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Autore: Aiko Inochi    10/06/2016    2 recensioni
Sono trascorsi quattro anni dalla morte di Naraku. I giorni si susseguono tranquilli e sereni per Inuyasha e compagni ma la pace non durerà ancora per molto. Una particolare ragazza creerà scompiglio al villaggio e Sesshoumaru sarà portatore di cattive notizie. Una pericolosa minaccia incombe sulle terre dell'Ovest e sulle vite di tutti.
[Sesshoumaru x Nuovo personaggio]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HTML_FF_CAP3                                                IL FURTO DELLA HAKAITSUME




Il suono di qualcosa che si muoveva velocemente tra la vegetazione si fece più forte e sempre più vicino. Kagome scese dalla schiena dell’hanyou e si guardava intorno, un po’  spaventata. Il suono era ormai vicinissimo e una figura bianca sbucò dal verde di fronte a loro.
«Inuyasha!»
Il lampo bianco si scaraventò sull’hanyou e con una gomitata che lo fece volare lontano e sbattere con la schiena sul tronco di un albero.
«Ah! Inuyasha!» Kagome riuscì a seguire a malapena cosa fosse successo.
La figura bianca ora si poteva distinguere. Era ritta sul posto in cui un secondo prima vi era Inuyasha e guardava l’hanyou con ferocia.
«Hasu …»
Anche senza che Moriko lo dicesse, la somiglianza con Inuyasha non lasciava molti dubbi sull’identità della youkai. Kagome fece per raggiungere Inuyasha ma la inu youkai si mosse prima e gli si avvicinò con passi ampi ed eleganti.
«Tu, razza di stupido!» Inuyasha era piegato dal dolore dovuto dalla gomitata allo stomaco ma al suono di quelle parole cariche d’irritazione, non poté che alzare la testa e trovarsi a tremare di fronte agli occhi furenti della sorella.
«Posso spiegar … ahi ahi!» non lo lasciò terminare che lo colpì violentemente con un pugno sul viso e successivamente lo aveva afferrato per un orecchio e costretto ad alzarsi.
«Che dovresti spiegarmi? Avevi promesso di non fare casini»
«Non è tutta colpa mia … AHI!» Hasu torse con più forza l’orecchio.
«So come sono andate le cose, piuttosto potevi anche pensare di venire da me una volta che eri stato liberato dal sigillo. Hai idea di quanto mi sia sentita in colpa?»
«Scusa non volevo … come già sai tutto?»
«Me l’ha raccontato Sesshoumaru»
«Quel bastardo … Ah! Basta mi stai facendo male!» dopo averlo colpito con le dita tra le costole, Hasu era passata a stritolargli la testa con i pugni sulle tempie.
«Non è niente rispetto a quello che dovrei farti. E non incolpare Sesshoumaru!»
«Hasu per favore lascialo andare» l’implorò Moriko, sapendo che la tortura sarebbe diventata più dura.
«Moriko non t’immischiare»    
«Fallo per me, gli devo la vita» insistette lei avvicinandosi ai due fratelli.
«Davvero?» la giovane donna annuì.
«Tsk! Qualcosa di buono ancora la fai ma non pensare che basti per farti perdonare» così dicendo, lasciò andare la testa dalla sua presa e gli votò le spalle.
Kagome corse da Inuyasha e si accertò che stesse bene.
«Hai già terminato?» Sesshoumaru si fece avanti, deluso di non poter assistere ad altro.
«Dannato di un Sesshoumaru! Che bisogno avevi di dirle …» Inuyasha si ammutolì all’istante all’occhiata omicida di Hasu.
«Ha capito la lezione» tagliò corto lei, chiudendo lì la questione.
«Moriko che ti è successo?» le domandò la inu youkai.
Aveva notato delle ferite non del tutto rimarginate, le quali dovevano essere state ben più grandi e profonde nei giorni precedenti. Inoltre la stessa umana aveva affermato di essere stata salvata da Inuyasha. Era più che sicura che non centrasse con il compito che le aveva affidato, bensì che ci fosse dell’altro.
