#The name of a soldier
Natal'ja si raccoglie tra le gambe del Soldato, spinge le ginocchia al petto e si fa piccola contro di lui. S'accoccola nel suo abbraccio e normale lo pare soltanto, mentre sfoglia dossier di un uomo ignaro d'essere già morto. «Не кажется ли вам что я заслуживаю по крайней мере знать ваше имя[1]?» cerca nei suoi occhi risposte più profonde d'un nome, cerca un luogo da chiamare casa. Quel che trova è un'unica parola senza più spigoli. «No.» basso, rantolato. Americano. L'addestra anche in quello. Lei abbandona gli occhi e punta la bocca sporca di barba. «Qual è il tuo nome, soldato?» il bacio è come il suo accento: perfetto. «James.» |
[1] Non credi che meriti almeno di conoscere il tuo nome? --- Ed ecco svelato il motivo per cui ho preferito utilizzare il cirillico invece di una traduzione italiana e via; i dialoghi in italiano, infatti, sono per tutte quelle frasi originariamente in americano. E, di nuovo, nel mio headcanon il nome "James" è dedicato a Natasha e a tutto ciò che rappresenta (nel bene e nel male) il periodo di Winter Soldier, così come il nome "Bucky" è dedicato a Steve e a tutto ciò che rappresenta il periodo con lui, passato e futuro. --- Scritta per l'iniziativa Corsa delle 24 ore - II Edizione @Torre di carta Prompt: frasi dalle canzoni - “tu guarda nei miei occhi e trovaci un domani, e appena avrai finito prova a raccontarmelo, se puoi,” La terra trema, amore mio, Luciano Ligabue; |