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Autore: Ashbear    07/06/2016    0 recensioni
Rinoa e Squall. È la caduta che definisce il tuo cammino attraverso la vita. È come continui a vivere dopo la caduta che definisce chi sei. In un secondo, un proiettile ha cambiato tutto. Se le parole che hai confessato non dovevano essere sentite, non sarebbe abbastanza cancellare il passato?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Rinoa Heartilly, Squall Leonheart, Zell Dincht
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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AFTER THE FALL
di Ashbear, tradotto da Alessia Heartilly
~ Capitolo XL: Is There in Truth No Beauty? ~

"Sì, conosco già benissimo la tua opinione su Zone" affermò Rinoa, alzando gli occhi al cielo mentre Zell lasciava andare un grugnito accidentale.

"Chissenefrega" rispose il Comandante, e di nuovo si trovò a dire qualcosa fuori luogo. "Non mi scioccherebbe se fosse contento che sono fuori dai piedi. Forse dovremmo controllare dove si trovava lui."

Squall non aveva idea di cosa l'avesse portato a fare quel commento, sapendo molto bene come lei l'avrebbe presa. Aveva cercato di restare in silenzio, ma c'era qualcosa di così irritante e basta in quel tipo, soprattutto dopo averlo sentito prima. C'era sempre stato... e Squall dubitava che fosse solo un caso di eccessivo senso di protezione.

Rinoa cercò di non permettere al commento di irritarla, ma parte di lei sentiva che era davvero poco necessario, detto da lui. Squall di solito era stato in grado di rimanere obiettivo, e Zone era uno dei suoi migliori amici, a prescindere dalle circostanze.

"Sai come ti sei arrabbiato tu quando Zell ha detto scherzando che potevano essere stati Irvine o Laguna? Perché pensi che troverei un po' di umorismo nella tua battuta? Non prenderla sul personale."

"Hai ragione" si scusò Squall, rendendosi conto della sua evidente ipocrisia.

Di nuovo, desiderò di poter rimanere indifferente verso l'amico di lei; non poteva spiegare la sua irrazionale antipatia. Una cosa che poteva dire di positivo su Zone era che aveva davvero a cuore il benessere di Rinoa. C'era sempre stato per lei. Squall non poteva dire lo stesso di sé. In quel momento aveva bisogno di concentrarsi sulle qualità che redimevano Zone, non su quelle negative che gli giravano in testa.

"Capisco" rispose Rinoa in tono più dolce, sapendo che le emozioni erano ancora fragili.

Per non parlare del fatto che aveva appena detto a Squall di non prenderla sul personale - ed era lui ad aver avuto un proiettile in petto. Decise di continuare a parole. "Tanto per chiarire, posso confermare che Zone era con me o al lavoro in svariate di quelle date. Il giorno in cui è morto Siddig, lui, Watts e io siamo rimasti in piedi tutta la notte a finire una proposta. Noi tre possiamo confermare uno per l'altro. Quindi a meno che tu voglia aggiungere sia Watts che me alla tua lista di sospetti, riprova."

"Visto, adesso otteniamo qualcosa" affermò Zell, cercando di alleggerire il clima altrimenti teso. "Possiamo ufficialmente cancellare Laguna, Irvine, Watts, Zone, Rinoa, Squall e ovviamente me... perché ci hanno sparato e tutto. Sette in meno, solo altri milioni da esaminare."

Una cosa che l'esperto di arti marziali aveva imparato durante quella missione era che all'interno del furgone dall'inferno il temperamento, la disposizione e il comportamento in genere di una persona poteva cambiare alla velocità di un Kyactus. Anche se, in verità, essere colpito da un attacco dai mille aghi sarebbe stato più tollerabile che vivere con Squall, ultimamente, il che diceva molto, soprattutto dato che Zell una volta aveva dovuto togliersi dal sedere quei dannati aghi per giorni - non una bella immagine, a dir poco.

In quel momento, Zell non aveva notato quanto intensamente si fissassero Rinoa e Squall. A quanto pareva, anche con il suo tentativo di alleggerire la tensione, sembrava che non potessero sfuggire a tutti i problemi tra loro... Fortunatamente Zell aveva distolto lo sguardo, anche se a disagio, dopo essersi reso conto di essere stato involontariamente trascinato in quel momento intimo tra la Strega e il suo ex Cavaliere.

Sembrava che né Rinoa né Squall volessero tornare al semplice ruolo di colleghi.

