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Autore: Cronos22    06/06/2016    1 recensioni
Il Demone Nekroz è stato sconfitto,la pace regna apparentemente sovrana su Homeworld e sulla Terra,ma un nuovo male sembra destarsi dalle profondità oscure dell’universo,spingendo i nostri eroi ad affrontare un nemico ancora più temibile del precedente.
Sequel de “Le Cronache di una gemma:Le ombre dell’universo”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Un aiuto proveniente dalla Terra
 
Sulla Terra la pace sembrava regnare sovrana,nessuno degli eventi che hanno coinvolto l’impero gemmico ha scosso la serenità imperturbabile del pianeta,con il suo sole che si levava alto nel cielo azzurro privo di nuvole,con i suoi raggi che si posavano dolcemente sopra le cade sabbie di Beach city,inondando di calore etereo ogni singolo abitante di quel piccolo distretto balneare.
Le Crystal Gems approfittando di questo periodo di inattività poterono riposarsi concedendosi una tranquilla giornata al mare,lasciandosi cullare dai raggi solari e dal suono delle onde,che si frastagliavano delicatamente sopra la costa sabbiosa,che intonavano una strana melodia rilassante,la quale forniva un’atmosfera di calma quasi surreale,con Garnet che insieme a Peridot stava distesa sopra la sabbia,mentre Steven giocava in acqua con Connie,Lapis ed Ametista,in una sorta di lotta due contro due,dove il ragazzo gemma stava sopra le spalle di Lapis,mentre l’umana su quelle del quarzo viola,con quest’ultimi che però vennero sconfitti da un movimento delle acque causato dal gioiello azzurro,che fece perdere l’equilibrio all’ametista facendole cadere in acqua.
-Abbiamo vinto-esclamò il ragazzo gemma,scendendo dalle spalle dell’amiche dandole il cinque
-Però non è valido così-s’intromise Ametista sbracciandosi –Non è giusto che lei abbia usato i suoi poteri-
-Ogni cosa è lecita in una sfida-ribatté il gioiello azzurro ridacchiando
-Allora…-disse la ragazza scura mettendo una mano sopra la superficie acquosa –Anche questo-schizzando in viso Lapis Lazuli,la quale non aspettandosi una reazione del genere subì in pieno il colpo,indietreggiando lentamente ed inciampando sopra un sasso mentre si puliva gli occhi dal sale marino,cadendo di sedere sopra la sabbia bagnata,causando le risate di tutti i ragazzi presenti,che la osservavano con gioia e felicità,mentre lei si sollevava dal terreno,guardandoli con espressione sconfitta e sorridente allo stesso tempo
-Siete incorreggibili-portandosi la mano sopra la fronte
-Non saremmo così divertenti se come dici tu non fossimo incorreggibili-esclamò Ametista continuando a ridere,rivolgendo i suoi occhi successivamente alle due gemme sdraiate comodamente sopra la sabbia,focalizzando maggiormente il suo sguardo verso Peridot,intenta nella lettura di un libro di meccanica,avvicinandosi lentamente a Lapis e dandogli dei piccoli colpetti con il gomito,quasi a voler attirare la sua attenzione
-Lapis la vedi com’è concentrata nella lettura-facendole cenno di osservare la sua compagna –Che ne dici se diamo a lei,e non solo-indicando con lo sguardo la fusione -Un piccolo incentivo ad unirsi a noi-assumendo sul volto,un sorrisetto maligno
-Perché no-imitando la stessa espressione facciale del quarzo viola,sollevando la mano lentamente verso il cielo,creando una bolla d’acqua gigante –Dopotutto sarà divertente-scagliandola verso le due gemme sulla spiaggia,che non accorgendosene apparentemente,rimasero ferme mentre continuavano imperterrite nel loro attività
-Peridot-disse Garnet senza sollevarsi da terra –Attenta alla testa-attirando l’attenzione della compagna,la quale non capendo inizialmente le sue parole,alzò gli occhi al cielo,scorgendo una gigantesca bolla d’acqua che si stava dirigendo prepotentemente verso di loro,mettendosi ad urlare,cercando di spostarsi dal raggio d’azione di quello strano attacco senza riuscirci,venendo inondata,insieme alla fusione,completamente dall’acqua,causando una reazione isterica della prima ed una sorridente della seconda.
