SALVE!!!!
ECCOCI ARRIVATI, DOPO TANTO TANTO TEMPO ALL’ULTIMO CAPITOLO, PER LA GIOIA DI
TUTTI SCOMMETTO ^____^
DALL’ULTIMO AGGIORNAMENTO E’ PASSATO UN SECOLO… XDXD
QUESTO CAPITOLO LO DEDICO A TUTTI QUELLI CHE MI HANNO SEGUITO FIN DALL’INIZIO,
CHE MI HANNO SOPPORTATO CON PAZIENZA TUTTE LE VOLTE CHE LE HO TENUTE SULLE
SPINE, VI RINGRAZIO DAL PIU’ PROFONDO DEL CUORE PER LA VOSTRA PAZIENZA.
ECCO A VOI IL QUINDICESIEMO E ULTIMO CAPITOLO, MA PRIMA RINGRZIO:
CHI HA COMMENTATO:
- Crusade
- AuryBV
- Yunie the Black Angel
- Elysa_chan
- Saku_piccina93
- Ellychan91
- Kisa_chan
CHI L’HA MESSA TRA I PREFERITI:
- Alletta
- Ally94
- Angel23
- Angelina manami
- Atena11
- AuryBV
- CrazyGazE
- Ellyina
- Elysa_chan
- Faziooosa
- Gryffundor_ery
- Hinata87
- Ichigo88
- Inoooo
- Jojo3b
- Kekkafrepunk
- Keli
- Kisa_chan
- Kitty1995
- Kry333
- Kya chan
- LadyDrago88
- Ladysakura
- Lele 91
- Lollyna
- Loveliana
- Marikuccia
- Masychan
- Miss uchiha94
- Nana93
- Sakura Figther
- Saku_piccina93
- SaphiraLearqueen
- Serysaku
- Sisssi
- Toru85
- Yunie the Black Angel
- Zac
- Zenity
UN'ULTIMISSIMA COSA PRIMA DI LEGGERE, MI DISPIACE SE NON HO SCELTO IL VOSTRO PREFERITO PER LA PARTE DEL CAVALIERE MISTERIOSO, MA QUELLO CHE HO SCELTO MI SEMBRAVA IL PIU' ADATTO, MI ERA VENUTA IN MENTE DI FARE DEI FINALI ALTERNATIVI CON I VARI PERSONAGGI, BEH SE LI VOLETE BASTA CHIEDERE E SARO' CONTENTA DI SCRIVERE QUALCOSA, ANCHE SE PER ME LA COPPIA UFFICIALE RIMANE QUESTA CHE HO SCELTO, E ADESSO LEGGETE PURE IN SANTA PACE ^__^
QUINDICESIMO CAPITOLO:
Sakura non
sentiva più il freddo e l’umidità della cupola verde, ora percepiva calore,
calore umano.
Qualcuno l’aveva sollevata da terra, facendole appoggiare la testa contro il
suo petto, poteva sentire il battito del suo cuore, che in quel momento
sembrava impazzito.
Voleva vedere il volto di quella figura misteriosa, ma non riusciva ad
aprire gli occhi, tutta l’acqua che aveva preso l’aveva resa debole e molto
probabilmente tra la pioggia e il vento freddo le era salita la febbre,
facendole perdere del tutto le forze.
Il profumo, la voce e anche il tocco di quel ragazzo le erano familiari, ma non
ricordava, non ci riusciva, è come se qualcosa gli impedisse di ricordare, come
un blocco mentale.
Era sicura di conoscerlo, lo sapeva, non era la sua mente a dirlo, ma era il
suo cuore.
Nonostante la pioggia non cessasse di cadere, tra le sue braccia quasi non la
percepiva, come se qualcosa gli stesse proteggendo.
Il ragazzo aveva il respiro affannato, beh d’altronde lei non era certo un peso
piuma, e la pioggia lo ostacolava ancora di più.