Da parte di Squall, cogliere lo sguardo di lei era stato accidentale, continuare a guardarla anche più inaspettato. Di solito uno di loro sembrava evitare l'altro. Non questa volta. Era una sfida di volontà su più livelli. Sapeva che tre anni di trasgressioni non potevano essere risolti in meno di ventiquattro ore. Le cose dovevano succedere lentamente; se saltavano in un'altra situazione come quella della notte precedente, poteva non esserci più spazio per una riconciliazione. Comunque, questo non cancellava i suoi desideri, e quel momento ne era proprio la prova.

Da parte sua, Rinoa aveva visto quell'emozione pura e senza inibizioni che lui cercava di nascondere agli altri. Ci fu una passione taciuta che passò tra loro, cosa che fece riemergere in lei i pensieri di prima. Stava trattenendo così tante cose, ma entrambi sembravano sapere che serviva tempo per superare alcuni limiti.

A quel punto, c'era così tanta tensione sessuale tra i due che l'esperto di arti marziali pensò fosse meglio uscire dal veicolo prima che diventasse davvero imbarazzante. Anche se dubitava che uno dei due avrebbe ceduto; a quanto pareva era diventata una silenziosa battaglia d'orgoglio tra loro. Il furgone doveva avere un lato che tirava fuori anche i desideri carnali, cosa che fortunatamente non aveva ancora mostrato. Aveva davvero bisogno di andarsene dopo quel pensiero.

"Uhm, certo. Io vado... beh, vado a fare qualcosa che non richiede che io sia nelle vicinanze, ok?"

Zell iniziò ad alzarsi, ma fu fermato bruscamente. "No, resta."

Era davvero spaventoso. Non solo Squall aveva fatto la richiesta, ma anche Rinoa aveva detto le stesse parole, all'unisono. Stava iniziando a entrare nel reame del soprannaturale-spaventoso, ma Zell sapeva che sarebbe stato meglio seguire gli ordini - soprattutto dato che due entità separate li avevano dati insieme.

"Ok, allora... immagino che dovrei restare."

Il disagio di Zell finì altrettanto improvvisamente e bruscamente di quanto era iniziato. In un nanosecondo, sia Rinoa che Squall tornarono automaticamente alla modalità lavoro. Era come se quel momento non fosse stato altro che un frammento dell'immaginazione di Zell, ed entrambi erano già tornati a leggere i documenti.

Gli occhi di Zell passarono dall'uno all'altra. "Va bene allora... a quanto pare mi sono perso l'appunto in cui dobbiamo solo ignorare con disinvoltura o reprimere qualsiasi problema. Chiederei se c'è qualcosa che qualcuno vuole dire, ma scommetto dieci guil che nessuno dei due cederà... quindi fingiamo tutti che non sia successo e basta, giusto?"

"Non farlo" lo avvertì Squall laconico.

"Hey, voi due volete che resti." Alzò il braccio sano in un gesto di resa. "Ambasciator non porta pena. Penso solo che forse avete bisogno di parlare o cose così... sono del tutto disposto ad andar via per un po'."

"Farò una scatola per la raccolta suggerimenti" rispose ironico il Comandante. "Il primo suggerimento che ci metterò sarà che lasci perdere... secondo i nostri tempi, ok?"

Spingendosi ciocche di capelli dietro l'orecchio, Rinoa desiderò tornare velocemente ai problemi più pressanti. I momenti precedenti le avevano logorato i nervi e avrebbe voluto metterseli alle spalle, almeno per il momento. Come aveva detto Squall, 'secondo i loro tempi'. Dubitava che fosse solo un messaggio per Zell; era un messaggio nascosto destinato anche a lei. Stava cercando di rassicurarla, a modo suo.

Per non parlare del fatto che, per quanto amasse Zell, si sentiva davvero a disagio nel parlare della sua vita amorosa, o mancanza, davanti a una terza persona.

"Allora, non c'è davvero nessun altro legame che avete trovato tra questi uomini, a parte l'essere coinvolti nella politica?"

Facendo la domanda, Rinoa non distolse gli occhi dalla cartellina che aveva in mano. Non aveva la capacità di guardare nessuno dei due. Onestamente, stava cercando di capire cosa diavolo fosse appena successo tra lei e Squall. Era stata imbarazzata - imbarazzata perché era successo, imbarazzata perché sembrava non riuscire ad avere il controllo dei suoi desideri più di base, e imbarazzata perché, dopo tutto quel tempo e quella distanza, si era appena resa conto che era ancora profondamente innamorata di lui.

