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Autore: Giulia_Dragon    12/06/2016    1 recensioni
Pre requel della saga di Dangeros Games ^^ la storia di come è nato l'amore tra Axel e Kurasa...
Un padre assente, troppo occupato ad andare a donne per seguire il figlio, la madre morta dopo una lunga malattia, Axel cresce solo.
Tuttavia la sua purezza d'animo non ne rimane intaccata, quella sua luce attira parecchi demoni e cinque di loro sanciranno la fine di quell'angelo di luce.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dangeros Games saga '
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​Capitolo 9
 
(Pov Kurasa)
 
Avevo lasciato Anscer a parlare al vento, anche perchè ero
stanco di sentirmi dire che dovevo stare alla larga da Axi, ma
io proprio non ci riuscivo, forse perchè mi stavo innamorando
di lui senza saperlo.
Mi ritrovai alla scogliera e vidi Axel seduto a guardare il mare
quando una ragazza, praticamente uguale a lui solo con i
capelli più lunghi e le ali nere, spuntò da dietro di lui e
lo vidi evitare un colpo.
-Cosa vuoi Alexa?- domandò il mio angioletto con gli occhi
pieni di rabbia, devo ammetterlo, non l'avevo mai visto
arrabbiato.
-Come cosa voglio fratellino! Voglio la tua morte- affermò
lei con la voce piena di odio.
Guai a lei se osava toccarlo con un dito, Axel si era alzato
in piedi con le ali aperte. A mio parere erano troppo bianche
e pure, ma lui è puro ed è questo il problema.
Si scambiano dei colpi veloci quando lei gli ferisce le ali.
Ecco adesso non può più volare ed è a picco sul mare, devo
fare qualcosa.
Alexa fa per spingerlo giù ma lui lo evitò, ma perse l'equilibrio
cadendo di sotto.
-AXEL!- urlai mentre lo vedevo precipitare in mare.
Mi voltai verso la ragazza con lo sguardo pieno d'odio, avevo
conoscenze nel mare e Axel era al sicuro, ma lei doveva sparire.
Mi guardava con un ghigno antipatico in viso come se fosse
felice di quello che aveva fatto.
-Cosa c'è principino sei furioso?- mi chiese ridendo mentre
scattavo verso di lei intenzionato a farla fuori, ma lei era
scomparsa.
Guardai sulla scogliera e vidi Axel sdraiato su uno scoglio,
volai di sotto e lo presi tra le braccia, era privo di sensi ma
presto si sarebbe ripreso.
Scomparimmo e lo riportai nel suo appartamento lo sdraiai
sul letto e notai che le sue ali erano guarite. La sua forza di
rigerenazione era davvero straordinario.
-K-Kurasa- la voce dell'angioletto mi fece sorridere mentre
apriva gli occhi.
-Alexa, lei mi ha...- non lo feci finire perchè gli baciai le labbra.
-Calmati ora piccolo- gli sorrisi mentre lui si metteva seduto
a guardarmi con gli occhi azzurri ancora un po' spaesati.
Sembrava un bambino e a me piaceva così.
Mi sfiorò una guancia e io di nuovo mi avvicinai baciandolo
ancora facendolo sdraiare sul letto, i capelli dell'angelo
si confondevano con i miei. Scesi sul collo mordicchiandolo
e lui gemette appena al mio orecchio, sorrisi insinuando
le mani sotto la sua maglietta accarezzando la pelle nuda e
lo sentii inarcarsi sotto di me facendo sbattere il suo corpo
contro il mio.
Gemetti appena, accidenti se continuavamo così non sarei
riuscito a fermarmi, ma volevo davvero fermarmi?
La risposta? Non lo sapevo.
-Mi piaci Axel- gli sussurrai all'orecchio e lo vidi diventare
rosso come un peperone. Così mi piaceva.
Mi baciò staccandosi subito. A volte era troppo tranquillo
e non capivo come facesse, sentivo che l'episodio di poco
fa con Alexa deve averlo segnato.
-Ehi piccolo cosa c'è? - gli chiesi sfiorandogli il viso.
Lui mi guardò sospirando.
-Mia sorella è tornata per vendicarsi di me- rispose lui
cercando di restare freddo senza riuscirci.
Non riusciva a mentire e nemmeno a nascondere le sue
emozioni, non in mia presenza almeno.
-Ma perchè vuole vendicarsi?- domandai ancora.
-Non lo so nemmeno io- si sdraiò di nuovo sul letto e lo
fissai sospirare.
Lo abbracciai mentre gli accarezzavo i capelli sussurrandogli
una parola in demoniaco, non volevo spaventarlo, ma doveva
saperlo.
-Non deve osare toccarti o io- non gli permisi di finire e gli mordicchiai
il collo.
-Non preoccuparti per me, angioletto so cavarmela benissimo- gli sorrisi
baciandolo di nuovo.
Lui era mio, anche se non ancora completamente, ma lo era e io non avrei
permesso a nessuno di fargli del male.
Non di certo ad una psicopatica. Gli baciai il giugolare e poi lo morsi.
Lui si inarcò gemendo di dolore, sapevo che faceva male, ma era l'unico
modo per impedire a altri demoni di toccarlo.
Marchiarlo.   
  
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