Lo sentiva ripetere il suo nome, dicendo di resistere, che tra poco sarebbero
arrivati a casa, ma più passava il tempo, e la ragazza sentiva la sua voce
farsi sempre più debole fino a scomparire del tutto.
Finalmente l’aveva trovata, lui e gli altri si erano davvero preoccupati.
Tutti avevano immediatamente iniziato le ricerche, non avevano perso tempo,
ogni 5 minuti si contattavano per sapere qualcosa.
Non aveva idea del perché fosse andato al parco, ormai era davvero convinto di
non aver più speranze e invece, tramite uno dei tanti buchi della cupola verde
che si trovava in mezzo al parco la vide.
Vide dei capelli rosa confetto, indimenticabili, appartenenti solo e unicamente
a lei.
Si precipitò dentro, la trovò seduta, con le gambe strette al petto, circondate
dalle braccia, e su di esse la testa appoggiata.
Era tutta bagnata, i vestiti erano fradici e i capelli gli si erano appiccicati
per via dell’acqua.
Cercò di svegliarla ma niente, non rispondeva.
A un certo punto aprì leggermente gli occhi, ma subito dopo li richiuse.
Le toccò la fronte, era caldissima, doveva esserle salita la farebbe, doveva
fare subito qualcosa, così la prese in braccio e le fece appoggiare la testa
sul suo petto, dopo di che uscì e si diresse a tutta velocità verso casa.
Il suo corpo era congelato, la strinse ancora più a se.
Iniziò ad intravedere la casa della ragazza, pochi metri lo separavano,
tra poco sarebbero arrivati al caldo.
Raggiunse la villetta, tutti i loro amici erano li, lo fecero passare e
velocemente guidato dalla madre, salì le scale seguito dagli altri, la portò
dentro e la sdraiò sul letto, lui e gli altri uscirono, lasciando dentro le
amiche e la madre della ragazza.
Andarono in salotto, qualcuno gli portò un asciugamano e iniziò ad asciugarsi i
capelli.
Pochi minuti videro Ino scendere, consegnò al ragazzo dei vestiti asciutti,
andò in bagno e si cambiò.
Ormai si era fatto tardi, la madre di Sakura aveva chiamato il dottore, che
arrivò dopo un’ora, il temporale aveva creato molti disagi.
L’uomo entrò dentro la stanza e la visitò.
I ragazzi erano in ansia, soprattutto Itachi, Sasuke e Gaara, non si davano
pace, non stavano fermi un ‘attimo, e anche Naruto non era da meno, era agitatissimo
e guardando i suoi amici la cosa non lo aiutava.
Era contento che uno di quei tre l’avesse trovata, lui e gli altri si erano
davvero preoccupati.
C’era chi per passare il tempo continuava a camminare intorno alla stanza, chi
batteva nervosamente il, piede a terra, chi si mangiava le unghie, ecc..
Pochi minuti dopo la porta della camera si aprì, facendo uscire il dottore e la
donna, che lo accompagnò alla porta ringraziandolo.
I ragazzi andarono subito dalla donna e chiesero della loro amica.
<< allora, come sta? >> chiesero preoccupati
<< la febbre è alta, dobbiamo sperare che in questi giorni scenda,
altrimenti bisognerà portarla all’ospedale.. >> rispose la donna
Salirono le scale ed entrarono nella stanza, la loro amica era nel letto, il
respiro era affannato e le gote erano rosse per via della febbre.
Dormirono tutti a casa della rosa, chi nella stanza degli ospiti, e chi sul
divano a letto.
Passarono 2 giorni, ma le sue condizioni non migliorarono, la febbre era ancora
alta.
Il 3° giorno per la gioia di tutti si svegliò e la febbre lentamente scese.
Dopo che si furono assicurati delle sue condizioni se ne andarono a casa e
tutti dormirono per quasi un intero girono per via della stanchezza.
Sakura, finalmente si svegliò, dopo due giorni e vide tutti i suo amici davanti
a lei, che gli si buttarono addosso abbracciandola, restarono li a parlare e a
ridere, questo le fece dimenticare tutti gli ultimi avvenimenti.
