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Autore: Alessia Krum    09/06/2016    1 recensioni
Acquamarina aveva continuato a vedere immagini, immagini brutte e spaventose, che non avrebbe mai voluto vedere. Acqua poteva pensare e vedere quelle figure, ma non stava né dormendo, né era svenuta, non era sveglia e non poteva svegliarsi. Voleva vedere e capire che cosa stava succedendo. Vide un villaggio, un piccolo villaggio sormontato da un castello. Il paesino sembrava tranquillo, ma fuori dalle mura si stava svolgendo una feroce battaglia. Persone con la pelle blu e le pinne combattevano con tutto quello che avevano e una grande speranza contro eserciti interi di mostri viscidi, squamosi e rivestiti da armature pesanti che mandavano bagliori sinistri. La battaglia infuriava. Per ogni mostro abbattuto, morivano almeno due uomini. Poi Acqua vide un uomo, protetto da un cerchio di mostri, che sembravano i più potenti e i più grossi. Quell’uomo aveva un qualcosa di sinistro e malvagio. Indossava un pesante mantello nero e continuava a dare ordini e a lanciare fiamme ovunque.- Avanti, Cavalieri, sopprimete Atlantis e l’oceano intero sarà mio! –
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15
Ho un piano!

Tornando a casa dal tempio, Acqua cercava di pensare a qualcosa per aiutare Corallina. Le dispiaceva vederla così triste. E, in un certo senso, aveva ragione a dire che la trattavano come una bambina.
- Ho trovato! - esclamò ad un tratto.
- Cosa? - Corallina, come suo solito, si fermò in mezzo alla strada.
- Cugina, puoi essere contenta, ho appena avuto un’idea geniale! - Corallina sgranò gli occhi. 
- Un’idea geniale per cosa? -
- Ma ti sei già scordata di quello che ti ho detto stamattina? Ho trovato l’idea giusta per procurarci quel corallo. - il viso della cugina si illuminò.
- Davvero? Dai, allora, cosa aspetti? Racconta. - Acqua fece un’espressione che la incuriosì ancora di più.
- Ok, però continua a camminare. Senti, tutti ti vietano di fare qualsiasi cosa? Perfetto, questo è un ottimo motivo per fare il contrario. Oggi pomeriggio usciremo dalla città e andremo a raccogliere quel benedetto corallo! -
- No, no, e poi no, e se dopo ci scoprono? - la ragazza sentì smorzarsi tutto l’entusiasmo di poco prima. La preoccupazione ne aveva preso il posto. Stranamente, Acqua era calmissima.
- Meglio così, tu dirai loro tutto quello che pensi e loro non avranno motivi per castigarti, si devono arrendere all’evidenza! - Corallina non era ancora del tutto convinta.
- Non credo che lo faranno. Potrebbero benissimo dirmi che fuori è pericoloso, che non dovevo correre il rischio, eccetera, eccetera, eccetera…e alla fine quella che ci rimette sono sempre io. - Acqua continuava a essere calma.
- Non ti diranno un bel niente. E sai perché? Perché, se vengo con te, non avranno motivi di dirti che hai corso dei pericoli. Anche se ci attaccassero, potrei difenderti benissimo. Ricorda che adesso i poteri li so usare, e anche molto bene! -  Corallina sembrò rifletterci un attimo, poi sorrise:
- Lo sai che sei un geniaccio? Anche di più di quella… -  ma Corallina non riuscì a finire di parlare, perché arrivò una gomitata dalla cugina. Da una strada secondaria era sbucata improvvisamente Celeste. Che le fulminò con lo sguardo, come se avesse sentito tutto. Acqua continuò per la sua strada, ma vide che Celeste si era bloccata, e che la stava di nuovo fissando. Non le piaceva come la guardava. Anzi, non la guardava. La sondava.
- Ehi, Celeste! Ci sei? Stai bene? - chiese Corallina. Per tutta risposta, lei scostò il ciuffo di capelli neri dagli occhi, si voltò e bofonchiò un: - Sì - praticamente inavvertibile. Acqua e Corallina ripresero a camminare, ma la principessa aveva di nuovo percepito la sensazione di essere guardata troppo. Che durò praticamente un istante, ma c’era stato.

