Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Aiko Inochi    03/06/2016    2 recensioni
Sono trascorsi quattro anni dalla morte di Naraku. I giorni si susseguono tranquilli e sereni per Inuyasha e compagni ma la pace non durerà ancora per molto. Una particolare ragazza creerà scompiglio al villaggio e Sesshoumaru sarà portatore di cattive notizie. Una pericolosa minaccia incombe sulle terre dell'Ovest e sulle vite di tutti.
[Sesshoumaru x Nuovo personaggio]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                     DOPO TANTO TEMPO




«Inuyasha!» Kagome era a limite del villaggio, pronta a raggiungere l’hanyou ma questo arrivò prima. Si era sentita più sollevata nel rivederlo così presto ma quando notò la ferita, gli corse incontro preoccupata.
«Inuyasha, stai bene?»
«Non è niente tranquilla. Ha smesso anche di sanguinare» questo bastò per tranquillizzarla «è quella donna ad avere bisogno di cure più urgenti» disse indicandole i due al suo seguito.
Kagome non ci aveva fatto caso, concentrata su Inuyasha.
Li portarono nella casa di Kaede. Noumu rimase fuori e, a medicargli le ferite ci pensò Sango, passandoci sopra un unguento.
L’anziana sacerdotessa si occupò delle ferite della donna e si meravigliò per la sua resistenza. Il taglio alla gamba era molto profondo e non aveva smesso di perdere sangue.
Rin l’assistette ma era inquieta per la presenza dell’okami youkai poco distante e in qualche modo quella donna gli era legata.
«Allora hai finito Kaede?» si sentì la voce di uno spazientito Inuyasha all’esterno dell’abitazione.
«Insomma Inuyasha abbi un po’ di pazienza» fece scocciata Kagome.
«Ho perso anch’io tempo a medicarmi e quella ningen è più resistente di quanto sembri»
Kagome lo guardò male, stanca di sentirlo lamentarsi «A cuccia!» e Inuyasha finì con la faccia in qualche centimetro di terra.
«Potete anche entrare» l’anziana sacerdotessa aveva spostato la tenda, dando ai due e Sango lì accanto, l’opportunità di entrare. L’okami youkai avrebbe voluto stare accanto all’amica ma la cortese richiesta della vecchia sacerdotessa e l’occhiata di intesa con la donna ferita all’interno, lo fecero desistere, accontentandosi di sbirciare.
«Noumu, tranquillo sto bene!» lo tranquillizzò la giovane donna dall’interno, permettendosi di alzare un po’ la voce.
L’hanyou si stava ancora massaggiando il viso mentre prendeva posto, poi fissò lo sguardo sulla giovane donna «Si può sapere che voleva quello youkai da te e chi diavolo sei?» domandò Inuyasha senza troppi giri di parole, guadagnandosi un’occhiataccia da Kagome.
Per la donna quel temperamento diretto e sbrigativo non era un problema e gli rispose con un atteggiamento simile.
«Non so cosa volesse da me quello youkai né tanto meno so chi fosse. Stavo semplicemente tornando a casa, quando quello ci ha attaccato senza motivo. Per quanto riguarda la seconda domanda, mi chiamo Moriko e sono allieva di Hasu. Penso tu la conosca»