-Che ti avevo detto-esclamò senza scomporsi
-MA CHE COSA VI E’ PASSATO PER LA MENTE?!-urlò il peridoto sbracciandosi ed avvicinandosi minacciosamente al gruppo con passo veloce e furioso
-Rilassati Peridot-esclamò Ametista facendole spallucce –A volte sei peggio di Perla quando fai così,impara a stare calma-generando una sorta di malumore all’interno di Steven,citando l’unica persona che egli abbia mai considerato come una madre,facendo però in modo da non farlo notare alle ragazze,manifestando un sorriso forzato,che non sfuggì allo sguardo attento di Connie,la quale si avvicinò a lui,mentre le altre tre gemme discutevano tra di loro
-Steven che cosa ti succede?-bisbigliò al ragazzo senza farsi sentire dalle altre
-Non appena Ametista a menzionato il suo nome,ho ripensato subito a lei-bisbigliò,mentre guardava le altre discutere animatamente contro la gemma verde,che non sembrava avere alcuna intenzione di calmarsi –E’ incredibile che sia già passato un mese da quando lei decise di rimanere su Homeworld con Lance-
-Ti manca tanto vero?-domandò stringendogli forte la mano per rassicurarlo
-Si-rispose seccamente ricambiando stranamente la stretta della ragazza –Ma poi osservo le persone che mi stanno intorno e capisco che anche se lei non c’è,avrò sempre qualcuno che mi starà sempre accanto-facendo arrossire Connie con le sue parole,la quale appoggiò delicatamente la testa sopra la sua spalla,venendo coccolata da una mano di lui,che gli scompigliava leggermente i capelli,ma che le forniva tutto il calore e l’affetto che non pensava di ricevere,perdendosi all’interno di uno strano mondo al di fuori della realtà,dove solo lei e Steven erano presenti
-Avete finito voi due di fare i romanticoni?-domandò Ametista,riportandoli nuovamente alla realtà,con la ragazza che per l’imbarazzo si separò rapidamente da lui,rimanendo però completamente rossa in volto
-Noi non stavamo facendo i romanticoni-esclamò la ragazza scura in evidente stato di sovraeccitazione
-Si…come no-ribatté il quarzo viola ridendo –Se voi due non stavate facendo i romantici,allora io sono la regina d’Inghilterra-accasciandosi sopra il bordo dell’acqua,sbattendo compulsivamente mani e piedi sopra la superficie azzurra,fermando improvvisamente questa sua esplosione di gioia a causa di un terremoto di breve durata,che mise in allarme il leader delle Crystal Gems,la quale materializzò istantaneamente i suoi guanti da battaglia,mettendosi in posizione da combattimento,come se dovesse affrontare una minaccia non ancora presente all’interno del terreno sabbioso.
-Gemme evocate le vostre armi,un corrotto sta per raggiungere a breve la città e dobbiamo proteggerla con tutte le nostre forze-esortando le altre con il suo tono deciso e battagliero a seguirla,quando di colpo prima che tutte le gemme poterono evocare il loro arsenale,apparve da sottoterra un mostro gemmico informe,con cinque braccia e quattro gambe multicolori,tre volte più alto di Garnet e con muscolatura poderosa,privo del volto e con solo dei frammenti sfusi di gemme posti al centro del petto,che ruggiva contro di loro,facendo udire il suo urlo disumano in tutta la città.
-Era da molto che non affrontavo un corrotto-disse Ametista impugnando la sua frusta con entrambe le mani –Non vedo l’ora di sgranchirmi nuovamente le gambe-concluse camminando verso la mostruosa creatura con fare spavaldo,ma prima che potesse anche solo scontrarsi contro il mostro colossale,un fascio luminoso di colore azzurro si manifestò all’interno della casa sulla spiaggia,dove dal suo interno uscì a tutta velocità un essere di colore nero con in mano una naginata affilata luminosa come la luce,che si scaraventò ferocemente contro quell’abominio del passato,distruggendo con un semplice fendente la sua forma fisica,lasciando al suo posto i frammenti di gemma sopra la sabbia,rimanendo davanti ad essi,osservandoli con attenzione,mentre dava le spalle alle Crystal Gems,le quali non compresero inizialmente chi fosse quello strano individuo,chiedendosi cosa egli volesse da loro ed il perché della sua presenza proprio quando un corrotto lì stava attaccando.