***
 
Il pomeriggio, dopo aver riposato un poco e aver dato un’occhiata a quello che doveva studiare,  Acqua si alzò dalla scrivania e si diresse verso la camera della cugina. A dire il vero non ci era mai stata, ma sapeva dove si trovava perché ci passava molto spesso. Infatti quel corridoio era l’unica strada per poter accedere al salone del ghiaccio. Quando arrivò davanti alla porta, attese un secondo e bussò. Dall’interno provenivano rumori strani. Acqua riuscì a distinguere il fruscio di fogli, seguito da un rumore metallico, poi una sedia che si strusciava sul pavimento e qualcosa che cadeva.
Passi sul pavimento e poi la porta si aprì.  La cugina mise la testa fuori e la salutò:
- Ciao! -
- Ciao. Ti è per caso entrato un elefante in camera? - chiese sarcastica Acqua.
- E che cosa sarebbe un elefante? - Corallina non ne aveva la più pallida idea.
- Scusa, lascia perdere.  -
Corallina aprì del tutto la porta e fece entrare Acqua. Lei si guardò in giro. Nella camera della cugina il disordine regnava sovrano. Era ben oltre tutto quello che mente umana potesse immaginare. Un mucchio di fogli era sparpagliato a terra, la seggiola rovesciata nel bel mezzo della stanza, il portapenne di corallo rotto sulla scrivania e tutte le penne erano in giro per il letto. L’armadio era aperto, con tutti i vestiti gettati dentro alla rinfusa, le lenzuola stropicciate  e i quadri appesi al muro erano tutti storti.
- Scusa il disordine, di solito la mia stanza non è così disordinata. Anzi, è disordinata, ma non così tanto! Mi hai fatto prendere un colpo quando hai bussato. Mi sono alzata in fretta per venirti ad aprire, ma ho perso l’equilibrio, rovesciando la seggiola,  poi ho fatto cadere i fogli e mi si è impigliata una manica del vestito nel portapenne. E l’ho fatto cadere. Solo io sono capace di creare una serie di catastrofi in così poco tempo! -
Corallina rise e fece sedere la cugina su una parte di letto libera dalle lenzuola aggrovigliate. Erano rosa, come tutto il resto nella stanza di Corallina. Rosa il letto, la scrivania, l’armadio e persino le tende! Corallina si mise a frugare tra il mucchio di fogli sparso a terra.
- Ma dove l’ho messo? - mormorava ogni cinque secondi. Infilò la testa sotto il letto, sotto la scrivania e cercò in mezzo al mucchio di vestiti.
- Cosa stai cercando? - chiese Acqua
- Una cosa… ma è una sorpresa, quindi non posso dirtelo. - cercò di nuovo nel mucchio di fogli.
- Possibile che non riesca mai a trovare niente? - si alzò con aria sconsolata e si avvicinò alla cugina. Proprio in quel momento, quando stava per mollare, lo vide, sulla scrivania, dove era rimasto prima ancora di combinare la serie di catastrofi. Si batté la mano sulla fronte, prese il foglio e si buttò sul letto.
- Ecco qua! Ho trovato una vecchia mappa in biblioteca. Magari a te può servire! Guarda, qui - e indicò un punto abbastanza vicino al fiume - è il posto dove si può trovare più facilmente il corallo. Direi di andare lì. -
- Per me va benissimo. Suppongo che dovrai fare strada tu, io non sono molto esperta in queste cose… - ribattè Acqua.Le due cugine si avviarono, uscendo normalmente come se dovessero andare a fare un giretto in piazza. Con le mantelle ben calate sul viso uscirono dalle mura e, quando furono abbastanza lontane dalla torre di avvistamento, cominciarono a nuotare. Corallina andava veloce come un missile, mentre Acqua faticava un po’ a tenerle dietro. Si avvicinò a lei e le chiese di rallentare un po’. 
- Scusami, cugina, sono un po’ tesa! - le rispose lei - Tra poco arriveremo. Speriamo che questa storia finisca presto, non vorrei mai che ci attaccassero. -
- Hai paura? - chiese di nuovo Acqua.
- Sì. E se ci succedesse qualcosa? -
- No, non preoccuparti. Vedrai che tra poco saremo di nuovo a palazzo. - la rassicurò Acqua.
Trascorse ancora qualche minuto. Le due cugine rimasero in silenzio per questo breve tragitto. Almeno, fino a quando Corallina non urlò.
- Eccoci, siamo arrivate! Il corallo è sulla cima di quella collinetta. - Corallina indicò il piccolo cumulo di sabbia e cominciò a salirci sopra. Acqua la seguì, rimanendo un po’ indietro. Quando anche lei arrivò in cima, la cugina le mostrò il piccolo arbusto che cresceva al centro. 
- Dai, facciamo in fretta. Raccogliamone un rametto e andiamocene velocemente. - disse.
Acqua la guardò mentre toglieva un pezzetto dalla pianta.
- Bene, possiamo andare. - Corallina aveva fretta, non si sentiva per niente sicura.
