Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Black_cat_is_lucky    30/05/2016    1 recensioni
Il passato di Natasha Romanoff come me lo sono immaginato io. Sinceramente, non siete nemmeno un pò curiosi di sapere come è diventata la Vedova Nera? Beh, io si, e in questa storia lo scoprirete. Enjoy it ^^
P.S. Adesso metto rating verde, ma mi sa che fra un pò di capitoli dovrò alzarlo a giallo o arancione
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2- Di cioccolata e promesse
 
 
< Tasha! Tasha! > la bimba alzò il visetto sporco di lacrime e terra per guardare i fratelli maggiori che erano corsi da lei non appena era inciampata sui sassi.
< Kolja.¹ > piagnucolò alzando le braccia verso il più grande dei ragazzi. Nel frattempo uno degli altri due le si era accucciato accanto < Sei una pasticciona, Natasha.> aveva commentato Luka, il fratello di mezzo, scompigliandole i lucenti capelli scarlatti prima che Nikolaj, Kolja, la prendesse in braccio. Intanto Kostas, più grande della sorella ma più piccolo dei fratelli, li aveva preceduti e aveva aperto la porta di casa prendendo poi il necessario per curare la sorellina.
Fortunatamente i loro genitori non c’erano, erano in viaggio di ritorno da Mosca, altrimenti Nikolaj e Luka avrebbero dovuto sorbirsi una lavata di capo per non aver saputo tenere d’occhio il fratellino e la sorellina a dovere.
E, quando ci si metteva, Aleksandra Romanova sapeva essere piuttosto severa. Alian Romanov, al contrario della moglie, era alquanto gentile nel fare prediche ai figli. Gentile ma intransigente. Solo la figlia riusciva a fargli cambiare idea. Alian la adorava. Beh, precisiamo, tutti, nella famiglia Romanov, adoravano la piccola Natalia, chiamata spesso e affettuosamente Natasha.
Nikolaj fece sedere Natasha sul tavolo e prese il disinfettante mentre Kostas diceva alla sorella < Nata, questo brucerà un po’. Mi ricordo ancora quando mi sono tagliato il palmo della mano con quel sasso! Cavolo, faceva un male cane e… > Luka gli tirò uno scappellotto sulla nuca² < Scemo! Non vedi che la stai spaventando?! >
Quando Kostas alzò lo sguardo su Natalia vide che effettivamente il fratello aveva ragione: la bambina lo guardava fisso con i grandi occhi sgranati, le pupille ridotte a due fessure e un’espressione terrorizzata.
< No, no! Tranquilla! > si affrettò a dire il bambino < Stavo scherzando! > La bambina annuì piano, per nulla convinta, e si girò a guardare Nikolaj < Kolja. > squittì < Fa tanto male? >
Nikolaj scosse la testa < No, non preoccuparti Tasha. Brucia solo un pochettino, ma se fai la brava bambina e non piangi neanche una lacrima la prossima volta che andiamo a San Pietroburgo ti compro un dolcetto al cioccolato. >
Lo sguardo di Natalia si illuminò e la bambina annuì porgendogli il mignolo teso < обещал?* > Nikolaj allacciò il proprio mignolo a quello della sorella < Promesso. > confermò < Ora sta ferma che ti disinfetto il ginocchio. > Sia Luka che Kostas notarono la sorellina sussultare quando Kolja le passò sul ginocchio un batuffolo di cotone intriso di disinfettante, ma Natalia si morse un labbro e rimase con gli occhi spalancati a guardare il cotone color rosa tamponarle delicatamente l’escoriazione.
< Ecco fatto. > disse Nikolaj mettendo un pezzo di garza ripiegata sulla sbucciatura della sorella e fermandola con dei cerotti.
Un attimo dopo aver sistemato e aver tirato giù Natalia dal tavolo, la porta d’ingresso si spalancò e i coniugi Romanov fecero il loro ingresso. Natalia vide Luka farle segno di stare in silenzio e annuì.
Passo uno, sviare l’attenzione: la bambina fece un sorriso rivolto ai genitori < Mamochka! Papa!³ > strillò correndo ad abbracciarli con un sorrisone. Alian posò una carezza sulla testolina rossa della figlia < Natasha, è andato tutto bene? > la bambina annuì con forza < Oggi abbiamo disegnato con Luka e poi Kolja ha giocato con me alla famiglia e Kostja si è unito quando abbiamo cominciato a giocare al “Re del castello”, voleva fare sempre lui il re! >
Passo due, continuare a distrarli: Kostas si avvicinò e  fece una linguaccia alla sorella < Non è vero! Cosa avete preso a Mosca? > Il bambino provò a sbirciare dentro una delle borse.
< Beh. > disse la madre < Dato che fra poco è il compleanno di Luka e Kolja, oltre che a visitare zia Alla, abbiamo anche comprato il necessario per fare una piccola festicciola. > I due diretti intressati annuirono rossi in volto, ma non dissero nulla.
< Giusto! > aggiunse la bambina < Io so già cosa regalargli a tutti e due! >
Passo tre, allontanarli dalla scena del crimine: < Mamochka, Papa, venite a vedere i disegni che abbiamo fatto? >
< Andate pure, qui ci penso io. > disse Nikolaj con un sorriso.
< Va bene. > accettò Alian < Dove sono? > Natalia lo afferrò per la maglia e lo condusse in salotto. Kostas intanto aveva preso i disegni e, divisili in parti uguali con la sorella, presero un genitore a testa e si misero a mostrare loro i fogli. < … hai visto? Ho disegnato una principessa con un vestito scintillante come quella delle storie che ci racconti. E questo. > continuò la bambina < Lo ha fatto Luka! Non è bellissimo? Luka è superbravo a disegnare! > Alian rimase affascinato dal disegno: sapeva che il secondogenito era un artista molto dotato, ma quel disegno era semplicemente favoloso. Il soggetto era Natalia, ritratta mentre stava correndo nel prato dietro casa loro, in faccia un’espressione felice e le braccia semialzate come se stesse ballando.
< Luka. > disse Alian rivolto al figlio < C’è una scuola d’arte a San Pietroburgo. Se… se avessi voglia di andarci… > l’uomo lasciò cadere il discorso.
< Grazie Papa. > rispose Luka con un sorriso < Ma credo resterò con voi ancora per un po’. >
Passo quattro, fare finta di niente: < Allora, come è andato il viaggio a Mosca? A parte le spese. > chiese Nikolaj aggiungendosi al gruppo.
< Direi piuttosto bene. > rispose la madre < Solo… >
< Solo? >
< Al ritorno abbiamo visto un paesino come il nostro completamente distrutto. > il silenzio calò in casa e la voce di Natalia lo ruppe poco dopo < Non succederà anche qui, vero? >
Fu Nikolaj il primo a parlare < Certo che no sorellina! > esclamò accucciandosi alla sua altezza per poterla guardare negli occhi < E se anche dovesse succedere ti prometto che ne io, mama, papa, Luka o Kostja ti lasceremo da sola. >
< Sempre insieme? > chiese lei a conferma.
< Sempre insieme. > confermò il padre abbracciandola stretta.
Passo cinque: restare sempre insieme.

