarti… per tutta la notte… >> Continuo, alternando le parole a dei baci che poso sul suo collo.
<< E’ la cosa che desidero di più al mondo al momento! >> Risponde posando le sue labbra sulle mie. La sento mia più che mai! Posa la testa contro il mio petto.
<< Sei preoccupata per il padre di Francesco? >> Le domando, annuisce.
<< A parte il comportamento che ha assunto con suo figlio, è sempre stata una brava persona, sono sempre le persone che non lo meritano a soffrire di più! >>
<< Sì, hai ragione. Vedrai che se la caverà, andrà tutto bene! Piccola si risolverà tutto! >> La conforto prima di catturare le sue morbide labbra.
 
 
 
Roberta
Arrivo sotto casa di Leon e parcheggio. Lui sta entrando dal portone e ci incontriamo lì. Ricordavo vagamente il suo palazzo, visto lo stato in cui versavo quando sono scappata via quella mattina. Leon non dice una parola prima di entrare in ascensore.
<< Mi dispiace per quello che ho detto alla festa, non volevo fare una scenata proprio lì. >>
<< Per fortuna non l’hai fatta, sarei stata poco propensa a perdonartela. >> Entriamo in casa sua dove siamo liberi di parlare.
<< Leon, io non capisco il tuo comportamento… Ritengo di essere stata sincera con te, ti ho anche detto che capirei se tu volessi smettere di vedermi! Sono complicata per chiunque in questo stato! >> Gli ricordo.
<< Lo so che sei stata chiara, non posso rimproverarti niente. Il fatto è che mi piaci tantissimo e più passano i giorni più continui a piacermi! L’idea che tu sia innamorata di un altro, che lui un giorno possa accorgerti di te mi manda ai matti, è un mio problema, lo so! >>
<< Per Lorenzo sono solo un’amica, questo te l’ho detto! Quanto a me… Io non ti ho mai promesso niente,perché non voglio ferirti! Il resto è una decisione che spetta a te. >> Gli ricordo con amarezza.  Con lui sto bene ed è un ragazzo d’oro, perciò non lo biasimerei se decidesse di non vedermi più! Giro sui tacchi e mi avvicino alla porta quando sento una mano sulla mia spalla.
<< Come posso rinunciare a una ragazza come te, mi piaci Roberta! E probabilmente sto affrontando la questione nel modo sbagliato, sto pensando così tanto a cosa ne sarà domani di noi che non vivo a pieno i momenti di oggi. >> Appoggio la spalla alla porta ascoltando il suo ragionamento che non fa una piega.
<< Non voglio dire che con desidererei una storia seria con te, ma è un pensiero prematuro e inappropriato visti i sentimenti che stai cercando di cancellare. >> Conclude accarezzandomi le spalle.
<< Quindi vuoi ancora vedermi? >> Gli domando. Annuisce.
<< Sì, senza pretendere niente di più che ottimo sesso, a meno che non sia tu a volerlo, a patto che tu sia sincera con me, che tu mi dica se e quando vorrai chiudere! >> Precisa.
<< Direi che è un ottimo punto d’incontro! >> Concordo. Leon si avvicina a me e mi toglie il cappotto. Il suo viso dista pochi centimetri dal mio.
<< Questo possiamo anche toglierlo! >> Sussurra suadente.
<< Lo stesso vale anche per te… >> Ribatto togliendoli la giacca che cade sul pavimento. Cattura le mie labbra con passione, scende con la mano lungo tutto il mio corpo fermandosi all’orlo della gonna che tira su con lentezza lasciando scoperta la mia coscia coperta dai collant. Questo gioco di carezze e baci continua anche quando giungiamo nella stanza da letto.
 
 
Camilla
Per tutto il tragitto David non ha detto una parola ed io ho tentato in tutti i modi di ricacciare dentro le lacrime. So cosa sta per accadere, qualcosa che ho evitato per tanto tempo e che adesso non può più essere evitata. Entriamo in casa mia e David scaraventa la giacca sul divano, è arrabbiatissimo.
<< SAMUEL MARTINELLI LA FINIRA’ DI CREARE FASTIDIO! E GIULIO?! NON POSSO CREDERE CHE NON ABBIA DETTO DI CONOSCERLO! No, qui c’è qualcosa che non torna… E tu perché piangi?! >> Mi domanda notando il mio piangere, non posso più evitarlo! Poso a borsa sul divano e il cappotto la segue.
<< David…. C’è una cosa che non ti ho… detto… >> Balbetto tra le lacrime. Osservo la sua espressione, è impaurita e arrabbiata nello stesso tempo.
<< Che cosa? >> Domanda con la voce tremante.
<< Al liceo… tra me e Giulio…. C’è stato qualcosa… >> Confesso per cominciare e fornirli i dettagli un po’ per volta. David si siede sul bracciolo del divano e si passa le mani in testa.
<< Siete stati insieme? Tu e lui? >> Domanda con la solita voce tremante di poco fa. Non rispondo, ho la gola secca e le parole bloccate dal pianto.
<< E NON TI E’ VENUTO IN MENTE DI DIRMELO?! >> Tuona balzando in piedi alterato. Viene verso di me e arretro, è fuori di sé. Appoggio la schiena alla parete e lui sbatte il palmo della mano sinistra poco di stante dal mio viso.
<< GUARDAMI! >> M’intima. Scossa dal pianto sollevo lo sguardo verso il suo, dove leggo tanta tanta rabbia.
<< Mi dispiace, io non sapevo come dirtelo… Io volevo dirtelo, stavo aspettando… >>
<< NON STARAI PER DIRE CHE STAVI ASPETTANDO IL MOMENTO GIUSTO! MAGARI POTEVA ESSERE IN UNA DELLE NUMEROSE CONVERSAZIONI CHE HANNO AVUTO GIULIO COME PERNO, DURANTE LE QUALI TI SFOGAVO IL SUO ASTIO VERSO DI LUI! O MAGARI QUANDO TI HO DETTO DI ESSERE FELICE PERCHE’ GIULIO NON TI AVEVA AVUTA, O QUANDO TI HO DETTO DI AMARTI DAI TEMPI DEL LICEO! OPPURE DOPO LA RISSA CON GIULIO NELLO SHOW ROOM! >> Urla a poca distanza dal mio viso. Sì, di occasioni ne ho avute tante ed è colpa mia se mi ritrovo in questa situazione! Quando si allontana da me riprendo fiato. Mi fa paura!
<< Camilla… come hai potuto farmi questo… >> Si lamenta iniziando a piangere. Mi rinvolge le spalle e si ravviva i capelli.
<< David… fammi spiegare… >> Deve sapere che non abbiamo avuto una storia ma che mi ha solo usata!
<< VORRESTI ANCHE SPIEGARMI I DETTAGLI DELLA VOSTRA PASSATA RELAZIONE?! >> Tuona infilandosi di nuovo il cappotto.
<< Ti prego, non andartene! >> Lo imploro. Cerco di fermarlo afferrandolo per il braccio la lui si libera dalla mia presa. Esce di casa mia sbattendo al porta così forte da far tremare lo specchio appeso al muro. Mi abbandono a un pianto irrefrenabile! L’ho perso, non mi perdonerà mai questa mancanza!
 
Betty
<< Armando, cosa ti rende così nervoso? >> Gli domando notando che non fa che rigirarsi nel letto. Si mette e sedere.
<< Non lo so, ho una strana sensazione, come se stesse succedendo qualcosa che non sappiamo, come se stesse incombendo un problema! >> Mi risponde. In effetti è piuttosto agitato!
<< Sei sicuro che non sia stata la torta che ti è rimasta sullo stomaco? Amore mio non ti devi agitare così! >> Corro in cucina dove prendo un bicchiere di acqua, le sue gocce e il Maalox Plus in sciroppo.
<< Armando, cosa dovrebbe succedere? Diego ha trovato la serenità, Lorenzo, tradimento a parte, si è comportato da persona matura lasciando Silvia se non l’ama, bisogna ammetterlo! Camilla è felicemente fidanzata con un ragazzo che l’adora, l’azienda è in  buone mani, la collezione verrà benissimo… E vedrai che una volta che sarà qui Lena si calmerà. Certo, c’è Nicola che mi preoccupa con i problemi che ha… ma mi sembra troppo agitarsi tanto, Armando! >> Cerco di fargli capire. Lui scuote la testa.
<< Ho una brutta sensazione amore mio! >> Mi stendo accanto a lui e gli faccio un massaggio sperando che si calmi. Sembra che debba finite il mondo!
 
 
Cèsar
Trascino il mio trolley seguendo la massa per raggiungere l’uscita. Quando varco la soglia alcune persone accelerano il passo per raggiungere la famiglia, i genitori, il coniuge e l’amato. Io mi guardo intorno alla ricerca dei miei genitori e vedo che agitano la mano. Mi avvicino e ci salutiamo con un abbraccio. Hanno un aspetto provato e gli occhi stanchi. Non posso credere che mia sorella si trovi in prigione in questo istante! Ci abbracciamo per un lungo momento.
<< Ciao mamma, ciao papà. >>
<< Ciao figliolo, è così bello vederti. E’ andato bene il viaggio? >>
<< Sì mamma, anche se avevo uno a fianco che non faceva che russare rumorosamente, ma sono dettagli! Mia sorella? >> Domando.
<< E’ in carcere, domani Roberta ci invierà dei soldi e pagheremo che uniremo ai tuoi e ai nostri per pagare la cauzione. >> Spiega papà.
<< Non pensavo che potesse nascere una situazione de genere… >> Commento mentre papà ferma un taxi.
<< Siamo venuti in taxi perché stanchi come siamo non era prudente guidare! >> Fa sapere mamma. Il taxista sistema la mia valigia nel bagagliaio e saliamo in auto.
<< Adesso che sei qui speriamo che potrai stare vicino a tua sorella e aiutarci! >> Interviene mamma posando la sua mano sulla mia mentre papà, dal sedile del passeggero, da indicazioni al taxista su dove dirigersi.
<< Papà, spero che non la prenderai tanto male, ma credo che una parte di colpa sia anche tua! Olga si è sentita ingabbiata dalla tua apprensione e questo l’ha spinta a fare peggio! >>
<< Adesso si sentirà veramente ingabbiata! >> Commenta papà. Sospiro pensando che non sarà per niente semplice fare da paciere!
<< Papà, cerca di capire il punto! E come un bambino a cui dici di non mangiare quel cibo o di giocare con quell’oggetto, lui lo fa per sfidarti! >> Cerco di fargli capire con una metafora.
<< Quindi cosa dovremmo fare? >> Mi domanda mamma.
<< Per cominciare ascoltare ciò che ha da dire, porle delle domande SENZA assalirla e discutere dell’argomento! Porre delle regole, né troppo severe né poco, e provare almeno a conoscere meglio questo ragazzo sarebbe un passo importante! In questo modo Olga sentirà di avere un motivo in più per venirvi incontro! >>
<< Ero d’accordo con te finché non hai proposto questa idea assurda! >> Propone papà. Che testa dura!
<< Non per di qua, giri a destra! Ma è o non è taxista?! >> Lo redarguisce papà.
 