Quando il Comandante continuò a rimanere seduto lì senza una parola, Zell intervenne, offrendo la mancanza di conoscenza che avevano.

"Niente. Abbiamo considerato le cose da un punto di vista politico, sai, vedere se condividevano qualche tipo di comitato, disegni di legge, leggi o altro, ma facevano tutti cose diverse in città diverse."

Rompendo finalmente la sua barriera di silenzio, Squall aggiunse: "ho anche controllato la loro posizione individuale sulle limitazioni alle armi. Il Garden aveva l'idea che potesse essere una qualche specie di affermazione politica. Le posizioni registrate variavano dall'essere completamente per le limitazioni a completamente contro, quindi quell'idea è stata scartata".

"L'ultima persona che è arrivata a riva... gli ha sparato quanto tempo prima di sparare a voi?"

"Sembra che ci sia discordia, qui. Fino a una settimana, credono" rispose Squall.

"E non ha mai ucciso in modo così ravvicinato nella stessa città?" chiese.

"No, non l'ha mai fatto, in più Beltran è stato ucciso alcuni giorni prima. I primi tre omicidi sono avvenuti nel corso di oltre tre mesi, e i tre successivi entro tre settimane. Se inizia entro i tre giorni siamo abbastanza fottuti."

"Mai stati curiosi sul perché alcuni degli omicidi erano pubblici - come il nostro e quello in macchina? Mentre altri erano più controllati, come questo tipo a Dollet e lo scasso ad Esthar?" rifletté ad alta voce Zell.

"Ha ragione" concordò Rinoa. "Ci sono voluti giorni per scoprirne alcuni, nel caso di Siddig quasi una settimana... mentre il vostro era estremamente ovvio e decisamente c'era più rischio nell'essere preso."

"Valeva il rischio" affermò Squall, quasi fosse un dato di fatto. "I due omicidi erano un messaggio politico di per sé - è anche una forma di potere. Voleva che sapessimo che è lui ad averlo."

"Quindi, logicamente, potrebbe essere più arrabbiato per qualcosa che avete fatto tu e il tipo della sparatoria dall'auto in corsa?" Zell si era lasciato fuori dall'equazione, lavorando ancora una volta secondo la supposizione che la sua ferita era un effetto secondario. "Hai qualche idea su cosa hai fatto?"

Squall lo schernì. "Scegli tu. Non posso nemmeno iniziare a fare una lista di tutto quello che ho fatto e che avrebbe potuto far incazzare qualcuno a quel punto."

Rinoa scosse la testa. "Non devi nemmeno essere tu direttamente, dato che tu sei anche un rappresentante. Uccidere un SeeD non avrebbe avuto lo stesso effetto che uccidere te. Anche se Cid tecnicamente è il Preside, sei tu quello più visibile e conosciuto. Sei tu quello che il mondo considera un eroe, e questo tipo potrebbe non vedere la SeeD come la salvatrice che tutti una volta hanno creduto che fosse."

"È verissimo; potremmo non sapere mai la ragione, allora." Non che a Squall interessasse, fino a un certo punto, dato che sapeva che a certe persone non piaceva ciò che rappresentava, e non poteva incolparle per avere una loro opinione. Nemmeno a lui piacevano particolarmente certi aspetti della sua vita.

"Penso che dovremmo tornare all'idea di esaminare le città in cui non ci sono stati omicidi. Cercare di guardare dalle prospettive delle diverse città. Forse possiamo scoprire perché un membro di gabinetto di Deling e un Comandante della SeeD varrebbero di più il rischio." Zell scrollò le spalle; poteva valere un tentativo.

Rinoa immaginò che a quel punto non poteva far male; che cosa avevano da perdere? A quel punto, avevano escluso solo sette sospettati - e tre di loro erano attualmente nel furgone. Prese il foglio delle informazioni; voleva usare qualcosa come riferimento visivo. "Guardiamo ai posti non coinvolti, in ordine... primo, il Villaggio degli Shumi."

"Uhm, i Mumba possono anche solo tenere in mano una pistola? Figurarsi un fucile di precisione?" chiese Zell in tutta serietà, anche se dubitava che sarebbe stata percepita a quel modo dai suoi colleghi.