«Ne parliamo a casa?» propose Moriko risalendo in groppa a Noumu.
Hasu annuì :«Inuyasha vieni con noi e anche la ningen» disse riferendosi a Kagome.
Con un cenno del capo fatto a Sesshoumaru, i due youkai presero a camminare e ad inoltrarsi nel bosco seguiti dagli altri in silenzio.

***

«Stanno tornando!» esclamò il cucciolo di youkai.
I due gemellini si alzarono e si misero ad attendere davanti l’entrata della casa.
Alle loro spalle comparve il padre che coprì le loro teste con la mano.
«Non emozionatevi troppo che vostra madre sarà ancora arrabbiata»
I due alzarono il volto per guardarlo e risposero un “va bene” non molto contento.   
Arrivati alla dimora di Hasu, Kagome non poté che rimanerne meravigliata.
Si trattava di una casa dalle discrete dimensioni e dalla forma dei sontuosi palazzi. Questo riguardava la sola parte esterna, in quanto il resto della casa era scavata nella roccia.   
Sesshoumaru senza troppe cerimonie, entrò nella dimora a rioccupare il posto dove si trovava precedentemente. Jaken al suo arrivo lo aveva salutato rispettosamente ma rimase all’esterno per studiare i nuovi arrivati. Moriko entrò anche lei subito dopo :« vado a cambiarmi d’abito» aveva detto, prima di scomparire nella sua stanza. Noumu poté godersi un po’ di riposo e si accovacciò in un angolo.
«Salve Inuyasha! Da quanto tempo» esordì Shireiyama.
«Bè sì, un bel po’ di tempo» Inuyasha si sentiva sempre più agitato. Non voleva subire anche i rimproveri dello youkai.
«Che fate? Non entrate?» continuò «ci dovrai spiegare un po’ di cose» lo esortò l’okami youkai.
«Sì sì certo!»
E così tutti si ritrovarono all’interno dell’abitazione. Hasu aveva invitato tutti a sedersi intorno al focolare. Sesshoumaru stava in disparte con la schiena appoggiata alla parete.
Kagome osservò con attenzione ogni dettaglio: gli spazi interni erano molto ampi, arredati con eleganza ed essenzialità. Era tutto in legno e roccia. La struttura in legno degli shouji era intagliata e la carta che li componeva era dipinta con diversi motivi, da quelli floreali a quelli geometrici. Da lì si contavano almeno altre quattro stanze.
«Sei la miko che ha liberato Inuyasha?» fino a quel momento nessuno aveva detto nulla e Hasu decise che era il momento di rompere il ghiaccio.
 Kagome fu presa alla sprovvista, concentrata nell’ammirare il posto in cui si trovava.
«Sì, mi chiamo Kagome Higurashi.»
«Ti ringrazio. Non deve essere facile stare vicino a mio fratello» la miko si sorprese per il tono gentile e premuroso della inu youkai. Si ricordò che Moriko le aveva detto che in genere si comportava in quel modo e le fu spontaneo rispondere con naturalezza.
«Qualche volta ma non vedrei altro posto in cui i vivere se non accanto a Inuyasha»
«Ma che hanyou fortunato!» commentò Shireiyama senza cattiveria.
L’okami youkai per molto tempo era stato tra i pochissimi, se non l’unico, che poteva rivolgersi a Inuyasha in quel modo senza che quest’ultimo si offendesse.
Nonostante ciò, il commento lo imbarazzò e si passò una mano dietro la testa, arrossendo. Indubbiamente l’attenzione era concentrata su di lui ma lo sguardo dei due cuccioli che, erano stati zitti per tutto il tempo, si stava facendo sempre più insistente.
«E voi due che volete?»
«Siamo contenti di vedere lo zio hanyou!» risposero i due in coro.
«Zio?» si domandò confuso puntando il suo stesso indice al viso.
«Non ci arrivi Inuyasha?» gli domandò l’okami youkai che si era alzato, sollevando di peso i due cuccioli, che si erano ormai incollati a Inuyasha e li rimise a sedere accanto a lui.
«Non mi dirai che …»
«Sono i nostri figli.» Hasu terminò per lui.