Michael
Mi sveglio come sempre alle 6.45, m’infilo le ciabatte e, dopo aver tirato le tende, mi reco in cucina per preparare il caffè. Quando arrivo in salotto mi aspetta una sorpresa, era da tempo che David non metteva piede qui. E’ seduto sul divano con addosso i vestiti della festa e con aria assente. Mi siedo accanto a lui.
<< David, tutto bene? Cosa facevi qui al buio? >> Gli domando.
<< Camilla ed io ci siamo lasciati. >> Mi riferisce affranto. Cosa? E per quale motivo?
<< E posso sapere perché? Ieri sera alla festa andavate d’amore e d’accordo… >> Osservo.
<< Quando sono uscito dalla festa ho incontrato Samuel Martinelli, quel tipo era amico di Giulio! Ecco perché il suo nome non mi suonava nuovo. >> Non posso crederci… Nostro fratello non smetterà mai di nasconderci le cose!
<< E questo cosa c’entra con voi due? >> Domando confuso.
<< Martinelli mi ha chiesto se Camilla e Giulio stanno ancora insieme… dice che alle superiori Giulio parlava sempre di lei… >> Mi spiega.
<< Quando siamo arrivati a casa sua Camilla mi ha confessato che al liceo sono stati insieme, hanno avuto una storia segreta e non me lo aveva detto. >> Resto basito e mi metto comodo accanto a lui.
<< Non posso crederci… E neanche Giulio te lo ha detto… >> Noto.
<< Si saranno messi d’accordo. E Giulio ha finto di volermi essere amico! >> Tuona scaraventando la giacca sul tavolino e facendo cadere solo un posacenere in plexiglass, fortunatamente!
<< Tu avrai dato di matto, se ti conosco! >>
<< E COS’AVREI DOVUTO FARE?! >> Urla alzandosi dal divano.
<< Non voleva essere un rimprovero, sono un’osservazione. >> Specifico nel tentativo di calmarlo.
<< Ha avuto tantissime occasioni per confessarmelo,avrei capito! Ma così NO! ME LO VOLEVA TENERE NASCOSTO! >> Non posso dargli torto! Sto in silenzio, ascoltando il suo sfogo.
<< Ho fatto un giro in macchina dopo aver lasciato casa sua, mi sono fermato in un locale e sono rientrato due ore fa, sono rimato sul divano per tutto questo tempo, immaginandomeli insieme! Ripensando a tutte le volte in cui la vedevo passare in corridoio con i libri in mano, i suoi capelli setosi si muovevano da un lato all’altro, aveva un sorriso splendido… E lei in quel periodo stava con Giulio… >> Afferma con un velo di lacrime negli occhi.
<< Certo è strano che abbiano avuto una storia e non lo sapevamo! >> Osservo.
<< L’avranno tenuto segreto! >> Suggerisce.
<< E Martinelli come faceva a saperlo? >>
<< Ti ho appena detto che lui e Giulio erano amici! E comunque è una serpe, un avvoltoio, un gossipparo del cazzo, capace di arrivare d’dappertutto! >> Tuona alterato.
<< Non posso crederci che non te lo abbia detto… Specie dopo la rissa avvenuta da poco… >>
<< Lei sapeva benissimo delle insicurezze che Giulio mi ha sempre causato, di come ha sempre puntato alle mie ragazze, e nonostante ciò non mi ha detto di essere stata con lui. >>
<< Forse non l’ha fatto proprio per questo! >> Do l'imbeccata.
<< Non cominciare a difenderla! >> Mi riprende.
<< Ok, come non detto! Cosa conti di fare adesso? Oggi c’è anche la riunione! La incontrerai per forza! >> Gli ricordo.
<< Incontrerò anche Giulio oggi, mi ha chiesto di parlare con Diego proponendoli che sia lui a occupare il ruolo di direttore marketing! >>
<< Ovviamente ti tirerai indietro. Potrei chiamarlo e dirgli di non presentarsi in Ecomoda, che non vuoi più! E gli spiegherai i motivi di persona! >> Suggerisco.
<< No, gli spiegherò i motivi quando verrà in azienda! >> Afferma deciso prima di dirigersi nella sua stanza. Mi porto una mano in fronte, spero non diano vita ad un’altra scenata! David ha preso la sua testardaggine da papà!
 
 
 
Francesco
Mi alzo di buon ora per poter fare tutto con calma ed essere all’ospedale puntuale. La porta della stanza di Silvia è accostata e l’apro leggermente. E’ coricata su di un lato e rivolge le spalle alla porta. Quando la chiudo la porta cigola e lei si gira, è sveglia.
<< Quando ti sei svegliata? >> Le domando.
<< Mezz’ora fa. >> Mi risponde mentre mi stendo le letto con lei. Appoggia la testa contro il mio petto.
<< Mi manca. >> Mi confessa.
<< Lo immagino, ma se hai scelto di non perdonarlo devi essere forte. >>
<< Non posso perdonarlo, e quello è solo uno dei problemi. Lorenzo non prova per me le cose che provo io, tuttavia mi mancano il suo tocco, i suoi baci, la sua voce… >>
<< Vedrai che incontrerai l’uomo che diventerà pazzo per te! >> La rincuoro.
<< Anche tu lo incontrerai! Se non sarà Michael, sarà qualcun altro! >>
<< Lo so, non ci sto male per il suo rifiuto, è stato un azzardo e ne sono pentito! Ad ogni modo ho problemi più urgenti dei quali occuparmi nel futuro prossimo! >>
<< Giusto… Dovresti andare o farai tardi all’ospedale… Aspetterò tutto il giorno che mi chiami per farmi avere notizie! >>
<< Lo so, vedrai che andrà tutto bene. >> La consolo accarezzando la sua spalla. E questa frase serve anche a me per farmi forza!
 
 
Isabella
Mi sveglio cullata dalla sue braccia, avvolta dal suo profumo, beandomi del bacio che posa sulla mia guancia. Ricambio il bacio posandone uno sulle sue labbra.
<< Buon giorno amore. >>
<< Buon giorno piccola. >> Risponde con la voce impastata dal sonno.
<< Diego, il tuo cellulare vibra. >> Gli faccio notare che qualcuno lo sta chiamando. Lui preme la testa contro il cuscino e mugugna prima di brontolare verbalmente.
<< Non si può stare in pace neanche di prima mattina! >>
<< E’ tua sorella. >> Lo informo passandogli il cellulare.
<< Pronto, sai che ora è?... Camilla cos’hai?... E perché?!... Ok, il tempo di fare una doccia veloce!... A dopo e tranquillizzati! >> Questa telefonata non mi è piaciuta per niente!
<< Cosa succede? >> Gli domando.
<< Era disperata, pare che David l’abbia lasciata! Dice di aver combinato un casino! >> Mi racconta per sommi capi.
<< Dovremmo andare… >> Anche se avrei voluto passare più tempo a farci le coccole!
<< Avrei voluto coccolarti, ma non è detto che non possiamo unire l’utile al dilettevole e fare tutte e due le cose! >> Interviene prendendomi in braccio.
<< Cosa vuoi dire? >> Quando entriamo insieme in bagno capisco cosa vuole fare e avvampo!
<< Hai mai fatto l’amore nella vasca? >> Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra. Questa sua intraprendenza mi fa arrossire e mi eccita allo stesso tempo, questa sarà la seconda volta che facciamo l’amore ma questo fatto non lo rende meno imbarazzante. Mi posa in terra, apre l’acqua e versa dei prodotti nella vasca per poi concentrarsi su di me. Non stacchiamo le labbra neanche per un secondo mentre lentamente ci spogliamo a vicenda librandoci prima di un capo, poi dell’altro e così fino a che non mi ritrovo con l’uomo che amo nella vasca, coperti e non coperti dalla schiuma.
 
 
 
Lorenzo
La sposa raggiunge l’altare e tutte le persone presenti in chiesa si siedono. Sono perplesso e mi avvicino a lei piano piano… Afferro il velo con due mani e lo sollevo dal suo volto accorgendomi così che si tratta di lei…
 
Mi sveglio di soprassalto quando mi rendo conto che il mio cellulare sta squillando. Allungo una mano verso il comodino ma distrattamente, al posto di accettare la comunicazione, la rifiuto. La chiamata era di Camilla e pochi istanti dopo mi arriva un messaggio che dice “Ho bisogno di te, ti aspetto a casa mia, sta arrivando anche Diego. Ti prego, sono a pezzi”. Mugugno in segno di disappunto perché ho sonno e ha interrotto il mio sogno! La sposa era lei, Roberta. Ok, mi sto suggestionando troppo! Quell’episodio al golf club ha avuto conseguenze non indifferenti… Rassegnato all’idea che non potrò dormire per mezz’ora in più, scendo dal letto e m’infilo in bagno.
 
 
Roberta
Emettiamo all’unisono l’ultimo gemito. Sorrido mentre Leon bacia la mia spalla. Mi volto e il getto dell’acqua della doccia mi colpisce mentre le mie labbra non sono umide solo per l’acqua ma anche per i baci che Leon vi posa sopra. Che senso ha pensare tanto a cosa ne sarà di questo rapporto? Facendo così ci perdiamo tutte le cose che potremmo vivere oggi. Lorenzo è una presenza del mio cuore, io lo so e Leon lo sa, questo non vuol dire che non possa esistere un rapporto tra me e Leon. Un rapporto fatto di bei momenti insieme, fatto di verità, fatto di passionalità. Leon chiude il getto d’acqua e mi passa un asciugamani, quando usciamo dalla doccia.
<< Preparo la colazione! >> Mi avvisa baciandomi a stampo. Mi asciugo i piedi, tampono i capelli, li raccolgo e infilo la ciabatte prima di raggiungere Leon in cucina. Mi sto per accomodare sulla sedia accanto a quella su cui è seduto lui ma Leon mi trascina sulle sue gambe e mi bacia.
<< Ieri sera alla festa sembravi Otello, sembrava volessi smettere di vedermi. >> Commento, girando le braccia attorno al suo collo.
<< Infondiìo ci conosciamo da poco, abbiamo bruciato le tappe perché ci piacciamo e stiamo bene insieme. Che duri un giorno, un mese o un anno io ti voglio adesso! >> Mi risponde, sollevando un brownies che addento. A disturbare il momento è il mio cellulare che squilla. Raggiungo l’appendi abiti accanto alla porta e dopo aver frugato nella borsa lo trovo, vedo che a telefonarmi è Camilla.
<< Camilla, buon giorno! >> La saluto.
<< Roberta! Sono disperata, ho combinato un casino! >> Mi dice piangendo a dirotto. Oddio cos’è successo?
<< Camilla, calmati! Dov’è David? Non è li con te? >> Le domando. Leon mi raggiunge.
<< No, ieri sera è andato via sbattendo la porta, mi ha lasciata! >> Strilla sempre piangendo. Oddio, cos’è successo ancora tra di loro? Di sicuro mio fratello sarà stato troppo precipitoso!
<< Vieni qui, ti prego Roby! >> M’implora.
<< Sono da Leon! >> Le faccio sapere.
<< No, vieni sola, ti prego! >>
<< Va bene Cami, calmati nel frattempo bevi una camomilla! >> Chiudo la comunicazione agitata e chiedendomi cosa può essere successo! Guardo Leon il quale capisce tutto con uno sguardo.
<< Corri dalla tua amica, noi al limite ci vediamo per pranzo? >> Mi domanda mentre, in camera da letto, mi infilo la biancheria intima e poi il tubino che avevo ieri sera.
<< Non posso, ho una riunione e pranzeremo in azienda! Stasera? >>
<< Ottimo, ti chiamo più tardi! >> Ci salutiamo con un bacio e abbandono casa sua precipitandomi da Camilla.
 