Rinoa scrollò le spalle, cercando di immaginarlo. Sembrava che questa immagine mentale fosse leggermente fuori portata. "Non direi? Sembra piuttosto improbabile? Onestamente, sembra anche più improbabile che vogliano anche solo farlo, ma non si sa mai... aspetta, penso di poterne aver visto uno con una machine gun o... sto solo pensando a Laguna?"

"Stai confondendo mio padre con un Mumba?"

Rinoa rise, rimpiangendo il commento immensamente. "Scusa, stavo solo pensando alla statua di Laguna e aveva una machine gun... la statua che ha scolpito l'Artigiano. È un'immagine piuttosto distorta nella mia testa tra la statua e i Mumba. Non sono davvero sicura del perché. Comunque, sai, forse è perché hanno mani davvero grandi... e - aspetta, i Mumba sono almeno consapevoli della politica? Si interessano?"

"Cosa? Ti sto completamente fraintendendo o hai appena detto che confondi l'immagine di un Mumba e di Laguna perché hanno le mani grandi e... sai cosa, non fa niente." Squall smise immediatamente di fare quelle domande, dato che non ne veniva niente di buono. Per nulla.

Il Comandante desiderò che la conversazione tornasse sui binari giusti - disperatamente. "Per quanto riguarda in genere la Tribù degli Shumi, ci hanno dato Norg, e non era l'esempio scintillante di correttezza politica o sanità mentale."

"Ottimo argomento" iniziò l'esperto di arti marziali. "Allora, possiamo dire ufficialmente che è possibile che la Tribù degli Shumi abbia un suo progetto politico, o almeno alcuni di loro? Ma possiamo anche dire che non siamo sicuri che i Mumba possano sparare con dei fucili di precisione... cosa che, sì, praticamente non ci porta da nessuna parte... farò una ricerca su internet dopo. Deve avere tutte quelle informazioni altrimenti inutili. Ok allora, andiamo avanti: Fisherman's Horizon, casa della nostra coppia preferita di capostazione e moglie amanti della pace, pazzi e fuori di testa."

"Questo è un briciolo estremo. Non sono così pazzi - solo appassionati." Rinoa avrebbe sempre difeso quel punto, dopo aver conosciuto persone appassionate a una causa a Timber. Amici e colleghi le cui azioni potevano a volta essere leggermente interpretate male degli estranei.

"Davvero? Ne sei sicura?" Zell rise, pensando al loro ultimo incontro con uno dei Dobe. "Seriamente, sai cosa ha fatto lei il primo giorno di conferenza? Durante la pausa del mattino, Flo letteralmente si è tinta i capelli di verde e si è messa una tutina intera marrone, cosa che, Hyne non lo permetta, non lasciava niente all'immaginazione. Se questo non è pazzo, scusami, appassionato abbastanza per te, è anche andata al centro della rotonda, si è messa in piedi e ha allungato le braccia sopra la testa. Poi, quando ci sono state abbastanza persone a fissarla, ha pubblicamente proclamato che le sue azioni erano per ricordare tutti gli alberi caduti al mondo che 'non stenderanno più i loro teneri rami verso il sole materno'. Parole sue, non mie. Sono triste che siamo arrivati solo all'ora di pranzo, chi lo sa cosa avrebbe fatto per il resto della settimana."

Poi, come se ci avesse pensato dopo: aggiunse, "ooooh, ancora internet, qualcuno deve aver scritto sul blog sulle sue altre buffonate. Come potrebbero non farlo?".

"Ok... molto, molto appassionata?" Rinoa cercò di controllare le risate.

Non era da lei giudicare il credo di qualcuno, ma comunque, l'immagine di Flo Dobe vestita da albero era piuttosto divertente - per non parlare dell'espressione di alcune di quelle facce gonfie dei politici alla conferenza che la fissavano orripilati.

"Le piacciono davvero gli alberi, vero? A te piacevano davvero i panini, si dice che sei addirittura andato all'altare con un panino per una scommessa. Quindi, ehm... il suo amore per gli alberi non è poi così diverso." Rinoa si fermò, guardando il foglio che aveva in mano. "Oh mio Dio, non l'avevo nemmeno visto prima... eccolo."