«Io mi chiamo Himaru!» il piccolo si affrettò a presentarsi ed evitare che lo facesse qualcun altro al suo posto, seguito a ruota dalla sorella :« e io sono Tsukiko!»
A quanto pare le cose non erano cambiate solo per lui.
«Sei simpatico con le orecchie da cane» Inuyasha s’indispettì un po’ per il commento del piccolo, che voleva essere un complimento.
«Hai ragione Himaru»
«Ehi Kagome!» sbottò Inuyasha.  
Quel piccolo scambio di battute fece sorridere Hasu e Shireiyama. La rabbia stava scivolando via.
In quell’istante uno shouji venne fatto scorrere e Moriko uscì dalla sua stanza. Si era tolta gli abiti da viaggio e indossava un semplice kimono azzurro, chiuso da un sottile obi bianco. I capelli liberati dalla coda, arrivavano a coprire la schiena e la frangia ribelle non riusciva a contenere qualche ciuffetto.
«Scusate l’attesa» disse chinando leggermente il capo.  
Hasu le fece prendere posto di fronte a se ma prima l’umana estrasse una boccetta dalla manica e la porse a Shireiyama.  
«E’ quello che dovevo recuperare, giusto?»
Lo youkai la prese, la stappò e odorò il contenuto verdastro.
«Sì, è proprio questo» le rispose soddisfatto.
«A che serve?»
«A rimuovere gli odori»
«Eh? Tutto qui? E io che pensavo chissà cosa fosse»
«Invece è utilissimo» ribatté lui.
«Insomma è andato tutto bene» disse la inu youkai riferendosi al compito che le aveva dato da svolgere e portare il discorso alla questione d’interesse.
«Sì Hasu. Ho seguito le vostri indicazioni è non ho avuto problemi» disse, riferendosi alla battaglia sostenuta per ottenere il liquido, richiestole da Shireiyama.
«Quindi da cosa ti ha salvato Inuyasha?»
«Mentre ero sulla strada del ritorno, uno youkai mi ha attaccato senza preavviso. Era molto forte e mi aveva ferito abbastanza gravemente. A quel punto è arrivato Inuyasha, salvandomi»
«Che cosa voleva?» le chiese Shireiyama.
«Non lo so. Però non mi ha dato l’impressione di agire senza uno scopo e poi c’è un’altra cosa che mi ha sorpreso» la stavano ad ascoltare tutti e con maggiore attenzione Inuyasha e Kagome, i quali non erano stati resi partecipi di quei pensieri nei giorni precedenti. «La sua arma non aveva nulla di demoniaco, era una semplicissima naginata e mi è sembrato strano per uno youkai tanto potente»
Alla parola naginata, Sesshoumaru prestò maggiore attenzione al discorso e scambiò un’occhiata con la sorella.
«E’ un dettaglio importante?» s’intromise Kagome notando il cambiamento di Sesshoumaru.
«Difficile da dirsi. Potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza» rispose Shireiyama.
«Si può sapere che cos’è che non va?» Inuyasha cominciò a sentire puzza di bruciato in tutta quella faccenda.
«Sesshoumaru non è venuto per una semplice visita di cortesia ma per chiedermi consiglio su un episodio accaduto qualche settimana fa nelle terre dell’Ovest» Hasu era diventata pensierosa.
«E’ qualcosa di preoccupante?» Moriko non si sentiva più tranquilla.
«L’Hakaitsume è stata rubata, una naginata sigillata da secoli» Sesshoumaru prese la parola per la prima volta. La sua voce era distaccata e il suo sguardo freddo.
«Per essere sigillata doveva essere un qualcosa di demoniaco, no? E quella che ho visto non ne aveva per nulla l’aria» insistette Moriko.
«Non possiamo dirlo con certezza. Eccetto il suo nome, non sappiamo nulla di quell’arma» le spiegò l’okami youkai.
«Fu mio padre a sigillarla, però io non so nulla» Hasu non ricordava nessun particolare di quell’evento. Aveva sentito qualcosa a riguardo ma a quel tempo non ci aveva prestato attenzione.