L’essere oscuro inizialmente incurante della presenza delle gemme,abbassò lentamente la mano verso i frammenti,imbollandoli e spendendoli verso un luogo sconosciuto,voltandosi successivamente verso il gruppo,rivelando il suo volto e la sua identità,chiarendo repentinamente quasi tutti i dubbi e le domande che le gemme si erano poste in precedenza.
-Quanto tempo che non ci si vede-esclamò Obsidian mantenendo un’espressione seria ed indifferente
-Tantissimo tempo comandante Obsidian-esclamò Garnet sorridendo,nel vedere uno dei comandanti di Lance recarsi sulla Terra –Ma vedo che sei da sola,gli altri perché non sono venuti?-
-Diciamo che è una lunga storia-mantenendo saldamente la sua compostezza glaciale –Ma che ne dici d’invitarmi ad entrare all’interno della tua magione,affinchè io vi possa raccontare il perché della mia visita-eseguendo un mezzo inchino reverenziale,che lasciò stranamente perplessa Lapis Lazuli nel vedere tanta cortesia da parte della gemma nera
-Con molto piacere amica mia-disse la fusione facendo cenno al comandante ed al resto del gruppo di seguirla all’interno della piccola struttura balneare,raggiungendo in pochi istanti la porta d’ingresso,aprendola lentamente ed entrando all’interno del piccolo salotto,dove Obsidian lentamente si sedette sopra una delle sedie mentre le altre si sistemavano sopra il divano in attesa di sapere cosa la portasse sul loro pianeta da sola e senza compagnia,con Peridot e Lapis che si scambiavano occhiate perplesse,ipotizzando qualcosa di terribile e orrendo fosse accaduto ad Homeworld
-Che cosa ti porta qui da noi in questo piccolo angolo di paradiso?-Domandò Garnet gesticolando con la mano destra,assumendo una tonalità amichevole ed un’espressione priva di malizia
-Diciamo che sono venuta a chiedere il vostro aiuto per quanto riguarda un problema che sta affliggendo la nostra fazione ed Homeworld ormai da qualche tempo-rispose cercando di rimanere nel vago con le argomentazioni,instillando ancor di più la scintilla del dubbio all’interno della mente della gemma azzurra,la quale ora la osservava con occhio quasi fulminanti,provando a scrutare all’interno dell’animo della gemma le vere motivazioni che la spingessero a recarsi sulla Terra,non riuscendo a captare nessun movimento fuori dal normale o dettato dal nervosismo,che le potesse tornare utile ai fini di scoprire cosa la gemma avesse veramente in mente
-Perché il pianeta natale ha bisogno del nostro aiuto se avete già tra le vostre fila Lance e Perla?-domandò Ametista incuriosita dalla strana richiesta del comandante
-Diciamo…-venendo interrotta bruscamente dalla gemma azzurra,la quale spazientita dal comportamento incomprensibile del comandante,si alzò in piedi,avvicinandosi a lei con passo deciso e rabbioso
-Dicci la verità Obsidian!-esclamò con tono rabbioso,afferrandogli la spalla con la mano –Lance non avrebbe mai avuto bisogno del nostro aiuto-esclamò con ira furente -E se anche fosse successo qualcosa di grave,sarebbe venuto di persona a dircelo,non avrebbe mai mandato un’altra gemma ad eseguire il suo lavoro-sbalordendo le sue compagne di squadra,le quali non si aspettavano una reazione rabbiosa da parte di lei,lasciando la gemma nera stranamente scossa dalle parole di Lapis,assumendo improvvisamente un’espressione triste e malinconica,rivolgendo i suoi occhi non più alle Crystal Gems,ma bensì al pavimento legnoso e privo di vita,portandosi nel mentre entrambe le mani sopra la nuca,strofinandosi delicatamente la chioma bianca in modo tale da trovare la forza per comunicare loro la triste notizia senza più doverci girare intorno.