- Ti dispiace se ci fermiamo un attimo al fiume?- le chiese Acqua.
- Sì, mi dispiace. Voglio tornare dentro le mura! -
- Solo un attimo! - la implorò la principessa
- Oh, per favore, facciamo in fretta! Cosa devi fare? -
- Tra due minuti lo scoprirai. - Le due ragazze si avvicinarono alla sponda del fiume. Acqua vi entrò e invitò la cugina a fare lo stesso. Ma, recuperata la sua solita spavalderia, Corallina si tuffò senza preoccupazioni e, con il rametto di corallo in mano, guardò Acqua. Lei le parlò sottovoce.
- Ascoltami, bisogna parlare molto piano perché le fatine hanno un udito molto sensibile, d’accordo?  -
- Stai per chiamare una delle fatine del fiume? - chiese sorpresa. Ne aveva sentito parlare solo alla scuola del tempio.
- Sì, devo parlare con una di loro. Non so se la conosci. Si chiama Lille. - Corallina
scosse la testa. Come al solito non ne sapeva nulla. Acqua prese un gran respiro e chiuse gli occhi. Corallina non sapeva cosa stesse facendo, ma aspettò che succedesse qualcosa. E pochi secondi dopo apparve una fata minuscola, sembrava una creatura delle fiabe o qualcosa di simile, era delicatissima. Quasi si potesse rovinare da un momento all’altro, pareva di porcellana.
- Wow, che carina che sei! - disse Corallina rimirando gli intrecci di rosa, violetto e fucsia delle piccole ali della fatina. Era estasiata da quella bellissima mescolanza di colori in diverse tonalità, che poteva sembrare un po’ caotica a prima vista, ma alla fine dava un bellissimo effetto.
Corallina si pentì subito di aver fatto quel commento, forse un po’ affrettato. Acqua non aveva ancora detto nulla, forse stava cercando le parole giuste per farlo, ma a Corallina sembrava di aver detto qualcosa di inopportuno. Pensò che forse doveva fare attenzione a tenere a freno la lingua; dopotutto Acqua le aveva detto che era una cosa importante...si fece in disparte e attese che la principessa parlasse:
- Lille, scusami per l’altra volta, non volevo ferirti, te lo giuro. Non sapevo che tu e…  - Acqua fece una piccola pausa - la mamma…vi conosceste. Me lo ha detto zia Olimpia quando sono tornata a casa, ma ti assicuro che non sapevo nulla. Puoi perdonarmi? -
La fatina rimase immobile, stupita. Ma se lei era stupita, Corallina era letteralmente sbalordita dalle parole della cugina. Un’altra cosa che non le avevano detto. E stavolta anche la cugina l’aveva tenuta all’oscuro. Non le sembrava che fosse così pericoloso sapere che una fatina era amica della regina, non era chissà quale segreto di stato! Ricacciò indietro le lacrime che facevano già capolino. Lille si era fiondata ad “abbracciare” Acqua, per farle capire che era tutto a posto.
- Sai che mi ricordi tanto lei? Siete veramente due gocce d’acqua. Quando sei venuta, la prima volta, pensavo che tu fossi Azzurra, che l’avessero liberata o che fosse riuscita a scappare. Mi sembrava impossibile, infatti poi ho capito che non sapevi nulla di me. Ma non importa! - disse con la sua vocina debole. 
- Mi piacerebbe un sacco che fosse qua, ma non è possibile. Tu non sai quanto vorrei poterla abbracciare, chiacchierare con lei...ma non possiamo. Quindi bisogna essere forti e andare avanti. Ti prometto che farò di tutto per liberarla, Lille, ma per ora non sono abbastanza pronta per farlo. Occorrerà aspettare un altro po’. - disse Acqua con voce strozzata, commossa.
- Sì, e noi fatine ti staremo sempre vicino, ricordalo. Per qualsiasi cosa, noi siamo con te, Acqua. - dichiarò Lille.


- - - Angolo autrice - - -
Questa settimana ho pubblicato il capitolo prima del solito perchè nel weekend non avrei potuto. :D
Comunicazione di servizio: non pubblicherò per qualche settimana, perciò vi lascio una pausa di riflessione...se vi venisse voglia di scrivere una recensione, non esitate! Vorrei veramente sapere che cosa ne pensate fino a questo punto, mi basta anche un commento sintetico, non pretendo una recensione coi fiocchi. xD
Bando alle ciance, sono felice di annunciare che d'ora in poi i capitoli faranno un po' meno schifo, almeno dal punto di vista dello stile... con questo capitolo si è conclusa la parte della storia che mi piace di meno >.<  
Nel prossimo capitolo ci sarà più azione, e comparirà anche un nuovo personaggio; inoltre vedremo Celeste abbandonare il ruolo da "comparsa" che ha avuto fino ad ora ed entrare in azione!
Ciao ciao, un bacino e un abbraccio coccoloso a chi è ancora qua <3

Alessia Krum
 
   
 
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