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Autore: Kevan Reed    14/06/2016    2 recensioni
Cornelia è una ragazza come tante. sognatrice, studiosa e determinata a raggiungere i suoi obiettivi. Da brutto anatroccolo si è trasformata in un bellissimo cigno e tra passioni, amori, amicizie, intrighi e tradimenti cercherà di farsi strada per raggiungere i suoi sogni.
**Ogni settimana un nuovo capitolo del mio primo racconto, sperando vi possa piacere**
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
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21.
 

E’ passato qualche giorno da quando ho detto ai miei di voler andare dai nonni per il resto delle vacanze. Loro sono preoccupati ma hanno saputo mantenere le distanze e non chiedermi nessun tipo di motivazione, sanno che c’è qualcosa sotto ma sanno anche che in questo momento non devono chiedermi nulla, perché non ho voglia di parlarne.
Mi ritrovo qui a dover fare la valigia e il paradosso è che quando ho fatto le valigie qualche mese fa per venire qui avevo una strana angoscia dentro e ora si chiude il cerchio con la stessa angoscia, forse peggiore, che mi accompagna mentre preparo ogni cosa per l’ultima volta. Quattro giorni di chiamate, sms, fiori e ancora non ho il coraggio di affrontare Chris, né di guardarlo, né tanto meno di parlargli, niente.
Brianna è contraria alla mia partenza, dice che non si fugge dai problemi perché li ritroverei comunque al mio ritorno, dice che devo assolutamente parlare con lui per sentire cosa ha da dire, ma come posso? Non ce la faccio neanche a guardare casa sua che già sento la nausea invadermi. Capisco che qualche ora prima di assistere a quella scena riprovevole dispensavo consigli sull’amore e facevo di tutto affinché questo vincesse sul litigio di Rick e Bri ma bisogna esserci nelle situazioni e Rick di sicuro non ha tradito Brianna.
Toc! Toc! Qualcuno bussa alla porta della mia camera e anche se non ho voglia di far entrare nessuno devo comunque essere gentile, mio malgrado.
- Si? - chiedo.
- Cornelia, posso entrare? - chiede mia madre quasi in punta di piedi.
- Si, vieni! - dico sperando che non mi faccia nessun tipo di paternale.
Non appena entra la prima cosa che nota è la valigia già mezza piena.
- Hai quasi finito...brava. - dice lanciandomi un leggero sorriso.
- Si, infatti. Volevi qualcosa? - chiedo.
- Si. Io sono contenta che vai a trovare i nonni ma spero che tu non ci vada solo per fuggire dai tuoi problemi di cuore. - risponde mia madre alludendo sicuramente alla mia rottura con Chris.
- Come fai a sapere che…certo, Brianna. Te lo ha detto vero? - chiedo con tono irritato.
- Tesoro è preoccupata, come noi del resto. Non sei uscita più, non hai fatto più nulla e stai pensando solo a fare questa valigia. Io non so cosa abbia fatto Chris ma tutto si può risolvere.
- Non tutto. - rispondo con tono freddo.
- Non allontanare me o i tuoi amici, noi vogliamo aiutarti. - dice con tono pacato.
- Mamma, non sto allontanando nessuno, non ne voglio parlare. Puoi rispettare la mia decisione, per favore? - chiedo guardandola dritta negli occhi.
- Certo. Chiamami se hai bisogno…- conclude uscendo dalla camera con lo sguardo verso terra.
So che mia madre vuole aiutarmi ma non ho la lucidità giusta per poter ascoltare lei o chiunque altro intento a darmi consigli. Voglio solo essere lasciata in pace.
Mentre piego l’ennesima t-shirt il mio telefono squilla, vado per prenderlo ed è Brianna che mi sta chiamando.
- Pronto!? - rispondo alla chiamata.
- Allora qualunque cosa tu stia facendo, fermati. Se sei in pigiama vestiti. Usciamo. Oggi è una giornata dedicata a te e devi divertirti passandola con i tuoi amici! - dice Bri senza neanche lasciarmi spazio per rispondere.
- Bri, non mi va davvero. Ti ringrazio ma no. Devo anche finire di prepararmi la valigia. - dico cercando di interrompere la telefonata il più in fretta possibile.
- Ti aiuto dopo io quando torniamo a casa. E non accetto un no come risposta. Dai sarà divertente e poi stiamo già venendo da te. -  risponde euforicamente.
- Beh, non mi lasci altra scelta vedo. Ok va bene. - dico tirando un sospiro.