Quando se ne andarono si riposò ancora un po’, poi vide sua madre sulla soglia
della porta.
<< allora come stai? >> le chiese
<< bene mamma, mi dispiace di avervi fatto preoccupare >> rispose
dispiaciuta
<< non importa, basta che la prossima volta che decidi di scappare, ci
sia il sole e non il diluvio, ok? >> chiese sorridendo
<< ok >> contraccambiò il sorriso << ma cos’è successo, non
ricordo >>
la madre le raccontò tutto.
Quando la ragazza sentì il nome del suo salvatore rimase stupita e si ricordò
tutto, quando si trovava ancora dentro alla struttura verde, aveva sentito una
voce che chiamava il suo nome e dopo un profumo familiare, era quello che aveva
sentito quando aveva ballato con il ragazzo misterioso, che finito di ballare
l’aveva baciata e rubato il cuore.
Sul suo voltò si dipinse un sorriso stupido, ma dentro si sentiva esplodere
dalla gioia.
Decise che non l’avrebbe detto subito alle sue amiche.
Nei giorni successivi, la andarono a trovare tutti i suoi amici, compreso lui.
Quando finalmente guarì, Sakura decise di andare da lui.
Aveva capito di ricambiare il suo amore, continuava a pensarlo, l’aveva sempre
e solo considerato un amico, ma il suo cuore sapeva già che lui non era come
gli altri.
Prese coraggio e un bel giorno uscì di casa per andare da lui, ma allungò la
strada, ma mano che la casa si faceva sempre più vicino, tutto il coraggio di
cui si era armata all’inizio svaniva lentamente.
Arrivò davanti la porta, stava per suonare quando lui le aprì la porta.
Fu sorpreso di vederla ma felice.
La fece entrare e salirono in camera di lui, dove si sedettero sul letto
vicini, il quel momento le sembrava di essere Hinata, si sentiva il volto
andare in fiamme, le sue mani sudavano dal nervoso e aveva brividi ovunque, a
peggiorare la situazione era il silenzio calato all’improvviso, nessuno dei due
parlava.
Per rompere il silenzio il ragazzo scese in cucina a prendere qualcosa per
merenda e la ragazza rimase sola.
“devo assicurarmi che sia lui” pensò lei. Iniziò a cercare ovunque il vestito e
la maschera che aveva indossato il girono del ballo, cercò ovunque, dentro
all’armadio, cassetti, ecc..
“so che non si dovrebbe fare, ma d’altronde.. “
Finalmente li trovò, erano sotto il letto.
“perché non ci ho pensato prima, che stupida.. “
Risistemò tutto e si risedette sul letto con un sorriso trionfante.
Poco dopo lui rientrò, e vedendola con quel sorrisetto dipinto sul volto, le
chiese se stava bene
<< stai bene, non è che ti è salita ancora la febbre? >> chiese
preoccupato
Si avvicinò alla ragazza e le mise una mano sulla fronte per controllare, per
tutta risposta lei lo guardò negli occhi, non si era accorta di quanto fossero
belli e dei bellissimi tratti del viso che aveva.
Gli sorrise per poi mettergli le braccia intorno al collo e azzerare le
distanze con un bacio.
All’inizio lui rimase sorpreso, ma poi ricambiò il bacio circondandole la vita
con le braccia forti e muscolose.
Si allontanarono , guardandosi e si sorrisero
<< grazie di tutto mio cavaliere misterioso >> disse la ragazza un
po’ rossa in viso
<< era ora che lo capissi >> rispose lui quasi offeso
Per tutta riposta lei gli si avvicinò, e gli diete uno scappellotto sulla testa
<< AHI, ma sei impazzita? >>
<< così impari a fare questi giochi stupidi, BAKA! Mi hai fatto impazzire
>> disse lei arrabbiata incrociando le braccia al petto
<< dì la verità, ti è piaciuto.. >> sorrise lui in un ghigno
<< scemo >>
Lui l’attirò a se e la baciò
<< ti amo >> disse il ragazzo
<< anch’io ti amo >>
DOPO 10 ANNI
<< MAMMA!!>> una bambina di circa 4 anni, con gli occhi verdi, e i
capelli rosa legati in due trecce stava chiamando la sua mamma.