"Sfortunatamente no" intervenne Squall, dato che il Garden aveva già seguito quel sentiero. Per quanto fossero unici, i Dobe erano puliti. Sarebbe stato troppo semplice. "In verità, erano in cima alla breve lista di possibili sospetti. Sorprendentemente, hanno entrambi alibi di ferro. Diavolo, quando ci hanno sparato, Flo era a dare volantini sulla pesca eccessiva nella sala principale della conferenza. Ha rifiutato di mangiare pesce, a pranzo, su basi etiche. Tutti l'hanno vista lì, e fidati, onestamente, intendo tutti... il Capostazione Dobe è stato visto a FH."

"No, no... non quello." Rinoa si alzò e si avvicinò, inginocchiandosi tra i due sgabelli. "Sto parlando di quello che ha detto Zell sugli alberi."

Allungò il foglio a Squall. "Guarda. I loro indirizzi sono tutti dei tipi di alberi."

"Cosa? No" intervenne Zell, prendendo il foglio a tempo di record, lasciando lo scontento Comandante con un taglio da carta molto fastidioso. "Io non penso... i nomi degli alberi sarebbero stati piuttosto ovvi, anche per me."

"Di sicuro sì, nel senso, se tu non conoscessi le specifiche. Voglio dire, guarda solo Strada del Salice o Corte Sanguinella - questi due sono praticamente evidenti, ma guarda più in grande. Primo, prendi Viale Mandorla..."

"Mandorla... è una noce" la corresse Zell.

"Sì, una noce da un albero." Squall proprio non poteva lasciarsi scappare quell'opportunità.

Rinoa annuì, ma continuò lungo la lista. "Via Camelia..."

"Camelia? Non è un nome da ragazza? Conoscevo anche una ragazza che si chiamava così. Diamine, conoscevo persino un Chocobo che si chiamava così!"

Rinoa sospirò. Voleva bene a Zell, ma a volte, diceva le cose senza pensarci molto. "Sì, lo è, ma è anche un..."

Omise intenzionalmente l'ultima parola, gettandogli l'esca come un'insegnante che vuole una risposta. Era come se il tempo si fosse fermato, e stessero discutendo anni prima di qualcosa di futile. Ora le loro canzonature avevano un significato, però.

"Albero. Bene. È anche un albero... credo."

"Sì, lo è, più esattamente, può essere un albero o un cespuglio da fiore... ok, e infine abbiamo Crab Cove. Dato che Christopher Pegg viveva negli 'Appartamenti Baia del Pellicano', immagino che il contesto originale del nome della via intendesse i piccoli crostacei con le chele e tutto, i granchi, ma Crab è anche un albero, un melo selvatico."

"Quando hai imparato così tante cose sugli alberi?"

"Solo un interesse di una vita, credo... in pratica un hobby che mi è rimasto dall'infanzia."

"Perché un fulmine può colpire due volte, anche lo stesso albero?" Squall lo aveva detto così a bassa voce che lei pensò quasi di esserselo solo immaginato.

"Cosa?" iniziò, ma poi ricordò all'improvviso il significato dietro le parole. Era sorpresa che lui ricordasse; sentirlo echeggiare le sue parole di anni prima diede all'improvviso alla frase un doppio significato. Allora, era intesa come una paura dell'infanzia che distruggeva qualcosa di bellissimo, qualcosa che lei e sua madre avevano piantato come arboscello decenni prima... ora poteva vedere anche il suo significato da un punto di vista più metaforico.

Scuotendosi dalla testa quei pensieri, continuò: "per quanto riguarda l'educazione, sono anche stata a una lezione di botanica qualche semestre fa. Solo una, ma era interessante".

"Stai studiando?" Il Comandante sembrò più concentrato su questa rivelazione che sulla piccola scoperta del caso. Era solo una curiosità innata, si sentiva come se si fosse perso così tante cose.

"Stavo... sono stata solo a qualche lezione. Il mio intento era di laurearmi, ma la vita... il lavoro me l'ha impedito. Come ho detto prima, la ragione per cui ho avuto il lavoro a Timber è stata per la mia dedizione ai Gufi del Bosco, ma in realtà, penso che fosse per le mie presunte relazioni, molto probabilmente. Tre anni fa, non avevo molto a livello di educazione, almeno su carta."

Squall e Rinoa si fissarono momentaneamente negli occhi, prima che lei aggiungesse infine: "ci sono molte cose che non sai di me. Sono passati tre anni".

Per quanto Zell fosse interessato all'istruzione di Rinoa, era piuttosto inutile a quel punto. Avevano appena fatto quella che poteva essere la più grande scoperta fino a quel momento, e quei due stavano facendo la loro bizzarra gara di sguardi un'altra volta.