 
Lorenzo
Quando sono arrivato a casa di mia sorella Diego e Isabella erano già arrivati. Camilla è seduta sul divano e versa in uno stato di agitazione, confusione e pianto. In più non ci ha ancora detto cos’è successo! Diego torna dalla cucina con una bella camomilla mentre suonano alla porta. Chi manca all’appello? Isabella va ad aprire ed entra Roberta per unirsi a questo 911. Mi indispone vedere che ha i capelli bagnati e ha addosso gli stessi vestiti di ieri sera!
<< Buon giorno a tutti. >> Saluta in modo generale.
<< Ciao Roberta. >> La salutano Isabella e Diego.
<< Buon giorno. >> La saluto. Lei mi rivolge uno sguardo tenebroso, è ancora indisposta dopo la nostra breve discussione di ieri sera, e lo sarà ancora di più se dovesse sapere il perché le ho mentito sui sentimenti per Silvia. No, se Roberta dovesse venire a conoscenza di ciò che ho fatto mi disprezzerebbe!
<< Camilla, cos’è successo? >> Le domanda Roberta sedendosi accanto a lei. Isabella siede dall’altro lato e Diego sul tavolino. Io mi mantengo in piedi accanto a Roberta.
<< Non lo sappiamo, non parla. >> Intervengo. Camilla, dopo aver sorseggiato la camomilla, la poggia sul tavolino e prende la parola.
<< Devo dirti una cosa Roberta, una cosa che i miei fratelli sanno già! Ai tempi del liceo, durante una gita in montagna, Giulio ed io siamo stati insieme una notte… >> Roberta resta basita dalla notizia. Ecco, sapevo che questa storia avrebbe causato grossi problemi! Diego ed io ci lanciamo uno sguardo d’intesa.
<< Insieme insieme? >> Domanda Roberta facendo con le dita gesti inequivocabili. Le do un leggero spintone percuotendole la spalla e lei mi ricambia colpendomi alla gamba. Le rivolgo un sorriso appena accennato che viene ricambiato. Camilla annuisce alla domanda postale da Roberta.
<< E’ stata solo una volta, la mia prima volta, al ritorno a scuola ha provveduto a farmi sapere che non intendeva intraprendere con me una relazione! >>
<< Che stronzo! >> Tuona Roberta. << Perciò la tua prima volta non è stata con Nico Medina? >> Domanda Roberta, Camilla scuote il capo.
<< Mi dispiace di averti mentito, mi vergognavo a dirti che mi ero fatta fregare da Giulio! >> Spiega riprendendo a piangere.  Roberta le accarezza i capelli.
<< Non ti avrei di certo giudicata, mi hai protetta semmai perché lo avrei ucciso finendo così in carcere! >>
<< Arriviamo al giorni nostri, cos’è successo ieri sera? >> Le domando.
<< Quando siamo usciti dal ristorante abbiamo incontrato Samuel Martinelli, ha chiesto a David se Giulio ed io stiamo ancora insieme! Giulio e quel tipo erano amici di tempi del liceo, pare! >>
<< Adesso si spiega perché Martinelli sta sempre tra le palle! E’ colpa di Giulio! >> Mi lamento. Se non fosse reato lo avrei già ucciso!
<< Quando siamo arrivati a casa ho detto tutto a David, ha fatto una piazzata, urlava talmente tanto che mi ha messo paura! E’ uscito sbattendo la porta con violenza e non ha più risposto alle mie chiamate! Non mi ha neanche lasciato il tempo di spiegargli come sono andare le cose tra me e Giulio a quel tempo! >> Alla fine del racconto Camilla si accoccola tra le braccia di Roberta che le accarezza i capelli.
<< Il tuo ragazzo era ovviamente arrabbiato Camilla, da quel che ho capito è una persona impulsiva! Vedrai che ti ascolterà quando si sarà un po’ calmato! >> Interviene Isabella.
<< Sì, la penso come lei. David di è sentito tradito dal tuo comportamento e da quello di suo fratello, visto che di recente ha fatto con lui l’amico grazie al vostro bell’accordo! >> Interviene Diego.
<< Quale accordo? >> Domanda Roby.
<< Mia sorella Giulio si sono concordati sul non far sapere a David di quella storia! Perché Giulio diceva di voler costruire con lui un rapporto! >> Intervengo.
<< Spero solo che David non sia filato a casa sua per ammazzare Giulio… >> Afferma Camilla con voce roca.
<< Se così fosse  avremmo già ricevuto notizia della morte di Giulio! >> Afferma Diego.
<< Ha già tanti problemi il famiglia, giusto ieri hanno litigato… E mi sono aggiunta anche io… >> Afferma Camilla.
<< E come mai hanno litigato? >> Domanda Roberta.
<< Pare che Daniele 25 anni fa abbia avuto una tresca con la loro cameriera, una certa Irene mi pare! Ha tenuto questo segreto fino a Venerdì quando, nel mezzo di una lite causata dalla gelosia, le ha confessato il tradimento. Non sono stati insieme all’isola di Baru, come hanno detto a tutti, c’è stato solo Daniele e Patrizia è andata a Miami da Marcella. Al loro rientro hanno scoperto della festa, grazie al bel capolavoro di quella faccia da culo di Martinelli, e a gravare la situazione si è aggiunta Paola! Una sua amica le ha riferito di essere stata ad una cena a casa di Marcella, dove ha visto Patrizia, e Paola lo ha riferito a Giulia! >> Ci spiega Camilla che parlando dei problemi altrui sembra essersi calmata. Spostare l’attenzione da David l’aiuta a calmarsi. Mi è venuto in mal di testa ascoltando tutti questi intrighi sulla famiglia di David!
<< Con tutto quello che sta passando a casa lui contava su di me e sulla mia lealtà ed io l’ho tradito, non mi perdonerà! >> Si lamenta cercando di nuovo l’abbraccio di Roberta. Mi siedo sul bracciolo del divano, accanto a Roberta.
<< Mai forse no, sarà difficile e non ti parlerà per tanto tempo, ma vedrai che passerà! >> Intervengo consolando mia sorella.
<< Cosa ne dici di andare a farti il bagno mentre noi prepariamo qualcosa da mangiare e mettiamo in ordine qui? >> Suggerisce Roberta, riferendosi all’ammasso di coperte e fazzoletti usati che popolano il soggiorno. Camilla annuisce e viene accompagnata da Isabella, Diego si appresta a riordinare mentre io seguo Roberta in cucina.
<< Prendi il pane in quella dispensa. >> Mi domanda. Ubbidisco, prendo il pacco di pane e mi avvicino a lei che ha già preparato nutella e marmellata.
<< Non ti sei accorta di esserti messa i vestiti di ieri sera? >> Le domando con fare ironico e indisposto.
<< Ovviamente sì, ma non avevo tempo di passare da casa, era più urgente venire qui! >> Mi risponde mentre spalma la cioccolata sulle fette di pane e le dispone su di un vassoio. Perciò ha passato la notte a casa di Ken!
<< Sei andata a ballare? >> Le domando, pur sapendo che non è questo che ha fatto per tutta la notte! Si lascia scappare un sorriso. Meglio che non sappia a cosa sta pensando!
<< Non sono stata a ballare, Lorenzo! Devo farti un disegno su dove sono stata e fare cosa?! >> Domanda indispettita.
<< No, grazie! >> Affermo categorico. Picchietto le dita sul ripiano della cucina. L’immagine che ho nella testa non mi piace per niente!
<< Adesso potresti dirmi quello che volevi dirmi ieri sera, non siamo più in mezzo alla strada! Perché hai mentito quando ti ho chiesto se ami Silvia? >> Mi domanda, distogliendo la sua attenzione dalla colazione per guardarmi negli occhi. Ricambio lo sguardo, perdendomi nei suoi occhi azzurri, come ho fatto a non notarne la bellezza prima d’ora? E’ l’arrivo di Diego ad interromperci. Getta i fazzoletti nella pattumiera.
<< Vi serve una mano? Preparo il caffè? >> Domanda.
<< Meglio Diego, perché tuo fratello è qui per fare la bella statuina oltre che per dedicarsi ad inutili chiacchiere! >> Mi canzona sporcandomi la guancia con un po’ di cioccolata. Le sorrido, lei ricambia il sorriso. So io come vorrei che venisse cancellata questa traccia di cioccolata dal mio viso!
 
 
Marcella
Sento l’acqua scorrere sotto la doccia del nostro bagno privato perciò entro in camera nostra di soppiatto. Prendo il cellulare di Russell ed esco. Questa è l’occasione che stavo aspettando per operare il piano che mi ha consigliato Patrizia. Come prima cosa devo controllare messaggi, chiamate e chat delle varie app… Ci sono chat con Alex, la mia, altre con alcuni colleghi di lavoro e clienti… Controllo anche la casella mail e non risulta niente neanche lì! Niente su quella Kelly! Questo è un brutto indizio, perché avrebbe eliminato tutte le tracce di chiamate e messaggi di colei che è solo una cliente?! E’ assurdo che non si siano scambiati neanche una mail per parlare di lavoro! Mi sento venir meno le forze ma devo continuare… Il prossimo passo è cercare Kelly nella rubrica, bloccare questo contatto così che non possa più inviarli messaggi o chiamate e cancellarlo… Fatto! L’ultima fase è la più diabolica: registrare il numero di Patrizia con il nome di “Kelly”! Operazione conclusa. Mi tremano le mani e mi sudano quando rimetto il cellulare sul comodino. Il piano di Patrizia ha un’imperfezione: speriamo che Russell non conosca il numero di quella sgualdrina a memoria! Sento l’acqua della doccia chiudersi e fingo di rifare il letto. Mio marito mi sorprende da dietro e tenta un contatto baciandomi una guancia ma io mi sottraggo allontanandomi per sistemare la metà del letto dove dormo io.
<< Amore mio cosa ti prende? >> Mi domanda. Cosa mi prende mi domanda anche!
<< E me lo chiedi?! >> Gli domando mantenendomi vaga per esaminare la sua reazione. Assume un’espressione spaventata.
<< Non dovevi essere così duro con Alex! >> Improvviso. Lo vedo rilassare il muscoli. No, sarebbe troppo facile così!
<< Marce, ho solo espresso la mia opinione sulla faccenda! Non è stato un esempio allampanate di responsabilità! >>
<< Questo non ti ha dato il diritto di dargli quello schiaffo! >> Lo rimprovero.
<< E’ stato solo un buffetto… >> Si giustifica.
<< Sì, un buffetto che gli ha lasciato 5 dita stampate tra capo e collo! >> Ribatto.
<< Vabbè, mi vesto a vado a lavorare, magari questa sera sarai più lucida! >> Mi rimprovera cercando ai abbandonare la stanza. Mi avvicino a lui, chiudo la porta e lo trattengo dentro.
<< QUINDI NON SAREI LUCIDA?! >> Tuono. No, è vero, non lo sono! Sono una madre in pena e una donna ferita!
<< No, non mi sembra Marcella, ti comporti come una pazza isterica e tutta ieri non mi hai neanche rivolto la parola, questa notte non hai voluto fare l’amore! Non capisco cosa tu abbia! >> Mi rimbrotta. Mi sposta leggermente per poter abbandonare la stanza. No, non potevo fare l’amore con lui dopo l’aver quasi scoperto che tra lui e quella Barbie principessa delle sgualdrine c’è stato qualcosa! Il mio cellulare che squilla m’impedisce di scoppiare a piangere. E’ Mario. Chiudo la porta e rispondo.
<< Pronto Mario, buon giorno. >> Lo saluto.
<< Buon giorno Marcella. Ti chiamo per ringraziarti della cena, la prossima volta vorrei invitarvi a casa mia! Quando siete liberi tu, tuo marito, Bea e Patrizia? >> Mi domanda.
<< Patrizia è tornata a Bogotà, quanto a una data al momento non saprei quando! Piuttosto vorrei parlarti davanti a un caffè! >> Deve venire a conoscenza dell’incidente con la polizia in cui è stato coinvolto Alexander.
<< Certo, oggi alle quindici può andar bene? Conosci il Garage Cafè davanti alla stazione di polizia? >> Eccome se lo conosco! Ci sono passata davanti l’altra notte!
<< Certo, alle quindici allora! >> Lo saluto chiudendo la comunicazione. Mi stendo sul letto liberando qualche lacrima, spero che il piano di Patrizia funzioni, ho bisogno di sapere la verità!
 