Inuyasha cominciò a riflettere meglio sul combattimento e sullo youkai.
«A cosa pensi Inuyasha?»
«Si tratta solo di un’impressione ma i due eventi potrebbero essere collegati in qualche modo» si prese qualche secondo per mettere meglio insieme le idee «da come ha combattuto con me sembrava volesse fare qualcosa di ben preciso e poi quando mi ha trafitto con la naginata, mi disse che ero stato fortunato e se ne andò.»
«Come se qualcosa non fosse andato come previsto» anche Kagome si era messa a riflettere con maggiore attenzione al racconto che le fecero Inuyasha e Moriko. Fino a quel momento non ci aveva dato molto peso ma alla luce di quelle notizie, si poteva vedere il combattimento in modo differente.
«Ci potete dire qualcosa in più di questo youkai?» a Shireiyama sembrava tutto troppo vago e privo di un vero fondamento.
«Dall’odore era uno washi youkai» disse con sicurezza Inuyasha.
«Aveva due enormi ali sulla schiena» aggiunse Moriko, confermando le parole dell’hanyou.
«Ti dice qualcosa Sesshoumaru?» lo youkai si limitò a scuotere la testa lateralmente ad Hasu.
«Continuando a discuterne così non arriveremo da nessuna parte. Pensiamoci con più calma, così potremmo decidere il da farsi» Shireiyama si alzò deciso a sgranchirsi e cambiare aria.
«Hai ragione» disse Hasu. Poi si rivolse a Inuyasha e Kagome «potete restare tutto il tempo che volete. Kagome fa come se fossi a casa tua»
«Grazie ehm …Hasu-sama» la miko era leggermente in imbarazzo.
«Chiamami pure Hasu» Kagome le sorrise con gratitudine.
«Ah cavolo! Finirò in qualche guaio!» esclamò Moriko alzando le braccia in alto e cadendo con la schiena sul pavimento.
«Tranquilla! Ti proteggiamo noi. Per ora fai altro e non pensarci» Shireiyama la guardava dall’alto con un sorriso rassicurante.
Si era affezionato alla giovane umana e si dimostrava spesso più protettivo di Hasu.
«Kagome ti va di fare un giro nei dintorni? Questo posto è bellissimo! Ci sono anche le terme»
«Con molto piacere!» alla risposta positiva della miko, Moriko si rimise in piedi invitandola a fare lo stesso.
«Possiamo venire anche noi?» i due cuccioli si affrettarono nell’affiancarle, speranzosi.
«Basta che non date fastidio» li ammonì Moriko ma concedendogli il permesso di seguirle.
«Faremo da guida a Kagome-chan» Himaru era il più energico ed entusiasta.
«Inuyasha, vieni anche tu?» gli domandò Kagome vedendo Inuyasha ancora seduto e pensieroso.
Le fece di no con la testa e rimase tutto assorto nei suoi pensieri. La miko ritenne che lasciarlo tranquillo per un po’ fosse la cosa migliore. Forse aveva molte cose da dirsi con la sorella.
E così il piccolo gruppetto andò via sotto lo sguardo attento di Hasu.
«Jaken?»
«Sì, Hasu-sama!»
Il piccolo youkai era rimasto zitto per tutto il tempo, non osando proferire parola, nonostante in quell’ambiente si sentisse tranquillo.
«Voglio un tuo parere su tutto ciò che hai sentito?» la inu youkai si fidava del fiuto per i guai e per il pericolo del piccolo kappa.
«Che non promette nulla di buono, mia signora»


Glossario:
Shoji = porta di carta di riso
Washi=Aquila


Angolo dell'autrice:
Salve! Ho aggiornato prima e penso di riuscire a mantenere una cadenza settimanale. Ma torniamo al capitolo ... i guai ormai sono dietro l'angolo e pare che l'abbino capito tutti.
Ringrazio tantissimo mirery88 e belfire99 per la recensione, chi ha aggiunto la ff alla seguite e chi semplicemente legge.
Vi lascio con l'immagine di questo capitolo:immagine
Alla prossima ;) 
  
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