Nella stanza accanto si trovavano una donna e un uomo di 27 anni
<< ti sta chiamando >> disse l’uomo
<< ora mi alzò.. >> disse assonnata
<< MAMMA!! >>
La donna si alzò dal letto, aveva lunghi capelli rosa, un fisico asciutto, e la
posto degl’occhi aveva due smeraldi.
Andò nella stanza della figlia, e la trovò in lacrime che stringeva tremante il
suo orsacchiotto.
<< cosa ce piccola? >>
<< h-ho fat-fatto un brutto sog-sogno.. >> rispose in lacrime
La madre le si avvicinò e la prese per mano
<< vieni, andiamo nel lettone, così i non avrai più brutti sogni >>
le disse sorridendo
La bimba non se lo fece ripetere due volte, adorava dormire con i suoi
genitori.
Arrivarono nella camera da letto e videro l’uomo seduto che le osservava
<< cos’è successo? >> chiese alla moglie
<< niente, un brutto sogno >>
Lo raggiunsero sotto le coperte e si diedero la buona notte, ma la bimba aveva
anora paura
<< mamma, ho ancora paura.. >>
<< shh.. non ti preoccupare >> le disse abbracciandola
<< mi racconti una storia? >> chiese speranzosa
<< mmh, va bene, quale vuoi che ti racconti? >>
<< quella del ballo, quando papà si era travestito >> sorrise la
bimba, fin dall’inizio quello era stato il suo scopo, adorava quella storia,
che in realtà era vera, non ci vedeva proprio il suo papà fare una cosa del
genere e tutte le volte scoppiava a ridere divertita.
Sakura rise, al contrario l’uomo accanto sbuffo infastidito, ogni sera era
sempre così, prima di addormentarsi sua figlia voleva sentire quella maledetta
storia e alla fine del racconto scoppiava sempre a ridere.
La donna lo guardò e gli sorrise, e iniziò a raccontare, quando ormai era alla
fine della favola, la bimba la interruppe, finendo lei di raccontare
<< e così sei andata a casa di papà, e quando lui rientrò nella stanza,
l’hai baciato, gli hai detto che era il tuo bel cavaliere, lui ti ha risposto
che era ora che te ne accorgesti e alla fine gli hai tirato uno schiaffo sulla
testa.. AHAHAH.. >> rise la bimba
<< non sei una bambina, sei una strega >> sussurrò il papà
<< forza, ora che ti ho raccontato la storia si dorme, domani sarà un
gran giorno, vengono tutti gli zii >> ricordò al donna
<< SIII, ci saranno anche lo zio Itachi e lo zio Sasuke vero? >>
chiese speranzosa
<< certo, non vedono l’ora di rivederti.. >>
<< che bello, non vedo l’ora >>
<< come mai tutto questo interesse per quei due? >> chiese un po’
infastidito
<< su.. non fare il gelosone, lo sai quanto sono attaccati a Hilary
>>
<< tsk.. >>
<< ah ah papà è geloso, papà è geloso >> lo canzonò la bimba
<< non sono geloso, e ora dormi >>
Hilary si addormentò, e nel sonno si avvicinò al suo papà abbracciandolo
<< ti voglio bene, papà >>
Sorrise a quella scena, e dopo aver guardato Sakura, la baciò
<< ti amo Sakura >>
<< ti amo anch’io Gaara >>
Ecco qua la mia storia conclusa
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta
Non posso fare altro che ringraziarvi
Per avermi seguita pazientemente
Grazie di cuore, alla prossima
Baci baci Vampy ^__°