 
Diego
Camilla non ha toccato cibo, riusciamo a convincerla e finisce una sola fetta di pane e marmellata in bocconi piccolissimi.
<< Tesoro non puoi digiunare tutto il giorno… >> Le fa presente Roberta.
<< Non ce la faccio, il mio stomaco si ribella al cibo! >> Risponde. Beh, ci credo! Se la mia Isa dovesse lasciarmi per colpa di qualcosa che ho combinato in passato, ne morirei! Non mi passerebbe solo l’appetito ma anche la voglia di vivere! Stringo la sua mano sotto al tavolo e mi guarda.
<< Cosa c’è? >> Mi chiede notando la mia espressione pensierosa.
<< Pensavo che morirei se dovessi lasciarmi per qualcosa che ho fatto in passato… >> Commento, sotto gli occhi di tutti.
<< E’ un po’ diverso amore, è improbabile che tu abbia fatto qualcosa con mia sorella, visto che sono figlia unica! E non puoi di certo raccontarmi tutto quello che hai fatto prima d’incontrarmi! >> Mi fa notare.
<< Siete così carini! >> Commenta Roberta.
<< Tu e Leon non fate i piccioncini come loro? Non amate le smancerie? >> Le domanda Lorenzo con un sorrisetto.
<< Sì che facciamo i piccioncini, nella nostra intimità! >> Risponde Roberta.
<< Mmmmh…. Capelli bagnati, vestiti di ieri sera… qualcuno questa notte si è divertito! >> La canzono posando un braccio sullo schienale della sedia dov’è seduta. Arrossisce.
<< Dai amore, lasciala in pace… >> Mi rimprovera Isabella.
<< Ma che avete tutti? Questa notte non l’ho passata a casa e mi sono divertita, contenti?! Anche nella doccia, così evitate di pormi altre domande! Ora siete al corrente di tutto! >> Ammette stremata ma anche divertita. Guardo Lorenzo sorridendo per la situazione goliardica ma lui non sta ridendo! Anzi, sembra indispettito!
<< Sparecchio la tavola, muovetevi che siamo in ritardo. >> Interviene Lorenzo con tono serioso iniziando a portare in cucina i piatti sporchi.
<< Che gli prende? >> Domanda Camilla distrattamente. Facciamo tutti spallucce.
<< Diego, devo parlarti di una cosa. David vorrebbe che licenziassimo Nataniel e anche io ci sto facendo un pensierino! Diciamo che la sua corte di fa insistente, nonostante sappia che amo David! Alla festa stava per scoppiare una rissa! Gli ho detto di venire in azienda oggi. >> M’informa Camilla. Isabella ascolta con interesse. Questo non ci voleva, visto che abbiamo già scattato le foto per la campagna, che mancano sei settimane alla sfilata e che è un amico di Isabella! Ma non posso neanche tollerare che importuni mia sorella e David.
<< Va bene Camilla, troverò una soluzione, oggi ne parlerò con lui per iniziare! >>
<< Nataniel non è una persona cattiva, potrei parlarci io e pregarlo di non creare confusione! >> Propone Isabella. Accolgo la mozione, infondo sono amici di vecchia data e lei l’ascolterà di più, ma come presidente e fratello spettano anche a me due paroline! La mia piccola si è integrata bene nella mia famiglia!
<< Ancora seduti siete? Andiamo! >> Interviene Lorenzo. Ma che cavolo gli è preso?
 
 
Francesco
<< E faremo anche una partita a calcetto, nel nostro campetto! >> Intervengo elencando l’ennesimo progetto che voglio portare a termine con mio padre per recuperare il tempo perduto. Siedo con lui sul letto d’ospedale, a breve lo verranno a prendere per prepararsi all’operazione.
<< Ci sto, e andremo a caccia! >> Propone, approvo la mozione. Mi sento il cuore in gola quando il dottore entra in camera con due infermiere.
<< Ciao siamo Mateo, dobbiamo prepararla per l’operazione! >> Scendo dal letto per permettere alle infermiere di togliere i freni e spostarlo.. Il medico apre entrambe le alte della porta per farlo passare. Usciamo tutti in corridoio dove lo salutiamo.
<< Vedrai che andrà tutto bene amore mio, ci vediamo più tardi. >> Rassicura mia madre e si scambiano un tenero bacio.
<< Figliolo recupereremo il tempo che abbiamo perduto a causa mia! >>
<< Papà non voglio più sentirtelo ripetere. Ci vediamo più tardi. >> Lo saluto. Le infermiere spingono il letto verso l’ala operatoria. Mamma mi abbraccia, è preoccupata e io mi faccio forza per non angosciarla di più.
<< Andrà tutto bene! Vedrai mamma! >>
 
 
Patrizia
Ho l’impressione di fare un passo avanti e due indietro. Questa notte mio marito ha dormito di nuovo nella stanza degli ospiti, vabbè che non voglio separarmi ma pagherà con l’astinenza sessuale le bugie che mi ha riservato!
<< Spero almeno che non fosse una di quelle gatte morte che ti si attaccano come una zecca puntando alla tua eredità! >> Quando entro in cucina mio marito sta ancora rimproverando Giulio per la scappatella che avrebbe consumato nello studio. Giulia gira con distrazione il suo tea.
<< Te l’ho detto un milione di volte ma se vuoi te lo dico un milione e uno di volte… ERA SOLO UNA SCAPPATELLA! >> Ripete Giulio alzando la voce. Il buon giorno si vede dal mattino!
<< Mi sorprende che tu papà non sappia cosa vuol dire! >> Rincara la dose con scherno Giulia.
<< Buon giorno sarebbe la prima cosa da dire quando un membro della famiglia di aggiunge a tavola per la colazione! >> Commento per porre fine a questa diatriba.
<< Buon giorno Patrizia. >> Mi saluta Daniele.
<< Buon giorno mamma. >> Mi augurano i miei figli con scarso entusiasmo.
<< Mangio un toast integrale con miele, bevo un caffè e ci avviamo Giulia! >> L’avviso spalmando il miele millefoglie sulla fetta di pane. Lei mugugna in segno di risposta.
<< Zia Marcella come sta, mamma? >> Mi domanda Giulio. Se escludiamo i pensieri che le procurano suo marito e suo figlio direi bene!
<< Bene! Tranne per i pensieri che le causa vostro cugino. La sua ragazza, minorenne, è stata arrestata per possesso di documenti fasulli mentre erano insieme in un locale! >> Spiego sbrigativamente.
<< E la parte migliore è che questa ragazza è la figlia minore di Nicola Mora. >> Aggiunge mio marito.
<< Ma và?! Sarà stato uno spasso il tuo soggiorno lì! >> Commenta Giulio.
<< Davvero indimenticabile! Vado a lavarmi i denti e andiamo via! >> Affermo verso Giulia per poi procedere verso il bagno. Daniele ci rimarrà male quando saprà che non gli ho detto che suo nipote è figlio di Calderon ma non spetta a me dirglielo! Semmai tra lui e Marcella verrà ricostruito uno straccio di rapporto, ci penserà lei! Il mio cellulare squilla quando entro in bagno. A chiamarmi è Marcella.
<< Marce, buon giorno! >>
<< Buon giorno Patrizia, ho appena litigato con Russell! >> M’informa.
<< Ti ha scoperta mentre mettevi le mani nel suo telefono? >> Le domando.
<< No, per fortuna! Ho fatto tutto ciò che mi hai detto! Abbiamo discusso per come si è comportato con Alex, anche se ho avuto la tentazione di fargli una bella piazzata e domandargli a brutto muso di quella! >>
<< No Marcella, potrai anche picchiarlo quando avrai delle prove, prima però servono delle dimostrazioni! Bene, adesso quando scriverà a Kelly i messaggi arriveranno a me e ti invierò tutte le screen shot. Alexander come sta? >> Mi premuro di sapere.
<< Ha passato la Domenica in casa a mangiare schifezze e a dormire, non era mai successo! Non ha parlato con Russell, come me del resto… >>
<< Tieni duro qualche altro giorno tesoro! >>
<< E se lui non dovesse più scrivere a Kelly? >> Obietta Marcella.
<< Allora sarò io, anzi Kelly, a scrivere a lui! Potrei iniziare chiedendogli come mai non si fa più sentire! Gli do un giorno, anche perché dobbiamo velocizzare prima che Kelly vada a casa tua o nel suo ufficio vedendo che non riesce a mettersi in contatto con lui. >>
<< Dubito che lo faccia, qui ci sono io e al lavoro c’è Alex! Non sarà tanto sciocca. Attenta a non farti scoprire Patrizia… >>
<< Fidati di me! Bacio bacio! >>
<< Ciao, buon volo. >> Mi augura ponendo fine alla conversazione. 24 ore, e se non avrà scritto mi farò sotto io!
 
 
Alexander
<< Parlavi con Patrizia? >> Domando a mia madre, appoggiato allo stipite della porta della sua stanza da letto. Mia madre trasale perché non si era accorta che fossi qui.
<< Alex… chiudi quella porta, se tuo padre dovesse aver sentito la telefonata? >> Mi domanda con premura.
<< No, è uscito! Tra poco lo raggiungo, anche se non ho tanta voglia di parlarci! Avete litigato quindi? >> Annuisce.
<< Temo possa essere l’inizio di una lunga serie di litigi… Non ce la faccio a ripetere tutta questa esperienza, credevo aver trovato un uomo perfetto e invece è l’ennesima delusione, un altro traditore… >> Si sfoga raccogliendo le lacrime con le dita affusolate. Se dovesse essere vero, se mio padre dovesse averla tradita, giuro che cambio cognome! Non mi vedrà più neanche in fotografia!
<< Mamma, sii forte, ci sono io conte e ti resterò sempre vicino. >> Le ricordo abbracciandola.
<< Anche io tesoro mio, mi crea dolore vederti così abbattuto! Vorrei fare qualcosa per te! >> Mi dice, accarezzandomi una guancia.
<< Parla con Nicola Mora e convincilo che amo sua figlia! Io l’amo, l’amerò anche se non dovessi vederla per mesi! Non potrà tenerci distanti a vita! Mi manca così tanto, non ne hai idea… Mi mancano i suoi messaggi, la sua allegria, mi mancano tutte le faccine che mette nei messaggi! >> Mi mancano tutte queste cose che rendevano speciali le mie giornate! Non posso accettare che ci separino!
<< Alex, cercherò di parlare con lui ma non posso prometterti niente! E’ molto testardo! >>
<< L’ho notato mamma. Non mi resta che aspettare che esca di prigione e sperare che tenti di mettersi in contatto con me… Non penso ad altro se non a lei! Vorrei sapere come sta! >>
 
 
 