Inuyasha deglutì vistosamente al suono di quel nome. Gli altri presenti non capirono il motivo della reazione dell’hanyou, ritendendola strana.
«Pe … perché dovrei conoscere Hasu?»
«Perché ho motivo di pensare che tu sia suo fratello»
«Ti starai confondendo con qualcun altro!» l’hanyou distolse lo sguardo.    
«Io non credo! Non sono certo in molti ad avere capelli e occhi come i tuoi con le orecchie da cane che di nome fanno Inuyasha. E poi la spada che porti con te, non è forse Tessaiga?»
Per quanto potesse essersi sbagliata, il fatto di aver nominato Tessaiga rendeva tutto molto più credibile e convincente.
«Inuyasha hai davvero una sorella?» domandò Kagome dado voce alla domanda generale dei presenti.
L’hanyou si sentiva lo sguardo di tutti addosso. Farfugliò qualcosa d’incomprensibile e scoppiò in un urlo, passandosi le mani tra i capelli.
«Ah, dannazione! Sì sì Hasu è mia sorella!»
«Perché non l’hai mai detto?» continuò la miko.
«Non era importante» tagliò corto lui.
«Ti vuole morto come faceva un tempo Sesshoumaru?» si azzardò a ipotizzare Sago.
«No no per fortuna non ha mai voluto farmi del male»
«Quindi è anche sorella di Sesshoumaru-sama?» alla più piccola dei presenti quella domanda sorse spontanea.
«Sì, Rin. Lei e Sesshoumaru hanno gli stessi genitori» le spiegò l’hanyou.
«Ma se non hai nulla da temere, perché volevi negare di conoscerla?» Kaede fino a quel momento se ne era stata ad ascoltare quasi divertita dalla situazione.
«Posso intuirlo, miko-sama» disse Moriko intromettendosi «dovete sapere che Hasu sensei per quanto severa, in genere è gentile e premurosa però resta pur sempre una youkai e dei più temibili, quindi conviene non farla innervosire»
«Dato che mi capisci, potresti evitare di dirle di avermi incontrato?» fece Inuyasha seccato.
«Manco morta! Ci tengo alla mia integrità fisica» sbottò la donna decisamente terrorizzata all’idea.
«Dannata non ti ho chiesto molto! In fondo ti ho anche salvato la vita, no?» Inuyasha si era alzato e le urlava contro.
«Torno volentieri a lottare con quello youkai» di tutta risposta Moriko lo fissava dritto negli occhi, seduta sul futon senza farsi intimorire.
«Scusa Inuyasha ma cosa hai fatto di così grave?» Sango si era incuriosita.
«Bè ecco … di sicuro sarà venuta a sapere che sono stato sigillato e poco tempo dopo che le avevo promesso che me la sarei cavato da solo senza combinare guai… si sarà di certo infuriata»
«Forse si sarà solo preoccupata e dispiaciuta» disse Rin ritenendola la cosa più logica.
«Probabile ma la reazione non cambia di molto» le spiegò Moriko trovando il consenso di Inuyasha che annuì.
«Cosa farai Inuyasha? Non hai molte alternative» chiese la vecchia miko.
«Devi proprio dirglielo, donna?»
«Moriko, prego … sì come ti ho detto, tengo alla mia integrità fisica»
«Allora non ho scelta. Ti accompagnerò da Hasu, se vede che ti ho salvato la vita, probabilmente sarà meno dura. Mi aiuterai almeno in questo?»
Moriko annuì.

