-Non voglio lasciare papà..- mormorai, stringendo tra le mani la mia maglietta. 
-Ma vuoi lasciare me.- Affermò mia madre, con voce rotta. -Tu, vuoi lasciare me!-
Arretrai di qualche passo, spaventata dal suo tono. -No, io non...-
-Come puoi farmi questo, Anastasia?- Gridò mia madre. -Dopo tutto quello che ti ho dato! Raymond non è neanche il tuo vero padre! Come puoi preferire lui a me?-
-Non è così..- sussurrai, con tono di scuse. -Steve è...-
-Sei soltanto un'ipocrita, Anastasia! Solo questo.- Ero sicura di non aver mai visto mia madre in questo stato. -Non mettere Steve in mezzo! Lui non c'entra. Perché non lo accetti come hai fatto con Ray? Qual é il tuo problema?- 
"Lui! Lui è il problema. Lui che abusa di me!" Avrei voluto gridarle, ma restai in silenzio per l'ennesima volta e abbassai lo sguardo. Mia madre sembrava davvero innamorata di quell'uomo. Non potevo distruggerle tutto, non lo meritava.
-Dove ho sbagliato?- Singhiozzò lei, improvvisamente in crisi. -Non credevo che fossi infelice a causa mia, io credevo che...-
-No!- Esclamai affannosamente. -Mamma tu sei fantastica e ti adoro! Ma Ray mi ha cresciuta, gli voglio bene, non posso... non voglio lasciarlo andare.-
Lei restò in silenzio per così tanto tempo che temetti che da un momento all'altro scoppiasse ma, invece, si asciugò gli occhi e abbozzò un sorriso.
-Mi dispiace.- Disse, con voce tremolante. -Oh mio Dio! Mi dispiace così tanto tesoro.-
-Mamma..- riuscii a mormorare, prima che lei mi soffocasse in un abbraccio. 
-Non volevo spaventarti tesoro. È solo che... sei la mia piccolina e non posso credere che tu voglia andare a vivere con Raymond, ma so che gli vuoi molto bene. È stato solo un attimo di shock.- 
"Cosa?" -Quindi per te va bene che io vada a vivere con lui..?-
Lei mi mostrò un sorriso che non coinvolse gli occhi -No, Ana. Non mi va bene, ma posso capirlo e non ti impedirò di farlo.-
-Grazie- sussurrai. -Grazie mamma.-
-Tesoro- disse, prima di scoppiare in un pianto liberatorio. -Non cambierà nulla però, giusto? Ci vedremo e ci sentiremo ogni giorno, promettilo.-
-Ma certo mamma, te lo prometto.- Sorrisi leggermente. -Te lo prometto.-
*^*^*^*^*^*^*^*
Erano ormai passati diversi anni da quell'ultimo episodio con mia madre e io vivevo ancora con Ray. Il matrimonio con Steve inoltre, non era durato a lungo. L'annuncio del loro divorzio infatti, fu una notizia splendida, quasi meglio di una cospicua vincita alla lotteria. Mamma era finalmente rinsavita e non poteva rendermi più felice. 
~
06:35 Ero già perennemente in ritardo, come al solito. 
Saltai dal letto, incespicando tra il piumone, e mi diressi come un fulmine verso il bagno. Non avevo molto tempo quindi feci una rapida doccia e indossai l'odiosa divisa scolastica. 
-Annie!- Gridò papà, dal piano di sotto. -La colazione è pronta!-
-Due minuti e arrivo!- Gridai di rimando, mentre aggiustavo i capelli e mettevo un'abbondante dose di mascara. 
Mi fissai allo specchio. Ero pallida come sempre, perfetto. Alzai gli occhi al cielo e scossi la testa, non avevo tempo per pensarci. 
Scesi di corsa le scale e diedi un bacio a mio padre. -Buongiorno.- 
-Annie- alzò gli occhi al cielo. -Non mi piace che tu sia sempre di fretta.- 
-Lo so.- Sorrisi, accomodandomi davanti al bancone. -Ma non posso farci nulla.- 
-Puoi eccome.- Sospirò lui. 
Mangiai velocemente i miei cereali affogati nel latte e non appena finii misi la ciotola a lavare. Tirai un sospiro di sollievo, in fondo avevo cinque minuti prima che Kate arrivasse. 
-Domani andrai da tua madre?- 
-Si, passo il fine settimana lì. È un problema?- 
-No, io comunque andrò a pescare.- Sorrise radioso.
Se c'era una cosa che Ray amava era sicuramente la pesca. 
Il suono del clacson della macchina di Kate mi distrasse. Afferrai velocemente una giacca e la borsa e salutai mio padre. -Passo a prendere un paio di vestiti dopo scuola, prima di andare da mamma.- 
-D'accordo. Buona giornata tesoro.-
Gli sorrisi velocemente prima di chiudere la porta e scendere le scale. 
Kate, la mia migliore amica da sempre, era nella sua lucente macchina nera che mi aspettava impaziente. Spalancò gli occhi non appena mi vide salire in macchina.
-Che c'è?- Esclamai, temendo di avere qualcosa in faccia. 
-Niente, è solo che... wow! Non eri mai stata così puntuale prima d'ora.-
Alzai gli occhi al cielo e lei scoppiò a ridere.
-Passi il sabato sera da me, domani?-
-Perché non vieni tu?- Proposi. -Vado da mia madre per il fine settimana. Sarà felice di rivederti.-
-Oh mi mancano tantissimo lei e i suoi biscotti!- I suoi occhi le si illuminarono. 
Scoppiai a ridere. Kate sapeva essere una bambina alle volte. 
-Hai saputo?- Chiese all'improvviso.
-Cosa?-
-Christian ieri ha rischiato di essere espulso, un'altra volta.- 
Rabbrividii al solo udire il suo nome. Non c'era nessuno al liceo che non conoscesse Christian e non perché fosse il più popolare, al contrario. I ragazzi erano terrorizzati da lui. Non parlava mai con nessuno, era sempre solo e taciturno e se qualcuno osava sfiorarlo anche solo per sbaglio, poteva considerarsi morto. È proprio a causa dei suoi modi non esattamente 'gentili' che era stato espulso da tre scuole. Alle ragazze affascinava un sacco il suo essere così mh... tenebroso, io invece, lo trovavo triste ma spietato. Non avrei mai voluto averci niente a che fare, ma il mio destino a quante pare non era questo. 
Sono Anastasia, Anastasia Steele e questa... questa è la mia storia. 



ANGOLINO AUTRICE🙈:
Saalve a tutti, popolo di Wattpad! Ho apprezzato tantissimo la trilogia di cinquanta sfumature ed è per questo che mi sono cimentata in una primissima storia che vede come protagonisti Christian e Ana. Spero soltanto che questo primo capitolo possa piacervi e se è così vi sarei davvero grata commentaste qui sotto. Vorrei davvero essere sicura che qualcuno di voi segua la mia storia, quindi a cinque commenti continuerò. 
Spero davvero che mi supportiate in questa mia primissima storia! Grazie per l'attenzione, alla prossima❣