Armando
Quando entro in camera da letto mia moglie è seduta sul sofà che guarda qualcosa sul tablet e spero non stia acquistando qualche altro arnese da cucina perché tra poco ci toccherà affittare l’appartamento di sopra per mettere tutti i suoi gingilli!
<< Amore mio pensavo che potremmo ospitare da noi mia sorella, Kristof e Lena visto che abbiamo tante stanze libere! I nostri figli non vivono più qui e c’è anche la stanza degli ospiti. >> Propongo mentre mi abbottono la camicia.
<< Mi sembra una buona idea amore mio. A tua sorella e a Kristof serviranno  due occhi in più per controllarla! >> Accetta quando il cellulare squilla. Si tratta di Nicola perciò rispondo e metto il viva voce.
<< Nicola ciao! Come stai? Roberta ci ha informarti! >> Gli faccio sapere.
<< Ciao Nicola! >> Lo saluta mia moglie.
<< Ciao ragazzi, telefonavo per parlarvene. Oggi pagheremo la cauzione. Siamo distrutti, stanchi, ancora increduli. Sappiate che abbiamo preso la decisione di tornare a Bogotà, quando Olga avrà scontato la sua pena con i lavori sociali. >> Ci informa.
<< Nicola, e la scuola? >> Domanda Betty.
 << E’ una scuola privata e di prestigio, verrà espulsa per una cosa del genere! Ho preso questa decisione comunque! >>
<< Nicola pensaci, credo che così facendo scatenerai il suo disappunto e non ci sarà fine a questi scontri. >> Fa presente Betty.
<< Dovrà solo permettersi di opporsi alle mie decisioni, dopo quello che ha fatto! >> Interviene Nicola.
<< Potrebbe anche farle bene un cambio di ambiente, quando viveva qui era una ragazza modello. >> Intervengo. Betty mi rivolge un’occhiataccia, le donne sono sempre pronte e difendere i figli!
<< Non vi siete ancora parlati? >> Le domanda Betty.
<< No, da ieri mattina non ci siamo né visti né parlati. >>
<< Anche noi ci occuperemo di una ragazza difficile, stanno per arrivare mia sorella e la sua famiglia e li ospiteremo da noi! Lena un anno fa è rimasta incinta di un altro, questo ha messo la parola fine alla sua relazione con William Van Santen, figlio di ricco industriali, relazione che a mio cognato faceva comodo comunque! >> Spiego.
<< Cioè tua nipote ha avuto un bambino?! >> Domanda incredulo.
<< No, ha abortito volontariamente, e da allora ha perso la brocca! Si da alla pazza gioia e porta a casa voti che farebbero paura anche a Thomas Hewitt! >> Racconto.
<< Io non capisco cos’abbiano le ragazze di oggi! Non riescono a darsi un contegno! Se mia figlia dovesse rimanere incinta perderei la ragione, come minimo! >> Commenta Nicola.
<< Nicola, concentrati sui problemi concreti e ricordati che siamo tutti innocenti, fino a prova contraria, dovresti informarti su questo ragazzo prima di ostacolare la loro relazione! >> Interviene Betty. Sono io stavolta a guardarla di sghembo.
<< Mi ha detto di essere innamorato di Olga! >> Ci racconta.
<< E questo secondo te è un male? Non è uno qualunque, e anche tua figlia lo ama probabilmente! >> Continua Betty.
<< Quel ragazzo è l’ultimo dei miei pensieri, ora come ora mia figlia rimarrà chiusa in casa, anche se non ci fosse un ragazzo di mezzo! Non doveva infrangere la legge! >> Protesta Nicola. Io reagirei come lui!
<< Tra l’altro ho visto Patrizia la quale era venuta a trovare Marcella. Le ho ricordato chi ha cresciuto Roberta, che non si permetta più di avanzarle degli inviti. Diciamo che non è stata una giornata memorabile! >>
<< Patrizia e Marcella si parlano?! >> Domandiamo all’unisono io e mia moglie.
<< Non lo so e non m’interessa sapere niente di quella lì! Vi salutano Leonora e Cèsar, adesso vi lascio e cerco di riposare un po’! >>
<< Ricambiamo i saluti, tienici aggiornati! Ciao Nicola. >> Lo salutiamo ponendo fine alla conversazione.
<< E io che mi lamento dei gemelli! >> Commento. C’è di peggio!
 
 
Isabella
Quando l’ascensore arriva al piano amministrativo possiamo scendere.
<< Mariana, David è arrivato? >> Le domanda Camilla.
<< Certo Camilla, è nel suo ufficio, è arrivato anche prima di me! Buon giorno a tutti. >> Risponde Mariana.
<< Buon giorno. >> Salutiamo di rimando prima di dividerci. Roberta e Camilla si avviano verso lo show room, Lorenzo entra nel suo ufficio mentre Diego ed io, mano nella mano, ci avviamo verso la presidenza e la mia scrivania.
<< Credo che a David non passerà con tanta facilità… Amore mio vado nel mio ufficio, ho molte cose da fare prima della riunione e aspetto una visita. >>  Mi fa sapere Diego.
<< Che tipo di visita? >> Domando curiosa.
<< La mia gelosona! >> Mi prende in giro baciandomi. << Gonzalo Torres un mio vecchio amico che vuole acquisire gli immobili di Palm Beach! >> M’informa.
<< Ci vediamo più tardi, buon lavoro! >> Gli auguro.
<< Anche a te, ti amo! >>
<< Anche io Diego! >> Gli confermo mentre giungo alla mia postazione. La banda è tutta riunita attorno alla scrivania di Berta.
<< Buon giorno Diego! >> Lo salutano.
<< Buon giorno a tutte! >> Risponde lui per poi entrare nel suo ufficio.
<< Eccola qui la vincitrice del primo premio firmato Ecomoda! >> Scherza Berta, riferendosi al mio fidanzamento con Diego.
<< Diego non è una coppa o un trofeo! >> Mi appresto a precisare.
<< Sei proprio cotta a puntino, anzi tutti e due lo siete! Abbiamo visto le foto su facebook. Ragazza,  un uomo capace di certi gesti d’amore è meglio se te lo tieni stretto! >> Mi consiglia Sandra. Non ho la minima intenzione di lasciarlo andare via, mi sento legata a lui per sempre e ne morirei se per qualche ragione dovesse finire! Sorrido e arrossisco, mentre rievoco gli avvenimenti di Venerdì sera… Non potevo credere ai miei occhi quando ho visto la scritta!
<< Fosse capitato a me un uomo che mi avesse detto ti amo in quel modo! >> Esclama Annamaria.
<< Annamaria, tu non ti accontenti mai! Il tuo Freddy ne ha fatti di salti mortali per dimostrarti il suo amore! Pover’uomo, che croce che porta per averti sposata! >>  La prende in giro Sandra beccandosi un colpetto sulla spalla.
<< Ci avrà messo un’ora a piazzare tutti quei lumini! >> Avanza come ipotesi Berta.
<< Non lo so a dire la verità, non mi sono accorta di niente, so che Francesco gli ha dato una mano. Silvia è arrivata? >> Domando.
<< Sì, è nell’atelier! Povera ragazza mamma mia… Lasciata così presto! Isabella, si può sapere come mai i due si sono lasciati? >> Mi domanda Mariana.
<< Posso anche dirvelo, tanto il pettegolezzo farà presto il giro… Ha scoperto che qualche giorno da Lorenzo l’ha tradita… >> Racconto. Si elevano esclamazioni di ogni genere.
<< Ragazze, Lorenzo ha preso tutto dal padre, aspetto compreso! E’ un Armando Mendoza versione 2.0! >> Commenta Berta.
<< Povera ragazza! Perciò Giulio non c’entra niente? L’articolo di Glam People dice che lei lo ha tradito con Giulio! >> Mi domanda Mariana.
<< No, tra lei e Giulio non c’è mai stato niente e Diego dice di non dar preso a quello che dice Glam People! >> Dico loro. Certo è come andar di notte visto che danno peso anche a ciò che dice il primo che passa per la strada!
<< E comunque stamattina anche il dotto David è mooolto strano! >> Osserva Berta. Non le sfugge nulla!
<< Sì, è arrivato con una faccia da funerale, si è chiuso nel suo ufficio dandomi l’ordine tassativo di non disturbarlo con visite e chiamate fino alla riunione! >> Mi fa sapere Mariana. Povero ragazzo, chissà cosa sta passando, certo che le cose migliorerebbero un po’ se Camilla gli raccontasse che tra loro non c’è stata una storia, se sapesse cos’è successo davvero probabilmente ucciderebbe il fratello ma eviterebbe di fare pensieri non veri!
<< Tu ovviamente sai cos’è successo, ma non intendi dircelo! >> Ne deduce Berta.
<< Vi prego,lo sapete che non ne posso parlare, è la sorella del mio ragazzo e non mi sembra che parlare dei suoi fatti personali in giro possa essere una buona tattica per mantenere l’amicizia! >> Spiego loro. L’ascensore si apre e ne esce un ragazzo elegante, castano, occhi nocciola e barbetta. Si avvicina a noi e si presenta.
<< Buon giorno, mi chiamo Gonzalo Torres! >>
<< Salve. Annamaria, credo che abbia appuntamento con Diego! >> Le faccio sapere.
<< Per la verità avrei un appuntamento con Lorenzo, più tardi ci riuniremo con Diego! Siamo vecchi amici noi tre! >> Spiega il tipo.
<< L’accompagno! Venga con me. >> Lo invita Sandra. Arriva Freddy il quale posa un bacio sulle labbra della moglie.
<< Di cosa parlavate quando sono arrivata? >> Domando, avendo notato che Annamaria parlava in modo animato.
<< Di Lena Huber! >> M’informa.
<< Dovrei conoscerla? >> Domando.
<< E’ la cugina del tuo ragazzo, la figlia di Camilla, la sorella di Armando! >> Mi spiega Berta.
<< La ragazza sta tornando a Bogotà ed è meglio per lei che si tenga alla larga da mio figlio! >> Tuona Annamaria.
<< Quella tipa porterà dissapori, stai a sentire a me! >> Interviene Berta. Sandra torna da noi.
<< Stavate discutendo ancora di Lena suppongo! >> Osserva Sandra.
<< Come mai ce l’avete tanto con questa ragazza? >> Domando loro.
<< Ora ti spiego! L’ultima volta che è venuta a Bogotà si è trattenuta per tutto il periodo estivo. Aveva 17 anni, Mio figlio ne aveva 28 all’epoca. La ragazza ha cominciato a vedere di nascosto mio figlio il quale era piuttosto preso da lei, ma lei diceva di non voler far sapere a nessuno della loro relazione perché i tempi non erano maturi e alla fine dell’estate sarebbe dovuta tornare a Vienna! Questo fino a che la ragazza non ha deciso di chiudere la loro storia, dopo un mese. Passa una settimana durante la quale non abbiamo più visto nè sentito Lena e sento dire che a casa Valencia hanno dato una cena di fidanzamento tra Lena e David, che all’epoca aveva 21 anni se non erro! Mio figlio si è sentito crollare la terra sotto i piedi! In seguito Betty mi ha riferito che David e Lena si erano innamorati a prima vista durante le vacanze del Natale precedente, quando erano andati in viaggio e New-York dove David si trovava a studiare. Hanno avuto per tutto quel tempo una relazione a distanza… Non ho potuto stare zitta e ho fatto sapere personalmente al caro Daniele e alla bionda tinta che la loro cara nuova non era così innocente come credevano! Perciò la ragazzina voleva farsi il marito facoltoso e l’amate focoso! Ti rendi conto? A 17 anni! A 30 come si comporterà? Vorrei esserci quando Lena e la sua famiglia incontreranno Daniele! Peccato che non sia invitato alla cena di domani! >> Mi racconta Annamaria. Ci metto un po’ a ricomporre la storia e a ricordare tutte le cose che ha detto con la sua parlantina! Più passano i giorni più mi domando se sto lavorando in una rinomata azienda di moda o su un set di una soap opera!
 