-E va bene-disse la gemma con tono rassegnato,sollevando lentamente lo sguardo verso i presenti –Come dici tu se fossimo stati in difficoltà sarebbe venuto lui direttamente a riferirvelo,ma purtroppo la verità è che lui è in pericolo e come vi ho menzionato prima anche Homeworld è in grandi difficoltà-sospirando e cercando di non far fuoriuscire le lacrime dai suoi occhi lucidi –Abbiamo affrontato un nemico più forte di quello che credevamo,un serafico di nome Serienor ha attaccato due colonie dell’impero,causando distruzione in entrambe-stringendo i pugni per la rabbia –Abbiamo ingaggiato una lotta contro di lui all’interno della seconda colonia,uscendone però sconfitte e devastate e con Lancelot facilmente abbattuto dalla forza di questo antico serafico,che ha costretto Lance a seguirlo per far in modo che noi potessimo continuare a vivere-mettendosi a piangere senza controllo –Non siamo riusciti a salvarlo ed ora noi cerchiamo disperatamente vendetta contro di lui-portandosi entrambe le mani sul viso –E’ per questo che sono venuta da voi,per chiedervi di aiutarci a salvarlo dalle grinfie di quel mostro-
Le gemme rimasero scosse nel sentire il racconto della gemma nera riguardanti gli eventi catastrofici che hanno avvolto il pianeta natale,ma soprattutto non si aspettavano che un essere potente come Lance si potesse piegare al volere di un altro,con Lapis quasi paralizzata dalla notizia appena udita,barcollò leggermente,cadendo infine rovinosamente sopra le sue ginocchia,poggiando entrambe le braccia terra,guardando con gli occhi spalancati e scossi il pavimento della casa,tremando vistosamente davanti alle altre,che rimasero immobili a guardare sia lei che il comandante di Diamante Bianco con occhi pieni di paura di terrore.
-Com’è potuto accadere?-domandò Garnet con voce flebile per lo shock –Non ho visto niente di tutto questo nelle mie visioni future-togliendosi il visore dal viso e strofinandosi tutti e tre gli occhi per il nervosismo –Com’è sta Perla?-alzando lo sguardo verso la gemma nera
-Per niente bene-rispose scuotendo la testa –Prima di venire da voi stava cullando il mantello di Lance come se fosse una reliquia-volgendo i suoi occhi successivamente a Lapis,che traumatizzata ed in lacrime risiedeva ora tra le braccia di Peridot,la quale cercava di cullarla e di consolarla,piangendo però anche lei e con le sue lacrime che precipitavano pesantemente sopra il viso della compagna –Lapis,Peridot comprendo il vostro dolore,ma ormai in questo momento non possiamo fare più nulla,dobbiamo aspettare il momento giusto per colpire-concluse la gemma nera strofinandosi gli occhi ed asciugandosi con la manica le lacrime dal volto
-E…lasciarlo nelle grinfie…di quel pazzo-esclamò la gemma azzurra singhiozzando –Io…non posso permetterlo…io devo andare da lui ora-cercando di rialzarsi,ma venendo fermata dalla gemma verde,che la strinse ancor di più a se
-Non fare follie Lapis-disse strofinandole dolcemente la chioma azzurra con la mano –Se non c’è l’ha fatta lui a sconfiggerlo che possibilità abbiamo noi ora-dandole un bacio sulla fronte –Anche se a malincuore,dobbiamo accettare la proposta di Obsidian ed aspettare il momento propizio per sferrare la controffensiva-appoggiando delicatamente la sua fronte sopra la chioma di lei,chiudendo gli occhi,lasciandosi cullare dai capelli morbidi e setosi della gemma blu –Devi soltanto avere pazienza-
-Io non voglio avere pazienza-affondando la faccia sul petto dell’amica –Io lo voglio di nuovo qui con noi-
-Lapis-esclamò la fusione attirando l’attenzione della gemma –E’ comprensibile il tuo dolore,ma se lo vuoi nuovamente sano e salvo dobbiamo accettare l’offerta di Obsidian-