- Perfetto. A tra pochissimo. - risponde chiudendo subito la telefonata.
Brianna è così. Difficilmente puoi dirle di no e se ci provi, poi diventa così opprimente che ad un certo punto non hai altra scelta che assecondarla. Dovevo comunque salutarli quindi quale miglior occasione di questa?
Lascio la stanza per com’è, a soqquadro con tutti i vestiti sparsi di qua e di là. Esco dalla stanza e mi dirigo verso il salotto per salutare mia madre.
- Io sto uscendo. - dico a mia madre con tono malinconico.
- Ah bene. Perfetto! - risponde mia madre sorridendomi. Io vado verso di lei e l’abbraccio forte come non facevo da tempo.
- Scusami mamma se sono stata sgarbata. E’ che non mi va per ora di parlare di questa situazione, non sono abituata con le delusioni d’amore quindi è tutto nuovo per me. - dico con tono tremolante.
- Tesoro, tranquilla. Sappi solo che io ci sono.  Ora vai e divertiti. - risponde mia madre guardandomi negli occhi, asciugandomi le lacrime. Mi bacia in fronte e io esco.
I miei amici sono già davanti casa mia ad aspettarmi e dirigendomi verso di loro mi fanno cenno di essere già in ritardo. Salgo sul golf kart e partiamo.
- Allora. Andiamo in piscina ok? Starai in montagna per una settimana e devi abbronzarti il più possibile. - dice Bri sorridendomi come se il mio malessere non esistesse nemmeno.
- Ok…ehi! Vi va di pranzare da me? - chiedo cercando di tirarmi un po’ su.
- Certo. - risponde Rick.
Durante tutto il tragitto loro hanno parlato del più e del meno ridendo e scherzando e io non ho fatto altro che ascoltare e annuire ogni tanto con lo sguardo rivolto al panorama circostante.
Arriviamo in piscina, affollata come al solito e Bri saluta Owen che a quanto pare ci ha tenuto dei posti liberi. Mi guardo intorno per vedere se Chris è qui ma non c’è…per fortuna.
- Grazie Owen sei mitico. - dice Bri sorridendo e salutandolo.
- Ma figurati! - risponde salutando questa volta Rick.
- Ehi guarda chi c’è. Sei uscita dall’oltretomba alla fine? - dice Owen rivolto a me ironizzando sulla situazione.
- Si, io ehm…eccomi qua. - rispondo lanciandogli un sorriso.
- Come stai? - chiede lui abbracciandomi.
- Meglio dell’ultima volta che ci siamo visti. Ti sarò sembrata una pazza. - rispondo con sguardo serio, quasi dispiaciuto.
- Ehi pazzo è bello. Non ti preoccupare. Divertitevi. - conclude allontanandosi per fare il suo lavoro.
- Ok ciao! - rispondo.
Il momento di prenderci il sole è arrivato e io mi posiziono sul lettino accanto a Bri. Tolgo la canottiera e gli shorts e mi distendo cercando di prendere, probabilmente, l’ultimo sole della stagione.
- Allora…hai parlato con Chris? - chiede Bri qualche minuto dopo esserci sdraiate.
- No e non ho intenzione di farlo. - dico con gli occhi chiusi e il viso rivolto al cielo.
- Ma…ehm...tu devi farlo! Insomma devi dargli la possibilità di spiegarti. - risponde tirando un sospiro con tono quasi agitato.
- No, non devo. Non c’è nulla da spiegare. I fatti parlano da sé. Ti preoccupi troppo per questa faccenda. - dico infastidita. Lei sospira di nuovo.
- Senti. Lui è venuto da me quella sera e mi ha spiegato ogni cosa. - risponde con leggero affanno.
- Che vuoi dire? - chiedo aprendo gli occhi e rivolgendole uno sguardo carico di sorpresa.
- E’ stato incastrato da quella lì. Lei era andata da lui perché si sentiva depressa per via dell’aborto e lui l’ha semplicemente tranquillizzata. Poi lei gli ha rubato un bacio ma è successo un secondo prima che tu entrassi in quella stanza. Il bacio non è stato ricambiato perché ti ama!! - risponde lei agitata parlando a velocità massima come è suo solito fare. Io rifletto su questa storia qualche minuto per cercare di elaborare il tutto ma non riesco in ogni caso a giustificare questo sbaglio.
- Il bacio in ogni caso c’è stato. Non mi interessa sapere altro. - Potrei anche giustificare questa cosa. Magari c’è del vero in questa storia ma ormai il danno è fatto e io non posso cedere a questo punto. Non voglio. - Brianna mi guarda e sospirando e scuotendo la testa, torna nuovamente a prendersi il sole chiudendo gli occhi e io faccio lo stesso.
 