 
Camilla
Quando entro in atelier, in compagnia di Roberta, mi rendo conto che sta avendo luogo una riunione di condominio. Ci sono Ugo, Silvia e Michael che se la chiacchierano. Appoggio i miei effetti personali sul mio tavolo quando Ugo mi viene incontro.
<< Ragazze buon giorno! Per fortuna ci siete voi, datemi una mano! Stamattina questo posto sembra il club del pianto! Una è stata tradita a lasciata da quella specie di casanova di tuo fratello e l’altro non sa se accettare la corte del nuovo direttore del personale… >>
<< Francesco fa la corte a Michael? >> Domanda Roberta.
<< Sì, Michael ha rifiutato un suo bacio, ma la cosa lo tormenta lo stesso! Crede di aver fatto male! >> Le sussurra nel’orecchio. Non ho voglia di ascoltare anche i problemi degli altri oggi. Mi siedo al mio tavolo, poso le braccia su di esso e vi nascondo dentro il viso.
<< Ugo, gradirei tanto se non spifferassi in giro gli affari miei! >> Lo rimprovera Michael.
<< E la signorina cos’ha? Ha fatto le ore piccole con il dottor Valencia Junior? >>
<< Ugo, non è il caso… >> Lo redarguisce Roberta. Michael mi si avvicina e s’inginocchia accanto a me.
<< Come stai Cami? >> Mi domanda.
<< Lui come sta? >> Chiedo a Michael.
<< Male, sotto un treno! Questa notte, dopo aver lasciato casa tua, ha fatto il vagabondo. Alle 6.45 l’ho trovato seduto sul divano che fissava il vuoto, non si era ancora cambiato ed è rimasto così per due ore ha detto! >> Questo racconto riaccende in me la tristezza e riprendo a piangere.
<< Mi spiegate cosa succede?! >> Domanda irritato Ugo.
<< David ha scoperto di Giulio! Quando siamo usciti dal ristorante abbiamo incontrato quel blogger, Samuel Martinelli, che ha chiesto a David se io e Giulio stiamo ancora insieme… Era tutta una sua trappola, Giulio ed io non siamo mai stati insieme e lui doveva per forza saperlo se era amico di Giulio! Il problema è che David non mi ha lasciato il tempo di spiegargli come sono andate le cose, è uscito da casa mia furente, mi faceva paura! >> Racconto ancora con le lacrime agli occhi.
<< E come sono andate le cose? >> Mi domanda Michael.
<< Michael, tuo fratello si è fatto un giro e l’ha scaricata, il galantuomo! Ed era la sua prima volta! >> Racconta in modo rude ma vero Ugo. Michael rimane di stucco.
<< Davvero ha fatto questo? E tra di voi non c’è stato altro? >> Scuoto il capo.
<< A me piaceva, ma non c’è stato nient’altro! Non avevo il coraggio di dirlo a David visto il rapporto che ha sempre vissuto con suo fratello… Diceva di essere contento perché io, la ragazza che amava da sempre, non mi ero fatta affascinare da Giulio, e non ce l’ho fatta a dirglielo! >> Racconto piangendo.
<< E se conosco mio fratello non gli importerà del fatto che Giulio non ti ha rubata a lui, è arrabbiatissimo perché non glielo hai detto! Questa mattina era ferito ma pur sempre furente! >>
<< Camilla, dovresti andare a parlarci, provarci! >> Mi suggerisce Roberta.
<< E se non mi vuole parlare? >> Domando.
<< Deve starti a sentire! Raccontagli come sono andate le cose, vai! >> M’ incoraggia Roberta. Mi alzo e mi dirigo verso il suo studio.
 
 
David
Siedo sulla sedia della mia scrivania come un vegetale, mi sento stanco e apatico. Ieri sera ho dato il peggio di me, ero arrabbiatissimo, deluso, sorpreso, colto alla sprovvista. Non immaginavo che tra i due potesse esserci stato qualcosa e il fatto che più mi ferisce è che Camilla me lo abbia tenuto nascosto.
<< Signorina Camilla, mi ha dato tassativi ordini di non far passare nessuno, e credo che valga specialmente per lei, con tutto rispetto. >> Sento dire dalla mia segretaria Mariana.
<< Non si preoccupi, me la vedo io con lui. Dirò che lei era al bagno! >> Le risponde Camilla, la quale mi crede proprio stupido o sordo! Bussa leggermente alla porta e l’apre lentamente prima che l’abbia invitata a entrate.
<< Non mi sembra di averti invitata a entrare. >> L’accolgo, con tono freddo.
<< David, fammi parlare… Vorrei spiegarti… >>
<< NON M’INTERESSANO LE TUE GIUSTIFICAZIONI! LO VUOI CAPIRE?! >> Tuono esasperato. Cosa c’è di tanto difficile da capire?! Camilla resta basita, immobile sulla porta spalancata. Fa capolino suo fratello Diego.
<< Diego, vorrei restare solo, perciò chiudi la porta quando esci e porta tua sorella con te! >> Lo invito perentorio.
<< No David, come presidente posso stare nel tuo ufficio quando mi pare, e adesso vorrei che ascoltassi ciò che deve dirti Camilla! Non sai come sono andate le cose con Giulio! >>
<< Sai Diego capisco che per te i sentimenti siano una novità, per altri no, e ti posso assicurare che quando qualcuno soffre l’ultima cosa che vuole è sentire prediche e parole! >> Lo rimprovero.
<< Sei tu che non porti rispetto adesso! Non sei l’unico a soffrire, non sei il centro del mondo! Adesso ti siedi e ascolti! >> Mi ordina, spingendomi seduto facendo pressione su una spalla. Si allontana e lascia avanzare Camilla la quale si siede.
<< Sarò veloce così dopo potrai stare da solo e non vedermi più al di fuori dell’orario di lavoro. >> Sento una morsa al cuore. La prospettiva di non vederla più se non qui in azienda, di non baciarla, di non abbracciarla, di non fare l’amore con lei mi colpisce l’animo!
<< Sì, ai tempi del liceo avevo una cotta per Giulio, è durata poco. Durante quella gita in montagna a cui tu mancasti… Giulio ed io abbiamo consumato… >> Mi confessa deglutendo sull’ultima frase. Sento qualcosa dentro di me rompersi.
<< Quando siamo tornati a scuola tuo fratello mi ha detto che non voleva avere con me una storia, mi ha solo usata, ed era la mia prima volta… >> Spiega con le lacrime agli occhi. Non hanno avuto una storia! Quel farabutto di mio fratello le ha rubato la sua verginità per poi liberarsi di lei con due frasi in croce! Rimango basito, la delusione causata dal gesto di Camilla lascia il passo alla rabbia nei confronti di mio fratello.
<< Ora sai come sono andate le cose! E’ vero che mia sorella non te lo ha raccontato, e non l’ha fatto per farti del male, nella sua ingenuità pensava di evitarti l’ennesima delusione e di evitare l’ennesimo contrasto con Giulio. E non era neanche facile per lei parlarne sappi che non lo aveva detto neanche a Roberta, fino a stamattina, perché per lei fu un trauma elaborare che aveva dato via la sua verginità fidandosi del ragazzo sbagliato! >> Aggiunge Diego. Anche se non mi sembra che Camilla abbia dei complessi riguardo alla sua vita sessuale!
<< Mi ci è voluto del tempo prima di fare di nuovo sesso con qualcuno, sono passati più di due anni tra quella volta e la mia seconda volta. >> Racconta Camilla. Il mio cervello è annullato e le parole sono bloccate in gola.
<< Questo è tutto, ci vediamo alla riunione. >> Afferma Camilla alzandosi. Quando si volta dalla porta fa capolino quel vile di mio fratello.
<< Buon giorno, sono un po’ in anticipo David. >>
<< In anticipo per fare che?! >> Domanda Diego.
<< Cosa succede? >> Domanda Giulio osservando il viso di Camilla rigato dalle lacrime e il mio viso provato.
<< SEI UN BASTARDO! >> Urlo contro di lui cercando di avventarmi su di lui. Diego mi ferma.
<< DAVID, DATTI UNA CALMATA! NON TOLLERO QUESTE SCENATE IN AZIENDA, SE VUOI UCCIDERLO FALLO FUORI DI QUI! >> Mi urla contro Diego. Ci dividiamo. Giulio ci guarda attoniti.
<< Che sta succedendo? >> Domanda Giulio, a nessuno di preciso.
<< SO TUTTO! Camilla mi stava raccontando di come ti sei comportato con lei, ANIMALE! >> Tuono contro di lui.
<< David, è stato tanto tempo fa, so di essermi comportato come un coglione! E questo evento mi accompagnerà per tutta la vita, e la mia punizione è stata che Camilla non mi ha mai più voluto dare una possibilità! >> Spiega.
 << E TI SORPRENDI DI COSA?! Una cosa non mi è chiara! Tutte le tue belle parole dell’altro giorno… Che volevi avere con me un bel rapporto, che ti penti di tutto… >>
<< Era vero, è ciò che voglio! >> Mi risponde.
<< Neanche tu però hai pensato di confessarmi questo particolare! Vi siete messi d’accordo? >> Domando loro. Si osservano a vicenda prima di annuire. Ok, questo è troppo! Sono anche coalizzati per farmi passare da stupido!
<< Fuori tutti di qui. SPARITE! >> L’invito più alterato che mai. Lentamente escono dal mio ufficio. Sprofondo sul divano doppiamente ferito… Dalla mia ragazza e da mio fratello!
 
 
Giulio
Non credevo che Camilla sarebbe venuta meno al nostro accordo! Là dentro ci è mancato poco che ci scappasse il morto!
<< Camilla, non avevamo un accordo?! >> Le faccio presente.
<< Giulio, levati dai coglioni! >> Mi redarguisce colui che gioca a fare il presidente.
<< Non stavo parlando con te! >>
<< Se vuoi proprio saperlo è tutta colpa del tuo amico, Samuel Martinelli! Eppure avevi detto di non conoscerlo! >> Mi rimprovera Camilla. Martinelli è proprio deciso, passerà sopra a tutto e tutti pur di colpirmi su ogni fronte! Bisogna mettergli un freno!
<< Ieri sera quando siamo usciti dal ristorante ha chiesto a David se io e te stiamo ancora insieme! Ovviamente lo ha fatto apposta, visto che l’unico sentimento che sento verso di te è il ribrezzo, non avrei mai potuto avere una relazione con te! >> Mi racconta con il viso sconvolto.
<< Hai visto che bel capolavoro hai fatto?! >> Mi tuona addosso Diego.
<< Solo io? Neanche tua sorella è stata pienamente sincera con David! >>
<< Sta per arrivarti un calcio sulle palle, Valencia! Tutto merito del ridicolo accordo che hai proposto a mia sorella! >>
<< E che lei ha accettato, sottolineo. >> A quest’affermazione nessuno ferma Camilla dal darmi uno schiaffo. Senza dire nient’altro scappa via. Insomma, mica le ho puntato una pistola alla tempia, ha deciso lei di accettare il mio accordo! Possibile che mi prendo sempre pugni e ceffoni?!
<< E poi che cavolo ci fai qui?! >> Mi domanda Diego.
<< David voleva proporvi di cedere a me la direzione marketing, di farmi entrare nell’equipe dell’azienda. >> Spiego. Diego scoppia a ridere, per tutta risposta.
<< Mai avrei accettato una simile proposta! Averti tra le palle tutto il giorno? Fossi matto! >>
<< Posseggo le stesse tue quote, ho diritto quando te a lavorare qui. Cosa si preoccupa, che possa ficcanasare nella tua gestione? >> Gli domando sfacciato.
<< No, mi preoccupano cose come quella che sono successe poco fa, diciamo che il mondo sarebbe un posto migliore senza di te! Non ti faccio nero l’altro occhio perché ci troviamo in azienda! >> Mi fa presente, allontanandosi.
<< Quando vuoi, Mendoza! >> Lo invito.
 