 

* обещал? - letteralmente, secondo Google traduttore e altri tre dizionari online, "Hai promesso?/Promesso?"
1-  Kolja: vezzeggiativo di Nikolaj
2- Evidente riferimento a NCIS nonché in onore di Gibbs
3- Mamochka: mammina - Papa: papà
 
 
 
 
ANGOLO DEL GATTO:
Buonsalve a tutti, eccovi il secondo capitolo. ^^
Ma ehi, ragazzi, nessuna recensione per lo scorso capitolo, mi ci fate stare un po’ male: almeno una piccola impressione dovete averla avuta. Anyway, spero vi sia piaciuto e credo di dovervi dare un po’ di info:

1- Mosca e il viaggio di ritorno. Ho trovato, secondo Google Maps, che in auto da San Pietroburgo a Mosca sono 714     
    km e si percorrono in 9 h e 10 minuti, mentre se non c’è traffico il viaggio dura circa 8 h e 13 minuti.
    In treno, invece, dura circa 4 h e 10 minuti. Il miglior treno, se non ho visto male, è il Sapsan. Se il viaggio si fa di notte, consiglio 
    trovato su un sito di cui ho dimenticato di segnarmi il link (chiedo venia), sarebbe meglio che prendeste un vagone da quattro (costa
    dai 40 ai 60 euro).
2- La scuola d’arte a San Pietroburgo esiste davvero: è  L’Accademia russa di belle arti (Российская академия   
    художеств) questo è il link di wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Accademia_russa_di_belle_arti (non  
    dice ‘na mazza, ma è meglio di niente ^^).
3- Ho deciso che il paese dove abitano Natasha & Family è Rabochiy (Рабочий). Questo paese si trova poco distante dal Neva e dalla
    cittadina di Novosaratovka (Новосаратовка) ed è quindi praticamente attaccato alla periferia di San Pietroburgo. Inoltre si trova sulla
    riva di un piccolo (a dir poco inesistente) affluente del Neva.
 
Finito l’angolo note ^^, contenti?
P. S. Posterò il capitolo 3 lunedì prossimo, quindi il 06/06.

Campagna di promozione sociale - messaggio No Profit:
dona l'8% del tuo tempo alla causa pro recensioni. Farai felici milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Black_cat_is_lucky