"Ehm, Rin, non per interromperti, ma tornando alla lista... e Squall? Il suo indirizzo non è il nome di un albero."

Non lo aveva considerato. Di nuovo, non era tecnicamente sulla lista, ma andava preso in considerazione nel caso.

"Il Garden?" iniziò esitante, cercando una qualche specie di legame logico. "Beh... forse? In più, ci possono essere alberi in un giardino fiorito, giusto? Voglio dire, ci possono essere. Quindi è possibile che il vostro Garden militare sia paragonato a un giardino fiorito?"

"È un po' tirata. Certo, possono esserci alberi al Garden, ma-" Squall si fermò immediatamente. Di tutte le ore di video del funerale che aveva visto, una delle immagini sembrava finalmente avere significato. "Merda. Non può essere così semplice, vero? Un albero al Garden."

Fu come se un pezzo sconosciuto del puzzle andasse finalmente al suo posto. Poteva essere stato accidentale, ma in qualche modo, sembrava solo che quel pezzo fosse perfetto. Rinoa aveva immediatamente colto il ragionamento di Squall. Avrebbe dovuto saperlo più di chiunque altro. Dannazione, aveva dato una mano a piantare quella dannata cosa.

"L'uomo ha detto che è stato comprato in tua memoria. Non ho mai chiesto da chi. Stavo solo... non riuscivo a pensare a niente del genere, in quel momento... ma avrei dovuto chiedere. Mi dispiace."

"Rinoa, non c'era modo che tu potessi sapere del simbolismo, allora."

Ora Zell era completamente confuso. A quanto pareva, questi due aveva una sorta di legame psichico - forse tutto quel fissarsi aveva insegnato loro a leggersi nella mente, dato che nessuno dei due sembrava spiegargli un dannato niente. Per l'ennesima volta, trovò che lavorare con il duo dalle meraviglie telepatiche fosse un'esperienza del tutto inquietante.

Trenta secondi prima, parlavano di noci e alberi, adesso avevano in qualche modo capito alcune settimane di lavoro nel giro di alcuni secondi - il tutto lasciandolo rudemente fuori, ancora.

"Chi? Dove? Cosa diavolo mi sono perso?"

"Vedi, sapevo che saresti tornato alla mia lista di domande" riuscì a dire Squall mentre voltava le spalle agli altri due, tornando velocemente a usare il computer.

"Sono così perso." Zell alzò il braccio sano al cielo. "Rinoa, per piacere, puoi spiegarmi?"

"Durante il funerale, ho aiutato un uomo a piantare un albero. Ricordo vagamente che ha detto qualcosa sul fatto che era stato ordinato dal Garden, donato o qualcosa di simile. Qualcuno voleva piantarlo in memoria del Comandante - una cosa così."

"Grazie! Questo almeno ha senso... era così difficile?" L'ultima parte della frase fu grugnita al Comandante, che sembrava troppo ipnotizzato dalla luce del monitor anche solo per rispondere.

Almeno Zell sentiva che erano sulla stessa lunghezza d'onda, adesso, un cambio drastico di sensazione dal sentirsi come se non stessero nemmeno nuotando nello stesso dannato mare, prima. Non aveva ancora fatto il collegamento tra le noci sugli alberi a Rinoa che ne piantava uno al funerale, ma immaginava che gli avrebbero dato più dettagli dopo. D'altra parte, probabilmente non doveva dire Chocobo prima di metterli nel sacco.

L'esperto di arti marziali guardò Rinoa. "So che c'è qualche albero del genere al Garden, soprattutto nel Giardino. Tristemente, penso che ne abbiamo piantati qualche dozzina dopo la guerra contro Artemisia. È un grande gesto, però. Adoro portarci Alex. È tipo come se la bellezza della persona continuasse a vivere. Quindi, ehm... chi ha donato l'albero nel tuo caso?"

"Molto probabilmente l'assassino. È quasi poetico." La voce di Squall era monotona, e non distolse mai gli occhi dal computer.

"Se è stato comprato da qualcuno al Garden, questo non ci riporta alla SeeD?"

L'esperto di arti marziali odiava davvero l'insinuazione, ma sembrava qualcosa che non potevano più evitare.

"Spero di no, ma..." Squall non riuscì a finire; ci sarebbe stato troppo dolore nel solo sentirlo. Doveva restare obiettivo - quella era sempre stata una fonte di forza; non avrebbe permesso a questo bastardo che la trasformasse in una debolezza.