 
Lorenzo
<< Perciò hai deciso? Lasci campo libero a Giulio Valencia rischiando che lei gli dica qualcosa? >> Mi domanda Gonzalo mentre io m’interrogo su ciò che sta succedendo a pochi metri dalla porta del mio ufficio. Mi sembra di sentire la voce di Giulio, sarà venuto per ficcanasare, sta sempre tra le palle!
<< Sì, te l’ho detto! Io non posso fare il fidanzatino, non ne sono capace! >> Spiego a Gonzalo.
<< Ma così rischi che lei ceda al fascino di Giulio e quando lui le chiederà se sa qualcosa dell’azienda, lei non gli mentirà! >> Mi fa presente. So anche questo!
<< So anche questo…  ma non posso di certo sposarla per tenerla lontano da Giulio, ragiona! >> Gonzalo scuote la testa.
<< Dovevi pensarci prima! Mi sorprende che tu ti sia fatto mettere i piedi in testa per ottenere una scopata… sarebbero bastate due moine! >>
<< In quel momento ero talmente arrapato che non ci ho pensato, che ti devo dire? >> Mi giusfitico.
<< Diego s’incavolerà come una bestia! Comunque, tuo il lavoro e tua la decisione! >>
<< Cosa ne dici di spostarci nell’ufficio di Diego per discutere di affari?! >> Propongo. Usciamo dal mio ufficio, attraversiamo il corridoio (dove la discussione sembra terminata) e raggiungiamo la presidenza. Sopraggiunge Roberta che procede verso l’atelier reggendo un vassoio con tazze e bicchieri.
<< Roberta Mora, ci si rivede! >> La saluta Gonzalo.
<< Gonzalo… Mi sorprende il vederti sobrio! >> Lo rimbrotta.
<< Quella sera avevo un po’ alzato il gomito, e spero che il tuo fidanzato non ce l’abbia troppo con me! >> Commenta. Gonzalo ha conosciuto Leon? L’appellativo “fidanzato” m’indispone!
<< Quando vi siete incontrati? >> Domando.
<< Qualche sera fa al Kamikaze. Il tuo amico non perde l’occasione di dare fastidio agli altri! >> Lo ammonisce Roberta con un sorriso di circostanza che compare anche sul viso di Gonzalo. I due non si sono mai sopportati!
<< E tu sei stata assunta per fare la cameriera? >> Le domanda. L’espressione di Roberta si fa scura.
<< No, come direttore finanziario, un ruolo che richiede intelligenza e grandi capacità, per questo non svolgi un lavoro di questo livello! >> Risponde a tono Roberta. Ridacchio prima di intromettermi interrompendo questa ridicola conversazione.
<< Ok, basta così, andiamo da Diego! >> M’intrometto. Roberta si allontana senza salutarlo.
<< E la prossima volta che ti rivolgi a lei in questi termini ti taglio le palle! Ti ho detto mille volte di non offenderla! >> Lo redarguisco.
<< Non dirmi che ti porti a letto anche lei! >> Commenta. Da me riceve un sonoro scappellotto sulla nuca.
<< Avanti. >> Ci invita Diego dopo che ho bussato. Entriamo e richiudiamo la porta alle nostre spalle.
<< Diego Mendoza, è passata una vita! >> Lo saluta Gonzalo.
<< Ciao Gonzalo, accomodati! >> I due si salutano con un vigoroso abbraccio e prendiamo posto.
<< Lorenzo mi diceva che vuoi aprire una sede della tua azienda a Miami! >> Introduce Diego.
<< E’ esatto, mi ha detto che avete degli immobili in vendita! >>
<< Sì, abbiamo il magazzino, tre punti vendita sparsi per la città, e la sede dove sorgevano gli uffici! >> Spiega Lorenzo.
<< Uffici e magazzino sono vicini? >> Si cura di sapere Gonzalo.
<< Sì, certo. >> Rispondo.
<< La cosa migliore sarebbe che andiate a Miami così potrai visitare gli immobili. >> Propone Diego. Gonzalo consulta la sua agenda elettronica sul suo i-phone.
<< Sono impegnato per tutto il mese, non potrei prima del 21 Febbraio! >> Ci fa sapere.
<< Per noi andrebbe bene, si tratterebbe di pochi giorni! >> Affermo.
<< Allora siamo d’accordo? Vi recherete a Miami, partirete il 21 Febbraio per essere di ritorno l il 24 al massimo! Andrete via voi due e Roberta. Ne parleremo alla riunione! >> Afferma Diego. Anche Roberta?
<< Come mai anche Roberta? >> Domando.
<< In qualità di direttore finanziario seguirà il lato economico della compravendita, se dovessero piacerti gli immobili potrete rivolgervi all’agenzia immobiliare che ha in mano la pratica e fissare una caparra, quindi un compromesso! E spero di farle un favore così potrà andare a trovare i suoi genitori, sono certa che accetterà. >> Mi spiega Diego. Cioè passerò il tempo a porre fine ai battibecchi di questi due!
<< Ottimo, ci risentiamo Diego! E spero di vedervi per una birra una sera di queste! >> Propone Gonzalo mentre usciamo dal suo ufficio.
<< Ti farò sapere! Gonzalo, vorrei presentarti Isabella, la mia fidanzata! >> Afferma Diego. Isabella aggira la sua scrivania e ci viene incontro.
<< Piacere, Isabella Carissi. >>
<< Gonzalo Torres, un vecchio amico di Diego e Lorenzo! Molto piacere! >> La saluta Gonzalo stringendole la mano.
<< Scusate se scappo, ho molti impegni! Ci sentiamo ragazzi, buon lavoro! >>
<< Ciao! >> Lo salutiamo in coro.
<< Buon giorno. >> Lo salutano tutte le segretarie. Gonzalo si appresta ad abbandonare l’edificio mentre Diego rientra nel suo ufficio ed io lo seguo.
<< Diego, cos’è successo poco fa? Ho sentito delle urla e la voce di Giulio! >>
<< Giulio è arrivato in’azienda dicendo che David gli aveva promesso il suo ruolo di direttore marketing! >> Mi racconta.
<< Mi prendi in giro? Come è potuta venirgli un’idea così folle? E pensava che noi l’avremmo accettata! >> Commento con divertimento.
<< Ho fermato una rissa nell’ufficio di David, però Camilla un bel ceffone lo ha tirato a quel cretino di Giulio! >>
<< Se ci pensi le cose quadrano… L’accordo di Giulio e la proposta di cedergli il ruolo di direttore marketing! >> Constato.
<< Dici che era tutto calcolato? >> Si domanda Diego.
<< Lo penso! >> Rispondo. Diego torna a concentrarsi sul lavoro posando gli occhi sul computer. Rimango nel suo ufficio, in silenzio.
<< Devi dirmi qualcos’altro? >> Mi domanda. Cammino nervosamente per la stanza preparandomi psicologicamente a ricevere molte brutte parole!
<< Parli o vuoi scavare un canale sul pavimento? >> Mi domanda.
<< Diego, devo confessarti una cosa! Dovevo venire prima da te! Ho fatto di testa mia e mi sono pentito di averlo fatto… Credevo di aver trovato la soluzione perfetta al problema ma la verità è che ho commesso qualcosa di imperdonabile! >> Introduco.
<< Lorenzo, cosa diavolo hai combinato? >> Mi domanda con aria preoccupata.
<< Quando abbiamo contattano il contrabbandiere ho commesso l’errore di raccontarlo a Silvia, le ho anche detto della RDL! Dico che è stato un errore perché in seguito ho scoperto che Giulio Valencia le ronza intorno, forse le fa la corte o forse cerca solo di guadagnarsi la sua fiducia, e non solo, per avere occhi e orecchie all’interno dell’azienda! >>
<< Meraviglioso! Ci mancava solo questo, adesso che l’hai tradita e lasciata avrà un motivo in più per andare da Giulio a dirgli tutto! Poco fa hai detto che credevi di aver trovato una soluzione ma ti sei accorto di aver commesso un errore… Che tipo di errore? >> Mi domanda. Ecco la parte difficile!
<< Volevo fingere interesse verso di lei, coinvolgimento sentimentale oltre che sessuale per assicurarmi la sua lealtà. Lo so che è una cosa mostruosa! >> Mi tormento accogliendo la testa tra le mani.
<< Sei impazzito? Perciò l’hai portata a cena da mamma e papà? >> Mi domanda incredulo. Annuisco.
<< Ma non ce l’ho fatta a proseguire, non riuscivo  fingere di fare il fidanzatino e quando Sabato sera mi ha beccato con Marilena e mi ha lasciato ho provato un vero senso di sollievo! Non avrei mai dovuto cominciare questa storia! >>
<< NON AVRESTI MAI DOVUTO CONSIDERARE UN PIANO COSì MOSTRUOSO! SEI TOTALMENTE SCEMO?! E SEI VENUTO E DIRMELO PER TRASCINARMI NEL TUO TORMENTO? TI RICORDO CHE SILVIA E’ LA MIGLIORE AMICA DELLA MIA RAGAZZA! SECONDO TE DOVREI TENERE IL SEGRETO CON ISABELLA? TI SEMBRA GIUSTO?! >> Mi tuona contro alzandosi dalla sua sedia e sbattendo i palmi delle mani sulla scrivania.
<< Lo so che non è giusto, so di aver sbagliato… Sono venuto a dirtelo perché Giulio è un vero problema! Le sta girando attorno! Sta tentando di entrare in azienda usando tutti i mezzi possibili, anche David! >>
<< ADESSO TI SERVE IL MIO AIUTO? NON TI SEI CURATO DI VENIRE DA ME PRIMA DI FARE LA CAZZATA! >>
<< Diego, si è trattato solo di pochi giorni, non le ho proposto il matrimonio per poi lasciarla! >> Specifico.
<< CI MANCHEREBBE! MAGARI CI SARESTI ARRIVATO SE NON TI AVESSE SORPRESO CON QUELLA MARILENA! E COMUNQUE QUEI POCHI GIORNI SONO STATI SUFFICIENTI VISTO CHE SI E’ INNAMORATA DI TE! >> Sbotta. Rimango pietrificato.
<< I-innamorata? >> Domando.
<< Sì, I-N-N-A-M-O-R-A-T-A! Complimenti per il tuo capolavoro, vuoi un applauso?! Quella poveretta ha creduto davvero che fossi sinceramente interessato a lei e questo poco tempo è bastato per farla innamorare! Per ciò bravo, hai raggiungo il tuo scopo! >> Commenta con ironia applaudendomi. Mi porto una mano alla fronte.
<< Mio Dio cos’ ho fatto…. >>
<< Per lo meno te ne rendi conto! Adesso io cosa dovrei fare con Isabella? >> Mi domanda.
<< No, non glielo dire per favore! >> Lo imploro.
<< Tu sei pazzo! Io non nasconderò una cosa come questa alla mia ragazza! Spetterà a lei decidere se raccontarlo alla sua amica o evitarle un ulteriore dolore! >> Decide con realismo Diego, ignorando la mia richiesta.
<< Vorrei tornare indietro nel tempo! >> Commento.
<< Non puoi farlo! L’unica cosa che puoi fare è inventare una scusa convincente con quella poveretta che si starà chiedendo perché meno di una settimana fa l’hai portata a casa dei tuoi genitori facendole capire di volere un rapporto serio, facendole credere di tenerci a lei e adesso non sei in ginocchio sui ceci per farti perdonare, distrutto dal dolore della vostra separazione! Sperando che ti perdoni e che non le venga in mente di raccontare a Giulio ciò che sa per fartela pagare. >>
<< Le parlerò. >>
<< Dovremmo informare Roberta della situazione. >> Propone Diego.
<< No, non voglio che sappia questa storia! >> Affermo inflessibile. Mi odierebbe, perderei la sua fiducia!
<< LA SMETTI DI PENSARE SOLO A TE STESSO! Roberta è la titolare della RDL, ha deciso anche lei di comprare le stoffe, è sulla stessa nostra barca! Ha il diritto di sapere! E per la cronaca, hai fatto una fatica inutile visto che quel giorno Silvia ha finto di lasciarti per Giulio! >> Mi fa sapere.
<< Lo so, ieri sera gli ho sentiti parlare. >>
<< Se fossi venuto subito da me te lo avrei detto, coglione! E adesso sparisci prima che ti prenda a calci. Vai a chiamare Roberta, vi aspetto nella sala del consiglio. >> Mi ordina. Esco dal mio ufficio e mi dirigo verso l’atelier. Sto per perdere la fiducia di colei che è sempre stata la mia migliore amica.
 