************************
 
Ci stiamo dirigendo verso casa ormai. E la mattinata l’abbiamo passata in maniera del tutto spensierata. Tra risate, scherzi e nuotate sono riuscita a non pensare al mio dramma per qualche ora. Anche Owen ha preso parte, ogni tanto, a questi episodi divertenti e sono contenta che ne abbia avuto la possibilità. Adesso dovrò continuare la preparazione della valigia è se c’è qualcosa che mi mancherà una volta partita, sarà proprio questo; le giornate trascorse con i miei amici.
Entriamo in casa e mia madre con sorpresa vede che ci sono anche Bri e Rick. Ho dimenticato di dirle che ci sarebbero stati loro a pranzo e spero non sia troppo tardi ormai.
- Mangiano qui oggi. Spero tu non abbia già cucinato. - dico guardandola con occhi da colpevole.
- No tranquilla. Siete ancora in tempo! - risponde mia madre con un sorriso smagliante.
- Ci siamo talmente divertiti oggi che abbiamo regalato a Cornelia la giornata più bella della sua vita!! - dice Bri con la sua solita euforia.
- Si è vero. Rick e Owen hanno contribuito alla giornata di beneficienza! - rispondo con ironia.
- Beneficienza? - chiede Rick.
- Si. La giornata del “regaliamo un sorriso a quella povera sfigata di Cornelia”. - rispondo scherzosamente.
- Ma smettila. - dice Rick mettendosi a ridere. Improvvisamente sentiamo musica a tutto volume provenire dalla strada e incuriosite ci dirigiamo alla porta per capire cosa sta succedendo.
Aperta la porta troviamo il gruppo di ragazzi addetti ad animare questo posto che stanno eseguendo una specie di ballo…un flash mob.
- O-M-G! Cosa stanno facendo? - chiede stranita Bri.
- Non ne ho idea. - risponde mia madre.
Io rimango basita perché tutto questo sta succedendo davanti a casa mia e i ragazzi sembra proprio che mi stiano guardando. La canzone in questione è The reason degli Hoobastank un gruppo pop/rock molto in voga nel 2004. Conosco questa canzone perché è una delle preferite di Chris e che guarda caso parla proprio di una rottura. I ragazzi stanno eseguendo le mosse in maniera del tutto sincronizzata. Fanno giravolte, alzando le braccia, muovendo i piedi e il corpo, tutto a ritmo della canzone. Non avevo mai assistito ad un flash mob di presenza in vita mia ed è una cosa davvero fantastica. Tutte le persone vicine sono ormai fuori dalle loro case guardando questa coreografia e tutti sorridono compresa me. Tutto ad un tratto i ragazzi si posizionano in modo da formare la parola “LOVE” e dalla folla appare lui…Chris con un cartello in mano con scritto “TI PREGO PERDONAMI”. Sento lo stupore di mia madre, di Bri e Rick dietro di me. Io rimango senza parole. Ha fatto tutto questo per me, solo per me e vedendo che non rispondevo a nessuno dei suoi messaggi o delle sue chiamate ha deciso di fare questa cosa sensazionale. Io lo guardo e lui guarda me con occhi rossi e le guance bagnate dalle lacrime che gli stanno scendendo. Io piango a mia volta, perché non avrei mai voluto che tutto questo accadesse e adesso, dopo questo gesto eclatante non riesco neanche a ricordarmi il motivo per il quale abbiamo litigato. Lo amo ancora di più, più forte di prima.
- Non vai a raggiungerlo? - chiede mia madre dandomi un colpetto sulla spalla. Mi ci voleva proprio quel colpetto per ritornare alla realtà ma la verità è che questa è la realtà, proprio questa dove Chris, come nei film, ha architettato tutto questo pur di farsi perdonare.
Corro verso di lui. Scendo le scale del pianerottolo di corsa, percorro il vialetto di casa e una volta raggiunto, lo abbraccio forte, forte come non avevo mai fatto prima. Le lacrime scendono copiose ad entrambi mentre gli abbracci si fondono fortemente e dolcemente. Assaporo il suo profumo fino infondo all’anima, accarezzo i suoi capelli e poco dopo ci guardiamo dritto negli occhi facendo partire così un sorriso liberatorio.
- Vorrei poterti baciare ma c’è mia madre che ci sta guardando. - dico ridendo.
- Non sarebbe il caso. - risponde ridendo anch’egli - Cornelia, perdonami. - continua accarezzandomi le guance.
- Ti perdono se tu perdoni me per non averti dato fiducia e soprattutto modo per spiegare cos’era realmente successo. - dico prendendolo per la vita.
- Ti perdono, sciocchina. - e in un istante riprendiamo ad abbracciarci circondati dalle persone che applaudono sonoramente alla scena a cui stanno assistendo.
 