-Ha ragione Garnet-esclamò Steven alzandosi in piedi ed avvicinandosi al comandante con passo fermo e deciso –L’unico modo per riportarlo indietro e ristorare la pace nell’universo,consiste nell’aiutare Homeworld con ogni mezzo a nostra disposizione-allungando improvvisamente un mano verso Connie,che lo guardava con aria confusa –E naturalmente desidererei che stavolta ci fossi anche tu al mio fianco-concluse sorridendo
-Come tuo cavaliere e come tua ragazza,accetto il tuo invito-afferrando la mano di lui con determinazione –Spero che la mia spada ti aiuti ad eliminare i nemici che ti perseguitano e che ti consenta di raggiungere i tuoi obiettivi-
-Quanta formalità-disse Ametista saltando letteralmente verso di loro con aria stranamente giocosa e fuori dal contesto –Bastava semplicemente dire che vi univate alla battaglia come sto facendo io,senza troppi giri di parole-
-Ametista ricordati però che affronteremo un nemico molto più potente del precedente-esclamò la fusione rossa camminando verso il gruppo di gemme situate attorno al comandante –Quindi meglio mantenere un profilo basso e cauto e senza spavalderie-poggiandole una mano sopra la spalla,manifestando un’espressione sorridente anziché una di rimprovero
-Invece voi due che cosa intendete fare?-domandò Obsidian alzandosi dalla sedia ed osservando scrupolosamente le gemme davanti a lei,con Peridot che lentamente abbassava la testa verso l’orecchio di Lapis,soffermandosi ad un passo da esso
-Ricorda che qualunque cosa accada non sarai mai da sola-le sussurrò,prima di rivolgere nuovamente i suoi occhi al comandante di Diamante Bianco –Accogliamo con favore la tua offerta,sperando che riporti indietro il nostro amico il più in fretta possibile-avvicinandosi verso il gruppo,aiutando nel frattempo Lapis ad alzarsi dal pavimento e dirigendosi verso la piattaforma di Teletrasporto dove tutte le altre stavano seguendo un’intrepida Obsidian,rincuorata nel vedere un gruppo così unito e forte,capace secondo lei di poter eliminare questa minaccia dalla faccia dell’intero universo,salendo successivamente sopra la piattaforma accompagnata dalle altre e sparendo all’interno di un fascio luminoso azzurro,che le stava conducendo velocemente ad Homeworld,lasciando apparentemente vuota la casa sulla spiaggia ormai priva di coloro che l’abitavano,quando improvvisamente uscì da dietro una parete,quasi potesse attraversare la materia come un fantasma,un essere vestito con un abito elegante di colore viola,avvolto dentro un lungo mantello nero,che nascondeva al suo interno le braccia e parte delle gambe e con un grande casco nero di forma sferoidale liscia,che manifestava un unico foro sulla sua superficie che mostrava un occhio con un’iride verde smeraldo avvolta da un fulmine circolare cremisi situato sulla sclera.
-Il tempo della verità è giunto-uscendo un braccio da sotto il mantello e schioccando due dita della mano destra,avvolte dentro un guanto nero aderente,materializzando un portale bianco davanti a lui –Spero solo che non sia troppo tardi per risistemare le cose-entrandovi al suo interno,volatilizzandosi rapidamente com’era apparso,lasciando alle sue spalle,unicamente una casa vuota e senza più nessuno ad abitarla.
 
Note dell’autore
Io:Colpo di scena,chi sarà mai quello strano essere mascherato?
Lapis:Se non lo sai tu come facciamo noi a saperlo?
Peridot:Appunto,spiegacelo
Io:Non vi anticipo proprio niente
Lapis:Quindi tu lo sai chi è
Io:Ovvio,ma non ve lo dirò ora
Lapis e Peridot:Davvero…allora lo sai cosa ti diciamo! Chiuditelo da solo il capitolo
Io:Antipatiche
Bene cari lettori e care lettrici,dopo tantissimi capitolo ritorno a chiudere il capitolo in prima persona e come sempre ci vediamo al prossimo spumeggiante capitolo
  
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