***

Per guarire quasi del tutto dalle ferite, Moriko ci impiegò due settimane, durante le quali fu ospitata dalla vecchia Kaede.
Per quanto poté, cercò di rendersi utile e sdebitarsi per la gentilezza che le riservavano. Stava conoscendo meglio Inuyasha ed era molto simile a come lo aveva descritto la sua sensei: spesso si comportava in modo rude o scontroso ma si vedeva lontano miglia che doveva essere buono d’animo. Fece anche la conoscenza dei suoi amici che ogni tanto si preoccupavano di sapere come stava, facendole visita.
A quanto aveva capito Kagome era la sua compagna e quasi per caso scoprì che veniva da un’altra epoca. La cosa ovviamente aveva dell’incredibile ma questo le servì a spiegarle perché mai quella miko, le sembrava diversa da tutte quelle che aveva incontrato fino ad allora. Ad ogni modo era molto socievole ed era piacevole stare in sua compagnia.
Poi c’era la youkai taijiya che si era presa cura di Noumu. Doveva essere una guerriera esperta e conoscere abbastanza bene gli youkai poiché il suo amico lupo gradì molto le attenzioni della donna. Fece la conoscenza del marito di Sango, Miroku, un houshi dal temperamento calmo e tanta voglia di scherzare. I due avevano tre figli: due gemelle molto vivaci e un maschietto.
Infine vi era Rin. Si era subito incuriosita a lei per via della paura che provava nei confronti di Noumu e per come parlava con tanta tranquillità dell’altro fratello di Hasu, Sesshoumaru. A quel che sapeva, era uno youkai forte, alquanto crudele ma soprattutto detestava gli umani. Dovette ricredersi o perlomeno pensare che i racconti della sensei fossero esagerati o che avessero lo scopo di incuterle paura.
Riuscì a sapere da Rin che in passato era stata uccisa dai lupi e che era stato Sesshoumaru stesso a riportarla in vita con la sua katana Tenseiga. 
La cosa le dispiacque non poco. Lei viveva quotidianamente con la presenza di due okami youkai e poteva affermare che non erano creature crudeli. Certo, potevano essere pericolosi, ma quale youkai non lo era?
Per non risultare scortese o forzare chi era stato gentile con lei, aveva chiesto a Noumu di tenersi lontano dalla ragazzina e dalla capanna i cui abitava.
Man mano che le forze tornavano, a Moriko quella casetta stava stretta e così, al mattino presto usciva per fare una passeggiata e la sera si metteva ad ammirare le stelle in compagnia dell’okami youkai.
Anche quella sera era uscita e si era allontanata di qualche metro dal piccolo centro abitato. Trovò Noumu che l’aspettava nello stesso posto, sdraiato con il muso appoggiato sull’erba e gli occhi rivolti verso l’alto.
«Noumu!» l’okami youkai agitò la coda in segno di saluto «visto così non faresti paura nemmeno a Rin, sembri proprio un cucciolone»
Di tutta risposta Noumu ringhiò, disapprovando il commento e alla donna sfuggì una risata.
Moriko si distese affianco a lui, appoggiando la testa sul suo collo e accarezzandogli l’orecchio. Era la parte con più pelo e più morbida, meglio di qualunque futon. A lei piaceva stare ore in quel modo, spesso le capitava di addormentarsi.
«Domani torniamo a casa. Sai, non mi è dispiaciuto restare del tempo qui. Sono stati tutti molto gentili anche la taijiya ti ha trattato bene, eh?» Noumu le rispose con un guaito di approvazione.
Dopo un po’ riprese :« Stavo pensando allo youkai che ci ha attaccato l’altro giorno. Forse voleva davvero qualcosa da noi»
L’okami youkai si voltò e si piegò per leccarla in volto. Era il suo modo per farla sentire al sicuro.
«Va bene va bene, ho capito! Ci sarai sempre tu a proteggermi … però ora smettila!»  ancora una leccata e tornò alla posizione precedente. Rimasero così a lungo e si addormentarono, svegliandosi il mattino seguente con i primi raggi di sole.