 
Roberta
Da una parte c’è Leon… tenero, sensibile, interessato a me, chiaro, sincero, maturo… dall’altra parte c’è Lorenzo! Il mio migliore amico, colui a cui raccontare tutto (anche se di recente non l’ho fatto per ovvi motivi), che mi conosce come le sue tasche, talvolta irriverente, spiritoso, carismatico, dallo sguardo ammaliatore e il sorriso di un ragazzino di quindici anni, immaturo, ma dopo tutto è più giovane di Leon, c’è da dire! Lorenzo è il ragazzo che occupa il mio cuore e i miei pensieri, il classico amore impossibile, quello bello ma stronzo! Ed io sono sempre più confusa perché ogni minimo sorriso, ogni sguardo, ogni frecciatina mi manda in estasi! Anche se so che questo è un amore che non verrà mai corrisposto e, se venisse corrisposto, sarebbe come se mi gettassi nella tana del lupo urlando “mangiami”, ne uscirei annullata e il nostro rapporto di amicizia ne andrebbe distrutto.
<< … Abbiamo sfiorato un’altra rissa! Ma un bel ceffone a Giulio nessuno glielo ha tolto! >> Racconta Camilla. Ben gli sta, e un altro lo riceverà da me quando lo incontrerò!
<< Bevi un sorso stella! >> Le propone Ugo passandole la valeriana.
<< No Ugo, ho già sonno, se bevo questa brodaglia alla riunione mi sentirete russare. >>
<< Camilla, adesso David sa tutto, vedrai che ti perdonerà, lascia passare del tempo. >> La rincuoro baciandole il capo. Lei annuisce.
<< Io mi reco nel mio ufficio, ci vediamo dopo! >> Saluto uscendo dall’atelier.
<< Roberta! >> Mi richiama all’attenzione la voce di Silvia. Ci soffermiamo sulle scale della passerella, a parlare.
<< Dimmi Silvia. >> La esorto.
<< Lo so che abbiamo discusso di questo anche l’altro giorno, ma io ho sempre l’impressione di aver girato intorno all’argomento. E ti sembrerà stupido che ti parli di lui nonostante ciò che mi ha fatto! >>
<< Non lo trovo stupido, tu lo ami e vi siete lasciati solo ieri, mi sembra normale! >> Le rispondo,non capendo di cosa vuole discutere.
<< Il fatto è che questo è un pensiero che mi porto dietro da diversi giorni! E il suo comportamento di Sabato alla festa di beneficenza ha rafforzato in me questo dubbio… >>
<< Silvia, scusa se t’interrompo, ma ho molto lavoro da fare e mi aspetta una riunione! Di che comportamento parli? >>
<< Davvero non te ne sei accorta? >> Mi domanda quasi incredula.
<< Di cosa?! >> Domando stremata. Fortuna che non voleva più girarci intorno!
<< Tu e Lorenzo siete solo amici? Tra voi due c’è mai stato qualcosa? >> Mi domanda andando dritta al punto. Mi trema la terra sotto i piedi!
<< No, credevo fosse chiaro! Tra di noi c’è solo una profonda amicizia, siamo cresciuti insieme! Oltretutto il suo modo di fare non si addice proprio a ciò che cerco io, a me piace l’uomo maturo, come Leon! >> Rispondo. Dovrei ripetermela più spesso mentalmente questa frase. Dopo questa mia affermazione alle mie spalle spunta Lorenzo.
<< Scusate se vi disturbo. >> Interviene. Mi volto e mi ritrovo addosso i suoi occhi bruni.  Ha ovviamente sentito ciò che ho detto.
<< Avevamo finito. Io torno in atelier! >> Afferma perentoria Silvia.
<< Aspetta un attimo. >> Le domanda Lorenzo. Sono io a scendere le scale per lasciarli soli!
<< Vado a lavorare. >> Lorenzo mi ferma prendendomi per il polso e lo stesso fa con Silvia. Rimaniamo entrambe perplesse.
<< Aspettate, devo parlare con entrambe! Roberta, dirigiti in sala del consiglio, prima della riunione vorrei parlare con te, Diego è già lì. >> M’invita, chissà di cosa devono parlare, spero non si tratti di qualche altro segreto da nascondere ai Valencia e ad Armando!
<< Silvia, io vorrei parlare con te, appena hai un minuto. >> Silvia si libera della sua presa con un movimento secco e mi accorgo che il mio polso è ancora ostaggio della sua mano. Mi libero anche io.
<< Non abbiamo più niente da dirci mi sembra! >> Afferma lei.
<< Vorrei che mi concedessi cinque minuti e poi avremo davvero esaurito tutti gli argomenti, ti prego! >> L’implora.  Vorrei scomparire ma ho i piedi incollati, voglio andarmene e nello stesso tempo ascoltare cos’hanno da dirsi.
<< Sono molto impegnata con Lombardi oggi! >> Adduce come scusa.
<< Stasera quando stacchiamo, al bar dell’azienda. Mi bastano cinque minuti! >> Silvia ci pensa ancora un po’ per poi accettare.
<< Se tardi di 5 minuti me ne vado! >> Afferma tassativamente, rientrando in atelier.
<< Vogliamo andare? >> Domando a Lorenzo per spezzare il silenzio. Ci avviamo verso la sala delle riunioni.
 
 
Lorenzo
Faccio passare Roberta per prima la quale entra nella stanza e richiudo la porta alle mie spalle. Si accomoda al tavolo già allestito per la riunione con matite, blocco notes e acqua. Io rimango in piedi.
<< Cosa succede? >> Domanda Roberta.
<< Lorenzo deve confessare una cosa! >> Introduce Diego. Mi sudano le mani! Roberta mi punta gli occhi addosso.
<< Sabato sera mi ha chiesto se sono innamorato di Silvia e ti ho risposto di sì. Ieri sera hai capito che così non è e mi hai redarguito. >> Introduco.
<< Sì, mi sono chiesta perché mentire sui sentimenti che nutri verso di lei! >> Interviene.
<< Perché non ho mentito solo a te ma anche a lei! Tutto è cominciato il giorno in cui Silvia mi ha lasciato adducendo come scusa che mi stava lasciando per Giulio. Ero preoccupato perché avevo raccontato a Silvia della RDL e del contrabbandiere e perché sapevo che Giulio cercava di ficcanasare in azienda. Mi sono cagato addosso e ho pensato che quella fosse l’unica strada per assicurarmi che non raccontasse mai a Giulio quanto sa. >>
Roberta mi guarda con espressione confusa.
<< Lorenzo, non capisco! Mi stai dicendo che hai fatto finta di provare interesse verso Silvia? >> Domanda di stucco.
<< Sì e no… Lei mi piace ma non così tanto da volere una relazione stabile! E’ quello che le ho fatto credere ultimamente… Ma non sono riuscito a proseguire oltre! Ieri sera ho sentito una conversazione tra lei e Giulio in cui lei si prendeva la colpa del pugno che gli ho dato, ha raccontato a Giulio di averlo usato come scusa per lasciarmi quando in realtà mi stava lasciando perché si stava innamorando di me e credeva non l’avrei ricambiata. >> Racconto mentre mi sento morire. L’espressione di Roberta si fa sempre più rigida.
<< Se vuoi insultarlo dai libero sfogo alla tua fantasia! >> Interviene Diego.
<< No Diego, penso che non meriti neanche quello! >> Risponde alzandosi. Sta per abbandonare la stanza ma le afferro un polso.
<< Lo so che ho commesso una cazzata, non avrei dovuto farmi prendere così dalla fantasia! Mi sono fatto prendere dal panico perché Giulia era appena stata cacciata e Giulio stava appiccicato a Silvia… era lampante il perché Giulio, con tutte le donne e modelle che girano in azienda, avesse scelto proprio lei! >>
<< Ma tu ti rendi conto di quante cazzate riesci a dire in pochi secondi? GIULIO CORTEGGIA SILVIA PER SAPERE COSA FACCIAMO, GIULIO ESCE A CENA CON SUA SORELLA PER OTTENERE INFORMAZIONI… COME SE FOSSERO TUTTI DOPPIOGIOCHISTI COME TE! E LA COSA Più BRUTTA E CHE NON HAI LA MINIMA FIDUCIA NELLE PERSONE! AVRESTI DOVUTO SEMPLICEMENTE FIDARTI DI SILVIA COME PERSONA! Ma mi rendo conto che è come chiederti di moltiplicare i pani e i pesci se non ti sei fidato neanche di me, credendo che vi avrei tradito! Hai fatto una tragedia per un pranzo tra me e Giulio! TU NON STAI BENE LORENZO! >> Mi tuona addosso. Mi sento morire! Sento gli occhi inumidirsi.
<< Ho sbagliato, ho affrontato la faccenda nel modo sbagliato… Avrò anche sbagliato a farne una tragedia del vostro pranzo, so che tu non ci tradiresti mai. Comunque non mi sono inventato tutto! Ti assicuro che Giulio si sta avvicinando a lei per questo scopo! E non è tutto, sappi che ha proposto quell’accordo a Camilla per poter chiedere a David di diventare direttore marketing al suo posto, avrebbero avanzato la proposta alla riunione di oggi. E’ un macchinatore abile! >>
<< Ancora insisti? Non può semplicemente essere che a Giulio piaccia Silvia e che volesse intraprendere un nuovo rapporto con il fratello?! >> Avanza come ipotesi Roberta.
<< Può essere Roberta, comunque il problema persiste perché se Silvia dovesse un giorno innamorarsi di lui non gli mentirà quando lui le chiederà informazioni sulla nostra conduzione aziendale e non si rifiuterà di fare da spia. >> Interviene Diego in mio appoggio.
<< E cosa proponi di fare Diego? Di portare avanti il piano di questo deficiente di tuo fratello? >> Almeno quando parla Diego ascolta senza saltare come una molla.
<< Certo che no! Lorenzo le parlerà cercando di limitare i danni causati dalla loro rottura, non devono esserci motivi di risentimento che potrebbero causare una sua ripicca… >>
<< Diego, Lorenzo l’ha tradita! Non basterà parlarle per cancellarlo! >> Fa notare Roberta.
<< Lo so, ma dobbiamo pur provarci. Qualunque cosa tu faccia non dire mai cose come “promettimi che non dirai nulla a Giulio di ciò che ti ho raccontato sul mio lavoro”! >> Mi ricorda Diego. Annuisco mestamente evitando di rispondergli che non sono un interdetto a cui bisogna dire tutto! Diego abbandona la stanza per recarsi nell’ufficio della presidenza.
<< Non avrei mai pensato che avresti fatto una cosa simile… Che schifo! >> Sentenzia Roberta. Le impedisco ancora di uscire dalla stanza e libero le lacrime.
<< Mi dispiace per quello che ho fatto, so che non avrei mai dovuto prendere in considerazione questo piano! >>
<< Perché hai deciso di mettere fine a quella recita, senza tentare di riconquistarla? E’ emersa tardivamente la sua coscienza? >> Mi domanda.
<< Sì. >> Rispondo a monosillabi. Per questo e anche perché ho realizzato che mi piaci!
<< Che schifo Lorenzo! >> Commenta abbandonando la sala del consiglio. Mi guarderà per sempre con quello sguardo… Mi ha guardato come se non mi conoscesse!
 
 
 
FINE CAPITOLO 42.
 
 
Ecco qui, terminato anche questo. Come vedete due diverse bombe sono scoppiate, David e Camilla sono in rotta e Roberta ha conosciuto un lato di Lorenzo che non aveva mai visto, allo stato delle cose lo disprezza. Come evolveranno le sue situazioni? Lorenzo ha messo Diego in una posizione scomoda, deciderà di dire tutto a Isabella? E quest’ultima terrà per sé questo segreto? Lorenzo dirà chiaramente a Roberta che ha lasciato perdere Silvia perché si è reso conto che lei gli piace?
Avete conosciuto il piano di Patrizia per sgamare Russell, come lo giudicate? Darà dei frutti?
Nicola sarà ancora così rigido alla prossima conversazione con Marcella, o quest’ultima lo convincerà sulle buone intenzioni di suo figlio?
Adesso che Silvia è single Giulio tenterà un corteggiamento serrato? Con che risultati? Come faranno a evitare che lei si innamori di Giulio?
David perdonerà Camilla per l’omissione? Questo e altro nei prossimi capitoli!
   
 
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