************************
 
- Dai forza, sbrighiamoci. - dice Brianna sollecitandoci. E’ sera e siamo ai campi da golf per concludere in bellezza quest’estate, ahimè, trascorsa troppo in fretta. Dopo l’atto plateale di Chris ho deciso di non partire più, naturalmente, con sommo dispiacere da parte dei miei nonni.
Siamo vicini alla buca 12 e abbiamo deciso di portare con noi delle lanterne cinesi da lanciare verso il cielo esprimendo un desiderio ciascuno. Le coppie sono divise; Rick e Bri da un lato e io e Chris dall’altro, teniamo una lanterna a coppia. Ci guardiamo l'un l'altro, ci sorridiamo, godendoci fino in fondo questa serata magica illuminata dalle lanterne, dalle stelle e dai nostri cuori, pieni d’amore.
- Dai, forza. Esprimiamo un desiderio. - dice Chris a me, Bri e Rick. Chiudiamo gli occhi e io penso al desiderio che vorrei si avverasse; io e Chris innamorati e nello stesso college.
Li riapro per ultima, gli altri sono già pronti a lanciare le lanterne. Ci guardiamo nuovamente e in un istante facciamo librare in aria queste mongolfiere in miniatura che creano un atmosfera magica. Io e Chris siamo abbracciati e anche gli altri fanno lo stesso. Io e lui ci guardiamo con un sorriso appena accentuato senza perdere di vista questi piccoli desideri volanti.
- Cornelia!? - dice Chris richiamando la mia attenzione.
- Si? - rispondo perdendomi nei suoi occhioni verdi.
- Io ti amo. - dice guardandomi negli occhi. Finalmente ha dichiarato il suo amore per me e io sento che il mio cuore sta per scoppiare. Lo guardo ancora, scruto i suoi occhi e le sue labbra preparandomi a dirgli la mia verità.
- Ti amo anch’io Chris. - e in quel momento lui mi bacia. Iniziamo a baciarci dolcemente e appassionatamente. Le labbra premute tra di loro e che danzano, labbra che sono state separate troppo a lungo.
Ed è questa la fine di un’estate perfetta, noi che ci dichiariamo vero amore sotto un cielo stellato.









 
Grazie per aver seguito la mia prima storia "Un'estate diversa". Sono contento che vi sia piaciuta e il numero di visualizzazioni parla chiaro. Vi sono grato per tutto. Il sequel "Senior Year" uscirà prossissamente e aspettatevi più emozioni, più gioie e più dolori. Grazie dal profondo del mio cuore. Intanto, vi ricordo nuovamente i miei social dove potete seguirmi:

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