Durante la mattinata Moriko aveva raccattato tutte le sue cose e ringraziato per l’ennesima volta per l’ospitalità. Era con Inuyasha ad aspettare che Kagome fosse pronta per partire. La ragazza aveva deciso che sarebbe stata al fianco dell’hanyou nel momento in cui avrebbe incontrato la sorella e poi, era curiosa di conoscerla. D’altro canto Inuyasha non si fece pregare, la sua presenza gli avrebbe dato coraggio.
«Torna a trovarci quando vuoi»
«E la prossima volta senza youkai alle calcagna» così la salutarono Sango e Miroku con i loro bambini vicino.
«Moriko, se dovessi incontrare Sesshoumaru-sama, digli che sei mia amica così sarai sicura che non ti accadrà nulla»
«E tu Rin, quando tornerò a trovarti, dovrai fare amicizia con Noumu. Vedrai che sotto l’aspetto da duro si nasconde un lupo coccolone» le disse Moriko facendole l’occhiolino.
Noumu la guardò male «Che c’è? E’ vero!» l’okami youkai la guardò ancora per poi sbuffare sonoramente.
«Basta perdere tempo, andiamo!» ordinò Inuyasha con fare sbrigativo.
Moriko salì in groppa all’okami youkai e Kagome sulle spalle di Inuyasha come non faceva dai tempi della ricerca dei frammenti della sfera degli shikon.
E partirono.
La dimora di Hasu distava quattro giorni di marcia a passo di youkai. Il gruppo era molto veloce ma doveva fermarsi almeno la notte per consentire ai due membri umani di riposare.
Ormai mancavano poche ore per giungere a destinazione ma preferirono interrompere la corsa, accendere un fuoco e riposarsi.
«E’ da tanto tempo che conosci Hasu?» domandò Inuyasha mentre giocherellava con il fuoco.
Quei momenti erano diventati occasioni per fare un po’ di conversazione, poiché durante il viaggio non parlavano per nulla. Peccato che Moriko finiva con l’addormentarsi subito.
«Più o meno sono sei anni» la giovane donna già sbadigliava e si stava accoccolando su Noumu.
«Non sono pochi. Perché ti ha preso come sua allieva?» continuò lui approfittando per soddisfare qualche curiosità non espressa al villaggio.
«Ti sembra stana una cosa del genere?»
«No di certo! Era solo curiosità»
«Diciamo che ha notato del potenziale in me. Tutto qui»
«E tu l’hai seguita senza problemi?» questa volta fu Kagome a chiedere.
«Bè non proprio. Diciamo che alcune circostanze mi hanno portato a farlo» un altro sbadiglio più lungo degli altri e gli occhi cominciarono a chiudersi.
«Shireiyama non disse nulla?»
«Giusto qualcosina» sbadigliò ancora  «però è proprio un bravo youkai …» chiuse completamente gli occhi e si addormentò.
«Chi è Shireiyama?» domandò Kagome.
«E’ il consorte di mia sorella» disse semplicemente. Poi notò che a sentirlo era solo Kagome.
«Moriko? Ehi Moriko!» Inuyasha la chiamò inutilmente, era già nel mondo dei sogni.
«Cavolo! Sta già dormendo»
«Deve essere stanca» immaginò Kagome.
«Ma che stanca! Questa dorme sempre e poi non è lei a correre»
«Shh! Inuyasha abbassa la voce. La sveglierai»
«Nemmeno se scoppiasse una guerra si sveglierebbe»
«Abbassa la voce lo stesso»
«E va bene!» e tornò a disturbare il fuoco che prese a scoppiettare con più vigore. 
«Devi essergli parecchio affezionato, eh Noumu?» Kagome s’intenerì ad osservare quanta cura e delicatezza l’okami youkai usava nei confronti della donna. Appena addormentata, Noumu si era preoccupato di coprirla con la folta coda per proteggerla dal freddo e l’umidità della notte. Quel contatto doveva essere piacevole dato che Moriko si era maggiormente ripiegata nella sua posizione per godere al meglio di quel calore.
«Kagome forse è meglio che riposi anche tu»
«Forse hai ragione ma vorrei dormire anch’io con qualcuno che mi tiene al caldo» gli si avvicinò poggiandogli una mano al petto e la testa sulla spalla.
Inuyasha arrossì al contatto ma l’accolse tra le sue braccia cominciandole ad accarezzare i capelli morbidi.
In quel momento ringraziò che Moriko avesse il sonno pesante e che Noumu li ignorasse completamente.
«Così va bene. Buonanotte Inuyasha» lo salutò, dandogli un leggero baci sulle labbra.
«Buonanotte Kagome»