In silenzio, Rinoa si trovò a mettergli una mano sulla spalla. Sentiva il bisogno di consolarlo, di essere legata a lui in qualche modo. Era inspiegabile, ma sapeva che a lui sarebbe servito il suo supporto, in quel momento più che mai.

Abbastanza sorprendentemente, anche se Squall era quasi morto solo poche settimane prima, non l'aveva mai presa sul personale - con la possibile eccezione del commento su Zone, anche se era stato detto per lo più per ironia. In tutto quel tempo, il Comandante era rimasto con la convinzione che lui era stato solo un obiettivo accessibile, un rappresentante di un gruppo la cui morale era stata pubblicamente messa in discussione. Prima, il proiettile non riguardava mai lui; riguardava solo la sottintesa ipocrisia politica che le persone credevano fosse rappresentata dal Garden.

Eppure, se era stato fatto da un SeeD, poteva benissimo riguardare lui.

"Zell, mentre cerco di trovare questa cosa, puoi iniziare a compilare una lista di studenti, ex studenti, e impiegati che possono avere un addestramento con il fucile? Non tutti possono aver sparato quel tipo di colpi." Poi, come richiesta secondaria, Squall aggiunse: "e per il mio bene, per favore non includere Irvine nella lista, va bene?".

"Subito capo." Squall avrebbe alzato gli occhi al cielo se non fosse stato così intensamente concentrato sullo schermo del computer. In qualche modo, la risposta di Zell suonava piuttosto condiscendente, ma sapeva che il suo significato era ben altro.

Alzandosi dalla sedia e facendosi scroccare le nocche, come d'abitudine, Zell chiese: "Rin, ti va bene se uso il computer dello studio? Ne abbiamo tipo solo uno qui. A quanto pare il Garden non ha preso il pacchetto lusso a doppio computer che, a proposito, adesso è diventato uno standard nei nuovi modelli del furgone dell'inferno. Oh, e prometto che non controllerò la tua cronologia, i tuoi segreti sono al sicuro con me".

"Sì, certo" rispose lei sarcastica. "La mia appagante vita segreta del solitario al pc. Vai pure, solo non togliermi il punteggio più alto, o allora mi arrabbio."

Mentre Zell usciva, Rinoa cercò di stiracchiarsi, alzandosi il più possibile in un veicolo a quanto pareva disegnato per essere comodo per i moguri. Avvicinandosi al Comandante, si chinò in avanti, appoggiando parte del peso sulla spalla di Squall. Lui non sembrò esserne disturbato.

"Allora, cosa stai cercando?"

"Sto cercando di entrare nel sistema principale del Garden. Voglio controllare le ricevute."

"Come fai a essere nel sistema, non ti vedrà qualcuno? Beh, non te, ma noteranno che qualcuno di non autorizzato ha fatto login e sta accedendo ai file."

"No, sto entrando attraverso una backdoor. Nessuno che non lo sappia già lo noterà. È una misura di sicurezza che Cid ha inserito qualche anno dopo la rivolta di Norg. Per quanto riguarda quello che sto cercando, come regola generale, chiunque abbia comprato un oggetto, come un albero, darebbe i soldi o a Cid o a me. Uno di noi farebbe il controllo della richiesta. È raro che qualcuno bypassi il sistema in questo caso, dato che l'acquisto dovrebbe comunque essere approvato prima di avere il permesso di essere piantato. Quindi, logicamente, qualcuno ha pagato, dobbiamo solo capire chi."

"Normalmente sarebbero gli amici del morto, no?"

"Normalmente, ma qui siamo andati ben oltre il normale. Inoltre non è che sia raro che un gruppo o un comitato prenda donazioni per cose simili. Prendi Selphie, ad esempio. A parte i suoi amici, sarebbe logico che il Comitato per il Festival del Garden prendesse donazioni. Comunque, l'acquisto passerebbe per il sistema."

Fece scorrere la pagina, cercando le date corrispondenti. "Merda, è impossibile. Guarda tutte queste richieste di controllo per fiori, fioristi o vivai. Cosa mai al mondo farebbe pensare a questa gente che avrei bisogno o vorrei fiori, tanto per cominciare? Non mi conoscono per niente."