***

«Quel moccioso! Non si è nemmeno degnato di farsi vedere!»
«Probabilmente tremerà al solo pensiero di incontrarti»
«Tremare? Dovrebbe essere terrorizzato a morte, anzi meglio per lui che lo sia» il suo interlocutore si fese scappare una smorfia divertita.
«E tu non esserne felice»
«Compatisco la sorte avversa che sta per colpire il nostro fratellino»
«Sesshoumaru!» lo riproverò la inu youkai, guardandolo con aria severa e incrociando le braccia al petto.
In un’abitazione tra le montagne, vi era un gruppo di youkai riuniti nell’ascoltare i racconti del loro ospite Sesshoumaru, accompagnato dal suo servitore Jaken.
La inu youkai era la copia perfetta di Sesshoumaru. Stesso colore degli occhi e dei capelli, che portava raccolti da un fermaglio a forma di loto blu e due ciocche ai lati del volto fermati alle punte da un elastico.  Anche i lineamenti erano molto simili, con la stessa falce di luna e segni viola sul volto, dimostrava solo alcuni anni in più di lui. Indossava un semplice ma elegante kimono bianco con la parte finale delle maniche e del kimono stesso, blu con motivi floreali che ricordavano il loto. L’unica vera differenza consisteva nell’assenza della coda.
L’atro era un okami youkai di bell’aspetto: capelli neri lasciati liberi che gli arrivavano fino a metà schiena, occhi blu come la notte, penetranti e profondi. Era vestito con abiti simili a quelli di Sesshoumaru di un colore grigio freddo. Una folta coda nera faceva capolino da sotto l’haori di pelliccia, anch’esso nero, e dei gambali dello stesso materiale.
Era decisamente più calmo della inu youkai ma condivideva la sessa rabbia. Non la mostrava per non farla infuriare ulteriormente e far nascere qualche altro commento sarcastico da parte di Sesshoumaru.
Infine vi erano anche due cuccioli di youkai, che dimostravano all’incirca sei anni. Erano rimasti decisamente affascinati dalle storie raccontate precedentemente per preoccuparsi di altro.
I due, un maschio e una femmina, erano gemelli e risultavano essere la perfetta combinazione delle caratteristiche della inu youkai e dell’okami youkai: capelli bianchi, corti lui e lunghi lei, occhi blu vispi e scaltri e infine la coda, come quella di Sesshoumaru, avvolta alla vita.
Sesshoumaru era tornato a far visita alla sorella dopo molto tempo e dovette soddisfare ogni sua curiosità e quella dei due cuccioli. A Sesshoumaru non dispiaceva, non risultavano mai invadenti e gli lasciavano i suoi spazi e tempi.
Nel raccontare le sue ultime avventure, Sesshoumaru, era inizialmente rimasto vago su Naraku e si era concentrato maggiormente su Tenseiga, di quando l’aveva usata per la prima volta per riportare in vita Rin, al Meido Zangetsuha e a Bakusaiga. Solo alla fine completò il discorso, rendendolo esaustivo, raccontando di Inuyasha e dei suoi compagni e del legame che aveva con Naraku. La questione di Inuyasha fece mettere per un attimo in secondo piano anche il fatto sconcertante che Sesshoumaru avesse riportato alla vita un essere umano. L’inu youkai quasi si stava beando nel pregustare l’ira della sorella sul povero hanyou.
«Lo possiamo incontrare?» domandò il cucciolo di youkai riferendosi ad Inuyasha.
«Se resterà vivo» i due piccoli guardarono prima Sesshoumaru e poi la loro madre e cominciarono a pensare che le parole del padre non fossero solo un modo di dire.
L’okami youkai si era fatto improvvisamente attento, sorpreso dall’odore che aveva percepito.
«Sesshoumaru dimmi dov’è che vive così gliele vado a suonare e … Shireiyama che c’è?»
«Non c’è bisogno che tu vada da lui» rispose facendo segno di annusare l’aria.
I due inu youkai acutizzarono i sensi e percepirono proprio l’hanyou che si stava avvicinando nella loro direzione.
«E brava Moriko mi sta portando il fratellino a casa»
Sesshoumaru alzò un sopracciglio non capendo.   
«E’ la mia allieva, poi ti spiego. L’altro odore a chi appartiene?»
«E’ la compagna umana di Inuyasha»
«Molto bene! Vado a dargli il bentornato» e così dicendo, la inu youkai scattò fuori dalla casa rapidamente e subito svanì nel bosco.
I due cuccioli insistevano nell’annusare l’aria ma non sentivano nulla, erano ancora troppo piccoli per avere i sensi sviluppati come quello degli altri presenti.
«La seguo. Jaken tu resterai qui»
«Come desiderate Sesshoumaru-sama!» e anche l’altro youkai bianco andò via.
«Padre, secondo te lo vedremo Inuyasha?» domandò la piccola.
«Sì, forse un po’ malconcio ma spero abbastanza sano per prendersi il resto da me»
«Poveretto» commentarono i piccoli e poi si misero seduti accanto a Jaken ad aspettare.

***

Noumu e Inuyasha avevano accelerato il passo per arrivare il prima possibile. Improvvisamente rizzarono entrambi le orecchie nello stesso momento e arrestarono la loro corsa.
«Che succede, Inuyasha?» gli chiese Kagome percependo una strana agitazione da parte sua.
«Hasu» una sola parola tremolante.
«E non è di buon umore» aggiunse Moriko capendolo dal comportamento dell’okami youkai.
Il suono di qualcosa che si muoveva velocemente tra la vegetazione si fece più forte e sempre più vicino. Kagome scese dalla schiena dell’hanyou e si guardava intorno, un po’  spaventata. Il suono era ormai vicinissimo e una figura bianca sbucò dal verde di fronte a loro.
«Inuyasha!»


Glossario
taijiya = sterminatore di demoni
haori =  un soprabito che giunge fino all'anca o alla coscia

Angolo del'autrice
Eccomi con un nuovo capitolo! C'è un pò meno azione rispetto al precedente ma compaiono tanti nuovi personaggi. Cosa attenderà il povero Inuyasha?
Ringrzio tantissimo tutticoloro che hanno letto, in particolare chi l'ha aggiunta alle seguite e chi ha recensito. Il vostro parere è molto importante.
Vi lascio con un disegno.
Alla prossima;)

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