Lei gli picchiettò la spalla, cercando di mantenerla sul leggero. "Sai, ho pensato la stessa identica cosa. Se ti avessero davvero conosciuto, avrebbero usato i soldi per corrompere i poliziotti di Dollet per altre copie di foto segnaletiche."

"Quello era un classico." Lasciò andare una risata d'intesa. "Non preoccuparti comunque, ho ancora la mia copia. Non lascia mai il mio ufficio, non si sa mai quando può tornare utile. I migliori guil che ho mai speso, a proposito."

"Figurarsi. Non sono del tutto sorpresa che abbiamo opinioni diverse sulla definizione della parola classico."

Era strano che non avesse pensato a quella foto mentre svuotava il suo appartamento. Era anche più strano che ci pensasse adesso. Il fatto che lui la tenesse nel suo ufficio era insieme dolce e leggermente peculiare. Non intendeva leggerci troppo, adesso; era solo bello tenere quel ricordo.

Lui continuò a cercare, riga dopo riga, senza trovare alcuna prova concreta. "Sfortunatamente, penso che ci sia una possibilità che la ricevuta sia stata timbrata come generale, come fiori o floreale... chiunque abbia controllato la richiesta, non ha specificatamente messo un albero nella linea per la descrizione. Per non parlare del fatto che circa quattro persone diverse cercavano di riempire i vuoti, e potrebbe spiegare la mancanza di dettagli. Per dirlo con sicurezza, dovrei vedere le copie originali, o contattare qualcuno che può."

"Beh, chi potrebbe?"

"Ce ne sono alcune, ma... io non posso chiamare, e nemmeno Zell. Anche se immagino che non sarebbe fuori questione per te cercare di scoprirlo."

"Aspetta, cosa? Io? La mia relazione con il Garden non è esattamente stabile, sai."

"Beh, la mia relazione con loro è tre metri sottoterra, quindi sembri la scelta più logica. Ho bisogno che contatti qualcuno, e spieghi che vuoi ringraziare chi ha fatto il dono... se la berranno, se viene da te."

"Squall, io e te non ci siamo parlati per tre anni... tutti al Garden sono ben consapevoli di questa cosa. Quanto pensi che si berranno, davvero?"

"Tutto quanto. Ormai, tutti sanno che eri indicata come l'erede universale nel mio testamento. Per una volta, lasciamo che qualsiasi pettegolezzo stia già circolando giochi a nostro favore."

Lei si bloccò, pensando al testamento. In qualche modo, entrambi erano riusciti a sorvolare su quell'enorme dettaglio fino a quel momento, ed ecco che lui ne parlava in una conversazione, casualmente. Era nel suo migliore interesse reagire con calma e professionalità quanto aveva fatto lui, dimenticando la fonte del pettegolezzo.

Inghiottendo il suo orgoglio, chiese con disinvoltura: "chi vuoi che chiami? Shu?".

"Sfortunatamente, lei sta già tornando a Trabia. Abbiamo bisogno di qualcuno che possa guardarle direttamente, qualcuno che possa anche restare imparziale e non farsi coinvolgere emotivamente." Ci fu una lunga pausa esitante prima che gli sfuggissero dalle labbra le parole successive. "Non ti piacerà..."

"Non mi piace già" affermò lei schiettamente, ma in qualche modo, aveva questa sensazione sospettosa che sarebbe diventato molto, molto peggio.

Le parole successive che gli uscirono dalla bocca erano quelle che lui sperava di non dover mai dire.

"Onestamente, dato che Cid è a Dollet, penso che la cosa migliore sia chiamare Lauren."

*****
Nota della traduttrice: devo dirvi una cpsa riguardo a Crab Cove: ho lasciato così, in inglese, per non perdere il gioco di parole, che ho poi cercato di far dire a Rinoa. Crab Cove significa letteralmente 'Baia del Granchio', ma Crab è anche una parola che sta ad indicare il melo selvatico e il relativo frutto. Non esiste, che io sappia, una parola italiana che abbia lo stesso doppio significato, per cui ho preferito lasciarlo così. Se qualcuno sa aiutarmi a risolvere meglio, mandi pure un pm!
Ogni recensione e commento, anche in messaggio privato, sarà tradotto e inviato all'autrice, e ogni eventuale risposta verrà poi riportata qui. Per chi volesse tenersi aggiornato sulle mie traduzioni (in questo e altri fandom), lascio il link alla mia pagina facebook (dove segnalo sempre quando aggiorno) e alla mailing list. Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
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